L’Ordine del Cherubino per undici docenti dell’Ateneo
Venerdì 19 aprile, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, undici docenti sono stati insigniti dell'Ordine del Cherubino, l'onorificenza assegnata dall'Università di Pisa ai professori che hanno contribuito ad accrescere il prestigio dell'Ateneo per i loro particolari meriti scientifici e culturali o per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell'Ateneo. La cerimonia è stata aperta dall'intervento del rettore Massimo Augello, che nell'occasione ha anche nominato sei professori emeriti.
Quest'anno i professori insigniti dell'Ordine del Cherubino sono stati Marco Pasquali, Marco Santochi, Eleuterio Ferrannini, Walter Grassi, Alfonso Maurizio Iacono, Sonia Senesi, Paolo Rossi, Roberto Barbuti, Claudio Palazzolo, Manuela Giovannetti, Bruno Mazzoni.
La nomina a professore emerito mira a dare rilievo pubblico a questa figura, caratterizzata in modo particolare per i contributi rilevanti e originali dati nel campo scientifico, didattico e accademico. I nuovi docenti emeriti sono Aldo Balestrino, Remo Bodei, Umberto Laffi, Andrea Maggiolo Schettini, Pietro Menotti, Marco Nuti.
Arte botanica nel terzo millennio
"Arte botanica nel terzo millennio" è il titolo della mostra che si inaugura al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi a Pisa sabato 20 aprile alle 17,30. La mostra, che resterà aperta sino al 15 luglio, presenta opere di molti dei più brillanti e raffinati artisti contemporanei.
Il percorso espositivo si apre con i riferimenti alla lezione di Rory McEwen, Margaret Mee e Margaret Stones, che alla metà del '900 seppero indicare la modernità della pittura botanica in termini di sensibilità artistica e descrizione scientifica.
Seguono poi oltre 150 opere che, con una sorprendente varietà di soluzioni linguistiche e tecniche, testimoniano l'ampia gamma descrittiva e interpretativa con cui gli artisti riescono a restituire la complessità del mondo naturale, fornendo un quadro complessivo di un fenomeno che investe problematiche legate alle varietà sistematiche, alla biodiversità e all'ambiente. Il visitatore potrà ammirare una significativa selezione di opere provenienti dalla collezione londinese di Shirley Sherwood, la più importante e prestigiosa raccolta di autori contemporanei, oltre ad un nucleo di opere di artisti brasiliani e un'ampia panoramica di artisti italiani.
Il percorso si conclude con alcuni protagonisti della scena artistica contemporanea che hanno rivolto al tema una significativa attenzione. Dalle attente meditazioni sulle tecniche e sui maestri dei secoli passati, alle coraggiose sperimentazioni grafiche e materiche che uniscono dipinti e tempere a fotografie, collage, video e istallazioni, sarà così proposto un viaggio di suggestioni ed emozioni in uno splendido giardino di arte e di scienza.
Agli inizi del terzo millennio, la pittura botanica costituisce un ambito di espressione artistica di sorprendente vitalità. In una continuità con la tradizione che sin dal Rinascimento ha inaugurato, con il genio di Leonardo e Dürer, una nuova visione e interpretazione del mondo naturale, passando nei secoli attraverso l'opera di grandi artisti europei come Jacopo Ligozzi, Maria Sibylla Merian, Nicolas Robert o Pierre-Joseph Redouté, l'universo del fiore rappresenta uno dei motivi più forti e affascinanti della ricerca artistica.
La descrizione visiva di una pianta, di un petalo o di una foglia, unificando la qualità estetica del gesto artistico ad un preciso interesse scientifico e naturalistico, costituisce ancora oggi il mezzo privilegiato dai botanici per illustrare peculiarità morfologiche e sistematiche, anche a dispetto degli esiti più sofisticati offerti dalle moderne tecnologie di riproduzione.
Come testimoniato dall'attività di grandi istituzioni scientifiche internazionali (Royal Botanic Gardens, Kew, London; The New York Botanical Garden; Jardim Botânico do Rio de Janeiro; The Royal Horticultural Society, London) e dalla specificità di collezioni di altissimo profilo e prestigio (Shirley Sherwood Collection, London; Oak Spring Garden Library di Rachel Mellon, Virginia, USA; Hunt Institute for Botanical Documentation, Pittsburgh, USA) l'esercizio grafico e pittorico sulla natura nasce e si rafforza nel dialogo con la scienza per arrivare a straordinari esiti di qualità espressiva e varietà stilistica.
La mostra Arte botanica nel terzo millennio intende dunque documentare, in una dilatata dimensione geografica e nella caratterizzazione dei diversi ambiti naturalistici locali, le ricerche più recenti e affascinanti.
Donne e cibo: risorsa, salute, immagine
"Alimentazione e qualità della vita. Donne e cibo: risorsa, salute, immagine" è titolo del libro che sarà presentato venerdì 19 aprile alle 14,30 nell'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa. Il volume è curato da Annalaura Carducci, Adriana Ciurli e Irene Giorgi ed è pubblicato nella collana della Pisa University Press "Studi di genere e pari opportunità" diretta dalla professoressa Rita Biancheri. Alla presentazione interverranno i professori Rossano Massai, Manuela Giovannetti e Rita Biancheri insieme all'assessore della Provincia di Pisa Giacomo Sanavio e ad Alfredo Quinones Galvan, dirigente medico metabolismo e nutrizione del CNR.
Difendere le piante dagli organismi nocivi
"Le nuove frontiere della difesa delle piante dagli organismi nocivi". E' questo il tema della giornata di studio organizzata dalla sezione Centro-Ovest dell'Accademia dei Georgofili che si svolgerà venerdì 19 aprile dalle 9,00 al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa in via del Borghetto.
La difesa delle piante dagli organismi nocivi è un argomento di stringente attualità per numerosi motivi. I relatori della giornata di studio forniranno gli elementi conoscitivi, scientifici e tecnici, utili a avviare un dibattito mirato a approfondire le prospettive della materia. Da un lato infatti gli scambi commerciali favoriscono la diffusione di patogeni e parassiti, complicando sempre più il quadro sanitario delle nostre specie coltivate e forestali. Ne sono drammatici esempi di questi ultimi anni l'introduzione della batteriosi dell'actinidia, del "cimicione" del pino e del "punteruolo rosso" delle palme. Dall'altro lato le normative sull'impiego di fitofarmaci finalizzate a garantire la sicurezza degli operatori, dei consumatori e dell'ambiente sono sempre più stringenti. L'arsenale chimico odierno è infatti profondamente diverso da quello del passato, anche recente, e l'elemento centrale di questo nuovo quadro operativo è il PAN, il Piano d'Azione Nazionale per l'uso "sostenibile" dei prodotti per la difesa delle piante.
La maglietta 'smart' che cura la mente
È una T-shirt intelligente, tessuta con sensori ed elettrodi in grado di monitorare lo stato emotivo dei pazienti psichiatrici, che a breve sarà testata in tre centri clinici a Pisa, Strasburgo e Ginevra su persone affette da disturbi bipolari: dopo XX anni di studio, è arrivato alla fase di sperimentazione PSYCHE (Personalised monitoring SYstem for Care in Mental HEalth), il progetto europeo coordinato dal Centro di Ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa a cui partecipano dieci partner europei multidisciplinari, provenienti da Italia, Svizzera, Francia, Germania, Spagna e Irlanda, tra cui università, aziende private, centri di ricerca e ospedali.
"Lo scopo principale del progetto è lo sviluppo di una piattaforma multisensoriale e multi-parametrica basata su substrati tessili e dispositivi indossabili per il monitoraggio a breve e lungo termine di pazienti - spiega Enzo Pasquale Scilingo, ricercatore del Centro Piaggio e coordinatore della ricerca - In questo modo si va a creare uno strumento di supporto al medico psichiatra nella diagnosi della malattia, ma anche e soprattutto nella prognosi, nella risposta al trattamento farmacologico e nella prevenzione di episodi maniaco-depressivi".
La visione di PSYCHE propone un approccio innovativo alla gestione della malattia mentale: i pazienti inclusi nello studio vengono dotati di una piattaforma costituita da uno smartphone e una maglietta sensorizzata. La maglietta, confortevole e completamente realizzata in tessuto con elettrodi e sensori integrati nel substrato tessile, rappresenta un'innovativa tecnologia sviluppata da una società con sede al Polo Scientifico e Tecnologico di Navacchio, Smartex S.r.l., con cui l'Università di Pisa ha una collaborazione di lungo corso.
"Durante lo studio, al paziente viene chiesto di indossare la maglietta due volte la settimana per un periodo di follow-up di 14 settimane - continua Scilingo - La maglietta sensorizzata consente l'acquisizione sia di parametri fisiologici quali l'elettrocardiogramma (ECG) e la frequenza respiratoria, sia di parametri comportamentali quali il movimento e la postura. Due volte la settimana, qualche ora prima di andare a letto, il paziente indossa la maglietta e utilizza lo smartphone per registrare la propria voce, compila test psicologico/cognitivi, e annota il proprio stato emotivo. Durante la notte, poi, la maglietta continua a registrare i dati fisiologici". La mattina seguente, attraverso lo smartphone, tutti i dati acquisiti verranno inviati a un database centralizzato sul quale è implementato un sistema di datamining in grado di fare un'analisi multivariata utilizzando parametri fisiologici, voce, analisi del sonno e parametri comportamentali, con lo scopo di identificare e predire lo stadio della malattia.
Un altro scopo del progetto è inoltre agevolare il processo di comunicazione e feedback verso il paziente attraverso un rapporto costante e diretto tra il medico e lo stesso. "Tale processo è supportato e agevolato dallo smartphone abilitato a ricevere comunicazioni da un portale web a cui il medico può accedere - conclude Scilingo - Lo scambio di informazioni serve a facilitare l'interazione medico-paziente e allertare i medici o gli operatori professionali in casi di ricaduta o durante il verificarsi di episodi critici".
Convegno internazionale sul poeta e drammaturgo spagnolo Luis de Góngora
Al via un convegno internazionale sul grande poeta e drammaturgo spagnolo Luis de Góngora. "La Edad del Genio: España e Italia en tiempos de Góngora" è il frutto della collaborazione tra l'Università Pompeu Fabra di Barcellona e il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa ed è il secondo appuntamento internazionale promosso dal gruppo di ricerca "Todo Góngora". I lavori cominceranno giovedì 18 aprile a Palazzo Matteucci in piazza Torricelli a Pisa e si concluderanno sabato 20.
La scelta della sede pisana è stata dettata dall'esigenza di indagare e approfondire i molteplici rapporti che legano l'opera del grande poeta barocco e la coeva cultura italiana. Da qui la prospettiva interdisciplinare del convegno il cui programma prevede interventi di specialisti italiani e spagnoli dell'opera di Góngora e di studiosi di letteratura italiana del Seicento.
Satelliti spaziali: allo studio un sistema di propulsione «green» ispirato agli insetti
Rivoluzionare i sistemi finora utilizzati per la propulsione dei satelliti e delle sonde spaziali grazie a carburanti "green" e traendo ispirazione dal mondo animale. E' questo l'obiettivo del progetto europeo PulCheR (Pulsed Chemical Rocket with green high performance propellants), finanziato con circa due milioni e mezzo di euro nell'ambito del 7° Programma Quadro. PulCheR, che ha preso avvio a gennaio 2013 e durerà tre anni. Il progetto è coordinato da ALTA SpA, uno spin-off dell'Università di Pisa, e conta otto partner internazionali fra cui il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Ateneo pisano.
"Le competenze chimiche all'interno del progetto riguardano la progettazione e la preparazione di catalizzatori adatti a propulsori sia monopropellente che bi-propellente", ha spiegato la professoressa Daniela Belli dell'Università di Pisa, che lavora a PulCheR insieme al professor Luca Labella con la collaborazione della dottoressa Sara Dolci.
Lo scopo di Pulcher è di sviluppare dei razzi che utilizzino propellenti più ecologici rispetto a quelli attualmente usati (alcuni dei quali, come l'idrazina, hanno un alto potenziale tossico e cancerogeno) e che allo stesso tempo mantengano elevate prestazioni del motore. Per fare questo i ricercatori hanno tratto ispirazione dal comportamento da un insetto, il coleottero bombardiere che per difendersi da ragni e formiche espelle ad intermittenza una miscela bollente che deriva dalla decomposizione dell'acqua ossigenata prodotta da ghiandole che ha nell'addome.
"Con PulCheR – ha concluso Daniela Belli - vogliamo realizzare un sistema di propulsione analogo in cui la spinta sia generata da tanti piccoli impulsi che si ottengono iniettando a bassa pressione e ad alta frequenza i propellenti nella camera di combustione".
«L’infinito istante», la mostra fotografica del CRDU dell’Università di Pisa
Sabato 13 aprile, alle ore 16.30, nell'atrio di Palazzo Vitelli in Lungarno Pacinotti 44, si inaugura la mostra fotografica «L'infinito istante», frutto dei lavori dei partecipanti al Corso di Educazione all'Immagine Fotografica organizzato dal CRDU, il Circolo Ricreativo dei Dipendenti dell'Università di Pisa. Settanta fotografie in bianco nero di grande formato testimoniano la qualità degli insegnamenti di questa scuola, che è la più grande e completa della Toscana e una delle prime a livello nazionale. Tutti gli appassionati di fotografia sono invitati.
L'Ateneo ha attivato uno Sportello dedicato agli studenti dislessici
Sono numeri limitati, ma in decisa crescita, quelli dello Sportello dedicato agli studenti dislessici e con disturbi specifici di apprendimento che l'Università di Pisa ha attivato da alcuni mesi. I primi dati, ancora parziali, sono stati presentati durante il convegno su "Dislessia evolutiva e apprendimento della lingua straniera", organizzato dall'Università e dal Centro Linguistico d'Ateneo, che si è svolto mercoledì 10 aprile 2013 nell'Aula Magna di Scienze. Nell'ambito dell'incontro è stata anche presentata la testimonianza di una studentessa, Silvia Bellucci, che ha raccontato le difficoltà affrontate durante il suo percorso di formazione, che a un certo punto l'avevano indotta all'idea di abbandonare gli studi, fino alla scelta rivolgersi allo Sportello dell'Ateneo. "Le difficoltà provocate dalla dislessia - ha concluso Silvia - possono essere superate con il giusto metodo e con l'applicazione, oltre che con il sostegno di persone e strutture specialistiche, in modo che ogni persona possa esprimersi ed essere valutata sulla base delle sue effettive capacità".
Lo Sportello, voluto dai prorettori per la Didattica, Paolo Mancarella, e per gli Studenti, Rosalba Tognetti, si basa sull'esperienza maturata a partire dall'inizio degli anni 2000 in alcune università italiane ed è nato al termine di una sperimentazione avviata da diversi anni all'interno del Centro di ascolto dell'Ateneo. Attualmente il servizio si avvale di due operatori, che lavorano in collaborazione con l'Istituto Stella Maris di Calambrone. La collaborazione del prestigioso Istituto riguarda anche la possibilità di effettuare una visita per la diagnosi e la certificazione della dislessia.
Lo Sportello ha l'obiettivo di gestire le problematiche legate alla dislessia, attraverso un tipo di supporto sia psicologico che pratico. In particolare, si occupa degli interventi di mediazione con i docenti in vista degli esami orali o scritti, del tutorato specifico per le attività didattiche (per esempio, la redazione di appunti e la registrazione delle lezioni), delle informazioni sulle procedure di immatricolazione e sui test d'ingresso, degli incontri individuali di consulenza didattica e del supporto tramite ausili tecnologici di compensazione. Sono stati inoltre formati otto tutor/studenti della graduatoria part-time che collaborano con il servizio.
La dislessia evolutiva (DE) è un quadro clinico caratterizzato da una difficoltà nell'acquisizione della lettura che si associa frequentemente a difficoltà di altre abilità scolastiche di tipo strumentale (scrittura, calcolo), nell'ambito di capacità cognitive generali nella norma. La lettura delle persone con dislessia risulta molto lenta e faticosa e non raggiunge l'automaticità propria di questa funzione, ostacolando la loro attività di studio. In molti casi la difficoltà di lettura e scrittura non viene riconosciuta come caratteristica neurobiologica della persona e viene attribuita a mancanza di impegno dello studente con conseguenze spesso molto negative sulla carriera scolastica e sulla stima di sé, limitando le potenzialità di sviluppo dell'individuo anche in ambito lavorativo. Nei casi non riconosciuti e quindi non correttamente affrontati, queste difficoltà si traducono frequentemente in un abbandono scolastico, o nella scelta di un percorso formativo e poi di attività lavorative decisamente inferiori alle reali capacità dell' individuo. Senza dimenticare che spesso in questi soggetti si registra un'aumentata incidenza di disturbi psicopatologici associati, per esempio depressione e ansia.
Proprio per affrontare questi problemi, operando innanzitutto per diffondere la conoscenza del fenomeno della dislessia, l'Università di Pisa si è impegnata da quest'anno accademico per attivare lo Sportello Dislessia, situato al Polo Fibonacci in Largo Bruno Pontecorvo 3, cui ci si può rivolgere scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 050/2213434 o 050/2213609.
Pisa ricorda Tristano Bolelli
Sabato 13 aprile Pisa ricorda Tristano Bolelli, glottologo e professore emerito dell'Università di Pisa scomparso nel 2001, con un convegno organizzato alla Scuola Normale Superiore e l'intitolazione di una piazza nel centro storico della città. L'evento è promosso da Comune di Pisa, Università di Pisa, Scuola Normale, Rotary Club Pisa e Accademia Nazionale dei Lincei. «Tristano Bolelli ha rappresentato una figura di studioso e intellettuale che ha sempre cercato di coniugare il rigore degli studi con la libertà, intesa come terreno necessario per fare ricerca scientifica - ricorda il rettore Massimo Augello - Bolelli è stato un instancabile promotore di cultura, sempre attento alle esigenze dei giovani, ideatore di iniziative volte alla loro formazione e convinto sostenitore del programma delle borse di studio, nel quale vedeva uno straordinario strumento per favorire il confronto delle culture nazionali e l'affermazione di uno spirito internazionale di tolleranza e comprensione».
La giornata si aprirà alle ore 10 nella Sala Azzurra della Scuola Normale con i saluti di Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale, Massimo Augello, rettore dell'Università di Pisa, Antonio Pieretti, presidente della Fondazione Premio Galilei, e Franco Angotti, governatore del Distretto Rotary 2070. Seguiranno gli interventi di Marco Mancini, presidente della C.R.U.I., che traccerà la figura di «Tristano Bolelli linguista», Romano Lazzeroni, Accademico dei Lincei, con il ritratto di «Tristano Bolelli Linceo» e Saverio Sani, presidente del Rotary Club Pisa, che parlerà di «Tristano Bolelli Rotariano». Dopo le conclusioni di Paolo Ghezzi, vice sindaco di Pisa, alle ore 12 si terrà la cerimonia d'intitolazione della "Piazzetta Tristano Bolelli" (da via Consoli del Mare a piazzetta Vallerini). Seguirà un aperitivo nel cortile della Scuola Normale.
Tristano Bolelli nasce a Bologna nel 1913. Dopo aver insegnato Glottologia a Roma (1942) si trasferì all'Università di Pisa dove svolse tutta la sua carriera accademica. Fu direttore dell'Istituto di Glottologia dal 1948, quando successe al suo maestro Clemente Merlo, fino al 1983, anno in cui l'Istituto confluì nel dipartimento di Linguistica, che ha portato il suo nome dal 2001 fino allo scorso settembre, quando è entrato in vigore il nuovo assetto dell'Università. È stato vicedirettore della Scuola Normale Superiore, di cui era stato alunno e direttore delle riviste "L'Italia dialettale" e "Studi e saggi linguistici". Fu insignito della Medaglia d'oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte, dell'Ordine del Cherubino, della Medaglia del Presidente della Repubblica nell'ambito del Premio Pisa e del Campano d'oro. È stato inoltre Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei e Membro dell'Institut de France. Fondò nel 1962 il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Italiani di cui fu presidente a vita. È autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche nel campo della linguistica indoeuropea, romanza e generale, fra le quali si annoverano molti lavori riguardanti la dialettologia italiana e le minoranze linguistiche in Italia, tra cui il "Dizionario dei dialetti d'Italia".