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Comunicati stampa

Diminuire l’uso di erbicidi in agricoltura e promuovere l’uso dei metodi alternativi per il controllo delle malerbe. E’ questo l’obiettivo di Oper8, un nuovo progetto triennale Horizon Europe coordinato dall’Università di Atene che coinvolge per l’Italia il Centro di Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa insieme ad altri otto partner provenienti da sette paesi europei.

Per andare incontro alle necessità degli agricoltori italiani, il progetto coinvolgerà tutti gli operatori del settore compresi i consulenti, i rappresentanti dell’industria dei mezzi tecnici e i ricercatori.
Oper8 fornirà inoltre indicazioni per i Piani di Azione Nazionale per il controllo non chimico delle infestanti nelle principali colture (arboricoltura da frutto, olivicoltura, viticoltura, seminativi, colture foraggere, colture orticole di pieno campo). La promozione degli usi alternativi appare sempre più una necessità alla luce di diversi fattori. Sebbene infatti gli erbicidi siano la seconda categoria più diffusa di fitofarmaci nell’Unione europea, va considerato che possono avere un effetto dannoso sull’ambiente, sulle risorse naturali, e sulla salute umana. Il numero di principi attivi disponibili è poi sempre più limitato dalla legislazione, mentre l’efficacia di quelli ancora utilizzabili è limitata dall’insorgenza di popolazioni di erbe infestanti resistenti. L’introduzione di metodi alternativi è quindi cruciale per una produzione colturale sostenibile, anche se molti agricoltori sono ancora riluttanti perché li considerano troppo complessi da utilizzare e più costosi.

“Il coinvolgimento degli agricoltori e dei principali portatori di interesse è fondamentale perché il progetto abbia successo – spiega Daniele Antichi, professore associato di Agronomia e Coltivazioni erbacee presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa - I loro feedback e la loro esperienza saranno d’aiuto nello sviluppo dei Piani di Azione Nazionale e delle future strategie alternative per il controllo non chimico delle malerbe, che siano socialmente accettabili ed in linea con gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente, ma anche con le esigenze degli agricoltori di produrre colture in modo economicamente remunerativo’.

Per l’Università di Pisa sono coinvolti nel progetto insieme a Daniele Antichi, Christian Frasconi, docente di Meccanica Agraria e Meccanizzazione Agricola presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, ed i loro team di ricerca.

fameLab cover

Si svolgeranno venerdì 19 maggio le pre-selezioni e le selezioni di FameLab Pisa edizione 2023. Diciassette giovani ricercatori e ricercatrici parteciperanno a una delle iniziative internazionali di divulgazione scientifica più popolari: dovranno esporre un argomento di ricerca in 3 minuti in maniera chiara e coinvolgente. Le pre-selezioni si terranno la mattina a partire dalle ore 9.30 presso la Sala Azzurra della Scuola Normale Superiore, dopo i saluti del Direttore Luigi Ambrosio: i primi classificati di questa fase saranno ammessi nel pomeriggio dello stesso giorno alla selezione presso l’Osservatorio Gravitazionale Europeo, che ospita l’interferometro Virgo, a Cascina, dove saranno accolti dal direttore di EGO, Massimo Carpinelli.

A sfidarsi a colpi di divulgazione saranno giovani ricercatrici e ricercatori sotto i 35 anni che studiano o lavorano nel mondo della ricerca scientifica, medica, ingegneristica o umanistica. A valutare le loro performance sarà una giuria composta da esperti nei settori scientifici e nel campo della comunicazione, capitanata da Barbara Bernardini, comunicatrice scientifica che ha collaborato, fra le altre cose, con il programma televisivo Superquark. Nel pomeriggio questa giuria verrà affiancata da una giuria popolare composta da studenti di scuole superiori di varie città toscane, sia in presenza che collegati da remoto. 

 L’iniziativa pisana è organizzata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) (ente coordinatore dell'evento) , dalla Scuola Normale Superiore, dalla Scuola Superiore Sant'Anna, dall’Università di Pisa, dall’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). La competizione internazionale, nata nel 2005 nel Regno Unito, ha coinvolto oltre 30 differenti paesi e si svolge dal 2012 anche in Italia con il coordinamento di Psiquadro in partnership con Cheltenham Festivals, ideatore del formato.

Il contest pisano selezionerà due candidati che competeranno con gli altri vincitori e vincitrici nelle altre 11 selezioni locali che si svolgeranno in varie città di tutta Italia nella selezione nazionale a Perugia il 30 settembre 2023 in occasione della Notte Europea dei Ricercatori. Prima di approdare alla finale nazionale, come premio, i due finalisti di ogni selezione locale parteciperanno alla Masterclass di FameLab Italia, un workshop di formazione in comunicazione della scienza e public speaking a Perugia dal 9 all’11 giugno e vedrà la partecipazione di Wendy Sadler di Science Made Simple. Il vincitore di FameLab Italia 2023 avrà accesso alla finalissima del concorso FameLab International che si svolgerà online il 24 novembre 2023.

L’evento FameLab Pisa si svolgerà in presenza, ma sarà possibile collegarsi alla diretta streaming, la mattina sul canale youtube della Scuola Normale e a partire dalle ore 15.00 di venerdì 19, in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO).

I 17 candidati a partecipare alla giornata del 19 maggio sono tutti giovani attivi nei più disparati ambiti e desiderosi di mettersi alla prova nella capacità di trasmettere la passione che li anima per il proprio argomento di ricerca: Lucrezia Lorenzon, Scuola Sant’Anna (Soft Robotics for Medical Applications); Claudio Iacono, IMT - Scuola alti studi di Lucca (Neuroscienze); Erica De Vita, Scuola Superiore Sant'Anna (Organizzazione dei servizi sanitari); Lorenzo De Biase, Agenzia ENEA (Matematica/Informatica); Enrico Donato, Sant’Anna (BioRobotics); Barbara Garaventa, INFN di Genova (Onde Gravitazionali); Licia Pugliese, Scuola Normale (Nanoscienze); Paolo Girotti, INFN di Pisa (Fisica sperimentale delle alte energie); Simona Basso, Università di Siena (Biotecnologie Mediche); Selene Vatteroni, Scuola Superiore Meridionale di Napoli (Scienze umanistiche); Biagio Todaro, Scuola Normale Superiore (Chimica applicata alla medicina); Nico Kleijne, Scuola Normale (Fisica); Livia Pappalettere, Scuola Sant’Anna (Biotecnologie Agrarie); Niccolò Viale, Scuola Sant’Anna (Management and Innovation); Gianluca Manduca, Scuola Sant’Anna (Robotica bioispirata); Leonardo Arrighetti, IPCF-CNR (Chimica dei materiali); Leonardo Massantini, Università di Pisa (Filosofia della mente).

Per saperne di più:

https://famelab-italy.it/edizione-2023/

https://www.facebook.com/events/756258762432432

 

Diminuire l’uso di erbicidi in agricoltura e promuovere l’uso dei metodi alternativi per il controllo delle malerbe. E’ questo l’obiettivo di Oper8, un nuovo progetto triennale Horizon Europe coordinato dall’Università di Atene che coinvolge per l’Italia il Centro di Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa insieme ad altri otto partner provenienti da sette paesi europei.

Per andare incontro alle necessità degli agricoltori italiani, il progetto coinvolgerà tutti gli operatori del settore compresi i consulenti, i rappresentanti dell’industria dei mezzi tecnici e i ricercatori.
Oper8 fornirà inoltre indicazioni per i Piani di Azione Nazionale per il controllo non chimico delle infestanti nelle principali colture (arboricoltura da frutto, olivicoltura, viticoltura, seminativi, colture foraggere, colture orticole di pieno campo). La promozione degli usi alternativi appare sempre più una necessità alla luce di diversi fattori. Sebbene infatti gli erbicidi siano la seconda categoria più diffusa di fitofarmaci nell’Unione europea, va considerato che possono avere un effetto dannoso sull’ambiente, sulle risorse naturali, e sulla salute umana. Il numero di principi attivi disponibili è poi sempre più limitato dalla legislazione, mentre l’efficacia di quelli ancora utilizzabili è limitata dall’insorgenza di popolazioni di erbe infestanti resistenti. L’introduzione di metodi alternativi è quindi cruciale per una produzione colturale sostenibile, anche se molti agricoltori sono ancora riluttanti perché li considerano troppo complessi da utilizzare e più costosi.

 

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“Il coinvolgimento degli agricoltori e dei principali portatori di interesse è fondamentale perché il progetto abbia successo – spiega Daniele Antichi, professore associato di Agronomia e Coltivazioni erbacee presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa - I loro feedback e la loro esperienza saranno d’aiuto nello sviluppo dei Piani di Azione Nazionale e delle future strategie alternative per il controllo non chimico delle malerbe, che siano socialmente accettabili ed in linea con gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente, ma anche con le esigenze degli agricoltori di produrre colture in modo economicamente remunerativo’.

Per l’Università di Pisa sono coinvolti nel progetto insieme a Daniele Antichi, Christian Frasconi, docente di Meccanica Agraria e Meccanizzazione Agricola presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, ed i loro team di ricerca.

Pisa - Martedì 16 maggio, alle 21, al Cinema Arsenale (Via Scaramucci, 4) avrà luogo la proiezione gratuita di "She said – Anche io" di Maria Schrader, film che racconta l’origine del terremoto #MeToo ad Hollywood.

L’appuntamento è il quarto e ultimo del ciclo "Un altro genere di cinema" organizzato dei comitati unici di Garanzia di Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, e Scuola Normale Superiore per promuovere lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere. L’iniziativa è in collaborazione con Laboratoria Femminismi e la Casa della Donna Pisa. Al film seguirà un dibattito.
"She said – Anche io" è basato sul sull'omonimo libro delle giornaliste Jodi Kantor and Megan Twohey. La storia racconta la loro indagine per il New York Times che portò alla luce la vicenda degli abusi e delle molestie ai danni delle donne di Harvey Weinstein, produttore cinematografico e fondatore della Miramax.

CWUR logo 944 400È uscita l’edizione 2023 della classifica stilata dal Center for World University Rankings (CWUR) e l’Università di Pisa si conferma tra i primi 10 atenei in Italia. Nello specifico l’Unipi si colloca al 272° posto su scala globale, 108° a livello europeo e 9° in Italia, posizionandosi nel secondo percentile (top 1,4%) su 20.531 istituzioni valutate. Il miglior posizionamento è ottenuto sull’indicatore Research (220°) e a seguire Education (325°).

Il CWUR, nato nel 2012 sulla scia dei più famosi ranking internazionali – QS, Times Higher Education e ARWU di Shanghai – pubblica la classifica delle università più ampia a livello globale e si caratterizza per il calcolo di indicatori oggettivi su quattro parametri di valutazione: qualità della didattica, successo professionale dei laureati, qualità del corpo accademico, risultati della ricerca.

Le metriche utilizzate si basano sul numero di studenti che hanno raggiunto risultati di eccellenza nel loro percorso di studi (Education), laureati che si sono distinti in professioni di successo (Occupability), accademici che hanno ricevuto onorificenze (Faculty) e sui risultati della ricerca misurati dal numero e dalla qualità delle pubblicazioni (Research).

Si è conclusa sabato 6 maggio, al Polo Fibonacci, la tappa pisana del progetto Coding Girls, il programma formativo guidato dalla Fondazione Mondo Digitale (FMD) per aiutare le giovani e i giovani studenti a orientarsi con libertà negli studi e nelle professioni del futuro, allenandosi alle discipline STEM. Proposto a vari atenei italiani, al programma l'Università di Pisa partecipa già dal 2019, in particolare con il Dipartimento di Informatica, quello di Ingegneria dell'Informazione e il Museo degli Strumenti per il Calcolo (Sistema Museale di Ateneo). Il progetto è stato reso possibile grazie alla Missione Diplomatica Usa in Italia, Microsoft, la Fondazione Compagnia di San Paolo e ING Italia.

Alla gara di programmazione finale hanno partecipato 51 studenti, in maggioranza ragazze (28), degli istituti IIS Carducci di Viareggio e ITI Marconi di Pontedera coinvolti nella formazione già da febbraio, grazie alle due studentesse dell’Ateneo pisano: Paula Dominique Regalado Avila e Giulia Falaschi. Alla gara hanno dato il loro supporto anche altri studenti del corso di laurea triennale in Informatica: Bruno Barbieri, Claudio Bernardoni, Filipe Bertolucci, Claudia Porrello e Nicolò Tocchini.

Hanno introdotto la manifestazione Benedetta Mennucci, Prorettore per la Promozione della Ricerca, Valeria Raglianti, dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana – Ufficio X – Ambito territoriale della Provincia di Pisa, Cecilia Stajano, Vicepresidente Coding Girls Fondazione Mondo Digitale, Maria Grazia Scutellà, vicedirettrice del Dipartimento di Informatica. Hanno parlato inoltre Chiara Bodei e Gianna Del Corso, le docenti al Dipartimento di Informatica che hanno seguito il progetto.

È stata la testimonianza di Heliya Hagh, sempre Fondazione Mondo Digitale a lanciare la sfida. Iraniana in Europa da dieci anni ha spiegato alle studentesse e agli studenti presenti la situazione del suo paese di origine: le difficoltà di accesso all'istruzione, in particolare per le ragazze, alle quali molti percorsi e molte professioni sono precluse. Anche l'accesso a Internet, anche a pagine come quelle di Wikipedia, o a Youtube non è consentito.

Il tema attorno al quale sviluppare le app per la gara è stato dunque quello della libertà. Le undici proposte lo hanno interpretato con immaginazione: app dedicate alla libertà di stampa e di espressione con la possibilità di consultare e commentare le notizie, oppure per parlare di musica, sport, arte, cinema o libri, senza censura o vedendo dove la censura è stata applicata. App per consultare il grado di rispetto dei diritti civili in ciascun paese del mondo, app per favorire la libertà di movimento e di studio. Infine, app per la libertà di sentirsi sicuri.

Dopo i pitch di presentazione, guidati da Francesca Aghemo (FMD) dei singoli progetti, la giuria, composta da Chiara Bodei (UniPi)Gianna Del Corso (UniPi), Valeria Raglianti (UST X) e da HeliaCecilia Stajano della Fondazione, ha proclamato tre vincitori e ha assegnato tre menzioni speciali:

 

PROGETTO PIÙ CREATIVO

8arts del team Cang del liceo G. Carducci
in squadra Carlo Canova, Angela Braggio, Nicole  Caccetta, Gianmarco Segnani
App in cui gli utenti postano contenuti di ogni genere legati alle sette arti più una, ovvero quella dell'informatica.

Team più creativo scaled copy

PROGETTO PIÙ INNOVATIVO

freeberty del team Losesamadi del tecnico Marconi                 
in squadra Lorenzo Pietro Aina, Sergio Angiolini, Sara Dandria, Matteo Falchi, Diletta Pratelli 
App in cui l'utente può ottenere informazioni sullo stato dei diritti e della libertà in un determinato paese a scelta.

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PROGETTO PIÙ INCLUSIVO


HUG del Teen Titans del tecnico Marconi
In squadra Martina Bernacchi, Noemi Lazzeretti, Virginia Pizzi, Emanuele Verde, Maicol Pratali
App da usare quando ci si trova in una posizione di pericolo per essere rintracciati e soccorsi a seconda delle esigenze.

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Menzioni speciali

INNOVAZIONE

Freed-home del team Fantastic 4 del liceo Carducci
In squadra Elena Farnocchia, Carmen Traversa, Francesca Luncio, Diego Balloni
Forum in cui gli utenti possono creare dei gruppi di discussione che parlino di temi di loro interesse

Menzione speciale innovazione scaled

INCLUSIONE


Uncensored del team I fantastici 4 plus+ del tecnico Marconi
In squadra Sara Giannetti, Eleonora Innesti, Andrea Profeti, Elia Salvadori, Noemi Zingoni
App per cercare notizie da tutto il mondo senza censure, commentarle e salvarle liberamente

Menzione speciale inclusione scaled

CREATIVITÀ

OpenGroove del Melizzobbagni del tecnico Marconi
In squadra Matilde Giacobbe, Alessandro Meloni, Niccolò Pagni, Mattia Schimizzi
Applicazione di riproduzione musicale, mostra dove sono state censurate le canzoni e in che maniera, sia nel presente che nel passato

Menzione speciale creativo scaled

Immagini: courtesy Fondazione Mondo Digitale

 

 

 

Anche quest’anno Pisa University Press sarà tra i protagonisti del Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto alla 25° edizione.
Dal 18 al 22 maggio, la casa editrice dell'Università di Pisa che fa parte del Cidic- Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura, sarà presente al Lingotto Fiere al Padiglione Oval nello stand dell’Associazione University Press Italiane Stand U201, con il proprio catalogo e tutte le novità.

La più importante fiera dell'editoria sarà anche l'occasione per fare il punto su uno dei temi chiave che caratterizzeranno il lavoro di Pisa University Press nei prossimi anni: l’editoria accessibile. Venerdì 19 maggio Claudia Napolitano, responsabile della casa editrice dell’Università di Pisa, parteciperà (insieme ad Andrea Angiolini, Filippo Floridia e Cristina Mussinelli) all’incontro “Editoria di varia, scolastica, universitaria: come diventare accessibili entro il 2025”, organizzato in collaborazione con Aldus Up e Fondazione LIA.

Sempre venerdì 19 maggio si parlerà di “Populismo nella politica italiana contemporanea” con il professor Enrico Calossi, docente al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa e autore (con Paola Imperatore) del volume “Populism in contemporary italian politics. Actors and processes in time of crisi”, uscito nel 2022 per Pisa University Press.

Tra le novità che saranno presenti in fiera, di particolare rilievo è il volume, appena uscito, “Giacomo Matteotti. Ritratto per immagini”, curato da Stefano Caretti e Maurizio Degl’Innocenti: un’originale rilettura della vita umana e politica di Giacomo Matteotti da cui emerge SIA la figura di un uomo premuroso con la moglie e i figli, colto, curioso, che una nuova immagine di Matteotti militante e politico. Un volume che si rivolge, soprattutto, alle nuove generazioni.

Di grande attualità anche “Il giusto processo penale dopo la riforma Cartabia”, volume – a cura di Alfredo Gaito – che analizza in maniera chiara le novità della riforma Cartabia su notificazioni, indagini e udienza preliminare, dibattimento, impugnazioni, riti speciali, giustizia riparativa ed esecuzione penale, con attenzione alle ricadute sulla giurisprudenza e sulle regole del giusto processo. Il tutto con un taglio è pratico che evita le astrazioni teoriche.

Due i titoli nell’ambito dell’archeologia: il libro di Anna Anguissola e Riccardo Olivito “Edizione degli scavi dei Praedia di Iulia Felix e studi della Regio II di Pompei” che ricostruisce i primi cinque anni (2016-2020) di ricerche e scavi stratigrafici e “Pisa romana. La necropoli di via Marche” – a cura di Fabio Fabiani e Claudia Rizzitelli – il quale, seguendo il corso del fiume Auser, che in età romana lambiva la città insieme all’Arno, approfondisce le vicende insediative dall’età tardo-repubblicana fino all’età altomedievale.

Tutte le info su www.pisauniversitypress.it

 

Anche quest’anno Pisa University Press sarà tra i protagonisti del Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto alla 25° edizione.
Dal 18 al 22 maggio, la casa editrice dell'Università di Pisa che fa parte del Cidic- Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura, sarà presente al Lingotto Fiere al Padiglione Oval nello stand dell’Associazione University Press Italiane Stand U201, con il proprio catalogo e tutte le novità.

 

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Claudia Napolitano (seconda da destra) con gli autori del volume "Il potere del pifferaio magico" in una scorsa edizione del Salone di Torino

La più importante fiera dell'editoria sarà anche l'occasione per fare il punto su uno dei temi chiave che caratterizzeranno il lavoro di Pisa University Press nei prossimi anni: l’editoria accessibile. Venerdì 19 maggio Claudia Napolitano, responsabile della casa editrice dell’Università di Pisa, parteciperà (insieme ad Andrea Angiolini, Filippo Floridia e Cristina Mussinelli) all’incontro “Editoria di varia, scolastica, universitaria: come diventare accessibili entro il 2025”, organizzato in collaborazione con Aldus Up e Fondazione LIA.

Sempre venerdì 19 maggio si parlerà di “Populismo nella politica italiana contemporanea” con il professor Enrico Calossi, docente al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa e autore (con Paola Imperatore) del volume “Populism in contemporary italian politics. Actors and processes in time of crisi”, uscito nel 2022 per Pisa University Press.

Tra le novità che saranno presenti in fiera, di particolare rilievo è il volume, appena uscito, “Giacomo Matteotti. Ritratto per immagini”, curato da Stefano Caretti e Maurizio Degl’Innocenti: un’originale rilettura della vita umana e politica di Giacomo Matteotti da cui emerge SIA la figura di un uomo premuroso con la moglie e i figli, colto, curioso, che una nuova immagine di Matteotti militante e politico. Un volume che si rivolge, soprattutto, alle nuove generazioni.

Di grande attualità anche “Il giusto processo penale dopo la riforma Cartabia”, volume – a cura di Alfredo Gaito – che analizza in maniera chiara le novità della riforma Cartabia su notificazioni, indagini e udienza preliminare, dibattimento, impugnazioni, riti speciali, giustizia riparativa ed esecuzione penale, con attenzione alle ricadute sulla giurisprudenza e sulle regole del giusto processo. Il tutto con un taglio è pratico che evita le astrazioni teoriche.

Due i titoli nell’ambito dell’archeologia: il libro di Anna Anguissola e Riccardo OlivitoEdizione degli scavi dei Praedia di Iulia Felix e studi della Regio II di Pompei” che ricostruisce i primi cinque anni (2016-2020) di ricerche e scavi stratigrafici e “Pisa romana. La necropoli di via Marche” – a cura di Fabio Fabiani e Claudia Rizzitelli – il quale, seguendo il corso del fiume Auser, che in età romana lambiva la città insieme all’Arno, approfondisce le vicende insediative dall’età tardo-repubblicana fino all’età altomedievale.

Tutte le info su www.pisauniversitypress.it

 

Componente centrale della dieta mediterranea, l’olio extra vergine di oliva è considerato un alimento ad alte proprietà nutraceutiche, ricco di principi che hanno effetti benefici sulla salute. Una ricerca dell’Università di Pisa, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nutrients, dimostra che anche le foglie di olivo, considerate un prodotto di scarto derivante dal processo di produzione dell’olio d’oliva, possiedono proprietà nutraceutiche utili per la prevenzione di molte malattie croniche. 

“Le foglie di olivo sono ricche di specifici polifenoli come l’oleuropeina, dotata di importanti proprietà bioattive, quasi assenti nell’olio extravergine di oliva – spiega la professoressa Maria Digiacomo del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa, coordinatrice della ricerca condotta insieme ai colleghi Doretta Cuffaro, Simone Bertini e Marco Macchia – Il nostro studio ha dimostrato che, arricchendo gli estratti di olio extravergine d’oliva con estratti di foglie di olivo, è possibile ottenere un estratto ricco di polifenoli bioattivi con interessanti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Tale derivato potrebbe trovare applicazione in ambito farmaceutico e cosmetico o come integratore alimentare”.

Dopo analisi del contenuto in polifenoli, è stato scelto un estratto di olio extravergine di oliva arricchito di un estratto di foglie di olivo all’8%: «Le proprietà salutistiche dell’olio extravergine di oliva sono ben riconosciute e attribuite principalmente ai diversi polifenoli, come l’oleocantale e l’oleaceina – aggiunge Digiacomo – Dal nostro studio è risultato che i profili antiossidanti e antinfiammatori del nuovo estratto sono significativamente migliorati rispetto a quelli del semplice estratto di olio extravergine di oliva grazie all’effetto sinergico dei vari polifenoli presenti. Infatti, combinando insieme i polifenoli dell’olio extravergine di oliva con quelli delle foglie di olivo, non si ha un semplice effetto additivo delle loro attività, ma un effetto sinergico che appunto accresce notevolmente le proprietà bioattive.

Inoltre, questo nuovo approccio rappresenta una strategia per l'ulteriore valorizzazione delle foglie di olivo come sottoprodotto di grande valore nutraceutico, costituendo così un’alternativa economicamente vantaggiosa al loro smaltimento.

Appuntamento il 16 maggio prossimo al Palazzo “La Sapienza” dell’Università di Pisa per la Lectio Magistralis del professor Cass R. Sunstein, Robert Walmsley Professor alla Harvard University, dedicata al Nudge (La spinta gentile), la teoria di economia comportamentale che ha cambiato radicalmente il modo in cui governanti e istituzioni interpretano il proprio ruolo di guida nei processi decisionali dei propri cittadini. Alla sua base, il paradigma del Paternalismo Libertario secondo il quale, come ogni buon genitore, i governi dovrebbero fornire ai cittadini tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per navigare nel mondo e, allo stesso tempo, lasciarli liberi di prendere le proprie decisioni individuali e anche di compiere eventuali errori.

L’evento, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Corso di Dottorato in Scienze Giuridiche, Curriculum Amministrazione, Mercato e Giustizia penale, di cui è responsabile scientifico la Prof.ssa Michela Passalacqua, si terrà presso l'Aula Magna Storica del Palazzo “La Sapienza”, e in diretta live streaming sul canale YouTube dell’Ateneo, a partire dalle ore 17.00.

La Lectio Magistralis del professor Sunstein sarà introdotta da una prolusione del professor Vincenzo Troiano, Vicepresidente dell'Associazione Italiana dei Docenti di Diritto dell'Economia.

A seguire, si terrà una sessione di domande e risposte che vedrà i ricercatori e i dottorandi dell’Università di Pisa, Donato Vese, Bruno Brancati, Tamara Favaro e Nicola Petrucco interagire con il professor Cass R. Sunstein sui temi del libro.

Ancora poco diffusa in Italia, la teoria del Nudge - elaborata ormai dieci anni fa da Sunstein assieme al premio Nobel Richard Thaler e adesso giunta alla sua edizione definitiva - è oggi adottata in moltissimi Paesi e Istituzioni, dagli Stati Uniti al Regno Unito, passando per la Banca mondiale e l’ONU, con applicazioni in ambito finanziario, sanitario e ambientale. E i risultati positivi non mancano. Ad esempio, l'Imperial College di Londra ha recentemente dimostrato che i nudge relativi alla salute sono alla base di un aumento del 15,3% nell’adozione di una dieta più sana da parte dei cittadini britannici.

Questa teoria, che è valsa al professor Sunstein il prestigioso Premio Holberg del governo norvegese, rappresenta un’alternativa (“la terza via”) all’intervento autoritativo dello Stato e all’autogoverno degli individui che, se da un lato suggerisce la scelta migliore per il loro benessere, dall’altro preserva la libertà di autoderminazione.

Come spiega Donato Vese, Ricercatore in diritto dell'economia dell’Ateneo pisano, che ha pubblicato la recensione al libro del Professor Sunstein sul numero di giugno 2022 della prestigiosa rivista European Journal of Risk Regulation della Cambridge University Press, il funzionamento della teoria di Sunstein-Thaler è ben esemplificato dall’esempio del navigatore GPS: esso offre una preziosa guida tracciando il percorso, ma l’individuo può scegliere anche di seguire una strada alternativa.

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