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Anche quest’anno il Corso di Laurea Magistrale in Nuclear Engineering, i cui insegnamenti sono impartiti in lingua inglese ormai da qualche anno, sta incentivando le iscrizioni di studenti con un titolo triennale conseguito in Italia. Quest’anno, a scopo promozionale, vengono banditi 6 contributi da 1500 Euro ciascuno per studenti con un adeguato titolo triennale italiano che si iscrivano o passino alla Laurea Magistrale in Nuclear Engineering entro il 31 Dicembre 2023.

Leggi il bando

Tra le priorità del corso di laurea, infatti, vi è l’allargamento del bacino di attrazione alle provenienze da altri Paesi, che deve però essere accompagnato dal mantenimento dell’attrattiva nei confronti degli studenti Italiani che, in passato e in anni recenti, hanno popolato il mercato del lavoro nei settori della fissione e della fusione nucleari, sia in Italia che all’estero. La formazione impartita dal Corso di Studio in Nuclear Engineering dell’Università di Pisa ha dato ai suoi studenti la possibilità di lavorare in Italia e all’estero nel settore nucleare e in quello dell’ingegneria industriale più in generale, distinguendosi per la completezza della loro preparazione e per le loro personali capacità.

Gli ingegneri nucleari pisani riscuotono questo successo grazie ad una formazione di base impiantistica e meccanica che dà loro una visione completa degli impianti industriali e dei loro problemi di esercizio e di sicurezza. Tradizionalmente l’Ingegneria Nucleare attrae studenti molto motivati, che vedono nelle discipline che caratterizzano il corso un’occasione per la loro crescita culturale e professionale e per poter essere introdotti nel mondo della ricerca e delle applicazioni energetiche più avanzate. Il contesto in cui questi studenti vengono ben presto ad operare, anche grazie alle numerose possibilità di stage in Italia e all’estero, è altamente professionale ed internazionalizzato, da cui l’opportunità di impartire i corsi in lingua inglese, in modo da favorire l’ingresso in questo mondo con le adeguate abilità linguistiche.

Il conseguimento della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE)) rilasciata dalla European Nuclear Education Network (ENEN) è ormai una costante per i nostri ingegneri che ne facciano richiesta, a testimonianza della qualità dei loro studi e dell’internazionalizzazione del loro percorso.

In sintesi, chi si iscrive al corso di Laurea in Nuclear Engineering dell’Università di Pisa, oltre a beneficiare dei contributi messi a bando quest’anno, fruirà di numerosi vantaggi:

  • una lunga ed illustre tradizione nota in tutto il mondo;
  • una formazione apprezzata dall'industria, basata su di un substrato di ingegneria meccanica e nucleare rivendibile in ogni settore;
  • contatti internazionali, in particolare con ENEN e FuseNet, le due reti Europee per l’istruzione nei settori della fissione e della fusione nucleari, per lavorare nel mondo degli sviluppi più recenti in questi settori;
  • ampie possibilità di stage per tesi in Italia e all'estero, per favorire il job placement.

Per notizie sul nostro Corso di Laurea Magistrale, visita il sito, in particolare la galleria dei nostri studenti passati (“Testimonial”), o scrivi al Presidente del Corso di Laurea Magistrale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Ulteriori notizie sono reperibili sulla nostra pagina Facebook @NuclearEngineeringPisa e sul gruppo LinkedIn Studiare Ingegneria Nucleare a Pisa.

Il Rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi si è congratulato con il DSU Toscana per il riconoscimento ricevuto sulla qualità delle mense, un servizio particolarmente importante per la comunità universitaria.
Il Servizio Ristorazione che gestisce le mense universitarie dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana ha infatti ricevuto una menzione speciale del Premio Compraverde Buygreen 2023, sezione Mensa Verde 2023, dedicato alle pubbliche amministrazioni che si sono contraddistinte per la sistematica di introduzione dei criteri ecologici negli appalti pubblici.


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Il premio (assegnato in collaborazione con il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane) è stato conferito al DSU Toscana il 18 maggio a Roma durante la cerimonia svolta presso il Forum Compraverde Buygreen 2023, "per la capacità di rinnovarsi nel corso degli anni relativamente alla costruzione dell’offerta alimentare nelle mense universitarie”.

Il Forum Compraverde Buygreen è l’evento di riferimento in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato: un evento internazionale che unisce annualmente i principali attori coinvolti nella diffusione e l’attuazione degli acquisti di beni e servizi sostenibili e nella conversione ecologica delle modalità di produzione e di consumo.

Si tratta quindi di un importante riconoscimento per il servizio di ristorazione svolto dall'Azienda DSU Toscana che mette quotidianamente in campo sistemi di approvvigionamento e processi produttivi complessi che coinvolgono molti attori (a partire dal proprio personale altamente specializzato) e seguono procedure finalizzate al rispetto della salute degli utenti, della sostenibilità ambientale e dei vincoli economici.

 

Il suo metodo green per produrre l’olio di arachidi ha fatto guadagnare alla sua azienda il Tespi Award 2023 nella categoria “Migliore iniziativa sostenibile in ambito produttivo” ricevuto in occasione di Cibus Connecting 2023. Protagonisti di questa storia sono Linda Rossi, laureata in Biosicurezza e Qualità degli Alimenti al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, e l’azienda olearia Salov dove attualmente lavora come tecnologa.

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Un momento della premiazione


Linda Rossi ha messo a punto il metodo lavorando alla sua tesi di laurea magistrale seguita dalla professoressa Angela Zinnai e dalla dottoressa Monica Macaluso dell’Università di Pisa e dal responsabile del reparto raffineria della Salov Luca Guidi. Obiettivo della ricerca è stato quello di rendere il fondamentale processo del degommaggio degli oli vegetali più naturale e più sostenibile a livello ambientale, utilizzando minori quantità di reagenti chimici e ottenendo, come risultato, un olio qualitativamente migliore e rese superiori. Il degommaggio enzimatico rappresenta infatti, tra le varie tecniche esistenti, il processo che si sta affermando come una valida alternativa ai più classici processi chimici. Tra i vari benefici e vantaggi, l’olio che si ottiene presenta caratteristiche sensoriali migliori, quali ad esempio un colore più chiaro, maggiore stabilità e resistenza all’irrancidimento ossidativo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla nota rivista scientifica alimentare Foods.

 

È stato assegnato ai team Hear Again e Fill the Gap il primo posto ex aequo del CyB+, il corso avanzato del Contamination Lab che mira a rafforzare il processo di costruzione, formazione e creazione di progetti d’impresa innovativi. Hear Again, composto da Anna Chiara Aiello (Unipi e leader del team), Giacomo Carfì e Sebastian Serra (Unipi) e da Dario Balboni (Scuola Normale Superiore), ha sviluppato un’applicazione mobile che, tramite il meccanismo di trascrizione vocale, consente alle persone ipoudenti di partecipare a conversazioni di piccoli gruppi. Fill the Gap, formato da Giuseppa Lonoce (Unipi e leader del team), Eliana Maraglino e Alessandro Tripodi (Unipi), ha realizzato una piattaforma mediante la quale è possibile mettere in contatto persone con disponibilità di tempo e anziani soli che si trovano in strutture specializzate e in abitazioni private. Ai due team sono andati un pacchetto di servizi Pay4growth Validation, fornito dal Contamination Lab in collaborazione con Grownnectia Srl, e un buono per la partecipazione con stand espositivo al Maker Faire di Roma.

premiazione HearAgain

 La premiazione del team Hear Again con i professori Galletti e Cavicchi.

Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente Pleenio e Feel-Ing. Pleenio è un prodotto di AgreenCrop srl, una start-up di progettazione di macchine agricole che mira a introdurre una nuova tipologia di macchine e un modello di business innovativo per il settore agricolo. Feel-Ing si propone di fornire un supporto per il monitoraggio dello stato psicofisiologico attraverso uso di dispositivi comodi e indossabili rendendosi utile a mitigare potenziali danni fisici e psicologici sul luogo di lavoro. Entrambi riceveranno un pacchetto di servizi Pay4growth Validation in collaborazione con Grownnectia Srl.

Al team AgreenCrop è andato il premio della CNA Pisa "CreaImpresa", che consiste in un pacchetto di servizi rivolto alle imprese in fase di start-up. A Fill the Gap è stato assegnato il premio “Start For Future” di duecentocinquanta euro per l’idea innovativa relativa ai temi di manufacturing, mobility, circular economy, food, health ed energy. Hear Again ha ricevuto il premio di mille euro, messo in palio dal Comitato Unico di Garanzia, per l’idea che ricerchi forme innovative di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura di genere. Un riconoscimento è stato infine assegnato al team PET Busters dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA) che ha selezionato l’idea migliore orientata allo sviluppo dell’innovazione sociale.

premiazione FillTheGap

 La premiazione del team Fill the Gap con i professori Galletti e Cavicchi.

“Nell’edizione di quest’anno – ha commentato il professor Alessio Cavicchi, delegato per la Promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione e coordinatore del CLab – abbiamo dato continuità alle iniziative sviluppate dalla precedente governance, introducendo qualche novità, dal dialogo diretto con le imprese e in particolare con la CNA alla considerazione dell’innovazione in senso più inclusivo e rispondente alle esigenze del territorio. Inoltre, gli studenti hanno potuto partecipare alle attività di progetti europei come Start For Future e Circle U., ampliando l’orizzonte della loro formazione e la portata delle loro idee innovative, anche in termini di potenziali nuovi mercati”.

La premiazione del CyB+, la cui selezione è stata effettuata da una giuria presieduta dalla professoressa Chiara Galletti, delegata per le Relazioni industriali, si è tenuta giovedì 25 maggio al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, nell’ambito di una giornata dal titolo "La co-creazione di innovazione tra università e territorio". I saluti introduttivi sono stati affidati al rettore Riccardo Zucchi e ai professori Alessio Cavicchi e Marcello Mele.

Subito dopo gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri "Enrico Fermi” di Pontedera, vincitori del progetto di imprenditorialità "Fermi in Azione”, hanno illustrato il loro progetto LockerGo, una start-up che vuole risolvere il problema di coloro che acquistano on line, ma che non sono in casa al momento della consegna. “Siamo stati lieti di ospitare i docenti e un team di studenti dell’Istituto Fermi di Pontedera – ha detto il professor Cavicchi - perché la collaborazione con questa istituzione va avanti da diversi anni e l’iniziativa ‘Fermi in Azione’ rappresenta un percorso, organizzato in maniera professionale e rigorosa, che avvia gli studenti ad affrontare con entusiasmo il tema dell’imprenditorialità nell’Ateneo pisano”.

Dopo la presentazione dei team finalisti, si è svolta una tavola rotonda dal titolo "Sostenibilità, inclusione, formazione permanente e orientamento come driver per la co-creazione di innovazione", che ha visto la partecipazione di diversi tra prorettori e delegati dell’Ateneo con alcuni ospiti esterni, e la premiazione finale che è stata introdotta dal prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone.

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Con il Decreto rettorale n. 736/2023 del 20 aprile 2023 è stata approvata la rendicontazione delle attività studentesche dell'anno 2022.

Incontro per insegnanti della scuola secondaria di primo grado e delle classi V della scuola primaria

Leggi i dettagli: https://people.unipi.it/luca_mori/filosofia-per-adolescenti/ 

Giovedì, 25 Maggio 2023 14:19

Educazione outdoor… con filosofia

Incontro per insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria

Leggi i dettagli: https://people.unipi.it/luca_mori/educazione-outdoor-con-filosofia/ 

Mercoledì 26 aprile 2023, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, preso il Museo di Storia Naturale è previsto l’incontro “Ospiti in classe”, con la presentazione del libro "Osservare i viventi" e un laboratorio con esemplari vivi di alcune specie di porcellini di terra.

Registrazione obbligatoria. Registrati

L'incontro è rivolto ad insegnanti della scuola primaria e - a partire dal libro "Osservare i viventi" - affronterà gli aspetti metodologici dell'insegnamento delle scienze. Il pensiero scientifico si costruisce e si specifica a partire da oggetti e fenomeni di esperienza concreta: il pensiero biologico, in particolare, prende forma durante l’apprendimento guardando, ricordando, facendo esperienza, prevedendo i vari modi di svolgersi della vita nelle sue manifestazioni abituali. Il libro presenta ambienti di apprendimento che favoriscono la costruzione di questo pensiero biologico basato sull'osservazione curiosa della vita. Durante l'incontro si svolgerà un laboratorio pratico di osservazione della morfologia e del comportamento di piccoli crostacei terrestri.
E’ possibile visionare il trailer della presentazione del libro “Osservare i viventi” al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=5XKvagNiJPg

Intervengono: Lucia Stelli, insegnante che ha collaborato alla nuova edizione del libro Giuseppe Montesanto, zoologo del Museo di Storia Naturale

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per iscrizioni: compilare il seguente modulo online: https://forms.gle/JXaABrCrb5CxG3Pb8

Pisa, 25 maggio 2023 - Un sistema di sensori e interfacce aptiche sarà in grado di dotare i robot-chirurghi di un “senso del tatto”, aprendo così nuove prospettive in operazioni che già ora sono condotte tramite sistemi robotici, e che sono di grande impatto sulla salute delle donne, come i miomi uterini, molto diffusi e associati a infertilità, abortività e complicanze della gravidanza, e il prolasso dell’utero, di grande incidenza nelle donne sopra i 60 anni.

Il sistema è stato progettato dal team di robotica del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa (DII) grazie alla collaborazione con i medici del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Ateneo Pisano nell’ambito del progetto ART (Advancing Robotic gynecologic surgery through artificial Touch).

“Le operazioni condotte in chirurgia robotica - spiega Matteo Bianchi, docente di Robotica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e al Centro “E. Piaggio", e coordinatore del progetto ART - permettono al medico non solo di minimizzare l’impatto della procedura chirurgica, ma anche di eseguire un intervento su un paziente che non si trova fisicamente nello stesso luogo. Nella chirurgia ginecologica, e in particolare nel trattamento della fibromatosi uterina e del prolasso degli organi pelvici, l’efficacia delle operazioni in chirurgia robotica e telechirurgia è contrastata dall’assenza di informazione tattile, che rende molto difficile la localizzazione dei miomi e l’identificazione delle strutture anatomiche".

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Il nostro sistema punta a prelevare tramite sensori l’informazione tattile che avrebbe il chirurgo toccando i tessuti con le proprie mani, e riprodurla mediante interfacce aptiche indossabili, che restituiranno al medico le informazioni sulle proprietà meccaniche dei tessuti, come la rigidezza e la forma delle strutture anatomiche. Lo sviluppo di nuove interfacce aptiche potrò portare anche un deciso avanzamento del training chirurgico dei giovani medici".

Il sistema robotico verrà inoltre dotato di un certo grado di autonomia: valutando autonomamente le proprietà meccaniche dei tessuti, il robot farà una stima ottimale della collocazione dei punti di interesse, e restituirà questa informazione al medico sotto forma di impulso tattile.

Il progetto mira quindi a contribuire in maniera significativa agli obiettivi di sviluppo sostenibile che riguardano la promozione della qualità della vita, sia garantendo interventi a tutela della gravidanza e della salute riproduttiva sia a promozione di uno stile di vita salutare e al benessere a tutte le età..

La ricerca delle applicazioni delle interfacce aptiche sviluppate dal gruppo di ingegneri del DII per la restituzione delle informazioni tattili ha inoltre aperto scenari interessanti nell’ambito della realtà tattile aumentata per le mani, attraverso lo sviluppo di uno dei primi sistemi indossabili che permettono “Feel-through”, ovvero “sentire attraverso”. Come succede già in visione, dove immagini virtuali vengono sovrapposte alla scena reale, il dispositivo indossabile sviluppato all’Università di Pisa, permette di manipolare la percezione tattile degli oggetti toccati, alterandone ad esempio la morbidezza percepita. Queste soluzioni potranno trovare applicazioni fertili per quanto riguarda la formazione dei chirurghi in ginecologia e non solo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Transactions on Haptics, una delle più prestigiose del settore.

“La realtà aumentata fino ad ora ha riguardato esclusivamente la creazione di contenuti visivi - spiega Giulia Pagnanelli, studentessa di dottorato in Ingegneria dell’Informazione al il DII e coautrice dello studio - Il nostro gruppo è uno dei pochissimi a occuparsi anche della creazione di una realtà aumentata per mani, generata da dispositivi indossabili, che sono gli equivalenti dei visori per gli occhi. Abbiamo dimostrato che si può modulare la percezione della morbidezza di un oggetto reale. Questa manipolazione della percezione tattile di oggetti reali può offrire spunti interessanti per la formazione dei chirurghi, ad esempio per aumentare riproduzioni fisiche-artificiali di parti anatomiche ed aumentarle con effetti e proprietà tattili per accrescere il realismo e quindi migliorare la veicolazione di informazioni clinico-procedurali in sede di training".

 

Si terrà giovedì 25 maggio, dalle ore 10 nell'Aula Magna del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (via Del Borghetto 80), la giornata dal titolo "La co-creazione di innovazione tra università e territorio", momento finale del pitch CyB+ del Contamination Lab.

I saluti introduttivi saranno affidati al professor Alessio Cavicchi, delegato per la Promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione. Subito dopo gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri "Enrico Fermi” di Pontedera, vincitori del progetto di imprenditorialità "Fermi in Azione”, illustreranno il loro progetto “LockerGo”.

Partiranno quindi i pitch dei sette progetti finalisti della competizione CyB+ del Contamination Lab 2023, che saranno valutati da una giuria presieduta dalla professoressa Chiara Galletti, delegata per le Relazioni industriali.

Dalle ore 11,30 alle 12,30 avrà luogo la tavola rotonda dal titolo "Sostenibilità, inclusione, formazione permanente e orientamento come driver per la co-creazione di innovazione". Al termine saranno proclamati e premiati i vincitori della gara.

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Le colleghe e i colleghi giornalisti sono invitati alle ore 12,30 per la proclamazione dei progetti vincitori dell’edizione 2023 del pitch CyB+ del Contamination Lab.

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