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Comunicati stampa
Mercoledì, 21 Dicembre 2011 08:10

A Economia il Concerto degli auguri di Natale

concerto EconomiaLunedì 19 dicembre 2011 nell'Auditorium del Palazzo dei Congressi si è svolto il tradizionale concerto degli Auguri di Natale della facoltà di Economia. L'appuntamento, giunto alla settima edizione, ha rappresentato, come sempre, un significativo momento di incontro tra il personale della facoltà, ma anche con colleghi di altre strutture e dell'amministrazione centrale, che, a vario titolo, collaborano strettamente con la facoltà.

Il Concerto di quest'anno si è ispirato alla ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ed è stato caratterizzato dalla presenza, sulla scena, di studenti, docenti e personale non strutturato che hanno intrattenuto il pubblico presente. Da qui la titolazione "Concerto... in Economia". Gli studenti di "RadioEco" hanno effettuato una "intervista impossibile" a personaggi conosciuti e meno conosciuti del Risorgimento italiano, interpretati da giovani studenti e laureati; il professor Luca Spataro, docente di Economia politica, con la sua chitarra classica, ha presentato alcuni brani tratti dal repertorio delle canzoni napoletane; la dottoressa Manuela Cortese, collaboratrice della facoltà, al pianoforte, con il figlio Michele La Greca al clarinetto, ha eseguito brani di Baermann, Lefèvre e Verdi; Patty L'Abbate, ex allieva, accompagnata da Piergiorgio Pirro al pianoforte, ha presentato un repertorio di "sonorità jazz" italiane.

concerto Economia 1L'evento si è concluso con l'intervento del preside Dianora Poletti, che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa, sottolineando come questa edizione sia l'ultima per la facoltà, visti i grandi cambiamenti organizzativi che coinvolgeranno l'Ateneo nei prossimi mesi. L'augurio del preside è stato quello di tenere comunque vivo l'entusiasmo per continuare a lavorare insieme per la nostra Università.

L'evento è stato realizzato con il sostegno di: Cassa di Risparmio di San Miniato, Geofor SpA, CDC Spa, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno, Associazione Ordini dei Dottori Commercialisti Alto Tirreno, Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pisa, Lucca, Massa Carrara, La Spezia e Livorno, Palazzo dei Congressi, Bar Tozzini, Universo Libro e Centro Stampa.

Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
Tirreno Pisa

Martedì, 20 Dicembre 2011 12:14

Un'indagine a tappeto per il Bilancio sociale

conf. stampa Bilancio SocialeL'intera comunità dell'Ateneo pisano, formata da 55.000 studenti, 1.500 docenti e quasi altrettanti tra amministrativi, tecnici e bibliotecari, sarà chiamata nelle prossime settimane a rispondere ai questionari on line sui principali temi della vita universitaria. I questionari, che rientrano nell'ambito del progetto di definizione del primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, rispondono all'esigenza di sviluppare un'indagine conoscitiva "a tappeto" come mai è stata realizzata nel nostro Ateneo. L'iniziativa è stata presentata martedì 20 dicembre 2011, nella Sala dei Mappamondi di Palazzo alla Giornata, dal rettore Massimo Augello, dal prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, dal prorettore per le Politiche di bilancio e coordinatrice del progetto del Bilancio Sociale, Ada Carlesi, e dal direttore amministrativo, Riccardo Grasso.

I questionari, elaborati dalle varie Commissioni che stanno lavorando già da alcuni mesi al progetto del Bilancio Sociale, sono indirizzati agli stakeholder interni che compongono la comunità accademica pisana. Saranno naturalmente anonimi e utilizzati solo per indagini di tipo statistico. Nella sola prima giornata, i questionari sono stati compilati da 408 docenti su un totale di 1.499, 494 amministrativi, tecnici e bibliotecari su 1.452 e 1.375 studenti su 55.000.

poster bilancio socialePer quanto riguarda i docenti e il personale tecnico-amministrativo, si tratta di circa venti quesiti che spaziano dalla didattica alla ricerca, dalle attività di trasferimento tecnologico ai rapporti con il sistema universitario pisano e toscano, dalla riforma del sistema universitario al nuovo Statuto, dalla valorizzazione delle capacità professionali al clima lavorativo, dalla conciliazione tra tempo lavoro e tempo famiglia alle condizioni generali di vita. I dipendenti hanno già ricevuto una mail al proprio indirizzo di ufficio, generata automaticamente dal sistema, con il link alla pagina personalizzata dove si potrà rispondere al questionario.

Per quanto riguarda gli studenti, il questionario si compone di otto sezioni e di una quarantina di quesiti. In questo caso, gli ambiti dell'indagine riguardano l'immagine percepita dell'Ateneo e della città; la didattica; le strutture, le biblioteche e le aule studio; i servizi, tra i quali le segreteria studenti, l'USID, il servizio di ascolto e consulenza, il Job Placement, il CUS, la mensa e l'alloggio; l'internazionalizzazione e la comunicazione. Gli studenti possono accedere al questionario tramite il portale "Alice", utilizzando le proprie credenziali d'Ateneo e cliccando prima sulla voce "Bilancio Sociale" e poi su quella "Nuovo".

Come ha scritto il rettore in una mail indirizzata a tutto il personale e agli studenti dell'Ateneo, "partecipare con alcuni minuti del proprio tempo per rispondere alle domande del Questionario è un'occasione che ogni componente della nostra comunità dovrebbe sentire come diritto e dovere ed è anche un modo per evidenziare punti di forza e di debolezza, per segnalare esigenze e problemi e, in ultima analisi, per contribuire a far crescere la nostra Università". Non a caso, parallelamente alla messa in rete dei questionari del Bilancio Sociale, è in partenza una campagna di comunicazione che ha come slogan "L'Università migliora con te!" e come immagine quella di alcuni studenti, docenti e tecnici-amministrativi che, tutti insieme, compongono la scritta "Con te".

Per incentivare gli studenti a partecipare in modo numeroso all'iniziativa, l'Università, in collaborazione con alcuni sponsor, mette anche in palio dei premi che saranno assegnati con estrazione tra coloro che compileranno il questionario. I vincitori potranno quindi ricevere 2.000 chiavette USB griffate Università di Pisa, 1.000 voucher con lo sconto di 15 euro offerti dalla AIR ONE SpA, 20 netbook offerti dalla Banca di Credito Cooperativo di Fornacette, 5 stampanti multifunzione Canon offerti dalla Effegi di Ospedaletto.

I questionari, come già detto, rientrano nel progetto che mira a realizzare il primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, uno strumento fondamentale per conoscere meglio all'interno e far conoscere all'esterno la complessa realtà dell'Ateneo. Il Bilancio Sociale, che sarà pronto a metà del 2012, sarà un supporto importante nel processo decisionale, fornendo anche le basi conoscitive per adottare con sempre maggiore efficacia la cultura della valutazione e del merito.

Ascolta il servizio di Radioeco:

 

 

 

Ne hanno parlato:

Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Unità Toscana 
InToscana.it
TirrenoPisa.it
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it

Martedì, 20 Dicembre 2011 11:35

Questionario on line del Bilancio sociale

Fino al 10 marzo è possibile rispondere ai questionari on line sui principali temi della vita universitaria. Il contributo di tutti servirà a realizzare il primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, il documento che descrive con cifre e parole le scelte, le attività e gli impegni dell'Ateneo per la collettività e la comunità universitaria.

Premi in palio per gli studenti che compilano il questionario

bimbetta

Per gli studenti che compilano il questionario l'università mette in palio dei premi:

 - 20 netbook

 - 5 stampanti multifunzione

 - 1000 buoni sconto su biglietti aerei

 - 2000 chiavette USB da 4GB

La compilazione richiede circa 15-20 minuti. Il questionario, assolutamente anonimo, si compone di otto sezioni e di una quarantina di quesiti.
Gli ambiti dell'indagine riguardano l'immagine percepita dell'Ateneo e della città; la didattica; le strutture, le biblioteche e le aule studio; i servizi, tra i quali le segreteria studenti, l'USID, il servizio di ascolto e consulenza, il Job Placement, il CUS, la mensa e l'alloggio; l'internazionalizzazione e la comunicazione.
Gli studenti possono accedere al questionario tramite il portale "Alice", utilizzando le proprie credenziali d'Ateneo e cliccando prima sulla voce "Bilancio Sociale" e poi su quella "Nuovo".

 

Questionario per dipendenti

Questionario per il Bilancio SocialeSi tratta di circa venti quesiti che spaziano dalla didattica alla ricerca, dalle attività di trasferimento tecnologico ai rapporti con il sistema universitario pisano e toscano, dalla riforma del sistema universitario al nuovo Statuto, dalla valorizzazione delle capacità professionali al clima lavorativo, dalla conciliazione tra tempo lavoro e tempo famiglia alle condizioni generali di vita.

I dipendenti potranno rispondere al questionario usando il link che hanno ricevuto in una mail generata automaticamente dal sistema. Se non hai ricevuto la mail contatta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

© Franco FiceliÈ possibile manipolare lo stato di un oggetto? Se nella fisica classica questo è già noto, a livello nanometrico il cambiamento di stato si scontra con i limiti imposti dalla meccanica quantistica, come quelli della velocità della trasformazione e della fragilità intrinseca di ogni oggetto quantistico. Una ricerca appena apparsa sulla pagina web della rivista "Nature Physics" dimostra come sia possibile manipolare oggetti quantistici alla velocità massima e con un'efficienza perfetta. L'articolo è frutto di una collaborazione tra il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa e il Laboratorio NEST (National Enterprise for NanoScience and nanoTechnology) della Scuola Normale Superiore, CNR ed IIT, con la partecipazione di Mark Bason, Matthieu Viteau, Nicola Malossi, e Oliver Morsch dell'Istituto di Ottica del CNR. Per l'Università di Pisa hanno partecipato Ennio Arimondo, Donatella Ciampini e Riccardo Mannella, Paul Huillery dottorando in cotutela dell'Università di Pisa e quella di Paris Sud; per il NEST Rosario Fazio e Vittorio Giovannetti, docenti della Scuola Normale.

L'ingegneria quantistica prevede l'uso di uno strumento quantistico, come la radiazione emessa da un laser, per preparare singoli oggetti quantistici in uno stato ben determinato e per controllarne l'evoluzione temporale con la massima efficienza in relazione allo stato quantistico che si vuole ottenere. Questo obiettivo, che attualmente stimola numerose ricerche nell'ambito di una forte competizione internazionale, riguarda una grande varietà di sistemi studiati in fisica, chimica e biologia.

Per esempio, in una reazione chimica si richiede di produrre una particolare struttura con la massima efficienza e nel minor tempo possibile. Illuminando i reagenti con una radiazione laser opportunamente manipolata nella sua intensità e nella sua lunghezza d'onda si possono aumentare di ordini di grandezza sia la velocità del processo che la sua efficienza. In questo regime i principi fondamentali della meccanica quantistica impongono limiti molto stringenti a quello che si può pensare di realizzare in pratica: ad esempio, un cambiamento di stato quantistico ha una massima velocità a cui può essere operato, e tipicamente le manipolazioni degradano rapidamente lo stato quantistico e non consentono di arrivare al risultato desiderato con efficienza completa.

© Franco FiceliNell'articolo oggetto della pubblicazione sono stati studiati, sia teoricamente che sperimentalmente, nuovi protocolli di manipolazione che, lavorando nel limite imposto dal principio di indeterminazione quantistica di Heisenberg, e quindi con la massima velocità teorica possibile, consentono di raggiungere lo stato bersaglio con efficienza del 100%, pur essendo estremamente robusti rispetto a variazioni dei parametri sperimentali di controllo. Sono state quindi verificate le straordinarie possibilità associate al mondo quantistico quando l'operatore, diventando l'equivalente di quel "Dio che non gioca a dadi" invocato da Albert Einstein, impone la migliore manipolazione quantistisca in relazione allo stato bersaglio. L'esperimento sfrutta per la sua realizzazione i condensati di Bose-Einstein, protagonisti del premio Nobel in Fisica nel 2001. Essi sono degli oggetti quantistici costituiti da atomi ultrafreddi resi identici in tutte le loro proprietà attraverso un complesso schema di manipolazione laser.

Pur essendo un'attività svolta nell'ambito della ricerca di base, il lavoro pubblicato può avere importanti ripercussioni anche in altri settori. I risultati ottenuti, infatti, sono di immediata applicazione per l'ottimizzazione dei protocolli con cui operano, in campo medicale, i macchinari per la diagnostica basata sulla risonanza magnetica nucleare. Inoltre possono avere un impatto anche in altri settori, in particolare nell'informazione quantistica, sulla strada che condurrà alla costruzione di calcolatori in grado di elaborare dati in modo straordinariamente efficiente grazie all'uso delle leggi della meccanica quantistica. Il recente sviluppo tecnologico ha anche dimostrato come l'ingegneria quantistica mentre viene estesa verso il mondo mesoscopico, si applica in tutti quei casi in cui sono manipolati sistemi in regime quantistico, come ioni intrappolati, giunzioni superconduttrici, punti quantici. A questi sistemi, che possiedono un grande potenziale applicativo, possono essere estesi diversi dei risultati della ricerca pubblicata. (Foto © Franco Ficeli)

Leggi l'articolo su "Nature Physics".

laureati Informatica&NetworkingUna figura professionale nuova nel panorama professionale nazionale, capace di progettare e realizzare infrastrutture hardware-software distribuite innovative: si sono laureati a Pisa i primi tre "professionisti del network" che hanno frequentato il corso di laurea magistrale in "Informatica e Networking", istituito da Università di Pisa e Scuola Superiore Sant'Anna. Venerdì 16 dicembre 2011 Alberto Bandettini (26 anni, di Lucca), Tiziano De Matteis (24 anni, di Lecce) e Fabio Luporini (24 anni, di Lucca) hanno discusso la loro tesi di laurea nell'Aula Magna nuova del Palazzo della Sapienza, laureandosi con 110 e lode. La proclamazione è avvenuta alla presenza del vicedirettore della Scuola Sant'Anna, Pierdomenico Perata, e del prorettore alla Didattica dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella.

commissione Laurea Informatica&NetworkingLe tesi discusse toccano argomenti di ricerca particolarmente avanzata – metodologie di progettazione, modelli di programmazione valutazione delle prestazioni di architetture parallele - e forniscono un contributo rilevante nel settore dei sistemi di elaborazione ad alte prestazioni. La commissione di laurea era composta da Marco Vanneschi, del dipartimento di Informatica, presidente del corso di laurea e relatore delle tre tesi, Piero Castoldi, della Scuola Superiore Sant'Anna e vicepresidente del corso di laurea, Giancarlo Prati, direttore dell'Istituto di tecnologie della comunicazione, dell'informazione e della percezione della Scuola Superiore Sant'Anna, Marco Danelutto, del dipartimento di Informatica, e Stefano Giordano, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, in rappresentanza dei tre dipartimenti e istituti che partecipano al corso di laurea.

tiziano de matteisIl corso di laurea, che è tenuto totalmente in lingua inglese e annovera tra i suoi studenti alcune decine di stranieri, è riservato ogni anno a 40 studenti provenienti dalle lauree in Informatica, Ingegneria informatica e Ingegneria delle telecomunicazioni o ad altre lauree che soddisfino i requisiti curriculari minimi. Attivato nell'anno accademico 2009-2010, il corso produrrà nei prossimi mesi diversi altri laureati.

"La figura professionale dei laureati in Informatica e Networking è caratterizzata da un nuovo modo di integrare le due discipline (appunto l'Informatica e il Networking) che, seppur entrambe nell'ambito dell'ICT (Information and Communication Technology), sono state tradizionalmente tenute distinte a livello scientifico e didattico", spiega il professor Marco Vanneschi.

alberto bandettini"Oggi, e nell'immediato futuro, è invece richiesta la capacità di progettare, in modo innovativo, sistemi ed applicazioni nei quali le due discipline siano fuse intimamente", continua Vanneschi. "Molte aziende e istituzioni, oltre al mondo della ricerca, richiedono questo tipo di competenza in Italia e, in particolare, nelle sedi internazionali più qualificate, anche grazie al fatto che il corso di laurea è internazionale". "È motivo di grande soddisfazione vedere i primi laureati di questo corso di laurea magistrale, che hanno brillantemente completato un percorso formativo, fortemente interdisciplinare e altamente selettivo", aggiunge il professor Piero Castoldi.

fabio luporiniI primi tre laureati, e quelli che seguiranno nei prossimi mesi, sono già stati contattati da aziende e laboratori di ricerca e sviluppo avanzata. Inoltre, nell'ambito della collaborazione tra dipartimento di Informatica e società LIST di Pisa, sono state assegnate, in questi giorni, otto borse di approfondimento a studenti del primo e del secondo anno: a testimoniare dell'importanza che una certa parte del mondo industriale più avanzato attribuisce alla capacità di studio e di ricerca innovativa.

Ne hanno parlato:

InToscana.it 
Tirreno Pisa 

Il 19 e 20 dicembre, nell'Aula magna della facoltà di Scienze politiche in via Serafini 3, si terrà un convegno dal titolo "Il Positivismusstreit 50 anni dopo: riflessioni e prospettive per la teoria sociale". La due giornate di studi saranno articolate in quattro sessioni: la prima, in programma nella mattinata del 19 dalle ore 9.30, si occuperà di "Teoria critica e Positivismo tra passato e presente" e sarà presieduta dal professor Mario A. Toscano; nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, il professor Andrea Borghini, introdurrà la sessione dedicata a "Teoria critica e razionalismo critico e confronto". La mattinata del 20 dicembre, sempre alle 9.30, il professor Vincenzo Mele presiederà la sessione incentrata su "Prospettive e nuove metodologie per le scienze sociali". Alle 11 seguirà una tavola rotonda su "Dialettica e Positivismo nel XXI secolo".
Partecipano: Klaus Lichtblau, Ersin Yildiz, John Wettersten, Alessandro Bruschi, Vincenzo Mele, Andrea Salvini, Andrea Borghini, Luca Corchia. Gabriele De Angelis, Peter Weber".

Nel 1961 a Tubinga in Germania ebbe luogo una celebre disputa filosofica tra Razionalismo critico (rappresentato da Karl Popper e Hans Albert) e Scuola di Francoforte (di cui fu esponente principale in quell'occasione Theodor W. Adomo). Tema centrale di discussione fu la metodologia delle scienze sociali e lo status dei valori in esse. Il dibattito proseguì negli anni successivi e vide aggiungersi altri protagonisti intellettuali del tempo, come Jürgen Habermas.

A distanza di 50 anni, il convegno di Pisa intende celebrare quell'evento, che rappresentò un momento di confronto tra due prestigiose tradizioni di pensiero, e sviluppare un dibattito, alla presenza di illustri relatori, per delineare le tendenze contemporanee nella teoria e metodologia delle scienze sociali.

Unico in Europa, a Rosignano Solvay (Livorno) c'è un vivaio dell'Università di Pisa dove, grazie ad un metodo innovativo, si riproducono piante per la "riforestazione" dei fondali marini. L'equipe del dipartimento di Biologia, diretta dal professor Claudio Lardicci e dalla dottoressa Elena Balestri, che conduce ricerche nel Laboratorio di Biologia Marina di Villa Celestina a Castiglioncello, ha brevettato un metodo per produrre nuovi esemplari di Posidonia oceanica a partire dalle piante marine spiaggiate, considerate dalla normativa vigente "rifiuto urbano". La ricerca, frutto di anni di sperimentazione, è stata realizzata anche grazie al contributo finanziario della società Solvay Chimica Italia di Rosignano Solvay e della Provincia di Livorno.

"Il sistema che abbiamo brevettato nel 2005 e che abbiamo recentemente perfezionato – spiega Elena Balestri - è in grado di fornire consistenti quantità di piante a partire dai frutti e dai frammenti di rizoma che si distaccano naturalmente dalle praterie e si depositano sulle spiagge con le mareggiate".

L'impiego di questo materiale in programmi di riforestazione offre nuove opportunità e presenta numerosi vantaggi rispetto alle tecniche di tradizionali che prevedono invece l'uso di materiale vegetativo estirpato da "praterie" marine sane, cosiddette "donatrici". Questi prelievi, consentiti in Italia solo previa autorizzazione ministeriale, rischiano di innescare processi erosivi nelle praterie donatrici e quindi vanno di fatto ad amplificare, invece che ridurre, i fenomeni regressivi provocati da fattori antropici e naturali già in atto in tutto il bacino del Mediterraneo.

"Il vivaio allestito presso l'impianto di Maricoltura S.r.l di Rosignano Solvay – continua Elena Balestri - è capace di ospitare centinaia esemplari di Posidonia oceanica e di Cymodocea nodosa. I risultati dello studio sono stati pubblicati recentemente su una delle più importanti riviste scientifiche di ecologia (Biological Conservation 2011, 144:1644-1654) e dimostrano che gli esemplari prodotti hanno la capacità di riadattarsi all'ambiente naturale, anche dopo anni di permanenza in vivaio, e quindi possono essere effettivamente impiegati per la riforestazione di fondali marini degradati.

Il 16 e 17 dicembre il dipartimento di Diritto Privato "Ugo Natoli" dell'Università di Pisa organizza un convegno di studi dal titolo "Vicende del particolarismo giuridico dall'Unità ad oggi". La prima giornata si svolgerà nell'Auditorium di Palazzo Blu a partire dalle ore 9, mentre i lavori del 17 dicembre saranno ospitati nell'Aula magna storica del Palazzo della Sapienza dalle ore 9.30.

Il convegno, che è la naturale prosecuzione di quello organizzato dal dipartimento nel 2001 sul tema delle fonti, intende declinare le forme in cui oggi si articola e si invera il particolarismo giuridico all'interno delle diverse aree culturali privatistiche (diritto privato generale, diritto agrario, diritto del lavoro), raffrontandole con la dimensione che il particolarismo ha assunto nella storia delle idee giuridiche. Infatti, nonostante un sistema delle fonti apparentemente statico e centralistico, i 150 anni dall'Unità d'Italia ad oggi sono percorsi, nei vari settori dell'ordinamento giuridico, da fermenti "particolaristici" che si muovono a mo' di fiumi carsici sotto la superficie e sono destinati a riaffiorare in alcuni tornanti della storia in cui si segnalano nuove esigenze regolative.

Si tratta talvolta di abbozzi di idee o di filoni di valenza solo culturale, oppure di nuove prospettive di regolazione dei rapporti sociali specificamente tradotte in riforme legislative (si pensi anche solo alla modifica dell'art. 117 Cost. che riarticola in modo nuovo i rapporti tra le fonti, centrali e locali, di produzione delle leggi o alle nuove prospettive di unificazione e standardizzazione delle regole giuridiche che derivano dall'ordinamento europeo). Il convegno intende riflettere su questi fermenti attraverso un dibattito a più voci, che consenta di cogliere, nell'ambito delle discipline privatistiche, le nuove intonazioni del particolarismo giuridico.

Per "particolarismo giuridico" – la definizione è di Giovanni Tarello – si intende «la mancanza di unitarietà e di coerenza dell'insieme di leggi vigenti in una data sfera spazio-temporale, individuata in seguito ad un giudizio di valore secondo il quale in quella stessa sfera vi "dovrebbe" essere, o "ci si aspetterebbe" vi fosse, unità e coerenza di leggi». L'espressione contrappone una disciplina normativa erratica e multiforme al grande sviluppo della codificazione che a cavallo fra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo ha favorito lo sviluppo dell'economia di mercato. Attraverso la codificazione non si è realizzato solo un processo di semplificazione delle regole, ma le si è universalizzate sia sul piano oggettivo sia, soprattutto, su quello soggettivo, procedendo alla fondamentale unificazione del soggetto di diritto. Anche il codice civile italiano di pochi anni successivo all'Unità – e ricalcato su quello napoleonico – è ascrivibile, in misura rilevante, a questo grandioso processo storico.

Sono sei le idee d'impresa sviluppate dai giovani dottorandi dell'Università di Pisa premiate all'Open Day della ricerca in corso a Palazzo Reale nelle giornate del 14 e 15 dicembre 2011. I ragazzi, che ora potranno potenziare il loro progetto di start up in un'azienda, hanno vinto un premio di 4.500 euro e a quattro di loro è stato assegnato un contributo ulteriore di 2.250 euro per svolgere lo stage all'estero. Dopo i saluti del rettore Massimo Augello e del prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione Paolo Ferragina, è intervenuto il comico Paolo Migone, che ha proposto uno sketch sulla vita studentesca a Pisa, basata anche sui suoi ricordi di studente di Agraria, e sulle difficoltà da affrontare fino all'agognata conquista della laurea.

I progetti dei giovani si collocano nei più diversi ambiti scientifici, dalle tecnologie internet, alla medicina, alla bioingegneria e robotica, alle neuroscienze. I ragazzi premiati hanno partecipato tra aprile e ottobre alla prima edizione del percorso PHD plus, l'iniziativa dell'Ateneo pisano che mira a favorire la diffusione dello spirito imprenditoriale tra i giovani studiosi e la valorizzazione commerciale delle idee innovative. Nell'evento della premiazione sono anche stati consegnati gli attestati di partecipazione ai 36 ragazzi che hanno seguito il corso PHD plus.

Le start up che hanno ricevuto il premio sono "e-Spres 3D" di Sara Condino – già prima classificata alla Start Cup Toscana lo scorso ottobre - che sviluppa sistemi e servizi di alto profilo tecnologico per la pianificazione, simulazione, esecuzione di interventi chirurgici; "mYriadi" di Matteo Maria Andreozzi, che sviluppa tecnologie di esplorazione, misurazione e mappatura della rete internet; "BioCare Provider" di Francesca Sernissi, che progetta software e dispositivi elettronici per l'assunzione di farmaci; "Qbrobotics" di Manolo Garabini, che si occupa di ricerca e sviluppo nell'ambito della bioingegneria e della robotica; "ISIview" di Anna Gaglianese, che ha inventato un dispositivo portatile che utilizza la tecnologia a ultrasuoni per il riconoscimento rapido di ostacoli, per utenti ciechi e ipovedenti; "MoMiLab" di Nevio Dubbini, che compie indagini neuroscientifiche per capire e orientare il comportamento dei consumatori nella scelta dei prodotti.

Sostenitori del premio sono stati Assefi – Agenzia speciale della Camera di Commercio di Pisa, la Camera di Commercio di Lucca, la Cassa di Risparmi di Lucca-Pisa-Livorno e la Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno.

L'Università di Pisa ha aperto le porte dei suoi laboratori e presentato idee, persone e progetti nel primo Open Day della ricerca, un evento organizzato per mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre nella prestigiosa cornice di Palazzo Reale. Accolti al piano terra dal prototipo del velivolo ultraleggero "PrandtPlane" e dalla monoposto della squadra E-Team, i visitatori hanno potuto assistere alle presentazioni di alcuni progetti di ricerca e girare tra gli stand, dove docenti e giovani allievi hanno illustrato e fatto "toccare con mano" i prodotti dei loro studi.

Tra gli stand più frequentati, quello dove si potevano valutare le proprie capacità olfattive e di gusto testando vino e sostanze di diverso sapore, quello dove si doveva distinguere tra pane biologico e pane convenzionale entrambi prodotti con i grani del Centro "Enrico Avanzi", quello dei tessuti trattati con coloranti naturali derivanti da piante, quello dei nuovi materiali plastici creati dal riciclo e da fonti rinnovabili.

"Questo primo Open Day che l'Università di Pisa organizza sul tema della ricerca - ha dichiarato in apertura il rettore Massimo Augello - ha l'obiettivo di rafforzare e valorizzare il dialogo tra Ateneo e cittadini, nella consapevolezza che sempre più il mondo dell'università e della ricerca deve uscire dal ristretto circuito degli specialisti e aprirsi al territorio e alle sue diverse realtà economiche e imprenditoriali. Si è trattata di una prima esperienza, che intendiamo riproporre in futuro, trasformandola in un appuntamento fisso in cui i cittadini, gli studenti e gli operatori economici possano vedere da vicino i frutti del nostro lavoro".

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