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Comunicati stampa

Nell'ambito delle iniziative legate alla Regata Universitaria Pisa-Pavia, venerdì 23 maggio, è in programma una serata dedicata specificatamente agli studenti dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 20 con lo speciale menù pisano-pavese preparato nelle mense di via Martiri e via Betti. Il DSU Toscana propone piatti tipici delle tradizioni culinarie delle due città, dal risotto alla vogherese al baccalà con i porri, dal brasato con le cipolle e cipolline arrosto alle erbe di campo saltate. All'iniziativa parteciperanno le delegazioni degli Atenei di Pisa e Pavia e i membri degli equipaggi delle due squadre.

La serata proseguirà in Piazza della Pera, alle ore 21.15, con il Concerto sinfonico di Primavera dell'Orchestra dell'Università di Pisa, diretta dal Maestro Manfred Giampietro. Nel programma musiche di Haydn, De Boismortier, Gounod, Offenbach e Händel.

"L'Ateneo ha voluto organizzare questa serata, in accordo con il CUS, il DSU e il Comune - ha detto il prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti - per far conoscere ai nostri studenti e valorizzare la Regata Universitaria Pisa-Pavia, che non è semplicemente una gara o un evento di rilievo solo sportivo, ma soprattutto un incontro tra due città e due università - Pisa e Pavia - con caratteristiche culturali e artistiche molto simili".

Quanto influisce l'età sull'apprendimento delle lingue straniere? Questa domanda è da decenni oggetto di un dibattito scientifico che non ha finora condotto a risposte definitive al di là della constatazione, fondata su un'esperienza ampiamente condivisa, che i bambini imparano le lingue più facilmente degli adulti. Giovedì 22 maggio, a partire dalle ore 9, nell'Aula Magna di Palazzo Matteucci, il Centro Linguistico d'Ateneo e il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa organizzano un workshop internazionale per discutere e riflettere su queste tematiche alla luce di nuove ipotesi e teorie.

La giornata sarà aperta dai saluti di Marcella Bertuccelli, direttore del CLi e membro del comitato scientifico insieme a Sabrina Noccetti, Gloria Cappelli e Veronica Bonsignori. Tra i relatori del workshop ci sarà Pietro Pietrini, docente di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica dell'Ateneo pisano, nonché direttore dell'Unità operativa di Psicologia clinica dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana, che terrà un intervento dal titolo "La plasticità cerebrale tra geni e ambiente".

A seguire Valentina Bambini, ricercatrice presso IUSS (Pavia) e massima esperta italiana di neuropragmatica, collaboratrice di numerose ricerche e autrice di studi pioneristici che le hanno dato fama internazionale, parlerà di "Lingue, linguaggio e processi comunicativi: la prospettiva neuropragmatica". Antonella Storace, MA in Applied Linguistics alla University of Southern California, PhD in Linguistica all'Università di Edimburgo, attualmente Professore di Linguistica Evolutiva presso l'Università di Edimburgo, terrà poi l'intervento dal titolo "Interazioni tra linguaggio e funzioni esecutive negli stadi avanzati di competenza L2". Studiosa invitata in tutto il mondo per i suoi studi sul bilinguismo, e coordinatrice di numerosi progetti di ricerca internazionali, ha indagato particolarmente il problema delle interfacce e dell'alignment nel dialogo in lingue seconde.

L'ultimo intervento, dal titolo "Aspetti (morfo)fonotattici nell'apprendimento del plurale in Inglese L2" sarà di Sabrina Noccetti, ricercatrice di Lingua Inglese presso il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, membro di importanti progetti di ricerca internazionali e autrice di volumi e saggi sull'acquisizione della prima e della seconda lingua.

Per far vivere un'esperienza unica ai propri clienti, il private banking di Banca Monte dei Paschi di Siena, con la collaborazione del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, organizza per il prossimo 22 maggio una serata dedicata ad arte e natura.

Nello splendido scenario della Certosa di Calci gli ospiti saranno accompagnati dal sindaco di Calci Bruno Possenti in un percorso esclusivo attraverso gli storici e prestigiosi ambienti dell'ex monastero certosino fino ad arrivare al Museo di Storia Naturale che, soltanto per quest'occasione, ospiterà una piccola esposizione di alcune opere del maestro Antonio Possenti dal titolo "Intorno alla natura". Le opere di Possenti, la cui arte è conosciuta a livello internazionale, si inseriscono così come dei piccoli tasselli all'interno di un quadro più generale rappresentato dalla bellezza del complesso della Certosa Monumentale e del Museo di Storia Naturale.

Mercoledì, 03 Settembre 2014 08:49

Seminario per Francesco Orlando a Palazzo Ricci

Giovedì 22 maggio, alle ore 17, nell'aula multimediale di Palazzo Ricci, si terrà il quarto incontro del "Seminario per Francesco Orlando", l'iniziativa promossa dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica nata per mantenere vivo l'insegnamento del grande studioso e teorico della letteratura scomparso nel 2010 che ha insegnato a lungo all'Università di Pisa. Quest'anno sono previste le relazioni di Ida Campeggiani, «'Metafora pazza' e non-finito: il sonetto 94 di Michelangelo», e Luca Danti, «Su un testo usurato di Moravia: Agostino». Seguirà l'intervento di Massimo Fusillo, «Memoria e obsolescenza. Sull'oggetto desueto nell'arte contemporanea».

Mercoledì, 03 Settembre 2014 08:48

Un tesoro medievale nella tomba di Enrico VII

Quel sarcofago era stato aperto l'ultima volta nel 1921 quando, in occasione del 600° anniversario della morte di Dante, il monumento contenente le spoglie dell'imperatore Enrico VII e il suo corredo funerario fu ricollocato nel transetto destro del Duomo di Pisa. Sono state l'apertura dello scorso anno e l'indagine ancora in corso, compiuta con strumenti e tecniche all'avanguardia, a svelare la reale importanza del tesoro custodito per sette secoli all'interno della cassa: oltre ai simboli del potere – corona, scettro e globo in argento dorato – la sorpresa maggiore è stata riservata da un drappo rettangolare lungo oltre tre metri, una rara testimonianza della produzione aulica di stoffe seriche degli inizi del XIV secolo. Vista l'eccezionalità degli oggetti e considerato il contesto storico di riferimento, si è deciso di destinare gli elementi del corredo al Museo dell'Opera del Duomo.

L'ispezione della tomba è stata un'impresa molto impegnativa, che ha richiesto la collaborazione dei diversi enti interessati, Arcivescovado e Capitolo della Cattedrale, Opera della Primaziale Pisana, Soprintendenza BAPPSAED e Università di Pisa, i cui rispettivi rappresentanti hanno formato un comitato con il compito di seguirne tutte le fasi. Rotti i sigilli dell'ultima ricognizione, all'interno della cassa sono apparsi i resti mortali dell'imperatore avvolti in un drappo, sopra il quale erano appoggiati la corona, lo scettro e il globo. I tre oggetti richiamano con forte immediatezza le immagini dell'imperatore contenute nel resoconto illustrato in 73 miniature del suo viaggio in Italia, commissionato dopo il 1330 dal fratello Baldovino, arcivescovo di Treviri, e ora conservato a Coblenza nel Landeshauptarchiv. Nella cassa era inoltre presente un contenitore cilindrico di piombo con dentro una carta, rivelatasi in seguito settecentesca e riferibile alla ricognizione avvenuta in questo secolo.

A questo punto ha avuto indizio l'indagine vera e propria, che ha svelato il contenuto in tutta la sua consistenza. Quello che nel verbale del 1921 era sommariamente definito «un drappo sottile tessuto a fasce» si è rivelato fin da subito un documento di grande interesse per peculiarità e consistenza: si tratta infatti di un telo rettangolare di grandi dimensione – oltre 300 cm di lunghezza per 120 di larghezza – realizzato in seta a bande orizzontali alte circa 10 cm, alternate nei colori – particolarmente ricchi di significato simbolico – nocciola rosato (dal rosso originale) e azzurro. Le bande azzurre risultano operate in oro e argento con coppie di leoni affrontati, emblema per eccellenza della sovranità, mentre una complessa decorazione monocroma tono su tono, allo stato attuale non ancora decifrabile, è presente nelle fasce rosate. Una fascia di colore rosso violaceo listata in giallo, posta in alto all'inizio della pezza, reca all'interno tracce d'iscrizione. Elemento che rende peculiare, se non unico, il manufatto è la presenza sui lati lunghi delle cimose e sui lati corti di due bande a piccoli scacchi, che segnano l'inizio e la fine della pezza: ciò definisce di fatto le dimensioni del drappo e potrà fornire importanti indicazioni utili per definirne la destinazione d'uso.

Altre rivelazioni sui resti di Enrico VII arriveranno presto da Francesco Mallegni, antropologo dell'Università di Pisa, che ha provveduto alla ricomposizione dello scheletro e del cranio, risultato molto guasto nella zona facciale. Tali operazioni, con i necessari interventi di restauro e l'applicazione di opportune metodologie, hanno consentito per ora di valutare la statura in vita dell'imperatore, risultata di circa 1,78 metri e di valutare l'età alla morte in circa 40 anni. Ulteriori analisi su piccolissimi frammenti inviati a laboratori specializzati potranno offrire nuovi elementi per chiarire lo stato di salute, le cause di morte e il trattamento del cadavere dell'imperatore dopo il precoce decesso avvenuto a Ponte D'Arbia nel 1313.

Mercoledì 21 maggio, alle ore 16.30, al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, si terrà la tavola rotonda "Differenze di genere e leadership: percorsi educativi", riflessioni a partire dal volume "Discorso sull'educazione fisica e morale delle donne" di Josefa Amar y Borbón, pubblicato dalla Pisa University Press con la traduzione di Elena Carpi, docente di Spagnolo all'Università di Pisa. Nell'occasione interverranno Rita Biancheri (Università di Pisa), Elena Carpi (Università di Pisa), Marilù Chiofalo (Comune di Pisa), Nicoletta De Francesco (Università di Pisa), Gina Giani (SAT - Società Aeroporto Toscano) e Paolo Rossi (Università di Pisa). Modera Damiano Laterza del Sole 24 Ore.

Nel 1790 Josefa Amar y Borbón pubblica il "Discurso sobre la educación física y moral de la mujeres", un manuale pedagogico destinato all'educazione delle bambine, per le quali l'autrice rivendica il diritto a ricevere una istruzione adeguata. Pur non essendo un caso isolato in ambito europeo, per quanto riguarda quello ispanico il "Discurso" è sicuramente tra i primi testi ad affermare che la capacità di imparare non dipende dal sesso di una persona. La novità del libro di Josefa Amar dipende anche all'accento posto sulla necessità di un'educazione che non sia solo intellettuale, ma anche fisica, che si prenda quindi cura della salute delle donne.

Il libro sarà lo spunto per riflettere sull'importanza di educare alle differenze, analizzando in particolare la situazione nell'accademia e nelle scuole. I relatori proveranno a fare un punto sulla leadership al femminile, toccando temi come la normativa che prevede le quote nei consigli di amministrazione, la situazione in Italia e negli altri paesi. L'intervento di Paolo Rossi sarà incentrato su "Carriere femminili e sistemi di valutazione" e prenderà le mosse dalle analisi del Rapporto ANVUR che hanno confermato le indicazioni già emerse dagli studi precedenti: dopo una fase di significativa crescita percentuale e assoluta della presenza femminile nelle differenti fasce docenti, si è avuto un rallentamento e nell'ultimo quinquennio una vera e propria stagnazione, che vede la percentuale delle ricercatrici attestata intorno al 45%, quella delle associate prossima al 35% e quella delle ordinarie al 21%, mentre i valori assoluti sono addirittura in calo in quanto il reclutamento non riesce a far fronte al turnover neppure quando si restringe l'attenzione al reclutamento per genere.

Stampanti 3D customizzabili, ulivi da adottare a distanza, un sistema radio per la pubblica sicurezza, una app per trovare un passaggio in macchina, un social network dedicato agli eventi. Sono solo alcune delle idee di impresa che gli allievi del PHD plus - il percorso di formazione dell'Università di Pisa - hanno presentato a un pubblico di investitori e rappresentanti dei poli tecnologici toscani durante l'ultimo incontro dell'edizione 2014. I ragazzi, introdotti da Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo, hanno tenuto i loro "elevator pitch" per illustrare le caratteristiche e le potenzialità dei loro progetti.

Ecco alcune delle idee più originali degli allievi dell'edizione 2014 del PHD plus che ora aspirano a diventare impresa.

Open Source Hardware, di Giovanni Bonaccorsi, Michele Mambrini, Daniele Pasciuto, è una stampante 3D versatile, customizzabile a seconda delle esigenze del cliente. Il progetto della stampante 3D ha una struttura scalabile: è possibile partire con la versione base e aggiungere parti, upgrade e accessori in linea con la filosofia open source, in quanto vengono usate parti facilmente reperibili.

B-Safe, di Saverio Citraro, è un sistema di messaggistica via radio per comunicare con le popolazioni che vivono in zone soggette a rischi idrgeologici e frane (guarda la videointervista). Attraverso un trasmettitore e ricevitori distribuiti nelle case, nelle piazze e nei palazzi di governo, B-Safe è in grado di raggiungere i luoghi colpiti da disastro ambientale in cui i sistemi di comunicazione sono interrotti, funzionando da una distanza di 10 kilometri. B-Safe è stato già installato in cinque piccoli comuni del Nord Italia e funziona molto bene.

Strappo – Sharing is Carrying, di Giovanni Bianchi, è una soluzione per i giovani che frequentano la Versilia, una zona molto viva, che, specialmente di notte, non è servita in maniera adeguata da trasporti pubblici economici. Tramite "Strappo", una piattaforma mobile connessa a Facebook, i giovani potranno trovare passaggi in tempo reale pagando il guidatore con alcuni crediti. Il proprio credito per gli "strappi" può essere ricaricato pagando o offrendo "strappi" ad altri passeggeri. I crediti possono anche essere riconvertiti in soldi. Oltre ad essere un modo economico per spostarsi è anche un'occasione per fare nuovi amici.

City Enjoyers, di Giuseppe Magliano e Davide Spagnuolo, è un "event advisor" in grado di segnalare e avvisare le migliori iniziative sul territorio, aspirando a diventare il primo social network dedicato agli eventi. Registrandosi alla piattaforma, gli utenti entreranno nella community degli "enjoyers" e potranno recensire, consigliare e condividere gli eventi della propria città. Il servizio può funzionare anche da "agenzia di pubbliche relazioni" per piccole aziende che possono usare la piattaforma per lanciare le proprie iniziative.

Adotta un ulivo, di Enrico Ciullo, è un progetto che prevede la possibilità di far adottare agli utenti un ulivo e far seguire tutte le fasi che, dai vari trattamenti della pianta portano alla produzione dell'olio, con la consegna finale del prodotto in bottiglie con etichette personalizzate. La vita della pianta potrà essere seguita attraverso il sito web, una webcam e una app per smartphone che notificherà le varie fasi.

Le altre idee di impresa presentate sono "Besos – Bio Engineering Systems for Open Society" di Luigi Francesco Cerfeda); "Tour My City" di Giovanni Fabiani, Ana Francic, Hossein Moghaddam, Adil Padamsey, Ilir Sokoli; "Cerbero" di Federico Aiana; "CoPhI Framework" di Angelo Mario Del Grosso; "Immunomanipulation: a new approach to organ transplantation" di Gianluca Albanesi; "IVTech S.r.l." di Serena Giusti e Tommaso Sbrana; "Sportello Salute" di Gennaro Grande; "The "Protein-Interaction Study" Laboratory" di Simona Daniele e Elisa Zappelli; "Amerigo Boutique Hotel" di Ahmed Abu Zaho, Nurgul Genc, Nina Hoffmann e Sakis Stavrakas. Due delle quattordici idee di impresa presentate al PHD plus sono nate dagli allievi del master in Business Administration del dipartimento di Economia e Management, che hanno avuto la possibilità di seguire il percorso di formazione.

Il PhD plus ha coinvolto quest'anno 85 dottorandi, 7 dottori di ricerca, 11 tra assegnisti e post doc, 14 laureandi e, novità del 2014, anche 9 docenti e ricercatori dell'Ateneo. Alle edizioni precedenti hanno partecipato circa 300 persone con una formazione non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche umanistico, con risultati sorprendenti: dall'inizio sono state generate 12 startup che si sono affermate in varie competizioni nazionali e internazionali dedicate alla creazione di imprese innovative, quali la Start Cup Toscana, vinta nel 2011 e nel 2013.

Mercoledì, 03 Settembre 2014 08:45

Dal PhD plus quindici nuove idee di impresa

Sono quindici le idee di impresa maturate dagli allievi dell'edizione 2014 del PhD plus, il programma dell'Università di Pisa dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla promozione dell'innovazione e alla valorizzazione delle proprie idee e dei risultati della ricerca giunto ormai alla sua conclusione. Venerdì 16 maggio, alle ore 14.30, nell'Aula Gerace del dipartimento di Informatica, i ragazzi presenteranno i loro progetti a rappresentanti di aziende e dei Poli tecnologici toscani, tutti soggetti potenzialmente interessati a investire nelle loro idee.

Dopo l'introduzione di Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione, seguiranno i "pitch" degli allievi: Luigi Francesco Cerfeda (Besos – Bio Engineering Systems for Open Society); Giovanni Fabiani, Ana Francic, Hossein Moghaddam, Adil Padamsey, Ilir Sokoli (Tour My City); Saverio Citraro (B-Safe); Federico Aiana (Cerbero); Giuseppe Magliano, Davide Spagnuolo (City Enjoyers); Angelo Mario Del Grosso (CoPhI Framework); Gianluca Albanesi (Immunomanipulation: a new approach to organ transplantation); Serena Giusti, Tommaso Sbrana (IVTech S.r.l.); Hossein Moghaddam (Measure Me); Giovanni Bonaccorsi, Michele Mambrini, Daniele Pasciuto (Open Source Hardware); Gennaro Grande (Sportello Salute); Giovanni Bianchi (Strappo – Sharing is Carrying); Enrico Ciullo (Adotta un ulivo); Simona Daniele, Elisa Zappelli (The "Protein-Interaction Study" Laboratory); Ahmed Abu Zaho, Nurgul Genc, Nina Hoffmann, Sakis Stavrakas (Amerigo Boutique Hotel). Tre delle quindici idee di impresa che verranno presentate domani nascono dagli allievi del master in Business Administration del dipartimento di Economia e Management, che hanno avuto la possibilità di seguire il percorso di formazione.

Il PhD plus ha coinvolto quest'anno 85 dottorandi, 7 dottori di ricerca, 11 tra assegnisti e post doc, 14 laureandi e, novità del 2014, anche 9 docenti e ricercatori dell'Ateneo. Le edizioni precedenti sono state frequentate da circa 300 persone con una formazione non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche umanistico, con risultati sorprendenti: dall'inizio sono state generate 12 startup che si sono affermate in varie competizioni nazionali e internazionali dedicate alla creazione di imprese innovative, quali la Start Cup Toscana, vinta nel 2011 e nel 2013.

L'Università di Pisa, in particolare con i docenti, i dipartimenti e i progetti di ricerca del settore ingegneristico, è tra gli enti coinvolti in "DronExpo Toscana 2014", la manifestazione che mira a far conoscere le potenzialità dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, più comunemente noti come droni. L'iniziativa, che si svolgerà venerdì 16 e sabato 17 maggio all'aeroporto di Capannori, propone un ricco programma di workshop e dimostrazioni incentrati su questa nuova e affascinante strumentazione e sui suoi possibili utilizzi in ambito civile, che spaziano dall'industria all'agricoltura, dal soccorso alla sicurezza, dalla prevenzione ambientale alla protezione civile, fino al telerilevamento. Si tratta, insomma, di una vera e propria rivoluzione tecnologica, che in un futuro prossimo potrebbe cambiare il modo di lavorare in vari settori produttivi e aprire le porte a nuove figure professionali.

Nell'ambito della manifestazione, venerdì 16 sarà sottoscritto e presentato il Protocollo d'intesa per sviluppare in modo congiunto progetti di studio, ricerca, innovazione e sperimentazione dei droni per impieghi di soccorso pubblico e di difesa civile. Tra i soggetti firmatari ci sono i dipartimenti pisani di Ingegneria civile e industriale, di Energia dei sistemi del territorio e delle costruzioni e di Ingegneria dell'informazione. Aderiscono all'accordo anche Zefiro Ricerca&Innovazione, l'Aeroporto di Capannori, il Dipartimento Nazionale dei Vigili Del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile e due dipartimenti degli Atenei di Firenze e Siena.

Sabato 17 seguirà la dimostrazione di "Idintos", il primo innovativo aereo idrovolante ideato, progettato e realizzato in Toscana da Skybox Engineering, spin-off dell'Università di Pisa, e coordinato dal professor Aldo Frediani nell'ambito di un progetto di ricerca co-finanziato dalla Regione Toscana. La configurazione aerodinamica alla base del prototipo, detta PrandtlPlane, consente la minore resistenza "indotta" fra tutti i sistemi portanti e quindi minori consumi, rumore e inquinamento, insieme con la possibilità di utilizzare diversi tipi di propulsione. Inoltre, specialmente nel campo dei velivoli di aviazione generale e degli ultraleggeri, "Idintos" consente un aumento significativo della sicurezza del volo.

"Il progetto 'Idintos' - ha detto il professor Frediani - ha consentito di studiare, ottimizzare con metodi di calcolo avanzato, progettare e realizzare in 30 mesi un nuovo aeroplano che rivoluziona i concetti della aviazione utilizzati fino a oggi. Il progetto è stato coordinato dalla sezione Aerospaziale del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, con la collaborazione di enti pubblici e privati, quali Edi Progetti, Daxo, Humanware, Dielectrik, CGS, MBVision. Il prototipo è stato mostrato alla fiera di Friedrichshafen in Germania, la più importante in Europa nel campo dei velivoli leggeri, raccogliendo l'interesse dei visitatori di tutta Europa. 'Idintos' ha dimostrato che la nostra Università è capace di produrre idee, ma anche di renderle concrete, attraverso la progettazione del velivolo e il coordinamento per la realizzazione di un prototipo pronto al volo".

A innescare l'allarme fu la tragedia di Sarno in Campania: nel maggio del 1998, in poche ore, decine di frane provocate da ingenti precipitazione uccisero oltre 130 persone. Quel drammatico episodio mise in evidenza la pericolosità del Vesuvio non solo per gli effetti immediati legati ad una possibile eruzione. Per la prima volta, l'attenzione sul rischio vulcanico si focalizzò sulle zone appenniniche vicine dove potevano verificarsi frane e colate di materiale vulcanico, anche molto tempo dopo la fine di un eventuale emergenza eruttiva. Da allora, il dipartimento della Protezione civile ha finanziato vari progetti che hanno coinvolto i geologi delle Università di Pisa e di Bari e della sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le loro ricerche, recentemente pubblicate sulla rivista internazionale "Journal of Map", hanno portato alla realizzazione di una prima mappa di base che permette di effettuare una preliminare grande "zonazione" delle aree potenzialmente a rischio. I ricercatori hanno studiato un territorio di circa 650 km2 che si estende dalle colline Cancello a nord sino alla penisola sorrentina a sud, in pratica tutta la zona preappenninica che circonda la piana vesuviana. Le indagini sono state condotte attraverso una ricostruzione storica degli eventi franosi accaduti negli ultimi 500 anni, attraverso analisi morfometriche, cioè uno studio quantitativo delle caratteristiche dei versanti, e direttamente sul campo.

"Questa mappatura è un primo passo in vista della stesura di piani dettagliati locali – ha spiegato Giovanni Zanchetta ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa- potenzialmente, circa il 57% territorio studiato è da considerarsi ad alto rischio per quanto riguarda la formazione e lo scorrimento di colate rapide di fango (debris flow), circa 38% a rischio medio e solo il 5% basso".

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