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Comunicati stampa

Anche quest’anno il percorso di studi in ingegneria nucleare dell’Università di Pisa si conferma tra le eccellenze europee. La prestigiosa certificazione Europea EMSNE (European Master of Science in Nuclear Engineering https://enen.eu/index.php/emsne-certification/), assegnata annualmente dalla Associazione ENEN (European Nuclear Education Network https://enen.eu/) è stata riconosciuta nel 2021 solo a sei studenti, tre dei quali dell’Università di Pisa.
Gli studenti UNIPI che hanno ottenuto il riconoscimento sono Ossama Abedelhalim, Sara Kassem e Dario Passafiume, che hanno conseguito la laurea magistrale in ingegneria nucleare presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa ( http://nucleare.ing.unipi.it/it/) e hanno svolto il loro lavoro di tesi presso il Commissariàt à l’Energie Atomique di Saclay a Parigi, Francia e il Karlsruhe Institute of Technology, Germania.

laureati
Da sinistra a destra: Sara Kassem, Dario Passafiume e Ossama Abedelhalim

I requisiti per la certificazione includono infatti un curriculum di studi di eccellenza e adeguato al paradigma Europeo e il completamento di un periodo di studio o ricerca all’estero presso una istituzione membro di ENEN, in modo da garantire i massimi standard di qualità della formazione, ma anche la partecipazione degli studenti a una cultura e a un know-how comuni tra le università europee, grazie alla possibilità di fare esperienza in diversi centri di ricerca sul nucleare in europa, e di creare così una rete di contatti e collaborazioni tra scienziati di diverse nazionalità.
L’ufficializzazione della certificazione è avvenuta lo scorso settembre durante il congresso NESTet (https://ens.eventsair.com/nuclear-education-and-training/), tenutosi a Bruxelles, che ha ospitato una cerimonia di proclamazione.
La certificazione degli ingegneri nucleari pisani avviene ormai sistematicamente da molti anni, confermando il contributo fornito dal corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Nucleare dell’Università di Pisa al mantenimento degli studi e della ricerca nel settore nucleare, anche con il saldo inserimento nelle reti Europee dell’istruzione universitaria per la fissione e la fusione (ENEN e FuseNet, www.fusenet.eu ) e la partecipazione a progetti di ricerca e di sviluppo della didattica in ambito Europeo ed Internazionale.
I nostri tre nuovi “EMSNE laureates” sono già impegnati in studi dottorali in Italia e all’estero. Anche a loro, come ai numerosi colleghi degli anni precedenti (http://nucleare.ing.unipi.it/it/emsne), vanno le nostre congratulazioni e i nostri fervidi auguri per la loro carriera e le loro aspirazioni personali.

C’è ancora tempo per iscriversi ai tre corsi di formazione promossi dal Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica dell’Università di Pisa.

Il primo è “Teoria e tecniche di mindfulness, compassion e pratiche dialogiche come strumenti di lavoro per operatori sanitari”. La scadenza è del 15 febbraio. Le lezioni si svolgeranno a distanza, in modalità online. Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione scientifica e pratica della mindfulness, della compassion e delle pratiche dialogiche al fine di aiutare gli operatori sanitari nella prevenzione del burnout e dell’esaurimento emotivo, fornendo testimonianze ed evidenze scientifiche di come pratiche di consapevolezza possano incidere sull’ottimizzazione del rendimento/profitto del lavoratore, sul miglioramento della comunicazione interpersonale e sull’incremento del benessere. Maggior informazioni sono disponibili a questo link.

Il secondo è “Applicazioni della Mindfulness nei contesti organizzativi”. La scadenza per la domanda di ammissione è alle ore 12 del 21 febbraio. Le lezioni si svolgeranno a distanza, in modalità online. Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione sintetica della mindfulness e delle sue possibili applicazioni in diversi contesti lavorativi fornendo testimonianze ed evidenze scientifiche di come pratiche di consapevolezza possano incidere sull’ottimizzazione del rendimento/profitto del lavoratore, sul miglioramento della comunicazione interpersonale e sull’incremento del benessere. Per maggior informazioni consultare questo link.

Il terzo è “’Pratiche Dialogiche nelle organizzazioni Complesse’. Facilitatore del dialogo per team e gruppi”. È possibile iscriversi entro il 15 marzo. Il corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze e competenze di base delle pratiche dialogiche e le relative conoscenze di neuroscienze. Il tutto volto alla facilitazione nelle organizzazioni complesse socio-sanitarie-educative, nelle aziende, nelle governance e negli enti locali, anche attraverso la costruzione di equipe dialogiche in cui gli operatori siano “coach” facilitanti. Inoltre i facilitatori avranno il compito di diffondere la cultura dialogica nelle organizzazioni e sviluppare comunità di pratiche nella complessità dei sistemi aperti, degli utenti, delle loro reti sociali e territoriali. Tutte le informazioni sono consultabili a questo link.

Un laboratorio on line per raccogliere idee e soluzioni innovative e fare di Lucca la prima smart city europea amica degli animali. L’iniziativa partita lo scorso gennaio fa parte del progetto europeo Inhabit (Inclusive Health And wellBeing in small and medium ciTies) coordinato dall’Università di Pisa in partenariato con Comune di Lucca e Lucca Crea.

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Una riunione on line del laboratorio

Cinquanta partecipanti organizzati su cinque tavoli hanno disegnato i primi servizi e le soluzioni per valorizzare l’interazione tra persone e animali in settori sensibili come il supporto alla vita attiva degli anziani, il sostegno per i giovani con difficoltà di apprendimento e l’aiuto per le persone a rischio di emarginazione sociale. Nel laboratorio sono state inoltre lanciate proposte in campo economico, dall’accoglienza turistica, a nuove opportunità occupazionali per giovani imprese.

“A Lucca sono state già progettate le animabili, spazi pubblici dove facilitare le interazioni tra persone e animali, che legheranno il centro con l’acquedotto Nottolini e con il parco fluviale del Serchio – spiega il professore Francesco di Iacovo direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo pisano – Questa piattaforma partecipativa ora accompagnerà tutto il progetto per disegnare soluzioni per valorizzare gli animali come risorse per accrescere la qualità della vita nelle città”.

Il team dell’Università di Pisa che ha animato il laboratorio è composto da Chiara Mariti, Massimo Rovai, Angelo Gazzano, Carlo Bibbiani, Roberta Moruzzo, Francesco Riccioli come docenti e dalle dottorande Carmen Borrelli e Giulia Granai.

 

L’Università di Pisa ha aderito a “Volontarie e Volontari per l’Educazione”, una iniziativa di Save the Children che ha come obiettivo il recupero degli apprendimenti e della motivazione allo studio di bambine, bambini e adolescenti, dai 9 ai 17 anni colpiti dalla crisi educativa prodotta dalla pandemia Covid-19.

Il 15 febbraio alle ore 15 l’Università di Pisa organizza un incontro informativo per gli interessati e le interessate con Giulia Consolini (Save the Children) e Enza Pellecchia (Direttrice Cisp-referente di Ateneo per il progetto). Per partecipare e ricevere il link per collegarsi occorre mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 18 di venerdì 11 febbraio.

Possono diventare volontarie e volontari per l’Educazione studenti docenti e personale tecnico amministrativo delle Università. Per iniziare basta compilare il form. Per poter partecipare è necessaria una disponibilità di almeno due momenti a settimana, da 1,5 ore ciascuno (per un totale di 3 ore settimanali), nei giorni compresi tra lunedì e venerdì, di pomeriggio (nella fascia oraria 14-18). Il tutto per un periodo minimo di 3 mesi.

Tutti i volontari e le volontarie saranno supportati attraverso due iniziative formative prima di poter essere pronti a iniziare il loro percorso. La prima, da fare quando si preferisce poiché on-demand, avrà la durata di 4 ore, la seconda sarà di 2 ore in un webinar live e permetterà un confronto diretto con lo staff e si potranno fare domande sul progetto.

Per maggiori informazioni guarda il video, visita la pagina del sito di Save the Children dedicata al progetto  o scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un laboratorio on line per raccogliere idee e soluzioni innovative e fare di Lucca la prima smart city europea amica degli animali.

L’iniziativa partita lo scorso gennaio fa parte del progetto europeo Inhabit (Inclusive Health And wellBeing in small and medium ciTies) coordinato dall’Università di Pisa in partenariato con Comune di Lucca e Lucca Crea.

Cinquanta partecipanti organizzati su cinque tavoli hanno disegnato i primi servizi e le soluzioni per valorizzare l’interazione tra persone e animali in settori sensibili come il supporto alla vita attiva degli anziani, il sostegno per i giovani con difficoltà di apprendimento e l’aiuto per le persone a rischio di emarginazione sociale. Nel laboratorio sono state inoltre lanciate proposte in campo economico, dall’accoglienza turistica, a nuove opportunità occupazionali per giovani imprese.

“A Lucca sono state già progettate le animabili, spazi pubblici dove facilitare le interazioni tra persone e animali, che legheranno il centro con l’acquedotto Nottolini e con il parco fluviale del Serchio – spiega il professore Francesco di Iacovo direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo pisano – Questa piattaforma partecipativa ora accompagnerà tutto il progetto per disegnare soluzioni per valorizzare gli animali come risorse per accrescere la qualità della vita nelle città”.

Il team dell’Università di Pisa che ha animato il laboratorio è composto da Chiara Mariti, Massimo Rovai, Angelo Gazzano, Carlo Bibbiani, Roberta Moruzzo, Francesco Riccioli come docenti e dalle dottorande Carmen Borrelli e Giulia Granai.

Proseguono gli incontri sul tema dell’accessibilità nelle aree archeologiche presso la Gipsoteca di arte antica e antiquarium dell’Università di Pisa. Venerdì 11 febbraio alle 17 si tiene la prima conferenza del ciclo dedicato all’Acropoli di Atene, con Alessandro Poggio della Scuola IMT Alti Studi Lucca che presenta “Il programma scultoreo del Partenone tra mito e rito”.

L’incontro si terrà a distanza e potrà essere seguito sul canale YouTube del dipartimento di Civiltà e forme del sapere tramite il link https://youtu.be/di5S1TgumFI, oppure in diretta dalla Gipsoteca (piazza S. Paolo all’Orto 20, Pisa) prenotando a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L’iniziativa rientra nella manifestazione “Aree archeologiche e accessibilità: da limite a opportunità”, ciclo di iniziative dedicate al tema dell’accessibilità nei parchi archeologici che si svolgeranno dal 21 gennaio al 20 aprile.

“Aree archeologiche e accessibilità: da limite a opportunità” è organizzata dalla Gipsoteca di arte antica e Antiquarium, con il patrocinio del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e del Comune di Pisa, in cooperazione con USID – Ufficio servizi per l’integrazione di studenti con disabilità.

 

È stato inaugurato il 7 febbraio nella Sala del Consiglio Comunale di Ponsacco il laboratorio congiunto IT2PAO (Intelligent Techniques for Process Automation and Optimization), gestito dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e dall’azienda LogObject AG.

Presenti all’evento la sindaca di Ponsacco Francesca Brogi, l’assessora all’Istruzione, università, ricerca e innovazione della Regione Toscana Alessandra Nardini, il presidente del Consiglio della Regione Toscana Antonio Mazzeo, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa (DII) Andrea Caiti, il dirigente della Direzione Attività produttive della Regione Toscana Albino Caporale e il coordinatore esecutivo dei laboratori Crosslab del DII dedicati a Industria 4.0, Giuseppe Anastasi.

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Il laboratorio congiunto è ospitato nella sede operativa dell’azienda LogObject AG a Ponsacco ed è coordinato da Francesco Marcelloni, docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. “IT2PAO - spiega Francesco Marcelloni - unisce e integra ricerca universitaria ed esperienza aziendale, per creare soluzioni innovative che diano valore aggiunto nell’utilizzo di applicazioni basate su tecniche intelligenti per l’automazione e l’ottimizzazione di processi. L’Università, specialmente nell'area dell’ingegneria, ha bisogno di confrontarsi costantemente con i settori applicativi per poter indirizzare la propria ricerca in modo che sia immediata la ricaduta industriale. Con LogObject stiamo cercando di creare un modello di collaborazione nuovo, in cui seguendo strategie condivise, l’Università supporta l’azienda nella co-creazione di innovazione e l’azienda supporta l’Università per finanziare giovani ricercatori, contribuendo a formare un know-how sempre più ricercato dalle aziende più attente ad innovare processi, prodotti e soluzioni”.

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Da sinsitra Francesco Marcelloni, Roberto Rossi, Simone Chiarugi, Antonio Mazzeo e Renato Rossi.

“Il progresso tecnologico – afferma la sindaca Francesca Brogi - ha messo le imprese davanti a nuove sfide. In uno scenario di questo tipo è di fondamentale importanza che le aziende sappiano anticipare i tempi riuscendo a rispondere in maniera tempestiva ai cambiamenti grazie agli investimenti sulla ricerca. Il progetto portato avanti dalla LogObject in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell'Università di Pisa è sicuramente ambizioso e segue questa direzione con il plus, lasciatemelo dire, di puntare sui giovani. In un'epoca dove troppo spesso si sente parlare di "fuga di cervelli" è un privilegio per noi avere sul territorio una realtà che invece investe sulle nuove generazioni e sui nostri giovani talenti dando loro modo di poter portare avanti un percorso di alta specializzazione professionale”.

“Il trasferimento di conoscenze da università e ricerca alle imprese – ha sottolineato l’assessora Alessandra Nardini - è fondamentale per innovare il nostro tessuto economico produttivo, renderlo più competitivo e accompagnare le sfide e le transizioni che abbiamo di fronte. Non è un caso che la componente 2 della Missione 4 del Pnrr sia stata proprio denominata ‘Dalla ricerca all'impresa: la ripartenza passa da qui. Oggi più che mai abbiamo il dovere e l’opportunità di continuare ad investire su questo”.

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“Oggi non inauguriamo solo un nuovo laboratorio ma un pezzo di Toscana del futuro - ha aggiunto il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo - Stiamo inaugurando quello che a mio avviso dovrebbe essere un modello virtuoso. Un’azienda straniera che non solo investe e crea posti di lavoro a Ponsacco, ma decide che in Toscana può anche fare ricerca e innovazione insieme all’Università di Pisa. E lo fa su un settore come l’Intelligenza Artificiale, le Soluzioni software B2B ed Ottimizzazione, tutti settori che sono strategici già adesso per molte aziende ma che lo saranno ancora in futuro”.

Abbiamo sempre ritenuto – aggiunge Roberto Rossi, amministratore delegato di LogObject - che la collaborazione con le Università sia fondamentale per rimanere competitivi sul mercato. Visto che la produzione del nostro software è per gran parte concentrata a Ponsacco e la maggioranza dei nostri collaboratori si sono laureati all’Università di Pisa, è stato naturale rivolgerci all’Ateneo pisano. Francesco Marcelloni, con cui avevamo già avuto collaborazioni, ci ha proposto l’attivazione di questo laboratorio che pienamente soddisfa le nostre aspettative e il nostro desiderio di fare qualcosa per il territorio da cui proveniamo”.

Lunedì, 07 Febbraio 2022 14:27

Il filo lungo della pace

https://www.cfs.unipi.it/2022/01/10/percorso-il-filo-lungo-della-pace-attivita-per-le-scuole-superiori/

Al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa sta prendendo vita “Inerba Blog”, un progetto digitale interamente curato da un gruppo di studenti che ora cerca nuove collaboratzioni. I ragazzi sono alla ricerca di figure redazionali specifiche provenienti dai diversi ambiti disciplinari, appassionati di scrittura creativa, giornalismo, informatica, grafica, social media, libri e cultura in generale che, mettendo in gioco la propria creatività, andranno a formare una redazione studentesca.

“Il nostro blog ospiterà articoli di saggistica, recensioni, interviste e testi di scrittura creativa – fa sapere la redazione – Gli argomenti potranno essere i più svariati, libri, film, ma anche musica, serie tv, eventi culturali e videogiochi, e c’è l’idea di lanciare concorsi di fotografia, scrittura creativa e traduzione. Per ora la nostra redazione è composta da quattro persone (Denise Atzori, Andrea Bolettieri, Christian Murovez, Congle Ye), ma siamo aperti a studenti di tutti i dipartimenti disposti a scrivere e far crescere il nostro progetto. Per chi vuole saperne di più, il 15 febbraio abbiamo organizzato un incontro su Teams (questo il link per collegarsi)”.

Nello specifico, queste sono le figure redazionali richieste: scrittori, che possano fornire articoli almeno per il semestre in corso; editori con competenze linguistiche adeguate per revisionare i testi; sviluppatori che sappiano usare Wordpress e avere dimestichezza con il web; social media manager/redattori pubblicitari che sappiano gestire le pagine social e creare slogan accattivanti; grafici con esperienza in grafica vettoriale e che siano disposto a creare illustrazioni per le pagine del blog. Maggiori informazioni sono disponibili a questo link o alle mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Il nascente blog è stato pensato come un’altra faccia della rivista “Inerba, primi passi nei testi”, ideata lo scorso anno da un gruppo di docenti del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica: “Il nostro è un "undergraduate journal" pensato per dare maggiore visibilità e valore alla didattica multidisciplinare del dipartimento – spiega la professoressa Daniela Pierucci, coordinatrice dell’intero progetto “Inerba” – Nella rivista – di cui sta per uscire il secondo numero – vengono pubblicati sotto la nostra supervisione estratti delle migliori tesi di laurea degli studenti. L’intento è dare uno spazio ai loro “primi passi nei testi”, incoraggiandoli all’analisi, alla riflessione critica e alla produzione scritta, saggistica o traduttiva. Adesso tra i ragazzi c’è molto entusiasmo per il nuovo blog, per le opportunità che potrà dare loro sul piano della creatività e del mettersi in gioco anche come redattori e editori. Per loro è un banco di prova importante ed è fondamentale che l’Università offra loro opportunità del genere per crescere e formarsi”.

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