Incarico presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni: “Supporto al progetto europeo ETER attraverso la estrazione e l’analisi di microdati ed elaborazioni statistiche”
Avviso di fabbisogno interno per tre incarichi di sviluppatori software inerenti al progetto di recupero OFA di matematica di base in modalità e-learning
Avviso di fabbisogno interno per un incarico incarico per le esigenze del progetto di ricerca “LE NUOVE FRONTIERE DELLA DIAGNOSTICA ONCOLOGICA IN EMATOLOGIA: FOCUS SULLA DIGITAL PCR”.
La globalizzazione economica
Pompeo Della Posta è professore associato di Economia politica al dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa. Visiting professor in università e centri di ricerca in tutto il mondo, tra cui Canada, Cina, India, Giappone, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, il profesore è attualmente presidente dell'Associazione internazionale del commercio e delle finanze e direttore della rivista scientifica «Scienza e Pace / Scienza e pace». "The Economics of Globalization. An Introduction" (Edizioni Ets, 2019) è il suo ultimo libro.
Pubblichiamo di seguito una presentazione del volume tratta da una intervista al professore.
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Quando inizia la globalizzazione economica?
Il primo periodo storico nel quale l’integrazione commerciale ha cominciato a produrre convergenza dei prezzi (è questo l’indicatore chiave che viene di solito considerato al fine di datare l’inizio della globalizzazione economica) è la seconda metà del 1800, e in particolare si prende come data simbolica il 1869, quando fu aperto il canale di Suez, grazie al quale il collegamento navale fra Europa e Asia divenne più diretto, accorciando significativamente i tempi di percorrenza.
La globalizzazione economica però non riguarda solo l’integrazione commerciale, ma anche quella dei fattori della produzione, vale a dire il lavoro e il capitale.
Quel periodo fu caratterizzato da enormi migrazioni volontarie e non episodiche (il 10% della popolazione mondiale viveva in un paese diverso da quello di nascita, a fronte del 3,4% che caratterizza i nostri giorni), e da ingenti movimenti di capitale (che dall’Europa, per esempio, si muovevano verso l’America per finanziarne lo sviluppo).
Si può tornare indietro?
La storia ci dice che è senz’altro possibile cambiare direzione. Basti pensare a quello che accadde nel periodo fra le due guerre mondiali. La prima fase della globalizzazione economica, quella che ebbe luogo fra la fine del 1800 e i primi del 1900 - il periodo del Liberty e della Belle Époque le cui testimonianze e la cui architettura ritroviamo ancora in tante città italiane ed europee - fu seguita da una chiusura economica catastrofica, caratterizzata dal grido di “America First” di allora. Quelle spinte protezionistiche si concretizzarono nelle barriere tariffarie alzate dagli americani contro le esportazioni europee e nelle svalutazioni competitive fra i paesi. Come è andata a finire lo sappiamo: è arrivata la II Guerra Mondiale.
“Nel giardino delle arti e delle scienze”, giornata di studi in onore di Lucia Tongiorgi Tomasi in occasione del suo 80esimo compleanno
Una giornata di studi in onore della professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi in occasione del suo 80esimo compleanno. L’appuntamento è mercoledì 26 giugno alle 9,30 nell'aula magna storica del Palazzo "La Sapienza" dell’Università di Pisa con il convegno "Nel giardino delle arti e delle scienze. Giornata di studi per Lucia Tongiorgi Tomasi", incontro che toccherà alcuni temi fondamentali della sua biografia di studiosa.
Prorettore Vicario dell'Ateneo pisano dal 2002 al 2009 e quindi delegata per la cultura, insignita dell'Ordine del Cherubino e Accademica Lincea, Lucia Tongiorgi Tomasi è infatti uno dei riferimenti della comunità scientifica internazionale nell'ambito degli studi sui rapporti tra arte e scienza
Tra storia dell'arte e illustrazione naturalistica, scienza e letteratura, libri e giardini, gli interventi della giornata consentiranno di inquadrare tali rapporti da molteplici e suggestive prospettive, offrendo spunti per ulteriori ricerche e approfondimenti.
Il convegno sarà aperto dai saluti del Rettore dell’Ateneo pisano Paolo Mancarella a cui seguiranno interventi di Andrea Muzzi, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno, Luigi Ficacci, Direttore Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e Antonio Sgamellotti dell’Accademia dei Lincei. Dopo l’introduzione dei lavori di Alessandro Tosi, la parola passerà quindi a Guido Tonelli, Lina Bolzoni, Nicoletta De Francesco, Giuseppe Olmi, Peter Crane, Massimiliano Rossi, Fabio Garbari, Daniele Olschki, sino alle conclusioni di Salvatore Settis.
Riduzione studenti per "Numeri Primi Pisa Festival"
Dal 5 al 10 al luglio, in Piazza dei Cavalieri, antica “Piazza delle sette vie”, si terrà la prima edizione di “NumeriPrimi Pisa Festival”, rassegna di cinque spettacoli, promosso da Comune di Pisa, Fondazione Teatro di Pisa e associazione “Community News”.
Gli studenti dell'Università di Pisa potranno acquistare i biglietti per il festival ad un prezzo ridotto, presso la Biglietteria Teatro Verdi esibendo la carta dello studente, oppure presso la biglietteria la sera del concerto (non è possibile l’acquisto online).
Leggi i dettagli delle riduzioni
Programma
Rigoletto 5 Luglio
Tuck And Patti 7 Luglio
Vinicio Capossela 8 Luglio
Edoardo Bennato 10 Luglio
Info
http://www.communitylive.it/numeri-primi-pisa-festival/
Ben Feringa, premio Nobel per la Chimica 2016, ospite alla conferenza internazionale sulla Spettroscopia chiro-ottica
Si apre con la lectio magistralis del professor Ben Feringa, Premio Nobel 2016 per la Chimica, la diciassettesima edizione della Conferenza internazionale sulla Spettroscopia chiro-ottica in programma a Pisa dal 23 al 27 giugno, con oltre 200 ricercatori da tutto il mondo. L’intervento di Feringa è previsto alle ore 16.30 di domenica 23 giugno nell’Aula magna “Fratelli Pontecorvo” del Polo Fibonacci, che ospita tutte le sessioni della conferenza.
Ben Feringa ha ottenuto il Nobel nel 2016 per la progettazione e la sintesi di “macchine molecolari”: il chimico olandese, professore all’Università di Groningen, ha concepito e messo insieme molecole organiche che cambiano forma in modo programmato in seguito a stimoli esterni, come variazioni di luce, di temperatura di pH, come se fossero i componenti di un macchinario, capace pertanto di svolgere un vero e proprio lavoro. Alla stessa maniera in cui una ruota per andare avanti o indietro deve girare in senso orario o antiorario, Feringa ha sviluppato rotori molecolari che ruotano in una sola direzione. Alla base del controllo del senso di rotazione c’è la sua profonda conoscenza della chiralità, ossia della proprietà geometrica delle molecole che non sono sovrapponibili alla propria immagine speculare, come la mano destra e la mano sinistra (χείρ, pronunciato “cheir”, in greco vuol dire mano). Da qui, il suo intervento al convegno sulle spettroscopie chiro-ottiche. Feringa ha un consolidato rapporto con la comunità accademica pisana e ha contribuito a formare giovani ricercatori, alcuni dei quali sono attualmente accademici a Pisa o altrove.
La conferenza pisana è la diciassettisima edizione di un ciclo di convegni biennali e che vertono sulle cosiddette spettroscopie chirottiche, ossia i fenomeni in cui molecole e materiali rispondono diversamente alla polarizzazione circolare della luce. Un semplice esempio è fornito dal cinema 3D e dagli occhiali che lo rendono possibile: le lenti degli occhiali fanno sì che l’occhio destro e il sinistro vedano due immagini diverse, grazie al fatto che esse sono prodotte l’una con luce polarizzata circolarmente sinistra, l’altra destra. Le applicazioni delle spettroscopie chirottiche sono vastissime e spaziano dalla chimica dei composti naturali allo studio di materiali innovativi.
Pisa è all'avanguardia in questo settore e ha già ospitato l'edizione del 1997 e partecipato all'organizzazione di quelle del 2003 e del 2009 di questo convegno. L'evento è organizzato dal Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa, in collaborazione con l'Istituto di Chimica dei Composti Organo Metallici e l'Istituto per i Processi Chimico Fisici del CNR e con il patrocinio dell'Università di Pisa e della Società Chimica Italiana.
Il programma completo è disponibile al link: http://cd2019.dcci.unipi.it/index.php
'Sport and Anatomy' centro di riferimento per la medicina riabilitativa dei soci ANCIU
Tutti i dipendenti universitari d’Italia, soci dei rispettivi circoli ricreativi aderenti all’Associazione Nazionale Circoli Universitari (ANCIU), potranno accedere ai servizi del Centro di medicina riabilitativa dell’Ateneo pisano "Sport and Anatomy" a tariffe vantaggiose. È questo il risultato della convenzione sottoscritta venerdì 28 giugno, in Rettorato, dal dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia e dall'ANCIU, rappresentato dal presidente Giuseppe La Sala, alla presenza del prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, che è anche direttore del Centro "Sport and Anatomy", del vice presidente del CRDU e componente del direttivo ANCIU, Federico Soldani, e del presidente del CRDU pisano, Bruno Sereni.
La convenzione, che avrà durata di tre anni, permetterà ai soci ANCIU di poter usufruire delle prestazioni offerte dal Centro, struttura di avanguardia nel campo fisioterapico e della riabilitazione, con programmi innovativi per garantire il miglior recupero funzionale del paziente nel minor tempo possibile attraverso percorsi personalizzati. In particolare, l'accordo prevede che il Centro universitario di medicina riabilitativa fornisca ai soci ANCIU una prima visita fisioterapica gratuita e uno sconto pari al 10% sul costo delle singole terapie.
"La collaborazione con 'Sport and Anatomy' - ha detto il presidente dell'ANCIU, La Sala - va avanti da sette anni ed è per noi fondamentale, soprattutto per le attività di prevenzione degli infortuni durante le manifestazioni sportive dell'Associazione, che in totale sono 28 ogni anno e che dal 2020 comprenderanno anche lo sci. Ringrazio quindi il Centro per questa nuova opportunità, che sarà a disposizione dei circa 20 mila iscritti ANCIU di 50 università di tutta Italia, da Catania a Trento".
Nella foto, da sinistra: Sereni, Gesi, La Sala, Soldani.
Continua a crescere il Centro 3R, nato per promuovere la sperimentazione scientifica responsabile
Continua a crescere il Centro 3R fondato nel 2018 dall’Università di Pisa e dall’Università di Genova e che in poco più di un anno ha avuto l’adesione di molti ricercatori di altri atenei italiani. Il centro, che opera in ambito di ricerca e didattica per promuovere una sperimentazione scientifica responsabile rispettosa dei principi di Reduction, Refinement e Replacement, conta ad oggi 300 membri provenienti dalle università di Pisa, Genova, Pavia, Milano-Bicocca e i due politecnici di Torino e Milano.
Nella foto i referenti delle sei università. Da sinistra a destra: Livia Visai (Pavia), Anna Maria Bassi (Genova), Arti Ahluwalia (Pisa), Guido Cavaletti (Milano Bicocca), Valeria Chiono (Politecnico Torino), Paola Petrini (Politecnico Milano).
Il 20 e 21 giugno si è svolto a Genova il meeting annuale del centro, aperto dai saluti istituzionali del rettore Paolo Comanducci e del vicesindaco Stefano Balleari. «Il Centro 3R sta diventando un punto di riferimento per la ricerca sperimentale biomedica e un veicolo per formare un pensiero scientifico razionale e consapevole nei giovani ricercatori e studenti – ha commentato la professoressa Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Pisa – L’inclusione al suo interno di membri di altre università italiane dimostra che il nostro progetto trova il consenso di chi nella ricerca e nella didattica vuole stimolare e sensibilizzare alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali, come stabilito dalla direttiva europea in materia, recepita in Italia con il D.L. 26/2014. Al meeting di Genova ha partecipato anche Susanna Louhimies del DG Environment, policy coordinator per la direttiva europea. Nel suo intervento ha ribadito l’importanza dei Centri 3R in Europa come mezzi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi prefissi dalla direttiva.
“3R” è l’acronimo di Replacement (sostituzione delle sperimentazioni sugli animali con metodi alternativi ogni qual volta questo sia possibile), Reduction (riduzione al minimo indispensabile del numero di animali utilizzati) e Refinement (continuo perfezionamento dei metodi impiegati allo scopo di ridurre la sofferenza degli animali).
Al meeting di Genova è arrivato anche il plauso scritto del viceministro Lorenzo Fioramonti (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca). Nella lettera che ha inviato agli organizzatori ha sottolineato come «una sperimentazione adeguata e rispettosa delle 3R favorirà l'ottenimento di risultati maggiormente significativi con una conseguente ricaduta positiva sulla salute dei pazienti che si aspettano moltissimo dalla ricerca biomedica. Il principio delle 3R, tema dibattuto in questa conferenza, non solo è valido dal punto di vista etico, in quanto tutela del benessere degli animali, ma è estremamente utile allo scienziato perché contribuisce a un corretto svolgimento della sperimentazione, garantendo così l'ottenimento di risultati più soddisfacenti e maggiormente riproducibili».