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Comunicati stampa
Lunedì, 17 Settembre 2012 13:47

Al via la selezione per i componenti del CdA

Sono stati pubblicati sul sito dell'Università di Pisa, all'indirizzo http://www.unipi.it/ateneo/governo/elezioni/elezioni5/index.htm, gli Avvisi per l'individuazione di cinque componenti interni e di due componenti esterni del Consiglio di Amministrazione.

La pubblicazione degli Avvisi segue la recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta avanzata dal ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca di sospendere in via cautelare alcune disposizioni del nuovo Statuto e in particolare quella per la designazione con il metodo elettivo di alcuni rappresentanti del CdA. L'Università ha così potuto avviare le procedure per l'individuazione dei componenti interni ed esterni del Consiglio di Amministrazione, definendone le Linee guida nella seduta del Senato Accademico di mercoledì 12 e del Consiglio di Amministrazione di giovedì 13 settembre.

Sala Cherubini

L'Avviso per la presentazione delle candidature interne, la cui scadenza è fissata al 3 ottobre, si riferisce a una componente del personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato e a quattro componenti scelti tra professori o ricercatori a tempo indeterminato. Il bando per la presentazione di candidature per i due componenti esterni prevede come scadenza il 15 ottobre. Sia per i componenti interni che per quelli esterni si mira a individuare, come recita lo Statuto dell'Ateneo, "personalità anche straniere in possesso di comprovata ed elevata competenza in campo gestionale ovvero di specifica esperienza professionale di alto livello con una necessaria attenzione alla qualificazione scientifica e culturale, ovvero tra personalità scientifiche di livello internazionale".

Venerdì, 14 Settembre 2012 10:03

Ad Andrea Bocelli il 'Campano d'oro' 2012

Bocelli 5La sorpresa, tanto attesa e desiderata, si è materializzata al termine dell'incontro, quando Andrea Bocelli è salito sul palco e si è unito al Coro dell'Ateneo, diretto da Stefano Barandoni, per esibirsi sulle note del "Panis Angelicus" di César Franck. Si è conclusa così, con gli applausi convinti delle centinaia di cittadini, studenti e docenti che hanno affollato la Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano fino al tardo pomeriggio, la cerimonia di conferimento del "Campano d'oro", il prestigioso riconoscimento che premia i laureati illustri dell'Università di Pisa e che quest'anno è stato assegnato al tenore di Lajatico.

Poco prima, nel ricevere il "Campano" dalle mani del presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi, Andrea Bocelli ha reso omaggio alla sua Università: "ognuno di noi è la summa di ciò che ha imparato nella vita – ha detto – e io sono grato all'Università di Pisa per avere contribuito a fare di me quello che sono oggi. Ricordo l'Ateneo con affetto e anche con tenerezza, come capita alle immagini che richiamano alla mente la propria giovinezza, così come ricordo tutti i professori che ho incontrato nel mio percorso di studi". Bocelli ha quindi rievocato i suoi anni universitari, rendendo merito alle tante persone, compresi i primi maestri di canto e alcuni docenti universitari, che hanno avuto un ruolo decisivo nella sua formazione, "a cominciare dai miei genitori, che sono stati coraggiosi nell'insegnarmi a essere coraggioso".

Anche la "Laudatio" del professor Eugenio Ripepe, intervenuto nella doppia veste di preside della facoltà di Giurisprudenza e di relatore della tesi di laurea di Bocelli, si è soffermata sugli anni di formazione del maestro. Un percorso riletto come un viaggio da Andrea Bocelli al dottor Bocelli e ritorno: "questo nostro allievo – ha argomentato il professor Ripepe - ha speso tante energie per terminare gli studi, ma dal giorno dopo ha lavorato per tornare a essere semplicemente Andrea Bocelli, senza valorizzare la laurea appena conseguita e anzi impegnandosi ancor di più per trovare una sua strada nel campo della musica".

bocelli 2Leggendo le "Motivazioni" del riconoscimento, il presidente dell'Associazione dei Laureati dell'Ateneo Pisano ha sottolineato tre aspetti principali. "Dotato di grande sensibilità e cultura - ha detto Paolo Ghezzi - Bocelli si è dedicato con tenacia e costanza alla ricerca musicologica, rinnovandosi continuamente come artista e come uomo e diventando esempio virtuoso per quei giovani che attraverso l'impegno e lo studio mirano all'eccellenza". In un passaggio successivo, Ghezzi ha quindi evidenziato l'attenzione del tenore per i temi della restituzione, del dialogo e della cooperazione tra i popoli: "Con il suo costante impegno sociale, richiama ciascuno alla necessità di restituire e condividere parte dei doni e delle fortune a diverso titolo ricevute, ricercando fondamenti di equità e giustizia senza i quali ogni successo professionale e ogni eccellenza non possono che essere fonte di gioia parziale". L'ultima annotazione è stata dedicata al "continuo, grande attaccamento alla città di Pisa, alla sua Università, al suo territorio, valorizzandone la promozione e contribuendo fattivamente al loro progresso".

Bocelli 3Il rettore Massimo Augello ha aperto gli interventi celebrando Andrea Bocelli, anche attraverso la citazione di uno dei libri preferiti dal tenore, "Le Confessioni" di Tolstoj, ma facendo cenno nello stesso tempo alla recente chiusura del Palazzo della Sapienza, il luogo dove la comunità universitaria pisana ha sempre celebrato i suoi momenti più solenni, compreso quello legato al premio del "Campano". "Mi pare una coincidenza simbolicamente importante - ha detto - che questa prima cerimonia fuori della Sapienza veda come protagonista un laureato in Giurisprudenza; anzi, il laureato più conosciuto al mondo della facoltà e dell'intero Ateneo pisano, che quelle aule ha frequentato, conservando una viva memoria di quegli anni". Il professor Augello ha poi terminato il suo discorso formulando, a nome di tutta la comunità accademica pisana, il desiderio di "ritrovarci presto all'interno del Palazzo della Sapienza per ascoltare la magnifica voce di Andrea Bocelli".

Guarda il video con i momenti più belli della cerimonia.

Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaNotizie.it
PisaToday.it
PisaInforma.it

Venerdì, 14 Settembre 2012 09:43

L'Internet Festival è alle porte

InternetFestival2012Dal 4 al 7 ottobre a Pisa va in scena il futuro. Dalla città simbolo dell'informatica italiana - all'Università di Pisa nacque nel 1969 il primo corso di laurea in informatica d'Italia e proprio dal Cnr pisano partì nel 1986, la prima connessione a Internet - prende il via l'Internet Festival 2012, un appuntamento per scoprire ed esplorare gli scenari, le tendenze e gli sviluppi futuri della Rete. Quattro giorni, 104 eventi, 200 relatori, 12 location diffuse per la città, concerti, installazioni, mostre, incontri, contest e workshop.

Promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Cnr, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di PisaUniversità di PisaScuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore, Associazione Festival della Scienza, Internet Festival ha scelto come filo rosso dell'edizione 2012 le "Forme di Futuro". Un programma ricco di eventi e incontri attraverso i quali indagare le connessioni, i legami, le relazioni che, grazie a Internet, ridisegnano il paesaggio sociale, culturale ed economico a livello globale. Il direttore del Festival è Edoardo Fleischner, il coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana. Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) e Anna Vaccarelli (Istituto di Informatica e Telematica Cnr) coordinano rispettivamente il comitato scientifico e quello esecutivo.

"L'Università di Pisa ha una sua visione del futuro - ha detto Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa - lo scenario è quello di una comunità che si confronta con orizzonti sempre più ampi nella formazione e nella ricerca, dai progetti europei su ICT e tecnologia avanzata agli accordi con prestigiosi enti come il MIT, il Massachusetts Institute of Technology. Tutto ciò senza dimenticare il territorio e i servizi per la comunità di studiosi e studenti, dai progetti di e-learning alla rete telematica per connettere le strutture scientifiche, didattiche e di servizio che di fatto rendono le strutture del nostro Ateneo una piccola smart-city. L'utilizzo consapevole e creativo della tecnologia apre nuove opportunità di ricerca e di apprendimento alla comunità accademica pisana". "Il nostro obiettivo – ha concluso la professoressa De Francesco - è quello di migliorare l'esperienza formativa dei nostri studenti coniugandola con la tradizione pisana di rigore e di eccellenza accademica".

La partecipazione dell'Università di Pisa all'Internet Festival si fonda su un continuum di innovazione, un percorso che si snoda nei decenni e che ha come chiave di volta la scienza e l'innovazione tecnologica. Qui di seguito una panoramica dei principali eventi in cui è coinvolta l'Ateneo. Maggiori dettagli e aggiornamenti sul sito www.internetfestival.it.
 

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internet_festival-340x313Tavola Rotonda
Technologies, Laboratories and experiments towards ad Future Internet for all
Chair: Prof. Stefano Giordano, Department of Information Engineering – University of Pisa
Panelists:
Antonio Bicchi (Director Piaggio Center of the University of Pisa) 
Giancarlo Prati (Director – Institute of Communication, Information and Perception Technologie – Scuola Superiore Sant'Anna)
Fabio Beltram (Direttore della Scuola Normale Superiore e direttore del laboratorio NEST) 
Paolo Ferragina (prorettore alla ricerca applicata ed al trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa) 
Speaker to be confirmed, CNR Italy
Luigi Perrissich - General Director, Confindustia Servizi Innovativi
Valerio Zappalà – Director Infocamere

Le nuove tecnologie ICT trattate specificatamente nella Flagship Initiative Digital Agenda for Europe, hanno un ruolo essenziale nell'ambito del programma quadro dell'unione europea "Europa 2020". La tavola rotonda vuole analizzare le problematiche tecnologico scientifiche di Future Internet, ovvero l'insieme di tecnologie e di standard destinati a delineare le funzionalità e le prestazioni di Internet nel futuro. La tavola rotonda si propone di valorizzare le competenze italiane nel settore delle tecnologie di networking, per creare un circuito virtuoso nazionale, fondato sulla ricerca e sviluppo, sull'innovazione e sulla formazione, che guardi alle esigenze e alle sinergie nazionali, ma mantenga nello stesso tempo una prospettiva e un'eccellenza scientifica a livello europeo. "Il format" della Sessione sarà quello di iniziare con le presentazioni dei relatori (come si può immaginare molto legate al territorio pisano ed alle sue eccellenze nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni) per poi passare ad una tavola rotonda alla quale autorevoli rappresentanti di Confindustria, di associazioni di categoria e di enti governativi possano animare la discussione estendendo naturalmente la discussione a temi di interesse nazionale.

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Tavola Rotonda
Big Data
Prof. Dianora Poletti (Chair), Università di Pisa
Prof. Dino Pedreschi, Università di Pisa
Dott.ssa Fosca Giannotti, ISTI CNR, PISA

Big data & social mining: il nuovo microscopio per capire come funziona la società
Giuseppe Forte (Ass. Comune di Pisa)

Big Data e pubblica amministrazione: innovazione e sfide
Prof. Alessandro Mantelero, Politecnico di Torino e Centro Nexa

Big Data: i rischi della concentrazione del potere informativo digitale e gli strumenti di controllo
Chiara Pasquinelli

La sfida scientifica più pressante e affascinante del nostro tempo è comprendere la complessità della società globale e interconnessa in cui abitiamo e in cui avvengono fenomeni di portata senza precedenti: la crescita tumultuosa di Internet e del Web, la facilità delle telecomunicazioni e del commercio globale, la sorprendente velocità ed intensità con cui si diffondono notizie, epidemie, tendenze, crisi finanziarie, movimenti politici. Il nostro tempo ci offre anche l'opportunità di osservare da vicino e misurare il funzionamento della società: i "big data", originati dalle briciole digitali delle attività umane per effetto del nostro uso quotidiano dei sistemi ICT, registrano la nuda verità sui comportamenti individuali e collettivi con una precisione senza precedenti. Varie dimensioni della nostra vita sociale hanno un'immagine riflessa nello specchio digitale e come ogni nuovo microscopio nel passato, questi big data stanno spingendo verso una nuova scienza basata sui dati, che potrebbe aiutarci a svelare la complessità dei fenomeni sociali e prevedere i cambiamenti, le crisi e l'impatto delle scelte politiche. Questo tavola rotonda presenta molti esempi delle nuove domande che possiamo provare a rispondere facendo leva sui big data, discutendo anche il "new deal" sui temi della privacy, della trasparenza e della fiducia necessario per creare ed accedere alla conoscenza dei big data come un bene pubblico per tutti.

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Tavola rotonda 
Usi e abusi del virtuale

internet festival pisa

Giovanni Ventimiglia, esperto di ontologia del virtuale, professore di Filosofia applicata all'Istituto di Filosofia di Lugano, Svizzera.
Roberto Diodato, autore di un libro sull'Estetica del virtuale (Bruno mondadori, Milano 2005), professore di Estetica all'Università Cattolica di Milano.
Adriano Fabris, professore di Etica della comunicazione all'Università di Pisa e curatore del libro: Etica del virtuale (Vita e Pensiero, Milano 2007).

Che cosa è il "virtuale"? Il "virtuale" esiste? Il "virtuale" è bene? Il "virtuale" è bello? È evidente che non è possibile rispondere alla terza e alla quarta domanda, se prima non si è dato risposta alle prime due. Ma proprio questa risposta è molto difficile. Infatti "virtuale" è un termine inflazionato. Viene utilizzato in contesti e con significati diversi. Ecco allora il tema del dibattito: chiarire i molti significati del termine e sviluppare una riflessione sulla "realtà" del virtuale (ciò che, in gergo tecnico, si chiama "ontologia del virtuale"); definire poi i modi e le forme di una presenza virtuale delle forme del bello (ciò che gli addetti ai lavori chiamano "estetica del virtuale"); precisare infine che cosa è buono e che cosa non è tale nel nostro abitare la realtà virtuale (ciò che, in gergo filosofico, si chiama "etica del virtuale").

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Tavola rotonda
L'amore ai tempi di Internet

Il titolo è anche il titolo del libro di Laura Traverso sull'argomento, nel quale racconta come cambiano le relazioni amorose mediandole attraverso la rete. Ma non c'è soltanto la trasformazione delle relazioni eterosessuali: c'è un proliferare di altri tipi di relazione che proprio la rete rende possibile. In particolare su questi argomenti, accanto a Laura Traverso, giornalista genovese, è stata chiamata a parlare Flavia Monceri, filosofa politica dell'Università del Molise. Monceri si è occupata di relazioni queer e trans gender, e del modo in cui esse vengono vissute e comunicate. Coordina l'incontro Adriano Fabris.

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Tavola Rotonda
Net Neutrality

Prof. Giuseppe Attardi, Università di Pisa
Dott. Luca Nicotra, Agorà Digitale
Coordina Massina Russo, Repubblica

Il problema della neutralità della rete sta diventando sempre più grande e vacilla ancora senza una regolamentazione precisa. Una delle cause più importanti è la crescente domanda di traffico. La prioritizzazione a pagamento del traffico "end to end", oltre a porre questioni di principio legate alla diffusione dell'innovazione, ha dei risvolti pratici di competizione sul mercato che si riverberano su tutti gli operatori inducendo un intricato e costoso aumento di complessità del sistema. Qual è la via maestra per affrontare questi aspetti?
 

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Tavola Rotonda
La rete e altre storie

Prof. Andrea Piccaluga, Scuola Sant'Anna Pisa
Prof. Salvatore Natoli, Università Milano Bicocca
Coordina Gian Luigi Ferrari, Università di Pisa

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Tutorial Lab
"Quante ne SAI? Metti alla prova il tuo Sapere e le tue Abilità Informatiche"

Davide Borgioli, Ilaria Cerbai, Gian Luigi Ferrari, Università di Pisa

digital dreamsLe tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communication Technologies – ICT) rivestono un ruolo fondamentale per la crescita e l'occupazione. Il profondo mutamento degli scenari sociali richiede un'apertura all'innovazione tecnologica che non può essere svincolata da una crescita scientifica indispensabile per comprendere gli aspetti innovativi e le sfide culturali che accompagnano l'adozione di particolari soluzioni tecnologiche.. Il laboratorio vuole valutare le comoscenze degli utenti sulla struttura di internet e delle sue applicazioni (dal world wide wib alle tecniche di information retrieval e I motori di ricerca). L'utente del laboratorio dovra' risolvere dei test progettati per verificare non solo la conoscenza delle nozioni di base elementari, ma anche la comprensione dei meccanismi di funzionamento delle applicazioni di rete, ovvero i test permettono la verifica del livello di consapevolezza e autonomia nell'utilizzo delle tecnologie di rete. Il laboratorio fa parte del sistema di e-learning (progetto SAI@UNIPI) predisposto dall'ateneo pisano avente l'obiettivo di fornire agli studenti quelle competenze ICT indispensabile per essere per utenti attivi e consapevoli: senza la profonda comprensione di alcuni principi tecnici di base non è possibile cogliere la specificità della rete.

"C'era una volta la privacy - poi fu lo smartphone?"
Vincenzo Gervasi, Università Pisa

La diffusione dei social network e degli smartphone, la possibilità di essere connessi a Internet sempre e dovunque tramite le reti cellulari, e il mutato quadro legislativo creato nell'ultimo decennio hanno modificato in maniera profonda il nostro concetto di privacy. Concetti come l'inviolabilità della persona, del domicilio, della corrispondenza sono da secoli alla base della nostra cultura giuridica e dell'organizzazione sociale nel mondo occidentale. Gli strumenti giuridici che garantiscono certe libertà nel mondo fisico, non sono validi nel mondo digitale. La nostra "persona digitale" è un'identità elettronica; il nostro "domicilio" è dove risiedono i nostri dati, la nostra "corrispondenza" viaggia tramite servizi digitali gestiti da imprese commerciali, quasi sempre sottratte alla giurisdizione locale. In questo tutorial discuteremo di come gli smartphone che tutti portiamo sempre con noi, e a cui affidiamo tanta parte della nostra vita sociale, possano essere usati come dispositivi di sorveglianza elettronica, sia per scopi legittimi (per esempio, da parte delle forze di polizia per rintracciare criminali) che più discutibili (per esempio, da parte di regimi totalitari per reprimere il dissenso dei cittadini).

Puzzle Programming - C(i) risolvi il problema?
Rossano Venturini, Università di Pisa

Il laboratorio propone una sfida ai visitatori del festival: progettare e realizzare nel linguaggio di programmazione C programmi efficienti attraverso l'uso di strutture di dati e tecniche algoritmiche di base. La correzione della soluzione proposta avviene in maniera totalmente automatica: si sottopone la soluzione al sistema che stabilisce se il programma produce i risultati attesi quando viene eseguito su diverse istanze del problema. La scelta di questo meccanismo di valutazione vuole evidenziare l'importanza del rispetto delle specifiche del problema proposto. Gli utenti del laboratorio saranno "sfidati" nella soluzione di "puzzle". I "puzzle" sono problemi semplici da esporre le cui soluzioni richiedono strategie e argomentazioni sofisticate. Problemi di questo tipo sono utilizzati dalle grandi aziende (quali Google. Facebook, Microsoft, ecc.) per la valutazione dei candidati nella fase dei colloqui per le assunzioni

 


 

Mercoledì, 12 Settembre 2012 13:43

Dalla Regione Toscana 990.000 euro per la ricerca

Dalle energie rinnovabili, alla ricerca medica, dalle nanotecnologie alla robotica e allo spazio, dall'innovazione sociale all'informatica. Sono 33 i progetti di ricerca dell'Università di Pisa che hanno ottenuto dalla Regione Toscana un cofinanziamento complessivo pari a 990.000 euro. Gli assegni di ricerca, di cui è stato pubblicato il relativo bando al link www.unipi.it/ateneo/bandi/assegni/regtosc/bando/index.htm, saranno destinati a ricercatori under 35 e avranno una durata biennale, per un importo di euro 60.000, metà provenienti dal finanziamento regionale e metà da aziende e altri soggetti pubblici che collaborano all'attività di ricerca dei dipartimenti che hanno presentato il progetto. "Il nostro Ateneo – commenta il prorettore vicario, Nicoletta De Francesco - ha raccolto una cospicua quota del cofinanziamento per gli assegni di ricerca dal tessuto produttivo toscano e nazionale. In questa fase economica così difficile, è un segno di grande vitalità della nostra ricerca e allo stesso tempo del bisogno che le aziende hanno di 'ricerca' per ripartire".

L'importo complessivo stanziato dalla Regione, a valere sul Fondo Sociale Europeo, è pari a 6 milioni di euro che è servito per finanziare 200 assegni di ricerca biennali destinati alle università e agli istituti di ricerca toscani. L'Università di Pisa ha ottenuto il cofinanziamento di 33 assegni di ricerca su 38 richieste presentate. L'elenco completo dei progetti finanziati è disponibile al link http://www.unipi.it/ricerca/applicata/Fin/Bandi/assegni/progetti-finanziati.pdf.

"I finanziamenti stanziati dalla Regione Toscana permetteranno a diversi giovani ricercatori del nostro Ateneo di proseguire il loro percorso di ricerca su temi che interessano settori strategici e innovativi della nostra società - commenta il rettore Massimo Augello - Visti i continui tagli all'FFO, abbiamo bisogno che la Regione continui a investire risorse sulla formazione e sulla ricerca portate avanti dagli atenei e dagli enti toscani, in una prospettiva regionale di sistema universitario. Già oggi, sulla base dei dati a disposizione, il modello toscano si dimostra tra i migliori in Italia, con prospettive di ulteriore crescita che potrebbero trasformarlo in un distretto di ricerca e innovazione con pochi eguali a livello europeo e mondiale".

In relazione alla chiusura del Palazzo della Sapienza e agli articoli pubblicati dalla stampa nella giornata di martedì 11 settembre, l'Università di Pisa fa presente di aver ricevuto una lettera dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a firma della dottoressa Rossana Rummo, Direttore Generale per gli Archivi, protocollata in entrata il venerdì 7 settembre e arrivata sulla scrivania del rettore nella giornata di lunedì 10 settembre.

La lettera riepiloga le iniziative prese dall'amministrazione del Ministero al fine di affrontare l'emergenza determinata dall'ordinanza del sindaco di Pisa del 29 maggio 2012, con cui è stata disposta la chiusura del Palazzo della Sapienza. Riprendendo quanto scritto dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, a seguito del sopralluogo in Sapienza del 24 maggio scorso, il testo evidenzia "l'assoluta necessità di acquisire circostanziati e completi elementi che definiscano l'inagibilità totale o parziale dei locali in cui ha sede la Biblioteca".

La lettera termina affermando che, "tenuto conto delle caratteristiche storiche e monumentali dell'edificio della Sapienza, questa Amministrazione si rende disponibile a fornire un utile contributo con le proprie strutture tecniche alle indagini che saranno svolte da codesta Università".

A questo proposito, l'Università di Pisa fa presente che il monitoraggio dell'edificio della Sapienza da parte di un gruppo composto da ingegneri e tecnici dell'Ateneo, della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Culturali di Pisa e dal Coordinamento Prevenzione Sismica della Regione Toscana ha avuto inizio a partire dal 2010, nell'ambito di un progetto finalizzato a fornire indicazioni sul livello di vulnerabilità sismica di edifici di importanza strategica o comunque rilevanti. Tali indagini, la cui relazione è già stata consegnata negli scorsi mesi al ministro Ornaghi, avevano accertato una situazione preoccupante del Palazzo della Sapienza. Le scosse di terremoto dello scorso maggio hanno imposto ulteriori verifiche sulle strutture murarie, le pareti e i solai, da cui è poi derivata la richiesta da parte dell'Università di un sopralluogo al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. L'esito di tale sopralluogo ha portato all'ordinanza del Sindaco di chiusura dell'edificio.

Le indagini svolte dagli ingegneri e dai tecnici dell'Ateneo sono state intensificate dopo la chiusura del Palazzo, anche con l'utilizzo di tecniche che permettono analisi di dettaglio, quali il laser-scan e il georadar, e con il monitoraggio costante sulle principali lesioni evidenziate. Già un'ispezione sulle parti libere del Palazzo evidenzia comunque un'inclinazione del pavimento nella zona di ingresso della Biblioteca Universitaria mentre le verifiche statiche preliminari eseguite sugli orizzontamenti in corrispondenza della Biblioteca Universitaria hanno manifestato altresì una palese situazione critica riguardo il livello di sicurezza delle travi rompitratta e delle orditure secondarie. Il mancato soddisfacimento delle verifiche per i solai analizzati, almeno in alcuni casi, consigliano un più stringente controllo considerando i carichi effettivamente agenti su ciascuna trave secondaria e principale nonché l'esecuzione di saggi e verifiche più approfondite anche sugli altri solai soggetti a carichi permanenti e sovraccarichi di elevata entità.

Continuando con la linea di massima disponibilità e collaborazione istituzionale avuta fin dall'inizio, l'Università di Pisa è pronta a mettere a disposizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, come già fatto in questi mesi in diverse occasioni, tutta la rilevante documentazione tecnica prodotta sul Palazzo della Sapienza e a coordinarsi con i tecnici individuati dal Ministero per programmare ulteriori e più approfondite verifiche.

Si aprono nuove prospettive per lo studio delle malattie della retina: una ricerca condotta da studiosi del dipartimento di Scienze fisiologiche e di quello di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie dell'Ateneo Pisano ha permesso di far luce sui meccanismi che regolano la visione notturna con tecniche che potranno essere applicate all'indagine dell'evoluzione di patologie come la retinite pigmentosa. Lo studio dell'Ateneo è stato pubblicato nel mese di agosto sulla prestigiosa rivista inglese «The Journal of Physiology», ottenendo l'immagine di copertina, un articolo di elogio da parte di un noto studioso dell'MRC di Cambridge e una menzione speciale degli editor della rivista.

Come spiega Lorenzo Cangiano, ricercatore del dipartimento di Scienze fisiologiche e autore dello studio insieme a Sabrina Asteriti, dottoranda della Scuola di Fisiopatologia clinica e Scienze del farmaco, e a Luigi Cervetto e Claudia Gargini, docenti del dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Biotecnologie e Farmacologia, nella visione notturna il nostro sistema visivo cattura i pochi fotoni disponibili e trasforma la loro piccolissima energia in segnali nervosi sufficientemente grandi in modo che il cervello possa elaborare le immagini degli oggetti che ci circondano. Questo straordinario processo di amplificazione avviene nei bastoncelli, uno dei due tipi di cellule fotosensibili dell'occhio. Il gruppo di ricercatori pisani è riuscito a ottenere nuove e più precise misurazioni proprio dai bastoncelli, dimostrando che la loro efficienza nel rispondere a singoli fotoni è notevolmente superiore a quanto ritenuto finora.

L'ottimizzazione della tecnica nota come patch-clamp, in cui capillari di vetro finissimi vengono fatti aderire alla membrana della cellula, ha permesso al team di ricercatori di ottenere un accesso elettrico a queste cellule particolarmente piccole e delicate, portando a una scoperta che contribuirà in modo rilevante alla comprensione del funzionamento del sistema visivo.

La ricerca è stata effettuata su retina di topo. Questi animali, così come molti altri mammiferi, hanno, rispetto all'uomo, una visione dei colori più rudimentale, ma per molti altri aspetti la loro retina è simile alla retina periferica umana. Esistono, inoltre, modelli murini affetti da patologie della retina analoghe ad alcune forme di degenerazione retinica umana, come ad esempio la retinite pigmentosa (RP). Per tali motivi le tecniche di registrazione sviluppate dai ricercatori pisani assumono una notevole rilevanza clinica, potendo essere applicate anche allo studio di queste malattie.

Sono 232 le proposte presentate al concorso per l'ideazione del logo della Pisa University Press, la casa editrice dell'Ateneo. Di queste, 203 provengono da studenti, 19 da unità di personale tecnico-amministrativo e 8 da personale docente.

Il concorso, riservato al personale di ruolo o con contratto di lavoro a tempo determinato e agli studenti dell'Università di Pisa, chiedeva di elaborare una proposta grafica evocativa della città di Pisa e del libro, mantenendo per esteso la scritta "Pisa University Press". Le proposte saranno ora valutate da una specifica Commissione nominata dal Consiglio di Amministrazione della Pisa University Press e composta dai professori Nicoletta De Francesco, che ne è il presidente, e Antonella Angelini, oltre che da Manuela Marini, Claudia Napolitano e Bruno Sereni. La Commissione terminerà i suoi lavori entro la fine del mese di settembre. Al vincitore andrà un premio di 1.500 euro.

L'Università di Pisa festeggia Andrea Bocelli con il conferimento del "Campano d'oro", il prestigioso riconoscimento che l'Associazione laureati dell'Ateneo pisano (ALAP) assegna ogni anno a personalità di chiara fama internazionale che si sono laureate a Pisa.

L'incontro si terrà giovedì 13 settembre 2012 nella Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano. Alle ore 17 sarà inaugurato il portone della Chiesa, che è stato restaurato e consolidato a cura dell'ALAP, alla presenza del presidente ALAP, Paolo Ghezzi, del rettore Massimo Augello, del sindaco Marco Filippeschi, del presidente della Provincia, Andrea Pieroni, e del sovrintendente per le Province di Pisa e Livorno, Gian Carlo Borellini. Subito dopo si svolgerà la cerimonia di conferimento del "Campano d'oro", che sarà aperta dai saluti del rettore e proseguirà con la "Laudatio" del professor Eugenio Ripepe, preside di Giurisprudenza e relatore della tesi di Andrea Bocelli, e con la lettura delle "Motivazioni" da parte del presidente ALAP, Paolo Ghezzi. Dopo la consegna del premio - che consiste in una medaglia che raffigura la Torre del Campano, la cui campana ha scandito l'inizio e la fine delle lezioni universitarie dal Medioevo ad alcuni anni fa – ci sarà l'intervento di Andrea Bocelli. La serata sarà conclusa dall'omaggio del Coro dell'Università di Pisa, diretto dal Maestro Stefano Barandoni, che eseguirà musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy e Wolfgang Amadeus Mozart.

Il premio del "Campano d'oro" è stato istituito nel 1971 come riconoscimento in onore di ex allievi dell'Ateneo pisano che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell'industria e delle professioni. Fra gli illustri premiati delle scorse edizioni, vi sono l'ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, cui il "Campano d'oro" fu attribuito quando era governatore della Banca d'Italia, Carlo Rubbia, Giuliano Amato, Marcello Pera, Tiziano Terzani, Remo Bodei, Antonio Cassese e, da ultimo, il presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Lamberto Maffei.

Andrea Bocelli, che è nato a Lajatico, in provincia di Pisa, si è laureato in Giurisprudenza nel 1986, discutendo una tesi dal titolo "Il diritto naturale e la storia nel pensiero di Montesquieu". Il tenore sarà premiato con il "Campano d'oro" per i risultati raggiunti nel corso della sua prestigiosa carriera, che lo hanno portato ad essere oggi il laureato pisano più conosciuto al mondo, per l'impegno in campo sociale, testimoniato dal sostegno alla Fondazione "ARPA" e dalla recente nascita della Fondazione "Andrea Bocelli", e per il legame che ha sempre coltivato con la sua Università e il territorio pisano.

Dopo i primi 37 ragazzi arrivati all'inizio di agosto, sono giunti a Pisa altri 24 studenti brasiliani che, grazie al programma "Scienza senza frontiere", frequenteranno per sei mesi o un anno l'Università di Pisa. Il secondo gruppo di ragazzi è stato accolto nella Sala dei Cherubini del rettorato dal delegato per l'Internazionalizzazione Marco Guidi e dai referenti dell'Ufficio relazioni internazionali che, dopo i saluti iniziali, hanno dato loro indicazioni e consigli utili per vivere e studiare a Pisa.

Come i colleghi che li hanno preceduti, gli studenti brasiliani si iscriveranno ai corsi di laurea di ingegneria, medicina, veterinaria, agronomia e farmacia dell'Ateneo pisano e abiteranno in appartamenti o nelle residenze universitarie della città, convivendo con altri studenti italiani e stranieri. I 24 ragazzi vengono da diverse città brasiliane, da San Paolo a Recife, da Maquiné a Espirito Santo, da Caxias a Canoas.

L'Università di Pisa, insieme ad altri 10 atenei italiani, è stata scelta come meta di studio e di ricerca dal governo brasiliano per favorire la formazione e la ricerca dei propri giovani e tentare di integrare il proprio sistema della ricerca e del sapere ai più consolidati network internazionali. Il programma "Scienza Senza Frontiere", che mira a promuovere esperienze di studio e ricerca all'estero per oltre 75.000 giovani brasiliani, è coordinato da CAPES e CNPq, le Agenzie governative brasiliane che si occupano del rafforzamento delle competenze del sistema universitario e della ricerca, e si concentra su mobilità prevalentemente di breve e medio periodo, con lo scopo di finanziare esperienze all'estero di giovani brasiliani che tornino poi presso le università di origine per completare gli studi e ottenere il titolo finale.

Attraverso il coinvolgimento dell'Ambasciata Brasiliana in Italia, CAPES e CNPq hanno individuato un certo numero di università e centri di ricerca italiani con cui sviluppare uno specifico schema di mobilità all'interno di "Scienza senza Frontiere". Il progetto è strategico per l'internazionalizzazione dell'Università di Pisa, soprattutto per stabilire nuovi contatti anche ai fini della partecipazione a progetti di ricerca internazionali. La mobilità verso l'Ateneo pisano coinvolgerà tutti e tre i livelli della formazione universitaria e presto arriveranno dottorandi e post-doc.

Mercoledì, 12 Settembre 2012 13:38

In 1.840 per il concorso di Medicina

Sono arrivati da tutta Italia, 12 di loro da paesi extra-comunitari, e in contemporanea con le altre sedi universitarie italiane hanno risposto agli 80 quesiti a risposta multipla elaborati e forniti dal MIUR. Si è svolto nella mattinata del 4 settembre il concorso di ammissione ai corsi di Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria dell'Università di Pisa per il quale, quest'anno, sarà redatta un'unica graduatoria tra i candidati degli atenei di Pisa, Firenze Siena e Parma. I posti in palio sono 276 e a contenderseli si sono presentati 1.840 candidati rispetto ai 1.969 che avevano presentato la domanda e pagato la tassa di ammissione al test. Il 24% di loro è giunto a Pisa dalle regioni del Sud Italia, in totale il 38% veniva da fuori Toscana, e la maggior parte di loro è arrivata accompagnata da genitori che hanno atteso pazientemente ai cancelli d'ingresso la fine della prova.

Delle 80 domande che componevano il test, 40 erano di cultura generale e ragionamento logico, 18 di biologia, 11 di chimica e 11 di matematica. Raccogliendo le prime impressioni dei ragazzi alla fine della prova, sono i quesiti di biologia ad aver dato più grattacapi agli aspiranti studenti di Medicina. Nessun problema particolare, invece, per i quesiti di cultura generale che, sempre a dire dei ragazzi, erano volti a verificare più le capacità di ragionamento rispetto alla conoscenza di nozioni generali.

I prossimi appuntamenti con le prove di ammissione ai corsi a numero programmato dell'Università di Pisa sono il 5 settembre con il test per Scienze del turismo (90 domande arrivate per i 60 posti disponibili), il 6 settembre con il test per Ingegneria edile e architettura (141 domande per 97 posti) e il 7 settembre con Biotecnologie, Scienze biologiche e Scienze naturali (924 domande totali per rispettivamente 75, 350 e 130 posti).

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