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Comunicati stampa

Da oggi al 6 dicembre si svolgeranno le elezioni suppletive delle rappresentanze studentesche nel Consiglio degli studenti, nei Consigli di dipartimento e nei Consigli dei corsi di studio: 36 collegi elettorali per 31934 elettori che possono esprimere 42217 voti.

Si tratta di un appuntamento importante per la comunità studentesca e per tutto l'Ateneo: la partecipazione degli/delle studenti nei Consigli, negli Organi, nelle Commissioni, non è solo espressione di quel bene prezioso che è la democrazia, ma soprattutto è contributo essenziale in termini di impegno, energia, creatività, intelligenza, critica costruttiva, che i/le rappresentanti offrono per il continuo miglioramento della nostra Università.

Per queste ragioni incoraggio i/le studenti a partecipare, ringrazio quanti hanno dato la disponibilità a candidarsi e sottolineo il valore del lavoro di tutti coloro che si sono impegnati per lo svolgimento di questa tornata elettorale. Un ringraziamento particolare al professore Antonio Cisternino (Presidente del Sistema Informatico di Ateneo), al dottor Alberto Sbrana (Responsabile dell'Unità elettorale) e al dottor Davide Borgioli (del Sistema Informatico di Ateneo) per l'indispensabile e complesso lavoro tecnico e a tutto il personale che sarà presente nei seggi.

Le elezioni si svolgeranno tramite il sistema di voto Eligere, un sistema di voto digitale sviluppato dall'Università di Pisa nel 2020: completamente opensource, è stato messo a disposizione di tutti gli Atenei d'Italia (e di recente anche della CRUI per l'elezione del nuovo Presidente) ed è un'ulteriore conferma della eccellenza pisana.

Buone elezioni!

Riccardo Zucchi
Rettore Università di Pisa

 

Settima edizione per il PhD Day dell’Università di Pisa, il tradizionale appuntamento che apre l’anno dottorale dell’Ateneo Pisano. Ben 340 i nuovi immatricolati ai 25 corsi di dottorato disponibili che nella giornata di sabato 2 dicembre, assieme a 240 nuovi dottori, hanno affollato l’aula magna del Polo Carmignani per assistere alla cerimonia inaugurale.

“Il 3 settembre 1343, nel riconoscere allo Studio pisano lo status di Studio Generale, Papa Clemente VI si augurava che il nostro Ateneo potesse generare donne e uomini 'dotati di maturità di giudizio, incoronati di virtù ed esperti nelle dottrine delle diverse facoltà' e che a Pisa vi fosse così 'una fonte di conoscenza continuamente sgorgante'. Oggi, a distanza di 680 anni, quelle donne e quegli uomini, care dottorande e cari dottorandi, siete voi - ha detto il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, nel suo saluto inaugurale – Al di là del suo significato istituzionale il dottorato rappresenta, ancora oggi, il passaporto per un mondo di ricerca e nuove conoscenze, un investimento e una certificazione dei vostri talenti che vi può dare un vantaggio sul mercato del lavoro. Non è un caso che il dottorato sia anche una delle principali vie di selezione e reclutamento dei nostri futuri docenti. Per questo, da sempre, l’Università di Pisa punta molto sui dottorati di ricerca, consapevole che questi rappresentano anche il modo migliore per far crescere l’eccellenza e il prestigio della nostra comunità universitaria”.

Dopo il Rettore, sul palco dell’aula magna, sono intervenuti la Prorettrice per la promozione della ricerca, Benedetta Mennucci; il Prorettore per l’organizzazione della ricerca, Alessandro Tredicucci, il Delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e innovazione, Alessio Cavicchi; il Rappresentante dell’Associazione dottorandi e dottori ricerca ADI, Arianna Mele, e il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini, che hanno dato il loro benvenuto ai 340 nuovi dottorandi che hanno superato le selezioni di ammissione e salutato i 240 dottori di ricerca che hanno, invece, conseguito il titolo nell’ultimo anno accademico.

“A quarant’anni dalla loro istituzione in Italia, a valle del processo di Bologna iniziato nel 1999 e delle riflessioni emerse a seguito del seminario di Salisburgo nel 2005 sui programmi di dottorato per una Società̀ basata sulla conoscenza, i percorsi di dottorato costituiscono in Europa un anello essenziale di congiunzione tra il terzo livello dell’alta formazione e la ricerca avanzata – ha sottolineato nel suo intervento il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini - La componente principale della formazione dottorale è quindi volta all'avanzamento della conoscenza attraverso una ricerca innovativa e originale. La capacità di affrontare nuove sfide nella ricerca e rispondere a esigenze più̀ complesse di un mercato del lavoro sia pubblico sia privato, vede un passaggio cruciale attraverso il dottorato”.

“Il numero di iscritti e di corsi di dottorato indicano un’importante e articolata offerta dottorale da parte del nostro Ateneo a conferma dell’attenzione dell’Università̀ di Pisa verso questo strategico settore  – ha proseguito Tellini - In particolare, gli allievi hanno l'opportunità di partecipare a un'ampia gamma di attività didattiche trasversali, volte a potenziare ulteriormente le loro competenze e a favorire lo scambio di idee con altri giovani provenienti da diverse discipline, promuovendo così l'interdisciplinarità e la multidisciplinarità nel loro percorso dottorale. Mi rivolgo quindi alle nostre allieve e ai nostri allievi augurando loro un buon inizio di questo nuovo anno dottorale e ai nuovi dottori di ricerca perché́ il raggiungimento di questo importante traguardo possa segnare l’inizio di un percorso professionale ricco di soddisfazioni.”

La giornata inaugurale si è conclusa con la Cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e il conferimento dei premi per la miglior tesi dottorale di settore. Quattordici quelli consegnati quest’anno: Thomas Alderighi (Informatica), Emma Baglini (Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive), Gregorio Carullo (Fisica), Giuseppe Nicolò Fanelli (Scienze cliniche e traslazionali), Luca Ferri (Scienze dell'antichità e archeologia), Gabriele Maria Fortunato (Ingegneria dell'Informazione), Alessandro Gabrielli (Economia aziendale e management), Era Gorica (Scienza del Farmaco e delle Sostanze bioattive), Michela Maestrini (Scienze veterinarie), Giacomo Palai (Scienze agrarie, alimentari e agro-alimentari), George Jose Pollayl (Smart Industry), Elena Rossi (Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio delle costruzioni), Gabriele Rugani (Scienze giuridiche) e Elena Vagnoni (Studi italianistici).

Settima edizione per il PhD Day dell’Università di Pisa, il tradizionale appuntamento che apre l’anno dottorale dell’Ateneo Pisano. Ben 340 i nuovi immatricolati ai 25 corsi di dottorato disponibili che nella giornata di sabato 2 dicembre, assieme a 240 nuovi dottori, hanno affollato l’aula magna del Polo Carmignani per assistere alla cerimonia inaugurale.

“Il 3 settembre 1343, nel riconoscere allo Studio pisano lo status di Studio Generale, Papa Clemente VI si augurava che il nostro Ateneo potesse generare donne e uomini 'dotati di maturità di giudizio, incoronati di virtù ed esperti nelle dottrine delle diverse facoltà' e che a Pisa vi fosse così 'una fonte di conoscenza continuamente sgorgante'. Oggi, a distanza di 680 anni, quelle donne e quegli uomini, care dottorande e cari dottorandi, siete voi - ha detto il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, nel suo saluto inaugurale – Al di là del suo significato istituzionale il dottorato rappresenta, ancora oggi, il passaporto per un mondo di ricerca e nuove conoscenze, un investimento e una certificazione dei vostri talenti che vi può dare un vantaggio sul mercato del lavoro. Non è un caso che il dottorato sia anche una delle principali vie di selezione e reclutamento dei nostri futuri docenti. Per questo, da sempre, l’Università di Pisa punta molto sui dottorati di ricerca, consapevole che questi rappresentano anche il modo migliore per far crescere l’eccellenza e il prestigio della nostra comunità universitaria”.
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Dopo il Rettore, sul palco dell’aula magna, sono intervenuti la Prorettrice per la promozione della ricerca, Benedetta Mennucci; il Prorettore per l’organizzazione della ricerca, Alessandro Tredicucci, il Delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e innovazione, Alessio Cavicchi; il Rappresentante dell’Associazione dottorandi e dottori ricerca ADI, Arianna Mele, e il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini, che hanno dato il loro benvenuto ai 340 nuovi dottorandi che hanno superato le selezioni di ammissione e salutato i 240 dottori di ricerca che hanno, invece, conseguito il titolo nell’ultimo anno accademico.

“A quarant’anni dalla loro istituzione in Italia, a valle del processo di Bologna iniziato nel 1999 e delle riflessioni emerse a seguito del seminario di Salisburgo nel 2005 sui programmi di dottorato per una Società̀ basata sulla conoscenza, i percorsi di dottorato costituiscono in Europa un anello essenziale di congiunzione tra il terzo livello dell’alta formazione e la ricerca avanzata – ha sottolineato nel suo intervento il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini - La componente principale della formazione dottorale è quindi volta all'avanzamento della conoscenza attraverso una ricerca innovativa e originale. La capacità di affrontare nuove sfide nella ricerca e rispondere a esigenze più̀ complesse di un mercato del lavoro sia pubblico sia privato, vede un passaggio cruciale attraverso il dottorato”.

“Il numero di iscritti e di corsi di dottorato indicano un’importante e articolata offerta dottorale da parte del nostro Ateneo a conferma dell’attenzione dell’Università̀ di Pisa verso questo strategico settore  – ha proseguito Tellini - In particolare, gli allievi hanno l'opportunità di partecipare a un'ampia gamma di attività didattiche trasversali, volte a potenziare ulteriormente le loro competenze e a favorire lo scambio di idee con altri giovani provenienti da diverse discipline, promuovendo così l'interdisciplinarità e la multidisciplinarità nel loro percorso dottorale. Mi rivolgo quindi alle nostre allieve e ai nostri allievi augurando loro un buon inizio di questo nuovo anno dottorale e ai nuovi dottori di ricerca perché́ il raggiungimento di questo importante traguardo possa segnare l’inizio di un percorso professionale ricco di soddisfazioni.”

 

La giornata inaugurale si è conclusa con la Cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e il conferimento dei premi per la miglior tesi dottorale di settore. Quattordici quelli consegnati quest’anno: Thomas Alderighi (Informatica), Emma Baglini (Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive), Gregorio Carullo (Fisica), Giuseppe Nicolò Fanelli (Scienze cliniche e traslazionali), Luca Ferri (Scienze dell'antichità e archeologia), Gabriele Maria Fortunato (Ingegneria dell'Informazione), Alessandro Gabrielli (Economia aziendale e management), Era Gorica (Scienza del Farmaco e delle Sostanze bioattive), Michela Maestrini (Scienze veterinarie), Giacomo Palai (Scienze agrarie, alimentari e agro-alimentari), George Jose Pollayl (Smart Industry), Elena Rossi (Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio delle costruzioni), Gabriele Rugani (Scienze giuridiche) e Elena Vagnoni (Studi italianistici).

Lroberta_moruzzo.jpgavori in corso per il Presidio della Qualità e per la Delegata per la Qualità, professoressa Roberta Moruzzo (foto), per preparare l’Ateneo in vista del nuovo accreditamento periodico da parte dell’ANVUR che avverrà nel primo semestre del 2026. Dopo la riunione con i Coordinatori dei Corsi di Dottorato del maggio scorso continua l’impegno per far conoscere il Nuovo Modello di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento (AVA 3) per le Università Italiane. Sono tre gli appuntamenti futuri in calendario, che vedranno coinvolte varie componenti della comunità UNIPI. Il 4 dicembre, alle 13,30 il Presidio della Qualità e la Delegata incontrano gli studenti del Consiglio degli Studenti. Il 5 dicembre alle ore 12,00 è la volta dei Direttori e delle Direttrici di Dipartimento. In questo caso partecipano come relatrici, oltre alla Delegata Moruzzo, le professoresse Simonetta Bassi, e Silvia Cervia, rispettivamente Presidente e componente del Presidio della Qualità. Il successivo incontro è il 20 dicembre alle ore 16,00 con i referenti della qualità dei Dipartimenti.

Professoressa Moruzzo, cosa significa introdurre la cultura della qualità in un Ateneo come il nostro?
Lavorare in Qualità - definendo in maniera condivisa i propri obiettivi, le azioni per realizzarli e le modalità con cui monitorare e valutare i risultati raggiunti – consentirà al nostro Ateneo di crescere in un’ottica di miglioramento continuo. Tale crescita, verso la Qualità, potrà però avvenire soltanto nel quadro di un Piano Strategico chiaro, che sia in grado di indicare dove investire e con quali prospettive. La diffusione della cultura della qualità si realizza nella misura in cui questo schema operativo viene attuato a ogni livello di responsabilità (Governance, Dipartimenti, Corsi di studio e Corsi di dottorato).

Quali sono le tappe principali in vista del nuovo accreditamento nel 2026?
Il nostro Ateneo sarà sottoposto a una nuova visita di accreditamento da parte dell’ANVUR nel primo semestre del 2026. Già in questo primo anno di insediamento della nuova squadra di governo, in accordo con il Presidio della Qualità e il Nucleo di Valutazione del nostro Ateneo, ho cercato di lavorare per favorire la formazione, la partecipazione, gli scambi reciproci, la condivisione, puntando su quei fattori che possono contribuire al formarsi di una vera cultura della qualità.
Posso affermare che nei prossimi anni dovremmo lavorare su cinque direttive: garantire un’approfondita conoscenza del sistema AVA 3 da parte di tutta la nostra Comunità universitaria; utilizzare l’attività di «autovalutazione» come processo di consapevolezza interna; Mettere a sistema processi di pianificazione e programmazione coerenti e integrati anche se riferiti a contesti differenti, oltre a monitorare e valutare la loro reale attuazione; fornire supporto metodologico per lo studio dei problemi e la conseguente definizione dei processi, cercando di semplificare e razionalizzare i documenti che sarà necessario predisporre a supporto del Sistema di Assicurazione Qualità; Garantire massima trasparenza e confronto in una logica di benchmarking.

Considerata la performance dell’Ateneo nell’ultimo accreditamento quali obiettivi per quello nuovo?
Sono fiduciosa che il nostro Ateneo possa arrivare, attraverso l’implementazione di un efficace sistema di Assicurazione Qualità, a lavorare in una ottica di trasparenza, responsabilità e consapevolezza, puntando alla soddisfazione di tutti i suoi stakeholders sia interni che esterni. L’accreditamento non deve essere considerato traguardo ma stimolo per accompagnare gli Atenei verso un processo di miglioramento continuo.

Con l’obiettivo di favorire e promuovere il dialogo tra le scienze occidentali e il bagaglio di conoscenze della tradizione buddhista, nasce la MindScience Academy (MSA) una piattaforma digitale che raccoglie contributi multidisciplinari sullo studio della mente, esplorando temi da diverse prospettive. Il progetto è promosso dall'Istituto Lama Tzong Khapa in partnership con l'Università di Pisa, l'Unione Buddhista Italiana e FPMT Italia. La piattaforma propone all’utente vari spazi di contenuto, di cui i principali sono rappresentati dalla rubrica “In primo piano” con un approfondimento periodico – che questo mese è dedicato al tema “Dialogo tra scienza e contemplazione: esplorare territori condivisi” – e da quattro aree tematiche ricche di interessanti articoli.

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«Il contributo dell’Ateneo pisano alla MindScience Academy si inserisce nella collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia nata nel 2016 – spiega Angelo Gemignani, professore di ordinario di Psicologia Biologica e Psicofisiologia all’Università di Pisa e oggi tra i collaboratori della piattaforma – La convenzione è nata con lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo che si avvale, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness”.

“L’iniziativa della MindScience Academy aspira a mettere in evidenza come scienza e spiritualità, pur essendo due aspetti molto diversi tra loro, possano essere indagati e convergere in una composizione più profonda della realtà – aggiunge il professor Bruno Neri, professore di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e membro del comitato editoriale della MSA – L’argomento di primo piano di questo primo numero è proprio l’incontro tra scienze occidentali e pratiche contemplative con contributi plurali, proposti da esperti in differenti discipline. Questo favorisce un confronto reciproco attraverso voci e prospettive diverse, offrendo quindi una osservazione trasversale del tema”.

La collaborazione dell’Università di Pisa con l’Istituto Lama Tzong Khapa ha portato negli anni a diverse iniziative: dal simposio “The Mindscience of Reality”, in cui l’Università di Pisa ha conferito la laurea honoris causa in Psicologia Clinica e della Salute al Dalai Lama, alla nascita del master I livello in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” (primo in Italia su questo tema), al corso di perfezionamento “Fine Vita: stati di Coscienza, antiche tradizioni, nuove terapie” e alla Summer School su “Consciousness and Cognition”, fino al progetto di ricerca condotto con l’Università Monastica Tibetana di Sera Jey, in cui si studiano gli effetti degli stati meditativi profondi sulle attività cerebrali.

È possibile seguire la MindScience Academy anche su Instagram e LinkedIn.

Domenica, 03 Dicembre 2023 17:04

"Io Filumè" - spettacolo teatrale

 Il 3 dicembre alle ore 18:00 in Gipsoteca (Piazza San Paolo all'Orto), L'associazione "Sinistra per... l'integrazione e le culture" presenta lo spettacolo teatrale "Io Filumè",  di e con Franco Corcia jr.

Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia "Il Teatro di Bo'" .

Ingresso  gratuito.

L'evento è realizzato con i contributi per le attività studentesche dell'Ateneo di Pisa. 

InfoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Venerdì, 01 Dicembre 2023 13:58

Giornate Nazionali della Salute Mentale 2023

L'Associazione "L'Alba" organizza un ricco calendario di eventi a dicembre in occasione delle Giornate nazionali della Salute Mentale.

Il programma ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa, USL 5 – Toscana Nord Ovest, Società della Salute – Zona Pisana, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Cesvot, Arci Pisa, Coordinamento Toscano delle Associazioni della Salute Mentale, Coordinamento Toscano dei Gruppi di Auto-Aiuto, Rete Regionale Toscana USM.

Leggi il programma

Venerdì, 01 Dicembre 2023 13:54

Giornate Nazionali della Salute Mentale 2023

L'Associazione "L'Alba" organizza un ricco calendario di eventi a dicembre in occasione delle Giornate nazionali della Salute Mentale.

Il programma ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa, USL 5 – Toscana Nord Ovest, Società della Salute – Zona Pisana, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Cesvot, Arci Pisa, Coordinamento Toscano delle Associazioni della Salute Mentale, Coordinamento Toscano dei Gruppi di Auto-Aiuto, Rete Regionale Toscana USM.

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Ancora un evento incentrato sull’inclusione al CUS Pisa. Nel pomeriggio di sabato 2 dicembre, dalle ore 15:00 alle 18:30 una rassegna di attività non convenzionali, adatte per disabili e non, tutte fortemente inclusive. Ci saranno l’hockey in carrozzina, la boccia paralimpica, judo per ipovedenti, scherma, calcio balilla, bowling, freccette, canottaggio, danza sportiva e tanti altri.

L’evento è realizzato in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, in programma il 3 dicembre. La giornata del 2 si svolge in due tappe: la mattina, presso la Stazione Leopolda: un workshop dedicato al diritto al lavoro; il pomeriggio dedicato al diritto allo sport, presso gli impianti del CUS Pisa. Il tutto all’interno della cornice organizzativa del Comune di Pisa.

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EDC logo IVeditionGian Marco Comparini e Pietro del Debbio, due studenti del corso di laurea magistrale di Ingegneria gestionale (curriculum Digital Innovation) dell’Università di Pisa sono stati premiati a Bruxelles tra i vincitori della European Defence Challenge (EDC) IV edition, svolta nell’ambito del progetto ASSETs+.

Il progetto ASSETs+ è la Strategic Alliance Europea per le tecnologie emergenti nel settore della Difesa, volta a progettare e implementare attività formative per il settore della Difesa europeo, con un focus sulle competenze tecniche e trasversali nei domini di Robotica, Intelligenza Artificiale, Sistemi Autonomi, C4ISTAR e Cybersecurity. Il progetto vede l’Università di Pisa capofila ed è coordinato dal professor Gualtiero Fantoni. Il Consorzio di 30 partner include università, enti di ricerca e i principali player del settore. Tra le iniziative del progetto si annovera la European Defence Challenge, una competizione per studenti da tutte le università europee, la cui organizzazione quest’anno è stata seguita dall’ing. Irene Spada dell’Università di Pisa. Le 4 edizioni hanno raccolto 577 registrazioni da 24 diversi paesi (10 non EU) e 126 diverse istituzioni (università, scuole di ingegneria, business school…), con 416 partecipanti e 250 proposte sottomesse. Sono stati realizzati 29 seminari, webinar con esperti di settore.

Il tema proposto in questa quarta edizione riguarda le competenze trasversali per il settore della Difesa con un particolare focus sul management: “Leading through Complexity: Effective Management in Defence Environment”. La competizione prevedeva la preparazione e la presentazione di un report sul tema proposto. Sono stati svolti diversi seminari per supportare il lavoro degli studenti, incoraggiati a partecipare in team, anche da università/corsi di laurea diversi.

I due studenti pisani hanno proposto un metodo data-driven di supporto ai processi di decision-making che integra un modello di Intelligenza Artificiale. Il metodo richiama degli approcci tipici del loro ambito di studio, Ingegneria gestionale con curriculum Digital Innovation, riformulati in un framework che hanno chiamato PACE chart (Plan, Analyse, Check, Exploit). Il metodo si rivolge alla logistica negli interventi umanitari, in cui è necessario gestire le interfacce tra organizzazioni militari e non militari che collaborano tra loro. 

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Pietro Del Debbio e Gian Marco Comparini alla conferenza di Bruxelles.

“Sfide quali tempestività, mancanza di risorse e scarsa comunicazione possono offrire opportunità per testare le tecnologie emergenti e analizzare criticamente i risultati. In questa proposta – hanno commentato Gian Marco Comparini e Pietro del Debbio – l’attenzione si è concentrata sulla fase di pianificazione degli interventi di soccorso progettando PACE, un metodo basato sui dati per supportare il processo decisionale che integra un modello di intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di dare priorità agli interventi per consentire un’allocazione più efficiente delle risorse e garantire il successo dell’intervento. Inoltre, vengono presentati una serie di punti di forza e di sfide che possono essere incontrati nell'applicazione del metodo in contesti del mondo reale, nonché un'analisi delle parti interessate”.

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Irene Spada, Gian Marco Comparini, Pietro Del Debbio e Gualtiero Fantoni.

“Al di là del successo ottenuto, la Challenge è stata un’occasione per mettersi in gioco, dimostrare le nostre capacità e applicare gli strumenti che abbiamo avuto modo di affrontare durante il nostro percorso formativo - aggiunge Gian Marco Comparini - Il fatto di partecipare alla conferenza ha costituito una grandissima opportunità, poiché ci ha permesso di entrare in contatto con le principali realtà del settore Defence e conoscere studenti provenienti da altri atenei europei. Conserverò con cura il ricordo di quest’esperienza e delle belle emozioni provate al momento della premiazione”. “Essere stati scelti tra i finalisti della quarta edizione dell'European Defence Challenge è stato sicuramente un riconoscimento importante, ma quello che conta di più in assoluto è aver partecipato alla conferenza a Bruxelles per esporre la nostra proposta e aver avuto l'opportunità di ascoltare le opinioni degli esperti in merito all'innovazione e alle sfide che sta incontrando il settore della difesa -  conclude Pietro del Debbio.”

L’evento di premiazione si è svolto a Bruxelles durante la conferenza europea “European Defence Sector: Navigating the Future through Skills and Innovation”, che per i partecipanti della EDC è stata anche un’ottima occasione di arricchimento e networking. I vincitori, il giorno seguente, hanno potuto effettuare una visita al Parlamento Europeo con conversazione con un assistente di un eurodeputato, una visita presso l’Aeronautics Space and Defence Association, e degli incontri con i principali stakeholder e policy maker nei settori dell'Aeronautica e della Difesa.


La visita al Parlamento Europeo.

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