Con l'Internet Festival la rivoluzione del futuro passa da Pisa
Incubatori, parola chiave dell'edizione 2013, si incrocia con Forme di futuro, pay off di Internet Festival, per fare di Pisa da giovedì 10 a domenica 13 ottobre un laboratorio di contaminazione tra innovazione, opinioni, ricerca, giochi e game jam, istallazioni, workshop, spettacoli, contest, film, musica e storie. Saranno oltre 150 gli eventi, distribuiti tra 20 location, a cui parteciperanno più di 200 ospiti, imprenditori, giornalisti, politici, filosofi, scienziati e esperti; 160 relatori tra cui 30 internazionali, 62 laboratori dedicati alle scuole e ai professionisti, 26 panel, 18 keynote speech, 10 presentazioni di libri, film, concerti e lo storytelling dall'Archivio Diaristico di Pieve Santo Stefano. L'esperienza storica di Olivetti rivissuta con Elserino Piol; il marketing sostenibile spiegato da John Grant; i segreti di Jaromil, famoso hacker italiano. E ancora: le start up innovative in ambito tecnologico e green; un nuovo episodio della saga secolare Pisa vs Livorno rivisto alla luce dei Big Data; il focus sulla eSecurity e i Big Data per prevenire il crimine; la sezione dedicata alle donne e al web con la presidente di Wikimedia, Frieda Brioschi; i civic media raccontati da Robert Bjarnason e Pietro Speroni di Fenizio: sono alcuni degli eventi e degli ospiti di IF13, il cui hashtag è #IF2013.
Il Festival si svilupperà nelle piazze, nelle sedi universitarie, nei musei, nei cinema e nei teatri pisani. Tra le varie location: la Stazione Leopolda, la Limonaia di Palazzo Ruschi, il Cinema Arsenale, il Palazzo dei Congressi, SMS Biblio, la Scuola Superiore Sant'Anna, la Scuola Normale Superiore, il Cinema Teatro Lux, il Teatro Sant'Andrea, la Gipsoteca di Arte Antica, le Logge dei Banchi, il cinema Lumière. Madrina dell'edizione 2013 sarà Maria Wikissori, testimonial fantasiosamente ispirato alla pedagogista Maria Montessori a 61 anni dalla scomparsa. La sua sagoma si aggiungerà a quelle di Googleo Galilei, spirito guida del Festival, e dei testimonial dello scorso anno Mark Gutenberg, Steve J. Marconi e Obamo Lincoln.
Un flusso continuo di idee, pensieri e talenti per capire come l'innovazione possa generare opportunità in ambito economico sociale e culturale. Pisa conta oltre 1300 imprese di alta tecnologia di cui 800 del settore ICT ed è il primo territorio italiano per quota di investimenti in ricerca e sviluppo rispetto alla quota di PIL (3,5% contro l'1,1% della media nazionale). Ha nell'area CNR il primo centro di ricerca ICT in Italia; nell'Università un centro di eccellenza per la ricerca di base in informatica e nelle sue applicazioni, nella Scuola Superiore Sant'Anna e nella Scuola Normale Superiore centri di studio all'avanguardia sulla connettività iperveloce, sui materiali del futuro, sulla robotica e sull'invisible computing.
Il programma di Internet Festival sarà diviso in aree tematiche: Internet for Citizens (l'innovazione sociale, intesa come miglioramento della qualità della vita attraverso il ricorso alla Rete); Internet for Makers (spazio dedicato alle idee e opportunità lavorative nate grazie al web, con focus su Big Data e business networking); Internet for Tellers (la rete come luogo di flussi informativi, con un'analisi dei contenuti prodotti dalle e sulle donne); SmartUp, Speciale per Imprese, una sezione dedicata alle imprese, novità dell'edizione 2013, che funzionerà come piattaforma di networking e incubatore.
In programma anche i T-Tour, tre location per la parte educativa-formativa della cultura digitale. Alla Stazione Leopolda si terranno gli appuntamenti dei T-TOUR4school, 35 declinazioni in forma ludica per le scuole dell'obbligo e i bambini; alla Limonaia i T-TOUR4all, laboratori interattivi e pratici per tutti gli appassionati e i curiosi della Rete; con T-TOUR4experts, tenuti da docenti e ricercatori di Università e CNR, si esce dalle aule e dai laboratori dei centri di ricerca per situarsi al Palazzo dei Congressi e offrire l'occasione di confrontarsi con livelli di competenza al di fuori dei percorsi formali, in un ambito inconsueto che pone l'accento sulle conoscenze anche per raccontare la passione e la creatività di chi fa ricerca giorno dopo giorno.
Il calendario e le indicazioni per partecipare al Festival sono consultabili su www.internetfestival.it.
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Alla conferenza stampa di presentazione dell'Internett Festival, che si è svolta a Milano il 17 settembre, la professoressa Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa, ha illustrato le principali caratteristiche dell'edizione 2013.
Una visione interdisciplinare per raccontare la ricerca nell'ambito della rete e il suo impatto nella società
L'Internet Festival del 2013 sarà il posto più adatto per presentare, analizzare e delineare i possibili scenari futuri della ricerca e dell'innovazione nell'ambito della rete, indagando sulle sue ricadute e sulle interazioni con l'intero sistema sociale. All'interno del Festival gli studiosi di informatica avranno così modo di confrontarsi con economisti, giuristi, studiosi di etica, filosofi, scienziati sociali per affrontare in modo trasversale le nuove problematiche poste dalle tecnologie ITC. Ancor più quest'anno, dunque, l'Internet Festival sarà chiamato a proporre un'innovativa visione interdisciplinare per raccontare la ricerca nell'ambito della rete e il suo impatto nella società attuale.
Pisa è il luogo ideale per promuovere questa visione interdisciplinare di internet, per la forza, la profondità e la varietà della ricerca scientifica che viene sviluppata nel sistema universitario e della ricerca pisano. Al centro di questo sistema vi è naturalmente l'Università di Pisa, che è sede di eccellenza mondiale nel campo della ricerca informatica, come testimoniano, da ultimi, i risultati dell'indagine realizzata dall'ANVUR e delle principali classifiche internazionali sui migliori atenei al mondo.
Nella foto: il prorettore vicario Nicoletta De Francesco (a sinistra) insieme a Gianluigi Ferrari, coordinatore del Comitato scientifico, e Anna Vaccarelli, coordinatore del Comitato esecutivo dell'Internet Festival.
Missione scientifica in Corea del Nord
Tredici ricercatori del Cnr di Pisa e delle Università di Pisa, Firenze e Palermo partiranno il prossimo mese alla volta del vulcano Baekdu, situato in Corea del Nord, che è tra i più grandi e pericolosi dell'Asia.
Il progetto, presentato martedì 17 settembre 2013 all'Istituto di geoscienze e georisorse (Igg) del Cnr, è stato cofinanziato dal ministero per gli Affari esteri. Prevede la "Formazione universitaria, lo studio, il monitoraggio e le valutazioni di risorse geotermiche" del vulcano coreano, che sorge in una zona molto povera della Corea del Nord, ma alle cui pendici ci sono due aeroporti, un centro industriale e più abitati dove vivono oltre sette mila persone. I ricercatori italiani lavoreranno in condizioni estreme, con temperature che toccheranno anche i -50 gradi e con limitatissime possibilità di accedere a internet.
"Questa missione ha dei risvolti sociali e politici enormi – ha detto la direttrice dello Igg, Sonia Tonarini - perché per la prima volta uno staff di ricercatori occidentali seguirà un intero progetto in Corea del Nord con una permanenza in loco di oltre un anno". "Proprio per questo - ha aggiunto il prorettore per l'Internazionalizzazione dell'Ateneo pisano, Alessandra Guidi - si aprirà un ponte di collegamento molto importante tra i nostri due Paesi".
"Abbiamo ricevuto le crescenti preoccupazioni delle autorità nordcoreane pervenuteci attraverso la nostra ambasciata - ha precisato il coordinatore del progetto, Antonio Caprai, dello Igg-Cnr - e dobbiamo fare un intenso monitoraggio del vulcano che risulta dormiente dal 1903, ma alcuni recenti segnali geosismici indicano una possibile imminente ripresa dell'attività vulcanica".
Gli esperti nordcoreani valutano probabile, in linea con le previsioni internazionali, un'eruzione esplosiva del Baekdu entro il 2014-2015. In questo caso, hanno spiegato i ricercatori pisani, lo scenario prospettato vedrebbe effetti preoccupanti per le emissioni solide e gassose verso la penisola coreana e per le inondazioni derivanti dallo sversamento dei due miliardi di metri cubi di acqua del lago sommitale del vulcano, ma anche, in ragione della direzione prevalente dei venti nella regione, per il trasporto di ceneri e gas/fumi verso la Russia nella zona di Vladivostok, e verso il Giappone nell'area di Hokkaido.
"Il vulcano è perennemente coperto di neve, è alto 2744 metri e ha un lago di 14 km di diametro e profondo circa 300 metri - ha concluso il vulcanologo Alessandro Sbrana dell'Università di Pisa – e le eruzioni in questo caso sono particolarmente esplosive". I ricercatori si adopereranno anche nella formazione di personale universitario in loco e porteranno con loro le esperienze di protezione civile maturate in America latina.
Al via all’Università di Pisa il car sharing degli studenti
È partito al Polo Fibonacci "FIAT likes U", il progetto di car sharing promosso da FIAT in collaborazione con l'Ateneo, con la finalità di sensibilizzare i giovani nei confronti dell'ambiente e promuovere un atteggiamento responsabile di guida sicura. Fino al 16 dicembre, gli universitari avranno a disposizione quattro auto, due 500 e due Panda, che potranno usare gratuitamente per 24 ore, pagando solo la benzina. Al Polo Fibonacci è stato allestito uno stand per informazioni, ritiro e consegna delle auto.
Responsabile del servizio a Pisa è Luca Cugnetto, 25 anni, laureando di Ingegneria edile, scelto tramite un bando come "FIAT Ambassador" presso l'Università di Pisa. Luca ha superato un lungo iter di selezioni a cui hanno partecipato centinaia di candidati e fino a dicembre curerà il servizio di car sharing gestendo le prenotazioni on line e accogliendo i ragazzi ogni giorno dalle 13 alle 14. Lunedì 16 settembre Luca ha consegnato le auto ai primi quattro ragazzi: Fabio, Paola, Lorenza e Ivan, tutti studenti fuori sede, molto soddisfatti di poter utilizzare l'auto per le strade di Pisa. Già da qualche giorno è infatti possibile prenotare l'auto sul sito likesu.fiat.it, dove si possono trovare tutte le informazioni sul car sharing universitario. Guidando una delle vetture messe a disposizione, è possibile inoltre partecipare al concorso "eco:Drive": in palio una 500 L in comodato d'uso per un mese, una bicicletta FIAT e una felpa FIAT.
Il servizio rientra nel progetto "FIAT likes U" che coinvolge otto atenei italiani con l'intento di offrire agli studenti un'opportunità per arricchire il loro percorso didattico e formativo. L'Ufficio Job Placement dell'Ateneo pisano ha seguito da vicino le varie fasi del progetto con la FIAT, tra cui il conferimento di una borsa di studio per una tesi di laurea a uno studente del corso in Marketing e ricerche di mercato. Il 4 ottobre, il progetto prevede anche una lectio magistralis di un manager FIAT ospite al dipartimento di Economia e Management.
Ne hanno parlato:
Intoscana.it
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Greenreport.it
PisaToday.it
TirrenoPisa.it
Pisa celebra lo scienziato Bruno Pontecorvo a cento anni dalla nascita
Pisa celebra i cento anni dalla nascita di Bruno Pontecorvo, il grande fisico pisano che può senz'altro essere annoverato tra i principali scienziati del '900, con un Simposio internazionale che mira ad approfondirne gli aspetti biografici e storici e a illustrare le più recenti ricerche sviluppate sulla base delle sue intuizioni. Il convegno è stato presentato lunedì 16 settembre, a Palazzo alla Giornata, dal rettore Massimo Augello, dal direttore della Sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e docente dell'Ateneo, Giovanni Batignani e dai due coordinatori scientifici, i professori Vincenzo Cavasinni, dell'Ateneo pisano e Alessandro Baldini, della Sezione di Pisa dell'INFN (foto). Il Simposio "Pontecorvo100", organizzato in modo congiunto dall'INFN, dall'Ateneo pisano, dalla Scuola Normale Superiore, dal Joint Institute for Nuclear Research di Mosca e dal CERN di Ginevra, si terrà al Polo Fibonacci da mercoledì 18 a venerdì 20 settembre 2013.
"Insieme ad Enrico Fermi, Pontecorvo è uno dei pionieri della fisica della materia all'inizio del Novecento – ha spiegato Vincenzo Cavasinni – e sebbene Pontecorvo fosse meno bravo in matematica rispetto a Fermi ,le sue intuizioni sui neutrini sono assolutamente brillanti e attuali e forse non ha mai ricevuto il Premio Nobel più per motivi politici, dato che ha lavorato in Russia negli anni della guerra fredda, che scientifici".
"A Pisa saranno presenti studiosi internazionali di primo piano – ha aggiunto Giovanni Batignani – come ad esempio il fisico statunitense Jack Steinberger premio Nobel per la fisica nel 1988 e due scienziati in 'odore' di Nobel, il giapponese Yoichiro Suzuki e il canadese Art Mcdonald".
La giornata iniziale del Simposio, mercoledì 18, sarà riservata alle testimonianze di amici e colleghi che hanno conosciuto Pontecorvo e che ne potranno tracciare un profilo che unisce rilievo scientifico e tratti umani. Le due giornate successive saranno invece dedicate alle relazioni di eminenti scienziati che negli ultimi tempi hanno realizzato scoperte, in particolare nel campo della fisica del neutrino, basate sulle intuizioni che Bruno Pontecorvo aveva avuto più di cinquant'anni fa. A Pisa interverrà così il professor Art McDonald, attuale direttore dello SNOlab canadese, che alcuni anni fa ha chiarito il problema dei neutrini solari, misurandone il flusso complessivo - non ristretto a una sola specie - con l'utilizzo di un rivelatore ad acqua pesante. Sarà inoltre presente il professor Yifang Wang, direttore dell'Istituto di fisica delle alte energie di Pechino e responsabile dell'esperimento Daya Bay, che lo scorso anno ha dimostrato in modo definitivo che il neutrino elettronico è composto da tre autostati di massa differente. L'ultima citazione spetta al professor Francis Halzen, direttore del Centro di fisica astroparticellare e responsabile dell'esperimento IceCube, che ha recentemente misurato nei raggi cosmici una componente extraterrestre di neutrini di altissime energie. Anche gli altri relatori che prenderanno parte al Simposio hanno avuto, e in molti casi stanno avendo tuttora, un ruolo decisivo nel progresso dei settori della fisica di cui Bruno Pontecorvo è stato antesignano.
Per completare il percorso delle celebrazioni dedicate al fisico pisano, a novembre, nella sede dell'Associazione "La Limonaia - Scienza Viva", sarà inaugurata la mostra su Bruno Pontecorvo e la sua famiglia, che ripercorrerà le varie tappe della vita e dell'attività scientifica dello scienziato, con approfondimenti dedicati ai due fratelli, il regista Gillo e il genetista Guido, e allo stretto legame che unì sempre la famiglia Pontecorvo alla città di Pisa.
Ne hanno parlato:
Avvenire
La Nazione
Il Tirreno
Nazione.it
Tirreno.it
50Canale
Scienzainrete.it
LiberoQuotidiano (AdnKronos)
GoNews
NoveFirenze
PisaInformaFlash/1
PisaInformaFlash/2
Centro Interdipartimentale di Ricerca in Scienza e Ingegneria dei Materiali
Centro Interdipartimentale di Ricerca "Nutraceutica e Alimentazione per la Salute"
Centro Interdipartimentale di Ricerca di Biologia e Patologia dell'Invecchiamento
Svelato il segreto della navigazione oceanica delle berte: è tutta una questione di naso
Non ci sono montagne o altri punti di riferimento nell'Oceano Atlantico e senza una mappa o GPS sarebbe molto difficile per chiunque ritrovare la strada di casa. Ma non per una berta maggiore. Questi uccelli passano la maggior parte della loro vita volando attraverso gli oceani, ma ogni anno tornano alla stessa piccola isola per riprodursi. Per noi sarebbe come trovare un ago in un pagliaio, ma loro non hanno problemi. Come fanno?
"Sino ad ora le possibili spiegazioni dell'eccezionale senso dell'orientamento delle berte erano due – spiegano Paolo Luschi e Anna Gagliardo ricercatori dell'Università di Pisa – l'olfatto o la percezione del campo geomagnetico naturale. La nostra ricerca dimostra per la prima volta che si tratta di una questione di naso, cioè che le berte si muovono seguendo delle mappe olfattive, anche se cosa esattamente odorino per tornare a casa resta comunque un mistero".
Lo studio, condotto da team internazionale composto da ricercatori delle Università di Pisa e delle Azzorre, del Max Planck Institute per l'ornitologia tedesco e del Centre national de la recherche scientifique francese (CNRS), si è svolto nell'arco di due anni, nel giugno del 2010 e del 2011, nell'arcipelago portoghese delle Azzorre, in una colonia riproduttiva di berte maggiori. I risultati sono state recentemente pubblicati su "The Journal of Experimental Biology" e ripresi poi nella pagina "Research Highlights" della rivista Nature.
La ricerca è stato condotta su 24 berte che sono state equipaggiate di registratori Gps o trasmittenti satellitari e suddivise in tre gruppi: ad otto è stato applicato un magnete cilindrico in modo alterare la loro percezione del campo geomagnetico naturale, ad altre otto è stato temporaneamente inibito il senso dell'olfatto con una soluzione di solfato di zinco mentre le ultime otto, il cosiddetto "gruppo di controllo", non hanno subito alcun trattamento. Gli uccelli sono stati quindi imbarcati su una nave da carico in partenza dall'isola di Faial, nelle Azzorre, verso Lisbona. Dopo 24-39 ore in mare il team ha rilasciato gli uccelli a circa 800 km di distanza dalla loro colonia nelle Azzorre.
"Tutti gli uccelli del gruppo di controllo e quelli dotati di magneti sono subito tornati alla colonia prendendo percorsi molto simili e ravvicinati – concludono Anna Gagliardo e Paolo Luschi – mentre quelli a cui era stato temporaneamente inibito il senso dell'olfatto non riuscivano ad individuare la colonia di origine e hanno seguito rotte più confuse, vagando anche per 1000 km, e sono tornati solo dopo un lungo e tortuoso viaggio. Questo genere di studi è importante per capire meglio il comportamento migratorio delle berte maggiori e contribuire a alla conservazione di questa specie".
Ne hanno parlato:
Agipress
LiberoQuotidiano (AdnKronos)
PisaInformaFlash
GoNews
GreenReport
Controcampus
PoliticaEcologica
Newsit24
Incontri e seminari per parlare di Geoscienze e società
Dal 15 al 18 settembre l'Università di Pisa ospita il Forum della Federazione Italiana di Scienze della Terra, una settimana di seminari, incontri e lezioni che si svolgeranno tra il Palazzo dei Congressi e il Polo Piagge. Per la prima volta il Forum non è soltanto un raduno di scienziati, ma si apre a tutti: al mattino i seminari e le tavole rotonde sono ad accesso libero e rivolte alla cittadinanza. Gli incontri sono stati pensati per illustrare come le Geoscienze possano concorrere alla soluzione di problemi della società e durante la mattinata l'attività sarà dedicata a tavole rotonde e plenary lectures di interesse generale ospitate nell'auditorium del Palazzo dei Congressi.
Lunedì 16 settembre, subito dopo l'inaugurazione affidata alle autorità accademiche e agli amministratori locali, alle ore 10.00 è prevista la tavola rotonda su "Scienze della Terra e ricerca: quale futuro", alla quale parteciperanno il capo dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il presidente dell'Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale, Bernardo De Bernardinis, esponenti del Governo e del Parlamento, rappresentanti degli enti di ricerca, del CUN e del mondo della professione. Al centro del dibattito ci saranno le Scienze della Terra e il loro ruolo strategico per lo sviluppo economico e sociale di qualunque nazione, con applicazioni fondamentali nel campo delle energie alternative, del reperimento e corretta gestione delle georisorse (in particolare quelle idriche), della difesa del suolo, della mitigazione dei rischi naturali, della sicurezza ambientale, della valorizzazione del territorio, della green economy.
Nei giorni successivi le tavole rotonde e i seminari si occuperanno di comunicazione del rischio, di geoetica, del mare e di geologia delle grandi opere. Nella seconda parte di ogni mattina sono previste sessioni plenarie su clima e paleoclima, rischi naturali e Protezione Civile, pericolosità e rischio sismico in Pianura Padana, tecnologie satellitari per le Scienze della Terra, idrocarburi tra prospettive e criticità. Al pomeriggio il Forum assumerà la configurazione di un classico congresso scientifico, con sessioni riservate ai partecipanti registrati, nelle quali si attuerà la condivisione dei risultati delle ricerche di base.
Leggi il programma dettagliato delle tavole rotonde e dei seminari.
Il Forum ospiterà anche una mostra sulla tragica frana del Vajont, a 50 anni dall'evento, anche questa ad accesso libero.
Teledidattica per i piccoli degenti di Oncoematologia pediatrica
In ospedale come fra i banchi di scuola, cliccando, disegnando, risolvendo esercizi di aritmetica, scrivendo un riassunto o un tema sul tablet, in collegamento con una classe elementare o media "vera", con insegnanti e alunni collegati in video in tempo reale con l'ospedale grazie alla tecnologia. Oggi tutto questo è possibile anche a Pisa grazie al progetto di teledidattica e intrattenimento per i piccoli degenti "Smart Inclusion 2.0", inaugurato questa mattina all'interno del reparto di Oncoematologia pediatrica dell'Aoup (ospedale Santa Chiara) e voluto da Agbalt-Associazione genitori bambini malati di leucemia e tumori, Comune di Pisa, Cnr e Telecom Italia, Aoup stessa, Regione Toscana e la supervisione progettuale di Smart Services Cooperation Lab. Il tutto alla presenza del ministro della pubblica istruzione, dell'università e della ricerca scientifica Maria Chiara Carrozza, che è tornata nella città dove anche lei è stata seduta, scolara, fra i banchi di scuola.
Una presenza istituzionale forte, per battezzare un "gioiellino" di know-how al servizio della qualità della vita, ossia del benessere psico-fisico dei bambini ricoverati e delle loro famiglie. Un aiuto a superare la fase difficile delle cure e della lontananza da casa, sapendo di non interrompere il rapporto con la scuola e soprattutto di non perdere la frequenza scolastica. In pratica, all'interno del reparto (situato al I piano dell'Edificio 1 Pediatria e Oncoematologia pediatrica dell'Ospedale Santa Chiara), è stata approntata un'aula attrezzata di lavagna interattiva Lim e con 10 banchi dotati di 10 tablet. Altri 10 tablet (tutti acquistati dall'Agbalt) saranno a disposizione nelle camere per i piccoli che non possono lasciare il letto o la stanza. Grazie al collegamento previsto, i bambini che restano in camera possono interagire sia con l'Aula che con la scuola. Il progetto prevede il collegamento con l'Istituto comprensivo Toniolo sia per la scuola primaria (elementare) sia per la scuola secondaria di I grado (media) e, a supporto dei bambini, sono infatti presenti in ospedale 2 insegnanti per la scuola elementare e un docente per la scuola media. Le lezioni proseguiranno anche nella Casa-alloggio "L'Isola dei Girasoli" (nella foto a sinistra, loc. Carraia, Ghezzano – San Giuliano Terme) gestita dall'Agbalt, per i bambini che verranno dimessi dall'ospedale ma rimarranno nella casa-alloggio per tutto il periodo di durata delle cure in day-hospital. Si tratta di un progetto di scuola a distanza riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e quindi le ore di lezione sono conteggiate ai fini del calcolo della frequenza obbligatoria (Ufficio Stampa AOUP).
"Smart Inclusion 2.0" a Pisa è stato possibile anche grazie a Telecom Italia, che ha reso disponibile la piattaforma tecnologica attraverso le proprie infrastrutture di cloud computing della Nuvola Italiana sulle quali già oggi è attiva la soluzione. Parte attiva del programma la Regione Toscana, che ha finanziato i progetti generali di smart school ed in particolare la LIM e le connessioni veloci. Importante il contributo degli uffici scolastici regionali, provinciali e comunali e l'apporto della conferenza educativa dell'area pisana. L'apporto di tutti fa raggiungere così il doppio obiettivo di avvicinare i bambini, temporaneamente e potenzialmente emarginati, alla loro vita naturale, la famiglia, la scuola, gli amici e aiutarli a ricordare il meno possibile la malattia durante la permanenza in ospedale. Uno strumento integrato che offre un senso di appartenenza e di continuità verso il futuro, un sistema semplice ed efficace che risponde ai bisogni reali e migliora la vita.
All'inaugurazione erano presenti: il Ministro dell'istruzione, università e ricerca scientifica Maria Chiara Carrozza; il presidente del Cnr Luigi Nicolais; Simone Battiferri responsabile Direzione business Telecom Italia; Vincenzo Raffaelli – executive manager Smart Service Cooperation Lab (Agid; Cnr; Miur; TelecomItalia ); Stella Targetti vicepresidente Regione Toscana; Francesco Tagliente prefetto di Pisa; Marco Filippeschi sindaco di Pisa; Domenico Laforenza presidente area di ricerca Cnr Pisa; Andrea Pieronipresidente Provincia di Pisa; Mario Petrini, direttore Dipartimento di Medicina clinica dell'Università di Pisa; Fabrizio Gemmi, direttore sanitario Aoup; Carlo Milli, direttore amministrativo Aoup; Claudio Favre direttore Dipartimento materno-infantile Aoup. (Ufficio Stampa Cnr e Comune Pisa)