Documents, photographs, and objects which once belonged to the great Pisan physicist have been donated to the University of Pisa's Bruno Pontecorvo Centre
Documents, photographs, and objects once belonging to the Pisan physicist Bruno Pontecorvo will be donated by his son Gil to the “Pontecorvo Centre” of the Physics Department at the University of Pisa on Friday 22 September, during the conference "Bruno Pontecorvo. The lord of neutrinos, but not only ...". Among them there is also his original Lenin Prize awarded for scientific merits, his bag, and his personal papers as a university lecturer. His son has been safeguarding these items for several decades, testifying to his father’s role in the history of physics and to the prominence of his scientific activities in the USSR, the country to which he secretly moved in 1950 with his family and a 12-year-old Gil, beyond the Iron Curtain at the time of the Cold War.
During the conference the results of a long-standing research project carried out by Gloria Spandre, Rino Castaldi and Vincenzo Cavasinni, members of the Pontecorvo Centre, will be presented. The research involves the notes written by Bruno Pontecorvo after his arrival in the Soviet Union and collected in some biographical notebooks in which the physicist from Pisa wrote in English, Italian and Russian too. The notebooks make it abundantly clear that once Pontecorvo arrived in the USSR he did not carry out studies on the atomic bomb, rather he conducted important experiments in fundamental physics using the accelerator built in Dubna, which at the time was the most powerful in the world.
Organised by the Pontecorvo Centre and the Pisa division of the National Institute of Nuclear Physics to celebrate 30 years since his death, the conference aims to commemorate the scientific and human figure of Bruno Pontecorvo, who was born in Pisa on 22 August 1913.
A pupil of Enrico Fermi and later his collaborator in experiments with slow neutrons in the famous laboratory in Panisperna street Rome, Bruno Pontecorvo can certainly be counted among the greatest physicists of the last century for his brilliant insights and discoveries in the field of fundamental physics. In the Auditorium of “Palazzo Blu” starting at 2.30 p.m., the speakers will talk about some of the topics Pontecorvo explored, particularly in the 1950s and 1960s, when he worked at the Dubna Nuclear Physics Research Centre. In particular, results recently discovered in laboratory notes and some scientific articles translated from Russian will be discussed. Measurements taken from the first particle accelerators, competing with those made by Fermi in Chicago, and certain theories, first and foremost that of neutrino oscillations, are milestones in the history and evolution of scientific thinking in physics. Even today, fundamental physics finds inspiration for new developments and discoveries from those ideas and measurements.
Sabato 23 settembre la Notte bianca dello sport pisano
Si svolgerà sabato 23 settembre la prima edizione della Notte bianca dello sport. Strade e piazze del centro, saranno trasformate in spazi inediti e unici dove svolgere un’ampia varietà di discipline sportive ed entrare in contatto con le associazioni cittadine che hanno aderito per presentare le relative attività, anche con dimostrazioni e performance. Saranno presenti circa 80 enti, gruppi e associazioni sportive pisane, con stand espositivi e attività dimostrative tra i Lungarni Gambacorti e Galilei e lungo l’asse piazza XX Settembre e piazza Garibaldi, compresi il Ponte di Mezzo, Largo Ciro Menotti e piazza Gambacorti. Attesi anche tanti ospiti importanti del mondo universitario sportivo e campioni dello sport agonistico e paralimpico. Sotto le Logge di Banchi si svolgeranno specifici talk di approfondimento.
Il Comune di Pisa, per la prima volta, aderisce alla Settimana Europea dello Sport, European Week of Sport, in programma ogni anno per promuovere lo sport e gli stili di vita sani e attivi. Tra gli eventi la #BeActiveNight in contemporanea in tutti i paesi dell’Unione Europea. La Notte bianca dello sport di Pisa è in collaborazione con l’Università di Pisa, il Coni, e coordinata a livello nazionale dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e curata da Sport e Salute spa. Sponsor tecnici della manifestazione sono Acque spa e Decathlon.
«Ringrazio tutte le associazioni sportive che hanno aderito alla Notte Bianca dello Sport - dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti - per aver accettato questa grande sfida e per essere a fianco del Comune in questa iniziativa di promozione dello sport a Pisa. Lo sport rappresenta un fattore importante nella società, come momento aggregativo e formativo che non deve mai mancare nella vita di tutti i cittadini, con particolare riguardo alle giovani generazioni. Grazie all’enorme lavoro di impegno e volontariato portato avanti dalle società sportive, che rappresenta un valore aggiunto per tutta la nostra comunità, lo sport costituisce un punto di riferimento fondamentale nella vita dei nostri bambini e ragazzi. In questa consiliatura, grazie alla creazione di una specifica delega allo sport e all’apporto di una persona preparata come l’assessore Frida Scarpa, l’Amministrazione sta dimostrando di aver iniziato una fase nuova, in cui costruire una rete di rapporti importanti con le associazioni del territorio e con le istituzioni come Università e Coni. La Notte Bianca sarà un punto di partenza importante, un momento per presentare il mondo dello sport pisano, una giornata di festa, ma anche un’occasione per confrontarsi e fare sinergia, compiere un percorso insieme per far sì che nella nostra città lo sport diventi un vero valore aggiunto. All’interno dei finanziamenti PNRR che abbiamo intercettato, mettiamo a disposizione risorse per costruire una palestra e una piscina interamente nuove, oltre a piste ciclabili e spazi verdi che sappiamo sempre più essere utilizzati dai cittadini per fare sport all’aria aperta. Abbiamo messo a norma molti impianti sportivi, assegnandoli alle società che si sono aggiudicate i bandi di gestione. Stiamo portando avanti un lavoro a 360 gradi, in sinergia con le altre istituzioni cittadine, come l’Università che gestisce un’area sportiva di fondamentale rilevanza come il Cus, per cercare di dare più risposte possibili ai nostri giovani, agli studenti che vivono la città, in modo che le nuove generazioni abbiano a disposizione più occasioni possibili per apprendere dallo sport quei valori fondamentali che sono indispensabili nella formazione e nella crescita di ciascuna persona».
«Sabato prossimo sarà una grande festa dello sport e i partecipanti potranno venire in contatto con tantissime discipline che si praticano nella nostra città grazie a esibizioni e dimostrazioni in diverse zone del centro storico - ha detto l’assessore allo sport Frida Scarpa -. Siamo particolarmente orgogliosi di avere organizzato questo evento così importante che ha raccolto l’adesione e la partecipazione di tante associazioni sportive cittadine per dare una ripartenza allo sport e cercare di promuovere ancora di più tutte le attività sportive e le associazioni. Sono particolarmente emozionata anche perché mentre presentiamo la prima edizione della Notte bianca dello sport, in Parlamento si sta discutendo di far inserire finalmente lo sport nella Costituzione. Stanno infatti discutendo in queste ore di una proposta di integrazione dell’articolo 33 e molto probabilmente avremo riconosciuto il valore dello sport nella nostra Carta costituzionale. Un valore tangibile da un lato perché incide in maniera sensibile sul nostro Pil e sulla nostra economia ed è anche un valore intangibile perché occupa uno spazio di rilievo nel contesto sociale del Paese e dell’integrazione oltreché dello sviluppo della promozione del benessere psicofisico della persona».
«Questa bellissima iniziativa, che fa parte della ‘Settimana Europea dello Sport' - ha dichiarato il professor Marco Macchia, delegato per i rapporti con il territorio dell’Università di Pisa - è una giornata di festa voluta dal Comune di Pisa e dall’assessore Frida Scarpa, che ringrazio molto, per rappresentare l’alto valore dello sport e la sua importanza nella vita di ognuno. L’Ateneo pisano, insieme al CUS, vi partecipa in modo convinto, mettendo in mostra i servizi dedicati alle nuove matricole, oltre che alle studentesse e agli studenti; le atlete, gli atleti e le squadre del CUS che si cimenteranno nei vari campionati universitari, la vettura elettrica realizzata dagli studenti dell’E-Team e il simulatore di guida di circuito della Formula SAE. È in questa cornice che si colloca un progetto molto importante per l’Ateneo, avviato proprio da quest’anno accademico, cioè il percorso di ‘dual career’, il cui scopo è permettere a studentesse e studenti di coniugare lo studio universitario con l’impegno sportivo e agonistico di alto livello. Per far conoscere tutti questi aspetti della vita dell’Ateneo e allo stesso tempo raccogliere l’opinione della comunità studentesca, in collaborazione con il CUS, abbiamo infine realizzato un questionario rivolto alle matricole sulla pratica degli sport, sia quelli più classici che le nuove discipline».
Il programma
La prima edizione della Notte bianca dello sport prevede alle ore 19.00 l’apertura degli stand e l’inizio delle esibizioni e dimostrazioni; alle 19.30 la inaugurazione ufficiale sul Ponte di Mezzo; alle 21.15 il talk “Pisa città di sport” e alle 22.00 il talk “Salute e inclusione nello sport”, mentre in Arno sono in programma esibizioni di canottaggio e canoa e una regata sprint sulla distanza di 500 metri, con arrivo in Lungarno Gambacorti.
Musei aperti
Alla Settimana europea dello sport ha aderito anche il Sistema Museale di Ateneo che per l’occasione assicurerà per sabato 23 settembre l’apertura gratuita del Museo della Grafica (Lungarno Galilei, 9, dalle 20.00 alle 23.00), il Museo di Anatomia umana (via Roma, 55, dalle ore 09.30 alle 13.00), la Gipsoteca di Arte antica e antiquarium (piazza San Paolo all’Orto, 20, dalle 10.30 alle 11.30). Inoltre, il 26 settembre il museo di anatomia patologica sarà aperto dalle ore 16.30 e dal 25 al 27 settembre il museo di Anatomia umana sarà aperto dalle 09.15 alle 14.15.
(fonte: Ufficio stampa Comune di PIsa)
Ritratti nell’Orto, incontro di illustrazione scientifico-botanica con Silvana Rava
Dopo la pausa estiva, torna l'appuntamento con "Ritratti nell’Orto", l'incontro di illustrazione scientifico-botanica tenuto da Silvana Rava al Museo Botanico.
L'incontro, dedicato al tema dei frutti autunnali, si tiene lunedì 9 e martedì 10 ottobre 2023, ore 9:30 - 17:00 (con breve pausa pranzo).
L'attività è aperta a tutti .
Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/scuola-pittura-botanica-acquerello/
Silvana Rava, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Roberta Vangelisti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Incontro "Le riforme europee per il mercato del lavoro"
Il 27 settembre alle 15, nella Sala Convegni del Polo Piagge, le associazioni ELSA Pisa (the European Law Students’ Association) e One Hour For Europe organizzano l'incontro "Le riforme europee per il mercato del lavoro".
Intervengono Elsa Fornero, già Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, attualmente Professoressa Onoraria presso l'Università di Torino, e Michele Boldrin, Full Professor presso la Washington University in St. Louis (Missouri).
Modera Luca Spataro, Direttore del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa .
Leggi di più: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/7404-le-riforme-europee-per-il-mercato-del-lavoro
Le riforme europee per il mercato del lavoro
Il 27 settembre alle 15, nella Sala Convegni del Polo Piagge, le associazioni ELSA Pisa (the European Law Students’ Association) e One Hour For Europe organizzano l'incontro "Le riforme europee per il mercato del lavoro".
Intervengono Elsa Fornero, già Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, attualmente Professoressa Onoraria presso l'Università di Torino, e Michele Boldrin, Full Professor presso la Washington University in St. Louis (Missouri).
Modera Luca Spataro, Direttore del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa .
Leggi di più: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/7404-le-riforme-europee-per-il-mercato-del-lavoro
Master 2023-24: l'offerta dell'Università di Pisa
Cresce l'offerta di master dell'Università di Pisa che, per l’anno accademico 2023-24, vede l'attivazione di 15 nuovi percorsi di alta formazione. Le novità riguardano sia i master di primo livello, per i quali è sufficiente possedere una laurea triennale, che quelli di secondo livello, rivolti solo a coloro che sono in possesso di una Laurea Magistrale. Qui di seguito il dettaglio dei nuovi corsi attivati.
MASTER DI PRIMO LIVELLO
Si apre con il corso in Scienze sensoriali per un'alimentazione sana e consapevole il catalogo dei nuovi master di Primo Livello, appartenente all'area delle Scienze Chimiche, Scienze Biologiche, Scienze Agrarie e Scienze del Farmaco.
Per quanto riguarda l'area delle Scienze dell'antichità, filologico-letterarie, storico-artistiche, scienze storiche, filosofiche, pedagogiche, psicologiche è stato attivato un master in Pedagogia e Didattica Inclusiva: principi e prassi della personalizzazione e della differenziazione didattica.
È focalizzato sulla Organizzazione di Eventi, invece, il nuovo master dell'area delle Scienze giuridiche, scienze economiche e statistiche, scienze politiche e sociali.
Numerose le novità che riguardano l'area delle Scienze Mediche e Scienze Veterinarie dove troviamo quattro nuovi master di primo livello. È il caso del corso per Esperto cinofilo in area comportamentale (ESCAC).
Nuovo anche il master in Gestione Integrata dei rischi per la salute e sicurezza nell'ambiente e nei luoghi di lavoro ed entra in “catalogo” anche il master dedicato alla Promozione della salute nei luoghi di lavoro: pianificazione, gestione e valutazione delle azioni. Chiude l'elenco dei nuovi percorsi di primo livello il master in Medicina trasfusionale ed emaferesi terapeutica.
MASTER DI SECONDO LIVELLO
Otto new entry nel catalogo dell'Università di Pisa, a partire dal Master Comunità Energetiche Sostenibili (MCERS), sviluppato nell’ambito della UNESCO Chair on “Sustainable Energy Communities”.
Gli altri 7 percorsi di alta formazione attivati quest'anno appartengono, invece, al settore delle Scienze Mediche e Scienze Veterinarie, a partire dal Master in Cardiologia del Cane e del Gatto.
Abbiamo poi i master in Gestione Clinico-Chirurgica della patologia paratiroieda; Chirurgia Vaginale del Terzo Millennio e Management delle patologie del cavo orale nel paziente odontoiatrico a complessità sistemica.
Tra le novità dell’offerta dell’Università di Pisa anche il master in Percorsi evolutivi di ADHD e disturbi dello spettro autistico nell’età adulta: varianti cliniche, comorbidità psichiatrica e terapia, di durata biennale, e il master in Sedazione cosciente ed Emergenze in Odontoiatria. Chiude l’elenco delle nuove attivazioni il master in Trattamento intracavitario dei tumori della pleura.
Complessivamente l'offerta dell'Università di Pisa conta 79 tra master, di cui 41 di I livello e 38 di II livello suddivisi su 6 settori culturali:
- Scienze matematiche e informatiche, scienze fisiche e scienze della terra
- Scienze chimiche, scienze biologiche, scienze agrarie e scienze del farmaco
- Scienze mediche e scienze veterinarie
- Ingegneria Civile e architettura, ingegneria industriale e dell’informazione
- Scienze dell’antichità, filologiche-letterarie, storico-artistiche, scienze storiche, filosofiche, pedagogiche, psicologiche
- Scienze giuridiche, scienze economiche e statistiche, scienze politiche e sociali
Nell’offerta didattica dell’Ateneo sono presenti, per l’anno accademico 2023/2024, anche 7 master interuniversitari (per i quali l’Ateneo pisano è sede amministrativa) nati sulla base di specifici accordi con altri atenei nazionali e che prevedono, oltre ad un rapporto di collaborazione nell’organizzazione e gestione delle attività didattiche, anche il rilascio del titolo congiunto.
Infine, nell’ambito dell’offerta formativa dell’Università di Pisa, i seguenti master vengono inoltre erogati in lingua inglese:
- master di I livello in Management of Health, Safety, Environment and Quality Systems;
- master di I livello in Risk management. a modern approach for finance, insurance and business;
- master di I livello in Commissioning Management of Renewable Power Plants;
- master di II livello in Big Data Analytics & Social Mining;
- master di II livello in Imaging Oncologico
Le iscrizioni ai master sono già aperte. Maggiori informazioni su programmi e scadenze sono reperibili all'indirizzo: https://www.unipi.it/index.php/master
Representation of space in the sighted and the blind: the size of the place makes a difference
Spatial representation by sighted or blind people seems to be influenced, at least partly, by the size of the place: it is more similar for wide spaces while it differs for smaller rooms.
This is the conclusion of a study published by Lucia Tamponi, research fellow at the Department of Philology, Literature and Linguistics of the University of Pisa, in “Working papers in Linguistics and Oriental Studies”.
“Over the past few decades,” explains Lucia Tamponi, “neuroscientists, linguists and cognitive psychologists have focussed on studying the spatial representations of congenitally blind people and the spatial language related to them with a view to understanding – through the analysis and comparison of the verbal behaviour of sighted and congenitally blind individuals – the degree to which visual deprivation affects the representation of concepts and the mental representation of the surrounding space.”
The study examined the descriptions of their bedrooms and of a city route offered by 48 native Italian-speaking volunteers (26 sighted and 22 congenitally blind). The analysis showed that when talking about their bedrooms, the blind used twice as many motion verbs as the sighted. This seems to indicate that they preferred a subjective, sequential spatial representation, which was reflected in the need to move around a room based on the precise position of various furniture items or objects experienced by touch. Sighted people, on the other hand, preferred a holistic and panoramic spatial representation strategy, which they achieved without resorting to movement. The description of larger spaces – in this case the city route – tended to be similar, as the sighted used only slightly more verbs than the visually impaired. The tactile experience in this case cannot in fact be compared to that in a smaller-scale environment.
“Although partial, these results confirm how the semantic and conceptual representation of the congenitally blind is strongly dependent on linguistic information, in addition to sensory input,” Tamponi concludes. Indeed, the two groups of subjects tested tend to adopt different spatial representations for small-scale environments (such as the bedroom), because in this case the conceptual representation for the blind depends mainly on sensory and motor information.
Come vedenti e non vedenti rappresentano lo spazio: dipende dalla dimensione degli ambienti
Come vedenti e non vedenti rappresentano lo spazio: dipende dalla dimensione degli ambienti
Lo studio dell’Università di Pisa ha analizzato l’uso dei verbi di movimento utilizzati da parlanti italiani vedenti e non vedenti
La rappresentazione spaziale delle persone vedenti e non vedenti sembra essere almeno in parte influenzata dalle dimensioni degli ambienti: è più simile nel caso dei grandi ambienti rispetto a quelli piccoli. È questo quanto emerge da uno studio realizzato dalla dottoressa Lucia Tamponi, assegnista del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, e pubblicato sui “Quaderni di linguistica e studi orientali .
“Negli ultimi decenni è stata posta grande attenzione allo studio delle rappresentazioni spaziali di non vedenti congeniti e del linguaggio spaziale ad esse collegato, da parte di neuroscienziati, linguisti e psicologi cognitivi - spiega Lucia Tamponi - L’obiettivo è di comprendere, mediante l’analisi e il confronto del comportamento verbale di individui vedenti e non vedenti congeniti, quale sia il grado in cui la deprivazione visiva influisce sulla rappresentazione dei concetti e sulla rappresentazione mentale dello spazio circostante”.
Nello studio Tamponi ha esaminato le descrizioni che 48 volontari di madrelingua italiana (26 vedenti e 22 non vedenti congeniti) hanno fatto della propria camera da letto e di un percorso cittadino. Dall’analisi è emerso che per la propria camera i non vedenti utilizzano un numero doppio di verbi di moto rispetto ai vedenti. Questo sembra indicare che prediligano una rappresentazione spaziale soggettiva e di tipo sequenziale, legata al fatto che si spostano all'interno dell'ambiente sulla base della posizione di mobili e di oggetti con cui interagiscono con il tatto. I vedenti invece preferiscono una strategia di rappresentazione spaziale olistica e panoramica, ottenuta senza il ricorso al movimento.
La descrizione degli spazi più grandi, in questo caso il percorso cittadino, tende invece ad essere simile, dal momento che i vedenti hanno utilizzato un numero di verbi solo leggermente superiore rispetto ai non vedenti: l’esperienza tattile non è infatti paragonabile a quella che si può avere in un ambiente a scala ridotta.
“Questi risultati, per quanto parziali, – conclude Tamponi – confermano come la rappresentazione semantica e concettuale dei non vedenti congeniti sia fortemente dipendente dall’informazione linguistica, oltre che dagli input sensoriali. I due gruppi di soggetti testati tendono infatti a adottare differenti rappresentazioni spaziali per ambienti a scala ridotta, perché in questo caso per i non vedenti la rappresentazione concettuale dipende principalmente dall’informazione sensoriale e motoria”.
Come vedenti e non vedenti rappresentano lo spazio
La rappresentazione spaziale delle persone vedenti e non vedenti sembra essere almeno in parte influenzata dalle dimensioni degli ambienti: è più simile nel caso dei grandi ambienti rispetto a quelli piccoli. È questo quanto emerge da uno studio realizzato dalla dottoressa Lucia Tamponi (foto), assegnista del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, e pubblicato sui “Quaderni di linguistica e studi orientali ".
“Negli ultimi decenni è stata posta grande attenzione allo studio delle rappresentazioni spaziali di non vedenti congeniti e del linguaggio spaziale ad esse collegato, da parte di neuroscienziati, linguisti e psicologi cognitivi - spiega Lucia Tamponi - L’obiettivo è di comprendere, mediante l’analisi e il confronto del comportamento verbale di individui vedenti e non vedenti congeniti, quale sia il grado in cui la deprivazione visiva influisce sulla rappresentazione dei concetti e sulla rappresentazione mentale dello spazio circostante”.
Nello studio Tamponi ha esaminato le descrizioni che 48 volontari di madrelingua italiana (26 vedenti e 22 non vedenti congeniti) hanno fatto della propria camera da letto e di un percorso cittadino. Dall’analisi è emerso che per la propria camera i non vedenti utilizzano un numero doppio di verbi di moto rispetto ai vedenti. Questo sembra indicare che prediligano una rappresentazione spaziale soggettiva e di tipo sequenziale, legata al fatto che si spostano all'interno dell'ambiente sulla base della posizione di mobili e di oggetti con cui interagiscono con il tatto. I vedenti invece preferiscono una strategia di rappresentazione spaziale olistica e panoramica, ottenuta senza il ricorso al movimento.
La descrizione degli spazi più grandi, in questo caso il percorso cittadino, tende invece ad essere simile, dal momento che i vedenti hanno utilizzato un numero di verbi solo leggermente superiore rispetto ai non vedenti: l’esperienza tattile non è infatti paragonabile a quella che si può avere in un ambiente a scala ridotta.
“Questi risultati, per quanto parziali, – conclude Tamponi – confermano come la rappresentazione semantica e concettuale dei non vedenti congeniti sia fortemente dipendente dall’informazione linguistica, oltre che dagli input sensoriali. I due gruppi di soggetti testati tendono infatti a adottare differenti rappresentazioni spaziali per ambienti a scala ridotta, perché in questo caso per i non vedenti la rappresentazione concettuale dipende principalmente dall’informazione sensoriale e motoria”.
L’Università di Pisa al 133° posto in Europa e al 7° in Italia nel nuovo QS Europe Ranking
Nel panorama delle classifiche internazionali delle Università c’è un nuovo ranking, dedicato esclusivamente agli atenei europei. È il QS Europe Ranking, pubblicato dall’agenzia QS - Quacquarelli Symonds, in cui l’Università di Pisa si colloca al 133° posto (nel primo 20%) e al 7° in Italia.
Il nuovo QS Europe ranking, rispetto al già noto QS World University ranking, include indicatori relativi ai tassi di scambio di studenti internazionali (in entrata e in uscita) per riflettere uno dei pilastri fondamentali del Processo di Bologna, la mobilità degli studenti, di importanza fondamentale per la European Higher Education Area (EHEA), nata nel 1999 proprio con l’obiettivo di facilitare la mobilità degli studenti e la collaborazione tra le istituzioni di istruzione superiore nei paesi membri. La EHEA conta ad oggi 49 paesi membri. In questa prima edizione QS ha pubblicato la classifica per 690 istituzioni universitarie in 42 paesi, di cui 52 Italiane.
L'Università di Pisa offre oggi molte opportunità di mobilità internazionale agli studenti, sia in entrata che in uscita, grazie a una varietà di accordi con paesi europei ed extra-europei, a corsi di studio in lingua inglese e a diverse borse di studio. Inoltre, l’Ateneo è uno dei 9 partner dell’Alleanza Universitaria Europea Circle U., nata per sviluppare insieme iniziative di eccellenza sul piano della formazione, della ricerca e dell’innovazione.