Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

I microrganismi autoctoni presenti nel terreno la chiave per aumentare la resistenza delle piante coltivate nei confronti delle erbe infestanti. Identificare quali sono nei suoli di sette diversi paesi Europei, riprodurli e utilizzarli per ridurre l’uso dei pesticidi è il compito dell’Università di Pisa nell’ambito del progetto Europeo GOOD (AGrOecOlogy for weeDs), finanziato all’interno del programma Horizon Europe.

“I microrganismi benefici autoctoni di sette paesi europei saranno moltiplicati a Pisa e utilizzati per inoculare i semi di piante di copertura per aumentare la loro capacità di competere con le erbe infestanti”, spiega la professoressa Alessandra Turrini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Ateneo pisano, responsabile scientifica del progetto al quale lavora insieme ai colleghi e le colleghe Monica Agnolucci, Luciano Avio e Manuela Giovannetti.

 

progetto_good.jpg

Il gruppo di ricerca europeo del progetto GOOD


GOOD, che ha ufficialmente preso il via a maggio 2023, ha come obiettivo lo studio di strategie innovative e sostenibili per ridurre la dipendenza dagli erbicidi, che rappresentano la seconda categoria di pesticidi più venduta in Europa. Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative europee volte a ridurre del 50% l’uso di pesticidi entro il 2030, e ad accelerare la transizione verso agroecosistemi sostenibili, resilienti, produttivi, sicuri e salutari, a basso impatto climatico, capaci di fornire di nuovo importanti servizi ecosistemici.

Al progetto GOOD partecipano 20 partners da 11 paesi europei, Italia, Spagna, Portogallo, Serbia, Grecia, Cipro, Francia, Belgio, Irlanda, Olanda, Lettonia appartenenti a 6 diverse regioni pedo-climatiche Europee, dall’area atlantica alle aree nordiche e continentali fino a quelle mediterranee, per assicurare una rappresentazione bilanciata dei diversi sistemi produttivi.
Il progetto, svilupperà, in un periodo di 4 anni, una rete Europea per la gestione agroecologica delle piante infestanti, che comprende 16 Living Labs, con lo scopo di aumentare e condividere le conoscenze e le esperienze, creando anche links con altri progetti e reti che operano nel campo della agroecologia e della gestione integrata dei pesticidi.

 

 

Lunedì, 29 Maggio 2023 13:27

Save the date: BRIGHT-NIGHT 2023

La data da ricordare è venerdì 29 settembre: torna la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, nata per impulso della Commissione UE nel 2005 con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica. Un appuntamento fisso che porterà anche quest’anno tantissime iniziative animate dai ricercatori nelle nostre piazze.

In Toscana la manifestazione prende il nome BRIGHT-NIGHT, che unisce l'acronimo "Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research" (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca) con la parola notte.

STD card_web.jpg

Promotori della manifestazione sono gli Atenei toscani (Università di Firenze, Pisa, Siena, Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca), insieme a un’ampia rete di Enti di ricerca - fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) -  con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì.

Mini-conferenze, workshop, esperimenti, passeggiate, dimostrazioni, spettacoli, visite guidate a musei e laboratori: sono tantissime le proposte pensate per raccontare e mostrare il mondo delle scoperte e della conoscenza a tutti.

BRIGHT-NIGHT ha rivolto un’attenzione particolare al mondo della scuola, con l’iniziativa “Researchers at School”. Nel corso dell’anno i ricercatori hanno svolto lezioni e laboratori dentro le aule scolastiche con lo scopo di sensibilizzare i più giovani sul lavoro della ricerca, per evidenziarne l’importanza nella vita quotidiana e superare le barriere di genere nei percorsi di carriera legati al mondo scientifico. In occasione del 29 settembre saranno presentati i risultati delle attività che hanno coinvolto numerose scuole toscane.

La Notte dei Ricercatori in Toscana è un progetto finanziato dal programma HORIZON-MSCA-2022-Citizens della Commissione Europea, nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie.

I microrganismi autoctoni presenti nel terreno la chiave per aumentare la resistenza delle piante coltivate nei confronti delle erbe infestanti. Identificare quali sono nei suoli di sette diversi paesi Europei, riprodurli e utilizzarli per ridurre l’uso dei pesticidi è il compito dell’Università di Pisa nell’ambito del progetto Europeo GOOD (AGrOecOlogy for weeDs), finanziato all’interno del programma Horizon Europe.

“I microrganismi benefici autoctoni di sette paesi europei saranno moltiplicati a Pisa e utilizzati per inoculare i semi di piante di copertura per aumentare la loro capacità di competere con le erbe infestanti”, spiega la professoressa Alessandra Turrini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Ateneo pisano, responsabile scientifica del progetto al quale lavora insieme ai colleghi e le colleghe Monica Agnolucci, Luciano Avio e Manuela Giovannetti.

GOOD, che ha ufficialmente preso il via a maggio 2023, ha come obiettivo lo studio di strategie innovative e sostenibili per ridurre la dipendenza dagli erbicidi, che rappresentano la seconda categoria di pesticidi più venduta in Europa. Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative europee volte a ridurre del 50% l’uso di pesticidi entro il 2030, e ad accelerare la transizione verso agroecosistemi sostenibili, resilienti, produttivi, sicuri e salutari, a basso impatto climatico, capaci di fornire di nuovo importanti servizi ecosistemici.

Al progetto GOOD partecipano 20 partners da 11 paesi europei, Italia, Spagna, Portogallo, Serbia, Grecia, Cipro, Francia, Belgio, Irlanda, Olanda, Lettonia appartenenti a 6 diverse regioni pedo-climatiche Europee, dall’area atlantica alle aree nordiche e continentali fino a quelle mediterranee, per assicurare una rappresentazione bilanciata dei diversi sistemi produttivi.

Il progetto, svilupperà, in un periodo di 4 anni, una rete Europea per la gestione agroecologica delle piante infestanti, che comprende 16 Living Labs, con lo scopo di aumentare e condividere le conoscenze e le esperienze, creando anche links con altri progetti e reti che operano nel campo della agroecologia e della gestione integrata dei pesticidi.

 

Giacomo Palai, assegnista di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa si è aggiudicato il Premio UNASA “Franco Zucconi” per la sua ricerca sull’uso dei droni nella coltivazione degli ulivi.

Il premio gli è stato conferito in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’UNASA (Unione Nazionale delle Accademie per le Scienze Applicate allo Sviluppo dell'Agricoltura, alla Sicurezza Alimentare ed alla Tutela Ambientale) lo scorso 19 maggio a Spoleto. La ricerca, pubblicata in un articolo sulla rivista agronomy, riporta i risultati di un esperimento volto a valutare l’uso dei droni per valutare lo stato idrico e i parametri vegeto-produttivi dell’olivo. Lo studio fa parte di una più ampia attività di ricerca condotta presso il Precision Fruit Growing Lab del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agro-Ambientali, coordinato dal Prof. Giovanni Caruso.

 

Nella foto Giacomo Palai riceve il premio dalla famiglia Zucconi e dal Professor Amedeo Alpi, Presidente Delegato della Sezione di Centro Ovest dell’Accademia dei Georgofili

pisa cnr1Si svolgerà presso l’Area della Ricerca del Cnr di Pisa, dal 29 al 31 maggio, l’evento “Ital-IA", il convegno nazionale voluto dal Consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica (Cini) sull'intelligenza artificiale. Sarà questo, un momento di incontro tra il mondo della ricerca, le istituzioni e l’industria, per mettere a confronto tutte le azioni che si stanno portando avanti in questi mesi sul tema e tracciare insieme le linee di sviluppo future dell'intelligenza artificiale italiana.

Ricco il programma della tre giorni: la plenaria di mercoledì 31 ospiterà una conversazione tra esperti su ChatGPT, alcuni contributi dedicati ad aspetti legali e al cosiddetto AI Act (il documento allo studio del Parlamento Europeo per tracciare le regole per uno sviluppo dell’intelligenza artificiale europea che sia etico e centrato sulla persona) e il focus sulle imprese italiane che stanno cogliendo la sfida dell’IA. Tra gli ospiti della giornata la direttrice delle strategie internazionali dell’Alan Turing Institute, Allaine Cerwonka, lo scrittore Marco Malvaldi e l’europarlamentare Brando Benifei.

Il 29 e 30 spazio invece a workshop più tecnici dedicati alle interazioni dell’intelligenza artificiale con l’industria, la medicina, la pubblica amministrazione, gli aspetti etici e legali, la sicurezza informatica e molto altro. Tra questi anche una sessione dedicata a “Fair”, il partenariato esteso sull’intelligenza artificiale la cui sede centrale è proprio al Cnr di Pisa e che gestirà per i prossimi tre anni 114 milioni di euro da fondi Pnrr per realizzare progetti innovativi tra ricerca e industria, coinvolgendo 25 tra università, centri di ricerca e partner industriali su tutto il territorio italiano.

Il convegno è organizzato dal Laboratorio nazionale “Artificial intelligence ed intelligent systems” (Aiis) del Cini insieme al Cnr. Il Laboratorio Aiis, che nasce per valorizzare l’ecosistema scientifico dell’intelligenza artificiale in Italia, conta oggi 57 nodi che includono quasi tutti gli atenei italiani oltre al Cnr, alla Fondazione Bruno Kessler di Trento e all’Istituto Italiano di Tecnologia.

L’evento beneficia del supporto dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore, della Scuola Sant’Anna e dell'Associazione italiana di linguistica computazionale (Ailc). Le aziende sponsor vedono presenti grandi compagnie tech e promettenti startup del settore, a dimostrazione dell’interesse trasversale di questi temi per l’impresa italiana: Digitiamo, Almawave, Leonardo, Lutech e Bracco.

La plenaria del 31 maggio di Ital-IA sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube dell’Area della Ricerca CNR di Pisa.

(Fonte Ufficio Stampa CNR Pisa).

È stato assegnato ai team Hear Again e Fill the Gap il primo posto ex aequo del CyB+, il corso avanzato del Contamination Lab che mira a rafforzare il processo di costruzione, formazione e creazione di progetti d’impresa innovativi. Hear Again, composto da Anna Chiara Aiello (Unipi e leader del team), Giacomo Carfì e Sebastian Serra (Unipi) e da Dario Balboni (Scuola Normale Superiore), ha sviluppato un’applicazione mobile che, tramite il meccanismo di trascrizione vocale, consente alle persone ipoudenti di partecipare a conversazioni di piccoli gruppi. Fill the Gap, formato da Giuseppa Lonoce (Unipi e leader del team), Eliana Maraglino e Alessandro Tripodi (Unipi), ha realizzato una piattaforma mediante la quale è possibile mettere in contatto persone con disponibilità di tempo e anziani soli che si trovano in strutture specializzate e in abitazioni private. Ai due team sono andati un pacchetto di servizi Pay4growth Validation, fornito dal Contamination Lab in collaborazione con Grownnectia Srl, e un buono per la partecipazione con stand espositivo al Maker Faire di Roma.

Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente Pleenio e Feel-Ing. Pleenio è un prodotto di AgreenCrop srl, una start-up di progettazione di macchine agricole che mira a introdurre una nuova tipologia di macchine e un modello di business innovativo per il settore agricolo. Feel-Ing si propone di fornire un supporto per il monitoraggio dello stato psicofisiologico attraverso uso di dispositivi comodi e indossabili rendendosi utile a mitigare potenziali danni fisici e psicologici sul luogo di lavoro. Entrambi riceveranno un pacchetto di servizi Pay4growth Validation in collaborazione con Grownnectia Srl.

Al team AgreenCrop è andato il premio della CNA Pisa "CreaImpresa", che consiste in un pacchetto di servizi rivolto alle imprese in fase di start-up. A Fill the Gap è stato assegnato il premio “Start For Future” di duecentocinquanta euro per l’idea innovativa relativa ai temi di manufacturing, mobility, circular economy, food, health ed energy. Hear Again ha ricevuto il premio di mille euro, messo in palio dal Comitato Unico di Garanzia, per l’idea che ricerchi forme innovative di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura di genere. Un riconoscimento è stato infine assegnato al team PET Busters dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA) che ha selezionato l’idea migliore orientata allo sviluppo dell’innovazione sociale.

“Nell’edizione di quest’anno – ha commentato il professor Alessio Cavicchi, delegato per la Promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione e coordinatore del CLab – abbiamo dato continuità alle iniziative sviluppate dalla precedente governance, introducendo qualche novità, dal dialogo diretto con le imprese e in particolare con la CNA alla considerazione dell’innovazione in senso più inclusivo e rispondente alle esigenze del territorio. Inoltre, gli studenti hanno potuto partecipare alle attività di progetti europei come Start For Future e Circle U., ampliando l’orizzonte della loro formazione e la portata delle loro idee innovative, anche in termini di potenziali nuovi mercati”.

La premiazione del CyB+, la cui selezione è stata effettuata da una giuria presieduta dalla professoressa Chiara Galletti, delegata per le Relazioni industriali, si è tenuta giovedì 25 maggio al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, nell’ambito di una giornata dal titolo "La co-creazione di innovazione tra università e territorio". I saluti introduttivi sono stati affidati al rettore Riccardo Zucchi e al professor Alessio Cavicchi.

Subito dopo gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri "Enrico Fermi” di Pontedera, vincitori del progetto di imprenditorialità "Fermi in Azione”, hanno illustrato il loro progetto LockerGo, una start-up che vuole risolvere il problema di coloro che acquistano on line, ma che non sono in casa al momento della consegna. “Siamo stati lieti di ospitare i docenti e un team di studenti dell’Istituto Fermi di Pontedera – ha detto il professor Cavicchi - perché la collaborazione con questa istituzione va avanti da diversi anni e l’iniziativa ‘Fermi in Azione’ rappresenta un percorso, organizzato in maniera professionale e rigorosa, che avvia gli studenti ad affrontare con entusiasmo il tema dell’imprenditorialità nell’Ateneo pisano”.

Dopo la presentazione dei team finalisti, si è svolta una tavola rotonda dal titolo "Sostenibilità, inclusione, formazione permanente e orientamento come driver per la co-creazione di innovazione", che ha visto la partecipazione di diversi tra prorettori e delegati dell’Ateneo con alcuni ospiti esterni, e la premiazione finale che è stata introdotta dal prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone.

Sabato 27 maggio a partire dalle ore 9:00 e fino alle ore 20:00 al Polo Fibonacci (Largo Bruno Pontecorvo n. 3) l’Università di Pisa organizza l’evento “UnipiOrienta”, un’intera giornata di orientamento dedicata alle studentesse e agli studenti delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di II grado.

 

Durante la giornata gli studenti potranno assistere alle presentazioni dei vari Dipartimenti e partecipare a workshops, lezioni e laboratori tematici.

 

Alle ore 18 i velocisti e studenti Unipi Samuele Ceccarelli e Anna Bongiorni insieme ad altri sportivi dell’ateneo, parteciperanno all’incontro aperto al pubblico: “Tra studio e sport…aperitivo con gli atleti Unipi”.

Sono in arrivo a Pisa più di duecento studenti magistrali, dottorandi e post-doc dall’Italia e dall’estero per frequentare le Lectures on Computational Linguistics, iniziativa annuale dell’AILC, l’Associazione Italiana di Linguistica Computazionale che si svolge dal 29 al 31 maggio al Polo Piagge dell’Università di Pisa (via Matteucci 11). Obiettivo delle Lectures è quello di offrire una “scuola” nazionale per le aree della linguistica computazionale e del trattamento automatico del linguaggio.

Le AILC Lectures del 2023 sono organizzate da Alessandro Lenci (Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Università di Pisa) e Felice Dell’Orletta (ILC-CNR). Questa edizione 2023 si focalizzerà sui più recenti modelli di apprendimento e di rappresentazione della conoscenza in contesti mono- e multi-modali, con particolare riferimento all’ultima generazione di neural language models come il famoso chatGPT. Verranno affrontati aspetti legati ai processi di generazione e trasferimento della conoscenza, alla loro interpretazione e spiegabilità. Le tematiche verranno declinate sia in un’ottica teorica di studio linguistico e informatico sia in scenari applicativi orientati alle Digital Humanities.

L’organizzazione delle Lectures è coordinata con l’evento parallelo Ital-IA, la conferenza sull’intelligenza artificiale organizzata dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI).

Il programma dell’iniziativa è disponibile su questo sito: https://www.ai-lc.it/en/lectures-2/lectures-2023/

Pisa, 25 maggio 2023 - Un sistema di sensori e interfacce aptiche sarà in grado di dotare i robot-chirurghi di un “senso del tatto”, aprendo così nuove prospettive in operazioni che già ora sono condotte tramite sistemi robotici, e che sono di grande impatto sulla salute delle donne, come i miomi uterini, molto diffusi e associati a infertilità, abortività e complicanze della gravidanza, e il prolasso dell’utero, di grande incidenza nelle donne sopra i 60 anni.

Il sistema è stato progettato dal team di robotica del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa (DII) grazie alla collaborazione con i medici del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Ateneo Pisano nell’ambito del progetto ART (Advancing Robotic gynecologic surgery through artificial Touch).

“Le operazioni condotte in chirurgia robotica - spiega Matteo Bianchi, docente di Robotica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e al Centro “E. Piaggio", e coordinatore del progetto ART - permettono al medico non solo di minimizzare l’impatto della procedura chirurgica, ma anche di eseguire un intervento su un paziente che non si trova fisicamente nello stesso luogo. Nella chirurgia ginecologica, e in particolare nel trattamento della fibromatosi uterina e del prolasso degli organi pelvici, l’efficacia delle operazioni in chirurgia robotica e telechirurgia è contrastata dall’assenza di informazione tattile, che rende molto difficile la localizzazione dei miomi e l’identificazione delle strutture anatomiche".

Il nostro sistema punta a prelevare tramite sensori l’informazione tattile che avrebbe il chirurgo toccando i tessuti con le proprie mani, e riprodurla mediante interfacce aptiche indossabili, che restituiranno al medico le informazioni sulle proprietà meccaniche dei tessuti, come la rigidezza e la forma delle strutture anatomiche. Lo sviluppo di nuove interfacce aptiche potrò portare anche un deciso avanzamento del training chirurgico dei giovani medici".

Il sistema robotico verrà inoltre dotato di un certo grado di autonomia: valutando autonomamente le proprietà meccaniche dei tessuti, il robot farà una stima ottimale della collocazione dei punti di interesse, e restituirà questa informazione al medico sotto forma di impulso tattile.

Il progetto mira quindi a contribuire in maniera significativa agli obiettivi di sviluppo sostenibile che riguardano la promozione della qualità della vita, sia garantendo interventi a tutela della gravidanza e della salute riproduttiva sia a promozione di uno stile di vita salutare e al benessere a tutte le età..

La ricerca delle applicazioni delle interfacce aptiche sviluppate dal gruppo di ingegneri del DII per la restituzione delle informazioni tattili ha inoltre aperto scenari interessanti nell’ambito della realtà tattile aumentata per le mani, attraverso lo sviluppo di uno dei primi sistemi indossabili che permettono “Feel-through”, ovvero “sentire attraverso”. Come succede già in visione, dove immagini virtuali vengono sovrapposte alla scena reale, il dispositivo indossabile sviluppato all’Università di Pisa, permette di manipolare la percezione tattile degli oggetti toccati, alterandone ad esempio la morbidezza percepita. Queste soluzioni potranno trovare applicazioni fertili per quanto riguarda la formazione dei chirurghi in ginecologia e non solo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Transactions on Haptics, una delle più prestigiose del settore (https://ieeexplore.ieee.org/document/10115027).

“La realtà aumentata fino ad ora ha riguardato esclusivamente la creazione di contenuti visivi - spiega Giulia Pagnanelli, studentessa di dottorato in Ingegneria dell’Informazione al il DII e coautrice dello studio - Il nostro gruppo è uno dei pochissimi a occuparsi anche della creazione di una realtà aumentata per mani, generata da dispositivi indossabili, che sono gli equivalenti dei visori per gli occhi. Abbiamo dimostrato che si può modulare la percezione della morbidezza di un oggetto reale. Questa manipolazione della percezione tattile di oggetti reali può offrire spunti interessanti per la formazione dei chirurghi, ad esempio per aumentare riproduzioni fisiche-artificiali di parti anatomiche ed aumentarle con effetti e proprietà tattili per accrescere il realismo e quindi migliorare la veicolazione di informazioni clinico-procedurali in sede di training".

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa