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Comunicati stampa

maria colomboMaria Colombo, laureata in Matematica all’Università di Pisa nel 2011, allieva della Scuola Normale Superiore e attualmente full professor al Politecnico di Losanna (EPFL), ha vinto il prestigioso Collatz Prize 2023, uno dei sei riconoscimenti conferiti ogni quattro anni dall’International Council for Industrial and Applied Mathematics (ICIAM), organizzazione mondiale che raggruppa società di matematica applicata e altre società con un interessi significativi per la matematica industriale o applicata.

Il Collatz Prize è assegnato a singoli scienziati di età inferiore ai 42 anni per i loro contributi negli ambiti matematici di interesse di ICIAM. In particolare gli studi di Maria Colombo hanno fatto compiere significativi progressi alla teoria della regolarità e all’analisi delle singolarità nelle PDE ellittiche, ai problemi variazionali geometrici, alle equazioni di trasporto e alla dinamica dei fluidi incomprimibili.

La professoressa Colombo riceverà il riconoscimento, finanziato dalla società tedesca Gesellschaft für Angewandte Mathematik und Mechanik (GAMM), durante la cerimonia d’apertura del Congresso Internazionale per l’Industria e la Matematica Applicata (ICIAM 2023), programmato dal 20 al 23 agosto del prossimo anno a Tokyo.

A partire dal 13 settembre sono in programma nuovi appuntamenti con i corso online di acquarello botanico guidati da Silvana Rava e curato dal Museo Botanico dell’Università di Pisa.

I corsi si terranno mercoledì 13 settembre, mercoledì 20 settembre, mercoledì 27 settembre e mercoledì 4 ottobre.

Il corso per principianti dal titolo  "Le basi: teoria del colore e tabella dei colori" e "Studio del disegno: le luci e le ombre per dare volume all’immagine" si terrà dalle ore 14.30 alle ore 16.00.

Il corso si terrà il corso intermedio-avanzato dal titolo "I frutti lucidi: studio della composizione, delle luci e delle ombre"  dalle ore 17.00 alle ore 18.30.

Informazioni e iscrizioni: Silvana Rava, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Roberta Vangelisti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2023/03/ritratti-nellorto/

https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/scuola-pittura-botanica-acquerello/

 Thanks to the European TARA project coordinated by the University of Pisa, the first prototype of an implantable neurostimulator to treat migraine without the need of taking painkillers is being developed. The device is like a small cylinder equipped with electrodes, placed under the skin between the neck and the nape. Through an external control unit, the device communicates with an app to manage and control the generation of impulses. Moreover, these devices are implanted without surgery. The patient can use the app to monitor his or her state of health and choose between different impulse sequences, previously agreed with the specialist.

“At the University of Pisa, in addition to coordinating the project,” explains Professor Massimo Piotto of the Department of Information Engineering, “we developed and designed the chip in order to generate electrical impulses for the implanted electrodes and collaborated on the design and characterisation of the chip for acquiring and processing biopotentials (ECG, EMG).”


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 UNIPI Team, from the left: Massimo Piotto, Andrea Ria, Paolo Bruschi, Francesco Gagliardi, Iacopo Nannipieri, Margherita Scognamiglio

TARA (Disrupting the Migraine continuum of care for resource-constrained settings) has been funded to the tune of around EUR 6 million, of which around EUR 358,000 is earmarked for the University of Pisa. The project, begun in 2022, will last for three years involving an international, multidisciplinary consortium made up of academic and corporate experts in the fields of electrical engineering, biomedical engineering, information technology and medicine. In addition to the University of Pisa, there are also nine partners involved such as: Capri Medical (Ireland), Sensichips Srl (Italy), Univerzitetni klinicni centre Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgium), Skein-Ukraine (Ukraine), Crowdhelix (Ireland), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (UK), Centre for Process Innovation (UK), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Switzerland).

Professor Massimo Piotto, who is coordinating this project, has been involved in research related to the development of integrated sensors, Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS) and electronic sensor interfaces for more than 20 years, first as a researcher at the National Research Council (CNR) and later as an associate Professor at the University of Pisa. He has participated in numerous national and international projects and he is part of the UNIPI research group “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” of Professor Paolo Bruschi, as head of the “Integrated Sensor Systems (ISS)” laboratory at the Department of Information Engineering.



L’Università di Pisa è capofila di due progetti nazionali che hanno vinto un finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con l’obiettivo di orientare e aiutare studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori a scegliere il loro percorso universitario e sostenerli nella transizione scuola-università contrastando il fenomeno degli abbandoni degli studi universitari. Gli ambiti interessati sono matematica e lingue, letterature, mediazione linguistica e Pisa guida due consorzi composti rispettivamente da 40 e 36 atenei che hanno ricevuto circa 1milione e 200mila euro e 800 mila euro.

Riconoscendo il ruolo fondamentale delle esperienze scolastiche degli studenti e delle studentesse, entrambi i progetti mirano a sviluppare attorno a questi temi una collaborazione tra scuola e università: parteciperanno almeno 900 istituti su tutto il territorio nazionale. In particolare, verranno coinvolti direttamente gli insegnanti al fine di progettare con loro esperienze didattiche da realizzare nelle classi. Gli obiettivi di orientamento e contrasto al fenomeno degli abbandoni si saldano quindi con l’obiettivo di promuovere percorsi di crescita professionale per gli insegnanti. Il ventaglio delle azioni prevede inoltre la progettazione di strumenti di autovalutazione per gli studenti e iniziative per il miglioramento della didattica universitaria. I due progetti intendono sia realizzare eventi sul territorio, sia elaborare strumenti e supporti informatici.

“A Pisa per esempio organizzeremo verso gennaio febbraio la Settimana matematica – racconta il professore Mirko Maracci dell’Università di Pisa referente del progetto vincitore – un evento che ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti in prima persona in diverse attività matematiche significative, partendo spesso da argomenti di attualità per mostrare quali possono essere i contributi di un approccio matematico. L’iniziativa prevede laboratori, seminari, lezioni e incontri con docenti e tutor”.

“Per quanto riguarda il settore di lingue, letterature e mediazione linguistica stiamo realizzando un test di orientamento per valutare le competenze di Italiano rivolto anche a studenti e studentesse con disabilità e DSA – aggiunge la professoressa Valeria Tocco dell’Ateneo pisano e responsabile del progetto finanziato – metteremo il test a disposizione a tutte le scuole attraverso la piattaforma del CISIA, il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso”.

I finanziamenti vinti dall’Università di Pisa sono relativi a due bandi del Ministero dell’Università e della Ricerca: il Piano Lauree Scientifiche e il Piano Orientamento e Tutorato. Oltre ai due progetti dove è capofila, l’Ateneo è presente come partner in altri 18 consorzi vincitori che coprono le altre aree disciplinari.

L’Università di Pisa è capofila di due progetti nazionali che hanno vinto un finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con l’obiettivo di orientare e aiutare studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori a scegliere il loro percorso universitario e sostenerli nella transizione scuola-università contrastando il fenomeno degli abbandoni degli studi universitari. Gli ambiti interessati sono matematica e lingue, letterature, mediazione linguistica e Pisa guida due consorzi composti rispettivamente da 40 e 36 atenei che hanno ricevuto circa 1milione e 200mila euro e 800 mila euro.

Riconoscendo il ruolo fondamentale delle esperienze scolastiche degli studenti e delle studentesse, entrambi i progetti mirano a sviluppare attorno a questi temi una collaborazione tra scuola e università: parteciperanno almeno 900 istituti su tutto il territorio nazionale. In particolare, verranno coinvolti direttamente gli insegnanti al fine di progettare con loro esperienze didattiche da realizzare nelle classi. Gli obiettivi di orientamento e contrasto al fenomeno degli abbandoni si saldano quindi con l’obiettivo di promuovere percorsi di crescita professionale per gli insegnanti. Il ventaglio delle azioni prevede inoltre la progettazione di strumenti di autovalutazione per gli studenti e iniziative per il miglioramento della didattica universitaria. I due progetti intendono sia realizzare eventi sul territorio, sia elaborare strumenti e supporti informatici.

 

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“A Pisa per esempio organizzeremo verso gennaio febbraio la Settimana matematica – racconta il professore Mirko Maracci dell’Università di Pisa referente del progetto vincitore – un evento che ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti in prima persona in diverse attività matematiche significative, partendo spesso da argomenti di attualità per mostrare quali possono essere i contributi di un approccio matematico. L’iniziativa prevede laboratori, seminari, lezioni e incontri con docenti e tutor”.

“Per quanto riguarda il settore di lingue, letterature e mediazione linguistica stiamo realizzando un test di orientamento per valutare le competenze di Italiano rivolto anche a studenti e studentesse con disabilità e DSA – aggiunge la professoressa Valeria Tocco dell’Ateneo pisano e responsabile del progetto finanziato – metteremo il test a disposizione a tutte le scuole attraverso la piattaforma del CISIA, il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso”.

I finanziamenti vinti dall’Università di Pisa sono relativi a due bandi del Ministero dell’Università e della Ricerca: il Piano Lauree Scientifiche e il Piano Orientamento e Tutorato. Oltre ai due progetti dove è capofila, l’Ateneo è presente come partner in altri 18 consorzi vincitori che coprono le altre aree disciplinari.

Grazie al progetto europeo TARA coordinato dall’Università di Pisa è in corso di realizzazione il primo prototipo di un neurostimolatore impiantabile per curare l’emicrania senza farmaci. Il dispositivo è simile a un piccolo cilindro dotato di elettrodi che si inserisce sottopelle fra collo e nuca e che tramite una centralina esterna dialoga con una app per gestire e controllare la generazione degli impulsi. Il tutto impiantato senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. Il paziente potrà tramite l’app monitorare il proprio stato di salute e scegliere tra le diverse sequenze di impulsi concordate con lo specialista.

“Come Università di Pisa, oltre a coordinare il progetto – spiega il professore Massimo Piotto del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – abbiamo sviluppato e progettato il chip per la generazione degli impulsi di corrente per gli elettrodi impiantati e collaboriamo alla progettazione e caratterizzazione del chip per l’acquisizione ed elaborazione dei biopotenziali (ECG, EMG)”

TARA (Disrupting the Migraine continuum of care for resource constrained settings) è stato finanziato per un totale di circa 6 milioni di euro dei quali circa 358mila destinati all’Ateneo pisano. Iniziato nel 2022, il progetto dura tre anni e coinvolge un consorzio internazionale e multidisciplinare che comprende esperti sia accademici che aziendali negli ambiti dell’ingegneria elettronica, dell’ingegneria biomedica, dell’informatica e della medicina. Oltre all’Università di Pisa, i partner coinvolti sono nove: Capri Medical (Irlanda), Sensichips srl (Italia), Univerzitetni klinicni center Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgio), Skein-Ukraine (Ucraina), Crowdhelix (Irlanda), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (Regno Unito), Centre for Process Innovation (Regno Unito), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Svizzera).


Massimo Piotto che coordina il progetto è impegnato da più di 20 anni nella ricerca relativa allo sviluppo di sensori integrati, Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS) e interfacce elettroniche per sensori, prima come ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e in seguito come professore associato dell’Università di Pisa. Ha partecipato a numerosi progetti nazionali e internazionali e fa parte del gruppo di ricerca UNIPI “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” del professore Paolo Bruschi come responsabile del laboratorio “Integrated Sensor Systems (ISS)” del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.


Grazie al progetto europeo TARA coordinato dall’Università di Pisa è in corso di realizzazione il primo prototipo di un neurostimolatore impiantabile per curare l’emicrania senza farmaci. Il dispositivo è simile a un piccolo cilindro dotato di elettrodi che si inserisce sottopelle fra collo e nuca e che tramite una centralina esterna dialoga con una app per gestire e controllare la generazione degli impulsi. Il tutto impiantato senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. Il paziente potrà tramite l’app monitorare il proprio stato di salute e scegliere tra le diverse sequenze di impulsi concordate con lo specialista.

“Come Università di Pisa, oltre a coordinare il progetto – spiega il professore Massimo Piotto del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – abbiamo sviluppato e progettato il chip per la generazione degli impulsi di corrente per gli elettrodi impiantati e collaboriamo alla progettazione e caratterizzazione del chip per l’acquisizione ed elaborazione dei biopotenziali (ECG, EMG)”


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Il gruppo di ricerca UNIPI, da sinistra: Massimo Piotto, Andrea Ria, Paolo Bruschi, Francesco Gagliardi, Iacopo Nannipieri, Margherita Scognamiglio


TARA (Disrupting the Migraine continuum of care for resource constrained settings) è stato finanziato per un totale di circa 6 milioni di euro dei quali circa 358mila destinati all’Ateneo pisano. Iniziato nel 2022, il progetto dura tre anni e coinvolge un consorzio internazionale e multidisciplinare che comprende esperti sia accademici che aziendali negli ambiti dell’ingegneria elettronica, dell’ingegneria biomedica, dell’informatica e della medicina. Oltre all’Università di Pisa, i partner coinvolti sono nove: Capri Medical (Irlanda), Sensichips srl (Italia), Univerzitetni klinicni center Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgio), Skein-Ukraine (Ucraina), Crowdhelix (Irlanda), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (Regno Unito), Centre for Process Innovation (Regno Unito), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Svizzera).

Massimo Piotto che coordina il progetto è impegnato da più di 20 anni nella ricerca relativa allo sviluppo di sensori integrati, Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS) e interfacce elettroniche per sensori, prima come ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e in seguito come professore associato dell’Università di Pisa. Ha partecipato a numerosi progetti nazionali e internazionali e fa parte del gruppo di ricerca UNIPI “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” del professore Paolo Bruschi come responsabile del laboratorio “Integrated Sensor Systems (ISS)” del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.


Arriva dal Marocco il primo studente laureato nel nuovo corso di laurea magistrale in “Technology and Production of paper and cardboard”, promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa.

Ayoub Fakhri, 30 anni, già ingegnere biomedico, si è laureato con una tesi sui materiali a base cellulosica proposti per applicazioni nel settore dell’imballaggio, in particolare nell’imballaggio alimentare, tema di grande interesse per le cartiere a fronte delle recenti normative che mirano a ridurre l’impiego della plastica nel settore alimentare. La tesi “Cellulose based substrates for innovative coating: application, properties, and recycling strategies”, ha avuto come supervisora la professoressa Patricia Cinelli e come correlatori il professor Andrea Lazzeri (Planet Bioplastics) e il professor Markus Schmid dell’Università di Albstadt-Sigmaringen (Germania).

Fakhry con il presidente del corso prof. Marco Frosolini

Ayoub Fakhri con il professor Frosolini.

Con una perfetta conoscenza sia della lingua italiana, sia della lingua inglese, oltre alle competenze specifiche acquisite nel biennio, Fakhri ha concluso il suo percorso di studi con un contratto a tempo indeterminato già ottenuto da un’importante azienda del settore mesi prima del conseguimento del titolo. “La mia scelta è caduta su questo corso nella speranza che portasse ad una concreta opportunità lavorativa – ha detto Fakhri – ed è esattamente quello che è successo. Anzi, ho iniziato a lavorare prima di terminare la tesi. Il punto di forza di questa laurea è senza dubbio la presenza di docenti aziendali che ti indirizzano già al mondo del lavoro ed è un valore inestimabile”.
Soddisfazione per il primo traguardo raggiunto anche da parte del presidente del corso, professor Marco Frosolini che si è congratulato con lo studente ed ha apprezzato l’argomento della tesi per la sua attualità e interesse.

Fakhry proclamazione

Un momento della proclamazione.

“La tesi – ha spiegato la relatrice, professoressa Patrizia Cinelli - si è svolta su due laboratori (Università di Pisa, e Albstadt-Sigmaringen in Germania) con la collaborazione di due aziende (Graphic Packaging e Planet Bioplastics) affrontando temi di ricerca inquadrati su due progetti europei in corso, rispettivamente 'Recover', per l’attività relativa alla valorizzazione di sottoprodotti generati nel progetto (chitosano e chitina da insetti, a paragone con quella da crostacei), e 'Preserve' per lo sviluppo di coating sostenibili (base cellulosa, proteine) e le strategie per la rimozione del coating e riciclaggio del substrato cellulosico a fine vita”.
Il corso di laurea magistrale, riservato a laureati in ingegneria, si tiene nelle aule della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca in via San Micheletto, 3, è tenuto in lingua inglese e prevede lezioni tenute da docenti universitari e manager aziendali. Per le informazioni di dettaglio è possibile collegarsi alla pagina Facebook epc.masterdegree, al sito www.epc-masterdegree.it, oppure telefonare alla segreteria didattica di Lucca a Celsius (tel. 0583/469729).

(fonte: Ufficio Stampa Celsius Lucca)

È Anna Ethelwyn Baccaglini-Frank, professoressa associata di Matematiche Complementari dell'Università di Pisa, la vincitrice del prestigioso premio «Giovanni Prodi» promosso dall’Unione Matematica Italiana (UMI) e l’Associazione Italiana per la Ricerca in Didattica della Matematica (AIRDM) per premiare il ricercatore under 40 in Didattica della Matematica che, con la propria ricerca, abbia dato un contributo scientifico originale e significativo a livello internazionale.

Il premio, alla prima edizione e a cadenza quadriennale, è intitolato ad una figura prestigiosa: Giovanni Prodi che, sessant’anni fa, da matematico affermato con risultati di eccellenza nel campo dell’Analisi e docente dell’Università di Pisa, è stato praticamente il fondatore della ricerca in Didattica della Matematica.

Il riconoscimento è stato conferito alla professoressa Baccaglini-Frank stamani, 4 settembre 2023, nella splendida cornice del Teatro Verdi, in occasione della giornata di apertura del XXII Convegno dell’Unione Matematica Italiana ospitato dal nostro Ateneo in collaborazione con la Scuola Normale Superiore (https://www.unipi.it/index.php/news/item/26480-convegno-umi-2023-i-matematici-italiani-a-pisa-per-il-xxii-congresso-dell-unione-matematica-italiana) e arriva a coronamento di un’annata densa di riconoscimenti per la ricerca in didattica della matematica dell’Ateneo pisano.

Nelle motivazioni della Commissione, composta da cinque esperti di chiara fama, si riconosce il rigore e la rilevanza degli studi condotti dalla professoressa Baccaglini-Frank così come la significatività a livello internazionale dei risultati di ricerca da lei raggiunti.

“Sono molto contento dell’istituzione e dell’esito di questa prima edizione del Premio Prodi. Il premio è un riconoscimento importante dell’eccellenza nella ricerca in una disciplina vitale per il ruolo della matematica nella società” ha commentato il professor Piermarco Cannarsa, Presidente dell’Unione Matematica Italiana.

“Siamo molto orgogliosi dell'esito della prima edizione del Premio AIRDM-UMI Giovanni Prodi, caratterizzata da un’ampia partecipazione di assoluta qualità, segno dell’ottimo momento della ricerca in Didattica della Matematica in Italia, con tanti giovani ricercatori di prospettiva internazionale – ha commentato la professoressa Giovannina Albano, Presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca in didattica della Matematica - Alla prof.ssa Anna Baccaglini-Frank faccio le mie più vive congratulazioni per il prestigioso riconoscimento che certifica l’eccellenza dei suoi studi. Studi che hanno portato risultati significativi e originali, riconosciuti ampiamente al livello internazionale, e caratterizzati dal fondamentale equilibrio tra rigore teorico e trasferibilità alla pratica scolastica e alla formazione insegnanti”.

“Come Università di Pisa, siamo felici del prestigioso risultato raggiunto dalla professoressa Anna Baccaglini-Frank che dimostra l’alta qualità della ricerca in Didattica della Matematica del nostro ateneo – ha dichiarato la professoressa Benedetta Mennucci, Prorettrice per la promozione della ricerca dell’Università di Pisa – A nome di tutta la nostra comunità universitaria, desidero esprimere alla professoressa le più sincere congratulazioni per questo importante riconoscimento del suo percorso di ricerca”.

 

“Sono estremamente onorata di ricevere questo premio, che corona il percorso di ricerca intrapreso fin dal dottorato – ha spiegato raggiante la professoressa Baccaglini-Frank –Sono sempre stata curiosa di capire come ragionano le persone quando fanno matematica, e mi sono appassionata alla ricerca in Didattica della Matematica appena ho conosciuto questa disciplina, provando a venire in Italia e, in particolare, a Pisa proprio per la tradizione di ricerca esistente. Se sono arrivata a vincere questo importante premio è merito soprattutto di chi mi ha insegnato a fare ricerca, a cominciare dalla mia relatrice della tesi di dottorato, e a tutte quelle persone da cui ho imparato qualcosa nelle preziose esperienze avute in Italia e all’estero. Vorrei anche ringraziare i colleghi, docenti e amministrativi, del mio Dipartimento per il continuo supporto dato fin dal mio arrivo."

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