Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

QS rankingLingue moderne, fisica e statistica: sono queste le discipline accademiche in cui l'Università di Pisa si è distinta a livello internazionale secondo i "ranking by subject" pubblicati dal "QS World University Rankings", la classifica che dal 2004 valuta i migliori atenei del mondo e che quest'anno, per la prima volta, ha preso in esame i singoli ambiti disciplinari. Con una valutazione che si basa principalmente su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell'internazionalizzazione, Pisa è riuscita a emergere in 3 delle 26 discipline prese in analisi, confermando la sua eccellenza nei diversi settori. Oltre a ribadire la riconosciuta tradizione dell'Università di Pisa nelle discipline scientifiche, i "ranking by subject" testimoniano infatti la qualità accademica di Pisa anche nel settore umanistico e delle scienze sociali ed economiche.

Nelle lingue moderne, l'Ateneo pisano occupa una posizione tra la 101° e la 150°, ed è seconda tra le università italiane dopo Bologna (51°-100°) e insieme alla Sapienza di Roma. Anche in fisica l'Università di Pisa si è piazzata tra il 101° e il 150° posto, dopo la Sapienza di Roma (51°-100°) e insieme agli atenei di Roma Tor Vergata e Bologna. Pisa si trova invece tra il 151° e il 200° posto della classifica delle discipline statistiche (nell'area delle Scienze sociali) insieme a Firenze, dopo Bologna (51°-100°), Sapienza di Roma e Padova (101°-150°).

Per conoscere la classifica generale delle Università stilata da "QS Ranking", pubblicata ogni anno sul sito www.topuniversities.com, è necessario aspettare ancora qualche settimana. Lo scorso anno l'Università di Pisa occupava il 300° posto, (con 22 posizioni guadagnate rispetto al 2009) classificandosi quinta a livello nazionale, dopo Bologna (176°), la Sapienza di Roma (190°), Padova (261°) e Milano (295°).

Ne hanno parlato:

Tirreno Pisa
PisaNotizie.it
TirrenoPisa.it 
PisaInformaFlash.it

Ann Katherine IsaacsOver the five and a half years of its activities, it has contributed -- through the international collaboration of universities and scholars -- to changing the way historical research is carried out in Europe: an article published in issue 14 of the "Socio-economic and Humanities Research for Policy News Alert Service" entitled "Using history to combat old stereotypes and foster citizenship" gives an overview of CLIOHRES.net, the Sixth Framework programme Network of Excellence, coordinated by the University of Pisa under the direction of Prof. Ann Katherine Isaacs. CLIOHRES.net, the most important European project in the Humanities and Social Science research sector, has registered important results and achievements: 45 partner universities, representing 31 countries including the European Union member states, the European Free Trade Association (Iceland, Norway, Switzerland), plus Serbia, the Russian Federation and South Africa; 180 researchers, equally divided between doctoral candidates and staff members, with multidisciplinary competences ranging from History to Geography, to Linguistics and Philology to Philosophy, from Sociology to Art History; a total grant of 4.5 million Euros, financed through the Sixth Framework Programme of the European Commission; 51 volumes containing more than 700 chapters, all published by the Edizioni PLUS, the University of Pisa Press, and available for free use and download from the website www.cliohres.net.

The acronym "CLIOHRES" stands for "Creating Links and Innovative Overviews for a New History Research Agenda for the Citizens of a Growing Europe". The Network takes as its starting point the consideration that ideas about 'history' are one of the main factors in the construction of the self-representation of individuals and groups, and hence in determining attitudes and actions towards 'others'. It is therefore a tool which, used critically, could generate values of respect and empathy, but that more frequently leads to misunderstandings, divisiveness and conflict.

tavoloCliohres47The Network is organised in six thematic research groups, which respectively deal with States, Institutions and Legislation; Power and Culture, including Language, Art and Architecture; Religion and Philosophy; Work, Gender and Society; Frontiers and Identities; Europe and the Wider World. CLIOHRES.net has also developed 5 transversal themes, involving the entire Network in research on some of the fundamental issues facing the "citizens of a growing Europe" today: citizenship(s), identities, discrimination and tolerance, migration and gender.

To read the article published on "Socio-economic and Humanities Research for Policy News Alert Service" go the link: http://scoopproject.org.uk/using-history-to-combat-old-stereotypes-and-foster-citizenship.aspx.

Ann Katherine IsaacsIn cinque anni ha contribuito a cambiare il modo con cui si fa ricerca storica in Europa, attraverso la collaborazione internazionale fra università e studiosi: in un articolo pubblicato sul n. 14 di SCOOP, il "Socio-economic and Humanities Research for Policy News Alert Service", dal titolo "Using history to combat old stereotypes and foster citizenship", viene tracciato il bilancio di CLIOHRES.net, il network di eccellenza del Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo, coordinato dall'Università di Pisa sotto la direzione della professoressa Ann Katherine Isaacs e conclusosi alla fine del 2010.

CLIOHRES.net è stato il più importante progetto europeo nel settore delle scienze umane e sociali che, tra il 2005 e il 2010, ha registrato risultati e numeri importanti: 45 università partecipanti, in rappresentanza di 31 nazioni dell'Unione Europea, ma anche dell'European Free Trade Association (Islanda, Norvegia), della Svizzera, della Serbia, della Russia e del Sudafrica; 180 ricercatori coinvolti, equamente divisi tra docenti e giovani dottorandi, con competenze multidisciplinari che spaziano dalla storia alla geografia, dalla linguistica alla filosofia, dalla sociologia alla storia dell'arte; un budget complessivo di 4 milioni e mezzo di euro, finanziato nell'ambito del VI Programma Quadro dell'Unione Europea; 51 volumi e oltre 700 tra saggi e materiali di ricerca prodotti, tutti pubblicati dalle Edizioni Plus, casa editrice dell'Ateneo di Pisa, e liberamente accessibili e scaricabili dal sito www.cliohres.net.

La rete "CLIOHRES", sintesi di "Creating Links and Innovative Overviews for a New History Research Agenda for the Citizens of a Growing Europe", è partita dalla considerazione che la storia è uno dei principali fattori che contribuiscono all'auto-rappresentazione di individui e gruppi, e quindi alle modalità attraverso le quali essi si rapportano con "gli altri". È dunque uno strumento che potrebbe generare valori di apertura e di vicinanza, ma che più frequentemente alimenta incomprensioni, divisioni e conflitti.

tavolo CliohresIl Network ha suddiviso i suoi lavori in sei gruppi tematici di ricerca, che si sono occupati rispettivamente di Stati, legislazioni e istituzioni; di Potere e cultura, compresi gli aspetti legati al linguaggio, alle arti e all'architettura; di Paradigmi religiosi e filosofici; di Lavoro, società e prospettive di genere; di Frontiere e identità; di Europa rispetto al mondo. Sono state inoltre sviluppate tematiche trasversali che hanno affrontato, approfondito e discusso alcuni dei concetti fondamentali che oggi si pongono di fronte "al cittadino di un'Europa che cresce": la cittadinanza, l'identità, la discriminazione, la tolleranza, la migrazione, il genere.

Per leggere l'articolo pubblicato sul "Socio-economic and Humanities Research for Policy News Alert Service" è possibile collegarsi al link http://scoopproject.org.uk/using-history-to-combat-old-stereotypes-and-foster-citizenship.aspx.

caosGuide chirurgiche in grado di forare i peduncoli spinali con estrema precisione, sulla base di immagini TC (Tomografia Computerizzata) del paziente: sono il risultato del lavoro congiunto svolto tra EndoCAS, il Centro di eccellenza per la Chirurgia Assistita al calcolatore dell'Università di Pisa, diretto dal Prof. Franco Mosca, e la Clinica Ortopedica Universitaria 1 dell'Aoup, diretta dal Prof. Michele Lisanti. Il frutto di questa sinergia è stato presentato la scorsa settimana a Londra, durante il congresso della CAOS-Computer Assisted Ortopaedic Surgery (l'appuntamento di riferimento mondiale sulle tematiche comuni ai due gruppi di lavoro: chirurgia ortopedica e tecnologie computer assistite) dall'ingegner Vincenzo Ferrari e dal dottor Paolo Parchi dell'Università di Pisa.

L'idea, per la quale l'ateneo pisano ha provveduto a depositare domanda di brevetto, è stata particolarmente apprezzata anche dagli organizzatori del congresso che, nella persona del Prof. Klaus Radermacher, Direttore dell'Helmholtz Institute for Biomedical Engineering of Aachen University e pioniere nella realizzazione di queste tecnologie, hanno invitato i due ricercatori pisani a fornire, oltre ai risultati esposti nella sessione plenaria, anche i dettagli del loro lavoro in un seminario all'interno di un workshop dedicato alle guide chirurgiche ortopediche. Un settore in decisa espansione.

La collaborazione tra la Clinica Ortopedica Universitaria 1 ed il Centro EndoCAS è nata poco più di due anni fa, per forte desiderio del Prof. Lisanti e con l'ingresso del Dr. Parchi in EndoCAS come dottorando del corso di dottorato in "Tecnologie per la Salute: Valutazione e Gestione delle Nuove Tecnologie in Medicina" diretto dal Prof. Mauro Ferrari. Come dimostra il congresso londinese, questa partnership ha già permesso di ottenere risultati di rilievo internazionale.

EndoCAS è stato istituito nel 2003 nell'ambito di un progetto finanziato dal Miur-Ministero per l'Università e la Ricerca, con il concorso dell'Università di Pisa, della Scuola Superiore di studi Sant'Anna, del Cnr, della Regione Toscana e il sostegno della Fondazione "Arpa" e dell'Aoup.

Dal 2006 il progetto ha dato vita a un Centro permanente di ricerca all'interno dell'ospedale di Cisanello, dove lavorano ingegneri, informatici, fisici, allo sviluppo e alla realizzazione di prototipi con pratiche applicazioni in numerose branche della chirurgia. Ad "Endocas Research" si è poi affiancata, con il sostegno della Regione Toscana, "Endocas Education": una struttura adiacente alla prima, finalizzata alla formazione di studenti, medici ed infermieri attraverso l'utilizzo di simulatori di vario genere, meccanici, meccatronici ed in realtà virtuale.

(Ufficio stampa Aoup)

Mercoledì, 06 Luglio 2011 10:27

Nuovo laboratorio linguistico a Economia

Laboratorio EconomiaLa facoltà di Economia ha inaugurato un nuovo laboratorio linguistico multimediale, dotato di 26 postazioni e attrezzato con le più moderne tecnologie per consentire al docente di interagire con la classe e agli studenti di accedere a innumerevoli servizi digitali in un contesto interattivo particolarmente stimolante. Il taglio del nastro è avvenuto mercoledì 6 luglio 2011, alle ore 10.30, alla presenza del preside Dianora Poletti, del rettore Massimo Augello e dei prorettori Ada Carlesi, Maria Antonella Galanti e Rosalba Tognetti.

La nuova struttura permette di allestire conferenze a distanza e di sviluppare piattaforme e-learning di ultima generazione a supporto dell'apprendimento individuale o di gruppo. La disponibilità di applicativi innovativi per lo studio delle lingue straniere, inoltre, qualifica il laboratorio come un centro linguistico dotato di supporti all'avanguardia, quali filmati interattivi e software di simulazione destinati al sostegno dell'apprendimento. In questo modo la facoltà potrà perfezionare le tecniche di insegnamento delle lingue straniere, la cui ricca offerta consente agli studenti di scegliere tra l'inglese, il francese, lo spagnolo e il tedesco.

L'accesso al laboratorio non sarà limitato ai soli studenti di Economia, ma riguarderà una molteplicità di utenti che potranno contare su un centro linguistico multimediale sofisticato e funzionale con standard tecnologici di assoluto rilievo.

Laboratorio Economia1La struttura è stata finanziata in parte con il sostegno di Unicredit Spa che, a seguito di gara pubblica, si è aggiudicata il servizio bancomat interno alla facoltà, versando quale corrispettivo un contributo di sponsorizzazione per la realizzazione di questo nuovo progetto. Il ricorso a gare pubbliche ha consentito di selezionare i migliori partner privati che hanno sostenuto la realizzazione di varie attività, applicando un modello che rappresenta una best practice riconosciuta a livello nazionale, non solo in ambito pubblico.

Con questa iniziativa si accresce ulteriormente la quantità e la qualità dei servizi offerti dalla facoltà pisana di Economia, che ha sviluppato in questi ultimi anni un articolato progetto di crescita capace di reggere la competizione con le migliori facoltà pubbliche e private.

Ne hanno parlato:

Il Tirreno Pisa

TgRegione.it

Maria AllegriniSu proposta del Ministro dell'insegnamento superiore e della ricerca francese, Maria Allegrini, professore ordinario di Fisica della materia all'Università di Pisa, è stata nominata nel gruppo di "personalità qualificate", e unica straniera, nel Consiglio scientifico dell'AERES, l'agenzia per la valutazione della ricerca e dell'insegnamento superiore francese corrispondente all'ANVUR italiana. Il presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy ha recentemente nominato il nuovo presidente del Consiglio scientifico dell'AERES e con lui i dieci nuovi membri in sostituzione dei componenti a cui quest'anno scadeva il mandato. Il neo-nominato presidente è il professor Didier Houssin, chirurgo di fama internazionale e precedentemente direttore generale della Sanità pubblica francese.

L'AERES è un'autorità amministrativa indipendente istituita in Francia nel 2007 con l'incarico di valutare le istituzioni di insegnamento superiore e gli enti di ricerca pubblici, e di validare le procedure di valutazioni dei loro docenti e ricercatori. Il Consiglio scientifico dell'AERES si riunisce circa un giorno al mese ed è composto di 25 persone, incluso il suo presidente e due parlamentari francesi. Il loro compito è di assicurare la coerenza delle procedure di valutazione dell'agenzia e di controllare che venga tenuto conto della diversità degli statuti e delle missioni delle strutture valutate. Il Consiglio scientifico è anche il garante della qualità delle valutazioni fatte dall'AERES attraverso le sue tre sezioni, rispettivamente per le istituzioni, i gruppi di ricerca e i diplomi universitari.

Maria Allegrini è docente di Fisica alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa e attualmente sta collaborando a un esperimento al Laboratoire Aimé Cotton, Université Paris Sud-11, Orsay. La sua attività di ricerca recente si è concentrata nell'ambito della scienza dei materiali, in particolare nanoscienza e nano-ottica. I risultati delle sue ricerche sono stati pubblicati in più di 300 articoli e in numerose presentazioni a congressi internazionali. È anche coautore di 3 testi didattici.

Ne hanno parlato:

Il Tirreno Pisa

La Nazione Pisa

PisaInformaFlash.it

 

NutemaÈ stata definita "la centrale nucleare in una sola stanza" perché, grazie a una tecnologia avanzata, riesce a simulare il funzionamento di un vero impianto: lunedì 4 luglio il Gruppo di ricerca nucleare San Piero a Grado (GRNSPG) dell'Università di Pisa ha inaugurato, nella sede del centro, NUTEMA, un'apparecchiatura in grado di monitorare e riprodurre a distanza la vita di una centrale nucleare, incidenti compresi.

Interamente progettata e realizzata dagli ingegneri del GRNSPG, impegnati da anni sul fronte della sicurezza nel campo nucleare, NUTEMA è composta da uno schermo gigante, 50 schermi individuali, 16 computer e 6 touch screen e riproduce circa 300.000 componenti di una centrale: "Tramite l'impostazione di parametri precisi, è possibile simulare un incidente di qualsiasi natura - terremoti compresi - e capire come intervenire nei casi di crisi", ha spiegato Francesco D'Auria, direttore del GRNSPG. "La particolarità di NUTEMA è che è in grado di visualizzare il rilascio di radioattività e individuare le misure necessarie per minimizzare le fuoriuscite, sviluppando procedure di gestione dell'incidente in tutta sicurezza".

L'apparecchiatura ospitata a San Piero a Grado è stata costruita nell'ambito di un progetto di cooperazione che il GRNSPG ha attivo da alcuni anni con la NA-SA, l'Agenzia Nucleoelectrica Argentina, e che, tra le atre cose, prevede una serie di attività per l'ottimizzazione dei sistemi di sicurezza dell'impianto Atucha-II, una centrale che entrerà in funzione nel 2012. Al gruppo di ricerca dell'Università di Pisa è stato richiesto di svolgere un'attività tecnologicamente complessa quale il supporto a NA-SA per la costruzione e il licensing (cioè la dimostrazione di sicurezza) di Atucha-II e NUTEMA lavorerà in questo ambito. "Anche se è stata costruita per la centrale argentina, il nostro obiettivo è rendere disponibile NUTEMA anche per altri siti", ha aggiunto il professor D'Auria. "Il nostro gruppo ha già effettuato analisi sulla sicurezza di diversi tipi di impianto e potenzialmente siamo in grado di monitorare le tecnologie attualmente esistenti".

Nutema

Con NUTEMA, infatti, sarà possibile creare un sistema integrato "esperto", che mantenga una conoscenza globale e dettagliata delle strutture e delle componenti di una centrale nucleare ivi compresi il software e le sue applicazioni, e che sia adeguato per la formazione del personale. Allo stesso tempo sarà possibile gestire la competenza e la conoscenza necessarie per la progettazione, la costruzione, l'esercizio e la manutenzione (ciclo combustibile incluso), il "licencing" e la sicurezza di questi impianti.

Ne hanno parlato:

Ansa.it
RepubblicaFirenze.it
Tv.repubblica.it
CorriereFiorentino.it
Unità Toscana
Il Tirreno Pisa
La Nazione Pisa 
PisaInformaFlash.it 
PisaNotizie
TG Regione Toscana 
InToscana.it 

 

Lunedì 4 luglio alle ore 15, nell'Aula Gerace del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa (in Largo B. Pontecorvo 3), si terrà il seminario "Il modello Funambol: capitali americani e cervelli italiani". L'incontro, aperto a tutti, vedrà come speaker Fabrizio Capobianco, fondatore e presidente di Funambol, una società tra le più interessanti a livello mondiale nell'ambito del mobile e dell'open-source.

L'evento è organizzato nell'ambito del progetto riservato ai dottorandi dell'Università di Pisa "Phd plus: il dottorato si fa strada". Il percorso, prima iniziativa del genere in Italia e tra le più avanzate in campo europeo, prevede seminari tenuti da speaker internazionali provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, da enti locali o governativi, e da finanziatori istituzionali e non.

Lo scorso 6 giugno, in occasione della Conferenza Internazionale Urban Transport 2011, il professor Carlos Brebbia del Wessex Instute of Technology (UK) ha consegnato al professor Antonio Pratelli, docente di Ingegneria dei trasporti all'Università di Pisa, la "WIT Eminent Scientist Medal" 2011 per il suo "outstanding contribution to Transport Engineering". La WIT Medal è conferita una volta all'anno dal Consiglio direttivo (equivalente del nostro Senato accademico) del Wessex Institute of Technology di Southampton allo studioso di una disciplina che si è distinto in modo particolare in ambito scientifico e costituisce un prestigioso riconoscimento a livello internazionale.

Antonio Pratelli è professore ordinario presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa dove tiene corsi di tecnica del traffico e di ingegneria dei sistemi di trasporto e attualmente ha un insegnamento sulla logistica della distribuzione presso il Polo Universitario di Livorno. Ha tenuto per molti anni il corso di teoria e tecnica del traffico presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Firenze e insegnato discipline di ingegneria dei sistemi di trasporto all'Università di Siena.

Nel corso della sua carriera accademica, il professor Pratelli ha sviluppato contatti internazionali che lo hanno portato a essere visiting professor presso la Iowa State University (USA), il College of Engineering della University of Bahrain, la Faculty of Transport and Traffic Sciences dell'University of Zagreb (Croatia).

Ha diretto progetti di interesse nazionale sul trasporto collettivo e sulla gestione dei sistemi di trasporto in situazioni di emergenza. Presso il dipartimento di Ingegneria civile dell'Università di Pisa dirige un laboratorio che si occupa sia certificazione di misure di traffico, sia di studi di fattibilità e di pianificazione delle reti urbane e dei nodi logistici.

Nelle sue ricerche ha affrontato vari argomenti dell'ingegneria dei trasporti, che vanno dalla simulazione dei flussi su reti di trasporto alla stima della domanda di spostamento e al controllo del traffico, seguendo in genere un approccio modellistico e applicativo basato sulla programmazione matematica e sull'ottimizzazione su rete. In particolare, si distinguono i vari lavori di ricerca sul trasporto collettivo nei contesti a domanda debole, dove ha anche proposto un nuovo e originale modello matematico per la progettazione delle linee su corridoio a deviazione. Di rilievo sono poi gli studi svolti nel campo sicurezza stradale sulla percezione visiva nel progetto delle intersezioni a rotatoria, settore nel quale ha dato dei contribuiti anche sui modelli di capacità.

Venerdì, 01 Luglio 2011 09:16

La Kurt-Koffka-Medaille a Concetta Morrone

È stata assegnata a Concetta Morrone, docente di Fisiologia dell'Università di Pisa, e a David Burr, professore dell'Università di Firenze, la Medaglia Kurt-Koffka, un importante riconoscimento internazionale che l'Università di Giessen conferisce ogni anno a scienziati che si siano distinti nel campo della ricerca nella psicologia cognitiva o dello sviluppo.

Concetta Morrone e David Burr sono tra i ricercatori più illustri nel campo della psicologia cognitiva. Molti dei loro lavori sono diventati dei classici ripresi nei libri di testo e, in alcuni casi, sono stati citati oltre 200 volte. Concetta Morrone e David Burr hanno condotto studi sulla percezione visiva durante i movimenti saccadici, la percezione del movimento e, negli ultimi anni, sull'organizzazione della rappresentazione visiva a livello corticale. In molti casi, le loro scoperte hanno aperto nuovi campi di ricerca ispirando molti altri ricercatori. Nel corso della loro carriera David Burr e Concetta Morrone si sono anche dedicati allo sviluppo delle funzioni visive, eseguendo esperimenti di percezione su diversi gruppi di età, dall'infanzia fino all'età adulta avanzata.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa