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Comunicati stampa
Giovedì, 13 Ottobre 2022 10:48

La Sostenibilità è una CoSA seria

Venerdì 14 ottobre, alle 16.00, nell’aula magna del palazzo La Sapienza (Via Curtatone e Montanara, 15), si svolge l'incontro dal titolo "'La Sostenibilità è una CoSA seria': Unipi Sostenibile incontra la cittadinanza". Nel corso dell’evento saranno rendicontati tre anni di iniziative sostenibili che la Commissione per lo Sviluppo sostenibile dell'Università di Pisa ha realizzato in Ateneo e per la città. Intervengono Daniele Antichi, Carlo Carminati, Luca Lanini, Elena Menchetti, Elena Perini, Giovanna Pizzanelli.

 

Ecco i dati1 sui progetti di ricerca europei vinti dall’Università di Pisa nel corso del sessennio 2016-2022 che danno conto degli ottimi risultati ottenuti dalla comunità accademica tutta.

Di seguito la serie dei progetti finanziati all’Università di Pisa, il contributo complessivo ottenuto e il numero dei progetti per i quali l’Ateneo è coordinatore europeo.

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Fig. 1

Nella figura 1 sono riportati i progetti finanziati all’Università di Pisa nell’ambito delle programmazioni 2014-2020 e in quella appena avviata (2021-2027), indicati per ciascun anno con riferimento alla data di notizia del finanziamento.

L’ultimo periodo considerato (luglio 2021-luglio 2022) è confrontato con gli anni precedenti in quanto le prime call di finanziamento del programma Horizon Europe e degli altri programmi della nuova programmazione sono state emanate a partire dalla primavera/estate 2021.

Il numero dei progetti finanziati all’Università di Pisa nella programmazione 2014-2020 è pari a 2312.

 

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Fig. 2

 

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Fig. 3

Inoltre, se confrontiamo il numero totale di progetti finanziati nel precedente periodo di programmazione (Settimo Programma Quadro 2007-2013) con il successivo (Horizon 2020 - 2014-2020), sono evidenti gli incrementi del numero dei progetti, del relativo finanziamento ottenuto e dei progetti per i quali UNIPI è coordinatore del partenariato europeo.

  • progetti finanziati: 157 vs 210 (più 21 finanziati da altri programmi UE – 2014-2020)
  • finanziamento ottenuto: 50,6 milioni vs 71,8 milioni (più 4,6 milioni di altri programmi UE – 2014-2020)
  • numero di progetti coordinati da UNIPI: 27 vs 45, che in termini percentuali sul totale dei progetti finanziati nelle due programmazioni è 17,2% vs 21,4%.

 

 

Fig. 4

Fig. 5

Fig. 6

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Fig. 7

Il confronto, inoltre, con il tasso di successo a livello europeo per l’intero programma Horizon 2020 (pari all’11.9%3) è particolarmente lusinghiero per l’Ateneo, che registra infatti un tasso di successo pari al 17,43%.

Anche per le prime call 2021 del nuovo programma quadro Horizon Europe il tasso di successo è particolarmente positivo. A livello europeo si attesta al 17,3%4, mentre l’Università di Pisa registra nello stesso periodo un tasso di successo pari al 25%.

Anche il confronto con gli altri atenei italiani è particolarmente soddisfacente. Da un report di ART-ER5 (Regione Emilia Romagna, fondi portale UE - Cordis), tra le 10 “mega università” (atenei con più di 40.000 iscritti), l’Università di Pisa è prima per numero di progetti e finanziamento ottenuto in rapporto al numero di unità di personale di ricerca.

Questi ottimi risultati sono senza dubbio frutto dell’impegno e delle capacità della comunità accademica dell’Università di Pisa che negli ultimi anni, a partire dal 2017, sono stati sostenuti con una serie di misure di incentivazione a supporto dell’intero ciclo della progettazione europea, con l’obiettivo di rafforzare la competitività internazionale dell’Ateneo nel produrre ricerca e innovazione di eccellenza.

Di seguito il riepilogo delle misure attivate.

 

In conclusione, una menzione particolare merita la collaborazione con il MIT (Massachussetts Institute of Technology). Nell’ambito del MIT-UNIPI- Project, infatti, sono state finanziate 65 collaborazioni per la realizzazione di progetti di ricerca comuni e lo scambio di studenti e ricercatori. 

 

I commenti del Rettore Paolo Mancarella e del Prorettore per la ricerca in ambito europeo ed internazionale, Lisandro Benedetti-Cecchi

“Come si può vedere da questi dati, dal 2016 ad oggi l'Università di Pisa ha compiuto passi enormi nel campo della ricerca europea - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - E questo grazie ad una precisa volontà politica che ha deciso, fin dall’inizio del mio mandato, di attivare importanti misure di incentivazione e supporto alla progettazione europea. Penso, ad esempio, al Bando Incentivi di Ateneo Horizon e Oltre (BIHO), nato con l’obiettivo di favorire il coordinamento dell’Università di Pisa di progetti Horizon 2020 e di progetti finanziati da altri programmi di ricerca europei. Ma di fondamentale importanza è stata anche l'attivazione di un apposito servizio di supporto alla redazione delle proposte di ricerca europee e internazionali".

"I risultati - ha aggiunto il Rettore - sono sotto i nostri occhi. Se confrontiamo, infatti, i dati del Settimo Programma Quadro 2007-2013 con quelli relativi a Horizon 2020 (2014-2020), risulta subito evidente una fortissima crescita nel numero dei progetti approvati (+34%) e nel finanziamento complessivo ottenuto, passato da 50,6 milioni di euro a 71,8 milioni. Senza contare il netto incremento dei progetti coordinati dal nostro Ateneo: erano 27 nel periodo 2007-2012, oggi sono 45. Un trend positivo confermato anche dall’inizio del nuovo programma Horizon Europe, dove il nostro Ateneo si è aggiudicato 53 progetti in un solo anno, il numero più elevato di sempre".

“Completiamo questi sei anni di lavoro con grande soddisfazione – aggiunge il Prorettore per la ricerca in ambito europeo ed internazionale, professore Lisandro Benedetti-Cecchi - L’Ateneo ha sostenuto le attività di networking europeo contribuendo a creare TOUR4EU, associazione che si è accreditata presso le istituzioni europee come portatrice degli interessi del sistema toscano della ricerca e dell’innovazione, oltre ad aver attivato un canale informativo preferenziale sulle policy e le opportunità di finanziamento europee”.

Benedetti-Cecchi conclude con un auspicio ed un augurio al Rettore neo eletto e alla squadra di governo che si insedierà tra qualche settimana. “C’è ancora molto margine per coinvolgere i componenti della nostra comunità accademica nella sfida della progettualità europea. Per questo, come ultimo atto, l’Ateneo sta completando la redazione di linee guida applicative del nuovo Regolamento compensi aggiuntivi che consentirà ai vincitori di progetti europei di vedere ricompensato il proprio impegno e – sono certo – potrà incentivare tanti colleghi e colleghe a mettersi in gioco. Confido che la nuova governance possa valorizzare gli strumenti messi in campo in questi anni e che i risultati in termini di progetti, di pubblicazioni di eccellenza e di qualità della ricerca del nostro Ateneo possano continuare a migliorare”.  

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Note

1) I dati, aggiornati al 31 agosto 2022, sono estratti dal Funding & Tenders Portal, il portale della Commissione europea che veicola i bandi di Horizon e di alcuni altri programmi e iniziative europee di finanziamento, come le principali Public-Private Partnership e Joint Technlogies Intiatives: 3rd Health Programme, Asylum, Migration and Integration Fund, Internal Security Fund Police, Research Fund for Coal & Steel, Rights, Equality and Citizenship Programme, Union Civil Protection Mechanism, Clean Sky 2, Bio-Based Industries JU, Euratom, ECSEL, IMI2.

A tali dati sono stati aggiunti i dati pervenuti alla Direzione Servizi per la Ricerca ed il Trasferimento Tecnologico relativi ai progetti vinti dal nostro Ateneo in risposta ai bandi competitivi dei programmi europei PRIMA e LIFE, della European Space Agency (ESA) ed ai bandi della tipologia ERA NET COFUND.

2) N. 23 progetti finanziati da Horizon 2020 e n. 2 progetti (ERA.Net e Life), per un totale di circa 6 milioni di contributo, non sono inseriti nella serie storica di cui alla fig. 1 (né nelle successive figure 2 e 3), poiché l’Ateneo ha avuto notizia di questi ulteriori progetti solo nel 2021; si tratta, infatti, per la quasi totalità di progetti finanziati a seguito di scorrimento di graduatorie e di progetti che vedono l’Ateneo coinvolto come parte terza (il dato quindi non era disponibile sul portale della Commissione prima del 2021). Per tale motivo non sono stati ora inseriti nelle tabelle, per non alterare il dato che ha come riferimento la data della notizia di finanziamento.

3) Fonte: Report annuale della Commissione Europea sulle attività di R&S dell’Ue e sul monitoraggio dell’implementazione del Programma quadro Horizon Europe e Horizon 2020 nel 2021.

4) Cfr. nota 2.

5) https://emiliaromagnainnodata.art-er.it/partecipazione-delle-universita-italiane-ad-horizon-2020/

In occasione della mostra “I Macchiaioli” allestita a Palazzo Blu, il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) presenta “Oltre la macchia. Incisioni di Giovanni Fattori”.

Curata da Vincenzo Farinella e Alessandro Tosi la mostra si articola in un percorso espositivo che permette di ammirare una selezione di trenta delle più suggestive acqueforti realizzate dall’artista livornese.

Nel 1883 Giovanni Fattori, ormai lontano dalla gloriosa stagione della "macchia", inaugura pubblicamente la propria attività di incisore con la grande lastra della Carica di cavalleria. Da questo momento, per un quarto di secolo, si distende la straordinaria produzione grafica che impegna in modo sempre più appassionato il grande artista livornese: si tratta di un impressionante corpus di oltre duecento acqueforti, in grado di collocare Fattori ai vertici assoluti della storia della grafica europea.

I soggetti proposti nelle acqueforti toccano praticamente tutti i temi e i generi in cui si era distesa la creatività pittorica fattoriana: le strade assolate, percorse da solitari soldati a cavallo, il primigenio paesaggio maremmano, i deserti sentieri di campagna, dove i contadini tornano stancamente dal lavoro, il mondo degli umili ma nobilissimi animali agresti, la vita dei campi, incarnata nelle monumentali figure di boscaiole e gabbrigiane fissate in pose di primordiale monumentalità, il mondo dei vinti e degli emarginati, rappresentati con totale condivisione per la grama esistenza delle classi subalterne.

Solo dopo la morte di Fattori ci si cominciò a rendere conto che, se Fattori era stato grande nella pittura, doveva essere considerato sommo nell'incisione: nel 1984 Roberto Tasi poteva così affermare che "ci accorgiamo allora che questa impresa grafica è l'episodio più potente, moderno e originale di tutto l'Ottocento italiano, degno di una competizione e di una collocazione europee".

Le trenta acqueforti esposte, conservate presso il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi e parte della splendida raccolta di Sebastiano Timpanaro, storico della scienza e collezionista d'arte, sono in grado di suggerire al visitatore i motivi per cui i più grandi incisori italiani del Novecento hanno amato, studiato e liberamente rievocato nelle loro opere le infinite suggestioni trasmesse dalle mirabili incisioni fattoriane.

 

Oltre la macchia. Incisioni di Giovanni Fattori

Pisa, Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galileo Galilei, 9)

15 ottobre 2022 - 26 febbraio 2023

Inaugurazione sabato 15 ottobre, ore 18:00

 

Mostra a cura di

Vincenzo Farinella e Alessandro Tosi

 

Allestimento a cura di

Alice Tavoni

 

 

Museo della Grafica

Direttore Scientifico

Alessandro Tosi

 

Presidente

Virginia Mancini

 

Presidente Onorario

Lucia Tongiorgi Tomasi

 

Coordinamento Amministrativo

Sabrina Balestri

 

Referente per le Collezioni

Alice Tavoni

 

Gestione Amministrativa

Massimo Baldacci, Maria Cioni, Alessandro Germelli, Claudia Giorgetti

 

Laboratori didattici e comunicazione

Fabiana Fiorelli, Elena Profeti

 

 

Orari

Martedì - domenica: 10:00 - 19:00

Lunedì chiuso

 

Tariffe

Intero 5,00 €

Ridotto 3,00 €

Presentando il biglietto d’ingresso del Museo della Grafica presso la biglietteria di Palazzo Blu, i visitatori potranno usufruire del biglietto di ingresso ridotto per la mostra “I Macchiaioli” (Palazzo Blu, Pisa 8 ottobre 2022 / 26 febbraio 2023). Per coloro che invece presenteranno il biglietto d’ingresso della mostra “I Macchiaioli” l’ingresso al Museo della Grafica sarà gratuito.

 

Il professore Alberto Casadei, ordinario dell’Università di Pisa, è stato insignito del “Premio Montale Fuori di Casa" per la sezione “Critica Letteraria”. La cerimonia si è svolta lo scorso 12 ottobre a Palazzo Gambacorti.
All’evento, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e dal Comune di Pisa, hanno partecipato l'assessore alla cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani, la presidente del Premio, Adriana Beverini, la vicepresidente, Barbara Sussi, il membro del direttivo, Paolo Stefanini e lo scrittore Athos Bigongiali.

“È per me un vero onore l’assegnazione del Premio “Montale Fuori di casa”, che conta, nel suo Albo d’oro, importanti scrittori, artisti, scienziati e studiosi – ha detto Casadei - Il mio legame di lunga data con il poeta degli Ossi di seppia mi rende in sé caro questo riconoscimento. Ma soprattutto penso che sia importante, al di là di quanto ho potuto fare io con i miei lavori, che tuttora si consideri significativo lo studio attento delle opere letterarie e in genere il settore umanistico della ricerca scientifica. In un periodo storico in cui domina la rapidità della comunicazione, soffermarsi con diligenza e passione ad indagare fenomeni magari minimi eppure fondamentali dei testi credo possa ancora insegnare molto, sia nella formazione dei giovani sia nell’ambito delle relazioni sociali”.

 

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Premio al professore Alberto Casadei a Pisa, Palazzo Gambacorti Sala delle Baleari. Da sinistra Adriana Beverini, Paolo Stefanini, il premiato Alberto Casadei, l'assessore alla Cultura di Pisa, Pierpaolo Magnani,lo scrittore Athos Bigongiali e Barbara Sussi.

Alberto Casadei, nato a Forlì nel 1963, si è laureato all’Università di Pisa come allievo della Scuola Normale Superiore e attualmente è ordinario di Letteratura italiana al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa. Casadei ha pubblicato numerosi lavori sulla letteratura italiana del Cinquecento e del Novecento, fra cui “La strategia delle varianti” (Lucca, Pacini Fazzi, 1988), “Prospettive montaliane” (Pisa, Giardini, 1992), “Il percorso del «Furioso»” (Bologna, Il Mulino, 1993; nuova edizione 2001), “La fine degli incanti” (Milano, F. Angeli, 1997), “La guerra” (nella collana “Alfabeto letterario”; Roma-Bari, Laterza, 1999). Si è occupato della storia del romanzo contemporaneo, su cui ha pubblicato uno studio comparatistico dal titolo “Romanzi di Finisterre. Narrazione delle guerre e problemi del realismo” (Roma, Carocci, 2000), vincitore premio “A. Todaro-Faranda” dell’Università di Bologna, sez. saggistica 1998). Ha pubblicato poi numerosi manuali scolastici e universitari. Dal 2008 è tornato a occuparsi di poesia contemporanea pubblicando numerosi articoli, nonché la monografia “Montale” (Bologna, Il Mulino). L’anno successivo è uscito il saggio “Poesia e ispirazione” (Roma, L. Sossella, 2009), e nel 2011 un nuovo volume sui medesimi argomenti, “Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente” (B. Mondadori). Questo filone di ricerca sulla Cognitive poetics è ora completato da “Biologia della letteratura. Corpo, stile, storia” (Milano, Il Saggiatore, 2018).

I suoi studi danteschi, usciti a partire dal 2009 su numerose riviste specialistiche, sono stati raccolti nel 2013 nel volume “Dante oltre la 'Commedia'” (Il Mulino), mentre altri sono stati editi in riviste e atti di convegni. Fra le ultime pubblicazioni, si segnalano “Ariosto: i metodi e i mondi possibili” (Venezia, Marsilio, 2016), “Dante: altri accertamenti e punti critici” (Milano, F.Angeli 2019), “Dante oltre l’allegoria” (Ravenna, Longo, 2021).
Alberto Casadei è condirettore della rivista “Italianistica” e fa parte del comitato scientifico di numerose riviste specializzate. È Presidente del Consorzio interuniversitario ICoN. Ha tenuto lezioni e conferenze in Italia e all’estero (Barcelona, Bern, Bruxelles, Lausanne, Louvain-la-Neuve, Lugano, Madrid, New York - Columbia Un., Paris III - Sorbonne, Paris X - Nanterre, Potsdam, Princeton Un., Saarbruecken, Stockholm, Toronto Un., Varsavia ecc.).

 

In occasione dei Mondiali di calcio 2022, SuperNews, testata giornalistica di informazione sportiva, indice una borsa di studio rivolta a tutti gli studenti iscritti ad un corso di laurea umanistico. Sarà soltanto uno lo studente vincitore che verrà premiato con una borsa di studio di 500 euro.

 L'iscrizione è gratuita e potrà essere fatta sul sito istituzionale dell'iniziativa 

I partecipanti dovranno realizzare un documento in formato word, pdf o ppt in cui viene ideata una rubrica sportiva pensata per soddisfare le logiche del web con l'obiettivo di coinvolgere il pubblico italiano all'evento, nonostante l'assenza della Nazionale in Qatar. La rubrica potrà avere taglio satirico, narrativo, statistico o analitico. Il progetto presentato dovrà prevedere anche un logo, che diventerà il simbolo ufficiale dello spazio web che ospiterà la rubrica.

Per candidarsi occorre:
1. Essere uno studente iscritto a un'università italiana e, in particolare, a un corso di laurea triennale o specialistica di una delle seguenti Facoltà: Lettere, Scienze della Comunicazione, Scienze Politiche, Giurisprudenza ed Economia
2. Poter dimostrare l'impegno e l’interesse, nel proprio percorso accademico, per il mondo del giornalismo sportivo, attraverso:
- Un documento che attesti l’iscrizione all’Università e il piano di studi con gli esami sostenuti ed esiti
- Una lettera motivazionale di circa 500 parole che spieghi l’interesse e la passione per il mondo dello sport e in particolare per il racconto dei grandi eventi sportivi internazionali. La lettera motivazionale dovrà essere accompagnata dall'autorizzazione al trattamento dei dati personali.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata online entro il 31 Dicembre 2022.

Read more: https://www.unipi.it/index.php/english-news/item/24458-the-rector-and-a-delegation-from-the-university-of-oslo-welcomed-in-pisa

On Friday 9 September, a delegation from the University of Oslo was welcomed in the Rectorate of the University of Pisa. The delegation was led by the rector Svein Stolen and composed of Bjørn Stensaker, vice-rector for Didactics, Per Morten Sandset, vice-rector for Research and innovation, and Mette Katrine Oftebro, coordinator of the Erasmus + / Circle U project.

The guests were welcomed by the rector Paolo Mancarella, Francesco Marcelloni, vice rector for International Cooperation and Relations, Lisandro Benedetti Cecchi, vice rector for European Research, and Paola Cappellini, head of the International Cooperation Unit. 

gruppo delegazione oslo

The aim of the mission was to expand the research network that unites Pisa to Europe. The guests were able to meet some researchers from the University of Pisa who work actively within the Circle U. network on the issues of Democracy, Climate and Global Health: Alessandro Balestrino, Chair of the Circle U. Open School in Democracy, Angioletta Sperti, Chair of the Democracy Hub of Circle U., Paola Binda, professor of the Department of Translational Research and New Technologies in Medicine and Surgery, and Sabrina Sarrocco, Deputy Coordinator for Internationalization at the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences.

Mino Sportelli, borsista di ricerca del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali ha vinto il premio 2022 dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria per l’area tematica di meccanica agraria. Il premio consiste in un contributo alle spese per un soggiorno di ricerca all'estero ed è stato assegnato sulla base del curriculum, delle pubblicazioni e pubblicazioni e della proposta di ricerca presentata. 

Il dottor Sportelli, nato a Putignano (Bari) nel 1991, ha da pochi mesi conseguito il dottorato presso l’Università di Pisa con una tesi dal titolo “Innovative machines for weed control in conservation agriculture” ed è impegnato in diversi progetti sulla gestione sostenibile del verde urbano e dei tappeti erbosi presso il Dipartimento di Scienze Agrarie. Durante il dottorato ha testato l'effetto di macchine autonome e di strategie per il controllo delle specie infestanti e la gestione delle cosiddette cover crop, colture non produttive coltivate per migliorare la fertilità dei suoli e mitigare gli impatti ambientali agricoli. La ricerca ha inoltre portato alla raccolta e all’analisi di immagini per lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale che possano individuare e controllare le specie infestanti nell’ambito dell’agricoltura conservativa e dei tappeti erbosi.

Laureatosi in triennale all’Università di Bari in Scienze Agrarie e in magistrale all’Università di Pisa in Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio, Mino Sportelli ha svolto diverse esperienze formative all’estero, sia alla New Mexico State University che all’Università di Siviglia. I suoi piani per il futuro puntano a contribuire al benessere cittadino attraverso l’attività e la produzione scientifica nel campo della gestione sostenibile del verde urbano.

Ambienti di realtà virtuale per la riabilitazione motoria di persone colpite da malattie cardiache o degenerative o da infortuni mediante l'uso di dispositivi indossabili stampati in 3D e personalizzati sulle caratteristiche del paziente. È questo l'obiettivo del progetto europeo PRIME-VR2, coordinato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa (DICI), e che ha visto tra i partner diverse università, laboratori di riabilitazione e aziende provenienti da nove paesi europei.

Il 13 e 14 ottobre tutti i ricercatori europei che hanno lavorato sul progetto si riuniscono a Pisa, nel complesso delle Benedettine, per una conferenza durante la quale verranno presentati i risultati di PRIME-VR2.

“Siamo molto soddisfatti di questi anni di lavoro - commenta Sandro Barone, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e coordinatore del progetto - Nell’ambito del progetto abbiamo messo a punto un sistema per la riabilitazione realmente ritagliato sui bisogni e sulle caratteristiche della persona che segue il programma. L’arto superiore da riabilitare viene scansionato mediante un nuovo dispositivo per acquisire la geometria, i movimenti e le forze. Queste informazioni ci permettono di progettare un controller personalizzato da indossare. Tramite un visore il paziente entra nell’ambiente di realtà virtuale, e con il controller esercita il braccio o la mano in alcuni giochi o alcune attività, anch’essi pensati e tarati su di lui, come per esempio lanciare la palla in cui canestro. La forza richiesta per il lancio è diversa da paziente a paziente, in base ai risultati che vogliamo ottenere”.

“Uno dei problemi maggiori legati alla riabilitazione - aggiunge Armando Viviano Razionale, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e responsabile scientifico del progetto - è l’elevato grado di abbandono del percorso riabilitativo, che può essere dovuto a fattori come la ripetitività degli esercizi. Questo può portare a demotivazione e depressione. Gli ambienti virtuali progettati consentono invece, con l’assistenza di personale medico, di compiere i movimenti giusti per riabilitare l’arto in un ambiente coinvolgente, e arrivare più facilmente ad un risultato, con il conseguente miglioramento della qualità della vita dei pazienti.”.

La progettazione di controllori e ambienti virtuali ritagliati sulle specificità del paziente si colloca nell’ambito della medicina personalizzata e fortemente orientata non solo a cure specifiche, ma al miglioramento complessivo della qualità della vita delle persone: “Le nuove tecnologie - conclude Barone - e in particolare la customizzazione di sistemi indossabili possono rendere la progettazione di percorsi terapeutici personalizzati una conquista sempre più concreta”.

Ambienti di realtà virtuale per la riabilitazione motoria di persone colpite da malattie cardiache o degenerative o da infortuni mediante l'uso di dispositivi indossabili stampati in 3D e personalizzati sulle caratteristiche del paziente. È questo l'obiettivo del progetto europeo PRIME-VR2, coordinato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa (DICI), e che ha visto tra i partner diverse università, laboratori di riabilitazione e aziende provenienti da nove paesi europei.

Il 13 e 14 ottobre tutti i ricercatori europei che hanno lavorato sul progetto si riuniscono a Pisa, nel complesso delle Benedettine, per una conferenza durante la quale verranno presentati i risultati di PRIME-VR2.

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“Siamo molto soddisfatti di questi anni di lavoro - commenta Sandro Barone, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e coordinatore del progetto - Nell’ambito del progetto abbiamo messo a punto un sistema per la riabilitazione realmente ritagliato sui bisogni e sulle caratteristiche della persona che segue il programma. L’arto superiore da riabilitare viene scansionato mediante un nuovo dispositivo per acquisire la geometria, i movimenti e le forze. Queste informazioni ci permettono di progettare un controller personalizzato da indossare. Tramite un visore il paziente entra nell’ambiente di realtà virtuale, e con il controller esercita il braccio o la mano in alcuni giochi o alcune attività, anch’essi pensati e tarati su di lui, come per esempio lanciare la palla in cui canestro. La forza richiesta per il lancio è diversa da paziente a paziente, in base ai risultati che vogliamo ottenere”.

“Uno dei problemi maggiori legati alla riabilitazione - aggiunge Armando Viviano Razionale, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e responsabile scientifico del progetto - è l’elevato grado di abbandono del percorso riabilitativo, che può essere dovuto a fattori come la ripetitività degli esercizi. Questo può portare a demotivazione e depressione. Gli ambienti virtuali progettati consentono invece, con l’assistenza di personale medico, di compiere i movimenti giusti per riabilitare l’arto in un ambiente coinvolgente, e arrivare più facilmente ad un risultato, con il conseguente miglioramento della qualità della vita dei pazienti.”.

La progettazione di controllori e ambienti virtuali ritagliati sulle specificità del paziente si colloca nell’ambito della medicina personalizzata e fortemente orientata non solo a cure specifiche, ma al miglioramento complessivo della qualità della vita delle persone: “Le nuove tecnologie - conclude Barone - e in particolare la customizzazione di sistemi indossabili possono rendere la progettazione di percorsi terapeutici personalizzati una conquista sempre più concreta”.

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