Treating migraine with neurostimulation without medication: the first implantable prototype device is being developed
Thanks to the European TARA project coordinated by the University of Pisa, the first prototype of an implantable neurostimulator to treat migraine without the need of taking painkillers is being developed. The device is like a small cylinder equipped with electrodes, placed under the skin between the neck and the nape. Through an external control unit, the device communicates with an app to manage and control the generation of impulses. Moreover, these devices are implanted without surgery. The patient can use the app to monitor his or her state of health and choose between different impulse sequences, previously agreed with the specialist.
“At the University of Pisa, in addition to coordinating the project,” explains Professor Massimo Piotto of the Department of Information Engineering, “we developed and designed the chip in order to generate electrical impulses for the implanted electrodes and collaborated on the design and characterisation of the chip for acquiring and processing biopotentials (ECG, EMG).”
UNIPI Team, from the left: Massimo Piotto, Andrea Ria, Paolo Bruschi, Francesco Gagliardi, Iacopo Nannipieri, Margherita Scognamiglio
TARA (Disrupting the Migraine continuum of care for resource-constrained settings) has been funded to the tune of around EUR 6 million, of which around EUR 358,000 is earmarked for the University of Pisa. The project, begun in 2022, will last for three years involving an international, multidisciplinary consortium made up of academic and corporate experts in the fields of electrical engineering, biomedical engineering, information technology and medicine. In addition to the University of Pisa, there are also nine partners involved such as: Capri Medical (Ireland), Sensichips Srl (Italy), Univerzitetni klinicni centre Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgium), Skein-Ukraine (Ukraine), Crowdhelix (Ireland), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (UK), Centre for Process Innovation (UK), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Switzerland).
Professor Massimo Piotto, who is coordinating this project, has been involved in research related to the development of integrated sensors, Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS) and electronic sensor interfaces for more than 20 years, first as a researcher at the National Research Council (CNR) and later as an associate Professor at the University of Pisa. He has participated in numerous national and international projects and he is part of the UNIPI research group “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” of Professor Paolo Bruschi, as head of the “Integrated Sensor Systems (ISS)” laboratory at the Department of Information Engineering.
Aiutare studenti e studentesse a scegliere il percorso universitario: UNIPI capofila di due progetti nazionali finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca
L’Università di Pisa è capofila di due progetti nazionali che hanno vinto un finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con l’obiettivo di orientare e aiutare studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori a scegliere il loro percorso universitario e sostenerli nella transizione scuola-università contrastando il fenomeno degli abbandoni degli studi universitari. Gli ambiti interessati sono matematica e lingue, letterature, mediazione linguistica e Pisa guida due consorzi composti rispettivamente da 40 e 36 atenei che hanno ricevuto circa 1milione e 200mila euro e 800 mila euro.
Riconoscendo il ruolo fondamentale delle esperienze scolastiche degli studenti e delle studentesse, entrambi i progetti mirano a sviluppare attorno a questi temi una collaborazione tra scuola e università: parteciperanno almeno 900 istituti su tutto il territorio nazionale. In particolare, verranno coinvolti direttamente gli insegnanti al fine di progettare con loro esperienze didattiche da realizzare nelle classi. Gli obiettivi di orientamento e contrasto al fenomeno degli abbandoni si saldano quindi con l’obiettivo di promuovere percorsi di crescita professionale per gli insegnanti. Il ventaglio delle azioni prevede inoltre la progettazione di strumenti di autovalutazione per gli studenti e iniziative per il miglioramento della didattica universitaria. I due progetti intendono sia realizzare eventi sul territorio, sia elaborare strumenti e supporti informatici.
“A Pisa per esempio organizzeremo verso gennaio febbraio la Settimana matematica – racconta il professore Mirko Maracci dell’Università di Pisa referente del progetto vincitore – un evento che ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti in prima persona in diverse attività matematiche significative, partendo spesso da argomenti di attualità per mostrare quali possono essere i contributi di un approccio matematico. L’iniziativa prevede laboratori, seminari, lezioni e incontri con docenti e tutor”.
“Per quanto riguarda il settore di lingue, letterature e mediazione linguistica stiamo realizzando un test di orientamento per valutare le competenze di Italiano rivolto anche a studenti e studentesse con disabilità e DSA – aggiunge la professoressa Valeria Tocco dell’Ateneo pisano e responsabile del progetto finanziato – metteremo il test a disposizione a tutte le scuole attraverso la piattaforma del CISIA, il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso”.
I finanziamenti vinti dall’Università di Pisa sono relativi a due bandi del Ministero dell’Università e della Ricerca: il Piano Lauree Scientifiche e il Piano Orientamento e Tutorato. Oltre ai due progetti dove è capofila, l’Ateneo è presente come partner in altri 18 consorzi vincitori che coprono le altre aree disciplinari.
Aiutare studenti e studentesse a scegliere il percorso universitario
L’Università di Pisa è capofila di due progetti nazionali che hanno vinto un finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con l’obiettivo di orientare e aiutare studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori a scegliere il loro percorso universitario e sostenerli nella transizione scuola-università contrastando il fenomeno degli abbandoni degli studi universitari. Gli ambiti interessati sono matematica e lingue, letterature, mediazione linguistica e Pisa guida due consorzi composti rispettivamente da 40 e 36 atenei che hanno ricevuto circa 1milione e 200mila euro e 800 mila euro.
Riconoscendo il ruolo fondamentale delle esperienze scolastiche degli studenti e delle studentesse, entrambi i progetti mirano a sviluppare attorno a questi temi una collaborazione tra scuola e università: parteciperanno almeno 900 istituti su tutto il territorio nazionale. In particolare, verranno coinvolti direttamente gli insegnanti al fine di progettare con loro esperienze didattiche da realizzare nelle classi. Gli obiettivi di orientamento e contrasto al fenomeno degli abbandoni si saldano quindi con l’obiettivo di promuovere percorsi di crescita professionale per gli insegnanti. Il ventaglio delle azioni prevede inoltre la progettazione di strumenti di autovalutazione per gli studenti e iniziative per il miglioramento della didattica universitaria. I due progetti intendono sia realizzare eventi sul territorio, sia elaborare strumenti e supporti informatici.
“A Pisa per esempio organizzeremo verso gennaio febbraio la Settimana matematica – racconta il professore Mirko Maracci dell’Università di Pisa referente del progetto vincitore – un evento che ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti in prima persona in diverse attività matematiche significative, partendo spesso da argomenti di attualità per mostrare quali possono essere i contributi di un approccio matematico. L’iniziativa prevede laboratori, seminari, lezioni e incontri con docenti e tutor”.
“Per quanto riguarda il settore di lingue, letterature e mediazione linguistica stiamo realizzando un test di orientamento per valutare le competenze di Italiano rivolto anche a studenti e studentesse con disabilità e DSA – aggiunge la professoressa Valeria Tocco dell’Ateneo pisano e responsabile del progetto finanziato – metteremo il test a disposizione a tutte le scuole attraverso la piattaforma del CISIA, il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso”.
I finanziamenti vinti dall’Università di Pisa sono relativi a due bandi del Ministero dell’Università e della Ricerca: il Piano Lauree Scientifiche e il Piano Orientamento e Tutorato. Oltre ai due progetti dove è capofila, l’Ateneo è presente come partner in altri 18 consorzi vincitori che coprono le altre aree disciplinari.
Curare l’emicrania senza farmaci con la neurostimolazione
Grazie al progetto europeo TARA coordinato dall’Università di Pisa è in corso di realizzazione il primo prototipo di un neurostimolatore impiantabile per curare l’emicrania senza farmaci. Il dispositivo è simile a un piccolo cilindro dotato di elettrodi che si inserisce sottopelle fra collo e nuca e che tramite una centralina esterna dialoga con una app per gestire e controllare la generazione degli impulsi. Il tutto impiantato senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. Il paziente potrà tramite l’app monitorare il proprio stato di salute e scegliere tra le diverse sequenze di impulsi concordate con lo specialista.
“Come Università di Pisa, oltre a coordinare il progetto – spiega il professore Massimo Piotto del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – abbiamo sviluppato e progettato il chip per la generazione degli impulsi di corrente per gli elettrodi impiantati e collaboriamo alla progettazione e caratterizzazione del chip per l’acquisizione ed elaborazione dei biopotenziali (ECG, EMG)”
TARA (Disrupting the Migraine continuum of care for resource constrained settings) è stato finanziato per un totale di circa 6 milioni di euro dei quali circa 358mila destinati all’Ateneo pisano. Iniziato nel 2022, il progetto dura tre anni e coinvolge un consorzio internazionale e multidisciplinare che comprende esperti sia accademici che aziendali negli ambiti dell’ingegneria elettronica, dell’ingegneria biomedica, dell’informatica e della medicina. Oltre all’Università di Pisa, i partner coinvolti sono nove: Capri Medical (Irlanda), Sensichips srl (Italia), Univerzitetni klinicni center Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgio), Skein-Ukraine (Ucraina), Crowdhelix (Irlanda), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (Regno Unito), Centre for Process Innovation (Regno Unito), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Svizzera).
Massimo Piotto che coordina il progetto è impegnato da più di 20 anni nella ricerca relativa allo sviluppo di sensori integrati, Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS) e interfacce elettroniche per sensori, prima come ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e in seguito come professore associato dell’Università di Pisa. Ha partecipato a numerosi progetti nazionali e internazionali e fa parte del gruppo di ricerca UNIPI “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” del professore Paolo Bruschi come responsabile del laboratorio “Integrated Sensor Systems (ISS)” del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.
Curare l’emicrania senza farmaci con la neurostimolazione
Grazie al progetto europeo TARA coordinato dall’Università di Pisa è in corso di realizzazione il primo prototipo di un neurostimolatore impiantabile per curare l’emicrania senza farmaci. Il dispositivo è simile a un piccolo cilindro dotato di elettrodi che si inserisce sottopelle fra collo e nuca e che tramite una centralina esterna dialoga con una app per gestire e controllare la generazione degli impulsi. Il tutto impiantato senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. Il paziente potrà tramite l’app monitorare il proprio stato di salute e scegliere tra le diverse sequenze di impulsi concordate con lo specialista.
“Come Università di Pisa, oltre a coordinare il progetto – spiega il professore Massimo Piotto del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – abbiamo sviluppato e progettato il chip per la generazione degli impulsi di corrente per gli elettrodi impiantati e collaboriamo alla progettazione e caratterizzazione del chip per l’acquisizione ed elaborazione dei biopotenziali (ECG, EMG)”
Il gruppo di ricerca UNIPI, da sinistra: Massimo Piotto, Andrea Ria, Paolo Bruschi, Francesco Gagliardi, Iacopo Nannipieri, Margherita Scognamiglio
TARA (Disrupting the Migraine continuum of care for resource constrained settings) è stato finanziato per un totale di circa 6 milioni di euro dei quali circa 358mila destinati all’Ateneo pisano. Iniziato nel 2022, il progetto dura tre anni e coinvolge un consorzio internazionale e multidisciplinare che comprende esperti sia accademici che aziendali negli ambiti dell’ingegneria elettronica, dell’ingegneria biomedica, dell’informatica e della medicina. Oltre all’Università di Pisa, i partner coinvolti sono nove: Capri Medical (Irlanda), Sensichips srl (Italia), Univerzitetni klinicni center Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgio), Skein-Ukraine (Ucraina), Crowdhelix (Irlanda), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (Regno Unito), Centre for Process Innovation (Regno Unito), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Svizzera).
Massimo Piotto che coordina il progetto è impegnato da più di 20 anni nella ricerca relativa allo sviluppo di sensori integrati, Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS) e interfacce elettroniche per sensori, prima come ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e in seguito come professore associato dell’Università di Pisa. Ha partecipato a numerosi progetti nazionali e internazionali e fa parte del gruppo di ricerca UNIPI “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” del professore Paolo Bruschi come responsabile del laboratorio “Integrated Sensor Systems (ISS)” del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.
Primo laureato al cdl magistrale in tecnologia e produzione della carta e del cartone
Arriva dal Marocco il primo studente laureato nel nuovo corso di laurea magistrale in “Technology and Production of paper and cardboard”, promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa.
Ayoub Fakhri, 30 anni, già ingegnere biomedico, si è laureato con una tesi sui materiali a base cellulosica proposti per applicazioni nel settore dell’imballaggio, in particolare nell’imballaggio alimentare, tema di grande interesse per le cartiere a fronte delle recenti normative che mirano a ridurre l’impiego della plastica nel settore alimentare. La tesi “Cellulose based substrates for innovative coating: application, properties, and recycling strategies”, ha avuto come supervisora la professoressa Patricia Cinelli e come correlatori il professor Andrea Lazzeri (Planet Bioplastics) e il professor Markus Schmid dell’Università di Albstadt-Sigmaringen (Germania).
Ayoub Fakhri con il professor Frosolini.
Con una perfetta conoscenza sia della lingua italiana, sia della lingua inglese, oltre alle competenze specifiche acquisite nel biennio, Fakhri ha concluso il suo percorso di studi con un contratto a tempo indeterminato già ottenuto da un’importante azienda del settore mesi prima del conseguimento del titolo. “La mia scelta è caduta su questo corso nella speranza che portasse ad una concreta opportunità lavorativa – ha detto Fakhri – ed è esattamente quello che è successo. Anzi, ho iniziato a lavorare prima di terminare la tesi. Il punto di forza di questa laurea è senza dubbio la presenza di docenti aziendali che ti indirizzano già al mondo del lavoro ed è un valore inestimabile”.
Soddisfazione per il primo traguardo raggiunto anche da parte del presidente del corso, professor Marco Frosolini che si è congratulato con lo studente ed ha apprezzato l’argomento della tesi per la sua attualità e interesse.
Un momento della proclamazione.
“La tesi – ha spiegato la relatrice, professoressa Patrizia Cinelli - si è svolta su due laboratori (Università di Pisa, e Albstadt-Sigmaringen in Germania) con la collaborazione di due aziende (Graphic Packaging e Planet Bioplastics) affrontando temi di ricerca inquadrati su due progetti europei in corso, rispettivamente 'Recover', per l’attività relativa alla valorizzazione di sottoprodotti generati nel progetto (chitosano e chitina da insetti, a paragone con quella da crostacei), e 'Preserve' per lo sviluppo di coating sostenibili (base cellulosa, proteine) e le strategie per la rimozione del coating e riciclaggio del substrato cellulosico a fine vita”.
Il corso di laurea magistrale, riservato a laureati in ingegneria, si tiene nelle aule della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca in via San Micheletto, 3, è tenuto in lingua inglese e prevede lezioni tenute da docenti universitari e manager aziendali. Per le informazioni di dettaglio è possibile collegarsi alla pagina Facebook epc.masterdegree, al sito www.epc-masterdegree.it, oppure telefonare alla segreteria didattica di Lucca a Celsius (tel. 0583/469729).
(fonte: Ufficio Stampa Celsius Lucca)
A Anna Ethelwyn Baccaglini-Frank il prestigioso premio UMI-AIRDM “Giovanni Prodi”
È Anna Ethelwyn Baccaglini-Frank, professoressa associata di Matematiche Complementari dell'Università di Pisa, la vincitrice del prestigioso premio «Giovanni Prodi» promosso dall’Unione Matematica Italiana (UMI) e l’Associazione Italiana per la Ricerca in Didattica della Matematica (AIRDM) per premiare il ricercatore under 40 in Didattica della Matematica che, con la propria ricerca, abbia dato un contributo scientifico originale e significativo a livello internazionale.
Il premio, alla prima edizione e a cadenza quadriennale, è intitolato ad una figura prestigiosa: Giovanni Prodi che, sessant’anni fa, da matematico affermato con risultati di eccellenza nel campo dell’Analisi e docente dell’Università di Pisa, è stato praticamente il fondatore della ricerca in Didattica della Matematica.
Il riconoscimento è stato conferito alla professoressa Baccaglini-Frank stamani, 4 settembre 2023, nella splendida cornice del Teatro Verdi, in occasione della giornata di apertura del XXII Convegno dell’Unione Matematica Italiana ospitato dal nostro Ateneo in collaborazione con la Scuola Normale Superiore (https://www.unipi.it/index.php/news/item/26480-convegno-umi-2023-i-matematici-italiani-a-pisa-per-il-xxii-congresso-dell-unione-matematica-italiana) e arriva a coronamento di un’annata densa di riconoscimenti per la ricerca in didattica della matematica dell’Ateneo pisano.
Nelle motivazioni della Commissione, composta da cinque esperti di chiara fama, si riconosce il rigore e la rilevanza degli studi condotti dalla professoressa Baccaglini-Frank così come la significatività a livello internazionale dei risultati di ricerca da lei raggiunti.
“Sono molto contento dell’istituzione e dell’esito di questa prima edizione del Premio Prodi. Il premio è un riconoscimento importante dell’eccellenza nella ricerca in una disciplina vitale per il ruolo della matematica nella società” ha commentato il professor Piermarco Cannarsa, Presidente dell’Unione Matematica Italiana.
“Siamo molto orgogliosi dell'esito della prima edizione del Premio AIRDM-UMI Giovanni Prodi, caratterizzata da un’ampia partecipazione di assoluta qualità, segno dell’ottimo momento della ricerca in Didattica della Matematica in Italia, con tanti giovani ricercatori di prospettiva internazionale – ha commentato la professoressa Giovannina Albano, Presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca in didattica della Matematica - Alla prof.ssa Anna Baccaglini-Frank faccio le mie più vive congratulazioni per il prestigioso riconoscimento che certifica l’eccellenza dei suoi studi. Studi che hanno portato risultati significativi e originali, riconosciuti ampiamente al livello internazionale, e caratterizzati dal fondamentale equilibrio tra rigore teorico e trasferibilità alla pratica scolastica e alla formazione insegnanti”.
“Come Università di Pisa, siamo felici del prestigioso risultato raggiunto dalla professoressa Anna Baccaglini-Frank che dimostra l’alta qualità della ricerca in Didattica della Matematica del nostro ateneo – ha dichiarato la professoressa Benedetta Mennucci, Prorettrice per la promozione della ricerca dell’Università di Pisa – A nome di tutta la nostra comunità universitaria, desidero esprimere alla professoressa le più sincere congratulazioni per questo importante riconoscimento del suo percorso di ricerca”.
“Sono estremamente onorata di ricevere questo premio, che corona il percorso di ricerca intrapreso fin dal dottorato – ha spiegato raggiante la professoressa Baccaglini-Frank –Sono sempre stata curiosa di capire come ragionano le persone quando fanno matematica, e mi sono appassionata alla ricerca in Didattica della Matematica appena ho conosciuto questa disciplina, provando a venire in Italia e, in particolare, a Pisa proprio per la tradizione di ricerca esistente. Se sono arrivata a vincere questo importante premio è merito soprattutto di chi mi ha insegnato a fare ricerca, a cominciare dalla mia relatrice della tesi di dottorato, e a tutte quelle persone da cui ho imparato qualcosa nelle preziose esperienze avute in Italia e all’estero. Vorrei anche ringraziare i colleghi, docenti e amministrativi, del mio Dipartimento per il continuo supporto dato fin dal mio arrivo."
A Anna Ethelwyn Baccaglini-Frank il prestigioso premio UMI-AIRDM “Giovanni Prodi”
È Anna Ethelwyn Baccaglini-Frank, professoressa associata di Matematiche Complementari dell'Università di Pisa, la vincitrice del prestigioso premio «Giovanni Prodi» promosso dall’Unione Matematica Italiana (UMI) e l’Associazione Italiana per la Ricerca in Didattica della Matematica (AIRDM) per premiare il ricercatore under 40 in Didattica della Matematica che, con la propria ricerca, abbia dato un contributo scientifico originale e significativo a livello internazionale.
Il premio, alla prima edizione e a cadenza quadriennale, è intitolato ad una figura prestigiosa: Giovanni Prodi che, sessant’anni fa, da matematico affermato con risultati di eccellenza nel campo dell’Analisi e docente dell’Università di Pisa, è stato praticamente il fondatore della ricerca in Didattica della Matematica.
Il riconoscimento è stato conferito alla professoressa Baccaglini-Frank stamani, 4 settembre 2023, nella splendida cornice del Teatro Verdi, in occasione della giornata di apertura del XXII Convegno dell’Unione Matematica Italiana ospitato dal nostro Ateneo in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e arriva a coronamento di un’annata densa di riconoscimenti per la ricerca in didattica della matematica dell’Ateneo pisano.
Nelle motivazioni della Commissione, composta da cinque esperti di chiara fama, si riconosce il rigore e la rilevanza degli studi condotti dalla professoressa Baccaglini-Frank così come la significatività a livello internazionale dei risultati di ricerca da lei raggiunti.
“Sono molto contento dell’istituzione e dell’esito di questa prima edizione del Premio Prodi. Il premio è un riconoscimento importante dell’eccellenza nella ricerca in una disciplina vitale per il ruolo della matematica nella società” ha commentato il professor Piermarco Cannarsa, Presidente dell’Unione Matematica Italiana.
“Siamo molto orgogliosi dell'esito della prima edizione del Premio AIRDM-UMI Giovanni Prodi, caratterizzata da un’ampia partecipazione di assoluta qualità, segno dell’ottimo momento della ricerca in Didattica della Matematica in Italia, con tanti giovani ricercatori di prospettiva internazionale – ha commentato la professoressa Giovannina Albano, Presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca in didattica della Matematica - Alla prof.ssa Anna Baccaglini-Frank faccio le mie più vive congratulazioni per il prestigioso riconoscimento che certifica l’eccellenza dei suoi studi. Studi che hanno portato risultati significativi e originali, riconosciuti ampiamente al livello internazionale, e caratterizzati dal fondamentale equilibrio tra rigore teorico e trasferibilità alla pratica scolastica e alla formazione insegnanti”.
“Come Università di Pisa, siamo felici del prestigioso risultato raggiunto dalla professoressa Anna Baccaglini-Frank che dimostra l’alta qualità della ricerca in Didattica della Matematica del nostro ateneo – ha dichiarato la professoressa Benedetta Mennucci, Prorettrice per la promozione della ricerca dell’Università di Pisa – A nome di tutta la nostra comunità universitaria, desidero esprimere alla professoressa le più sincere congratulazioni per questo importante riconoscimento del suo percorso di ricerca”.
“Sono estremamente onorata di ricevere questo premio, che corona il percorso di ricerca intrapreso fin dal dottorato – ha spiegato raggiante la professoressa Baccaglini-Frank –Sono sempre stata curiosa di capire come ragionano le persone quando fanno matematica, e mi sono appassionata alla ricerca in Didattica della Matematica appena ho conosciuto questa disciplina, provando a venire in Italia e, in particolare, a Pisa proprio per la tradizione di ricerca esistente. Se sono arrivata a vincere questo importante premio è merito soprattutto di chi mi ha insegnato a fare ricerca, a cominciare dalla mia relatrice della tesi di dottorato, e a tutte quelle persone da cui ho imparato qualcosa nelle preziose esperienze avute in Italia e all’estero. Vorrei anche ringraziare i colleghi, docenti e amministrativi, del mio Dipartimento per il continuo supporto dato fin dal mio arrivo."
Oltre 350 scienziati italiani e stranieri riuniti a Pisa per il 73° congresso della Società Italiana di Fisiologia
Da mercoledì 6 settembre a venerdì 8 settembre oltre 350 scienziati italiani e stranieri saranno a Pisa per condividere i più recenti progressi nel campo della Fisiologia con letture magistrali, incontri e tavole rotonde. Si terrà nel Palazzo della Sapienza il 73° Congresso della Società Italiana di Fisiologia (SIF)organizzato dall’Università di Pisa, con la partecipazione della Scuola Normale Superiore, della Scuola Superiore Sant'Anna e del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Fondata nel 1947, la SIF è una società scientifica a cui afferiscono le principali eminenze italiane nel campo della ricerca sui meccanismi molecolari, cellulari e tissutali alla base delle funzioni vitali dell'uomo e degli animali. L’Università di Pisa vanta un legame stretto con la SIF, la cui fondazione è nata dall’iniziativa del professor Igino Spadolini, allora ordinario a Pisa. Il legame è proseguito con la Scuola di Fisiologia del professor Giuseppe Moruzzi che, con i suoi prestigiosi allievi, ha reso Pisa una delle sedi storiche della Fisiologia italiana.
Il Congresso inizierà con il saluto delle autorità accademiche e cittadine per poi proseguire con la conferenza inaugurale dal titolo “The eloquent retinal ganglion cells” tenuta da Vittorio Porciatti (Miami). Nelle due giornate successive, seguiranno la pH Lecture di Giovanni Cecchi (Firenze) “Tartini’s third tone, coclear distorsion and violin combination tones”, la Herlitzka Lecture di Michela Matteoli (Milano) “How the immune system affects the synapse”, la Plenary Lecture di Dora Angelaki (New York) “Views on naturalistic tasks in neuroscience: flexible neural coding during visually guided navigation” e laRuzzier Lecture di Bente Klarlund Pedersen (Copenhagen) “Exercise as medicine in a translational perspective: the role of myokines”.
L’organizzazione delle attività congressuali, patrocinate dalle maggiori istituzioni locali e sponsorizzate da importanti aziende italiane e straniere, ha dedicato particolare interesse verso la promozione della parità di genere e il coinvolgimento attivo dei giovani ricercatori. A tal proposito, nell’ambito del LXXIIICongresso SIF, Pisa ospiterà per la prima volta nella storia della Società il “Young Physiologists meeting”, un’assemblea dei Fisiologi under 40 dedicata al networking e alla condivisione come capisaldi della crescita scientifica ed accademica dei giovani ricercatori.
Il convegno si concluderà con la Assemblea dei Soci durante la quale verrà consegnato il “Premio SIF 2023” a un giovane Fisiologo italiano particolarmente distintosi nella ricerca scientifica, e assegnati i premi “migliore presentazione orale” e “miglior poster”.
Grazie al patrocinio del Comune di Pisa e della Fondazione Pisa, la chiusura del LXXIII Congresso SIF avrà luogo nella cornice degli Arsenali Repubblicani con uno spettacolo aperto al pubblico della Associazione Sbandieratori e Musici presieduta da Antonio Pucciarelli che precederà la cena sociale.
Sede Unipi a Tashkent: cresce l’offerta formativa del progetto di cooperazione con l’Uzbekistan
Va ad ampliarsi l’offerta formativa della sede che Università di Pisa ha attivato attraverso il suo Dipartimento di Scienze della terra a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, in collaborazione con la University of Geological Sciences (UGS) del Paese asiatico. Con una firma tra il rettore Riccardo Zucchi, il viceministro dell’Industria mineraria e della Geologia uzbeko, Azam Alisherovich Kodirhodjaev, e il direttore del Branch Unipi di UGS, Numonbek Rustamovich Dalimov, è stato formalizzato un accordo che prevede un ampliamento del progetto di cooperazione con l’Uzbekistan, che nello scorso giugno, dopo l’accreditamento ufficiale da parte dell’ANVUR (il primo per una sede estera di una Università italiana), ha portato alla nascita di un corso di laurea in Geologia con già cinquanta studenti iscritti.
Come si legge nel nuovo accordo, l’Università di Pisa e la University of Geological Science intendono sviluppare un "Double degree MSc in Geology" (laurea magistrale con doppio titolo in Geologia), basata sui rispettivi attuali programmi di laurea magistrale in Geologia. Il programma con doppio titolo sarà insegnato in inglese in conformità alle normative del Ministero dell'Università e della Ricerca italiano e del Ministero dell'Università dell'Uzbekistan, in modo che il titolo rilasciato sia riconosciuto come una laurea magistrale valida sia in Italia che in Uzbekistan.
Le due università intendono inoltre ampliare il programma di laurea triennale in Geologia con l’aggiunta di un “curriculum ambientale” focalizzato su materie specifiche di quel settore. Il titolo rilasciato sarà lo stesso del programma di Geologia e pertanto sarà riconosciuto come valido sia in Italia che in Uzbekistan.
Su richiesta del Ministero e della University of Geological Sciences, inoltre, le parti intendono istituire un “Foundation Year” dell'Università di Pisa propedeutico per studenti dei paesi dell'Asia centrale che vogliono completare il loro 12° anno di istruzione per avere la possibilità di iscriversi a un’università in Italia o in altri paesi dell’Unione Europea.
Con l’intento di promuovere la ricerca scientifica e la formazione degli studenti in uno dei principali paesi dell’Asia centrale, la collaborazione tra Università di Pisa e Università dell’Uzbekistan è un progetto unico nel suo genere in Italia. Durante una recente visita in Italia, il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev, incontrando il rettore Riccardo Zucchi, ha mostrato grande apprezzamento per la cooperazione internazionale avviata con l’Università di Pisa, sottolineando l’importanza della geologia per lo sviluppo del suo Paese.
Alla firma dell’accordo in rettorato erano presenti il rettore Riccardo Zucchi, Azam Alisherovich Kodirhodjaev, Deputy Minister of the Ministry of Geology and Mining Industry, Numonbek Rustamovich Dalimov, Operations Manager of the UniPi Branch at UGS, Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Frida Scarpa, assessora ai Rapporti con le istituzioni universitarie del Comune di Pisa, Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario, Giovanni Federico Gronchi, prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali, Giovanni Paoletti, prorettore per la didattica, Luca Pandolfi, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, i professori Sergio Rocchi, Francesco Marcelloni, Marco Abate, Giovanni Sarti, la professoressa Roberta Moruzzo e la responsabile dell’Unità cooperazione internazionale Paola Cappellini.