Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

L’Associazione Nazionale Famiglie Numerose bandisce la IV edizione del premio di laurea "La famiglia è viva!".

Il premio è conferito ad una tesi di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico, oppure tesi di master che sviluppi i contenuti della “Carta dei valori” o i temi cardini dell'Associazione.

La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 31 luglio 2024.

Tutte le informazioni nel bando in allegato. Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

A Pisa per studiare sceneggiatura e scrittura per il teatro e per le serie TV: è questa la proposta di Hues of Writing (HoW) - Scritture per la scena: teatro e serie TV, la Summer School internazionale promossa dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa tra le azioni formative del Progetto CECIL – Centro di Eccellenza per il Contrasto all’Impoverimento Linguistico, selezionato dal MUR come Progetto di Eccellenza per il quinquennio 2023-2027.

Foto 1 - Cover HoW 2024.jpg

In programma a Pisa dall’8 al 13 luglio presso il Polo Le Benedettine (piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16), l’edizione 2024 di Hues of Writing prevede 2 laboratori di 28 ore di lezione ciascuno, l’uno dedicato alla scrittura per il teatro e l’altro alla scrittura per le serie TV, la realizzazione e la discussione di un project work finale per ogni corsista, oltre a incontri in plenaria e tavole rotonde con esperti e personalità di spicco nei campi della letteratura, della scrittura creativa e degli studi su adattamento e transmedialità. Il programma settimanale di HoW include inoltre eventi culturali nel contesto cittadino pisano, con visite guidate alla città, rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche.

“La scuola estiva “Scritture per la scena” arricchisce l’offerta formativa dell’Università di Pisa aprendosi ad una realtà professionale di indubbia attrattiva per i giovani: e lo fa coniugando i saperi accademici tradizionalmente offerti dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica con le competenze professionali garantite dalla qualità dei docenti incaricati dei laboratori, Donatella Diamanti e Franco Farina – spiega la professoressa Roberta Cella, coordinatrice della Summer School – I presupposti perché Pisa diventi un importante centro di formazione per i giovani aspiranti sceneggiatori ci sono tutti”.

Laboratorio Concorso 2023.jpg

Fino al 30 aprile 2024 è quindi possibile presentare domanda per entrare nelle classi della Summer School Hues of Writing (HoW), che si rivolge a studenti universitari, neolaureati, dottorandi, insegnanti, ricercatori nell’ambito delle discipline umanistiche, interessati ad approfondire il tema della scrittura per la scena e ad acquisire nuove competenze nell’ambito della scrittura creativa, della sceneggiatura e dell’adattamento di testi e contenuti per il teatro e la televisione.

Per i partecipanti saranno messe a disposizione due borse di studio, una offerta dall’Università di Pisa e l’altra dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica nell’ambito del Progetto d’Eccellenza CECIL, e il superamento della prova finale permetterà l’acquisizione di 3 CFU, compatibilmente con i regolamenti previsti dai Corsi di studio dei partecipanti.

“La Summer School HoW s’inscrive nel progetto CECIL, grazie al quale il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica ha ottenuto il riconoscimento dell’Eccellenza dal Ministero dell’Università e della Ricerca per il quinquennio 2023-2027 – commenta la professoressa Roberta Ferrari, direttrice del Dipartimento – Si tratta di un progetto ambizioso, che mira al contrasto all’impoverimento linguistico a vari livelli e in diversi ambiti, e attraverso il quale il Dipartimento si apre al mondo del lavoro, delle professioni e della scuola, con percorsi di ricerca e di didattica avanzata”.

Roan Johnson.jpg
Roan Johnson e Roberta Ferrari.

Per maggiori informazioni sui requisiti di ammissione, sulle modalità di iscrizione, sui costi e sulle scadenze, si rimanda alla pagina della Summer School HoW sul sito di Ateneo. Per maggiori approfondimenti su HoW e sulle attività del Centro di Eccellenza per il Contrasto all’Impoverimento Linguistico, invitiamo a visitare il sito del Progetto CECIL.

La Summer School è stata presentata ufficialmente al pubblico e agli studenti lo scorso 16 febbraio alla Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium, in un incontro dedicato ad approfondire i temi e le attività in programma per questa prima edizione di HoW, che verterà sulla scrittura in italiano per la scena. Dopo i saluti del prorettore per la Cooperazione e le relazioni internazionali, Giovanni Federico Gronchi, della direttrice del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Roberta Ferrari, e della coordinatrice della Summer School, Roberta Cella, la parola è passata ai docenti della scuola estiva responsabili dei due laboratori previsti, il regista e sceneggiatore Franco Farina per la scrittura per il teatro e la scrittrice e sceneggiatrice Donatella Diamanti per la scrittura per le serie televisive. Gradito ospite dell’incontro il regista Roan Johnson, che ha portato il suo contributo proponendo utili spunti e consigli per lavorare nell’ambito della sceneggiatura e della scrittura per la scena, in un vivace momento di dialogo e scambio con tutta la platea presente.

La giornata di presentazione è proseguita con il Laboratorio di analisi e discussione degli elaborati presentati per la prima edizione del Concorso “Scrittura per la Scena”, condotto dai docenti dell’Università di Pisa Stefano Brugnolo, Alessandro Fambrini e Carlo Tirinanzi De Medici coinvolgendo i finalisti di questa edizione. L’evento si è concluso con l’assegnazione del premio finale a Daniele Casini, che grazie al suo elaborato dal titolo “Prosopopea di un pianto” ha ricevuto la borsa di studio per partecipare alla Summer School HoW 2024.

Premiazione Concorso 2023.jpg
I partecipanti al concorso.

Nell’ambito del progetto Erasmus+ DIRASA - Définition d’un renouvellement de la gouvernance de la recherche en Tunisie - si è svolta a Palermo dal 26 febbraio al 1° marzo una settimana di formazione sui programmi di finanziamento per la ricerca europei e internazionali. Una cinquantina tra figure apicali, tecnici amministrativi e ricercatori delle 13 università tunisine partner del progetto di Capacity Building, oltre a rappresentanti dell’Agenzia Nazionale per la Promozione della Ricerca Scientifica e del Ministero dell’Università e della ricerca del paese nordafricano hanno seguito con grande interesse la formazione erogata da UNIMED, CESIE e dagli atenei di Rouen, Pavia e Pisa. Proprio l’Università di Pisa coordina il pacchetto di lavoro dedicato al rafforzamento delle competenze del personale universitario (accademico e amministrativo) in materia di gestione e qualità della ricerca. La professoressa Viviana Re è la responsabile scientifica del progetto per UNIPI.

top.jpg

Annamaria Pulina (Unità Programmi Internazionali di Cooperazione, Formazione e Mobilità - Direzione Didattica, Studenti e Internazionalizzazione) e Francesca Ceron (Unità Promozione e Progettazione della Ricerca – Direzione Ricerca e Valorizzazione delle Conoscenze) hanno raggiunto Palermo da Pisa per animare la formazione. In particolare, Ceron ha dedicato i suoi interventi alla costruzione del budget nei progetti Horizon Europe e all’azione Marie Skłodowska-Curie, mentre Pulina ha parlato dell’internazionalizzazione come strategia globale degli atenei e come veicolo per aprirsi alla ricerca oltre i confini nazionali.

1709026073168.jpeg

Dopo le presentazioni, i partecipanti sono stati suddivisi in piccoli gruppi di lavoro per svolgere attività di simulazione e applicazione pratica di quanto appreso. Attraverso una sapiente composizione dei gruppi, tale modalità operativa ha permesso di valorizzare l’eterogeneità delle competenze ed esperienze dei partecipanti, che hanno affrontato da molteplici punti di vista i casi specifici. Rouen e Pavia hanno illustrato le loro iniziative a supporto della progettazione internazionale e per lo sviluppo delle carriere dei giovani ricercatori di talento. L’ultimo giorno il focus si è spostato sulla ricerca e innovazione responsabile. I casi presentati erano progetti gestiti da CESIE e co-creati attraverso un processo partecipativo che ha coinvolto i beneficiari finali fin dalle prime fasi, permettendo di conseguire risultati autenticamente aderenti ai loro bisogni.

In occasione dell’8 marzo l’Università di Pisa distribuirà a tutta la comunità universitaria un vademecum antiviolenza. L’iniziativa è del Comitato Unico di Garanzia e della delegata del rettore per Gender Studies and Equal Opportunities, professoressa Renata Pepicelli.

Il vademecum illustra quali sono i principali strumenti a disposizione in Ateneo per contrastare la violenza di genere, spiega come riconoscerla e come difendersi. Studentesse e studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e chiunque faccia parte della comunità universitaria possono infatti rivolgersi alla Consigliera di fiducia e allo Sportello Interuniversitario contro la violenza di genere. Gratuito, anonimo, senza alcun obbligo di denuncia, lo Sportello è una iniziativa dei Comitati Unici di Garanzia dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant’Anna ed è gestito dal Centro antiviolenza della Casa della Donna di Pisa.

 

Vademecum_Sportello_versione corta-1.jpg

 

“Stiamo lavorando per un cambiamento culturale che porti ad una nuova consapevolezza e a riconoscere violenza e discriminazione, dando nello stesso tempo alcuni strumenti per agire” spiega Renata Pepicelli.

“La distribuzione di questo vademecum è un segno concreto nei confronti di tutta la comunità universitaria – sottolinea la professoressa Elena Dundovich, presidente del CUG dell’Ateneo pisano – sono iniziative necessarie anche perché gran parte della nostra comunità è composta da studentesse e studenti e dunque ‘in movimento’, con nuovi arrivi ogni anno, per questo è importante essere sempre presenti su certi temi e non dare mai nulla per scontato”.

Si terrà nella splendida cornice Liberty di Villa Argentina, a Viareggio, la cerimonia di consegna della prima edizione del Premio di studio "Massimo Tarabella", in programma per sabato 9 marzo alle ore 11:00.

Bandito ogni anno dall’Università di Pisa e offerto dalla famiglia del biologo viareggino scomparso nel febbraio 2023, il premio è assegnato alla migliore tesi di laurea magistrale in Biologia Applicata alla Biomedicina, alla Biologia Molecolare e Cellulare, alle Biotecnologie Molecolari o alle Neuroscienze, conseguita presso l’Ateneo pisano.

 

Massimo Tarabella

Il dott. Massimo Tarabella

 

È a Pisa, infatti, che il dott. Tarabella si era laureato nel 1982, con una tesi in Fisiologia sulle “Sinapsi elettro-rettificanti nel piccione e nella sanguisuga”, discussa con il Prof. Giuseppe Moruzzi - uno dei più autorevoli fisiologi del XX secolo. Inaugurando, così, una carriera che, negli anni, lo ha visto collaborare con importanti case farmaceutiche (Squibb, Sandoz, Sclavo, Menarini, Istituto Gentili, Farma Biagini) e maturare una grande esperienza nel campo cardio-vascolare, osteo-metabolico, dei vaccini e degli emoderivati.

Questa prima edizione, a cui hanno partecipato numerosi concorrenti, è stata vinta dalla Dott.ssa Alessia Galante, con una tesi di laurea magistrale in Biologia Molecolare e Cellulare dal titolo “Medicina personalizzata: xenografts di zebrafish e organoidi derivanti da pazienti affetti da adenocarcinoma pancreatico duttale come metodo predittivo nella risposta ai trattamenti chemioterapici” sotto la supervisione della Prof.ssa Vittoria Raffa, Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. La commissione che ha valutato le tesi di laurea magistrale era composta dal Prof. Massimo Dal Monte, Direttore del Dipartimento di Biologia, dalla Prof. Antonella Del Corso, Presidente del Consiglio Aggregato di Biologia, dalla Prof. Arianna Tavanti, Presidente del Consiglio Aggregato di Biotecnologie, e dalla Dr.ssa Sandra Cosci, moglie del Dr. Tarabella.

e29b823b c71d 44c6 b43f 2b3a4353328dLa cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico è stata variamente commentata – in senso sia positivo che negativo – dai mezzi di informazione: nonostante gli elementi di contesto utili al corretto inquadramento di talune scelte siano già stati forniti durante la cerimonia stessa, riteniamo utile tornare ad illustrarli.

Dopo gli eventi del 23 febbraio, in cui manifestazioni studentesche sono state interrotte con l’uso della forza, abbiamo sentito il bisogno di ribadire che l’università è un luogo aperto alla libera e pacifica espressione delle opinioni, anche su temi delicati e divisivi.

Per tale ragione è stato offerto uno spazio a gruppi studenteschi che in questi mesi e su varie questioni avevano presentato mozioni che verranno discusse alla riunione straordinaria del Senato Accademico del 14 marzo. Il gruppo Rompere l’Assedio ha accettato l’invito e un suo rappresentante ha effettuato un intervento. Altri gruppi non hanno manifestato interesse o si sono sentiti rappresentati dall’intervento del Presidente del Consiglio Studentesco.

Questa presentazione non era l’occasione per un dibattito o per un contraddittorio. Come ha detto il rettore, l’università è disponibile, nel Senato Accademico del 14 marzo, a dare spazio a visioni e mozioni diverse, da qualunque parte provengano, che verranno in quella sede ulteriormente argomentate e discusse.

Il rettore ha peraltro ribadito anche durante la cerimonia il suo sgomento per la strage dei civili israeliani dell’ottobre scorso e per la strage dei civili palestinesi attualmente in atto a Gaza, e in passato più volte ha unito la voce del nostro ateneo a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.

Ci sarà anche l'Università di Pisa tra i protagonisti del progetto “MOVING4FUTURE”, elaborato dalla Provincia di Lucca nell’ambito del Programma Nazionale “G.A.M.E. UPI (G.iovani A.utodeterminazione M.ovimento E.mpowerment) tutti in campo nessuno escluso” e presentato martedì 5 marzo a Palazzo Ducale a Lucca, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente della Provincia Luca Menesini insieme con Nicola Lucchesi, presidente di Lucca Crea, Nicola Borrelli presidente di Lucca Film Festival, Marco Macchia dell’Università di Pisa, i dirigenti scolastici Iolanda Bocci (Isi Barga) e Lorenzo Isoppo (Ist. Marconi), Giulio Godi del Cai e Andrea Pacitto dell’Atletica Virtus.

Il progetto, di cui è capofila l’ente di Palazzo Ducale, avrà una durata di 12 mesi e coinvolgerà partner ed enti quali Upi Toscana, Lucca Film Festival – Associazione Vi(S)ta nova Ets, Lucca Crea, Atletica Virtus Lucca, CAI-Club Alpino Italiano (Sezione di Lucca), l’Istituto alberghiero “F.lli Pieroni” di Barga, l’Istituto “Marconi” di Seravezza e l’Università di Pisa. Prevede sei fasi, ciascuna con un focus e delle attività precise di gestione e monitoraggio, di comunicazione, di promozione dello sport e di stili di vita sani, di alleanza educativa tra sport, disabilità e comunità.

Tra gli obiettivi specifici, troviamo, oltre alla sensibilizzazione della cittadinanza al valore dello sport, l’organizzazione di lezioni e convegni mirati di scienze dell’alimentazione in relazione ai corretti stili di vita e allo sport; la promozione di eventi sportivi rivolti a giovani normodotati e con disabilità, incontri informativi sulle discipline paraolimpiche. I ragazzi sperimenteranno pratiche di orientering, svilupperanno capacità creative in ambito culinario tenendo conto della salute e dei prodotti locali, si confronteranno nel corso di momenti formativi con persone diversamente abili, per l’acquisizione di esperienze che faranno comprendere l’importanza del rispetto e dell’inclusività.

Inoltre, parteciperanno a un percorso didattico e laboratoriale sull’utilizzo intelligente dei nuovi strumenti multimediali mobili, che saranno applicati allo storytelling nutrizionale e sportivo: un gruppo selezionato di studenti realizzerà dei cortometraggi sotto la guida del docente, che saranno poi proiettati e valutati all’interno di una speciale sezione del Lucca Film Festival 2024 (21 – 29 settembre), quando una giuria di professionisti assegnerà i premi per miglior regia, miglior montaggio e miglior post produzione.

“Sport, alimentazione sana e corretti stili di vita, ma anche sport e disabilità. Sono questi gli ambiti scelti dall’Università di Pisa per la sua partecipazione a questo progetto e attorno ai quali abbiamo voluto creare degli eventi che fossero fortemente attrattivi per i giovani grazie anche al coinvolgimento di campioni come Samuele Ceccarelli – ha messo in evidenza il prof. Marco Macchia, delegato del Rettore per i rapporti con il territorio – Per Sport, alimentazione e corretti stili di vita abbiamo voluto coinvolgere il centro "Nutraceutica e Alimentazione per la Salute" (Nutrafood) ed i corsi di laurea in Scienze Motorie, mentre le iniziative relative alla tematica Sport e disabilità si svolgeranno in collaborazione con il Centro Universitario Sportivo (CUS). Quest’ultima, peraltro, è una tematica a cui l’Università di Pisa è da sempre molto sensibile, tanto da avere attivato, più di vent’anni fa, l'Ufficio Servizi per l'Inclusione di studenti con Disabilità (USID), con il quale partecipa al progetto Sporthabile del Comitato regionale Toscana del Comitato Italiano Paralimpico; in occasione di questo progetto è prevista la presentazione dell’ultimo numero della collana “Progetti di vita – Storie di studenti con disabilità” dedicato proprio a Sport e Disabilità”.

Il professor Macchia ha poi ricordato il forte legame tra l’Università di Pisa e il territorio della Provincia di Lucca, da cui provengono oltre 8.000 studenti dell’Ateneo pisano e a cui sono dedicati corsi di laurea specifici sul Turismo e sulla produzione della carta e del cartone, che si svolgono nella città di Lucca.

 

Conf stampa Game Upi .jpg

Al centro, il professor Marco Macchia delegato del Rettore per i rapporti con il territorio assieme agli altri partecipanti al progetto

 

Sviluppato dall’Unione delle Province d’Italia con lo scopo di supportare le attività realizzate dalle amministrazioni provinciali in sinergia con le scuole, le Associazioni e le Società sportive dilettantistiche e gli Enti del Terzo settore (ETS) di ambito sportivo, il Programma Nazionale “G.A.M.E. UPI si  focalizza sull’attività sportiva e sulla sua promozione come mezzo per incrementare il benessere fisico e psicologico tra i giovani, nonché per eliminare barriere economiche, sociali e culturali, contrastando casi di disagio giovanile e favorendo un contesto di aggregazione e inclusività.

Soprattutto in seguito alla pandemia, infatti, la carenza e la limitazione di importanti presìdi di aggregazione, socializzazione e sviluppo per le giovani generazioni, hanno reso necessario riavvicinare e rimotivare i giovani alla pratica sportiva, non solo per incentivare uno stile di vita sano e il benessere fisico, ma anche per le significative occasioni di relazione, conoscenza, condivisione e scambio che lo sport offre. Tale processo identifica la pratica sportiva come strumento concreto di acquisizione di life skills e di valori come senso di responsabilità, lealtà, autonomia e correttezza, incidendo sull’inserimento sociale dei giovani e sul loro coinvolgimento nella società.

Al fine di sostenere attività calibrate sui bisogni dei giovani, è considerata fondamentale l’attivazione del loro protagonismo sin dalla fase di costruzione delle proposte progettuali e verrà pertanto costituito un Comitato Giovani, un organo di governo composto da 20 giovani in rappresentanza delle 20 Province coinvolte, selezionati tramite manifestazione di interesse, che verrà coinvolto nella fase di progettazione e di gestione degli interventi. I Giovani rappresentanti delle Province opereranno a livello comunicativo per raccogliere il punto di vista e le proposte dei ragazzi stessi e rappresentare le istanze, i bisogni e i desideri che ciascun territorio esprime.

Per candidarsi all’avviso di selezione del giovane portavoce del progetto della Provincia di Lucca, la scadenza è prevista per giovedì 7 marzo: è necessario avere tra i 19 e i 35 anni, avere la cittadinanza italiana e essere residente in uno dei comuni della Provincia. L’incarico, per cui è previsto un compenso lordo di 5.000 euro, ha una durata di 12 mesi.

Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica consultare il link sulla home page del sito della Provincia di Lucca (www.provincia.lucca.it ) o nella sezione “Avvisi bandi e gare”.

Uno dei primi appuntamenti promossi dai partner del progetto sarà venerdì 8 marzo al Campo Coni “Moreno Martini” di Lucca dove, dalle 16,20, è prevista l’iniziativa “L’8 in Virtus” organizzata dalla Virtus Lucca, dalla Palestra Life e dal Centro antiviolenza Luna

 

L’ambientalismo di facciata, il cosiddetto greenwashing, influisce negativamente sugli affari, ma l’effetto è mitigato dalla presenza femminile, quando cioè nei consigli di amministrazione c’è una sostanziale parità di genere. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Research in International Business and Finance e condotto dalla professoressa Giuliana Birindelli (foto) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa in collaborazione con la professoressa Helen Chiappini dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, e il dottor Raja Nabeel-Ud-Din Jalal dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La ricerca si è concentrata su un campione di banche europee quotate in borsa (in totale 77, di cui 15 italiane) nel periodo 2013-2020.

“Le banche sono imprese sulle quali l’attenzione della comunità è molto alta – spiega Giuliana Birindelli – tant’è che quando il greenwashing viene scoperto o anche solo percepito scatta la punizione degli investitori e dei clienti. In altre parole, il mercato reagisce con rabbia al tradimento della fiducia, i clienti diventano scettici e personale qualificato può allontanarsi dall’azienda, così come brillanti partner”.

Ma pur rischiando una perdita di legittimità sul mercato e un deterioramento delle performance aziendali, gli esempi di ambientalismo di facciata sono molti. Nel gennaio 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) per esempio ha pubblicato un report che ha sollevato preoccupazioni sul greenwashing delle banche europee. Il documento ha infatti rilevato che le banche che si dichiarano più attente all’ambiente hanno in realtà concesso ingenti prestiti alle aziende inquinanti. E tuttavia, come dimostra la ricerca, questi effetti negativi si riducono in presenza di una diversità di genere nei consigli di amministrazione.

Come dimostrano anche altri studi che abbiamo condotto, le donne sono più sensibili alle tematiche ambientali e più orientate alla trasparenza informativa – sottolinea Birindelli – questi aspetti giocano un ruolo importante nel mitigare una pratica scorretta come il greenwahing, ampiamente diffusa anche nel settore bancario, attenuando gli impatti negativi in termini di performance finanziarie. In sostanza, la ricerca dimostra che il greenwashing peggiora la performance bancaria, ma l’effetto si riduce se nei CdA siedono anche le donne”.

Giuliana Birindelli è professoressa ordinaria di Economia degli Intermediari finanziari dell’Università di Pisa. È membro del Banking Advisory Panel presso l’European Financial Reporting Advisory Group, del Comitato scientifico della Fondazione “Organismo Italiano di Business Reporting” e del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers. È Associate Editor di “Economics Notes” (Wiley) e dal dicembre 2017 è sindaca della Banca d’Italia.

 

 

 

giuliana_birindelli.jpgL’ambientalismo di facciata, il cosiddetto greenwashing, influisce negativamente sugli affari, ma l’effetto è mitigato dalla presenza femminile, quando cioè nei consigli di amministrazione c’è una sostanziale parità di genere. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Research in International Business and Finance e condotto dalla professoressa Giuliana Birindelli (foto) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa in collaborazione con la professoressa Helen Chiappini dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, e il dottor Raja Nabeel-Ud-Din Jalal dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La ricerca si è concentrata su un campione di banche europee quotate in borsa (in totale 77, di cui 15 italiane) nel periodo 2013-2020.

“Le banche sono imprese sulle quali l’attenzione della comunità è molto alta – spiega Giuliana Birindelli – tant’è che quando il greenwashing viene scoperto o anche solo percepito scatta la punizione degli investitori e dei clienti. In altre parole, il mercato reagisce con rabbia al tradimento della fiducia, i clienti diventano scettici e personale qualificato può allontanarsi dall’azienda, così come brillanti partner”.

Ma pur rischiando una perdita di legittimità sul mercato e un deterioramento delle performance aziendali, gli esempi di ambientalismo di facciata sono molti. Nel gennaio 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) per esempio ha pubblicato un report che ha sollevato preoccupazioni sul greenwashing delle banche europee. Il documento ha infatti rilevato che le banche che si dichiarano più attente all’ambiente hanno in realtà concesso ingenti prestiti alle aziende inquinanti. E tuttavia, come dimostra la ricerca, questi effetti negativi si riducono in presenza di una diversità di genere nei consigli di amministrazione.

Come dimostrano anche altri studi che abbiamo condotto, le donne sono più sensibili alle tematiche ambientali e più orientate alla trasparenza informativa – sottolinea Birindelli – questi aspetti giocano un ruolo importante nel mitigare una pratica scorretta come il greenwahing, ampiamente diffusa anche nel settore bancario, attenuando gli impatti negativi in termini di performance finanziarie. In sostanza, la ricerca dimostra che il greenwashing peggiora la performance bancaria, ma l’effetto si riduce se nei CdA siedono anche le donne”.

Giuliana Birindelli è professoressa ordinaria di Economia degli Intermediari finanziari dell’Università di Pisa. È membro del Banking Advisory Panel presso l’European Financial Reporting Advisory Group, del Comitato scientifico della Fondazione “Organismo Italiano di Business Reporting” e del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers. È Associate Editor di “Economics Notes” (Wiley) e dal dicembre 2017 è sindaca della Banca d’Italia.

 

 

 

Nell'ambito del “Marzo delle Donne”, promosso dal Comitato Unico di Garanzia dell’Aoup, l'Azienda Ospedaliera Universitaria organizza diverse iniziative dedicate alle dipendenti.

In programma visite e incontri gratuiti nell'ambito delle Medicine complementari  e della Medicina preventiva del lavoro. Le visite sono disponibili anche per le dipendenti Unipi in convenzione con l'Azienda Ospedaliera.

Tra le altre iniziative sono da segnalare: la presentazione, su espositori collocati all’ingresso dell’Edificio 10, di una raccolta di fotografie intitolata “Il lavoro delle donne”; la mostra della pittrice (e collega) Rebecca Giusti; eventi musicali; il convegno: “Il diritto delle donne è il diritto di tutti”, che si terrà il 21 marzo.

Scarica il programma

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa