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Comunicati stampa
Giovedì, 04 Luglio 2013 13:46

A cena con le grandi scimmie antropomorfe

A cena con le grandi scimmie antropomorfe, è il nuovo appuntamento goloso che si svolgerà venerdì 7 giugno al Museo di Storia Naturale in via Roma 79 a Calci.

Il programma comincia alle 18 con una conferenza sull'evoluzione della specie umana. Elisabetta Palagi, primatologa del Museo, presenterà sia la dieta delle grandi scimmie antropomorfe sia quella dell'uomo e dei suoi antenati. Quindi Roberto Barale, professore di genetica dell'Università di Pisa, parlerà delle basi genetiche del gusto nell'uomo e nelle scimmie antropomorfe. Al termine della conferenza alcuni collaboratori del professor Barale proporranno ai partecipanti di valutare le loro capacità gustative mediante l'uso di campioni di sapori e per ognuno verrà stilato un "gustogramma" dal quale si potrà capire la diversità di percezione dei sapori.

Alle 19 seguirà una visita alle sale dei primati e dell'uomo accompagnati dagli esperti del Museo. Alle 20,15 sarà servita la cena base di "pietanze" amate dai nostri cugini primati e da noi. Il menù, curato dal ristorante Villa Poschi - le Arcate, è composto da carpaccio di carne con verdure, zuppa di farro della Garfagnana igp del consorzio produttori farro della Garfagnana, mucco pisano alla griglia con verdure grigliate, banane alla Cita, vino rosso della tenuta di Ghizzano.

Il costo della serata è 30 euro a persona. Per prenotare telefonare allo 050 2212975 (lunedì / venerdì ore 8.00-13.00) o allo 050 2212970 (sabato e festivi, ore 10.00-19.00), o inviare una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

"A cena con le grandi scimmie antropomorfe" fa parte di un ciclo di cene organizzato dal Museo di Storia Naturale in collaborazione con la Camera di Commercio di Pisa e la Confesercenti e la Confcommercio locali nell'ambito del progetto regionale "Il gusto dell'arte (l'arte del gusto)" di Vetrina Toscana.

La Pisa University Press ha aderito al Protocollo d'intesa sottoscritto dal coordinamento delle University Press italiane per la definizione dei criteri di scientificità delle pubblicazioni di alta divulgazione. Il Protocollo sviluppa una proposta operativa che definisce adeguati criteri di validità scientifica e individua concrete procedure di attribuzione dello status di "pubblicazione scientifica" ai prodotti della ricerca che potranno quindi essere presentati per le diverse istanze di valutazione, dai Nuclei di Valutazione all'Abilitazione Scientifica Nazionale, dalla Valutazione della Qualità della Ricerca ai progetti nazionali ed europei. La certificazione sarà documentata attraverso l'apposizione nel colophon del volume del logo UPI accompagnato dall'indicazione "Opera sottoposta a peer review secondo il protocollo UPI".

Il Protocollo stabilisce che, per potersi definire scientifica, una pubblicazione dovrà avere un carattere di originalità e presentarsi in una forma che permetta la verifica e il riuso in attività di ricerca. La lingua utilizzata e la distribuzione dovranno rendere accessibile la pubblicazione ai ricercatori potenzialmente interessati. La sede editoriale - rivista, collana, monografia, sito web - dovrà infine assicurare l'esistenza sistematica di una peer review esterna e con carattere di terzietà. Alla base dell'intero processo valutativo ci dovrà essere un percorso trasparente e tracciabile.

La Pisa University Press, aderendo a questo protocollo, intende fornire un significativo servizio ai docenti dell'Ateneo tenendo conto della sempre più rilevante tematica della valutazione e nella convinzione che "l'editore accademico" debba necessariamente avere come obbiettivo principale la divulgazione scientifica di alta qualità.

Piante medicinali, antichissimi erbari e opere d'arte contemporanea. Sono questi alcuni degli ingredienti di "Wild Medicine: Healing Plants Around the World, Featuring The Italian Renaissance Garden", una straordinaria esposizione appena inaugurata al New York Botanical Garden e di cui fa parte anche la mostra "The Reinassance Herbal", curata dalla professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, storica dell'arte dell'Università di Pisa.

"Alla Biblioteca LuEsther T. Mertz del New York Botanical Garden – ha spiegato Lucia Tomasi Tongiorgi – sono in mostra più di cinquanta rarissimi erbari alcuni dei quali mai esposti prima". C'è ad esempio il manoscritto "Circa instans" del 1275 che per la prima volta in Europa unisce la conoscenza Islamica e Occidentale del mondo vegetale. Oppure il trattato a stampa di botanica medica della religiosa tedesca Hildegard of Bingen (1098–1179) o ancora una rara edizione del 1565 dell'opera del botanico e fisico italiano Pietro Andrea Mattioli (1500–77) stampata con inchiostri oro e argento su carta blu.

La mostra "The Reinassance Herbal" ricostruisce lo sviluppo della conoscenza del mondo vegetale (e della medicina legata alle piante) partendo dall'epoca greca e romana sino ad arrivare al Rinascimento, un periodo in cui gli erbari non solo ambivano ad avere un valore scientifico ma anche estetico.

"Non è un caso – ha concluso la professoressa Tongiorgi – che nell'Italia culla del Rinascimento siano anche nati i primi orti botanici come luoghi dedicati allo studio delle piante e delle loro proprietà medicinali. I primissimi furono fondati all'Università di Pisa e di Padova a metà del Cinquecento e da questi due giardini provengono parte delle piante ora esposte nel New York Botanical Garden".

Nasce a Pisa il Centro di competenza per le tecnologie del calcolo ad alte prestazioni e il cloud, che riunisce l'Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e due colossi mondiali dell'Information Technology, quali Dell e Intel. Il Centro, la cui denominazione ufficiale è "High Performance Computing & Cloud Competence Center", è stato presentato mercoledì 29 maggio 2013 nella Sala Gerace del dipartimento di Informatica. Il Centro è stato realizzato grazie al supporto di apparecchiature di ultima generazione di Dell e all'implementazione del coprocessore Intel "Xeon Phi". L'impiego di queste tecnologie offre nuovi livelli di prestazione, efficienza e programmabilità: elementi indispensabili per il computing di livello exascale, che rappresenta la prossima meta nella ricerca scientifica. Vi aderiscono l'IT Center dell'Ateneo pisano e il Centro di supporto per la Ricerca DREAMS della Scuola Normale, che metteranno a disposizione la significativa esperienza maturata sulle nuove tecnologie e sul loro impiego per la costruzione di sistemi software e hardware complessi.

I sistemi HPC e cloud sono elementi essenziali nell'elaborazione di dati scientifici e nel mondo industriale, consentendo l'elaborazione di enormi quantità di dati necessari all'avanzamento delle conoscenze. Il Centro è già impegnato nel supporto della risonanza magnetica 7 tesla di Imago 7, inaugurata recentemente a Calambrone, per l'attività di archiviazione ed elaborazione dei dati medici acquisiti.

L'inaugurazione del Centro segna, dunque, una tappa importante nel percorso di collaborazione che si sta sviluppando tra le istituzioni universitarie pisane e le due multinazionali del settore informatico. Rappresenta inoltre un esplicito riconoscimento delle competenze scientifiche e tecniche accumulate nelle strutture che sono alla base della collaborazione.

"Dell guarda sempre con grande attenzione all'innovazione, con l'obiettivo specifico di supportare in modo efficace progetti orientati al futuro - ha commentato Ivan Renesto, Enterprise Field Marketing Manager di Dell - In particolare, questo centro rappresenta un punto di riferimento per attività di sperimentazione in ambito Cloud e High-Performance Computing a supporto del tessuto aziendale italiano attraverso le tecnologie più avanzate oggi disponibili sul mercato. Assieme a Intel, abbiamo messo a disposizione le nostre soluzioni tecnologiche d'avanguardia, per creare un 'cluster HPC', ovvero una rete di calcolatori ad elevate prestazioni in grado di elaborare e ricostruire in tempo reale ambienti virtuali di possibile utilizzo nei più svariati ambiti economici e scientifici, quali ricerca, letteratura, arte, storia, e altri ancora".

"Questa collaborazione - ha dichiarato Carlo Parmeggiani, Direttore Public Sector di Intel Sud Europa - è per noi molto importante, poiché permette di dimostrare la rilevanza che il mondo della ricerca riconosce alle nostre più recenti tecnologie e sottolinea, ancora una volta, come queste rappresentino un valore aggiunto soprattutto nell'High Performance Computing. In particolare la nuova architettura resa possibile dalla combinazione della famiglia di processori Intel Xeon E5 e Intel Xeon Phi, offre la capacità di effettuare più velocemente calcoli e simulazioni e di prendere decisioni più informate, alimentando la crescita dell'HPC e dell'analisi dei dati".

L'IT Center è un centro interdipartimentale dell'Università di Pisa, costituito dai dipartimenti di Fisica e di Informatica, e prossimamente da quello di Ingegneria dell'informazione. Il Centro si occupa di approfondire gli aspetti delle tecnologie del settore ICT, che potranno essere usate per svolgere attività di ricerca e di sviluppo per l'Ateneo. L'IT Center costituisce, inoltre, un punto di incontro tra le principali realtà internazionali e la grande tradizione di elaborazione dati dell'area pisana, in modo da offrire opportunità di alta formazione agli studenti e di sviluppo alle realtà industriali locali.

Il Centro di Supporto per la Ricerca DREAMS (Distributed Research Environment for Advanced Modeling and Simulation) è un Centro della Scuola Normale Superiore dedicato all'applicazione delle tecnologie dell'ICT alla scienza, sia dal punto di vista computazionale che della visualizzazione dei dati mediante sistemi, con l'ausilio di realtà virtuale, altamente interattivi.

Giovedì, 04 Luglio 2013 13:38

«Uomo, orso e lupo: chi ha paura di chi?»

Sabato 1 giugno dalle 10,30, in occasione dell'inaugurazione di esemplari "naturalizzati" di orso bruno e lupo appenninico, il Museo di Storia Naturale di Calci organizza una mattinata di approfondimento sui rapporti che gli uomini hanno avuto con questi due grandi predatori. Daniele Zovi, Comandante del Corpo Forestale dello Stato per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, terrà il seminario "Uomo, orso e lupo: chi ha paura di chi?". A seguire una visita del museo e per i più piccoli la lettura di fiabe che hanno come protagonisti questi due animali. Alla fine della mattinata sarà offerto un buffet ai partecipanti. L'iniziativa è inserita all'interno del programma "Amico Museo 2013". Per prenotare telefonare allo 050 2212970.

Nella seduta del Senato Accademico di mercoledì 29 maggio 2013, il rettore Massimo Augello ha voluto dare ampio risalto alla questione della chiusura del Palazzo della Sapienza, decretata esattamente un anno fa, tracciando un bilancio delle attività svolte finora dall'Ateneo e di quelle messe in cantiere per l'immediato futuro. Di seguito una sintesi dell'intervento del rettore.

Come è noto, un'ordinanza del sindaco del 29 maggio 2012, che recepiva i risultati del sopralluogo svolto dai Vigili del Fuoco di Pisa, ha decretato la chiusura del Palazzo della Sapienza, sede della Facoltà di Giurisprudenza e della Biblioteca Universitaria. Si è aperta così una ferita grave per l'intera città, e prima di tutti per la comunità accademica, che l'Ateneo vuole ricordare oggi, esattamente a un anno di distanza, rilanciando con forza l'appello a tutte le istituzioni coinvolte - compresi il nuovo presidente del Consiglio, Enrico Letta, e i nuovi ministri per i Beni e le attività culturali e dell'Istruzione, dell'università e della ricerca - per trovare insieme delle soluzioni concrete, facendosi carico del problema, ognuno per la sua parte di responsabilità e competenza.

Dopo aver gestito le prime settimane di stretta emergenza, l'Università e il MIBAC hanno avviato il monitoraggio dello stato del Palazzo della Sapienza, al fine di analizzare e risolvere i numerosi fenomeni di degrado e di iniziale, ma evidente dissesto statico che affliggono l'edificio. Queste attività, volte a rendere accessibile il Palazzo, in condizioni di sicurezza e nel più breve tempo possibile, sono state coordinate da una Commissione nominata dal MIBAC e dall'Università, di cui fanno parte il professor Walter Salvatore, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, l'ingegner Paolo Iannelli, funzionario dello stesso ministero, e l'ingegner Simona Burchi, referente della Divisione Edilizia dell'Ateneo.

Il percorso verso la riapertura del Palazzo si articola in più fasi. La prima, in via di completamento, è volta a comprendere la morfologia e le caratteristiche strutturali dell'edificio. Il rilievo geometrico completo e accurato del Palazzo è concluso, mentre sono in fase di esecuzione e completamento l'analisi del terreno e quella dei carichi statici che effettivamente agiscono in corrispondenza della Biblioteca Universitaria. Sono inoltre in fase di avanzata programmazione i rilievi sulle diverse strutture che compongono l'edificio e sulle loro fondamenta. È in fase di acquisizione, infine, un sistema wi-fi che consentirà la lettura in remoto dei dati misurati dai numerosi sensori posizionati in corrispondenza delle lesioni più importanti dell'edificio. Queste attività saranno terminate entro l'estate.

Subito dopo, potranno partire le verifiche statiche, strutturali e sismiche, in modo da controllare le destinazioni d'uso delle diverse parti dell'edificio. Questo risultato, che sarà raggiunto entro novembre o dicembre, consentirà di programmare gli interventi di ripristino del Palazzo, in una situazione di piena sicurezza e agibilità.

Negli scorsi mesi, l'Ateneo ha naturalmente operato per dare una risposta "politica" al problema, in stretta sinergia con tutte le altre istituzioni coinvolte. Su iniziativa del rettore, è stata convocata una Conferenza dei Servizi che riunisse gli enti potenzialmente interessati alla questione; sono stati personalmente interessati i precedenti ministri del MIBAC e del MIUR; sono stati stabiliti percorsi comuni tra le istituzioni per programmare le iniziative da adottare e per dare una soluzione provvisoria alle esigenze di chi frequentava gli ambienti della Sapienza, a partire dalla Biblioteca Universitaria (che proprio in questi giorni ha inaugurato un punto di consultazione nei locali della residenza Nettuno) ; sono state, infine, acquisite risorse da destinare al recupero del Palazzo, sia stanziando fondi nel Bilancio dell'Ateneo, sia ottenendo un primo significativo finanziamento a livello ministeriale.

L'Università ha seguito questo percorso con ferma determinazione, cosciente che il Palazzo della Sapienza rappresenti un patrimonio prezioso per la comunità scientifica pisana e per la stessa città. Mettendo da parte critiche strumentali e sterili interventi, l'Ateneo ha cercato di operare concretamente, mettendo in campo tutte le energie a disposizione. È la stessa ferma determinazione con cui l'Università di Pisa intende proseguire nel futuro, con la volontà di trovare una soluzione definitiva nei tempi più brevi possibili.

Giovedì 30 maggio, in occasione del passaggio del Barcamper della Maker Faire Roma, il FabLab Pisa, supportato dai dipartimenti di Ingegneria, dal prorettorato all'Innovazione e al trasferimento tecnologico e dall'Ufficio per la valorizzazione della ricerca dell'Università di Pisa, organizza un evento dimostrativo presso il parcheggio di Ingegneria, in Largo Lucio Lazzarino 2. Il Barcamper sta girando l'Italia alla ricerca di inventori e persone che vogliono fare impresa partendo dalla meccanica, dall'elettronica e dal software. Chiunque voglia descrivere un'idea a possibili investitori deve prenotarsi per un "pitch" con il team del Barcamper collegandosi al sito http://barcamper.it.

In occasione del Barcamper a Pisa non solo si racconteranno le idee sulle quali costruire spin off o start up, ma i dipartimenti della ex facoltà di Ingegneria metteranno in mostra alcune demo. Chiunque voglia portare prodotti o voglia mostrare nuove tecnologie sarà accolto nello stand che verrà affiancato al Barcamper.

Il programma della giornata sarà aggiornato sul sito del FabLab Pisa, www.fablabpisa.org. L'obiettivo del FabLab Pisa, nato su iniziativa di un gruppo di studenti, ricercatori, professori e professionisti, è quello di dar vita al primo spazio reale e virtuale per la generazione, la condivisione di idee e per il loro sviluppo sotto forma di veri e propri prototipi funzionanti.

In occasione del tradizionale "Concerto Annuale nel Giugno Pisano", giunto alla quattordicesima edizione, sabato 1 giugno, alle ore 21.15, al Teatro Verdi (ingresso libero fino a esaurimento dei posti), il Coro dell'Università di Pisa presenterà i "Carmina Burana" di Carl Orff, nella versione originale dell'autore per soli, coro, due pianoforti e orchestra di percussioni. Il concerto, organizzato dal Centro Universitario per la diffusione della cultura e della pratica musicale in collaborazione con l'Associazione Laureati Ateneo Pisano e la Fondazione Teatro di Pisa, aprirà così le manifestazioni del Giugno Pisano e - data la vicinanza cronologica con il 165° anniversario della Battaglia di Curtatone e Montanara - sarà anche un'occasione per ricordare sulle note dei più celebri canti goliardici non solo le vittime di quella battaglia, ma tutti gli studenti prematuramente scomparsi. Insieme al Coro dell'Università di Pisa si esibiranno il soprano Federica Nardi, il tenore Alfio Vacanti, il baritono Carlo Morini, le pianiste Chiara Mariani e Laura Pasqualetti e i percussionisti Giorgio Ribechini, Vittorio Ferrari, Luca Marino, Fabio Rogai e Federico Poli. Sul podio il maestro Stefano Barandoni.

L'Università di Pisa commemora il 165esimo anniversario della battaglia di Curtatone e Montana del 1848 dove combatté per l'indipendenza italiana anche un battaglione pisano di studenti e docenti dell'Ateneo. Mercoledì 29 maggio dalle 17,00 sono in programma al Museo della Grafica la tavola rotonda "Storia, identità e memoria" e un'esibizione del coro dell'Università. All'incontro, introdotto e coordinato dal prorettore al territorio Maria Antonella Galanti, partecipano i professori Alberto M. Banti, Romano P. Coppini e Riccardo Faucci. Seguirà un interludio musicale del coro diretto da Stefano Barandoni e accompagnato dal pianista Fabrizio Ferrari che eseguirà il "Va pensiero" e altre arie dal "Nabucco" di Giuseppe Verdi. L'appuntamento è a ingresso libero e fa parte del ciclo di eventi organizzati nell'ambito del programma regionale "Amico Museo 2013 – Visite di Primavera".

Mercoledì, 03 Luglio 2013 07:45

Nasce Welco, il citofono che sta in tasca

WelcoCollegare il citofono allo smartphone o al tablet per essere sempre in contatto con la propria abitazione o l'ufficio. Da questa idea nasce Welco, il citofono che sta in tasca, un dispositivo che è anche un'impresa start up creata da un giovanissimo team di cui fanno parte due studenti di ingegneria gestionale dell'Università di Pisa, il 23enne Alessio Pace (in basso a destra) e il 27enne Leo Sculli (in basso a sinistra).

A giugno, a pochi mesi dalla sua nascita, Welco ha già vinto un "grant d'impresa" di 25mila euro assegnato da Working Capital di Telecom Italia superando una selezione durissima: su 1.200 progetti presentati ne sono stati finanziati solo 15. Oltre alla borsa, Leo Sculli sarà a Milano da luglio e per tre mesi per partecipare a un percorso di accelerazione d'impresa che si svolgerà nella sede di dPixel, una società di venture capital specializzata nel supporto di iniziative imprenditoriali in ambito tecnologico.

 Leo Sculli"Welco ha già un prototipo dimostrativo e contiamo di commercializzarlo a marzo del 2014 – ha spiegato Leo Sculli - Il nostro obiettivo a breve termine, oltre ad affrontare aspetti di ricerca e sviluppo, si concentra sulla ricerca di potenziali investitori, in modo da poter portare avanti le implementazioni dell'hardware, del software e di App proprietarie e depositare i brevetti".
Welco ha debuttato alla Startup Weekend di Torino nel marzo 2013 e in quell'occasione si è formato il team che oltre ai due studenti pisani comprende altri cinque ragazzi, ingegneri ed economisti, fra i venti e i trent'anni: Francesco Medda, Marco Arrobbio, Gabriel Occhino, Guido Parissenti e Carlo Buccisano.

Welco è anche su Facebook.

Alessio Pace

 


 

Ne hanno parlato:
GiovaniSì
TirrenoPisa.it
Leggo.it
InToscana.it
StampaToscana
PisaInformaFlash.it 
PisaToday.it
ilReporter.it 
Ingegneri.info 

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