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Comunicati stampa
Lunedì, 13 Maggio 2013 07:34

Professore aggregato

L'attribuzione del titolo di Professore Aggregato è previsto dalla Legge 4 novembre 2005, n. 230, art. 1, c. 11, (ora legge 30 dicembre 2010, n. 240, art. 6, c. 4) che recita così:

"11. Ai ricercatori a tempo indeterminato, agli assistenti del ruolo ad esaurimento e ai tecnici laureati di cui all'articolo 50 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, che hanno svolto tre anni di insegnamento ai sensi dell'articolo 12 della legge 19 novembre 1990, n. 341, nonché ai professori incaricati stabilizzati sono affidati, con il loro consenso e fermo restando il rispettivo inquadramento e trattamento giuridico ed economico, corsi e moduli curriculari compatibilmente con la programmazione didattica definita dai competenti organi accademici nonché compiti di tutorato e di didattica integrativa. Ad essi è attribuito il titolo di professore aggregato per il periodo di durata degli stessi corsi e moduli. Il titolo è conservato altresì nei periodi di congedo straordinario per motivi di studio di cui il ricercatore usifruisce nell'anno successivo a quello in cui ha svolto tali corsi e moduli".

Le modalità di attribuzione del titolo di Professore Aggregato, esaminate dal Senato Accademico in data 28 febbraio 2006 e comunicate ai Presidi di Facoltà con un'informativa inviata il 13 aprile 2006, sono le seguenti:

  • nella delibera del consiglio di dipartimento, relativa alla programmazione didattica, dovrà risultare la qualifica del soggetto a cui è stato affidato un insegnamento e la durata del corso medesimo;
  • gli interessati (ricercatori e assistenti - nonché tecnici-laureati di cui all'art. 50 del D.P.R. 382/1980 che abbiano svolto almeno tre anni di insegnamento ai sensi dell'art. 12 della Legge 341/1990 - ai quali sia stato affidato un corso di insegnamento) possono presentare richiesta scritta alla Direzione del Personale dell'Università per ottenere la certificazione del titolo di professore aggregato.
  • la domanda dovrà essere preventivamente vistata dal Direttore di Dipartimento e dovrà contenere le indicazioni del corso nonché l'effettivo periodo di durata dello stesso.
Lunedì, 13 Maggio 2013 07:26

Prestiti INPS

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Lunedì, 13 Maggio 2013 07:25

Opzione tempo pieno - tempo definito

Professori e ricercatori a tempo indeterminato

La normativa in vigore prevede per i professori ed i ricercatori confermati la possibilità di optare per il regime d'impegno a tempo pieno o a tempo definito, usufruendo dei benefici economici e normativi che tale scelta comporta.
Per modificare l'opzione precedentemente scelta , che avrà decorrenza dal 1° novembre successivo, gli interessati devono presentare domanda, tramite l'apposito modulo, da inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 30 aprile di ciascun anno.

La scelta effettuata obbliga al rispetto dell'impegno assunto per almeno un anno accademico, come attualmente disposto dall'articolo 6, comma 6, della Legge 240/10 (anziché un biennio come previsto precedentemente).
Nel caso non venga presentata nessuna nuova opzione entro i termini indicati, si intenderà tacitamente confermata la scelta attualmente operante.

I docenti e i ricercatori che svolgono attività assistenziale presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, come stabilito dal Senato Accademico nella seduta del 5.12.2006 al fine di armonizzare il regime del personale universitario a quello ospedaliero, possono presentare l'opzione per variare regime di impegno entro il 30 novembre di ciascun anno, con decorrenza 1° gennaio dell'anno successivo. Come noto, infatti, lo svolgimento dell'attività libero professionale intramuraria comporta l'opzione per il tempo pieno e lo svolgimento dell'attività extramuraria comporta l'opzione per il tempo definito.

Con delibera n. 158 del 12 luglio 2018 il Senato Accademico ha approvato la procedura di per la valutazione delle domande di passaggio da tempo pieno a tempo definito e viceversa presentate oltre il 30 aprile (articolo 6, comma 6, legge 30 dicembre 2010, n. 240):

  • la domanda, corredata da specifica motivazione, deve essere presentata tramite l'apposito modulo da inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ed avrà decorrenza dal 1° novembre successivo. Previa istruttoria della Direzione del personale, la medesima è sottoposta al Senato accademico per la valutazione di merito. In ogni caso non potranno essere prese in considerazione richieste presentate oltre il 31 luglio;
  • il consiglio di dipartimento di afferenza deve esprimersi sulla richiesta attestando che la stessa non comporterà oneri aggiuntivi a carico dell’Ateneo e non sarà di nocumento all’erogazione delle attività didattiche sia frontali, sia di servizio agli studenti;
  • il Senato accademico, tenuto conto delle motivazioni addotte e da quanto deciso dal Consiglio di dipartimento, delibera sull’eventuale concessione del passaggio;
  • il passaggio è disposto con provvedimento del dirigente della Direzione del Personale.

Ricercatori a tempo determinato

La normativa in vigore prevede per i ricercatori a tempo determinato la possibilità di optare per il regime d'impegno a tempo pieno o a tempo definito, usufruendo dei benefici economici e normativi che tale scelta comporta.
Per modificare l'opzione precedentemente scelta, che avrà decorrenza almeno dopo un anno dalla presa di servizio, gli interessati devono presentare domanda, tramite l'apposito modulo, da inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro il 30 aprile di ciascun anno, per il successivo inoltro al Dipartimento di afferenza per la relativa autorizzazione.

La scelta effettuata obbliga al rispetto dell'impegno assunto per almeno un anno accademico, come disposto dall'articolo 6, comma 6, L. Gelmini, applicabile anche ai ricercatori a tempo determinato come previsto dall'aggiornamento normativo di  cui al D.L. 13/2023, convertito con modificazioni  dalla L. 41/2023 e dall'art. 11, comma 5, del Regolamento per l’assunzione di ricercatori a tempo determinato ai sensi dell’art. 24 della Legge 240/2010, nonchè dall’art. 13, comma 5, del Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato in tenure track (RTT) ai sensi dell’art. 24 della Legge 240/2010.

Lunedì, 13 Maggio 2013 07:24

Dimissioni

Dimissioni docenti (Professori e Ricercatori a tempo indeterminato)

I professori e i ricercatori a tempo indeterminato possono dimettersi dal servizio presentando apposita domanda scritta al Rettore.

Si raccomanda di presentare la domanda con un congruo anticipo rispetto alla data di cessazione prescelta in modo da consentire agli uffici di predisporre i necessari adempimenti e, nel caso di cessazione con diritto a pensione, per consentire all'Inps di erogare tempestivamente il trattamento pensionistico.
La procedura per le dimissioni prevede di acquisire il parere del Dipartimento al fine di poter emettere il provvedimento formale di accettazione delle dimissioni.

L' accettazione delle dimissioni può essere ritardata ma non rifiutata per motivi di servizio.
Solo nel caso in cui il Dipartimento esprima parere motivato di differimento dell'accettazione, indicandone la durata, le dimissioni saranno sottoposte alla deliberazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, che si esprimeranno per gli ambiti di rispettiva competenza.

Coloro che presentano domanda di dimissioni hanno l'obbligo di proseguire nell'adempimento dei propri doveri di ufficio finché non ricevono la comunicazione dell'accettazione delle dimissioni.

Recesso dal contratto ricercatori a tempo determinato

Trascorso il periodo di prova di tre mesi (nel corso del quale è consentito alle parti di recedere dal contratto in qualsiasi momento, senza obbligo di preavviso, né di indennità sostitutiva del preavviso) i ricercatori a tempo determinato possono recedere dal contratto con un preavviso di almeno 60 giorni presentando apposita domanda scritta al Rettore. Nel caso in cui il preavviso non venga rispettato l’Università ha facoltà di trattenere sugli emolumenti del ricercatore un importo corrispondente al periodo di preavviso non dato. Il ricercatore resta comunque responsabile del risarcimento degli eventuali danni che possa procurare all’Università e/o a terzi in ragione del mancato espletamento od ultimazione dell’attività di ricerca prevista nel presente contratto.

Coloro che presentano domanda di recesso hanno l'obbligo di proseguire nell'adempimento dei propri doveri di ufficio finché non ricevono la comunicazione dell'accettazione delle dimissioni.

Lunedì, 13 Maggio 2013 07:24

Congedi per motivi di studio

I docenti possono chiedere periodi di congedo dall'attività didattica per motivi di studio e di ricerca.

Per quanto concerne le diverse tipologie di congedo consentite dall'ordinamento ('art. 17 del D.P.R. n. 382/80 -collocamento in alternanza-; art. 10 della Legge n. 311/58; art. 8 della L. 18.3.58, n. 349) e i presupposti per la loro fruizione, si rinvia alle Linee Guida per la concessione dei congedi per motivi di studio e ricerca.
Le Linee Guida prevedono anche modalità da seguire per la richiesta del congedo e relativi limiti ed incompatibilità.

Presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate entro la data del 31 marzo antecedente all'anno accademico durante il quale andrà a cadere il periodo di congedo utilizzando i moduli  pubblicati in calce a questab pagina. Eventuali deroghe, in casi eccezionali e nel caso in cui la richiesta non interferisca con la programmazione didattica, possono essere autorizzate dal senato accademico.

Non possono essere autorizzati congedi a chi ha già compiuto 35 anni di servizio, nè possono essere concesse autorizzazioni nell'ultimo anno accademico prima della prevista cessazione per limite di età.

Incompatibilità

Il congedo per attività di studio e ricerca così come l'alternanza è incompatibile con le cariche di componente del Consiglio di Amministrazione, del Senato Accademico e di Prorettore.
Non possono essere concessi congedi per motivi di studio, per un periodo superiore a tre mesi, a docenti che ricoprano le seguenti cariche direttive: Direttore di dipartimento; Direttore di centro interdipartimentale; Direttore di Centro di ateneo; Presidente di Scuola interdipartimentale; Presidente Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA); Coordinatore scientifico di Polo bibliotecario; Presidente Sistema Museale di Ateneo (SMA); Coordinatore scientifico di Polo museale; Presidente Sistema Informatico di Ateneo (SID); Coordinatore scientifico di Polo informatico; Presidente di Corso di studio; Coordinatore di Dottorato di ricerca; Direttore e/o Coordinatore Scuola di Specializzazione.

In tutti i casi di incompatibilità il docente interessato è tenuto a rinunciare formalmente alla carica rivestita.

Richiesta congedo per alternanza download

Richiesta congedo studio ricerca estero download

Richiesta congedo studio ricercatori assistenti download

Congedo per motivi di studio e anno sabbatico. Modifiche apportate dalla legge 35/2012 download

Circolare 2/2015 sulle Linee Guida per la concessione dei congedi per motivi di studio e ricerca download

Lunedì, 13 Maggio 2013 07:23

Assegno nucleo familiare

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Venerdì, 10 Maggio 2013 09:24

Il 5x1000 per i progetti scelti da voi

banner_in_calce_alle_mail"Il 5xmille per progetti scelti da voi" è lo slogan scelto dall'Università di Pisa per la campagna per il 5x 1000 del 2013. Per la prima volta quest'anno l'Ateneo ha infatti condotto un sondaggio per decidere la destinazione dei fondi. Gli ambiti preferiti dagli intervistati sono stati due: potenziare i servizi per gli studenti disabili e sostenere la ricerca su alimentazione e salute. L'Università di Pisa quindi ha scelto di finanziare dei progetti in questi settori e nei prossimi mesi renderà pubblici i risultati raggiunti.

Il sondaggio è stato realizzato tra marzo e aprile 2013 dall'Osservatorio Statistico di Ateneo coordinato dalla professoressa Monica Pratesi. L'indagine è stata realizzata su un campione casuale semplice di 600 tra cittadini, personale, studenti e laureati dell'Ateneo. Le interviste telefoniche sono state realizzate nel laboratorio CATI (Computer Assisted Telephone Interwieving) dell'Università da 10 studenti part-time che hanno prima seguito un breve corso di formazione.

Per destinare il proprio 5x1000 all'Università di Pisa il codice fiscale è: 80003670504

Venerdì, 10 Maggio 2013 09:01

«Perché ci serve la ricerca»

Si sono concluse con un grande successo di pubblico le due giornate dell’Open Day della Ricerca promosse dall’Università di Pisa in collaborazione con i “Dialoghi dell’Espresso”. La due giorni pisana ha avuto come protagonisti tanti ospiti, tra cui Piergiorgio Odifreddi, Margherita Hack, Renato Soru, Guido Tonelli, Francesco Carofiglio e Marco Malvaldi che si sono confrontati in dibattiti e incontri su ricerca, società ed esperienze di vita.

E poi tanti stand dove si sono potuti toccare con mano i progetti di ricerca dell’Università di Pisa.

Qui di seguito pubblichiamo l’articolo di Mauro Munafò dell’Espresso che ha raccontato le due giornate all’Università di Pisa.

Guarda la galleria fotografica sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa 


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PERCHÈ CI SERVE LA RICERCA
a cura di Mauro Munafò

Due giorni per parlare di ricerca in tutti i suoi aspetti: dall'importanza di una divulgazione corretta, fino i benefici per la crescita economica, passando per i tagli che ne mettono a rischio la sopravvivenza e i risultati. La quinta tappa dei Dialoghi dell'Espresso ha animato gli Open Day organizzati dall'Università di Pisa, alimentando il dibattito tra scrittori, giornalisti, ricercatori e scienziati: da Piergiorgio Odifreddi a Margherita Hack, da Renato Soru a Francesco Carofiglio.

Mercoledì 8 maggio, in occasione dell'incontro "Racconti di ricerca", il giornalista dell'Espresso Alessandro Gilioli e gli scrittori Francesco Carofiglio e Marco Malvaldi hanno approfondito con un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa l'importanza di una corretta comunicazione, anche nel settore scientifico. "C'è una difficoltà oggettiva nel comunicare la scienza, però è sormontabile", ha spiegato Marco Malvaldi, scrittore con un passato nella ricerca, "Spesso chi lavora in questo settore tende a essere così preciso da risultare anestetico e far addormentare chi ascolta. Invece non bisogna dimenticare quanto è importante emozionare il pubblico, perché tutti ricordano meglio le cose se collegate a emozioni inaspettate". Il potenziale rivoluzionario dell'Università e le similitudini con la Rete sono invece stati il cuore dell'intervento di Alessandro Gilioli. "L'università e internet hanno in comune un aspetto importante", ha spiegato il giornalista, "creano innovazione perché fanno incontrare le persone che insieme mettono in discussione le ortodossie e questo crea un potenziale pericolo per l'establishment. Non deve stupire che la rete e l'Università facciano paura e vengano attaccate: la prima quando viene descritta dai media solo come luogo di truffe o pedofili, la seconda attraverso i tagli ai finanziamenti.

La giornata di giovedì 9 maggio ha visto invece a confronto Piergiorgio Odifreddi, Margherita Hack, Renato Soru e Guido Tonelli, coordinati dalla giornalista dell'Espresso Daniela Minerva. Il dibattito è stato introdotto dal video dell'intervento, polemico e ispirato, del professore Giuseppe De Nicolao dell'università di Pavia, che ha smontato tutti i luoghi comuni sugli sprechi e l'inutilità dell'investire nella ricerca in Italia (qui il video) spesso diffusi da media e politica.

"Io credo che le nostre università siano migliori di quelle di tanti altri Paesi e che l'immaginazione degli italiani sia una grande risorsa per la ricerca", ha aggiunto l'astrofisica Margherita Hack, intervenuta in videoconferenza da Trieste. "Tuttavia penso si dovrebbe togliere il valore legale alla laurea, perché le nostre università sono affollate di gente che vuole solo il pezzo di carta e ci mette anche dieci anni, mentre dovrebbe esserci un rapporto più stretto tra docenti e discenti".

"Senza le più avanzate idee della fisica del '900 gli oggetti che oggi usiamo non funzionerebbero, ma questo è come se nessuno lo sapesse", provoca Guido Tonelli, fisico tra i responsabili della scoperta del bosone di Higgs, "Si crede che la tecnologia si trovi in un bosco, ma parte tutto dalla ricerca e da quelle domande che, mi permetto di dire, rasentano il filosofico. Dobbiamo rovesciare il paradigma per cui siamo noi ricercatori ad aver bisogno di altri: è la società che ha bisogno di noi. E l'Italia produce ancora oggi alcuni dei migliori scienziati al mondo".

Ha portato invece la sua esperienza di imprenditore Renato Soru, fondatore di Tiscali che impiega circa mille persone in Sardegna. "Un Paese non può vivere solo di turismo, a meno che non veda nei suoi figli solo cuochi e camerieri. Serve un'industria che impieghi le persone dodici mesi l'anno, non due mesi. In Italia non produciamo antenne, cellulari, nulla di elettronico, Siamo solo consumatori passivi, ma negli ultimi vent'anni tutte le innovazioni del web non hanno portato un posto di lavoro in Italia. Noi stiamo cercando di fare qualcosa in questo senso, trovare una via italiana al web, anche lavorando insieme alle università".

Piergiorgio Odifreddi, matematico, è ritornato sul tema delle differenze tra il nostro sistema universitario e quello degli altri paesi, criticando chi sostiene non siano necessari dei forti cambiamenti. "Se una persona insegna negli Stati Uniti non ha problemi a passare dalla costa Est alla costa Ovest se gli fanno un'offerta. Provate a farlo in Italia. Dobbiamo fare politiche universitarie non solo a livello regionale e nazionale ma anche europeo. Non c'è una sufficiente circolazione di professori: abbiamo l'Euro, ma ci manca il 'pa', il paese che va oltre la moneta". Il matematico si è poi concentrato sull'importanza di credere nella ricerca nel lungo periodo, anche quando sembra non porti a immediati benefici. "La matematica a volte chiede secoli per evolvere. Lo studio di Apollonio sulle sezioni coniche, che risale all'antica Grecia, ha acquisito importanza solo con Keplero quasi duemila anni dopo e anche la teoria dei numeri solo anni dopo è stata applicata alla crittografia".

Leggi l'articolo sul sito de l'Espresso.

Phd Plus Il PhD plus, il programma di Ateneo dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e alla creazione di impresa, giunge alla fase conclusiva. Il programma è partito il 12 marzo con un'attività seminariale dedicata a temi quali la brevettazione, la creazione di impresa, la valorizzazione delle idee scientifiche e la gestione dell'innovazione ed è stato arricchito con un'attività di coaching individuale e di gruppo a cui hanno partecipato gruppi selezionati di allievi che hanno potuto seguire anche alcune lezioni del Master in Business Administration, dedicate appunto all'imprenditorialità.

I progetti di impresa maturati dagli allievi, non solo dottorandi e dottori di ricerca ma anche laureandi e neolaureati dell'Università di Pisa, saranno presentati a investitori e rappresentanti dei Poli di innovazione della Toscana venerdì 10 maggio a partire dalle 14.30 nell'Aula Gerace del Dipartimento di Informatica. Gli allievi del PhD plus terranno i loro "pitch" - termine con cui comunemente si indica in ambito anglosassone la presentazione sintetica della propria idea di impresa - davanti a soggetti potenzialmente interessati a investire sui progetti.

Gli allievi del PhD plus hanno inoltre sperimentato una modalità di fare rete del tutto inedita in Italia. Durante le settimane del corso hanno organizzato diversi "pitch" in locali pubblici della città per parlare di impresa e di business in un ambiente informale che facilitasse lo sviluppo delle relazioni interpersonali e la condivisione delle idee. Giovedì 9 maggio al Lumiere (Vicolo del Tidi 6) si svolgerà un pitch inserito all'interno dell'iniziativa "Startup Revolutionary Road Tour" promossa da Barcamper dal titolo: "Entrepreneurial Spirit: arte, scienza e design", un evento che coniugherà la creazione di impresa con l'arte e l'intrattenimento. Dalle 19.00 alle 22.00 tre imprenditori locali Flowerssori, City4u e BioBeats racconteranno la loro esperienza di start-upper. Ospiti della serata saranno Gabriele Castellani, Evangelist Manager di Microsoft, Frangino Lucarini, Business Development & Marketing Manager di Nokia, Gianluca Dettori, Partner dPixel.

Info su www.thepitch.itIscrizioni su http://thepitchnetwork.eventbrite.it/

forma accordo TiscaliSviluppare attività di ricerca in settori di interesse comune, valorizzando le risorse formative e didattiche di cui l'Ateneo pisano dispone. È questo lo scopo della convenzione triennale firmata da Università di Pisa e Tiscali, che è stata presentata giovedì 9 maggio dal rettore Massimo Augello e dal fondatore di Tiscali Renato Soru, intervenuto all'Open Day della Ricerca promosso dall'Ateneo. "Per far fronte ai nuovi scenari economico-sociali, l'Università di Pisa sta promuovendo un crescente collegamento con il mondo del lavoro e della produzione – ha dichiarato Massimo Augello - La sinergia con Tiscali è una risorsa importante per i nostri studenti e ricercatori che, grazie a questa convenzione, potranno fare esperienza in una delle più affermate realtà italiane del mondo delle telecomunicazioni".

"Sono fermamente convinto che la ricerca e la conoscenza siano le più importanti chiavi di sviluppo per il nostro Paese - ha dichiarato Renato Soru, presidente e amministratore delegato Tiscali - Sono onorato di firmare questo accordo con l'Università di Pisa che rafforza la capacita di innovazione e di qualità dei contenuti di istella quale piattaforma al servizio del sapere italiano".

Nell'ottica di favorire la "circolarità" della conoscenza e la formazione a distanza, Tiscali metterà a disposizione dell'Università di Pisa alcuni suoi strumenti tecnologici di recente sviluppo. In particolare le attività di collaborazione si concentreranno, almeno inizialmente, su due progetti: il primo è finalizzato alla realizzazione di un repository per facilitare la diffusione e l'accesso a risorse digitali disponibili presso l'Università di Pisa - tesi di laurea, tesi di dottorato, appunti e dispense dei docenti - mediante il motore di ricerca istella recentemente lanciato da Tiscali. Con il secondo si intende realizzare un repository di risorse video, legate a eventi o lezioni o seminari che si svolgono presso l'Università di Pisa, per facilitarne la diffusione e l'accesso mediante la tecnologia Streamago di Tiscali.

Inoltre saranno promosse attività di ricerca e formazione nell'ambito dei settori Ricerca&Sviluppo di Tiscali, quali i motori di ricerca, le tecnologie HPC, il computational advertising, l'information retrieval. La convenzione prevede l'attivazione di specifici contratti di ricerca, borse di dottorato e di studio.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
La Nuova Sardegna
PisaToday.it
PisaInforma.it
NazionePisa.it
Agi.it
GoNews.it 

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