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Comunicati stampa

Si terrà nella splendida cornice Liberty di Villa Argentina, a Viareggio, la cerimonia di consegna della prima edizione del Premio di studio "Massimo Tarabella", in programma per sabato 9 marzo alle ore 11:00.

Bandito ogni anno dall’Università di Pisa e offerto dalla famiglia del biologo viareggino scomparso nel febbraio 2023, il premio è assegnato alla migliore tesi di laurea magistrale in Biologia Applicata alla Biomedicina, alla Biologia Molecolare e Cellulare, alle Biotecnologie Molecolari o alle Neuroscienze, conseguita presso l’Ateneo pisano.

 

Massimo Tarabella

Il dott. Massimo Tarabella

 

È a Pisa, infatti, che il dott. Tarabella si era laureato nel 1982, con una tesi in Fisiologia sulle “Sinapsi elettro-rettificanti nel piccione e nella sanguisuga”, discussa con il Prof. Giuseppe Moruzzi - uno dei più autorevoli fisiologi del XX secolo. Inaugurando, così, una carriera che, negli anni, lo ha visto collaborare con importanti case farmaceutiche (Squibb, Sandoz, Sclavo, Menarini, Istituto Gentili, Farma Biagini) e maturare una grande esperienza nel campo cardio-vascolare, osteo-metabolico, dei vaccini e degli emoderivati.

Questa prima edizione, a cui hanno partecipato numerosi concorrenti, è stata vinta dalla Dott.ssa Alessia Galante, con una tesi di laurea magistrale in Biologia Molecolare e Cellulare dal titolo “Medicina personalizzata: xenografts di zebrafish e organoidi derivanti da pazienti affetti da adenocarcinoma pancreatico duttale come metodo predittivo nella risposta ai trattamenti chemioterapici” sotto la supervisione della Prof.ssa Vittoria Raffa, Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. La commissione che ha valutato le tesi di laurea magistrale era composta dal Prof. Massimo Dal Monte, Direttore del Dipartimento di Biologia, dalla Prof. Antonella Del Corso, Presidente del Consiglio Aggregato di Biologia, dalla Prof. Arianna Tavanti, Presidente del Consiglio Aggregato di Biotecnologie, e dalla Dr.ssa Sandra Cosci, moglie del Dr. Tarabella.

e29b823b c71d 44c6 b43f 2b3a4353328dLa cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico è stata variamente commentata – in senso sia positivo che negativo – dai mezzi di informazione: nonostante gli elementi di contesto utili al corretto inquadramento di talune scelte siano già stati forniti durante la cerimonia stessa, riteniamo utile tornare ad illustrarli.

Dopo gli eventi del 23 febbraio, in cui manifestazioni studentesche sono state interrotte con l’uso della forza, abbiamo sentito il bisogno di ribadire che l’università è un luogo aperto alla libera e pacifica espressione delle opinioni, anche su temi delicati e divisivi.

Per tale ragione è stato offerto uno spazio a gruppi studenteschi che in questi mesi e su varie questioni avevano presentato mozioni che verranno discusse alla riunione straordinaria del Senato Accademico del 14 marzo. Il gruppo Rompere l’Assedio ha accettato l’invito e un suo rappresentante ha effettuato un intervento. Altri gruppi non hanno manifestato interesse o si sono sentiti rappresentati dall’intervento del Presidente del Consiglio Studentesco.

Questa presentazione non era l’occasione per un dibattito o per un contraddittorio. Come ha detto il rettore, l’università è disponibile, nel Senato Accademico del 14 marzo, a dare spazio a visioni e mozioni diverse, da qualunque parte provengano, che verranno in quella sede ulteriormente argomentate e discusse.

Il rettore ha peraltro ribadito anche durante la cerimonia il suo sgomento per la strage dei civili israeliani dell’ottobre scorso e per la strage dei civili palestinesi attualmente in atto a Gaza, e in passato più volte ha unito la voce del nostro ateneo a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.

Ci sarà anche l'Università di Pisa tra i protagonisti del progetto “MOVING4FUTURE”, elaborato dalla Provincia di Lucca nell’ambito del Programma Nazionale “G.A.M.E. UPI (G.iovani A.utodeterminazione M.ovimento E.mpowerment) tutti in campo nessuno escluso” e presentato martedì 5 marzo a Palazzo Ducale a Lucca, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente della Provincia Luca Menesini insieme con Nicola Lucchesi, presidente di Lucca Crea, Nicola Borrelli presidente di Lucca Film Festival, Marco Macchia dell’Università di Pisa, i dirigenti scolastici Iolanda Bocci (Isi Barga) e Lorenzo Isoppo (Ist. Marconi), Giulio Godi del Cai e Andrea Pacitto dell’Atletica Virtus.

Il progetto, di cui è capofila l’ente di Palazzo Ducale, avrà una durata di 12 mesi e coinvolgerà partner ed enti quali Upi Toscana, Lucca Film Festival – Associazione Vi(S)ta nova Ets, Lucca Crea, Atletica Virtus Lucca, CAI-Club Alpino Italiano (Sezione di Lucca), l’Istituto alberghiero “F.lli Pieroni” di Barga, l’Istituto “Marconi” di Seravezza e l’Università di Pisa. Prevede sei fasi, ciascuna con un focus e delle attività precise di gestione e monitoraggio, di comunicazione, di promozione dello sport e di stili di vita sani, di alleanza educativa tra sport, disabilità e comunità.

Tra gli obiettivi specifici, troviamo, oltre alla sensibilizzazione della cittadinanza al valore dello sport, l’organizzazione di lezioni e convegni mirati di scienze dell’alimentazione in relazione ai corretti stili di vita e allo sport; la promozione di eventi sportivi rivolti a giovani normodotati e con disabilità, incontri informativi sulle discipline paraolimpiche. I ragazzi sperimenteranno pratiche di orientering, svilupperanno capacità creative in ambito culinario tenendo conto della salute e dei prodotti locali, si confronteranno nel corso di momenti formativi con persone diversamente abili, per l’acquisizione di esperienze che faranno comprendere l’importanza del rispetto e dell’inclusività.

Inoltre, parteciperanno a un percorso didattico e laboratoriale sull’utilizzo intelligente dei nuovi strumenti multimediali mobili, che saranno applicati allo storytelling nutrizionale e sportivo: un gruppo selezionato di studenti realizzerà dei cortometraggi sotto la guida del docente, che saranno poi proiettati e valutati all’interno di una speciale sezione del Lucca Film Festival 2024 (21 – 29 settembre), quando una giuria di professionisti assegnerà i premi per miglior regia, miglior montaggio e miglior post produzione.

“Sport, alimentazione sana e corretti stili di vita, ma anche sport e disabilità. Sono questi gli ambiti scelti dall’Università di Pisa per la sua partecipazione a questo progetto e attorno ai quali abbiamo voluto creare degli eventi che fossero fortemente attrattivi per i giovani grazie anche al coinvolgimento di campioni come Samuele Ceccarelli – ha messo in evidenza il prof. Marco Macchia, delegato del Rettore per i rapporti con il territorio – Per Sport, alimentazione e corretti stili di vita abbiamo voluto coinvolgere il centro "Nutraceutica e Alimentazione per la Salute" (Nutrafood) ed i corsi di laurea in Scienze Motorie, mentre le iniziative relative alla tematica Sport e disabilità si svolgeranno in collaborazione con il Centro Universitario Sportivo (CUS). Quest’ultima, peraltro, è una tematica a cui l’Università di Pisa è da sempre molto sensibile, tanto da avere attivato, più di vent’anni fa, l'Ufficio Servizi per l'Inclusione di studenti con Disabilità (USID), con il quale partecipa al progetto Sporthabile del Comitato regionale Toscana del Comitato Italiano Paralimpico; in occasione di questo progetto è prevista la presentazione dell’ultimo numero della collana “Progetti di vita – Storie di studenti con disabilità” dedicato proprio a Sport e Disabilità”.

Il professor Macchia ha poi ricordato il forte legame tra l’Università di Pisa e il territorio della Provincia di Lucca, da cui provengono oltre 8.000 studenti dell’Ateneo pisano e a cui sono dedicati corsi di laurea specifici sul Turismo e sulla produzione della carta e del cartone, che si svolgono nella città di Lucca.

 

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Al centro, il professor Marco Macchia delegato del Rettore per i rapporti con il territorio assieme agli altri partecipanti al progetto

 

Sviluppato dall’Unione delle Province d’Italia con lo scopo di supportare le attività realizzate dalle amministrazioni provinciali in sinergia con le scuole, le Associazioni e le Società sportive dilettantistiche e gli Enti del Terzo settore (ETS) di ambito sportivo, il Programma Nazionale “G.A.M.E. UPI si  focalizza sull’attività sportiva e sulla sua promozione come mezzo per incrementare il benessere fisico e psicologico tra i giovani, nonché per eliminare barriere economiche, sociali e culturali, contrastando casi di disagio giovanile e favorendo un contesto di aggregazione e inclusività.

Soprattutto in seguito alla pandemia, infatti, la carenza e la limitazione di importanti presìdi di aggregazione, socializzazione e sviluppo per le giovani generazioni, hanno reso necessario riavvicinare e rimotivare i giovani alla pratica sportiva, non solo per incentivare uno stile di vita sano e il benessere fisico, ma anche per le significative occasioni di relazione, conoscenza, condivisione e scambio che lo sport offre. Tale processo identifica la pratica sportiva come strumento concreto di acquisizione di life skills e di valori come senso di responsabilità, lealtà, autonomia e correttezza, incidendo sull’inserimento sociale dei giovani e sul loro coinvolgimento nella società.

Al fine di sostenere attività calibrate sui bisogni dei giovani, è considerata fondamentale l’attivazione del loro protagonismo sin dalla fase di costruzione delle proposte progettuali e verrà pertanto costituito un Comitato Giovani, un organo di governo composto da 20 giovani in rappresentanza delle 20 Province coinvolte, selezionati tramite manifestazione di interesse, che verrà coinvolto nella fase di progettazione e di gestione degli interventi. I Giovani rappresentanti delle Province opereranno a livello comunicativo per raccogliere il punto di vista e le proposte dei ragazzi stessi e rappresentare le istanze, i bisogni e i desideri che ciascun territorio esprime.

Per candidarsi all’avviso di selezione del giovane portavoce del progetto della Provincia di Lucca, la scadenza è prevista per giovedì 7 marzo: è necessario avere tra i 19 e i 35 anni, avere la cittadinanza italiana e essere residente in uno dei comuni della Provincia. L’incarico, per cui è previsto un compenso lordo di 5.000 euro, ha una durata di 12 mesi.

Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica consultare il link sulla home page del sito della Provincia di Lucca (www.provincia.lucca.it ) o nella sezione “Avvisi bandi e gare”.

Uno dei primi appuntamenti promossi dai partner del progetto sarà venerdì 8 marzo al Campo Coni “Moreno Martini” di Lucca dove, dalle 16,20, è prevista l’iniziativa “L’8 in Virtus” organizzata dalla Virtus Lucca, dalla Palestra Life e dal Centro antiviolenza Luna

 

L’ambientalismo di facciata, il cosiddetto greenwashing, influisce negativamente sugli affari, ma l’effetto è mitigato dalla presenza femminile, quando cioè nei consigli di amministrazione c’è una sostanziale parità di genere. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Research in International Business and Finance e condotto dalla professoressa Giuliana Birindelli (foto) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa in collaborazione con la professoressa Helen Chiappini dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, e il dottor Raja Nabeel-Ud-Din Jalal dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La ricerca si è concentrata su un campione di banche europee quotate in borsa (in totale 77, di cui 15 italiane) nel periodo 2013-2020.

“Le banche sono imprese sulle quali l’attenzione della comunità è molto alta – spiega Giuliana Birindelli – tant’è che quando il greenwashing viene scoperto o anche solo percepito scatta la punizione degli investitori e dei clienti. In altre parole, il mercato reagisce con rabbia al tradimento della fiducia, i clienti diventano scettici e personale qualificato può allontanarsi dall’azienda, così come brillanti partner”.

Ma pur rischiando una perdita di legittimità sul mercato e un deterioramento delle performance aziendali, gli esempi di ambientalismo di facciata sono molti. Nel gennaio 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) per esempio ha pubblicato un report che ha sollevato preoccupazioni sul greenwashing delle banche europee. Il documento ha infatti rilevato che le banche che si dichiarano più attente all’ambiente hanno in realtà concesso ingenti prestiti alle aziende inquinanti. E tuttavia, come dimostra la ricerca, questi effetti negativi si riducono in presenza di una diversità di genere nei consigli di amministrazione.

Come dimostrano anche altri studi che abbiamo condotto, le donne sono più sensibili alle tematiche ambientali e più orientate alla trasparenza informativa – sottolinea Birindelli – questi aspetti giocano un ruolo importante nel mitigare una pratica scorretta come il greenwahing, ampiamente diffusa anche nel settore bancario, attenuando gli impatti negativi in termini di performance finanziarie. In sostanza, la ricerca dimostra che il greenwashing peggiora la performance bancaria, ma l’effetto si riduce se nei CdA siedono anche le donne”.

Giuliana Birindelli è professoressa ordinaria di Economia degli Intermediari finanziari dell’Università di Pisa. È membro del Banking Advisory Panel presso l’European Financial Reporting Advisory Group, del Comitato scientifico della Fondazione “Organismo Italiano di Business Reporting” e del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers. È Associate Editor di “Economics Notes” (Wiley) e dal dicembre 2017 è sindaca della Banca d’Italia.

 

 

 

giuliana_birindelli.jpgL’ambientalismo di facciata, il cosiddetto greenwashing, influisce negativamente sugli affari, ma l’effetto è mitigato dalla presenza femminile, quando cioè nei consigli di amministrazione c’è una sostanziale parità di genere. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Research in International Business and Finance e condotto dalla professoressa Giuliana Birindelli (foto) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa in collaborazione con la professoressa Helen Chiappini dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, e il dottor Raja Nabeel-Ud-Din Jalal dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La ricerca si è concentrata su un campione di banche europee quotate in borsa (in totale 77, di cui 15 italiane) nel periodo 2013-2020.

“Le banche sono imprese sulle quali l’attenzione della comunità è molto alta – spiega Giuliana Birindelli – tant’è che quando il greenwashing viene scoperto o anche solo percepito scatta la punizione degli investitori e dei clienti. In altre parole, il mercato reagisce con rabbia al tradimento della fiducia, i clienti diventano scettici e personale qualificato può allontanarsi dall’azienda, così come brillanti partner”.

Ma pur rischiando una perdita di legittimità sul mercato e un deterioramento delle performance aziendali, gli esempi di ambientalismo di facciata sono molti. Nel gennaio 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) per esempio ha pubblicato un report che ha sollevato preoccupazioni sul greenwashing delle banche europee. Il documento ha infatti rilevato che le banche che si dichiarano più attente all’ambiente hanno in realtà concesso ingenti prestiti alle aziende inquinanti. E tuttavia, come dimostra la ricerca, questi effetti negativi si riducono in presenza di una diversità di genere nei consigli di amministrazione.

Come dimostrano anche altri studi che abbiamo condotto, le donne sono più sensibili alle tematiche ambientali e più orientate alla trasparenza informativa – sottolinea Birindelli – questi aspetti giocano un ruolo importante nel mitigare una pratica scorretta come il greenwahing, ampiamente diffusa anche nel settore bancario, attenuando gli impatti negativi in termini di performance finanziarie. In sostanza, la ricerca dimostra che il greenwashing peggiora la performance bancaria, ma l’effetto si riduce se nei CdA siedono anche le donne”.

Giuliana Birindelli è professoressa ordinaria di Economia degli Intermediari finanziari dell’Università di Pisa. È membro del Banking Advisory Panel presso l’European Financial Reporting Advisory Group, del Comitato scientifico della Fondazione “Organismo Italiano di Business Reporting” e del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers. È Associate Editor di “Economics Notes” (Wiley) e dal dicembre 2017 è sindaca della Banca d’Italia.

 

 

 

Nell'ambito del “Marzo delle Donne”, promosso dal Comitato Unico di Garanzia dell’Aoup, l'Azienda Ospedaliera Universitaria organizza diverse iniziative dedicate alle dipendenti.

In programma visite e incontri gratuiti nell'ambito delle Medicine complementari  e della Medicina preventiva del lavoro. Le visite sono disponibili anche per le dipendenti Unipi in convenzione con l'Azienda Ospedaliera.

Tra le altre iniziative sono da segnalare: la presentazione, su espositori collocati all’ingresso dell’Edificio 10, di una raccolta di fotografie intitolata “Il lavoro delle donne”; la mostra della pittrice (e collega) Rebecca Giusti; eventi musicali; il convegno: “Il diritto delle donne è il diritto di tutti”, che si terrà il 21 marzo.

Scarica il programma

Pisa, 5 febbraio - Nell’ambito della mostra “Giacomo Matteotti. La forza delle idee, i valori della nostra democrazia”, in corso fino all’11 aprile, sono previsti tre appuntamenti ad ingresso libero al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei 9) per ‘scoprire’ Giacomo Matteotti, al di là della sua tragica morte.
Il primo seminario è in programma giovedì 7 marzo alle 17. Si parlerà di “Matteotti e il socialismo” con il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa Carmelo Calabrò, il presidente del Comitato per il Centenario della morte di Giacomo Matteotti Maurizio Degl’Innocenti e le professoresse dell’Università di Firenze Emanuela Minuto e Sheyla Moroni. Modera l’incontro il giornalista Michele Taddei.
Incontro successivo il 13 marzo, sempre alle 17, con “Il giurista Matteotti”. Interverranno Alberto Gargani, professore di Diritto penale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, Daniele Negri, docente di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Ferrara e Paolo Passaniti, docente di Diritto comune-Storia del diritto di famiglia all'Università degli Studi di Siena. Modera l’incontro l’avvocato David Cerri.
Infine, il 27 marzo, alle 17, incontro intitolato “Il nemico di Mussolini” con il giornalista Marzio Breda (autore del libro “Il nemico di Mussolini. Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato”) e il professor Stefano Caretti, tra i massimi studiosi di Matteotti. Modera l’incontro: Michele Taddei.
La rassegna, promossa dal Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti e dal Cidic-Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura dell’Università di Pisa, vede la collaborazione della Domus Mazziniana non solo per le visite guidate gratuite all’esposizione ma anche per l’organizzazione di tre incontri che permetteranno di conoscere un Matteotti a tutto tondo, indagando la sua complessità e profondità. Una figura che, a cento anni dalla morte, offre ancora spunti di riflessione per l’oggi.

Francesco Guerra (foto) corre veloce, in pista come nello studio. Il campione italiano 2022 e vicecampione europeo U23 dei 10.000 metri si è laureato lo scorso sabato in ingegneria aerospaziale con il voto finale di 110 e lode. La tesi, "Resistenza d'onda e implicazioni sul progetto di profili in supersonico" è stata seguita come relatrice da Maria Vittoria Salvetti, docente di ingegneria aerospaziale e direttrice del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale all'Università di Pisa. Un traguardo, quello di Francesco, reso ancora più difficile dagli anni di pandemia, che lo hanno obbligato a rivedere i suoi progetti sportivi e accademici

"Ho iniziato i miei studi all'Università di Pisa nel 2019, trasferendomi da Frascati - racconta - Avevo l'esigenza di conciliare la carriera universitaria con quella sportiva e devo dire che Pisa in questo senso è stato un ambiente molto adatto e stimolante. Purtroppo la pandemia mi ha un po' "costretto" a rivedere i miei progetti tornando a Frascati (a febbraio 2021) e proseguendo gli studi a distanza, senza comunque mai dover rinunciare a un'ottima preparazione, grazie anche al modo molto efficace in cui è stata erogata la didattica da remoto.

Francesco è una promessa dell'atletica fin da giovanissimo, con diversi podi nelle categorie ragazzi e U16. Ha indossato la maglia azzurra in tutte le rassegne europee giovanili. Nel 2022 ha conquistato i tricolori U23 dei 10 km su strada, confermando il titolo, e dei 10.000 su pista. Medaglia d’argento nel 2023 agli Europei U23 sui 10.000 metri.

Francesco Guerra (foto) corre veloce, in pista come nello studio. Il campione italiano 2022 e vicecampione europeo U23 dei 10.000 metri si è laureato lo scorso sabato in ingegneria aerospaziale con il voto finale di 110 e lode. La tesi, "Resistenza d'onda e implicazioni sul progetto di profili in supersonico" è stata seguita come relatrice da Maria Vittoria Salvetti, docente di ingegneria aerospaziale e direttrice del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale all'Università di Pisa. Un traguardo, quello di Francesco, reso ancora più difficile dagli anni di pandemia, che lo hanno obbligato a rivedere i suoi progetti sportivi e accademici

 

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"Ho iniziato i miei studi all'Università di Pisa nel 2019, trasferendomi da Frascati - racconta - Avevo l'esigenza di conciliare la carriera universitaria con quella sportiva e devo dire che Pisa in questo senso è stato un ambiente molto adatto e stimolante. Purtroppo la pandemia mi ha un po' "costretto" a rivedere i miei progetti tornando a Frascati (a febbraio 2021) e proseguendo gli studi a distanza, senza comunque mai dover rinunciare a un'ottima preparazione, grazie anche al modo molto efficace in cui è stata erogata la didattica da remoto.

Francesco è una promessa dell'atletica fin da giovanissimo, con diversi podi nelle categorie ragazzi e U16. Ha indossato la maglia azzurra in tutte le rassegne europee giovanili. Nel 2022 ha conquistato i tricolori U23 dei 10 km su strada, confermando il titolo, e dei 10.000 su pista. Medaglia d’argento nel 2023 agli Europei U23 sui 10.000 metri.

Andrenucci p5xrki7vg5u075dv1lk7xk0262yedrov8lzq9590aoNella notte fra domenica 3 marzo e lunedì 4 marzo ch ha lasciato il professor Mariano Andrenucci, a lungo titolare della cattedra di Sistemi Spaziali e di Propulsione presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa.

Qui di seguito pubblichiamo un ricordo del prof. Andrenucci a firma del prof. Fabrizio Paganucci, Presidente del consiglio aggregato dei corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale.

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Il Professor Mariano Andrenucci, laureato nel nostro Ateneo nel 1970 in Ingegneria Aeronautica, assistente all’Istituto di Macchine dal 1977 al 1982, è stato Professore Ordinario di Propulsione Aerospaziale dal 1990 al 2014 prima presso il Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale e quindi presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Industriale. Ha dedicato gran parte della sua carriera scientifica e didattica alla propulsione elettrica per impieghi spaziali. Benchè in pensione, ha continuato volontariamente a tenere un insegnamento di propulsione elettrica fino al 2023 nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale.

Con le sue capacità non comuni ed un perenne entusiasmo giovanile, ovvero con un amore viscerale per il suo lavoro di educatore e scienziato, negli anni ha creato a Pisa una scuola di propulsione elettrica unica in Italia e tra le migliori a livello internazionale, trasmettendo a centinaia di giovani di più generazioni e di tutto il mondo la sua stessa passione. Molte decine di suoi allievi lavorano in aziende od istituti di ricerca operanti nella propulsione elettrica in Italia ed all’estero, in molti casi occupando posizioni apicali.

Tra le aziende meritano di essere ricordate Alta SpA (confluita in Sitael SpA), da lui stesso fondata come spin-off universitario, ed Aerospazio Tecnologie. Nel 2011, la Electric Rocket Propulsion Society (ERPS) ha riconosciuto l’eccezionale lavoro del Professor Andrenucci, conferendogli la sua più alta onorificenza, la Stuhlinger Medal, con la seguente motivazione: per i suoi contributi teorici e sperimentali su vari concetti di propulsione elettrica e per il suo ruolo inestimabile nell’educare generazioni di ricercatori e leader nella propulsione elettrica (for his contributions to the theory and testing of various electric propulsion concepts and for his invaluable role in educating generations of scientists and leaders in electric propulsion).

 

Fabrizio Paganucci
Presidente del consiglio aggregato dei corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale
Università di Pisa

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