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Comunicati stampa

Per dipendenza da petrolio l’Italia è ottava nella classifica europea, in testa ci sono paesi come Lituania, Grecia, Paesi Bassi e Spagna. Il dato riferito al 2019 emerge da uno articolo pubblicata sulla rivista Resources Policy e firmato da Giovanni Carnazza dell’Università di Pisa e Federica Cappelli dell’Università di Ferrara.

La ricerca ha preso in considerazione i 28 paesi dell’Unione Europea (UE) (incluso il Regno Unito) tra il 1999-2019 stilando una classifica che si basa su un indice multidimensionale molto complesso mai elaborato prima. Gli aspetti considerati sono quattro: dipendenza energetica (quanta della nostra energia derivi dal petrolio); dipendenza economica (quanto del nostro Pil reale dipenda dal petrolio); dipendenza internazionale (quanto del nostro petrolio derivi da importazioni); dipendenza geopolitica (quanto è elevato il grado di diversificazione dell’import e quanto le nostre relazioni commerciali sono connesse a paesi politicamente stabili).

“Il petrolio rappresenta più di un terzo dell’energia creata ed utilizzata all’interno dell’Unione Europea, il che mette in luce la profonda dipendenza dai combustibili fossili – dice Giovanni Carnazza ricercatore del Dipartimento di Economia e Management - Come lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia ha insegnato, continuare a contare su risorse energetiche esterne rende ciascun paese estremamente vulnerabile a shock esterni.”

Nel dettaglio, per quanto riguarda l’Italia nel 2019, si scopre che le fonti di energia derivano dal petrolio per il 35%, dal gas naturale per il 30% mentre le rinnovabili sono al 10%. A livello europeo le medie sono 41% per il petrolio, 16% per il gas naturale e 9% per le rinnovabili. Considerando quindi l’altra faccia della medaglia rispetto al petrolio, la maglia nera per quanto per le rinnovabili va a Irlanda (4,3%) Lussemburgo (4,3%) e Olanda (4,5%) mentre i paesi più virtuosi sono Finlandia (27%), Lettonia (26,4) e Svezia (26,2%).

In generale, lo studio ha evidenziato tre fondamentali criticità dell’UE: la difficoltà a dissociare il consumo di petrolio dalla crescita del PIL e raggiungere gli obiettivi ambientali fissati dal Green Deal europeo; la disparità dei vari paesi rispetto alla dipendenza dal petrolio; e infine il problema della dipendenza internazionale e geopolitica dal petrolio per la sicurezza energetica.

“Il nostro lavoro ha mostrato il ritardo con cui molti paesi dell’UE stanno affrontando la necessità di una transizione ecologica non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello socioeconomico – conclude Carnazza - Si pensi soltanto alle ricadute negative in termini di potere di acquisto delle famiglie che ha avuto la pressione inflazionistica scaturita dall’incremento del prezzo del petrolio e del gas naturale. Aver creato una misura sintetica e multidimensionale di dipendenza dal petrolio in termini trasversali (28 paesi membri dell’UE) e storici (dal 1999 al 2019) può rappresentare un primo tassello importante per capire da dove nasce questa profonda dipendenza e il modo attraverso cui superarla”.

Link articolo scientifico:

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0301420723001885?via%3Dihub

 

C’è tempo fino al 17 settembre per candidarsi al Sustainable Change-Makers Programme di Circle U., una serie di webinar in programma dal 27 settembre al 13 dicembre 2023, con un evento finale presso l'UCLouvain, in Belgio.

È rivolta a studenti magistrali e studenti di dottorato che desiderano cambiare il mondo e affontare le sfide della sostenibilità attraverso processi di innovazione.

 

Leggi i dettagli

Leggi la notizia: https://www.unipi.it/index.php/news/item/26573-diventa-protagonista-del-cambiamento-con-il-sustainable-change-makers-programme-di-circle-u

C’è tempo fino al 17 settembre per candidarsi al Sustainable Change-Makers Programme di Circle U., una serie di webinar in programma dal 27 settembre al 13 dicembre 2023, con un evento finale presso l'UCLouvain, in Belgio.

Il corso è rivolto a studenti magistrali e studenti di dottorato che desiderano cambiare il mondo e affontare le sfide della sostenibilità attraverso processi di innovazione.  

Gli organizzatori del programma utilizzeranno la loro vasta expertise (imprenditorialità, presentazioni, innovazione, pensiero critico e risoluzione di casi, intelligenza artificiale, nanotecnologie) per preparare gli studenti a lavorare in team multidisciplinari e internazionali, affinché diventino attori del cambiamento sostenibile.
 
Tutte le informazioni per candidarsi e il programma del webinar sono disponibili a questo link!
 
change makers

 

 

Read more: https://www.unipi.it/index.php/english-news/item/26570-are-you-ready-to-make-a-change-join-the-circle-u-sustainable-change-makers-programme

Circle U. is launching the second edition of the Sustainable Change-Makers Programme. It is a webinar series open to all Circle U. master's and PhD students regardless of their background. The programme starts on September 27, 2023. Students must attend a 2-hour webinar every Wednesday from 6 to 8 PM - CET Time. The webinars run entirely online. The programme ends with a compulsory in-person final event in Louvain (Belgium) on December 11-13, 2023.

change makers 

Course parameters:
Language: English
Level of course: Master/PhD course
Time of year: Autumn 2023
Number of students per university: 6
Workload, incl. preparation, assignment(s) or the like: 36/90

Objectives of the course: This course aims to train students to include sustainability and the green transition into developing business solutions. This includes measurable sustainable metrics. The participants will learn relevant tools while working in multidisciplinary and international teams. Using the critical thinking approach and the flipped classroom method, students learn more specifically to identify and critically evaluate sustainable innovation issues within various scenarios, utilising a wide range of techniques, concepts, and models, and then come up with and present innovative solutions and apply competitive strategies using an entrepreneurial mindset.

Learning outcomes and competencies:
At the end of the course, the participant should be able to:

  • Identify and critically evaluate sustainable innovation issues within various environments, utilising a wide range of techniques, concepts, and models
  • Come up with and present innovative solutions and apply competitive strategies using an entrepreneurial mindset
  • Describe the benefits of sustainable business models
  • Demonstrate an understanding of possible uses of new and emerging technologies in sustained innovation
  • Demonstrate an understanding of the special challenges in the implementation of sustainable solutions in healthcare
  • Demonstrate an understanding of modern artificial intelligent solutions, taking sustainable challenges into account
  • Promote and facilitate the adoption and maintenance of a strong, sustainable change-maker orientation with measurable sustainability metrics: SDGs (UN sustainable development goals), TBL (Triple Bottom Line), and ESGs (Environmental, social, and corporate governance)
  • Summarize various strands of sustainable innovation knowledge and skills in developing an effective business solution with a case-solving methodology
  • Design and perform an efficient business pitch
  • Work in international and multidisciplinary teams

Compulsory programme:
Students will attend at least 6 of the 8 webinar sessions, the three preparatory sessions for the final event, and the final event. Group work during the webinars and before the final event is essential to the course.

Course contents:
Below is the preliminary course outline, subject to changes throughout the course.

27.th of September
Session 1 (all professors): Icebreaker (2h)

4.th of October
Session 2 (Markus Bugge): Introducing the concept of innovation and its relevance for reaching UNs SDGs (2h webinar)

11.th of October
Session 3 (Vesna Damnjanović): Providing innovative and sustainable solutions to business problems using case solving as a critical thinking approach (2h webinar)

18.th of October
Session 4 (Viktoria Nagy): Creating and pitching a sustainable innovation project (2h webinar)

25.th of October
Session 5 (Amélie Jacquemin): Designing sustainable business models to address sustainability challenges (2h webinar)

1.st of November
Session 6 (Morten Foss): Tackling the greenhouse effect by technological solutions (2h webinar)

8.th of November
Session 7 (Nicolas Loménie): Using the intelligence of machines and robotics to address sustainability challenges (2h webinar)

15.th of November
Session 8 (Viktoria Nagy): Designing sustainable healthcare solutions (2h webinar)

11.th – 13.th of December
Final event at Université Catholique Louvain, Louvain-la-Neuve (Belgium)

Following the 8 webinar sessions, the students will identify and work on a challenge (case). At the final event (physical event, Louvain-la-Neuve) the students pitch their ideas for a solution and suggest new resources for the future course (2-day event).

Prerequisites:
The course will be taught at Master’s & PhD levels - at least a Bachelor’s degree is required

Lecturers:

  • Associate Professor Markus Bugge, Centre for Technology, Innovation and Culture, University of Oslo
  • Associate Professor Amélie Jacquemin, Louvain School of Management, UCLouvain
  • Senior Researcher Morten Foss, Interdisciplinary Nanoscience Center (iNANO), Aarhus University
  • Associate Professor Nicolas Loménie, Department of Mathematics and Computer Sciences, Université Paris Cité
  • Full Professor Vesna Damnjanović, Department of Marketing Management and Public Relations, University of Belgrade
  • Professor Viktoria Nagy, Medical Faculty, Université Paris Cité

Type of course/teaching methods:
Combination of literature search, introductory videos, webinar lectures, and study groups (online) and a final event (at Université Catholique Louvain, Louvain-la-Neuve).

Literature:
1-2 key articles and introductory videos to be read/watched before each webinar covering the field/area.

Course assessment:
Pass/fail based on attendance. Attendance threshold is 6 out of the 8 webinar sessions and participation at the final event.

Provider:
Circle U.

Time:
The webinars are organised from 27 September 2023 to 15 November 2023. The format is a two-hour webinar every Wednesday from 6 to 8 p.m. The final event at a Circle U partner (Université Catholique Louvain, Louvain-la-Neuve) will take place from Monday, 11 December, at 6 p.m. to Wednesday, 13 December 2023, at 2 p.m. (to be finally confirmed).

Place:
Online webinar series and one in-person final event (dates to be confirmed by Université Catholique Louvain, Louvain-la-Neuve)

No-show fee:
A no-show fee is introduced at the transferable skills courses for course participants who do not show up or cancel their course participation after the course registration deadline – unless they can provide a doctor’s note. The no-show fee is introduced because of many late cancellations, thus preventing people from the waiting lists from having a seat in the course.

Application:
Participation in the course is free for Master’s and PhD students from the Circle U. universities.

To apply, email a 500-word motivation letter to your local coordinator (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Please always cc Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Six students will be selected from among the submitted applications.

Three more students will be on a waiting list in case one of the first six selected renounces.
Students will be prioritised based on motivation letters.

IMPORTANT: To apply does not necessarily mean admission to the course. A few days after the application deadline, you will receive an e-mail regarding whether you are admitted to the course or registered on the waiting list.

The deadline for applications is September Sunday, 17th, at 23:59.

Avviso pubblico per l’erogazione di provvidenze al personale in servizio, a quello cessato e alle loro famiglie secondo quanto disposto dal Regolamento per l’attribuzione di provvidenze al personale dipendente dell’Università di Pisa emanato con D.R. n. 19431 del 5 dicembre 2007.

Scadenza 9 ottobre 2023

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E' bandito un concorso per l'assegnazione di n. 20 borse di studio in favore dei figli dei dipendenti dell'Università di Pisa in servizio o quiescenza che abbiano ottenuto, nell'anno scolastico 2022/2023, il conseguimento del titolo di studio per la frequenza delle Scuole secondarie di I° e II° grado presso Scuole ed Istituti Statali o legalmente riconosciuti per l'anno scolastico di riferimento.

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Le colture idroponiche che utilizzano acque reflue derivate da colture ‘donatrici’ sono una risposta sostenibile di fronte alla sempre maggiore scarsità di acqua dolce. A dimostrarlo è una ricerca dell’Università di Pisa pubblicata recentemente sulla rivista “Agricultural Water Management”, che ha riguardato due piante spontanee tipiche del Mediterraneo che crescono anche in Toscana, l’aspraggine (Picris hieracioides) e la piantaggine (Plantago coronopus), specie impiegate nel settore alimentare e fitoterapico.

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La sperimentazione sulla piantaggine

“Secondo i principi dell’economia circolare e dei sistemi produttivi integrati o a cascata – spiega il professore Alberto Pardossi dell’Università di Pisa – abbiamo utilizzato l’acqua reflua proveniente da una coltura ‘donatrice’, il pomodoro coltivato in serra in questo caso, riducendo così l’impatto ambientale della coltura a monte e i costi di produzione della coltura a valle, dato che non è necessario acquistare fertilizzanti”.

Le acque reflue delle colture in serra hanno spesso un elevato contenuto di sali e pertanto individuare le specie adatte è fondamentale. L’aspraggine e la piantaggine sono infatti piante “alofite”, il che significa che tollerano bene i terreni salini e l’irrigazione con acque salmastre.

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Da sinistra, Luca Incrocci, Alberto Pardossi, Giulia Carmassi e Martina Puccinelli

“Le due specie studiate si sono adattate molto bene alla coltura idroponica in serra, oggi sempre più utilizzata per la produzione ortaggi crudi o minimamente trasformati di particolare interesse per la cucina gourmet - conclude Pardossi - Questo metodo di coltivazione suscita infatti un interesse crescente perché consente di migliorare la qualità dei prodotti mediante un'adeguata gestione della soluzione nutritiva e facilita la lavorazione post-raccolta grazie alla pulizia del materiale vegetale”.

Alberto Pardossi, 35 anni di carriera accademica, professore ordinario di Orticoltura e Floricoltura ed esperto di colture in serra e indoor, fa parte del gruppo di ricerca ‘Orticoltura e Floricoltura’ dell’Ateneo pisano come gli altri autori dello studio. Insieme a lui hanno condotto gli esperimenti in serra e le analisi di laboratorio Luca Incrocci, professore associato di Orticoltura e Floricoltura, esperto di colture in serra e di agricoltura di precisione, Martina Puccinelli, assegnista di ricerca, esperta di colture idroponiche e biofortificazione degli ortaggi, e Giulia Carmassi, responsabile del laboratorio chimico ed esperta di colture in serra.



Dal 7 al 9 settembre, oltre 200 tra medici radiologi e medici nucleari provenienti da tutto il mondo saranno a Pisa per il convegno della European Society of Oncologic Imaging per discutere le nuove frontiere dell’imaging nella diagnosi e nella cura dei tumori. Il convegno sarà presieduto dal professor Emanuele Neri (nella foto a destra), presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Pisa, ordinario di Radiologia del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e Direttore della UO Radiodiagnostica 1 della Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

L’imaging svolge un ruolo fondamentale nel paziente oncologico, è parte decisiva nella diagnosi precoce, con le metodiche di screening, e nella stadiazione che consente la scelta terapeutica, ma anche nella fase di follow-up in cui si valuta la risposta alla terapia; per questo è divenuta essenziale una formazione dei medici radiologi e nucleari nella diagnostica oncologica, che prevede anche una conoscenza delle moderne terapie dell’oncologia e della modalità di risposta paziente-specifica.

Il convegno si concentra su vari temi, prima di tutto sull’importanza dei gruppi oncologici multidisciplinari, che verranno simulati nel programma scientifico, con la partecipazione di tutti gli specialisti coinvolti. Saranno trattati poi gli hot topics dell’imaging oncologico, tra cui l’intelligenza artificiale, i nuovi radiofarmaci in medicina nucleare, e la European Cancer Imaging Initiative, recente iniziativa della Commissione Europea per combattere il cancro. Leggi il programma completo.

L’evento è supportato dal Master in Imaging Oncologico dell’Università di Pisa, diretto dalla professoressa Dania Cioni, associata del Dipartimento di Patologia Chirurgia, Molecolare e dell’area critica dell’Ateneo pisano. Tra i vari relatori e moderatori anche molti docenti dell’Ateneo e professionisti della AOUP.

La European Society of Oncologic Imaging è affiliata alla European Society of Radiology, la più grande società scientifica medica europea, che conta oltre 120.000 membri. L’inaugurazione del convegno, ospitato all’Hotel Galieli, è prevista giovedì 7 settembre alle ore 8.30.

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