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Comunicati stampa

barillaro.jpegUna tecnologia innovativa per produrre condensatori robusti, flessibili e a basso costo, capaci di accumulare energia in pochi nanometri e posizionabili su ogni tipo di substrato, anche flessibile. Lo studio del team del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa coordinato da Giuseppe Barillaro (foto) è stato condotto in collaborazione con il Surflay Nanitec GmbH di Berlino e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, ed è stato pubblicato su Advanced Materials, la rivista più prestigiosa nel settore della scienza dei materiali.

“Un condensatore - spiega Giuseppe Barillaro - è in grado di immagazzinare energia in un materiale isolante posto tra due conduttori metallici. La sua capacità aumenta al diminuire dello spessore del materiale isolante.
Il metodo che abbiamo sviluppato ci consente di controllare l’assemblaggio dei condensatori chiamati elettrolitici, cioè quelli che tipicamente usano come materiale isolante un liquido o un gel con un'elevata concentrazione di ioni (detto elettrolita). I condensatori elettrolitici prodotti con il nostro metodo hanno spessore ridotto di almeno cinquanta volte rispetto ai condensatori attuali, mentre una frequenza di funzionamento di almeno cinquanta volte superiore. A differenza degli attuali condensatori elettrolitici, che funzionano per applicazioni a bassa frequenza, come le reti elettriche, i nano-condensatori dell’Università di Pisa possono essere usati per applicazioni a media ed alta frequenza, come per esempio le comunicazioni wireless".

Il processo di produzione individuato dai ricercatori è molto semplice: un substrato metallico sul quale è stata indotta una carica superficiale viene immerso in un liquido contenente un polielettrolita di spessore nanometrico con carica opposta, che quindi si deposita sul metallo. Il substrato può essere poi immerso di nuovo in un altro liquido contenente un polielettrolita con carica opposta alla prima, per formare un altro strato. Il processo è semplicissimo e può essere automatizzato con una macchina che immerge alternativamente il metallo nei due liquidi, il che lo rende anche estremamente economico.

“Il condensatore - conclude Barillaro - è realizzabile su qualunque tipo di substrato, anche su materiali curvi e flessibili, e su aree molto vaste, aprendo la strada a diverse possibili applicazioni in campo di sistemi wearable, automotive, e energy storage. Per esempio, la flessibilità intrinseca dei polielettroliti permetterebbe di usarli all’interno di una pelle elettronica – electronic skin -, come sensori di pressione e/o per immagazzinare energia, ma le potenzialità sono infinite, e in settori che nella nuova rivoluzione industriale del 5.0 assumeranno una rilevanza sempre più marcata.

Il lavoro su materiali innovativi per immagazzinare energia infatti è una delle ricerche condotte nel laboratorio FoReLab del Dipartimento, dedicato allo sviluppo delle tecnologie per industria e società 5.0.




L’Università di Pisa partecipa a Didacta Italia, la più importante fiera sull’innovazione della scuola che per la prima volta quest’anno ha aperto le porte anche al mondo universitario. L’evento, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 20 al 22 marzo, si rivolge a tutti coloro che operano ad ogni livello nel campo dell'istruzione e della formazione: docenti, dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, educatori, formatori, ricercatori, assegnisti, professionisti e imprenditori. Una kermesse di tre giorni per un totale di 1.780 eventi e 400 espositori. L’Ateneo pisano ha uno stand insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna e alla Scuola Normale Superiore nello spazio degli Arsenali dove si trovano anche le altre università, il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI).

Per quanto riguarda le attività in programma, il 20 marzo alle 12.15 i docenti Unipi Filippo Chiarello ed Elettra Stradella saranno protagonisti di un evento dedicato alle opportunità e sfide dell’intelligenza artificiale applicata alla didattica. In un dibattito aperto tra esperti ed esperte provenienti dall’informatica e dalle scienze umane e sociali, si parlerà del futuro della didattica e delle relazioni educative di fronte allo sviluppo dei sistemi di IA, comprese le implicazioni etiche e giuridiche, legate all’uguaglianza e all’accessibilità dell’apprendimento.

“La nostra presenza a Didacta, accanto a una ventina di altri Atenei, è un altro segnale importante dell’impegno di Unipi sul tema, anche in termini di riflessione e innovazione, a livello nazionale. All’indomani dell’istituzione del Teaching Learning Center (TLC) siamo stati contattati direttamente dalla “madrina” di Didacta, Paola Concia, che ha tenuto a coinvolgerci fin dall’inizio nel progetto di apertura della fiera al mondo universitario - ha detto il prorettore alla didattica dell'Università di Pisa Giovanni Paoletti - Oggi tengo a ringraziare i colleghi del TLC, il Cidic e il personale della Direzione didattica che hanno reso possibile questa nostra partecipazione. Invito tutti i colleghi interessati a visitare la fiera e ad assistere al ricco programma di iniziative.”

L’Università di Pisa partecipa a Didacta Italia, la più importante fiera sull’innovazione della scuola che per la prima volta quest’anno ha aperto le porte anche al mondo universitario. L’evento, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 20 al 22 marzo, si rivolge a tutti coloro che operano ad ogni livello nel campo dell'istruzione e della formazione: docenti, dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, educatori, formatori, ricercatori, assegnisti, professionisti e imprenditori. Una kermesse di tre giorni per un totale di 1.780 eventi e 400 espositori. L’Ateneo pisano ha uno stand insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna e alla Scuola Normale Superiore nello spazio degli Arsenali dove si trovano anche le altre università, il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI).

Per quanto riguarda le attività in programma, i docenti Unipi Filippo Chiarello ed Elettra Stradella sono stati protagonisti di un evento dedicato alle opportunità e sfide dell’intelligenza artificiale applicata alla didattica. Fra le altre iniziative e partecipazioni, il professore Claudio Spinelli ha preso parte ad un workshop di approfondimento dal titolo: “ Influenza della tecnologia digitale sul sistema psicofisico nella popolazione giovanile". Era inoltre presente anche il Cidic dell'Ateneo con il suo direttore professore Saulle Panizza protagonista di un evento dedicato al progetto regionale di cui è stato capofila lo scorso anno: "La Costituzione si impara a scuola. Percorsi di formazione per lo sviluppo di strumenti per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica".

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“La nostra presenza a Didacta, accanto a una ventina di altri Atenei, è un altro segnale importante dell’impegno di Unipi sul tema, anche in termini di riflessione e innovazione, a livello nazionale. All’indomani dell’istituzione del Teaching Learning Center (TLC) siamo stati contattati direttamente dalla “madrina” di Didacta, Paola Concia, che ha tenuto a coinvolgerci fin dall’inizio nel progetto di apertura della fiera al mondo universitario - ha detto il prorettore alla didattica dell'Università di Pisa Giovanni Paoletti - Oggi tengo a ringraziare i colleghi del TLC, il Cidic e il personale della Direzione didattica che hanno reso possibile questa nostra partecipazione. Invito tutti i colleghi interessati a visitare la fiera e ad assistere al ricco programma di iniziative.”

barillaro.jpegUna tecnologia innovativa per produrre condensatori robusti, flessibili e a basso costo, capaci di accumulare energia in pochi nanometri e posizionabili su ogni tipo di substrato, anche flessibile. Lo studio del team del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa coordinato da Giuseppe Barillaro (foto) è stato condotto in collaborazione con il Surflay Nanitec GmbH di Berlino e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, ed è stato pubblicato su Advanced Materials, la rivista più prestigiosa nel settore della scienza dei materiali.

“Un condensatore - spiega Giuseppe Barillaro - è in grado di immagazzinare energia in un materiale isolante posto tra due conduttori metallici. La sua capacità aumenta al diminuire dello spessore del materiale isolante.
Il metodo che abbiamo sviluppato ci consente di controllare l’assemblaggio dei condensatori chiamati elettrolitici, cioè quelli che tipicamente usano come materiale isolante un liquido o un gel con un'elevata concentrazione di ioni (detto elettrolita). I condensatori elettrolitici prodotti con il nostro metodo hanno spessore ridotto di almeno cinquanta volte rispetto ai condensatori attuali, mentre una frequenza di funzionamento di almeno cinquanta volte superiore. A differenza degli attuali condensatori elettrolitici, che funzionano per applicazioni a bassa frequenza, come le reti elettriche, i nano-condensatori dell’Università di Pisa possono essere usati per applicazioni a media ed alta frequenza, come per esempio le comunicazioni wireless".

Il processo di produzione individuato dai ricercatori è molto semplice: un substrato metallico sul quale è stata indotta una carica superficiale viene immerso in un liquido contenente un polielettrolita di spessore nanometrico con carica opposta, che quindi si deposita sul metallo. Il substrato può essere poi immerso di nuovo in un altro liquido contenente un polielettrolita con carica opposta alla prima, per formare un altro strato. Il processo è semplicissimo e può essere automatizzato con una macchina che immerge alternativamente il metallo nei due liquidi, il che lo rende anche estremamente economico.

“Il condensatore - conclude Barillaro - è realizzabile su qualunque tipo di substrato, anche su materiali curvi e flessibili, e su aree molto vaste, aprendo la strada a diverse possibili applicazioni in campo di sistemi wearable, automotive, e energy storage. Per esempio, la flessibilità intrinseca dei polielettroliti permetterebbe di usarli all’interno di una pelle elettronica – electronic skin -, come sensori di pressione e/o per immagazzinare energia, ma le potenzialità sono infinite, e in settori che nella nuova rivoluzione industriale del 5.0 assumeranno una rilevanza sempre più marcata.

Il lavoro su materiali innovativi per immagazzinare energia infatti è una delle ricerche condotte nel laboratorio FoReLab del Dipartimento, dedicato allo sviluppo delle tecnologie per industria e società 5.0.




locandinavert.jpgPisa - Al via il 19 marzo "Un altro genere di cinema", la rassegna cinematografica a ingresso gratuito organizzata da Università di Pisa, Scuola Normale e Scuola Sant’Anna per promuovere lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere.

Sono quattro appuntamenti al cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci, 2, Pisa) uno al mese alle 21 a partire da martedì 19 marzo, con film su identità e violenza di genere, autodeterminazione, diritti e reti di solidarietà. Le proiezioni saranno seguite da un dibattito, alla presenza di varie realtà impegnate sui temi trattati.

Ecco il calendario di tutta la rassegna: martedì 19 marzo sarà proiettato “L’accusa” di Yvan Attal (Francia, 2021), con interventi di Francesca Pidone e Sara Sgroi del Centro antiviolenza Casa della Donna e Edoardo Vaccaro del Nuovo Maschile. Martedì 16 aprile sarà la volta di “Misericordia” di Emma Dante (Italia, 2023), a parlarne l’attrice Simona Malato e Chiara Tognolotti dell’Università di Pisa. Martedì 14 maggio il film è “Quelle due” di William Wyler (USA, 1962) commentato da Giada Rossi di Pink Riot Arcigay Pisa. Martedì 4 giugno ultimo appuntamento con "Due giorni", una notte di Luc e Jean-Pierre Dardenne (Belgio, Francia, Italia, 2014) per il dibattito ci saranno Federica Condipodero dell’Università di Pisa, e Armanda Cetrulo della Scuola Superiore Sant’Anna.

“L'idea alla base della rassegna è far conoscere le attività dello Sportello – creato per iniziativa congiunta di Normale, Sant'Anna e Università di Pisa, con il supporto della Casa della Donna – e promuovere la cultura dell'uguaglianza di genere, e il rispetto e la valorizzazione delle differenze, nel totale rifiuto di ogni forma di violenze e molestie – spiega la professoressa Renata Pepicelli dell’Università di Pisa che coordina lo Sportello antiviolenza – L’iniziativa la scorsa edizione ha avuto grande successo, che speriamo di replicare anche quest’anno”.

Venerdì, 15 Marzo 2024 13:14

AI 4 your business

Sede
Dipartimento di Informatica

Obbiettivo del corso
Il corso di perfezionamento in "AI 4 your business" si propone di fornire competenze, sia teoriche che pratiche, necessarie per avviare percorsi di innovazione adottando soluzioni tecnologiche di AI (machine learning, deep learning, big data analytics) a supporto di un approccio sistemico alla gestione strategica ed operativa dei diversi contesti aziendali. Il Corso di Perfezionamento avrà una Faculty interdisciplinare.
In particolare, i docenti avranno competenze informatiche, gestionali ed economico-aziendali, teoriche ed applicative, al fine di garantire una formazione aggiornata, completa ed immediatamente applicabile in azienda.

Requisiti per l'ammissione
Laurea triennale (qualsiasi) o laurea vecchio ordinamento.

Scadenza domanda di ammissione
15 luglio 2024

Costo
2500 euro

Bando e moduli

Contatti
Prof.ssa Mariarita Pierotti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  
Dott. Giacomo Petrini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Sito web
https://ai4yb.it/ 

Mercoledì 20 marzo le porte dell’Università di Pisa si apriranno al pubblico in occasione della prima Giornata nazionale delle Università, organizzata dalla CRUI e dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Una grande festa per celebrare il sapere e l'istruzione attraverso un ricco programma di visite guidate a musei, biblioteche, collezioni, aree riservate dell'orto botanico, a laboratori, Dipartimenti e Centri dell’Ateneo pisano, così come agli impianti sportivi del CUS. 

“Pisa è una realtà molto particolare all’interno del panorama delle città universitarie – commenta Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa – In pochi luoghi al mondo, infatti, sedi del sapere e edilizia urbana danno vita ad un così mirabile intreccio di storia e di futuro. Senza contare il ruolo sociale ed economico che un Ateneo di 50.000 studenti ha in una città di 90.000 abitanti. Giornate come quella del 20 marzo rappresentano, a mio modo di vedere, una bella occasione per mantenere forte il rapporto unico che lega la nostra Università a Pisa”.

Tra i momenti clou della giornata, la visita, con prenotazione obbligatoria, al Palazzo La Sapienza in compagnia del prof. Paolo Romano Coppini, che si terrà in due turni (10:30 e 15:30) e con gruppi di massimo 20 persone (Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Sapienza

Alle ore 17:00, sempre al Palazzo La Sapienza, si parlerà invece del rapporto tra “L’università e la città” e verrà presentato il volume "Le sedi del sapere", curato da Francesco Leccese ed edito dalla Pisa University Press. Durante l’evento, in programma presso l’Aula Magna Nuova e moderato da Enza Pellecchia, prorettrice per la coesione della comunità universitaria, interverranno: Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa; Valerio Cutini, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica; Ewa Karwacka, docente di Storia dell'Architettura; Francesco Leccese, Prorettore per l’edilizia dell’Università di Pisa, e lo scrittore Marco Malvaldi. Radio Eco racconterà invece il rapporto tra la comunità studentesca e “le sedi del sapere”, con una serie di interviste e testimonianze.

“Leggere nella storia dell’Università e del suo patrimonio edilizio di continui interventi di ammodernamento, adeguamento funzionale, riqualificazione, ristrutturazione, ampliamento, che si sono avvicendati nei secoli, permette di comprendere la vivacità e il dinamismo dell’istituzione e il ruolo che ha rappresentato e rappresenta per il tessuto urbano, sociale ed economico della città di Pisa - commenta Francesco Leccese, Prorettore per l’edilizia dell’Università di Pisa e curatore del volume Le sedi del sapere, che sarà presentato  - La storia dell’Università e della città, le trasformazioni avvenute e in corso, rappresentano un binomio indissolubile, che si riverbera sugli edifici universitari in un dialogo continuo con l’edilizia pubblica e privata che costituisce il tessuto di una città dalle origini lontane”.

Concluderà il Coro dell’Università di Pisa, diretto dal Maestro Stefano Barandoni.

Il programma completo della giornata è disponibile sul sito dell’Università di Pisa al seguente link: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/7829-l-universita-e-la-citta

Romano Prodi è l’ultimo ospite della rassegna “Sguardi nel futuro” organizzata dall’Università di Pisa. L’appuntamento è martedì 19 marzo alle 16 al Polo Carmignani dell’Università di Pisa (Piazza dei Cavalieri). L’economista e politico, già Presidente della Commissione Europea e Presidente del Consiglio dei Ministri, incontrerà studentesse e studenti dell’Ateneo e delle ultime classi delle scuole superiori per parlare di crisi mondiale e crisi europea. Lo scenario che tratteggerà Prodi va dal 1945 ad oggi, un periodo in cui nonostante molti conflitti locali, gran parte del mondo ha avuto 75 anni di pace. Ma il futuro appare meno rassicurante come raccontano le notizie che arrivano da Ucraina, Palestina, Taiwan. Tramontati i poli Est e Ovest, il pianeta è diventato infatti multipolare: Occidente, Russia, Cina, India, Sud America, paesi arabi e l’Africa in pieno boom demografico. Una delle questioni centrali è quindi di capire il ruolo che avrà l’Unione Europea, se riuscirà per esempio a darsi una politica estera con un peso pari alla sua importanza economica.

L’evento sarà trasmesso in streaming, per la partecipazione in presenza di studentesse e studenti Unipi è richiesta la registrazione.

“Sguardi nel futuro” è una iniziativa a cura del professore Dario Pisignano, del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell’Università di Pisa, e del divulgatore e giornalista Piero Bianucci.

Questo primo ciclo iniziato a ottobre 2023 ha ospitato personalità come Umberto Agrimi dell’Istituto Superiore di Sanità, l’ex magistrato Gherardo Colombo, Nicola Armaroli del CNR-ISOF, la senatrice a vita Elena Cattaneo, Roberto Battiston, già Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Fosca Giannotti, professoressa di Informatica alla Scuola Normale Superiore, e Gianfausto Ferrari, presidente Digital Universitas, fondatore di Talent Garden e Superpartes Innovation Campus, e la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza Ad oggi sono circa 1000 le studentesse e gli studenti che hanno partecipato ai vari eventi del ciclo.

Romano_Prodi.JPGRomano Prodi è l’ultimo ospite della rassegna “Sguardi nel futuro” organizzata dall’Università di Pisa. L’appuntamento è martedì 19 marzo alle 16 al Polo Carmignani dell’Università di Pisa (Piazza dei Cavalieri). L’economista e politico, già Presidente della Commissione Europea e Presidente del Consiglio dei Ministri, incontrerà studentesse e studenti dell’Ateneo e delle ultime classi delle scuole superiori per parlare di crisi mondiale e crisi europea. Lo scenario che tratteggerà Prodi va dal 1945 ad oggi, un periodo in cui nonostante molti conflitti locali, gran parte del mondo ha avuto 75 anni di pace. Ma il futuro appare meno rassicurante come raccontano le notizie che arrivano da Ucraina, Palestina, Taiwan. Tramontati i poli Est e Ovest, il pianeta è diventato infatti multipolare: Occidente, Russia, Cina, India, Sud America, paesi arabi e l’Africa in pieno boom demografico. Una delle questioni centrali è quindi di capire il ruolo che avrà l’Unione Europea, se riuscirà per esempio a darsi una politica estera con un peso pari alla sua importanza economica.

L’evento sarà trasmesso in streaming, per la partecipazione in presenza di studentesse e studenti Unipi è richiesta la registrazione.

“Sguardi nel futuro” è una iniziativa a cura del professore Dario Pisignano, del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell’Università di Pisa, e del divulgatore e giornalista Piero Bianucci.

Questo primo ciclo iniziato a ottobre 2023 ha ospitato personalità come Umberto Agrimi dell’Istituto Superiore di Sanità, l’ex magistrato Gherardo Colombo, Nicola Armaroli del CNR-ISOF, la senatrice a vita Elena Cattaneo, Roberto Battiston, già Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Fosca Giannotti, professoressa di Informatica alla Scuola Normale Superiore, e Gianfausto Ferrari, presidente Digital Universitas, fondatore di Talent Garden e Superpartes Innovation Campus, e la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza Ad oggi sono circa 1000 le studentesse e gli studenti che hanno partecipato ai vari eventi del ciclo.

Pubblichiamo qui di seguito le mozioni che sono state approvate durante la seduta straordinaria del Senato Accademico dell'Università di Pisa, tenutasi ieri, giovedì 14 marzo 2024, nell'Aula Magna Nuova del Palazzo La Sapienza:

 

Mozione  n. 1

 

Il Senato Accademico,

Manifesta il proprio dolore per i numerosi conflitti in atto in diverse parti del mondo e le enormi sofferenze che producono nelle popolazioni civili coinvolte.

Ribadisce lo sdegno e lo sconforto, sia per la strage dei civili israeliani del 7 ottobre 2023, sia per la strage dei civili palestinesi attualmente in atto a Gaza, che hanno suscitato e suscitano orrore in tutta la nostra comunità.

Unisce ancora una volta la propria a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il libero accesso agli aiuti umanitari, auspicando una soluzione definitiva che, nel rispetto del diritto internazionale, garantisca la pacifica convivenza di tutti i popoli della regione.

Fa propria la sollecitazione a fare ricerca e costruire un sapere critico sull’attuale situazione israelo-palestinese, valorizzando anche le molte competenze specifiche presenti nell’Ateneo: far conoscere la cultura ebraica e palestinese è un obiettivo condiviso che rientra nelle funzioni istituzionali della nostra università. 

Si impegna a promuovere lo sviluppo di collaborazioni con istituzioni scolastiche e universitarie palestinesi, la cui difficile sopravvivenza è ulteriormente messa a rischio dai recenti tragici eventi, e dichiara la sua disponibilità a partecipare a iniziative volte ad allestire corridoi umanitari e ad accogliere studenti e studiosi provenienti dalle zone coinvolte nei tragici eventi sopra citati.

Sottolinea che le critiche a specifici atti del Governo di Israele non possono essere classificate a priori come atti di antisemitismo e incoraggia ad avviare un’analisi del significato storico e concettuale delle diverse definizioni di antisemitismo (IHRA e JDA), i cui risultati saranno discussi in una prossima riunione del Senato Accademico.

Non aderisce a iniziative di boicottaggio, che appaiono in contrasto con la missione dell’università di promuovere il dialogo e di aprire ponti fra culture diverse. Ricorda che gli accordi con università di altri paesi sono e saranno gestiti con la massima trasparenza.

Conferma l’apertura a discussioni, manifestazioni e confronti che diano spazio a tutte le opinioni in un dibattito libero e pacifico, che rifugga da ogni forma di violenza e di disumanizzazione dell’altro. Ribadisce che studenti e studentesse di origine israeliana, ebraica, palestinese e di ogni altra etnia o religione sono parte a pieno titolo della comunità universitaria pisana e si impegna a promuovere iniziative volte a creare un ambiente in cui ciascuno si possa sentire al sicuro e a identificare un terreno condiviso di rispetto dei diritti e dei valori umani fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita, unico possibile punto di partenza per ogni tentativo di ricomposizione.

 

Mozione n. 2

 

Il Senato Accademico,

Ricorda che la comunità universitaria, nel chiaro solco dell’art. 11 della Costituzione, ha espresso più volte, e ribadisce oggi, il rifiuto della guerra come strumento per risolvere le controversie fra i popoli, e più in generale il ricorso alla violenza in tutte le sue forme. L’essenza della vita universitaria è la fiducia nella ragione, il rispetto dei valori umani fondamentali, il ricorso all’analisi critica e al dibattito aperto come strumento di lavoro.

Conferma la scelta politica di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti direttamente rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma.

Fa rilevare che moltissime tecnologie possono essere designate come dual use (dalla fisica di base, all’intelligenza artificiale, alla biologia molecolare) e, pertanto, il criterio del dual use non può essere motivo di proscrizione. Si impegna comunque a promuovere iniziative di approfondimento sulla responsabilità sociale nella ricerca e nell’innovazione.

Riguardo a proposte di accordi e collaborazioni di tipo scientifico e didattico con le Forze Armate della Repubblica Italiana o con altri enti, sottolinea che queste collaborazioni non possono essere messe sullo stesso piano, trattandosi nel primo caso di soggetti previsti dalla Costituzione con un ruolo preciso (art. 52). Posta questa necessaria distinzione, ritiene che le collaborazioni debbano essere esaminate nel merito caso per caso, ispirandosi all’analisi del loro contesto specifico, con particolare attenzione alle industrie che includono fra le loro attività lo sviluppo di sistemi bellici.

Chiede ai Dipartimenti, nel rispetto della loro autonomia, di comunicare al rettore le proposte di accordi e collaborazioni anzidette, nell’ottica di una valutazione condivisa di eventuali criticità e per elaborare buone prassi che possano diventare patrimonio comune di regole di comportamento a cui ispirare i rapporti tra Ateneo e imprese.

Si impegna a effettuare un monitoraggio periodico, con cadenza almeno annuale, al fine di mantenere un quadro aggiornato degli accordi e collaborazioni di cui sopra.

 

Mozione  n. 3

 

Il Senato Accademico,

Accoglie le proposte di incrementare l’offerta didattica relativa allo studio della crisi ecologica e dare seguito al suo impegno nello studio e nello sviluppo di comunità energetiche rinnovabili (CER).

Ricorda l’impegno fattivo rispetto agli obiettivi della sostenibilità, che l’Ateneo persegue attraverso un apposito Prorettorato per la Sostenibilità e l’Agenda 2030 e la Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Ateneo-CoSA.

Dell’offerta didattica dell’Ateneo fanno già parte il corso trasversale “L’Agenda 2030 e gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile”, attivo dal 2020-21, e vari insegnamenti relativi al tema della sostenibilità e delle crisi ambientali erogati in molti CdS dell’Ateneo.

Allo scopo di incrementare l’offerta, il Senato incarica la Commissione per lo Sviluppo sostenibile di formulare ulteriori proposte di percorsi formativi relativi alla crisi ecologica, ad esempio un ulteriore corso trasversale o altri programmi formativi riconoscibili anche all’esterno, tramite l’erogazione di microcredenziali (openbadge). Nella progettazione delle attività la Commissione, oltre al coinvolgimento istituzionale dei CdS, potrà avvalersi anche del confronto con associazioni e gruppi studenteschi che hanno manifestato una particolare sensibilità per questi temi. Per l’attuazione delle attività usufruirà del supporto dei prorettori e delegati di riferimento, a seconda delle modalità di erogazione che verranno individuate.

Quanto alle Comunità Energetiche Rinnovabili e Sostenibili (CER), il Senato ricorda che sono già in atto, o in progetto, interventi per l’incremento del numero di impianti a fonti rinnovabili (in particolare fotovoltaici) sugli edifici di Ateneo. L’Ateneo è inoltre impegnato nella redazione di studi di fattibilità di CER, attraverso la Cattedra UNESCO in “Sustainable Energy Communities” e il master “CER sostenibili”, il CiRESS e il tavolo di lavoro CER della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS). Potenziali di sviluppo sono presenti in particolare rispetto alle modalità di “autoconsumo”, attraverso il ricorso a nuovi impianti a fonti rinnovabili (DM 414/2023).

Incoraggia, dunque, la governance a proseguire in questa direzione, individuando le linee di sviluppo più idonee fra quelle previste dal DM 414/2023.

Riguardo a proposte di accordi e collaborazioni di tipo scientifico e didattico da parte di aziende attive nel settore dei combustibili fossili, chiede ai Dipartimenti, nel rispetto della loro autonomia, di comunicarle al rettore, nell’ottica di una valutazione condivisa di eventuali criticità e per elaborare buone prassi che possano diventare patrimonio comune di regole di comportamento a cui ispirare i rapporti tra Ateneo e imprese, avvalendosi anche dell’opera della CoSA.

Rinnova l’impegno a rendere pubblico, con cadenza almeno annuale, l’elenco delle collaborazioni in atto con tali istituzioni, indicando l’oggetto generale dei contratti, compatibilmente con eventuali clausole di riservatezza.

Conferma, infine, l’impegno complessivo dell’Università di Pisa nello studio delle cause del cambiamento climatico, l’impatto delle attività antropiche e i possibili interventi volti a contrastare il riscaldamento globale.

 

 

 

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