Ex allievo della Scuola medica pisana protagonista delle più recenti scoperte sull’Alzheimer
“La Scuola medica dell’Università di Pisa? Una delle più prestigiose d’Italia”. Con queste parole il professore Bernardino Ghetti ricorda gli anni della sua formazione pisana. Una vita spesa al servizio della ricerca la sua, con riconoscimenti e scoperte che hanno avuto risonanza a livello internazionale. Ultimo, in ordine di tempo, uno studio appena pubblicato su “Nature” sul ruolo della proteina Tau che apre la strada allo sviluppo di nuovi farmaci per la cura dell’Alzhameir.
Nato a Pisa, classe 1941, Bernardino Ghetti vive adesso negli stati Uniti dove è professore all’Indiana University e ha fondato l’Indiana Alzheimer Disease Center. Del periodo di formazione pisana rammenta prima il diploma al liceo classico Galileo Galilei poi nel 1966 la laurea alla Facoltà di Medicina e Chirurgia come allievo del professor Pietro Sarteschi, primo cattedratico italiano di Psichiatria e padre della Scuola pisana di Psichiatria, e quindi nel 1969, sempre all’Università di Pisa, il conseguimento della specializzazione in Malattie nervose e mentali.
“Gli anni di studio a Pisa hanno plasmato le fondamenta della mia cultura medica e mi hanno dato l’ispirazione allo studio delle malattie neuropsichiatriche – ricorda Ghetti - Le lezioni di neuroanatomia di Lorenzo Pera, di neurofisiologia di Giuseppe Moruzzi, di neuropsichiatria di Pietro Sarteschi sono scolpite nella memoria e hanno lasciato un’impronta indelebile nella mia formazione. La preparazione della tesi in neurofarmacologia sperimentale con la guida di Giovanni Cassano mi fece capire il significato interiore della mia vocazione per la ricerca”.
“Con rammarico penso ai maestri e amici che ho lasciato, quando ancora speravo che sarei potuto tornare – continua il professore - Il peso della separazione dalla famiglia dell’Ateneo pisano e dalla mia famiglia sono state ripagate dalla effimera gioia data dallo scoprire malattie sconosciute del cervello umano”.
“Durante i 47 anni dalla mia partenza da Pisa, sono spesso tornato, rimanendo in contatto con i miei maestri e con colleghi, che, a loro volta, sono divenuti maestri per una nuova generazione – conclude Ghetti - Ho avuto il privilegio di essere accolto per lezioni, seminari, e discussioni scientifiche con colleghi vecchi e nuovi. In questo modo, ho, in parte, potuto appagare il desiderio di esprimere la mia gratitudine all’ Alma Mater, condividendo con studenti e studiosi Pisani ciò che ho appreso, lavorando e studiando al di là dell’oceano”.
Ex allievo della Scuola medica pisana protagonista delle più recenti scoperte sull’Alzheimer
“La Scuola medica dell’Università di Pisa? Una delle più prestigiose d’Italia”. Con queste parole il professore Bernardino Ghetti (foto) ricorda gli anni della sua formazione pisana. Una vita spesa al servizio della ricerca la sua, con riconoscimenti e scoperte che hanno avuto risonanza a livello internazionale. Ultimo, in ordine di tempo, uno studio appena pubblicato su “Nature” sul ruolo della proteina Tau che apre la strada allo sviluppo di nuovi farmaci per la cura dell’Alzhameir.
Nato a Pisa, classe 1941, Bernardino Ghetti vive adesso negli Stati Uniti dove è professore all’Indiana University e ha fondato l’Indiana Alzheimer Disease Center. Del periodo di formazione pisana rammenta prima il diploma al liceo classico Galileo Galilei poi nel 1966 la laurea alla Facoltà di Medicina e Chirurgia come allievo del professor Pietro Sarteschi, primo cattedratico italiano di Psichiatria e padre della Scuola pisana di Psichiatria, e quindi nel 1969, sempre all’Università di Pisa, il conseguimento della specializzazione in Malattie nervose e mentali.
“Gli anni di studio a Pisa hanno plasmato le fondamenta della mia cultura medica e mi hanno dato l’ispirazione allo studio delle malattie neuropsichiatriche – ricorda Ghetti - Le lezioni di neuroanatomia di Lorenzo Pera, di neurofisiologia di Giuseppe Moruzzi, di neuropsichiatria di Pietro Sarteschi sono scolpite nella memoria e hanno lasciato un’impronta indelebile nella mia formazione. La preparazione della tesi in neurofarmacologia sperimentale con la guida di Giovanni Cassano mi fece capire il significato interiore della mia vocazione per la ricerca”.
“Con rammarico penso ai maestri e amici che ho lasciato, quando ancora speravo che sarei potuto tornare – continua il professore - Il peso della separazione dalla famiglia dell’Ateneo pisano e dalla mia famiglia sono state ripagate dalla effimera gioia data dallo scoprire malattie sconosciute del cervello umano”.
“Durante i 47 anni dalla mia partenza da Pisa, sono spesso tornato, rimanendo in contatto con i miei maestri e con colleghi, che, a loro volta, sono divenuti maestri per una nuova generazione – conclude Ghetti - Ho avuto il privilegio di essere accolto per lezioni, seminari, e discussioni scientifiche con colleghi vecchi e nuovi. In questo modo, ho, in parte, potuto appagare il desiderio di esprimere la mia gratitudine all’ Alma Mater, condividendo con studenti e studiosi Pisani ciò che ho appreso, lavorando e studiando al di là dell’oceano”.
A Pisa il Congresso internazionale della Società Europea di Fotobiologia
Dal 4 all’8 settembre 2017 si svolge a Pisa nel Palazzo dei Congressi (Via Giacomo Matteotti, 1) il 17esimo Congresso Internazionale della Società Europea di Fotobiologia (ESP). La Fotobiologia è un campo di indagine che si occupa delle interazioni tra la luce e i sistemi biologici, con importanti ricadute in campo medico e ambientale.
Per cinque giorni si riuniranno a Pisa ricercatori provenienti da tutto il mondo, principalmente da Europa e Nord America, ma anche un folto gruppo di Australiani e Sud Americani. Il Congresso si svolge sotto il patrocinio dell’Università di Pisa, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e del Comune di Pisa ed è sponsorizzato da numerose aziende internazionali e multinazionali (Biofrontera, Bruker, Charles River, Hamamatsu, Johnson & Johnson, L’Oréal, Royal Society of Chemistry, Porphychem) e dall’Area della Ricerca CNR di Pisa.
Il programma del Convegno è articolato in sessioni plenarie con conferenze di esperti di fama internazionale nel campo della fotobiologia, simposi su argomenti specifici e poster. Fra gli argomenti trattati in campo medico vi sono: la terapia fotodinamica, sia per il trattamento di tumori, che per la disinfezione batterica, la relazione fra esposizione a radiazione ultravioletta e melanoma, la fotoprotezione, sia topica che sistemica, il ruolo della luce e della vitamina A nelle patologie della retina, l’influenza della luce sul comportamento umano, la fotoimmunologia, la relazione fra fotosensibilità ai farmaci e la carcinogenesi, i benefici (ad esempio la sintesi di Vitamina D) ed i rischi dell’esposizione alla luce solare, le nuove tecnologie per la fotodiagnosi e le fototerapia in campo dermatologico.
Nel campo della fotobiologia ambientale si parlerà di fotosintesi e delle sue applicazioni tecnologiche (fotosintesi artificiale, produzione di biomassa), degli effetti positivi della radiazione ultravioletta-B per quanto riguarda la protezione e la crescita delle piante, della fotoecologia degli ambienti marini e lacustri.
Infine vi saranno simposi su argomenti di carattere generale quali la messa a punto di sonde fluorescenti per applicazioni in microscopia e le nuove tecniche per lo studio di fenomeni di fluorescenza ultraveloci.
Progettazione meccanica e costruzione di macchine: appuntamento a Pisa per i ricercatori italiani
Da mercoledì 6 a sabato 9 settembre, presso la Camera di Commercio di Pisa, si terrà il 46° Convegno Nazionale AIAS, evento annuale di riferimento per l’Associazione Scientifica Italiana di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine. L’Associazione, recentemente costituitasi come Società Scientifica, raggruppa i docenti e i ricercatori afferenti al settore scientifico disciplinare di Progettazione Meccanica e Costruzioni di Macchine. Il convegno si svolgerà sotto il patrocinio dell’Università di Pisa, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale e del Comune di Pisa e vedrà la partecipazione di circa 180 delegati tra docenti, ricercatori universitari e rappresentanti del mondo aziendale, oltre alla partecipazione di illustri ospiti. In particolare, saranno presenti il professor Ali Fatemi della University of Memphis, esperto di comportamento meccanico di materiali innovativi, e il professor Franco Frasconi, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa, che illustrerà alcune peculiarità dell’interferometro VIRGO per il rilevo delle onde gravitazionali, sito a pochi chilometri da Pisa.
Alla cerimonia di apertura è prevista la presenza delle autorità accademiche nelle persone del rettore Paolo Mancarella, del direttore del DICI Leonardo Tognotti e delle autorità cittadine, tra cui il sindaco Marco Filippeschi. Oltre al programma scientifico che comprende più di 150 contributi, sono in agenda varie attività culturali che prevedono la valorizzazione del territorio tra le quali la visita alla Certosa di Calci e al museo di Scienze Naturali dell’Università.
“È un vero piacere accogliere a Pisa i nostri colleghi e gli esperti che si occupano di analisi delle sollecitazioni e di progettazione meccanica – commenta il professor Leonardo Bertini, decano del gruppo di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine dell’Università di Pisa – in particolar modo perché la nostra Università ha avuto un ruolo molto importante nella storia dell’AIAS e nel settore della progettazione meccanica in ambito accademico. Siamo inoltre particolarmente onorati per la presenza come ospiti dei professori Costantino Carmignani, Enrico Manfredi e Antonio De Paulis, capostipiti del nostro gruppo, e del prof. Augusto Ajovalasit dell’Università di Palermo, storico presidente dell’AIAS”.
A Pisa il Convegno internazionale della Società Europea di Fotobiologia
Dal 4 all’8 settembre 2017 si svolge a Pisa nel Palazzo dei Congressi (Via Giacomo Matteotti, 1) il 17esimo Congresso Internazionale della Società Europea di Fotobiologia (ESP). La Fotobiologia è un campo di indagine che si occupa delle interazioni tra la luce e i sistemi biologici, con importanti ricadute in campo medico e ambientale.
Per cinque giorni si riuniranno a Pisa ricercatori provenienti da tutto il mondo, principalmente da Europa e Nord America, ma anche un folto gruppo di Australiani e Sud Americani. Il Congresso si svolge sotto il patrocinio dell’Università di Pisa, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e del Comune di Pisa ed è sponsorizzato da numerose aziende internazionali e multinazionali (Biofrontera, Bruker, Charles River, Hamamatsu, Johnson & Johnson, L’Oréal, Royal Society of Chemistry, Porphychem) e dall’Area della Ricerca CNR di Pisa.
Il programma del Convegno è articolato in sessioni plenarie con conferenze di esperti di fama internazionale nel campo della fotobiologia, simposi su argomenti specifici e poster. Fra gli argomenti trattati in campo medico vi sono: la terapia fotodinamica, sia per il trattamento di tumori, che per la disinfezione batterica, la relazione fra esposizione a radiazione ultravioletta e melanoma, la fotoprotezione, sia topica che sistemica, il ruolo della luce e della vitamina A nelle patologie della retina, l’influenza della luce sul comportamento umano, la fotoimmunologia, la relazione fra fotosensibilità ai farmaci e la carcinogenesi, i benefici (ad esempio la sintesi di Vitamina D) ed i rischi dell’esposizione alla luce solare, le nuove tecnologie per la fotodiagnosi e le fototerapia in campo dermatologico.
Nel campo della fotobiologia ambientale si parlerà di fotosintesi e delle sue applicazioni tecnologiche (fotosintesi artificiale, produzione di biomassa), degli effetti positivi della radiazione ultravioletta-B per quanto riguarda la protezione e la crescita delle piante, della fotoecologia degli ambienti marini e lacustri.
Infine vi saranno simposi su argomenti di carattere generale quali la messa a punto di sonde fluorescenti per applicazioni in microscopia e le nuove tecniche per lo studio di fenomeni di fluorescenza ultraveloci.
Il programma dongresso Internazionale della Società Europea di Fotobiologia prevede inoltre un simposio satellite dal titolo “Turning photobiology into commercial reality: exploiting UV radiation for sustainable and innovative food”, organizzato congiuntamente con la “UV4Plants Association”, che si terrà il 6 settembre 2017 presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) dell’Università di Pisa.
A Pisa il Congresso internazionale della Società Europea di Fotobiologia
Dal 4 all’8 settembre 2017 si svolge a Pisa nel Palazzo dei Congressi (Via Giacomo Matteotti, 1) il 17esimo Congresso Internazionale della Società Europea di Fotobiologia (ESP). La Fotobiologia è un campo di indagine che si occupa delle interazioni tra la luce e i sistemi biologici, con importanti ricadute in campo medico e ambientale.
Per cinque giorni si riuniranno a Pisa ricercatori provenienti da tutto il mondo, principalmente da Europa e Nord America, ma anche un folto gruppo di Australiani e Sud Americani. Il Congresso si svolge sotto il patrocinio dell’Università di Pisa, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e del Comune di Pisa ed è sponsorizzato da numerose aziende internazionali e multinazionali (Biofrontera, Bruker, Charles River, Hamamatsu, Johnson & Johnson, L’Oréal, Royal Society of Chemistry, Porphychem) e dall’Area della Ricerca CNR di Pisa.
Il programma del Convegno è articolato in sessioni plenarie con conferenze di esperti di fama internazionale nel campo della fotobiologia, simposi su argomenti specifici e poster. Fra gli argomenti trattati in campo medico vi sono: la terapia fotodinamica, sia per il trattamento di tumori, che per la disinfezione batterica, la relazione fra esposizione a radiazione ultravioletta e melanoma, la fotoprotezione, sia topica che sistemica, il ruolo della luce e della vitamina A nelle patologie della retina, l’influenza della luce sul comportamento umano, la fotoimmunologia, la relazione fra fotosensibilità ai farmaci e la carcinogenesi, i benefici (ad esempio la sintesi di Vitamina D) ed i rischi dell’esposizione alla luce solare, le nuove tecnologie per la fotodiagnosi e le fototerapia in campo dermatologico.
Nel campo della fotobiologia ambientale si parlerà di fotosintesi e delle sue applicazioni tecnologiche (fotosintesi artificiale, produzione di biomassa), degli effetti positivi della radiazione ultravioletta-B per quanto riguarda la protezione e la crescita delle piante, della fotoecologia degli ambienti marini e lacustri.
Infine vi saranno simposi su argomenti di carattere generale quali la messa a punto di sonde fluorescenti per applicazioni in microscopia e le nuove tecniche per lo studio di fenomeni di fluorescenza ultraveloci.
Il programma dongresso Internazionale della Società Europea di Fotobiologia prevede inoltre un simposio satellite dal titolo “Turning photobiology into commercial reality: exploiting UV radiation for sustainable and innovative food”, organizzato congiuntamente con la “UV4Plants Association”, che si terrà il 6 settembre 2017 presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) dell’Università di Pisa.
Progettazione meccanica e costruzione di macchine, convegno a Pisa
Da mercoledì 6 a sabato 9 settembre, presso la Camera di Commercio di Pisa, si terrà il 46° Convegno Nazionale AIAS, evento annuale di riferimento per l’Associazione Scientifica Italiana di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine. L’Associazione, recentemente costituitasi come Società Scientifica, raggruppa i docenti e i ricercatori afferenti al settore scientifico disciplinare ING-IND/14 di Progettazione Meccanica e Costruzioni di Macchine.
Il convegno si svolgerà sotto il patrocinio dell’Università di Pisa, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale e del Comune di Pisa e vedrà la partecipazione di circa 180 delegati tra docenti, ricercatori universitari e rappresentanti del mondo aziendale, oltre alla partecipazione di illustri ospiti. In particolare, saranno presenti il professor Ali Fatemi della University of Memphis, esperto di comportamento meccanico di materiali innovativi, e il professor Franco Frasconi, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa, che illustrerà alcune peculiarità dell’interferometro VIRGO per il rilevo delle onde gravitazionali, sito a pochi chilometri da Pisa.
Alla cerimonia di apertura è prevista la presenza delle autorità accademiche nelle persone del rettore Paolo Mancarella, del direttore del DICI Leonardo Tognotti e delle autorità cittadine, tra cui il sindaco Marco Filippeschi.
Oltre al programma scientifico che comprende più di 150 contributi, sono in agenda varie attività culturali che prevedono la valorizzazione del territorio tra le quali la visita alla Certosa di Calci e al museo di Scienze Naturali dell’Università.
“È un vero piacere accogliere a Pisa i nostri colleghi e gli esperti che si occupano di analisi delle sollecitazioni e di progettazione meccanica – commenta il professor Leonardo Bertini, decano del gruppo di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine dell’Università di Pisa – in particolar modo perché la nostra Università ha avuto un ruolo molto importante nella storia dell’AIAS e nel settore della progettazione meccanica in ambito accademico. Siamo inoltre particolarmente onorati per la presenza come ospiti dei professori Costantino Carmignani, Enrico Manfredi e Antonio De Paulis, capostipiti del nostro gruppo, e del prof. Augusto Ajovalasit dell’Università di Palermo, storico presidente dell’AIAS”.
Studio del DNA rivela l'imprevedibilità dell'evoluzione
Cosa succederebbe se potessimo riavvolgere e far ripartire il nastro dell’evoluzione? Le forme di vita primordiali si svilupperebbero comunque nello stesso modo? E la vita sulla terra, come noi la conosciamo, sarebbe la stessa? Per la prima volta una ricerca internazionale a cui hanno partecipato i biologi dell’Università di Pisa descrive un processo evolutivo che sembra essersi ripetuto più volte indipendentemente in natura. Lo studio, condotto insieme ad un team internazionale, è stato pubblicato su “Nature Ecology and Evolution”, una nuova rivista del gruppo “Nature”.
“Il sistema da noi studiato è unico perché rappresenta quanto di più simile si possa osservare in natura alla ripetizione di un evento evolutivo – spiegano Claudia Vannini e Vittorio Boscaro del dipartimento di Biologia dell’Ateneo pisano.
I ricercatori hanno analizzato in parallelo l’evoluzione di uno specifico sistema simbiotico costituito da un protozoo (Euplotes) e da un batterio ospite (Polynucleobacter). Il meccanismo è tale che le due specie microbiche non sopravvivono se separate, eppure non beneficiano allo stesso modo dalla relazione: l’Euplotes “intrappola” e mantiene il batterio simbionte finché gli è utile, dopodiché lo rimpiazza con un nuovo “schiavo” il che rende la simbiosi un vicolo cieco evolutivo per il Polynucleobacter. I batteri a vita libera “catturati” dall’Euplotes sono estremamente simili tra loro, e si evolvono poi nelle stesse condizioni all’interno del protozoo.
“La sfida era di capire se gli eventi si succedevano sempre nello stesso modo a partire da presupposti straordinariamente simili – continua Vannini – La risposta che abbiamo trovato in questo sistema modello è “no”, ovvero tutti i simbionti degenerano, ma con modalità in gran parte casuali e seguendo traiettorie diverse”.
I biologi dell’Ateneo pisano studiano da diversi anni le simbiosi microbiche e in particolare il sistema Polynucleobacter-Euplotes oggetto dello studio. La prima fase della ricerca si è svolta a Pisa nei laboratori del dipartimento di Biologia ed ha comportato il campionamento degli organismi, l’allestimento delle colture in laboratorio, l’identificazione dei microrganismi coinvolti e la messa a punto e l’esecuzione dell’estrazione del DNA dei batteri simbionti. La fase successiva di sequenziamento dei genomi e analisi dei dati è stata invece eseguita presso la University of British Columbia sia da ricercatori dell’Università di Pisa che degli istituti partner.
“L’unicità del Polynucleobacter, cioè l’esistenza di ceppi diventati simbionti più volte e con eventi indipendenti e confrontabili con ceppi affini a vita libera, lo rende un modello che permette di rispondere a domande evolutive che altrimenti non possono trovare risposta – conclude Claudia Vannini - in questo articolo abbiamo investigato solo una diatriba fra le tante, quella sui meccanismi evolutivi che portano alla degenerazione dei genomi nei simbionti, ma le potenzialità di ricerca sono moltissime”.
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Didascalia foto:
Figura 1: il protozoo Euplotes con i suoi batteri simbionti marcati in rosso (A, piccolo ingrandimento; B, forte ingrandimento).
Figura 2: alcune cellule del protozoo Euplotes con i loro batteri simbionti; in blu sono visibili i nuclei del protozoo e i batteri (A, piccolo ingrandimento; B, forte ingrandimento).
Figura 3: il protozoo Euplotes visto con il microscopio elettronico a scansione.
Link all’articolo scientifico:
https://www.nature.com/articles/s41559-017-0237-0
Festival della Robotica, al via il 7 settembre
La robotica al servizio dell’uomo: per liberarlo dalle incombenze più faticose, intervenire con estrema precisione e affidabilità sul corpo umano, migliorare la qualità di vita delle persone diversamente abili, contribuire a superare il divario tra il nord e il sud del mondo, scoprire inattese espressioni artistiche. La robotica in tutte le sue declinazioni, riassunte nell’origine stessa di questa parola slava “lavoro forzato, servitù” (a beneficio esclusivo dell’uomo), è la protagonista del primo festival internazionale ospitato in Italia, a Pisa, dal 7 al 13 settembre 2017, nella città che vanta una delle più alte concentrazioni al mondo di addetti e di attività di ricerca, sviluppo, applicazione di sistemi robotici. La cerimonia inaugurale è prevista giovedì 7 settembre alle 18.30 agli Arsenali Repubblicani.
A presentarlo alla stampa, venerdì 1 settembre alle ore 11,30 a Palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna Paolo Dario, la direttrice del Centro "E. Piaggio" dell’Università di Pisa Arti Ahluwalia e il presidente della Fondazione Arpa Franco Mosca.
Il Festival internazionale della robotica è promosso da Comune di Pisa, Fondazione Arpa, Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, Centro di Ricerca “E.Piaggio”. I co-promotori scientifici sono: Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Irccs Stella Maris, Centro di eccellenza Endocas dell’Università di Pisa. Pisa, con la sua area, vanta una delle più alte concentrazioni al mondo di addetti e di attività di ricerca, sviluppo e applicazione di sistemi robotici ed è la sede naturale del festival che presenta la robotica nelle sue molteplici applicazioni per 'servire' la persona.
Un momento della conferenza stampa in Comune. Da sinistra: Franco Mosca, Marco Filippeschi, Arti Ahluwalia e Paolo Dario.
Fra i numerosi eventi, che vedono la partecipazione di alcuni tra i leader internazionali della robotica, si segnalano quelli dedicati all’arte e allo spettacolo (9 e 11 settembre); all’insegnamento dei chirurghi, i quali potranno utilizzare sistemi di simulazione per affinare la loro formazione (9 e 11 settembre); allo sport e al superamento delle disabilità (10 e 13 settembre); all’industria e alla quarta rivoluzione industriale che, grazie alla robotica, migliorerà la vita dei lavoratori liberandoli da incombenze pericolose, faticose, usuranti (11 settembre); al rapporto con l’etica e con la regolazione normativa (11 settembre); al miglioramento della logistica farmaceutica (11 settembre); alla cooperazione umanitaria e alla solidarietà, per contribuire a vincere le diseguaglianze (12 e 13 settembre). Una giornata, quella del 12 settembre, sarà dedicata agli investitori, per conoscere le opportunità che Pisa e la Toscana offrono per garantire lo sviluppo di un’eccellenza italiana leader a livello mondiale com’è la robotica.
Il festival è ospitato in 12 location, scelte fra le più suggestive del centro storico di Pisa e che, in buona parte, coincidono con alcune sedi delle istituzioni che hanno contribuito a promuovere il festival, come organizzatori o co-promotori scientifici. Per affrontare le tematiche del festival, attraverso una vasta gamma di eventi, è altrettanto ricco il panel dei relatori: scienziati, intellettuali, artisti che presenteranno le sfide più entusiasmanti e presenteranno in anteprima alcuni dei progetti che avranno un alto impatto per migliorare la vita dell’uomo.
Il programma comprende eventi dedicati alla 'cultura robotica' e all’arte in diverse forme ed espressioni. Per la parte musicale, due sono gli eventi di rilievo, uno dei quali vede la partecipazione di Andrea Bocelli, che della Fondazione Arpa è il presidente onorario. Andrea Bocelli ha infatti voluto contribuire alla visibilità internazionale del Festival con il concerto lirico “A Breath of Hope: dallo Stradivario al Robot”, in cui collabora sul palco con un robot, per la prima volta nella sua carriera. Si tratta di un concerto di beneficenza in programma martedì 12 settembre alle 21 al teatro Verdi di Pisa, che vedrà il robot YuMi collaborare con Andrea Bocelli, con la soprano Maria Luigia Borsi e con l’orchestra Filarmonica di Lucca. Il main sponsor della serata è ABB. Ingresso in beneficenza, è necessario prenotarsi ed è possibile farlo a questo link.
Il concerto con Andrea Bocelli è anticipato da un ulteriore evento di beneficenza. Sabato 9 settembre alle 21 al Verdi di Pisa è in programma il concerto “The Music of Soul: la grande musica da Mozart a Puccini”, interpretato dall’Orchestra Filarmonica di Lucca diretta da Andrea Colombini, dal coro dell’Università di Pisa diretto da Stefano Barandoni e dalla Celtic Harp Orchestra diretta da Fabius Constable. L’evento vedrà la partecipazione straordinaria del robot androide FACE, sviluppato dal Centro E. Piaggio dell’Università di Pisa, vestito con un abito settecentesco realizzato appositamente dalla Fondazione Cerratelli di Pisa, insieme all’umanoide RoboThespian dell’azienda inglese Engineered Arts Ltd. Presenta la serata Renato Raimo. Ingresso in beneficenza, è necessario prenotarsi ed è possibile farlo a questo link.
Inoltre la ABF (Andrea Bocelli Foundation) sarà impegnata sabato 12 settembre con la sua presidente, Laura Biancalani, nella giornata dedicata alla cooperazione umanitaria, a presentare le attività per combattere la povertà nel mondo.
Focus sugli appuntamenti UNIPI
Protagonista del Festival per l’Università di Pisa è il Centro “E. Piaggio”: ecco gli eventi più importanti che animeranno il Festival seguendo il tema dell’interazione fisica ed emotiva fra uomo e robot.
Dall’8 al 10 settembre alla Stazione Leopolda il Centro presenterà la “soft hand” e le ricerche condotte nell’ambito della soft robotics, la nuova robotica volta a progettare i robot del futuro, “morbidi” e cedevoli, in grado di compiere movimenti simili a quelli umani in modo naturale.
Sul tema dell’interazione emotiva e sociale il professor Danilo De Rossi del Centro farà una lectio magistralis il 7 settembre in occasione dell’evento inaugurale, dal titolo “I sogni dell’androide” e sarà uno dei protagonisti del convegno “Robotica ed emozioni” che si svolgerà l’8 settembre nell’Aula magna della Scuola di Ingegneria. Da segnalare poi – e in questo caso la location è il Teatro Verdi – che il robot umanoide FACE, sarà spettatore d’eccezione al concerto "The music of soul”, in programma il 9 settembre. Nell’ambito poi della conferenza del 12 settembre sulle tecnologie per la cooperazione umanitaria, verrà presentato il progetto UBORA, coordinato dal Centro Piaggio, per lo sviluppo di una piattaforma comune tra Europa e Africa per condividere tecnologie per i dispositivi biomedicali.
Ma coinvolgimento del Festival dell’Ateneo pisano passa anche dal Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi dove il 9 settembre sarà inaugurata la mostra “Imagine robots. video, modelli e immagini da Leonardo al terzo Millennio”, una mostra di opere grafiche e multimediali sul tema della robotica organizzata dal professor Alessandro Tosi.
Sono poi moltissimi gli incontri e i convegni che vedono la partecipazione di ricercatori e docenti dell’Ateneo. In particolare il rettore Paolo Mancarella e il prorettore con delega alle attività sportive, Marco Gesi il 10 settembre agli Arsenali Repubblicani per l’incontro su sport e handicap. E infine sempre il rettore Mancarella, il 10 settembre al Polo Carmignani, aprirà il convegno su “Attuali e future metodiche di insegnamento in chirurgia: quale il ruolo della simulazione?”.
Info logistiche, biglietterie, biglietti e abbonamenti.
Il festival è ospitato in 12 location, scelte fra le più suggestive del centro storico di Pisa: qui per vedere la mappa sul sito. La fiera espositiva si trova agli Arsenali Repubblicani e alla Stazione Leopolda.
Orari di apertura: Arsenali Repubblicani: 10-18,30; Stazione Leopolda: 9,30-18,30. Alcuni eventi hanno orari indipendenti da quelli di apertura delle due sedi espositive: si prega di consultare il programma generale che è sul sito.
L’accesso alla fiera espositiva prevede i seguenti biglietti: ingresso 5 euro, ridotto (7-18 anni) 1 euro; abbonamento 2 giorni 8 euro, ridotto (7-18 anni) per 2 giorni 1,50 euro; abbonamento per tutta la manifestazione 15 euro, ridotto (7-18 anni) 3 euro; ingresso omaggio per bambini fino a 6 anni.
Per conoscere le modalità di accesso ai singoli eventi, si consiglia di prendere visione del programma sul sito: è indicata nel dettaglio di ogni appuntamento.
Durante i giorni del festival saranno attive due biglietterie: agli Arsenali Repubblicani (aperta 10-17,30) e alla Stazione Leopolda (aperta 9,30-17,30).
Convenzione con Metarock: gli spettatori del Metarock2017 avranno accesso gratuito al festival, mostrando il biglietto all’ingresso, mentre i visitatori del Festival della Robotica potranno acquistare il biglietto per il Metarock festival con il 25% di sconto.
Le prevendite sono attive su vivaticket.
Studio del DNA rivela l'imprevedibilità dell'evoluzione
Cosa succederebbe se potessimo riavvolgere e far ripartire il nastro dell’evoluzione? Le forme di vita primordiali si svilupperebbero comunque nello stesso modo? E la vita sulla terra, come noi la conosciamo, sarebbe la stessa? Per la prima volta una ricerca internazionale a cui hanno partecipato i biologi dell’Università di Pisa descrive un processo evolutivo che sembra essersi ripetuto più volte indipendentemente in natura. Lo studio, condotto insieme ad un team internazionale, è stato pubblicato su “Nature Ecology and Evolution”, una nuova rivista del gruppo “Nature”.
“Il sistema da noi studiato è unico perché rappresenta quanto di più simile si possa osservare in natura alla ripetizione di un evento evolutivo – spiegano Claudia Vannini e Vittorio Boscaro del dipartimento di Biologia dell’Ateneo pisano.
I ricercatori hanno analizzato in parallelo l’evoluzione di uno specifico sistema simbiotico costituito da un protozoo (Euplotes) e da un batterio ospite (Polynucleobacter). Il meccanismo è tale che le due specie microbiche non sopravvivono se separate, eppure non beneficiano allo stesso modo dalla relazione: l’Euplotes “intrappola” e mantiene il batterio simbionte finché gli è utile, dopodiché lo rimpiazza con un nuovo “schiavo” il che rende la simbiosi un vicolo cieco evolutivo per il Polynucleobacter. I batteri a vita libera “catturati” dall’Euplotes sono estremamente simili tra loro, e si evolvono poi nelle stesse condizioni all’interno del protozoo.
“La sfida era di capire se gli eventi si succedevano sempre nello stesso modo a partire da presupposti straordinariamente simili – continua Vannini – La risposta che abbiamo trovato in questo sistema modello è “no”, ovvero tutti i simbionti degenerano, ma con modalità in gran parte casuali e seguendo traiettorie diverse”.
I biologi dell’Ateneo pisano studiano da diversi anni le simbiosi microbiche e in particolare il sistema Polynucleobacter-Euplotes oggetto dello studio. La prima fase della ricerca si è svolta a Pisa nei laboratori del dipartimento di Biologia ed ha comportato il campionamento degli organismi, l’allestimento delle colture in laboratorio, l’identificazione dei microrganismi coinvolti e la messa a punto e l’esecuzione dell’estrazione del DNA dei batteri simbionti. La fase successiva di sequenziamento dei genomi e analisi dei dati è stata invece eseguita presso la University of British Columbia sia da ricercatori dell’Università di Pisa che degli istituti partner.
“L’unicità del Polynucleobacter, cioè l’esistenza di ceppi diventati simbionti più volte e con eventi indipendenti e confrontabili con ceppi affini a vita libera, lo rende un modello che permette di rispondere a domande evolutive che altrimenti non possono trovare risposta – conclude Claudia Vannini - in questo articolo abbiamo investigato solo una diatriba fra le tante, quella sui meccanismi evolutivi che portano alla degenerazione dei genomi nei simbionti, ma le potenzialità di ricerca sono moltissime”.
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Didascalie
Figura in alto, il protozoo Euplotes con i suoi batteri simbionti marcati in rosso (A, piccolo ingrandimento; B, forte ingrandimento).
Figura al centro, alcune cellule del protozoo Euplotes con i loro batteri simbionti; in blu sono visibili i nuclei del protozoo e i batteri (A, piccolo ingrandimento; B, forte ingrandimento).
Figura in basso, il protozoo Euplotes visto con il microscopio elettronico a scansione.