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Comunicati stampa

Sono ventotto gli editori e agenti letterari italiani presenti alla London Book Fair, uno dei principali appuntamenti internazionali per lo scambio dei diritti in programma dal 12 al 14 marzo a Londra nello storico Centro espositivo Olympia.

L’Italia è presente, oltre che con i singoli espositori, con uno stand collettivo (stand 6F30) di 195 metri quadrati realizzato dall’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE), in cui espongono 18 realtà. Tra loro anche la Pisa University Press, casa editrice dell’Università di Pisa, che presenta alla fiera una selezione dei propri titoli.

Gli altri editori presenti allo stand sono: 24 Ore Cultura, Bompiani, Daco, Edra Publishing, Erickson, Fondazione LIA, Giorgio Nada Editore, Giunti Editore, Gruppo Albatros/Europe Books, Hoepli, Kimerik Edizioni, Lo Scarabeo, O.G.M. Officine Grafiche Muzzio, Sassi, Slow Food Editore, Tomolo Edigiò Edizioni, Vincenzo Bona.

L’ultima edizione della London Book Fair nel 2023 ha registrato la partecipazione di oltre 30.000 visitatori provenienti da ogni parte del mondo.


stand pupSono ventotto gli editori e agenti letterari italiani presenti alla London Book Fair, uno dei principali appuntamenti internazionali per lo scambio dei diritti in programma dal 12 al 14 marzo a Londra nello storico Centro espositivo Olympia.

L’Italia è presente, oltre che con i singoli espositori, con uno stand collettivo (stand 6F30) di 195 metri quadrati realizzato dall’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE), in cui espongono 18 realtà. Tra loro anche la Pisa University Press, casa editrice dell’Università di Pisa, che presenta alla fiera una selezione dei propri titoli.

Gli altri editori presenti allo stand sono: 24 Ore Cultura, Bompiani, Daco, Edra Publishing, Erickson, Fondazione LIA, Giorgio Nada Editore, Giunti Editore, Gruppo Albatros/Europe Books, Hoepli, Kimerik Edizioni, Lo Scarabeo, O.G.M. Officine Grafiche Muzzio, Sassi, Slow Food Editore, Tomolo Edigiò Edizioni, Vincenzo Bona.

L’ultima edizione della London Book Fair nel 2023 ha registrato la partecipazione di oltre 30.000 visitatori provenienti da ogni parte del mondo.


Nella foto a destra l'angolo espositivo della Pisa University Press allo stand collettivo.

È andata alla dott.ssa Alessia Galante, autrice di una tesi di laurea magistrale in Biologia Molecolare e Cellulare dal titolo “Medicina personalizzata: xenografts di zebrafish e organoidi derivanti da pazienti affetti da adenocarcinoma pancreatico duttale come metodo predittivo nella risposta ai trattamenti chemioterapici”, la prima edizione del Premio di studio "Massimo Tarabella".

Bandito ogni anno dall’Università di Pisa e offerto dalla famiglia del biologo viareggino scomparso nel febbraio 2023, il premio è assegnato alla migliore tesi di laurea magistrale in Biologia Applicata alla Biomedicina, alla Biologia Molecolare e Cellulare, alle Biotecnologie Molecolari o alle Neuroscienze, conseguita presso l’Ateneo pisano.

“Alla prima edizione del premio hanno partecipato numerosi studenti, con lavori di grande qualità – ha dichiarato il Prof. Massimo Dal Monte, Direttore del Dipartimento di Biologia, durante la premiazione di sabato 9 marzo nella splendida Villa Argentina di Viareggio - L’assegnazione del premio a Alessia Galante per un lavoro di tesi magistrale che riguarda l’utilizzo di organoidi e avatar di Zebrafish per lo sviluppo di terapie innovative nel trattamento dell’adenocarcinoma duttale del pancreas è stata motivata con il notevole rigore con cui è stato condotto lo studio, mettendo in luce le potenzialità che lo stretto rapporto fra ricerca di base ed applicazioni traslazionali possono fornire al trattamento di patologie ad oggi non responsive ai normali approcci medico-chirugici”.

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“Sono contenta del premio assegnatomi - ha commentato la dott.ssa Alessia Galante, vincitrice di questa prima edizione del premio –  Ci tengo a ringraziare la mia relatrice, la Prof.ssa Vittoria Raffa, docente di Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, che mi ha offerto la possibilità di lavorare su un progetto che mi ha fatta appassionare alla ricerca e mi ha spinta ad intraprendere una strada che, anche attraverso il percorso dottorale, spero mi permetterà di continuare a studiare possibili approcci terapeutici per malattie ad oggi poco responsive ai normali trattamenti”.

La commissione che ha valutato le tesi di laurea magistrale era composta dal Prof. Massimo Dal Monte, Direttore del Dipartimento di Biologia, dalla Prof. Antonella Del Corso, Presidente del Consiglio Aggregato di Biologia, dalla Prof. Arianna Tavanti, Presidente del Consiglio Aggregato di Biotecnologie, e dalla Dr.ssa Sandra Cosci, moglie del Dott. Tarabella che si era laureato all’Università di Pisa nel 1982, con una tesi in Fisiologia sulle “Sinapsi elettro-rettificanti nel piccione e nella sanguisuga”, discussa con il Prof. Giuseppe Moruzzi - uno dei più autorevoli fisiologi del XX secolo. Inaugurando, così, una carriera che, negli anni, lo ha visto collaborare con importanti case farmaceutiche (Squibb, Sandoz, Sclavo, Menarini, Istituto Gentili, Farma Biagini) e maturare una grande esperienza nel campo cardio-vascolare, osteo-metabolico, dei vaccini e degli emoderivati.

Tommaso Greco, professore ordinario di Filosofia del Diritto al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, ha vinto il premio “Bartolo da Sassoferrato per le scienze giuridiche e politico-sociali” promosso e organizzato dall’Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato”. Tommaso Greco è stato premiato nella sezione “Pensare la pace” per i suoi studi su Simone Weil, Norberto Bobbio e sul pacifismo giuridico.

Gli altri vincitori del premio sono Franco Todescan, nella sezione “Autore di una pubblicazione edita su temi o figure della storia del diritto o di argomento politico-sociale in età medioevale, moderna o contemporanea”, per il volume “Auctoritas non veritas facit legem. Variazioni sinfoniche su giusnaturalismo e volontarismo giuridico”, e Stefano Malpassi, nella sezione “Opera prima”, per il volume “La democrazia economica americana. Alla ricerca di un ordine politico del mercato. Tra cultura individualistica e tentazioni corporativistiche (1919-1939)”. La cerimonia conclusiva, con la consegna dei riconoscimenti, si terrà in Sassoferrato sabato 22 giugno.

“Pensare la pace” è la terza sezione del premio che, a partire dal 2024, si aggiunge alle altre due sezioni, per affermare un principio: che difendere il diritto non significa necessariamente farlo attraverso l’uso della forza, e che è necessario imparare a pensare e a difendere la pace a partire dalla pace e non dalla violenza e dalla guerra, facendo leva sul diritto che è, di per sé, strumento di pace e che tende all’armonia e alla convivenza senza conflitti nei e tra i popoli. Nella scorsa edizione il premio era stato conferito a Jean-Louis Halpérin (Ècole normale supérieure di Parigi) e Arianna Liuti (Università di Roma Tre).

La giuria del Premio è presieduta da Luigi Lacchè ed è composta da Galliano Crinella, Anna Maria Lazzarino Del Grosso, Beatrice Pasciuta, Diego Quaglioni, Giuseppe Severini e Ferdinando Treggiari. Il Premio si avvale del Patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Marche, del Comune di Sassoferrato e delle Università di Bari, Camerino, Firenze, Macerata, Palermo, Perugia, Pisa, Politecnica delle Marche, Siena, Urbino Carlo Bo.

Tommaso Greco, professore ordinario di Filosofia del Diritto al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, ha vinto il premio “Bartolo da Sassoferrato per le scienze giuridiche e politico-sociali” promosso e organizzato dall’Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato”. Tommaso Greco è stato premiato nella sezione “Pensare la pace” per i suoi studi su Simone Weil, Norberto Bobbio e sul pacifismo giuridico.

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Gli altri vincitori del premio sono Franco Todescan, nella sezione “Autore di una pubblicazione edita su temi o figure della storia del diritto o di argomento politico-sociale in età medioevale, moderna o contemporanea”, per il volume “Auctoritas non veritas facit legem. Variazioni sinfoniche su giusnaturalismo e volontarismo giuridico”, e Stefano Malpassi, nella sezione “Opera prima”, per il volume “La democrazia economica americana. Alla ricerca di un ordine politico del mercato. Tra cultura individualistica e tentazioni corporativistiche (1919-1939)”. La cerimonia conclusiva, con la consegna dei riconoscimenti, si terrà in Sassoferrato sabato 22 giugno.

“Pensare la pace” è la terza sezione del premio che, a partire dal 2024, si aggiunge alle altre due sezioni, per affermare un principio: che difendere il diritto non significa necessariamente farlo attraverso l’uso della forza, e che è necessario imparare a pensare e a difendere la pace a partire dalla pace e non dalla violenza e dalla guerra, facendo leva sul diritto che è, di per sé, strumento di pace e che tende all’armonia e alla convivenza senza conflitti nei e tra i popoli. Nella scorsa edizione il premio era stato conferito a Jean-Louis Halpérin (Ècole normale supérieure di Parigi) e Arianna Liuti (Università di Roma Tre).

La giuria del Premio è presieduta da Luigi Lacchè ed è composta da Galliano Crinella, Anna Maria Lazzarino Del Grosso, Beatrice Pasciuta, Diego Quaglioni, Giuseppe Severini e Ferdinando Treggiari. Il Premio si avvale del Patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Marche, del Comune di Sassoferrato e delle Università di Bari, Camerino, Firenze, Macerata, Palermo, Perugia, Pisa, Politecnica delle Marche, Siena, Urbino Carlo Bo.

Un drammatico innalzamento della temperatura dell’acqua di 4 o 5 gradi per almeno cinque giorni. Sono queste le ondate di calore che interessano sempre più i mari del nostro pianeta mettendo a rischio la fauna ittica e la sopravvivenza di alcune specie. Le aree marine protette sono però una risposta in grado di mitigare questo fenomeno dovuto al cambiamento climatico. La notizia arriva da uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature Communications coordinato dall’Università di Pisa.

 

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“E' noto che le aree marine protette, se ben gestite e con opportuna sorveglianza, hanno effetti positivi sulla fauna marina eliminando o riducendo gli effetti diretti della pesca – spiega il professore Lisandro Benedetti-Cecchi del dipartimento di Biologia dell’Ateneo pisano primo autore dell’articolo pubblicato – per la prima volta grazie a questo studio abbiamo dimostrato che sono anche in grado di mitigare l'impatto delle ondate di calore”.

La ricerca ha riguardato 2269 specie di pesci costieri che vivono in 357 siti interni alle aree marine protette e 747 siti esterni. I dati provengono da oltre 70mila osservazioni ottenute su intervalli temporali che vanno da un minimo di 5 a un massimo di 28 anni. Le aree marine protette studiate sono sparse in tutto il globo, nel Mediterraneo soprattutto in prossimità delle coste spagnole, poi in Australia, California e Indopacifico.

“Le proiezioni suggeriscono che i cambiamenti nel clima oceanico, di cui le ondate di calore sono espressione, si acutizzeranno nei prossimi decenni e che gli attuali tassi di riscaldamento supereranno presto il margine di sicurezza termica di molte specie – sottolinea Benedetti-Cecchi – L’allarme è ancora maggiore per il Mar Mediterraneo, che si sta riscaldando a un ritmo allarmante di tre volte quello dell’oceano globale”.

A subire le conseguenze delle ondate di calore è la stabilità dell’intero ecosistema e delle popolazioni, con i pesci erbivori che tendono ad aumentare e i carnivori, come squali, barracuda, cernie o dentici, che invece sono più minacciati. Il risultato può essere il collasso dell’intero sistema sino all’estinzione locale di alcune specie. Questi effetti sono però molto mitigati dalle aree marine protette. Qui le popolazioni di pesci sono più abbondanti e funzionalmente strutturate rispetto alle aree non protette, conferendo stabilità alle comunità anche in presenza di eventi climatici estremi.

“Il nostro lavoro – conclude Benedetti Cecchi – vuole enfatizzare l'importanza delle aree marine protette per salvaguardare la fauna marina fornendo supporto alle politiche di conservazione, articolate nelle varie direttive internazionali, come ad esempio la Convention for Biological Diversity, secondo le quali entro il 2030 almeno il 10% della superficie degli oceani dovrebbe essere sottoposta a protezione”.



 

A marzo e aprile il Carrer Service offre il "CV Check in tour", una serie di appuntamenti itineranti presso vari Poli universitari, durante i quali un'esperta sarà a disposizione per valutare i curriculum vitae degli studenti interessati.
Per accedere al servizio, gli studenti dovranno semplicemente recarsi al desk del Career Service nelle date e gli orari indicati, portando con sé il proprio CV in formato digitale o cartaceo. La consulenza individuale avrà una durata di circa 10 minuti.
Durante la consulenza sarà inoltre possibile avere informazioni sull'offerta di servizi erogati dal Career Service.


Il calendario degli appuntamenti del "CV Check in Tour" è il seguente:

  • Mercoledì 13 marzo, Polo Piagge: 9:00 - 11:00
  • Mercoledì 20 marzo, Polo Fibonacci: 9:00 - 11:00
  • Martedì 26 marzo, Polo Porta Nuova: 10:00 - 12:00
  • Mercoledì 10 aprile, Polo San Rossore: 10:00 - 12:00
  • Mercoledì 17 aprile, Polo Carmignani: 10:00 - 12:00.

 Tra gli allegati in fondo alla pagina è possibile scaricare la locandina dell'iniziativa. 

 Template 3

Zucchi_Riccardo_verticale.jpgDi fronte ad una comunità accademica sempre più plurinazionale e plurireligiosa rinnovo anche quest’anno gli auguri a coloro che nei prossimi giorni e settimane celebreranno importanti festività.

Auguri che sono ancora più importanti come segno di pace di fronte a uno scenario internazionale segnato da conflitti che colpiscono tragicamente le popolazioni coinvolte. In questo contesto è dunque urgente ricordare che una missione fondamentale dell’università è quella di educare alla conoscenza reciproca, in modo da prevenire ogni forma di intolleranza e di violenza, nel pieno rispetto della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Un augurio sentito va dunque alla comunità musulmana della nostra università per l’inizio del Ramadan, secondo la tradizione islamica il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina per ricordare quando il profeta Muhammad ricevette la rivelazione del Corano.

Vogliamo estendere gli auguri anche a coloro che festeggeranno nei prossimi giorni il Nowruz, il Capodanno persiano che affonda le sue radici nell’epica intrecciandosi con lo zoroastrismo e che coincide di fatto con l’equinozio di primavera.

Auguri ancora per la prossima Pasqua, la festa più solenne della religione cristiana che celebra la risurrezione di Gesù che ha liberato uomini e donne dalla schiavitù del peccato e dalla paura della morte.

Auguri infine per la festa di Pesach, la Pasqua ebraica, che rievoca la conquista della libertà del popolo ebraico dalla schiavitù dell’Egitto.

La costruzione di una comunità più armonica, inclusiva e solidale passa attraverso il riconoscimento delle sue diverse componenti, differenze che sono per noi una ricchezza. Con i nostri auguri vorremmo creare una comunità che sia specchio di un mondo possibile.

Riccardo Zucchi
Rettore Università di Pisa

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