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Dalailama 9999Il 20 e il 21 settembre l’Università e la città di Pisa saranno centro mondiale degli studi sulla mente, grazie al simposio internazionale “The Mindscience of Reality”, a cui parteciperanno studiosi di fama internazionale nel campo delle Neuroscienze, della Fisica e della Filosofia, che daranno vita a un dibattito multidisciplinare sulla Scienza della Mente. Ospite d’onore sarà il Dalai Lama, che il 20 mattina avrà un incontro pubblico in Piazza dei Cavalieri con studenti e cittadinanza promosso dal Comune di Pisa, prima di prendere parte alle tre sessioni del convegno organizzato dall’Università di Pisa e ospitato a Palazzo dei Congressi a partire dalle ore 12.30. Il 21 mattina, alle ore 9, l’Ateneo pisano conferirà al Dalai Lama la laurea magistrale honoris causa in Psicologia clinica e della salute. Al simposio è annunciata anche la presenza dell’attore Richard Gere, affezionato discepolo del Dalai Lama e frequentatore dell'Istituto di Pomaia.

Il simposio internazionale su "The Mindscience of Reality", organizzato dall'Ateneo pisano e dall'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, sarà trasmesso in diretta in alcune aule dell’Università di Pisa a ingresso libero e in streaming in lingua inglesein lingua italiana, LIS . A causa del limitato numero di posti, l’ingresso alla sala del Palazzo dei Congressi è riservato a studenti, docenti, staff e ospiti dell’Università di Pisa e dell’Istituto Lama Tzong Khapa che si sono già prenotati. Le aule in cui sarà trasmesso il convegno sono al Polo Carmignani, in piazza dei Cavalieri, al Polo Piagge, in via Matteotti 11, al Polo Fibonacci, in Largo Pontecorvo 3, al Polo Etruria, in via Diotisalvi 7 e nell'Aula Vitali della Scuola Medica, in via Roma 55 (riservata agli studenti della laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Clinica e della Salute e della LM in Psicologia Clinica e della Salute).

L’origine del simposio, coordinato scientificamente dai docenti, Angelo Gemignani, Alfonso Maurizio Iacono e Bruno Neri, è nella convenzione firmata all'inizio del 2016 tra l’Università di Pisa e l'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia - uno dei centri di studi e pratica del Buddismo Mahayana più importanti in Europa e punto di riferimento per le comunità tibetane in Occidente, che ha favorito sinergie e convergenze sullo studio della mente, nell’ottica di un confronto tra l’approccio occidentale e quello tipico delle tradizioni contemplative e della cultura tibetana. Il primo ambito di cooperazione è stato il master universitario in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative”, esperienza unica in Europa e tra le pochissime nel mondo di collaborazioni di questo tipo.

Il simposio pisano, che avrà un’impostazione necessariamente multidisciplinare coinvolgendo fisici, filosofi, psicologi, medici e, in particolare, neuroscienziati, si articolerà in tre sessioni: “Mindscience and Quantum Physics”, “Mindscience versus Neuroscience” e “Mindscience and Philosophy”. Per ciascuna di esse sono previsti gli interventi di due o tre studiosi di livello internazionale, seguiti da un dibattito animato da un panel di esperti a cui parteciperà il Dalai Lama. “Il concetto che vorremmo proporre, sottoporre a critiche e discussioni – spiegano i docenti coordinatori - è che per una comprensione completa dei fenomeni mentali, della Coscienza in primis, bisogna integrare (Mindscience) lo studio in terza persona nel quale abbiamo fatto enormi progressi negli ultimi anni in Occidente utilizzando gli strumenti delle Neuroscienzee, con l'analisi in prima persona, l'introspezione, le pratiche contemplative che rivolgono la loro attenzione all’esperienza interiore, piuttosto che a quella esterna”.

In quest'ottica, il Dalai Lama – che non ha più alcun ruolo politico, essendosi spogliato del titolo di Capo del Governo Tibetano in esilio – è il riferimento universalmente riconosciuto del Buddismo Tibetano che fa riferimento alla tradizione Mahayana e, al contempo, uno studioso della Scienza della Mente molto interessato a unire la sapienza millenaria profondamente radicata nella sua cultura con le più recenti acquisizioni della scienza in tutti i campi. Sono, infatti, numerosi i libri che pubblicano gli atti di convegni multidisciplinari organizzati dalla Fondazione “Mind and Life”, che ha sponsorizzato e organizzato numerosi incontri del Dalai Lama con scienziati di tutte le discipline. Lo stesso Dalai Lama ha sempre sostenuto che “nel momento in cui la scienza entrasse in contraddizione con qualcuna delle nostre convinzioni, sarà necessario riconsiderarle con senso critico e, se necessario, modificarle”.

Lunedì, 18 Settembre 2017 07:55

Un brindisi per River Stories

Aveva iniziato al lavorarci pochi giorni fa e sabato 16 settembre brinda con il quartiere e con i cittadini alla conclusione della sua opera. Fabio Schirru, in arte Tellas, ha terminato il quarto murale a Porta a Mare parte del progetto “Welcome to Pisa Festival” che ha già arricchito il quartiere con altre tre opere. Dopo «Re-Nasci», «Pisa 01» e «Arno,30 toni», il mosaico di opere del Welcome to Pisa Festival si arricchisce di «River Stories» che da oggi vivacizza il muro esterno dell’ex circolo Acli, di proprietà dell’adiacente parrocchia di San Giovanni al Gatano.

L’edificio, che oggi ospita un bar e un cinema, è situato tra il lungarno San Giovanni al Gatano e via Conte Fazio, guarda verso le mura ed il centro della città, dislocandosi in un ideale percorso che collega Tuttomondo di Keith Haring alle opere di Porta a Mare, che riscopre, anche attraverso l’arte, le sue radici di quartiere operaio e cattolico.

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Fondamentale è stato il percorso partecipato con la comunità locale, che ha accolto con entusiasmo il progetto, ma anche il coinvolgimento delle scuole Beltrami delle suore Immacolatine, situate di fronte all’edificio su cui verrà realizzato l’intervento, che prenderanno parte, insieme ad altre scuole pisane, a un percorso educativo sull’arte contemporanea e urbana rivolto alle nuove generazioni e, non ultimo, il sostegno e l’entusiasmo di don Luca Volpi, Parroco di San Giovanni al Gatano che ha testimoniato l’interesse e la sensibilità della Chiesa che da sempre svolge il ruolo di mecenate in ambito artistico, nei confronti di una forma espressiva giovane e urbana.

«Con River stories - sottolinea il curatore Gian Guido Maria Grassi - Tellas permette alla natura di riappropriarsi del contesto urbano, restituendo al fiume uno spazio all'interno delle costruzioni della città. L'opera, che si affaccia sulla Chiesa di San Giovanni al Gatano progettata dal grande architetto Saverio Muratori, si ricollega verso le mura e il centro connettendosi verso il murale di Keith Haring»

«River stories - sottolinea l’artista Fabio Schirru - è un opera che vuole raccontare in maniera sintetica attraverso le forme e i colori, il fiume e il mare, due elementi che sono parte integrante della città di Pisa. L’astrazione poi incuriosisce chi guarda l’opera, e lo induce a riflettere, a viaggiare con la fantasia, perché l’arte astratta provoca suggestioni. Ho giocato con immagini che rimandano alla natura, con i fondali azzurri del fiume e del mare ed è proprio questo che rende interessante il gioco con lo spettatore. Quello che cerco di fare nei miei lavori è anche dare la possibilità allo spettatore di fermarsi e interpretare a proprio modo l’opera, immergendosi in un paesaggio che gli appartiene»

«L'opera di Tellas - commenta l’assessore alla cultura Andrea Ferrante – ci regala la bellezza di un fondale smeraldino che dialoga con la storia di Porta a Mare e con il suo presente di quartiere in trasformazione. Un intervento di notevole impatto, in una posizione felice e significativa, che dona all'intero sistema dei murales realizzati una grande visibilità».

«Sono contento di questa iniziativa che vivacizza un quartiere speciale - dichiara il sindaco Marco Filippeschi - Il festival rappresenta un'esperienza culturale che si inserisce a pieno titolo nel percorso di cambiamento e riqualificazione del quartiere di Porta a Mare che negli ultimi anni ha conosciuto grandi e importanti cambiamenti. Queste opere costituiranno un patrimonio importante per la città e il quartiere».

Sabato 30 settembre è prevista l’inaugurazione ufficiale di tutte le opere del progetto “Welcome ti Pisa”. I dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.

La realizzazione dell’opera è stata possibile anche grazie agli sponsor: Caparol, Soci Coop e Palestra Quarter Body Fit. Un ringraziamento va anche allo Shaker bar che, grazie ai Soci Coop, ha offerto l’aperitivo a tutti coloro che in questi giorni hanno collaborato con l’artista.

Le foto del Murale sono di Charles Regoli. Si può seguire il progetto alla pagina fb stART -Welcome to Pisa

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Tellas (Fabio Schirru) nasce a Cagliari nel 1985 e si laurea a Bologna dove studia all’accademia di Belli Arti. Cresciuto nella terre aride e spontanee dell’entroterra sardo, la sua ricerca è frutto di un’estetica non urbana in cui centrale è la natura con le cui forme crea un particolare intreccio di segni che sconfinano nell’astrazione: foglie, radici e alghe intrecciate fra loro in un complicato groviglio esplodono spesso in immagini geometriche scenografiche. Considerato nel 2014 dall’ Huffington Post U.S. tra i 25 street artist più interessanti della scena mondiale, tutti i suoi lavori sono concepiti come degli studi , delle analisi prodotte su diversi supporti, come grandi superfici murali, carte, tele, installazioni e produzioni audio e video. 

Il cioccolato fondente all’olio extravergine di oliva toscano è un vero e proprio toccasana per il cuore, un rimedio naturale per combattere l’invecchiamento dell’apparato cardiovascolare. A rivelarlo è una ricerca dell’Università di Pisa presentata a Esc 2017, il congresso della Società europea di Cardiologia che si è svolto a Barcellona dal 24 al 30 agosto.
Lo studio clinico è stato realizzato da una équipe di ricercatori composta da Rossella Di Stefano della sezione di Cardioangiologia universitaria diretta dal professor Vitoantonio Di Bello, da Francesca Felice ed Ester Belardinelli del laboratorio di ricerca Cardiovascolare del dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e Dell'Area Critica e da Valentina Domenici e Mario Cifelli del Laboratorio di NMR del dipartimento di Chimica e Chimica industriale.
“E’ noto che il consumo di cacao riduce significativamente l’impatto di alcune patologie cardiovascolari”, ha spiegato Rossella Di Stefano.
“L’idea di arricchire il cioccolato con olio extra vergine d’oliva - ha aggiunto - è partita dal progetto “Toscolata” finanziato dalla Regione Toscana al quale abbiamo partecipato insieme all'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr-Invalsa, all'Università di Siena e all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa”.
L’intuizione dei ricercatori è stata quella di unire alcuni alimenti noti per le loro proprietà antiossidanti creando due combinazioni di cioccolato fondente, con il 10% di olio extravergine toscano e con il 2,5% di una mela di varietà antica, la Panaia del Casentino. Da qui è poi partita la sperimentazione clinica: il cioccolato è stato testato su 26 volontari (14 uomini e 12 donne) che avevano almeno tre fattori di rischio cardiovascolare, come fumo, ipertensione, dislipidemia o presenza in famiglia di malattie cardiovascolari. Per 28 giorni consecutivi, i volontari hanno inserito nella propria dieta 40 grammi di cioccolato “super” fondente: per due settimane hanno mangiato quello arricchito con l’olio extravergine, e nelle altre due quello con la mela Panaia.
Dopo i 28 giorni di osservazione, è emerso che il cioccolato fondente all’olio extravergine d’oliva aveva determinato un calo della pressione arteriosa, un aumento del colesterolo “buono” senza provocare aumento di peso o problemi di glicemia.
“In particolare abbiamo verificato che il cioccolato all’olio di oliva aumenta i metaboliti protettivi contro rischi cardiocircolatori e le cellule progenitrici endoteliali, cioè cellule di origine staminale che riparano i vasi sanguigni e aiutano a mantenere sano l’apparato cardiocircolatorio – ha spiegato Di Stefano – Si tratta di cellule che tendono a diminuire con i fattori di rischio cardiovascolare e per aumentarne il numero ci si avvale di farmaci come le statine, in questo caso l’obiettivo è stato invece raggiunto grazie al cioccolato fondente all’olio extravergine di oliva”.
“E’ stata una grande soddisfazione – ha concluso Rossella Di Stefano – poter esporre questi risultati a ESC 2017, uno dei più importanti appuntamenti per la nostra comunità scientifica a cui hanno partecipato più di 31mila delegati provenienti da 153 paesi dei 5 continenti, senza contare che il nostro lavoro, sugli oltre 10mila abstracts inviati, è stato scelto nella rosa dei 50 per essere presentato alla conferenza stampa delle principali novità del Congresso ”.

Si terrà a Pistoia dal 17 al 21 settembre il XVII convegno ANIDIS su "L’Ingegneria Sismica in Italia", organizzato dall'Associazione Nazionale Italiana di Ingegneria Sismica (ANIDIS), in collaborazione con le Università di Pisa e Firenze e con l'Ordine degli Ingegneri di Pistoia. Inserito nel programma ufficiale di “Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017”, l'evento avrà come sede centrale il Piccolo Teatro Bolognini, in cui saranno effettuate le sessioni plenarie, mentre in cinque altre sale del centro storico si svolgeranno le sessioni parallele.
L'iniziativa si propone come momento di confronto critico tra ricercatori, tecnici e operatori del settore delle costruzioni, al fine di favorire ulteriormente la crescita scientifica del Paese nel campo della progettazione antisismica delle costruzioni e della riduzione del rischio sismico. Proprio al fine di costituire un utile momento di confronto tecnico e culturale tra mondo scientifico e professionale, al convegno sono stati affiancati tre corsi di aggiornamento per professionisti, organizzati di concerto con gli Ordini degli Ingegneri della Toscana, su temi di grande attualità e tenuti dai maggiori esperti nazionali del settore.
"Gli eventi sismici dello scorso anno nel Centro Italia - ha dichiarato il professor Walter Salvatore, ordinario di Tecnica delle costruzioni all'Università di Pisa e uno dei due presidenti del Comitato organizzatore del convegno - hanno messo ancora una volta in evidenza l’estrema fragilità del patrimonio immobiliare italiano, e in particolare dei centri storici che racchiudono spesso un’eredità culturale di valore inestimabile. La drammaticità degli eventi che si sono succeduti negli ultimi mesi e, ancor prima, negli ultimi decenni, ha dato ulteriore impulso ai già notevoli sforzi del mondo scientifico italiano nel portare avanti numerose iniziative a livello scientifico, tecnico e normativo. In particolare, sono ormai completate la stesura delle nuove Norme tecniche per le costruzioni, della relativa Circolare esplicativa e del Documento di Applicazione Nazionale degli Eurocodici, nonché delle Linee guida per la Classificazione del Rischio Sismico delle Costruzioni. Di tutto questo e di tanto altro si discuterà nell'importante appuntamento di Pistoia".

La linguistica computazionale sarà protagonista in due convegni internazionali a Pisa: il 18 e il 19 settembre si terrà presso l’Aula Magna di Palazzo Matteucci Depling 2017, IV International Conference on Dependency Linguistics”, e dal 20 al 22 settembre si terrà presso la Sala Gerace di Largo Pontecorvo, IWPT, XV International Conference on Parsing Technologies, due eventi organizzati congiuntamente dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica (professor Alessandro Lenci), dal dipartimento di Informatica (professoressa Maria Simi e professor Giuseppe Attardi) e dall’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR (dott. Simonetta Montemagni e dott. Felice Dell’Orletta).
A Depling e IWPT partecipano più di 60 relatori provenienti da 26 paesi. Le conferenze sono altamente interdisciplinari e rappresentano un importante terreno di discussione e confronto tra linguisti e informatici. Il fatto che Pisa sia stata scelta per l’organizzazione di questi eventi dimostra il suo ruolo centrale nella comunità internazionale di linguistica computazionale, nata e cresciuta proprio nel nostro Ateneo e al CNR.
Il programma dettagliato dei due convegni è disponibile su: http://depling-iwpt2017.di.unipi.it/

Il cioccolato fondente all’olio extravergine di oliva toscano è un vero e proprio toccasana per il cuore, un rimedio naturale per combattere l’invecchiamento dell’apparato cardiovascolare. A rivelarlo è una ricerca dell’Università di Pisa presentata a Esc 2017, il congresso della Società europea di Cardiologia che si è svolto a Barcellona dal 24 al 30 agosto.

Lo studio clinico è stato realizzato da una équipe di ricercatori composta da Rossella Di Stefano della sezione di Cardioangiologia universitaria diretta dal professor Vitoantonio Di Bello, da Francesca Felice ed Ester Belardinelli del laboratorio di ricerca Cardiovascolare del dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e Dell'Area Critica e da Valentina Domenici e Mario Cifelli del Laboratorio di NMR del dipartimento di Chimica e Chimica industriale.

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“E’ noto che il consumo di cacao riduce significativamente l’impatto di alcune patologie cardiovascolari”, ha spiegato Rossella Di Stefano.

“L’idea di arricchire il cioccolato con olio extra vergine d’oliva - ha aggiunto - è partita dal progetto “Toscolata” finanziato dalla Regione Toscana al quale abbiamo partecipato insieme all'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr-Invalsa, all'Università di Siena e all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa”.

L’intuizione dei ricercatori è stata quella di unire alcuni alimenti noti per le loro proprietà antiossidanti creando due combinazioni di cioccolato fondente, con il 10% di olio extravergine toscano e con il 2,5% di una mela di varietà antica, la Panaia del Casentino. Da qui è poi partita la sperimentazione clinica: il cioccolato è stato testato su 26 volontari (14 uomini e 12 donne) che avevano almeno tre fattori di rischio cardiovascolare, come fumo, ipertensione, dislipidemia o presenza in famiglia di malattie cardiovascolari. Per 28 giorni consecutivi, i volontari hanno inserito nella propria dieta 40 grammi di cioccolato “super” fondente: per due settimane hanno mangiato quello arricchito con l’olio extravergine, e nelle altre due quello con la mela Panaia.

Dopo i 28 giorni di osservazione, è emerso che il cioccolato fondente all’olio extravergine d’oliva aveva determinato un calo della pressione arteriosa, un aumento del colesterolo “buono” senza provocare aumento di peso o problemi di glicemia.

“In particolare abbiamo verificato che il cioccolato all’olio di oliva aumenta i metaboliti protettivi contro rischi cardiocircolatori e le cellule progenitrici endoteliali, cioè cellule di origine staminale che riparano i vasi sanguigni e aiutano a mantenere sano l’apparato cardiocircolatorio – ha spiegato Di Stefano – Si tratta di cellule che tendono a diminuire con i fattori di rischio cardiovascolare e per aumentarne il numero ci si avvale di farmaci come le statine, in questo caso l’obiettivo è stato invece raggiunto grazie al cioccolato fondente all’olio extravergine di oliva”.

“E’ stata una grande soddisfazione – ha concluso Rossella Di Stefano – poter esporre questi risultati a ESC 2017, uno dei più importanti appuntamenti per la nostra comunità scientifica a cui hanno partecipato più di 31mila delegati provenienti da 153 paesi dei 5 continenti, senza contare che il nostro lavoro, sugli oltre 10mila abstracts inviati, è stato scelto nella rosa dei 50 per essere presentato alla conferenza stampa delle principali novità del Congresso ”.

Giovedì, 14 Settembre 2017 09:58

Curare con l’aiuto degli animali

Curare con l’aiuto degli animali: il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa ha attivato quattro nuovi percorsi formativi rivolti a operatori con il cane, medici veterinari e quanti, anche non laureati, vogliano avvicinarsi a questo modo con serietà e professionalità.

“Nel 2015 sono state emanate le linee guida nazionali che definiscono la formazione di coloro che vogliono effettuare attività assistite con gli animali - spiega il professore Angelo Gazzano dell’Ateneo pisano - tali interventi, che ottengono spesso risultati sorprendenti nel favorire il miglioramento di alcune patologie organiche e psichiatriche, devono essere condotti da personale qualificato che conosca e sappia tutelare il benessere dell’animale, favorendo la creazione di una relazione corretta con il paziente”.

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Da questo impulso nasce quindi l’offerta formativa del dipartimento di Scienze veterinarie. La prima iniziativa in programma è un “Corso propedeutico in interventi assistiti da animali” che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre con scadenza iscrizioni il 1 ottobre. Seguiranno quindi un “Corso base per coadiutore del cane in interventi assistiti da animali” e “Corso base per medici veterinari in interventi assistiti da animali”, entrambi fra novembre a dicembre con scadenza iscrizione il 15 ottobre 2017. Conclude il ciclo il “Corso avanzato in interventi assistiti da animali” che si svolgerà tra dicembre e marzo 2018 con iscrizione entro il 15 novembre. Per maggiori informazioni consultare il sito www.etovet.it.

 


Con 30 suggestive immagini che raccontano il lavoro dei ricercatori dell’azienda internazionale IDS - Ingegneria Dei Sistemi Spa si inaugura alla Gipsoteca di Arte antica la mostra fotografica organizzata dalla Fondazione Franco Bardelli in collaborazione con l’Università di Pisa. L’esposizione, visitabile dal 15 al 29 settembre, fa parte di “Aspettando BRIGHT”, il ciclo di iniziative che tutto questo mese accompagneranno alla “Notte dei Ricercatori” in programma venerdì 29 settembre.
La mostra, dal titolo “La ricerca in IDS ...e se scoprissimo che la ricerca non è solo laboratorio?”, è una raccolta inedita di foto tese a raccontare il lavoro dei ricercatori IDS e gli importanti passi in avanti compiuti negli ultimi trenta anni della tecnologia italiana. Le 30 istantanee sono tratte direttamente dai report di studio raccolti negli archivi di IDS. La scelta di utilizzare del materiale grezzo, pensato più per un lavoro di studio che per una sua esposizione, garantisce la freschezza e l’originalità dei documenti e dell’attività svolta.
Il soggetto ritratto, così come la tecnica utilizzata, non risponde a logiche editoriali e pubblicitarie, ma sottende alla cristallizzazione del dato scientifico raccolto. Quello che sorprende è quindi la forza emotiva che sovente le foto trasmettono. Un elemento nuovo e inaspettato, ancor più se considerato in relazione allo scopo per il quale questi scatti sono stati originariamente realizzati.
“Nello spirito di BRIGHT, il cui obiettivo principale è raccontare ai giovani e ai cittadini il lavoro dei ricercatori e illustrare l’utilità delle loro scoperte, quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere nella manifestazione la Fondazione Bardelli di IDS, un’azienda pisana di respiro internazionale, che ha al centro delle sue attività la ricerca e l’innovazione – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – Il nostro auspicio è che questa occasione sia il preludio per una collaborazione più ampia e un esempio di successo della sinergia tra ricerca pubblica e privata”.
“La ricerca non passa solo per una scrivania – ha commentato il Direttore tecnico di IDS, Riccardo Cioni – Quando immaginiamo un ricercatore solitamente lo vediamo assorto nei suoi studi e all’interno di un laboratorio, ma la realtà è molto diversa. In IDS la ricerca vive anche fuori dalle consuete sedi. È nelle strade, nei campi e nelle città che il ricercatore di oggi lavora e contribuisce al progresso della collettività”.
La Fondazione Bardelli, sempre nell’ambito della Notte di BRIGHT, partecipa anche con la band IDS “Think Straight” all’iniziativa in programma nella serata del 29 settembre, al caffè Bazeel di Pisa in Lungarno Pacinotti, alle ore 21.30.
“La Fondazione – ha aggiunto il suo Segretario generale, Francesco Butini – ha sposato con entusiasmo l’idea di partecipare a BRIGHT 2017, non solo per l’alto contenuto comunicativo, ma soprattutto per l’ambizioso obiettivo di voler rilanciare la voglia di fare ricerca e la consapevolezza del ruolo dei ricercatori nel risolvere le grandi sfide del futuro”.

Giovedì, 14 Settembre 2017 08:18

Curare con l’aiuto degli animali

Curare con l’aiuto degli animali: il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa ha attivato quattro nuovi percorsi formativi rivolti a operatori con il cane, medici veterinari e quanti, anche non laureati, vogliano avvicinarsi a questo modo con serietà e professionalità.

“Nel 2015 sono state emanate le linee guida nazionali che definiscono la formazione di coloro che vogliono effettuare attività assistite con gli animali - spiega il professore Angelo Gazzano dell’Ateneo pisano - tali interventi, che ottengono spesso risultati sorprendenti nel favorire il miglioramento di alcune patologie organiche e psichiatriche, devono essere condotti da personale qualificato che conosca e sappia tutelare il benessere dell’animale, favorendo la creazione di una relazione corretta con il paziente”.

Da questo impulso nasce quindi l’offerta formativa del dipartimento di Scienze veterinarie. La prima iniziativa in programma è un “Corso propedeutico in interventi assistiti da animali” che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre con scadenza iscrizioni il 1 ottobre. Seguiranno quindi un “Corso base per coadiutore del cane in Interventi assistiti da animali” e “Corso base per medici veterinari in interventi assistiti da animali”, entrambi fra novembre a dicembre con scadenza iscrizione il 15 ottobre 2017. Conclude il ciclo il “Corso avanzato in interventi assistiti da animali” che si svolgerà tra dicembre e marzo 2018 con iscrizione entro il 15 novembre. Per maggiori informazioni consultare il sito www.etovet.it.

Con 30 suggestive immagini che raccontano il lavoro dei ricercatori dell’azienda internazionale IDS - Ingegneria Dei Sistemi Spa, si inaugura alla Gipsoteca di Arte antica la mostra fotografica organizzata dalla Fondazione Franco Bardelli in collaborazione con l’Università di Pisa. L’esposizione, visitabile dal 15 al 29 settembre, fa parte di “Aspettando BRIGHT”, il ciclo di iniziative che tutto questo mese accompagneranno alla “Notte dei Ricercatori” in programma venerdì 29 settembre.

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La mostra, dal titolo “La ricerca in IDS ...e se scoprissimo che la ricerca non è solo laboratorio?”, è una raccolta inedita di foto tese a raccontare il lavoro dei ricercatori IDS e gli importanti passi in avanti compiuti negli ultimi trenta anni della tecnologia italiana. Le 30 istantanee sono tratte direttamente dai report di studio raccolti negli archivi di IDS. La scelta di utilizzare del materiale grezzo, pensato più per un lavoro di studio che per una sua esposizione, garantisce la freschezza e l’originalità dei documenti e dell’attività svolta.

Il soggetto ritratto, così come la tecnica utilizzata, non risponde a logiche editoriali e pubblicitarie, ma sottende alla cristallizzazione del dato scientifico raccolto. Quello che sorprende è quindi la forza emotiva che sovente le foto trasmettono. Un elemento nuovo e inaspettato, ancor più se considerato in relazione allo scopo per il quale questi scatti sono stati originariamente realizzati.

“Nello spirito di BRIGHT, il cui obiettivo principale è raccontare ai giovani e ai cittadini il lavoro dei ricercatori e illustrare l’utilità delle loro scoperte, quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere nella manifestazione la Fondazione Bardelli di IDS, un’azienda pisana di respiro internazionale, che ha al centro delle sue attività la ricerca e l’innovazione – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – Il nostro auspicio è che questa occasione sia il preludio per una collaborazione più ampia e un esempio di successo della sinergia tra ricerca pubblica e privata”.

“La ricerca non passa solo per una scrivania – ha commentato il Direttore tecnico di IDS, Riccardo Cioni – Quando immaginiamo un ricercatore solitamente lo vediamo assorto nei suoi studi e all’interno di un laboratorio, ma la realtà è molto diversa. In IDS la ricerca vive anche fuori dalle consuete sedi. È nelle strade, nei campi e nelle città che il ricercatore di oggi lavora e contribuisce al progresso della collettività”.

La Fondazione Bardelli, sempre nell’ambito della Notte di BRIGHT, partecipa anche con la band IDS “Think Straight” all’iniziativa in programma nella serata del 29 settembre, al caffè Bazeel di Pisa in Lungarno Pacinotti, alle ore 21.30.

“La Fondazione – ha aggiunto il suo Segretario generale, Francesco Butini – ha sposato con entusiasmo l’idea di partecipare a BRIGHT 2017, non solo per l’alto contenuto comunicativo, ma soprattutto per l’ambizioso obiettivo di voler rilanciare la voglia di fare ricerca e la consapevolezza del ruolo dei ricercatori nel risolvere le grandi sfide del futuro”.

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