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Comunicati stampa

Il 25 febbraio 2025 nell’Auditorium del Polo Le Benedettine si è tenuto il kick-off di "Venture Bakery", il nuovo programma di pre-incubazione dell’Università di Pisa per supportare lo sviluppo di progetti imprenditoriali e startup innovative. Il processo di selezione è stato altamente competitivo: tra le 22 candidature ricevute a livello nazionale, sono stati selezionati 7 progetti. Fondamentale nel processo di selezione è stato il contributo di investitori nazionali e internazionali, che, in qualità di esperti valutatori, hanno fornito una prospettiva di mercato sul potenziale di sviluppo delle proposte selezionate e suggerito possibili linee di intervento a sostegno della loro crescita. I progetti selezionati operano in settori strategici come Intelligenza Artificiale, Deep-tech, Fin-Tech, Waste Recycling, Pharma.

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All’evento hanno preso parte il professore Corrado Priami, Prorettore per la Valorizzazione della Conoscenza e la professoressa Chiara Galletti, Delegata per le Relazioni con le Imprese.

Il kick-off ha visto anche la partecipazione di due fondatori di spin-off di successo dell’Università di Pisa: il professore Luca Fanucci, Delegato del Rettore per l’inclusione degli studenti e del personale con disabilità e DSA e fondatore di Enginiars, e Davide Morelli, fondatore di BioBeats, acquisita poi da Huma, che hanno ispirato i partecipanti con le loro storie.

Hanno partecipato inoltre multinazionali come Sofidel S.p.A, Extrared S.r.l, l’Unione Industriali Pisana, CNA e Gate Rei, Banco Fiorentino ed esponenti del mondo imprenditoriale e di investimento, che hanno stimolato il confronto su strategie di crescita di start-up innovative. La giornata si è conclusa con un momento di networking, favorendo sin da subito connessioni e opportunità di collaborazione tra i partecipanti al percorso, gli stakeholder del mondo imprenditoriale e la comunità accademica.

“Venture Bakery è un percorso di qualità per gruppi imprenditoriali e start-up che vede la partecipazione attiva di investitori nella selezione delle candidature e nella valutazione dei risultati raggiunti al termine del periodo di pre-incubazione, favorendo la creazione di un rapporto di fiducia tra Università di Pisa e investitori” dice il prorettore alla valorizzazione della conoscenza Corrado Priami “I partecipanti potranno beneficiare dell’aiuto dedicato di oltre 50 mentor di altissimo levello (metà dei quali imprenditori e manager della Silicon Valley) che hanno aderito con entusiasmo e in meno di 24 ore alla nostra call.”

Il percorso Venture Bakery è strutturato in workshop, sessioni di mentorship personalizzate con esperti altamente qualificati e di respiro internazionale e opportunità di networking. L’obiettivo principale è fornire ai partecipanti gli strumenti fondamentali per validare il potenziale di mercato della soluzione proposta e aumentare le opportunità di collaborazione e investimento per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali di alto livello.

Il percorso culminerà con un Investor Day il 27 e 28 maggio 2025, durante l’evento Converging Skills.

7 progetti selezionati tra 22 candidature: investitori e grandi aziende a supporto delle startup del futuro

Il 25 febbraio 2025 nell’Auditorium del Polo Le Benedettine si è tenuto il kick-off di "Venture Bakery", il nuovo programma di pre-incubazione dell’Università di Pisa per supportare lo sviluppo di progetti imprenditoriali e startup innovative. Il processo di selezione è stato altamente competitivo: tra le 22 candidature ricevute a livello nazionale, sono stati selezionati 7 progetti. Fondamentale nel processo di selezione è stato il contributo di investitori nazionali e internazionali, che, in qualità di esperti valutatori, hanno fornito una prospettiva di mercato sul potenziale di sviluppo delle proposte selezionate e suggerito possibili linee di intervento a sostegno della loro crescita.

I progetti selezionati operano in settori strategici come Intelligenza Artificiale, Deep-tech, Fin-Tech, Waste Recycling, Pharma.

All’evento hanno preso parte il professore Corrado Priami, Prorettore per la Valorizzazione della Conoscenza e la professoressa Chiara Galletti, Delegata per le Relazioni con le Imprese.

Il kick-off ha visto anche la partecipazione di due fondatori di spin-off di successo dell’Università di Pisa: il professore Luca Fanucci, Delegato del Rettore per l’inclusione degli studenti e del personale con disabilità e DSA e fondatore di Enginiars, e Davide Morelli, fondatore di BioBeats, acquisita poi da Huma, che hanno ispirato i partecipanti con le loro storie.

Hanno partecipato inoltre multinazionali come Sofidel S.p.A, Extrared S.r.l, l’Unione Industriali Pisana, CNA e Gate Rei, Banco Fiorentino ed esponenti del mondo imprenditoriale e di investimento, che hanno stimolato il confronto su strategie di crescita di start-up innovative.

La giornata si è conclusa con un momento di networking, favorendo sin da subito connessioni e opportunità di collaborazione tra i partecipanti al percorso, gli stakeholder del mondo imprenditoriale e la comunità accademica.

“Venture Bakery è un percorso di qualità per gruppi imprenditoriali e start-up che vede la partecipazione attiva di investitori nella selezione delle candidature e nella valutazione dei risultati raggiunti al termine del periodo di pre-incubazione, favorendo la creazione di un rapporto di fiducia tra Università di Pisa e investitori” dice il prorettore alla valorizzazione della conoscenza Corrado Priami “I partecipanti potranno beneficiare dell’aiuto dedicato di oltre 50 mentor di altissimo levello (metà dei quali imprenditori e manager della Silicon Valley) che hanno aderito con entusiasmo e in meno di 24 ore alla nostra call.”

Il percorso Venture Bakery è strutturato in workshop, sessioni di mentorship personalizzate con esperti altamente qualificati e di respiro internazionale e opportunità di networking. L’obiettivo principale è fornire ai partecipanti gli strumenti fondamentali per validare il potenziale di mercato della soluzione proposta e aumentare le opportunità di collaborazione e investimento per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali di alto livello.

Il percorso culminerà con un Investor Day il 27 e 28 maggio 2025, durante l’evento Converging Skills.

Nasce a Pisa in via San Martino 3 un laboratorio di idee e confronto su Intelligenza Artificiale e società, un luogo fisico dove è possibile confrontarsi, sperimentare e comprendere il futuro dell’innovazione tecnologica. Il Detaills Living Lab – inaugurato lo scorse 13 febbraio – apre le sue porte a chiunque voglia partecipare attivamente a questa riflessione per sviluppare nuove prospettive condivise tra accademia, industria e società civile. Il Detaills Living Lab prende vita su iniziativa del gruppo di ricerca Business Engineering for Data Science (B4DS) del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) dell’Università di Pisa, e grazie al progetto europeo Erasmus+ Detaills per la cooperazione tra università.

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Filippo Chiarello, direttore del Detaills Living Lab.

L’obiettivo è creare un ambiente dinamico e interdisciplinare in cui la ricerca sull’Intelligenza Artificiale si intreccia con le implicazioni sociali, economiche ed etiche: “Siamo un gruppo di ricercatrici e ricercatori che lavorano in diversi ambiti dell’Intelligenza Artificiale e della tecnologia”, spiega Filippo Chiarello, ricercatore al DESTEC e direttore del laboratorio. “Per noi, la possibilità di avere accesso a un ambiente come questo rappresenta un’opportunità unica: essere immersi in un ecosistema di idee, novità e confronti stimolanti.”

La tecnologia ha sempre avuto un impatto sulla società e oggi l’Intelligenza Artificiale (IA) sta ridefinendo le dinamiche organizzative e sociali in modi inediti. Il Detaills Living Lab propone perciò una serie di incontri volti a stimolare un dialogo aperto e interdisciplinare, con letture e dibattiti che esplorino i molteplici aspetti di questi cambiamenti. “Attraverso le attività proposte, vogliamo approfondire i temi cruciali legati all’IA non solo negli ambienti accademici, vorremmo avere un impatto significativo anche sulla comunità pisana”, afferma Vito Giordano, ricercatore al DESTEC e vicedirettore del laboratorio. “L’obiettivo è rendere il laboratorio un punto di riferimento per chiunque voglia esplorare il ruolo della tecnologia nella società e contribuire alla costruzione di un’innovazione responsabile”.

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La riflessione prenderà il via con il ciclo di seminari “Programmare, Progettare e Pensare”, il primo dei quali è in programma giovedì 27 febbraio alle ore 17, presso il laboratorio di via San Martino 3, con Daniela Tafani, ricercatrice del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, che spiegherà “Che cos'è l'Etica dell'Intelligenza Artificiale”.

Il Detaills Living Lab non è solo uno spazio di studio e sperimentazione, ma anche un luogo d’incontro dove persone con competenze e interessi diversi possono connettersi, collaborare e dare vita a nuove idee attraverso il dialogo interdisciplinare. La letteratura sull’IA e la società offre poi strumenti critici preziosi per interpretare il presente e delineare il futuro della tecnologia, come si potrà scoprire nel ciclo di letture “Intelligenza Artificiale e Società - Ripensare il Domani” che partirà mercoledì 5 marzo, alle ore 18.00, con l’appuntamento “Tecnologia e genere”, in cui Diana Domenichini, dottoranda nel Dottorato Nazionale di AI for Society, parlerà del libro di Laura Tripaldi “Gender Tech”.

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Tra marzo e aprile partirà poi il ciclo di incontri “AIdeando”, che nasce per creare un network di giovani ricercatrici e ricercatori provenienti da diversi ambiti, stimolando il confronto e la collaborazione. Il valore della collaborazione è infatti centrale nel Detaills Living Lab. “Ciascuno di noi ha un ruolo fondamentale: informarci, confrontarci e contribuire a costruire un’IA responsabile coinvolge tutti. Per affrontare questa sfida, è essenziale un dibattito costruttivo che riunisca esperti sia dall'accademia che dall'industria, per immaginare nuovi approcci innovativi e virtuosi”, conclude Irene Spada, ricercatrice al DESTEC e responsabile dell’Advisory Board del Laboratorio.

Per maggiori informazioni, partecipare agli eventi, e seguire le attività è possibile iscriversi al canale Telegram https://t.me/detaills_lab

The scientific mission of the Department of Earth Sciences of the University of Pisa in the Sultanate of Oman has recently come to an end: Professors Adriano Ribolini and Eusebio Stucchi conducted geophysical surveys at the Khor Rori archaeological site in the Dhofar region (southern Oman), which has been a UNESCO World Heritage Site since 1998. The DHOMIAP Project is active in this area, with the aim of investigating the human-environment framework in the Dhofar region to reconstruct the settlement dynamics, spatial distribution, and relationships between the inhabitants of the area in pre-Islamic times.

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“The DHOMIAP Project continues the long tradition of archaeological studies carried out by the University of Pisa in this area of Oman,” comments Silvia Lischi, the archaeologist in charge of the project, who holds a PhD from the University of Pisa and is currently a post-doctoral student at the Sorbonne in Paris. “The aim of these investigations is to identify buried structures dating back to the first phase of settlement of South Arabian people in the Khor Rori area. This period precedes the maximum expansion of the coastal city of Sumhuram (Late Iron Age) and coincides with the intensive use of the area by the indigenous population related to the Dhofar Coastal Culture”.

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“For our surveys, we used a ground-penetrating radar and a differential magnetometer (Gradiometer) with which we explored the first metres of the subsurface in search of remains of potential archaeological interest, particularly wall structures compatible with a stable settlement,” explains Adriano Ribolini. “The data collected are currently being processed at the Georadar Laboratory and the Geophysics Laboratory of the Department of Earth Sciences,” adds Professor Eusebio Stucchi. “The first radar images (reflection amplitude maps) show the presence of geometric figures which correspond to wall structures with a thickness of several decimetres,” concludes Adriano Ribolini.

The mission results could provide new insights into the relationship between the indigenous coastal population of Dhofar, settled on the Inqitat promontory, and the exogenous population from the South Arabic Kingdom of Hadramawt, based in Sumhuram.

 

Nel periodo compreso tra maggio 2025 e gennaio 2026 gli Uffici dell'Amministrazione saranno chiusi nei seguenti giorni:

-venerdì 2 maggio 2025
-martedì 20 maggio 2025 (Giro d’Italia)
-lunedì 16 giugno 2025
-da lunedì 11 agosto (compreso) a mercoledì 20 agosto (compreso)
-venerdì 2 e lunedì 5 gennaio 2026

All’Università di Pisa una due giorni per fare il punto sullo sviluppo del Supercalcolo in Italia. Scienziati e ricercatori del Centro Nazionale High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing (ICSC, Italian Center for SuperComputing), finanziato dal PNRR, si sono dati appuntamento il 18 e 19 febbraio per comunicare i primi risultati del progetto, con focus particolare sullo spoke 6 “Multiscale Modeling and Engineering Applications".

Il Centro ICSC conduce attività di ricerca per l'innovazione nell'elaborazione ad alte prestazioni, nelle simulazioni e nell'analisi dei big data attraverso un'infrastruttura all'avanguardia, che sfrutta le risorse esistenti e integra le tecnologie emergenti. L’Università di Pisa, assieme alla Sapienza Università di Roma coordina la parte di ricerca che riguarda gli aspetti computazionali legati alla “modellazione multiscala” e, all’utilizzo di strumenti di Super Calcolo e Big Data per applicazioni nei vari campi della scienza e dell’ingegneria.

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“Il nostro Ateneo – spiega Benedetta Mennucci, prorettrice alla promozione della ricerca dell’Università di Pisa – svolge un ruolo significativo all'interno del Centro ICSC, essendo impegnata in quattro distinti ambiti di ricerca, uno dei quali la vede in qualità di co-leader insieme alla Sapienza di Roma, con il coinvolgimento di sette dipartimenti, coordinati dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Questo impegno testimonia la lunga e importante tradizione di Pisa nel campo del calcolo ad alte prestazioni, sia attraverso lo sviluppo di algoritmi e l’implementazione di codici computazionali efficienti, sia mediante la loro applicazione in diversi ambiti della ricerca. Le due giornate di incontro hanno rappresentato non solo un'importante vetrina per presentare alcuni dei risultati più significativi raggiunti, in particolare in ambito ingegneristico, ma anche un'opportunità per approfondire il dibattito sulle sfide future del calcolo, considerate anche alla luce delle nuove tecnologie quantistiche. La ricerca su nuovi metodi e nuove architetture per il calcolo ad alta prestazione è una delle chiavi per facilitare l’innovazione e contribuire in ultima analisi alla transizione digitale verso un futuro più sostenibile”.

“Un passo importante compiuto durante l’evento pisano – aggiunge Sergio Saponara, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Ateneo pisano – è stata la convergenza e l’integrazione tra infrastrutture avanzate per la creazione di una rete nazionale di infrastrutture di calcolo. La rete unisce tra loro i centri di calcolo delle diverse università, Pisa inclusa, e imprese, il supercomputer Leonardo e i primi computer quantistici italiani, come quello di Napoli. Questo ci permette di raccogliere la sfida di rendere le tecnologie digitali al servizio dell’uomo e delle persone, l’obiettivo e il focus della prossima industria 5.0. Come Dipartimento, stiamo facendo un grande sforzo di aggregazione delle attività di ricerca per il cambio di paradigma che il futuro prossimo richiede”.

Il Centro ICSC vede la presenza di università, enti di ricerca e industrie, anch’esse presenti alla giornata. I primi dimostratori del progetto sono stati progettati in risposta alle sfide di ricerca da loro individuate in uno sforzo comune tra accademia e industria sostenuto dagli innovation grant (IG).

“L’impulso alla creazione del Centro – afferma Francesco Ubertini, vicepresidente del Centro ICSC e Presidente del CINECA – è l’assoluta necessità di integrare ricerca e impresa perché l’Europa possa rimanere competitiva. Il Centro deve creare valore per università, aziende ed enti di ricerca che ne fanno parte, per rafforzare la capacità del nostro paese di tradurre ricerca di frontiera in trasferimento tecnologico. Il Centro mette a sistema e interseca il meglio di quello che la ricerca offre, in un paese che è la terza potenza al mondo per il supercalcolo, dopo USA e Giappone”.

“Cosa vuoi imparare oggi?” è lo slogan che accompagna il lancio di una nuova piattaforma che ospiterà oltre 200 corsi on line gratuiti, una formazione di livello universitario per studenti, professionisti e non solo frutto del lavoro di 17 istituzioni accademiche, fra cui l’Università di Pisa, e numerosi associati. Il 25 febbraio a Milano si inaugura il portale del progetto Edvance, il primo Digital Education Hub per l’istruzione superiore dedicato alla Cultura Digitale Avanzata in Italia, nato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il nuovo portale si propone come una piattaforma centrale per favorire l'accesso a competenze digitali avanzate, con particolare attenzione ai settori dell'intelligenza artificiale, gestione dei dati, sostenibilità del digitale e transdisciplinarità.

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In particolare, il progetto punta sulla produzione di MOOC (massive open online course) ovvero corsi online aperti e accessibili a tutti di alta qualità e, integrando educazione online e in presenza per ridefinire gli standard dell'educazione digitale. E saranno presto disponibili sul portale Edvance anche i nuovi MOOC realizzati dall’Università di Pisa nel campo della “data literacy”: “Introduzione alle basi di dati” e “Visualizzazione dei dati con R: teoria e pratica”. Nei prossimi mesi, l’offerta verrà ulteriormente ampliata con MOOC che affronteranno ulteriori temi, tra i quali l’Intelligenza Artificiale e le sue implicazioni etiche, le competenze digitali nell’ambito delle scienze della salute e la sostenibilità digitale.

"Grazie a Edvance, offriamo una risposta concreta alla crescente domanda di formazione digitale avanzata", ha dichiarato la professoressa Federica Paganelli, responsabile scientifico del progetto per l’Università di Pisa. "Il nostro obiettivo è creare un ambiente di apprendimento innovativo e di elevata qualità, che permetta a studenti e lavoratori di sviluppare competenze strategiche per il futuro.”

Grazie all'uso di intelligenza artificiale e all'integrazione con discipline umanistiche e creative, Edvance vuole arricchire l'interattività e l'efficacia della didattica, riducendo i tassi di abbandono e offrendo nuove risorse per percorsi accademici e professionali.

Edvance promuove una formazione modulare, che consente a studenti e lavoratori di costruire percorsi su misura. Attraverso micro-credential, è possibile accumulare competenze specifiche rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro e integrarle per ottenere certificazioni formali.

Le istituzioni partner includono: Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università di Bologna, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università di Trento, Università di Torino, Politecnico di Torino, Università di Brescia, Università di Macerata, Università di Pisa, Università di Cagliari, Università di Messina, Conservatorio di Cagliari, Accademia di Belle Arti di Bologna, Accademia di Belle Arti di Venezia e Scuola Civica di Musica di Milano. A questi si aggiungono partner associati di rilievo come Fondazione Bruno Kessler, Regione Emilia-Romagna, Randstad e AWS Amazon.

Con il forte sostegno di cinque università italiane tra le prime dieci nel QS ranking italiano, Edvance rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione sostenibile del Paese. Questo progetto promette di ridefinire gli standard dell'educazione digitale, aprendo nuove possibilità per il futuro sociale ed economico italiano.

 

Anche l’Università di Pisa nel primo Digital Education Hub per l’istruzione superiore dedicato alla Cultura Digitale Avanzata del Paese grazie al PNRR

“Cosa vuoi imparare oggi?” è lo slogan che accompagna il lancio di una nuova piattaforma che ospiterà oltre 200 corsi on line gratuiti, una formazione di livello universitario per studenti, professionisti e non solo frutto del lavoro di 17 istituzioni accademiche, fra cui l’Università di Pisa, e numerosi associati. Il 25 febbraio a Milano si inaugura il portale del progetto Edvance, il primo Digital Education Hub per l’istruzione superiore dedicato alla Cultura Digitale Avanzata in Italia, nato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il nuovo portale si propone come una piattaforma centrale per favorire l'accesso a competenze digitali avanzate, con particolare attenzione ai settori dell'intelligenza artificiale, gestione dei dati, sostenibilità del digitale e transdisciplinarità.

In particolare, il progetto punta sulla produzione di MOOC (massive open online course) ovvero corsi online aperti e accessibili a tutti di alta qualità e, integrando educazione online e in presenza per ridefinire gli standard dell'educazione digitale. E saranno presto disponibili sul portale Edvance anche i nuovi MOOC realizzati dall’Università di Pisa nel campo della “data literacy”: “Introduzione alle basi di dati” e “Visualizzazione dei dati con R: teoria e pratica”. Nei prossimi mesi, l’offerta verrà ulteriormente ampliata con MOOC che affronteranno ulteriori temi, tra i quali l’Intelligenza Artificiale e le sue implicazioni etiche, le competenze digitali nell’ambito delle scienze della salute e la sostenibilità digitale.

"Grazie a Edvance, offriamo una risposta concreta alla crescente domanda di formazione digitale avanzata", ha dichiarato la professoressa Federica Paganelli, responsabile scientifico del progetto per l’Università di Pisa. "Il nostro obiettivo è creare un ambiente di apprendimento innovativo e di elevata qualità, che permetta a studenti e lavoratori di sviluppare competenze strategiche per il futuro.”

Grazie all'uso di intelligenza artificiale e all'integrazione con discipline umanistiche e creative, Edvance vuole arricchire l'interattività e l'efficacia della didattica, riducendo i tassi di abbandono e offrendo nuove risorse per percorsi accademici e professionali.

Edvance promuove una formazione modulare, che consente a studenti e lavoratori di costruire percorsi su misura. Attraverso micro-credential, è possibile accumulare competenze specifiche rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro e integrarle per ottenere certificazioni formali.

Le istituzioni partner includono: Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università di Bologna, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università di Trento, Università di Torino, Politecnico di Torino, Università di Brescia, Università di Macerata, Università di Pisa, Università di Cagliari, Università di Messina, Conservatorio di Cagliari, Accademia di Belle Arti di Bologna, Accademia di Belle Arti di Venezia e Scuola Civica di Musica di Milano. A questi si aggiungono partner associati di rilievo come Fondazione Bruno Kessler, Regione Emilia-Romagna, Randstad e AWS Amazon.

Con il forte sostegno di cinque università italiane tra le prime dieci nel QS ranking italiano, Edvance rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione sostenibile del Paese. Questo progetto promette di ridefinire gli standard dell'educazione digitale, aprendo nuove possibilità per il futuro sociale ed economico italiano.

More than half a million Italians move from one region to another each year for medical care, creating a financial flow that reached €3.7 billion in 2019, mainly from the South to the North of the country. These figures emerge from a study published in the journal Papers in Regional Science and conducted by Giovanni Carnazza, a researcher in the Department of Economics and Management at the University of Pisa, in collaboration with Raffaele Lagravines, Paolo Liberati, and Irene Torrini from the Universities of Bari, Roma Tre, and Bocconi, respectively.

The team analyzed the phenomenon of healthcare mobility in Italy from 2002 to 2019. The results show that the South is the main exporter of patients, while the North is the primary beneficiary of healthcare resources.

The regions most affected by this "healthcare exodus" are Calabria, Campania, and Puglia, which lose significant sums of money to cover the medical expenses of their residents treated elsewhere. Conversely, regions such as Lombardy, Emilia-Romagna, and Veneto remain among the most sought-after destinations, with revenues exceeding €300 million annually. The central regions occupy an intermediate position: while Tuscany and Lazio attract patients, other regions like Umbria and Marche maintain a more balanced financial equilibrium.

 

 

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In particular, Tuscany recorded a positive balance of approximately €139 million in 2019. The key factors behind this strong performance include: centers of excellence such as the Careggi University Hospital in Florence, the University Hospital of Pisa, and the Monasterio Foundation; high specialization in fields such as oncology, cardiac surgery, and transplants; and effective organizational management, with shorter waiting times compared to other regions.

"Healthcare mobility amplifies the North-South divide, draining resources from the South to the advantage of northern regions, which further improve their services—creating a vicious cycle of inequality in the national healthcare system," says Carnazza.

"The current system, based on redistributing resources according to healthcare mobility, penalizes poorer regions," Carnazza emphasizes. "From this perspective, it would be desirable to reform the funding model, adopting fairer criteria for allocating funds that take into account the actual healthcare needs of each region. Additionally, the state should regain greater control to ensure uniform levels of healthcare assistance across the country and prevent the quality of care from depending on one's postal code."

(Traslated by ChatGPT 4o)

 

 

L’Università degli Studi dell’Aquila, in collaborazione con il Rotary Club L’Aquila Gran Sasso d’Italia, bandisce la terza edizione del Premio di Laurea "Adriano Perrotti" per una Tesi di Laurea Triennale o Magistrale sul tema dell’inclusività.
Saranno ammesse/i candidate/i che abbiano discusso tesi riconducibili ad ogni area disciplinare, purché riferibili alle varie discipline teoriche e pratiche che vertono sul tema dell’inclusività della persona con disabilità.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 6 maggio 2025.

Bando al link: https://www.univaq.it/section.php?id=626 

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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