Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa
Mercoledì, 10 Aprile 2019 15:23

Amelio Dolfi

Nato a Castelnuovo Garfagnana (Lucca) nel 1950, il professor Amelio Dolfi si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976. Subito dopo la laurea ha assunto il ruolo di tecnico laureato presso l’Istituto di Anatomia umana normale dell’Università di Pisa fino al 1980 anno in cui è diventato professore associato di Istologia e Embriologia. Nel 1990 è stato chiamato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia a ricoprire il ruolo di professore ordinario nella stessa disciplina. Durante la sua carriera, il professor Dolfi ha ricoperto diversi incarichi istituzionali e accademici in Ateneo.

dolfi_cherubino.jpg

È stato Vicepresidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Vicedirettore del Dipartimento di Morfologia Umana e Biologia Applicata, coordinatore del dottorato di ricerca in Morfologia e funzione normale e patologica di cellule e tessuti, Direttore del Dipartimento di Morfologia Umana e Biologia Applicata, Direttore della biblioteca di Medicina e Chirurgia dal 2007 al 2012, coordinatore scientifico del Polo Bibliotecario 4 di Medicina e Farmacia dal 2012 al 2016 e contemporaneamente membro del Comitato di indirizzo del Sistema bibliotecario, coordinatore del dottorato di ricerca in Scienze Cliniche e Traslazionali. Attualmente è Presidente del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e Presidente del Comitato bioetico.

Nel corso degli anni il professor Dolfi ha inoltre svolto incarichi nell’ambito del Collegio dei Docenti di Istologia e della Società Italiana di Anatomia e Istologia: è stato membro del Direttivo del Collegio dei Docenti di Istologia dal 2004 al 2014 e tesoriere della Società Italiana di Anatomia e Istologia dal 2012 al 2018. Attualmente è membro del direttivo della Società Italiana di Anatomia e Istologia e membro del Comitato scientifico della Pisa University Press. L’attività scientifica del professor Amelio Dolfi è iniziata alla fine degli anni 70 e si è articolata in diverse linee di ricerca, di cui fra le più significative: differenziamento dei linfociti B; fattori di crescita, molecole della matrice e segnali cellulari nella organogenesi renale; crescita di cellule mesenchimali su supporti bioattivi tridimensionali per la riparazione di tessuti; caratterizzazione morfo-funzionale delle componenti cellulari adibite al controllo della motilità dell’intestino in condizioni fisiologiche, sperimentali e patologiche.

A tutt’oggi, il professor Amelio Dolfi risulta autore di 150 pubblicazioni di cui 73 articoli in extenso su riviste internazionali. Nel corso della sua carriera il professor Dolfi ha coordinato la costituzione e la crescita del gruppo di docenti e ricercatori della sezione di Istologia ed Embriologia Medica che oggi comprende due professori ordinari, un professore associato, due ricercatori e tre tecnici. Sotto la sua guida, il gruppo di ricerca della Sezione di Istologia ed Embriologia medica ha avviato numerose collaborazioni con altri gruppi di ricerca dell’Ateneo, di altre sedi nazionali e con alcuni ricercatori esteri. Il professor Dolfi ha curato, personalmente e con l’aiuto dei suoi collaboratori, la messa a punto di metodiche istologiche, immunoistochimiche e di analisi di immagine che hanno reso il gruppo di ricerca un riferimento per studi avanzati nel settore morfologico.
Durante la sua attività scientifica il professor Dolfi è stato titolare di diversi finanziamenti di Ateneo e ministeriali che gli hanno consentito di realizzare i laboratori di microscopia elettronica e di colture cellulari; più recentemente, grazie al finanziamento del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, ha curato l’acquisto di una grande attrezzatura come il microscopio confocale laser e conseguentemente ha diretto la realizzazione di un laboratorio dedicato a tale apparecchiatura. Questo laboratorio è attualmente a disposizione dei ricercatori dell’Ateneo e di istituzioni convenzionate come CNR, Scuola Superiore Sant’Anna e Scuola Normale Superiore, che lo utilizzano con risultati già oggetto di pubblicazioni di alto livello.

Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino il professor Amelio Dolfi.

Mercoledì, 10 Aprile 2019 15:19

Dario Andrea Bini

Nato a Massa nel 1950, il professor Dario Andrea Bini si è laureato in Matematica presso l’Università di Pisa nel 1973. Negli anni dal 1975 al 1986 è stato prima assistente incaricato, poi assistente ordinario e successivamente professore associato di Analisi numerica presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa. Dal 1986 al 1990 ha ricoperto il ruolo di professore ordinario di Analisi numerica presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Roma Tor Vergata. Infine nel 1990 ha preso servizio come professore ordinario presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa.

Bini_cherubino.jpg

Il professor Bini ha svolto e svolge una notevole attività amministrativa e organizzativa nell’ambito del Dipartimento di Matematica. È stato presidente del corso di laurea in Matematica negli anni ’90, Direttore del Centro di Calcolo dal 2008 al 2013, rappresentante presso il Polo 2 del SID dal 2012 al 2014 e Vicedirettore dal 2010 al 2015. Da molti anni è inoltre il coordinatore della Commissione permanente di settore n. 3.

Dal punto di vista della ricerca in matematica, il professor Bini può essere definito un pioniere dell’Analisi numerica pisana con numerosi allievi che hanno seguito e sviluppato le sue linee di ricerca. Il gruppo numerico, emergente negli anni ’90, si è velocemente e prepotentemente imposto a livello internazionale, diventando punto di riferimento per l’algebra lineare numerica. A testimonianza di questo, dal 2008 al 2012 Bini ha fatto parte del Board of Directors della International Linear Algebra Society (ILAS), associazione internazionale che si occupa di aspetti teorici, computazionali e applicativi dell’algebra lineare. L’attività scientifica del professor Bini riguarda lo sviluppo e l’analisi di algoritmi numerici per l’algebra lineare e per i polinomi. I lavori iniziali, in collaborazione con Milvio Capovani, Grazia Lotti e Francesco Romani, hanno riguardato lo studio della complessità del prodotto di matrici. Sono stati introdotti i concetti di “border rank” e di “complessità approssimata” che hanno permesso di migliorare gli algoritmi di Strassen e di Pan. Successivamente grande interesse è stato rivolto allo studio di problemi computazionali relativi a polinomi e matrici strutturate, in particolare matrici di tipo Toeplitz. Gli aspetti computazionali relativi ai polinomi hanno portato alla progettazione del pacchetto software MPSolve, che è uno degli strumenti più efficienti e affidabili esistenti per calcolare con alta precisione zeri di polinomi di grado elevato.

L’interesse scientifico si è poi rivolto a problemi computazionali incontrati nella risoluzione di certi modelli di code dove si incontrano matrici infinite dotate di struttura. Un adattamento dell’algoritmo di riduzione ciclica, introdotto negli anni 70 da Golub per risolvere sistemi tridiagonali a blocchi, è stato introdotto ed esteso per trattare matrici infinite di Toeplitz in forma di Hessenberg a blocchi. Più recentemente, l’attività del professor Bini si è concentrata sul calcolo di funzioni di matrici, sulla risoluzione numerica di equazioni matriciali non lineari e sul calcolo della media geometrica di matrici. In particolare sono stati individuati nuovi ed efficienti metodi doubling per la risoluzione numerica dell’equazione algebrica di Riccati. Il professor Bini ha diretto diversi progetti nazionali in ambito MIUR, CNR, INdAM. Dal 1996 al 1999, è stato responsabile della componente numerica del progetto europeo FRISCO A “Framework for the Integration of Symbolic and Numerical Computations”, è autore di oltre 100 articoli su riviste internazionali, tre libri di ricerca e vari libri di introduzione all’analisi numerica. I suoi articoli hanno ricevuto quasi 1500 citazioni.

Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino il professor Dario Andrea Bini.

Venerdì 12 aprile, alle 10,30, nell'Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza” (Via Curtatone e Montanara, 15, Pisa), si terrà la cerimonia di conferimento dell’Ordine del Cherubino per gli anni 2018 e 2019. La cerimonia torna in Sapienza dopo sette anni a restauro ultimato, l’ultima volta che il palazzo aveva ospitato l’evento era infatti il 2012.
La mattinata sarà aperta dall'intervento del rettore Paolo Mancarella, che procederà poi alla consegna dell'Ordine del Cherubino, una onorificenza concessa dall'Università di Pisa ai docenti per i loro particolari meriti scientifici e culturali e per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell’Ateneo.
Le professoresse e i professori ordinari insigniti quest’anno sono venti, dieci per il 2018 e dieci per il 2019. Ricevono l’Ordine del Cherubino per il 2018 Dario Andrea Bini del Dipartimento di Matematica, Amelio Dolfi del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Claudia Martini del Dipartimento di Farmacia, Michele Marroni del Dipartimento di Scienze della Terra, Antonio Bicchi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Paolo Nello del Dipartimento di Scienze Politiche, Pier Mario Pacini del Dipartimento di Economia e Management, Marco Collareta del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Mauro Ferrari del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia e Franco Verni del Dipartimento di Biologia.
Gli insigniti per il 2019 sono Roger Fuoco del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Massimo Guiggiani del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, Mario Petrini del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Francesco Fidecaro del Dipartimento di Fisica, Marco Nardi del Dipartimento di Patologia Chirurgica,
Medica, Molecolare e dell’Area Critica, Massimo Ceraolo del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Marcella Bertuccelli Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Rossano Massai Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali, Alberto Gargani Dipartimento di Giurisprudenza e Paolo Ferragina Dipartimento di Informatica.

 

Mercoledì, 10 Aprile 2019 08:24

Condividi lo schermo

Sabato 13 aprile, alle ore 16,30, presso l'aula am2 del Polo Fibonacci, avrà luogo "Condividi lo schermo", uno spettacolo teatrale di Alberto Angelini. Il tema è: cosa raccontano di noi i nostri dispositivi? Interroghiamoli e proviamo a raccontar(ce)lo.

L'iniziativa è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Numero dell'iniziativa:  2141

Mercoledì, 10 Aprile 2019 08:16

Desktop narrative

Domenica 14 aprile, alle ore 20,30, presso l'aula am2 del Polo Fibonacci, avrà luogo "Desktop narrative", uno spettacolo teatrale con Alberto Angelini e Brenda Fredi.

L'iniziativa è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Numero dell'iniziativa:  2137

Il ponte in vetro progettato dai ricercatori dell’Università di Pisa è stato premiato in Portogallo con il primo “Merit Award” (seconda posizione assoluta) alla prima edizione del WIBE Prize (World Innovation in Bridge Engineering), il premio internazionale per l’Innovazione mondiale nell’Ingegneria dei ponti promosso dalla FEUP, la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Porto, insieme a BERD, una società di ingegneria portoghese leader nella costruzione di ponti e definito “il Premio Nobel per la Ingegneria dei ponti”.

Autori del progetto dal titolo “The TVTδ “Rainbow” bridge: a new technique for long-spanned highly transparent footbridges” sono Maurizio Froli, Francesco Laccone e Agnese Natali della Scuola di Ingegneria dell’Ateneo pisano. La cerimonia di premiazione si è svolta al Palazzo dei Duchi di Braganza nella città di Guimarães alla presenza del presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa.

laccone_natali.jpg 
Francesco Laccone e Agnese Natali con il Presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa.


Nella motivazione del premio si legge: “The TVTδ “Rainbow” bridge’ is centered on how to build an almost transparent footbridge with a relevant free span. A structural glass solution is proposed which simultaneously meets the requirements of adequate safety levels and cost effectiveness. The project is inspired by the idea of an evanescent connection for a weightless experience of crossing and a visual effect of transparency and sunlight reflections”. Alla cerimonia in Portogallo erano presenti Francesco Laccone e Agnese Natali.

 TVT-Delta full_low.jpg

Il “WIBE Prize” è stato vinto da un team di ricercatori dell’Università del Queensland in Australia con il progetto “Novel bridge system for durable, low-cost and rapid construction” finanziato dalla società internazionale di ingegneria ARUP.

A questo link è disponibile un video racconto della cerimonia.

A questo link è disponibile una fotogallery della cerimonia.

BERD Award Ceremony 67.jpg

 

 

Gabriele_Tomei_UNIPI.jpgIl professore Gabriele Tomei (foto a destra) dell’Università di Pisa è stato nominato fra gli esperti del Comitato Consultivo sulla Valutazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A seguito dell’incarico ricevuto che ricoprirà per i prossimi tre anni a titolo gratuito, il professore si occuperà di definire i criteri di finanziamento dei progetti di cooperazione allo sviluppo.

Gabriele Tomei è professore associato di sociologia generale presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo pisano. Esperto in cooperazione decentrata, dal 1996 svolge attività di ricerca e consulenza sul tema.

I suoi interessi si sono nel tempo concentrati sul rapporto tra processi migratori, ruolo delle comunità transnazionali e sviluppo socio-economico. Più recentemente i suoi studi si sono rivolti all’analisi delle nuove emigrazioni qualificate e al funzionamento delle diaspore scientifiche.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa