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Comunicati stampa

Il 28-29 maggio l’Università di Pisa ha partecipato a un evento online organizzato dall’Università di Putra (UPM-Malesia) insieme alla Kagawa University (Giappone) e alla Thaksin University (Songkla,Thailandia) nell’ambito del  programma “Connect Beyond Homeland Mobility”.

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Nel corso delle due giornate studenti di paesi e culture diverse, veri protagonisti dell’evento, hanno avuto modo di confrontarsi fra loro, parlando delle proprie esperienze di formazione, lavoro e volontariato. Sono quindi intervenuti anche alcuni docenti delle quattro istituzioni coinvolte che hanno presentato brevi focus di ricerca: Eliani binti Ezani per la Putra University, Dusanee Suwankhong per la Thaksin University, Masaaki Tokuda  per la Kagawa University, Giappone e Lara Tinacci per l’Ateneo pisano.

Al termine della sessione è stato quindi promosso un Question time tra docenti, ricercatori e studenti su elementi di progettazione, metodologia e monitoraggio della qualità della produzione scientifica con domande generali e specifiche sulle tematiche introdotte nei diversi focus.

“Questo progetto di interscambio è stato possibile grazie al coinvolgimento del Dipartimento di Scienze Veterinarie con il quale l’Università di Putra ha attivo da alcuni anni un Memorandum of Understanding - ha sottolineato la professoressa Roberta Moruzzo Coordinator International Affaires per il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo pisano – grazie a questa mobilità virtuale, sebbene per breve tempo, siamo riusciti a promuovere lo scambio di conoscenze, idee e discussioni fra docenti e studenti di università molto lontane fra loro”.

Le grandi sfide del mondo attuale, dalla sostenibilità alla digitalizzazione, faranno da filo conduttore all’iniziativa che il Polo Universitario “Sistemi Logistici” di Livorno terrà venerdì 10 giugno per presentare le attività dei suoi ricercatori. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno, si svolgerà nella sede del Polo di Villa Letizia a partire dalle ore 15.

Dopo i saluti di benvenuto delle autorità accademiche, interverranno i ricercatori Cristina Campanale, Tiziano Distefano, Alessandro Farina, Anna Montesano, Giovanni Nardini e Sara Sassetti che, a sottolineare la natura multisciplinare del Polo, spazieranno su tematiche quali l’economia aziendale, l’economia politica, il diritto della navigazione, l’ingegneria dei trasporti, l’ingegneria informatica e l’organizzazione aziendale. Al termine delle relazioni ci sarà spazio per domande e interventi da parte degli interessati.

L’iniziativa intende essere un’occasione per approfondire spunti per nuove e rinnovate collaborazioni tra l’università e il territorio in termini di progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico e delle conoscenze.

 Apre a Pisa lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere su impulso dei tre atenei cittadini, il primo in Toscana in ambito universitario e il primo in Italia creato per iniziativa congiunta di più istituzioni accademiche. L’inaugurazione è avvenuta l’8 giugno dalle 10,30 nell’aula magna nuova del Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15) . L’evento in presenza e in diretta streaming ha coinvolto Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa, Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore, Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, oltre a rappresentanti dei Comitati Unici di Garanzia dei tre atenei e della Casa della Donna incaricata di gestire il servizio.

Anonimo, gratuito e senza obbligo di denuncia, lo Sportello è disposizione per chi studia, fa ricerca, insegna e lavora nei tre atenei pisani. Chiunque abbia subito atti di discriminazione e violenza di genere o comunque legati alla propria identità sessuale, anche in luoghi diversi da quelli universitari, potrà rivolgersi allo sportello. E’ dunque interessata una vasta comunità di oltre 60mila persone che comprende studenti e studentesse, personale docente, tecnico-amministrativo e di imprese che abbiano rapporti di lavoro con le tre istituzioni accademiche cittadine.

Lo Sportello offre, sia in italiano che in inglese, un servizio di ascolto, assistenza, informazione sui diritti, indirizzando, in caso di bisogni particolari o di maggiore complessità, verso strutture, associazioni, istituzioni socio-sanitarie o giudiziarie del territorio. Per garantire l’anonimato di coloro che vi si rivolgono, il luogo in cui si trova lo Sportello è riservato e vi si potrà accedere solo inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 0502215104 secondo gli orari indicati sul sito www.ateneipisa.it.

Lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere è nato grazie ad un lavoro di coordinamento dei CUG dei tre atenei pisani convinti della necessità di intensificare il proprio impegno sul fronte della tutela delle persone offese da atti di violenza e di discriminazioni di genere nell’accezione più ampia, compresi gli ambiti psicologico, fisico, sessuale, morale ed economico.
La nascita dello Sportello è accompagnata da una campagna informativa, curata da Comunicattive, agenzia specializzata in comunicazione di genere, sia on line sia tramite affissioni nelle sedi dell’Università di Pisa, della Sant’Anna e della Normale. Ponendo una serie di domande dirette - Molestie sessuali? Violenze verbali? Stalking? Violenza digitali? – l’obiettivo è di mettere in evidenza casi concreti per far capire quando sia utile e auspicabile rivolgersi allo Sportello.

“L’apertura di questo sportello rappresenta una presa di posizione chiara e nasce dalla nostra ferma volontà di dire basta alla violenza di genere. Non solo a quella fisica, ma anche a discriminazioni e molestie, troppo spesso sottovalutate, se non ignorate, aspetti che rendono questo fenomeno particolarmente insidioso – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, - Il fatto, poi, che lo sportello antiviolenza nasca da un progetto congiunto tra Università di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna rende tutto ancor più significativo. Sono convinto, infatti, che le istituzioni, per prime, debbano essere di buon esempio per i cittadini, così come i genitori lo devono essere per i loro figli. Solo così si può combattere efficacemente la violenza di genere, estirpandone le radici stesse e imprimendo una svolta significativa alla nostra società”.

"Abbiamo lavorato per oltre un anno e mezzo alla creazione dello sportello di comune accordo con i tre CUG per definire gli ambiti di cui volevamo occuparci, partendo dal presupposto che la violenza di genere ha una dimensione strutturale che attraversa tutti i contesti sociali, compresi quelli delle comunità universitarie – ha detto la professoressa Renata Pepicelli dell’Università di Pisa coordinatrice dell’iniziativa - Il nostro progetto intende non solo fornire ascolto, supporto, sostegno a donne, soggettività LGBTQI+, uomini che sono oggetto di violenze e molestie, ma anche promuovere una cultura del rispetto e dell'uguaglianza".

“L’istituzione dello sportello antiviolenza testimonia la volontà dei tre atenei pisani di incidere attivamente – ha sottolineato Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna – su questa problematica molto più presente nella vita quotidiana dei nostri studenti e delle nostre studentesse di quanto si creda. Questo sportello, fortemente voluto dai tre CUG, che colgo l’occasione per ringraziare caldamente per il lavoro fatto, potrà essere un chiaro punto di riferimento, facilmente accessibile da tutte e da tutti, per trovare supporto e indicazioni per combattere contro ogni violenza di genere”.

“Lo sportello interuniversitario – dichiara Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore - è un elemento concreto di cui possono avvalersi coloro che sentono di aver subito violenze legate alla propria identità di genere o al proprio orientamento sessuale. Avvalendosi operativamente della Casa della Donna, garantisce professionalità collaudate nel gestire problematiche così delicate. Per questo abbiamo accolto con grande interesse il progetto, che tra l'altro si inserisce all'interno di un percorso di sviluppo delle politiche inclusive intrapreso da tempo dalla Scuola Normale, per esempio con l'adozione di un proprio Gender Equality Plan volto a pianificare tutta una serie di azioni per promuovere l'equità di genere nella nostra comunità”.

Apre a Pisa lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere su impulso dei tre atenei cittadini, il primo in Toscana in ambito universitario e il primo in Italia creato per iniziativa congiunta di più istituzioni accademiche. L’inaugurazione è avvenuta l’8 giugno dalle 10,30 nell’aula magna nuova del Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15) . L’evento in presenza e in diretta streaming ha coinvolto Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa, Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore, Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, oltre a rappresentanti dei Comitati Unici di Garanzia dei tre atenei e della Casa della Donna incaricata di gestire il servizio.

Anonimo, gratuito e senza obbligo di denuncia, lo Sportello è a disposizione per chi studia, fa ricerca, insegna e lavora nei tre atenei pisani. Chiunque abbia subito atti di discriminazione e violenza di genere o comunque legati alla propria identità sessuale, anche in luoghi diversi da quelli universitari, potrà rivolgersi allo sportello. E’ dunque interessata una vasta comunità di oltre 60mila persone che comprende studenti e studentesse, personale docente, tecnico-amministrativo e di imprese che abbiano rapporti di lavoro con le tre istituzioni accademiche cittadine.

Lo Sportello offre, sia in italiano che in inglese, un servizio di ascolto, assistenza, informazione sui diritti, indirizzando, in caso di bisogni particolari o di maggiore complessità, verso strutture, associazioni, istituzioni socio-sanitarie o giudiziarie del territorio. Per garantire l’anonimato di coloro che vi si rivolgono, il luogo in cui si trova lo Sportello è riservato e vi si potrà accedere solo inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 0502215104 secondo gli orari indicati sul sito www.ateneipisa.it.

 

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Da sinistra, Sabina Nuti, Paolo Mancarella, Luigi Ambrosio, Renata Pepicelli


Lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere è nato grazie ad un lavoro di coordinamento dei CUG dei tre atenei pisani convinti della necessità di intensificare il proprio impegno sul fronte della tutela delle persone offese da atti di violenza e di discriminazioni di genere nell’accezione più ampia, compresi gli ambiti psicologico, fisico, sessuale, morale ed economico.
La nascita dello Sportello è accompagnata da una campagna informativa, curata da Comunicattive, agenzia specializzata in comunicazione di genere, sia on line sia tramite affissioni nelle sedi dell’Università di Pisa, della Sant’Anna e della Normale. Ponendo una serie di domande dirette - Molestie sessuali? Violenze verbali? Stalking? Violenza digitali? – l’obiettivo è di mettere in evidenza casi concreti per far capire quando sia utile e auspicabile rivolgersi allo Sportello.

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La campagna informativa dello Sportello

“L’apertura di questo sportello rappresenta una presa di posizione chiara e nasce dalla nostra ferma volontà di dire basta alla violenza di genere. Non solo a quella fisica, ma anche a discriminazioni e molestie, troppo spesso sottovalutate, se non ignorate, aspetti che rendono questo fenomeno particolarmente insidioso – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, - Il fatto, poi, che lo sportello antiviolenza nasca da un progetto congiunto tra Università di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna rende tutto ancor più significativo. Sono convinto, infatti, che le istituzioni, per prime, debbano essere di buon esempio per i cittadini, così come i genitori lo devono essere per i loro figli. Solo così si può combattere efficacemente la violenza di genere, estirpandone le radici stesse e imprimendo una svolta significativa alla nostra società”.

"Abbiamo lavorato per oltre un anno e mezzo alla creazione dello sportello di comune accordo con i tre CUG per definire gli ambiti di cui volevamo occuparci, partendo dal presupposto che la violenza di genere ha una dimensione strutturale che attraversa tutti i contesti sociali, compresi quelli delle comunità universitarie – ha detto la professoressa Renata Pepicelli dell’Università di Pisa coordinatrice dell’iniziativa - Il nostro progetto intende non solo fornire ascolto, supporto, sostegno a donne, soggettività LGBTQI+, uomini che sono oggetto di violenze e molestie, ma anche promuovere una cultura del rispetto e dell'uguaglianza".

“L’istituzione dello sportello antiviolenza testimonia la volontà dei tre atenei pisani di incidere attivamente – ha sottolineato Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna – su questa problematica molto più presente nella vita quotidiana dei nostri studenti e delle nostre studentesse di quanto si creda. Questo sportello, fortemente voluto dai tre CUG, che colgo l’occasione per ringraziare caldamente per il lavoro fatto, potrà essere un chiaro punto di riferimento, facilmente accessibile da tutte e da tutti, per trovare supporto e indicazioni per combattere contro ogni violenza di genere”.

“Lo sportello interuniversitario – dichiara Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore - è un elemento concreto di cui possono avvalersi coloro che sentono di aver subito violenze legate alla propria identità di genere o al proprio orientamento sessuale. Avvalendosi operativamente della Casa della Donna, garantisce professionalità collaudate nel gestire problematiche così delicate. Per questo abbiamo accolto con grande interesse il progetto, che tra l'altro si inserisce all'interno di un percorso di sviluppo delle politiche inclusive intrapreso da tempo dalla Scuola Normale, per esempio con l'adozione di un proprio Gender Equality Plan volto a pianificare tutta una serie di azioni per promuovere l'equità di genere nella nostra comunità”.

Anche quest’anno il Corso di Laurea Magistrale in Nuclear Engineering, i cui insegnamenti sono impartiti in lingua inglese ormai da qualche anno, sta incentivando le iscrizioni di studenti con un titolo triennale conseguito in Italia. Quest’anno, a scopo promozionale, vengono banditi 6 contributi da 1500 Euro ciascuno per studenti con un adeguato titolo triennale italiano che si iscrivano o passino alla Laurea Magistrale in Nuclear Engineering entro il 31 Dicembre 2022.

Leggi i dettagli nel bando

Il conseguimento della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE, https://enen.eu/index.php/emsne-certification/) rilasciata dalla European Nuclear Education Network (ENEN) è ormai una costante per i laureati del corso che ne facciano richiesta, a testimonianza della qualità dei loro studi e dell’internazionalizzazione del loro percorso.

Chi si iscrive al corso di Laurea in Nuclear Engineering dell’Università di Pisa, oltre a beneficiare dei contributi messi a bando quest’anno, fruirà di numerosi vantaggi:

  • una lunga ed illustre tradizione nota in tutto il mondo;
  • una formazione apprezzata dall'industria, basata su di un substrato di ingegneria meccanica e nucleare rivendibile in ogni settore;
  • contatti internazionali, in particolare con ENEN (enen.eu/) e FuseNet (www.fusenet.eu ), le due reti Europee per l’istruzione nei settori della fissione e della fusione nucleari, per lavorare nel mondo degli sviluppi più recenti in questi settori;
  • ampie possibilità di stage per tesi in Italia e all'estero, per favorire il job placement.

Per info e contatti:

  • http://nucleare.ing.unipi.it/it/ 
  • Presidente del Corso di Laurea Magistrale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Facebook @NuclearEngineeringPisa e gruppo LinkedIn Studiare Ingegneria Nucleare a Pisa.

Giovedì 9 giugno alle 18, nel giardino della libreria Feltrinelli (Corso Italia, 50, Pisa), si svolge la presentazione del volume del professore Alessandro Volpi dell’Università di Pisa "1980 una lunga estate italiana. La musica che ha cambiato il consumo della politica” (Pisa University Press, 2022). Al centro del volume e dell’incontro il rapporto fra politica e musica con il 1980 come anno di svolta. Infatti da allora, e per almeno una decina di anni, i concerti di musica “pop” furono utilizzati dalla politica per cercare consensi nuovi , soprattutto tra i giovani. Uno sforzo che tuttavia, ha contribuito, per molti versi, alla spettacolarizzazione della politica stessa.

 

Venerdì 10 giugno alle 18.00, presso il Centro Pastorale e Culturale "Le Mantellate" (Piazza Duomo 20, Pontedera), si tiene la presentazione del libro del professore Andrea Pertici dell’Unirvesità di Pisa "Presidenti della Repubblica. Da De Nicola al secondo mandato di Mattarella" (Il Mulino, Bologna, 2022). L'evento è organizzato dal Centro "Giovanni Gronchi" di Pontedera per lo studio del movimento cattolico. Sarà presente l'autore insieme ad Angioletta Sperti

Giovanni Mennillo dell’Ateneo pisano e a Giulio Santi della Scuola Superiore Sant’Anna. L’incontro è introdotto e coordinato da Cristiano Marcacci, giornalista deIl Tirreno.

L'incontro potrà essere seguito a distanza chiedendo le credenziali all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Per info sul libro: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.%20%20%20%20Per%20info%20sul%20libro:%20https://www.unipi.it/index.php/news/item/23720-presidenti-della-repubblica-da-de-nicola-al-secondo-mandato-di-mattarella">https://www.unipi.it/index.php/news/item/23720-presidenti-della-repubblica-da-de-nicola-al-secondo-mandato-di-mattarella

Il professor Alessio Cavicchi, ordinario di Agribusiness e Sviluppo Rurale presso il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, è stato nominato dal Joint Research Center e dalla Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea (DG EAC) nell’Advisory Board dell’iniziativa Higher Education for Smart Specialisation (HESS). Il progetto HESS mira a coinvolgere e sostenere le pubbliche amministrazioni (governi e regioni) e le università europee nei processi di sviluppo regionale e nella creazione di ecosistemi regionali dell'innovazione.

Il gruppo consultivo di HESS è composto da sette esperti esterni selezionati in tutta l'UE che prestano servizio come accademici o professionisti nel campo dell’istruzione, della formazione professionale e dello sviluppo territoriale, e comprende l'OCSE ed EURASHE (European Association of Institutions in Higher Education) come osservatori. Il gruppo di esperti ha l'obiettivo di riflettere sui risultati di alcune iniziative come la politica di coesione, la strategia di specializzazione intelligente, l’Erasmus+, le European University e le attività dello European Institute of Innovation and Technology (EIT), identificando le attività rilevanti e le implicazioni di policy più ampie.

Gli altri membri del gruppo sono Elvira Uyarra (University of Manchester), John Goddard (Newcastle University), Ellen Hazelkorn (TU Dublin e BH Associates), Henning Kroll (Fraunhofer Institute for Systems and Innovation Research) Adina Fodor (University Babes Bolyai - Cluji) e Mikkel Trym (International Consultant), insieme agli osservatori John Edwards (Eurashe) e Andrea Rosalinde Hofer (OCSE).

picture alessio cavicchiIl professor Alessio Cavicchi, ordinario di Agribusiness e Sviluppo Rurale presso il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, è stato nominato dal Joint Research Center e dalla Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea (DG EAC) nell’Advisory Board dell’iniziativa Higher Education for Smart Specialisation (HESS). Il progetto HESS mira a coinvolgere e sostenere le pubbliche amministrazioni (governi e regioni) e le università europee nei processi di sviluppo regionale e nella creazione di ecosistemi regionali dell'innovazione.

Il gruppo consultivo di HESS è composto da sette esperti esterni selezionati in tutta l'UE che prestano servizio come accademici o professionisti nel campo dell’istruzione, della formazione professionale e dello sviluppo territoriale, e comprende l'OCSE ed EURASHE (European Association of Institutions in Higher Education) come osservatori. Il gruppo di esperti ha l'obiettivo di riflettere sui risultati di alcune iniziative come la politica di coesione, la strategia di specializzazione intelligente, l’Erasmus+, le European University e le attività dello European Institute of Innovation and Technology (EIT), identificando le attività rilevanti e le implicazioni di policy più ampie.

Gli altri membri del gruppo sono Elvira Uyarra (University of Manchester), John Goddard (Newcastle University), Ellen Hazelkorn (TU Dublin e BH Associates), Henning Kroll (Fraunhofer Institute for Systems and Innovation Research) Adina Fodor (University Babes Bolyai - Cluji) e Mikkel Trym (International Consultant), insieme agli osservatori John Edwards (Eurashe) e Andrea Rosalinde Hofer (OCSE).

Studenti a lezione e in sfida per conoscere la realtà delle imprese. È arrivato alla 11° edizione il “Business Plan in Progress”, progetto dell’insegnamento di Finanza per le operazioni straordinarie (laurea magistrale in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari) dell’Ateneo, che prevede la vera e propria stesura di progetti di impresa. Gli studenti sotto la guida della professoressa Giovanna Mariani e dei collaboratori, hanno sviluppato dei business plan su progetti assegnati da imprenditori e manager. In questa sessione hanno partecipato il Gruppo Bruno Lucchetti Marmi e Graniti S.R.L, con la dottoressa Benedetta Lucchetti, che ha proposto progetti di diversificazione geografica, la spin-off di UNIPI, SkyBox Engineering, con i professori e ingegneri Aldo Frediani e Vittorio Cipolla, che hanno assegnato due progetti per la valutazione di una strategia di diversificazione, il dottor Francesco Greggio, con i progetti Toremar, per la valutazione di una nuova tratta, per una start-up nel settore food, Pan di Panna, ed una nuova iniziativa imprenditoriale nelle criptovalute, il dottor Antonio Procopio con un nuovo progetto per Digital Hub ed il dottor Michele Ardoni, per una start-up nel settore della ristorazione, Sciallami.

studenti business plan

Gli studenti sono stati seguiti dai referenti delle imprese e da tutor accademici, docenti e dottorandi del Dipartimento di Economia e Management. Il 18 maggio sono stati presentati i “pitch” alla presenza delle imprese promotrici e in streaming, e consegnati i business plan realizzati dagli studenti, con relativa valutazione. Gli imprenditori hanno valutato in modo positivo i lavori, dando anche indicazioni aggiuntive sui progetti e sulle presentazioni. L’obiettivo è che gli studenti, vicini all’ingresso nel mondo del lavoro, comincino ad utilizzare le conoscenze acquisite nel corso di studio e le metodologie di analisi in ottica operativa, favorendo il lavoro di gruppo, l’utilizzo dell’excel per la pianificazione, e si esercitino nella preparazione e gestione di una presentazione di un progetto. Questi momenti di collaborazione costruttiva con gli esperti del mondo del lavoro sono basilari per sensibilizzare gli studenti all’uso delle soft skills, oramai riconosciute essenziali per entrare nel mondo del lavoro con successo, oltre a poter avere opportunità di stage e/o svolgimento di tesi in impresa.

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