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Comunicati stampa

QS rankings 2013Ancora un'ottima performance dell'Ateneo pisano nei ranking internazionali delle università: nella classifica mondiale compilata dall'Agenzia QS, trai 26 atenei italiani presenti nella Top 400, Pisa risulta quinta dopo Bologna, la Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Milano. Su base mondiale, nel 2013 Pisa guadagna ben 55 posizioni in classifica rispetto al 2012 e raggiungendo la 259° posto, risultando l'ateneo italiano che è maggiormente progredito.

Il QS World University Rankings dal 2004 valuta i migliori atenei del mondo basandosi su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell'internazionalizzazione. La classifica rende conto anche delle varie aree disciplinari: quest'anno Pisa risulta 131° nelle Scienze Naturali, 156° nelle "Arts and Humanities", 232° nelle Life Sciences e Medicina e 247° in Ingegneria e Tecnologia.

Tra i rankings compilati dall'Agenzia QS, alcuni mesi fa erano stati pubblicati anche quelli per singola disciplina, dove Pisa era prima in Italia e 42° nel mondo in "Fisica e Astronomia". Inoltre si piazzava tra il 100° e 150° posto al mondo in Lingue moderne, Storia, Computer Science e Matematica e tra la 150° e la 200° posizione nei settori della Chimica, dell'Ingegneria meccanica, dell'Ingegneria elettrica, della Medicina, della Farmacia, della Giurisprudenza e della Statistica.

L'Università di Pisa si conferma dunque ai vertici tra gli atenei italiani, che nel 2013 registrano complessivamente un trend di crescita positivo a livello mondiale. Ben Sowter, direttore della QS Intelligence Unit, ha commentato: «Nonostante la crisi economica, l'Italia è un Paese dove esistono eccellenze straordinarie nell'ambito dell'insegnamento e della ricerca universitaria. Per essere fortemente competitiva l'Italia deve dotarsi di un 'sistema paese' che sostenga la genialità e il talento, incrementi e razionalizzi gli investimenti nella ricerca. Il capitale umano - ha concluso Sowter - è la vera ricchezza del Paese, che sta perdendo una generazione di ricercatori per la scarsità delle risorse e la precarietà dei percorsi di carriera».

Proprio per affrontare in maniera sistematica le questioni che limitano le potenzialità del sistema universitario italiano, nelle scorse settimane il rettore Massimo Augello ha lanciato la proposta della convocazione degli Stati generali dell'Università, un momento di confronto e riflessione per porre con forza questo tema all'attenzione dell'opinione pubblica e per chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale".

Ne hanno parlato: 
Corriere Fiorentino
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Sole24ore 
Messaggero.it
 

Summer School PratesiCon una didattica a distanza che coinvolge l'Università di Pisa e quella di Trier, è partita la prima edizione della e-FRAME Summer School in "Misurazione del benessere e del progresso economico-sociale", un corso intensivo di una settimana che coinvolge 21 studenti in Italia e 26 in Germania, uniti a lezione in videoconferenza. Il corso intende fornire una panoramica sulle tematiche di welfare e social progress nell'ottica di superamento e integrazione del concetto di PIL, tanto che le lezioni saranno seguite anche da una settantina di funzionari di enti di statistica da tutta Europa, collegati in video conferenza.

I partecipanti in aula sono studenti universitari e di master del settore delle Scienze sociali: a Pisa sono arrivati da tutta Italia, ma anche da università straniere, in particolare dalla Norvegia e dalla Turchia. La didattica è tenuta da docenti delle tre università toscane, dell'ISTAT, dell'OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development), della Fondazione Enrico Mattei e della britannica Young Foundation.

L'iniziativa della Summer School rientra nel progetto e-Frame (European Framework for Measuring Progress) del Settimo Programma quadro della Commissione Europea ed è organizzata in collaborazione con EUROSTAT.


Summer School Pratesi  

mosca oleariaCombattono per il possesso di foglie e frutti di oliva, dando luogo a veri e propri incontri di "boxe", composti da rapidi inseguimenti, colpi di testa, boxing acts con le zampe anteriori e movimenti alari intimidatori. Uno studio condotto da Giovanni Benelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, ha esaminato comportamenti e territorialità di un insetto di grande interesse agrario, la mosca delle olive (Bactrocera oleae), delineando forme e funzioni delle pulsioni aggressive in questa specie animale. La ricerca s'inserisce nell'ambito degli studi etologici svolti presso il DiSAAA-a, con Angelo Canale, e finalizzati alla messa a punto di strategie eco-compatibili per il controllo di questo importante fitofago.


Giovanni BenelliLa ricerca di Benelli, recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Insect Behavior, ha quantificato intensità e risultati delle interazioni aggressive, dimostrando che la residenza sul territorio difeso conferisce maggiori possibilità di scacciare gli intrusi. «Tra i maschi di B. oleae, le interazioni aggressive sono funzionali al mantenimento di singoli territori nei quali intraprendere il corteggiamento delle femmine grazie a peculiari "serenate" prodotte mediante la vibrazione delle ali (courtship songs) - spiega Benelli - Le interazioni aggressive femmina-femmina, possono contribuire al mantenimento di singoli siti per l'ovideposizione, al fine di garantire sufficiente quantità di nutrimento a ogni singola larva di B. oleae».
 

Konrad LorenzGiovanni Benelli ha dedicato la sua ricerca a Konrad Z. Lorenz, padre della moderna etologia, in occasione dei 110 anni dalla sua nascita (1903-2013). Con la sua opera "On aggression" (1963), Lorenz ha posto una pietra miliare in quest'ambito, con particolar riferimento allo studio dell'aggressività intra- e interspecifica nei vertebrati. Come originariamente proposto da Lorenz per alcuni vertebrati, la ricerca di Benelli ha confermato il ruolo chiave dei comportamenti aggressivi per regolare la distribuzione della specie nel tempo e nello spazio, garantendo un'equa ripartizione delle risorse. Molto lavoro è ancora necessario per conoscere di più in merito a cosa scateni le pulsioni aggressive (si pensi, ad esempio, ai releasers di Tinbergen) e come queste sono ritualizzate nel corso dell'evoluzione della specie.

Ne hanno parlato: 
Greenreport.it
Intoscana.it
NazionePisa.it 
ilReporter.it
PisaInformaFlash.it 

Enrico CiulliSostenibilità e ambiente sono i temi centrali del Congresso Mondiale di Tribologia (World Tribology Congress, WTC) che si svolge quest'anno per la prima volta in Italia. L'Università di Pisa, l'Associazione Italiana di Tribologia (AIT) che ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Ateneo pisano e il Politecnico di Torino sono i principali promotori e organizzatori dell'evento. Da domenica 8 a venerdì 13 settembre, Torino accoglierà circa 1.300 studiosi che, a partire da lunedì 9, presenteranno più di 1.000 lavori articolati in 10 sessioni parallele e 3 sessioni poster unitamente a un'esposizione tecnica ed alcuni eventi collaterali.

"Al centro di questa quinta edizione ci saranno l'ecotribologia, che riguarda tutti gli aspetti di risparmio energetico e di materiali, e la biotribologia che si occupa di problemi di attrito, usura e lubrificazione negli esseri umani e negli animali", ha spiegato il professore Enrico Ciulli (in foto) dell'Università di Pisa e presidente dell'Associazione Italiana di Tribologia.

Il WTC V metterà in evidenza come le ricerche nel campo della tribologia (una parola che deriva dal greco e significa attrito) possano fornire un supporto fondamentale per minimizzare l'impatto ambientale. I lubrificanti biocompatibili, i cuscinetti a basso attrito e i rivestimenti superficiali sono solo alcuni dei possibili esempi di come possano essere risparmiati materiali ed energia grazie a minori attrito ed usura. Nel campo della biotribologia, saranno poi discussi i più recenti sviluppi su articolazioni naturali e artificiali, valvole cardiache, protesi dentali come pure il comportamento tribologico di pelle, capelli ed occhi. La comprensione di come nel mondo animale siano stati risolti alcuni problemi tribologici può inoltre costituire un enorme potenziale per soluzioni ingegneristiche bioispirate.

"La tribologia ha a che fare con i più svariati aspetti della vita quotidiana – ha aggiunto Enrico Ciulli - un'automobile, una lavatrice, un computer ad esempio sono pieni di componenti a contatto e una corretta progettazione tribologica può portare grandissimi vantaggi in termini di risparmio energetico e di materiali, e quindi economici nella direzione di uno sviluppo sostenibile".

Il Congresso Mondiale di Tribologia si tiene ogni quattro anni e precedentemente si è svolto a Londra nel 1997, Vienna nel 2001, Washington DC nel 2005 e Kyoto nel 2009. L'edizione torinese del 2013 è stata fortemente voluta dell'Associazione Italiana di Tribologia (AIT). L'evento è stato realizzato dal comitato organizzatore presieduto dal professore Terenziano Raparelli del Politecnico di Torino, dal comitato scientifico presieduto dal professore Enrico Ciulli dell'Università di Pisa, da un International Advisory Board e da un National Advisory Board.

Ne hanno parlato:
Il Sole24Ore - Focus / 1
Il Sole24ORE - Focus /2
Repubblica Torino
Il Giornale del Piemonte
ANSA
StampaToscana.it
PisaInformaFlash
ControCampus.it
Gonews.it
PianetaUniversitario.com
PiemontePress
Newsit24
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Ilprogettistaindustriale

brasiliani 2013 Sono arrivati dal Brasile in 177 e per un anno frequenteranno i corsi dell'Ateneo pisano, imparando l'italiano e vivendo a contatto con i loro "colleghi" italiani: sono i ragazzi di "Scienza senza frontiere", il programma di mobilità e internazionalizzazione promosso dalla presidente Dilma Rousseff che per il secondo anno consecutivo porta nella città della Torre decine di giovani studenti brasiliani. Con numeri triplicati rispetto alla prima mandata: dopo i 61 ragazzi del 2012, quest'anno sono quasi duecento i ragazzi sbarcati a Pisa, accolti al loro arrivo al Polo Carmignani dal prorettore per l'Internazionalizzazione Alessandra Guidi, dall'assessore comunale Marilù Chiofalo e dallo staff dell'Unità promozione internazionale. Grazie alla collaborazione del DSU, gli ospiti hanno potuto anche gustare una cena con menù tipico toscano alla mensa di via Martiri.
 

brasiliani 2013 Con questi numeri, Pisa diventa la terza università in Italia tra le venti che accolgono gli studenti brasiliani, in tutto 1440 giovani che hanno scelto il nostro Paese per arricchire il loro percorso di studi. A Pisa gli studenti si sono iscritti a più di 40 corsi, tutti di ambito tecnico-scientifico, come prevede il programma: tra i corsi più frequentati ci sono Ingegneria edile-architettura e Ingegneria civile, Veterinaria, Scienze biologiche e Fisica. A salutare i nuovi arrivati al Polo Carmignani c'erano anche alcuni docenti dell'Ateneo, tra cui Giovanna Preziuso, presidente del corso di laurea in Medicina veterinaria, Sonia Senesi, presidente del corso di laurea in Biotecnologie, Guido Ferruzzi, presidente del corso di laurea in Scienze agrarie, Tarita Biver, ricercatrice di Chimica, e dalla dott.ssa Monica Villani del dipartimento di Scienze veterinarie.

Gli studenti brasiliani frequenteranno un corso intensivo di lingua italiana al Centro linguistico di Ateneo e alcuni di loro hanno già potuto cimentarsi con l'italiano grazie a un corso online realizzato da ICoN, (Italian Culture on the Net), un consorzio interuniversitario per la diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero che ha la sua sede principale a Pisa.

brasiliani 2013
Tra le novità di quest'anno promosse dal programma "Scienza senza frontiere" c'è anche un concorso per visiting professor vinto da Marcello Mele, docente di Zootecnia dell'Ateneo pisano, che coordinerà un progetto di ricerca della durata di tre anni presso l'università brasiliana UFGD (Universidade Federal da Grande Dourados). Il titolo del progetto è "Carcass and meat quality of 'pantaneiro' sheep", una ricerca finalizzata al recupero e alla valorizzazione di una razza ovina autoctona della regione del Pantanal (stato del Mato Grosso do Sul). Il progetto si inserisce nella tematica più ampia del recupero delle risorse genetiche autoctone ai fini della salvaguardia della biodiversità anche in regioni di recente sviluppo economico come quella del Sud America. Il ruolo del professor Mele all'interno del progetto sarà quello di apportare l'esperienza maturata su questa tematica sia nell'impostazione della sperimentazione sia nello sviluppo della stessa e nella valorizzazione scientifica dei risultati.

Il sensibile incremento di studenti stranieri all'Università di Pisa è stato raggiunto anche grazie alle iniziative di internazionalizzazione che l'Ateneo ha promosso negli ultimi anni nei Paesi del Sud America in particolare, presentando e promuovendo l'offerta didattica e la ricerca in occasione di visite ufficiali e partecipazione a fiere internazionale. Per accogliere gli studenti stranieri in arrivo all'Università di Pisa, è stato appena inaugurato a Palazzo Vitelli un Welcome Office dedicato appositamente a loro, con uno spazio di attesa in cui i ragazzi potranno trovare postazioni Internet, materiale informativo e assistenza da parte di personale madre lingua inglese, spagnola, portoghese, cinese e araba.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
PisaInformaFlash.it
Stamp Toscana 
Pianeta Universitario 

Martedì, 03 Settembre 2013 08:54

Ateneo in lutto per la morte di Aldo Balestrino

balestrino1A seguito di una lunga malattia, è scomparso il professor Aldo Balestrino, fondatore della scuola pisana di automatica.

Nato a Mercato San Severino (Salerno) nel 1941, il professor Balestrino è stato docente di Teoria dei sistemi all'Università di Napoli, prima di trasferirsi all'Università di Pisa nel 1984 per ricoprire la cattedra di Controlli automatici. Nel corso della sua carriera è stato direttore del dipartimento di Sistemi elettrici e automazione dal 1990 al 1998; presidente del corso di dottorato in Automazione e robotica industriale dal 1989 al 1999; presidente del corso di dottorato in Robotica, sistemi di automazione industriale e bioingegneria dal 1999 al 2001.

Nel 2011 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino e nel 2013 è stato nominato Professore Emerito dell'Università di Pisa.

Nella sua carriera di ricercatore, il professor Balestrino si è distinto per numerosi risultati scientifici con pubblicazioni su riviste e collane di riferimento internazionale, che presentano un ampio ventaglio di studi che vanno dalla matematica applicata alla progettazione ingegneristica, quali nuove metodologie di analisi e sintesi di sistemi di controllo, sperimentazione di architetture per la diagnosi e il controllo di sistemi automatizzati, sviluppo di prototipi per specifiche applicazioni.

Inoltre, Aldo Balestrino è stato molto attivo nel trasferimento tecnologico di prodotti avanzati di ricerca verso l'industria, avendo coordinato e diretto numerose iniziative in questo ambito. Responsabile di vari progetti di ricerca nazionale, ha curato sia gli aspetti teorici che applicativi, in particolare nel settore degli azionamenti, della trazione ferroviaria e della robotica, pubblicando più di duecento contributi scientifici su convegni e riviste internazionali.

La sua caratteristica più importante è sempre stata quella di essere un "leader culturale", con straordinarie capacità di catalizzare la ricerca, di produrre innovazione e di guidare i più giovani. Le sue doti scientifiche e umane lo hanno reso una persona di riferimento riconosciuta dai docenti del settore dell'Automatica e della Robotica in Italia.

mappaConcorsoIn occasione dei concorsi di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato per le Professioni sanitarie (prova unica in programma il 4 settembre) e per Medicina e Chirurgia e Odontoiatria (prova unica in programma il 9 settembre), l'Università di Pisa invita i candidati a raggiungere la sede della prova attenendosi scrupolosamente a quanto indicato nelle informazioni pubblicate sul sito internet http://www.unipi.it/matricolandosi.

Le prove si terranno in una struttura dedicata situata sulla Strada Statale 1 Aurelia 9, in Località i Mortellini, a circa 200 metri dal Ristorante "Re di Puglia". In particolare l'Ateneo ricorda che nei pressi della sede concorsuale non è consentita né la sosta né la fermata, pertanto, chi proviene in auto deve raggiungere l'apposita area parcheggi e usufruire del servizio di bus navetta, che trasporterà i candidati dal parcheggio alla sede della prova. Il servizio di bus navetta è garantito anche per il ritorno.

Per chi arriva in treno alla stazione FS di Pisa Centrale, sono disponibili gli autobus della linea 10 presso il terminal della CPT in Piazza S. Antonio (in prossimità della stazione FS) con partenza alle ore 7.33 e 8.15 e con arrivo alla fermata "San Piero a Grado – San Guido", dalla quale parte il bus navetta per la sede concorsuale. Il servizio di autobus è altresì garantito al termine della prova per raggiungere la stazione FS di Pisa Centrale. Per chi intende raggiungere la sede concorsuale con il motociclo è possibile usufruire di un'area parcheggio adiacente alla struttura stessa.

rettore_augelloConvocare a breve gli "Stati Generali" dell'università, con il coinvolgimento di tutti gli organismi e i soggetti istituzionalmente interessati, per porre con forza questo tema all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale e per chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale". È questa la proposta avanzata negli scorsi giorni dal rettore dell'Ateneo di Pisa, Massimo Augello, e rilanciata in un suo intervento pubblicato da "Il Sole 24 Ore" lunedì 2 settembre. L'idea ha già avuto il sostegno del ministro Maria Chiara Carrozza e di molti autorevoli addetti ai lavori.

"Le classifiche pubblicate nelle ultime settimane sui migliori atenei al mondo - ha scritto il rettore - segnalano in modo univoco che il sistema universitario italiano sta perdendo rilievo internazionale. Per questo, come rappresentante dell'Ateneo di Pisa, che anche dalle recenti indagini vede rafforzata la sua tradizione di prestigio e di eccellenza, ho lanciato l'idea di una convocazione degli Stati Generali dell'università per spiegare e condividere il progetto di università che vogliamo costruire e per affrontare le problematiche di maggior impatto che ostacolano lo sviluppo delle nostre realtà".

Di seguito si riporta l'intervento integrale del rettore Massimo Augello.

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Stati generali per atenei più competitivi

Le classifiche pubblicate nelle ultime settimane sui migliori atenei al mondo, oggetto di un ampio dibattito sulla stampa nazionale, segnalano in modo univoco che il sistema universitario italiano sta perdendo rilievo internazionale, sia perché non adeguatamente competitivo con i paesi europei di più solida tradizione, sia perché scalzato dalle new entry delle nazioni del resto del mondo.

Nei dieci anni di vita del ranking ARWU di Shanghai, l'Italia ha visto peggiorare sia il suo peso quantitativo, scendendo da 23 a 19 università tra le prime 500, sia quello qualitativo, non potendo vantare da tempo alcun ateneo nelle prime 100 posizioni. Solo Pisa e "La Sapienza" di Roma riescono a stare tra i primi 150. Un'altra prestigiosa classifica internazionale, quella della QS, vede una sola università italiana tra le prime 200 e sei tra il 200° e il 350° posto. In quella del Times Higher Education bisogna arrivare ai posti dal 225° al 250° per incontrare le prime tre università italiane.

Tale preoccupante tendenza è confermata da una serie di dati. Nell'ambito dei progetti di eccellenza europei ERC, per esempio, la quota di vincitori italiani è scesa in poco tempo dal 6% a poco più del 4% del totale per quanto riguarda i Consolidated o Advanced, che riguardano ricercatori maturi; è calata in modo ancor più netto, dall'8 a circa il 3%, per i Starting, riservati a giovani con meno di sei anni dal dottorato. Allarmante è poi la diminuzione delle immatricolazioni che registriamo in Italia da alcuni anni.

A mio parere, sarebbe miope alimentare pur giustificate critiche sulla validità dei diversi modelli di valutazione, senza porci il tema fondamentale del ruolo che il sistema universitario è chiamato a svolgere all'interno del nostro paese, rassegnandoci così al progressivo arretramento del nostro ruolo scientifico internazionale. Per questo, come rappresentante dell'Ateneo di Pisa che anche dalle recenti indagini vede rafforzata la sua tradizione di prestigio e di eccellenza, ho lanciato nei giorni scorsi l'idea di una convocazione degli Stati Generali dell'università; proposta che è stata accolta in modo positivo dal ministro Maria Chiara Carrozza e da molti autorevoli addetti ai lavori.

Questo appuntamento, da tenersi a breve, con il coinvolgimento di tutti gli organismi e i soggetti istituzionalmente coinvolti, vuole porre con forza all'attenzione dell'opinione pubblica italiana il tema dell'università e chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale". Gli atenei devono infatti fare un salto di qualità per quanto riguarda la propria capacità di dialogo con la società italiana e con quella parte consistente del paese con cui non sono entrati in piena sintonia, non riuscendo a far percepire l'enorme potenziale di ricchezza culturale ed economica che è al loro interno. In questo compito, dobbiamo dimostrarci capaci di parlare a tutti i nostri interlocutori - dal governo e dalla politica, alle famiglie, alle istituzioni e alle realtà produttive del territorio – spiegando e condividendo il progetto di università che vogliamo costruire e recuperando appieno la dimensione civile che è elemento fondante dell'istituzione universitaria.

All'interno di questo contesto, durante gli Stati Generali potranno essere affrontati i temi di maggior impatto per il nostro mondo, a partire dalla necessità di una decisa inversione di tendenza riguardo al finanziamento pubblico del sistema universitario, che ha subito una decurtazione di circa un miliardo di euro sui 7,5 di pochi anni prima, ma anche della certezza e della razionalizzazione delle risorse a disposizione. Parallelamente, andrà affrontato il problema delle risorse umane, con la limitata immissione di giovani che ha di fatto impedito il ricambio generazionale all'interno delle nostre realtà, mettendo a rischio la sopravvivenza di interi ambiti disciplinari. Andranno poi rilanciati i valori dell'autonomia responsabile delle singole università, in modo da esaltare le peculiarità di ogni istituzione, e del diritto allo studio, garantito dalla nostra Carta Costituzionale. Occorrerà infine insistere nel percorso di affermazione della cultura della trasparenza, del merito e della valutazione, così come dei principi di semplificazione ed efficienza, promuovendo ulteriormente i processi in grado di aumentare la competitività delle nostre istituzioni sui decisivi aspetti dell'internazionalizzazione e dell'innovazione.

Massimo Augello
Rettore dell'Università di Pisa

carlo rubbiaE' un ex allievo dell'Ateneo pisano il nuovo senatore a vita Carlo Rubbia, nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 30 agosto scorso. Nato a Gorizia nel 1934, Carlo Rubbia, da normalista, si è laureato in Fisica presso l'Università di Pisa nel 1957 sotto la guida del professor Marcello Conversi con una tesi sui raggi cosmici.

Dopo un dottorato alla Columbia University, Rubbia è stato ricercatore al CERN di Ginevra dal 1961 ricoprendo la carica di direttore generale dal 1989 al 1993. Per diciotto anni ha poi svolto l'attività di professore di fisica presso la Harvard University.

Nel 1984 ha ottenuto il Premio Nobel insieme a Simon van der Meer per la scoperta dei particelle W e Z, responsabili delle "interazioni deboli". Membro delle più prestigiose accademie scientifiche, detiene 32 lauree honoris causa. Attualmente svolge le sue attività di ricerca fondamentale al CERN e ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Le ricerche di Rubbia coprono molti aspetti della fisica delle particelle elementari. Lo scienziato ha inoltre contribuito in maniera decisiva alle attività del Laboratorio del Gran Sasso, con le ricerche sui neutrini cosmici. Attualmente si interessa al problema della materia oscura. L'esperimento da lui proposto, WARP (Wimp ARgon Programme), si propone di rivelare la presenza di materia oscura sotto forma di WIMP (Weakly Interacting Massive Particles).

Per festeggiare i cinquant'anni dalla laurea, nel 2007 Rubbia ha partecipato insieme ad altri 700 laureati, alla tradizionale cerimonia delle "nozze d'oro" con la laurea organizzata annualmente dall'Ateneo pisano. Nel 1986 l'ALAP (Associazione Laureati Ateneo Pisano) gli ha assegnato il "Campano d'oro", una onorificenza assegnata ad altri illustri ex allievi dell'Università di Pisa come Carlo Azeglio, Giuliano Amato, Tiziano Terzani Antonio Cassese e Remo Bodei.

geoitaliaSi terrà all'Università di Pisa dal 15 al 18 settembre 2013 il IX Forum italiano di Scienze della terra, dal titolo "Geoitalia 2013 - Le Geoscienze per la società" (http://www.geoitalia2013.it). Il convegno, che si dividerà tra il Palazzo dei Congressi e il Polo Piagge, è organizzato dalla Federazione Italiana di Scienze della Terra (FIST), il cui presidente è Mauro Rosi, professore di Vulcanologia dell'Ateneo pisano, ora distaccato alla direzione dell'Ufficio rischio sismico e vulcanico del dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Forum, a cadenza biennale, riunisce tutti gli operatori delle Scienze della terra, dai ricercatori universitari e degli enti pubblici di ricerca, ai geologi attivi nelle pubbliche amministrazioni o nella libera professione.

Il Forum di Pisa è focalizzato sul ruolo che le Geoscienze italiane svolgono e intendono svolgere per servire i bisogni della società civile e per assicurare le conoscenze necessarie a progettare in forma equilibrata e sostenibile il futuro del Paese.

Il Forum persegue l'obiettivo primario della FIST: promuovere le Geoscienze e servire da riferimento organico per il rapporto con i soggetti istituzionali. In questa chiave, lunedì 16 settembre, subito dopo l'inaugurazione affidata alle autorità accademiche e agli amministratori locali, è prevista la tavola rotonda su "Scienze della Terra e ricerca: quale futuro", alla quale parteciperanno il capo dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il presidente dell'Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale, Bernardo De Bernardinis, esponenti del Governo e del Parlamento, rappresentanti degli enti di ricerca, del CUN e del mondo della professione.

Nei giorni successivi si svolgeranno altre tavole rotonde sulla comunicazione del rischio, sulla geoetica, sulle Scienze della terra e il mare, sulla geologia delle grandi opere. Nella seconda parte di ogni mattina sono previste sessioni plenarie su: clima e paleoclima, rischi naturali e Protezione Civile, pericolosità e rischio sismico in Pianura Padana, tecnologie satellitari per le Scienze della Terra, idrocarburi tra prospettive e criticità.

Durante la mattinata, dunque, l'attività sarà dedicata a tavole rotonde e plenary lectures di interesse generale. In questa fase il congresso sarà aperto a tutti e sarà consentito e gradito l'ingresso anche al pubblico non iscritto. Al pomeriggio il Forum assumerà la configurazione di un classico congresso scientifico, con sessioni riservate ai partecipanti registrati, nelle quali si attuerà la condivisione dei risultati delle ricerche di base.

Il Forum ospiterà al Polo Piagge una mostra, aperta a tutti, sulla tragica frana del Vajont, a 50 anni dall'evento, oltre al meeting su "Le Geocienze a scuola" (https://sites.google.com/site/geoitalia2013/).

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaInforma.it
StampToscana.it

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