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unipi logoNei giorni in cui sui giornali emergono storie e problematiche relative agli studenti transgender, l'Università di Pisa tiene a sottolineare il proprio impegno nell'affrontare questo tipo di tematiche, ricordando un significativo traguardo raggiunto dall'Ateneo pochi mesi fa. Dopo aver ricevuto numerose richieste per la ristampa dei diplomi di laurea da parte di studenti che avevano proceduto alla rettificazione dell'attribuzione di sesso, lo scorso giugno l'Ufficio legale dell'Università di Pisa ha inoltrato un'interrogazione al Garante per la protezione dei dati personali, chiedendo che sulla ristampa non comparisse l'annotazione in calce al diploma che riportava la sentenza e il nuovo nome dell'interessato, come previsto dalla normativa. Con il provvedimento 341 del 15 novembre 2012, il Garante ha accolto la modalità proposta dall'Università di Pisa: in presenza di una sentenza del tribunale passata in giudicato, il diploma di laurea potrà essere ristampato con i nuovi dati anagrafici, escludendo l'annotazione della sentenza che motiva la ristampa.

"Per il nostro Ateneo è stato un successo – commenta Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti – Dopo il provvedimento, il Garante per la privacy ha prescritto alle altre università italiane l'adozione della soluzione proposta dall'Università di Pisa e ha inoltre ritenuto di dover trasmettere il provvedimento al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nonché alla Conferenza dei Rettori delle Università italiane".

È invece ancora aperta la questione che riguarda la possibilità di rilasciare il doppio libretto alle persone che hanno iniziato il percorso di transizione per la rassegnazione chirurgica del sesso ex L. 164/82 e che però hanno già modificato il loro aspetto fisico. Anche su questo fronte, l'Università di Pisa è impegnato a trovare una soluzione: già da tempo, è stata inoltrata un'interrogazione al Garante della privacy, in cui si chiede un'indicazione precisa sui provvedimenti da adottare per garantire allo studente la tutela della privacy e in particolare se sia praticabile la soluzione di rilasciare agli studenti transessuali due libretti universitari, uno con i dati anagrafici reali e uno con i dati anagrafici "futuri", indicati dallo studente ma non ancora autorizzati da una sentenza di tribunale.

Il Garante ad oggi non ha fornito una risposta scritta, ma è comunque nostra intenzione proseguire l'iter aperto con questa interrogazione. "Nell'attesa della soluzione "normativa" – conclude la professoressa Tognetti - da parte dell'Università c'è piena disponibilità all'ascolto e alla discussione di questo tipo di problematiche, in linea con la politica di dialogo e interlocuzione con tutti i suoi studenti e nell'ottica di poter trovare insieme soluzioni concrete praticabili".

Venerdì, 08 Marzo 2013 10:52

Didattica e diritto allo studio

Didattica

Regolamento didattico di Ateneo

Regolamento per l'attribuzione degli incarichi di insegnamento (Circolari attuative)

Regolamento sui cultori della materia

Regolamento sull'accesso agli studi ai corsi di laurea coordinati dalla Scuola di Ingegneria

Linee guida Foundation Course

Linee guida per la figura del laureato frequentatore

Linee guida per l'analisi e la diffusione dei risultati e delle conseguenti azioni migliorative

Linee guida per l'attribuzione dei compiti didattici ai professori e ai ricercatori

Linee guida per la programmazione didattica dei corsi di studio

Linee guida Summer School

Linee guida per il rilascio di open badge

Diritto allo studio

Regolamento sulla contribuzione degli studenti per l'anno accademico 2023/2024

Regolamento sulla contribuzione degli studenti per l'anno accademico 2022/2023

Regolamento per l'attribuzione di contributi di mobilità per la preparazione di tesi di laurea all'estero

Regolamento per le collaborazioni part-time degli studenti nei servizi universitari

Regolamento per l'assegnazione di contributi per le attività e i viaggi studenteschi

Carriera studenti

Regolamento per i procedimenti disciplinari agli studenti

Regolamento sul tutorato

Regolamento per le tesi elettroniche

Regolamento per l'attivazione e la gestione delle carriere alias

Formazione post laurea 

Regolamento di Ateneo sul Dottorato di ricerca
(in vigore dal 5 aprile 2022 con decorrenza dal XXXVIII ciclo fatto salvo quanto disposto dall'art. 27 - Norme transitorie e finali)

Regolamento di Ateneo sul Dottorato di ricerca (D.R. anticipazione applicazione proroga senza oneri ex art. 8 comma 6, del DM 226/2021

Regolamento sui Master universitari  (circolare attuativa)

Regolamento recante Bando-tipo in attuazione dell'articolo 15, comma 2, del regolamento sui master universitari

Regolamento di funzionamento delle Scuole di specializzazione di Area Sanitaria

Regolamento della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali

Linee guida per l'attivazione dei corsi di perfezionamento

Linee guida relative ai corsi di dottorato istituiti in convenzione

Borse e premi 

Regolamento per le borse di ricerca

Regolamento per le borse di studio e di approfondimento

Regolamento per l'istituzione e conferimento dei premi di studio

 

Venerdì, 08 Marzo 2013 10:23

Disciplina generale

Etica pubblica e anticorruzione

Codice Etico della Comunità Universitaria Pisana

Codice di autodisciplina su policy e procedure per la protezione dei minori nell’Università di Pisa

Regolamento per la tutela del segnalante di condotte illecite

Regolamento istitutivo la figura del/la Consigliere/a di fiducia per prevenire e contrastare discriminazioni e molestie nei luoghi di lavoro e di studio

Pubblicazione e accesso 

Regolamento per la pubblicazione degli atti di Ateneo

Regolamento di Ateneo sull'Accesso alla documentazione amministrativa (regolamento in corso di revisione)

Regolamento di attuazione della Legge 7 agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi (regolamento in corso di revisione)

Regolamento per la protezione dei dati personali dell'Università di Pisa

Regolamento per l'uso delle risorse informatiche

Regolamenti di funzionamenti degli organi

Consiglio degli Studenti

Commissione Etica di Ateneo

Comitato Unico di Garanzia (CUG)

Comitato Bioetico di Ateneo

Regolamento di Ateneo per il funzionamento del Collegio di Disciplina e per lo svolgimento del procedimento disciplinare nei confronti dei professori e ricercatori universitari

Regolamento per lo svolgimento delle sedute collegiali in modalità telematica

Ambiente e sicurezza

Regolamento d'Ateneo per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

Regolamento per le elezioni dei rappresentanti del personale per la sicurezza nell'Ateneo (R.L.S.)

Regolamento per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti nell’Università di Pisa

Organizzazione

Regolamento per il funzionamento dell'Avvocatura di Ateneo - Direzione Legale

Regolamento per l'istituzione e il funzionamento dell'Unità di monitoraggio dei processi amministrativi

Manuale di gestione del protocollo informatico

Organizzazione dei servizi amministrativi e tecnici di Ateneo

Organizzazione dei servizi tecnici delle strutture didattiche, scientifiche e di servizio

 

 

 

walter ambrosiniWalter Ambrosini, professore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, è stato eletto presidente dell'European Nuclear Education Network (ENEN) durante l'assemblea generale dell'associazione che si è svolta a Vienna il 1 marzo scorso. L'ENEN è stata fondato nel 2003 come spin-off di un progetto finanziato dalla Comunità Europea e attualmente conta 64 membri provenienti da 18 paesi. L'Italia vi è rappresentata dal Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Tecnologica Nucleare (CIRTEN) di cui fanno parte le Università di Pisa, Bologna, Padova, Palermo, "La Sapienza" di Roma e i Politecnici di Milano e Torino.

Walter Ambrosini, toscano, classe 1958, si è laureato in ingegneria nucleare a Pisa nel 1985 e dal 2001 è professore associato di Impianti nucleari. Oltre alla presidenza dell'ENEN, Ambrosini è anche membro dell'American Nuclear Society, dell'Associazione Italiana Nucleare (AIN) e dell'Unione Italiana di Termofluidodinamica.

"L'ENEN - ha spiegato Walter Ambrosini - ha come missione principale la promozione dell'istruzione enennel settore delle applicazioni dell'energia nucleare e per questo favorisce una stretta cooperazione tra le università, i centri di ricerca e gli "stakeholders" (industria ed enti di controllo) di tutta Europa. Il grande numero di organizzazioni che la compongono ne rappresenta un punto di forza, insieme all'elevata qualità degli studi offerti agli studenti di laurea magistrale e di Dottorato. L'Associazione ha inoltre numerosi contatti con istituzioni e reti regionali d'istruzione oltre i confini Europei, cosa che aumenta le possibilità di mobilità offerte a studenti e docenti."

"Tra i risultati importanti ottenuti dall'associazione - ha concluso il professor Ambrosini - e di cui hanno beneficiato recentemente anche molti ingegneri nucleari pisani, vi è il rilascio della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE), assegnata ad ingegneri che abbiano una buona formazione in ingegneria nucleare. Per gli studenti dell'Università di Pisa, che fa parte di ENEN tramite il Consorzio CIRTEN, ricevere la certificazione EMSNE al termine del corso di studio è ormai una consuetudine".

San Pietroburgo Hai sempre nutrito un forte interesse per la diplomazia internazionale ma non hai mai saputo come prenderne parte? Sei stanco di sentirti impotente di fronte alla politica mondiale e vuoi proporre idee nuove e tangibili? La Young Ambassadors Society ti offre un'occasione unica!

Collegandoti al sito http://www.youngambassadorssociety.org/, invia la tua candidatura per partecipare a Y20, l'evento giovanile ufficiale parallelo ai Vertici G20 e G8. Durante i Summits, i giovani più brillanti ed intraprendenti provenienti dai paesi G8/G20 si riuniscono per confrontarsi e dibattere sui principali temi dell'attualità internazionale. Alla fine delle negoziazioni sono chiamati a stendere un Comunicato Finale che viene poi portato sul tavolo dei Capi di Stato durante i relativi Vertici.

YAS è stata nominata unica associazione italiana per il reclutamento della delegazione che rappresenterà l'Italia.

Negli anni precedenti i Summit si sono svolti a Parigi, Vancouver, Washington DC e Puebla (Messico). Quest'anno i vertici, riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Governo Italiano, si svolgeranno a San Pietroburgo dal 17 al 22 giugno.

Il Y20 verterà su temi economici e finanziari. Conta sulla partnership di istituzioni quali: the Russian Presidential Administration, Saint Petersburg International Economic Forum Fund, Saint Petersburg State University, che è anche la location dove si svolgeranno il Summit e le negoziazioni.

Cinque brillanti delegati saranno coinvolti in esaltanti discussioni sul futuro economico del pianeta e in particolare su due grandi aree tematiche:

• Financial and International Monetary system: addressing regulations and reforms;

• Sustainable development: enhancing economic, social and environmental pillars.

Questi due macroargomenti saranno elaborati attraverso l'utilizzo di una piattaforma online, attiva a partire da Aprile 2013, per negoziare l'agenda finale. In questo modo si darà anche l'opportunità ai singoli delegati di essere attivamente coinvolti nel processo di formazione di un comunicato finale innovativo e d'impatto.

I Delegati avranno inoltre l'accesso gratuito al Saint Petersburg International Economic Forum, uno dei maggiori eventi inerenti l'economia globale e il business.

Non perdere l'occasione di essere il protagonista della Diplomazia Mondiale! Hai tempo fino al 31 marzo.

http://www.youngambassadorssociety.org/russia-2013/#more-570 


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( marzo in AteneoUn testimonial d'eccezione per l'8 marzo dell'Università di Pisa. Madeleine Gobeil Noël, giornalista, studiosa e carissima amica di Simone de Beauvoir sarà la protagonista dell'incontro "Sguardi incrociati sul femminile: da Simone de Beauvoir a oggi" che si svolge nell'Aula Magna di Palazzo Matteucci in piazza Torricelli. L'evento si inaugura alle 10 con i saluti del rettore dell'Università di Pisa Massimo Augello, a seguire quindi il dibattito coordinato dalla professoressa Antonietta Sanna con la testimonianza di Madeleine Gobeil Noël e gli interventi di Sandra Teroni dell'Università di Cagliari e di Maria Antonella Galanti prorettore dell'Ateneo pisano. Nel corso della mattinata saranno inoltre proiettati dei frammenti del film intervista "Portrait croisé: Sartre-Beauvoir" realizzato da Madeleine Gobeil Noël nel 1967, insieme al regista Claude Lanzmann.

"E' difficile immaginare oggi lo scandalo che suscitò nel 1949 la pubblicazione de 'Il secondo sesso' di Simone de Beauvoir – ha spiegato Maria Antonella Galanti introducendo le tematiche dell'incontro - A distanza di più di sessanta anni da quel testo che ha rappresentato il punto di partenza della riflessione femminista della seconda metà del XX secolo, è necessario interrogarsi di nuovo sulle questioni che riguardano la differenza di genere e i modelli relazionali emergenti".

"Quello che scriveva Simone oltre sessanta anni fa nel suo libro 'Il secondo sesso' – ha raccontato Madeleine Gobeil Noël – forse vale più oggi che allora: le donne cercano ancora uno spazio per compiersi e non in antagonismo con gli uomini, ma per loro stesse. Una cosa che Simone aveva intuito già allora, un processo che avrà bisogno di tanto tempo".

Ne hanno parlato:

Corriere fiorentino
La Nazione - Pisa
La Repubblica - Firenze
Il Tirreno - Pisa
Cultura - Comune di Pisa
PisaInformaFlash.it
RadioEco

foto risonanzaUn lavoro pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista scientifica Plos ONE dimostra che la rappresentazione mentale di un'azione compiuta da altri è sottesa dallo stesso codice neurale sia in individui vedenti sia in non-vedenti dalla nascita. Ricercatori dell'Università di Pisa, Pavia e Ferrara guidati dal professor Pietro Pietrini (foto in basso a sinistra), direttore dell'Unità operativa di Psicologia clinica dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana, hanno utilizzato la risonanza magnetica cerebrale funzionale (fMRI) per misurare il pattern di risposta nel cervello di un gruppo di individui ai quali venivano mostrati, alternativamente, filmati di azioni compiute da altri, quali il piantare un chiodo o il bussare alla porta, oppure di scene ambientali (il cadere della pioggia o il soffiare del vento). I ricercatori si sono poi chiesti se fosse possibile, partendo dall'analisi della risposta cerebrale, arrivare a capire cosa l'individuo stesse guardando in quel momento.

"Partendo dall'analisi multivariata dei diversi pattern di risposta neuronale della corteccia cerebrale - spiega Emiliano Ricciardi, uno degli scienziati pisani del team di ricerca - il computer ha messo a punto un 'classificatore' capace di discriminare con accuratezza se una persona stesse guardando un'azione o una scena ambientale. Più semplicemente, il computer è riuscito a leggere il pensiero, o meglio, il codice neurale del pensiero". Ma i ricercatori sono andati oltre. Si sono chiesti se il classificatore 'visivo' fosse capace di riconoscere la risposta cerebrale legata alla percezione uditiva di un'azione, quale il sentir bussare alla porta, rispetto ad un suono ambientale quale il cadere della pioggia in individui privi della vista fin dalla nascita e che, pertanto, non avevano alcuna esperienza 'visiva' di azioni o scene ambientali.

Pietrini

Come speravano, il classificatore è stato in grado di predire con buona accuratezza se un individuo, cieco dalla nascita, stesse ascoltando suoni di azioni oppure di rumori ambientali. "Questo studio dimostra che la rappresentazione del mondo esterno, nel nostro cervello, è sottesa da un codice neurale astratto, che non dipende da una singola modalità sensoriale e che anzi si sviluppa identico anche in chi nasce privo della vista" spiega Pietrini. In altre parole, i non vedenti codificano ed elaborano la percezione uditiva di un'azione come se l'avessero 'vista'.

"Con queste nuove metodologie di analisi dell'attività neurale in vivo – conclude Pietrini - stiamo iniziando letteralmente a 'leggere' nella mente delle persone. La speranza - ormai non più solo fantasia - è che con la 'lettura del pensiero' si possa arrivare a mettere a punto sofisticate interfacce cervello-computer che permettano alle persone con gravi disabilità di comandare dispositivi con la forza della mente". (Ufficio Stampa AOUP)

Nube di MagellanoLa misura più accurata di sempre - al livello del 2% - della distanza della grande Nube di Magellano – 163.000 anni luce dalla Terra – è stata ottenuta da un team internazionale di scienziati di cui fa parte anche Pier Giorgio Prada Moroni dell'Università di Pisa. Un risultato molto significativo per la comunità astronomica internazionale, impegnata da decenni a misurare la distanza di oggetti astronomici molto lontani per conoscere la struttura dell'Universo, le sue dimensioni e la sua storia di espansione. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista "Nature" in un articolo dal titolo "An eclipsing binary distance to the Large Magellanic Cloud accurate to two per cent".

"Date le enormi dimensioni in gioco, non è possibile utilizzare un'unica tecnica per misurare le distanze di tutti gli oggetti del cosmo, da quelli che distano pochi minuti luce come il Sole (8 minuti luce) a quelli che distano miliardi di anni luce come i quasar - spiega Prada Moroni, ricercatore al dipartimento di Fisica dell'ateneo pisano, associato all'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e all'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e tra gli autori dell'articolo - Bisogna ricorrere alla cosiddetta scala delle distanze, in cui, partendo dalle tecniche applicabili agli oggetti più vicini, si calibrano quelle che riescono ad arrivare a oggetti via via più lontani, un gradino dopo l'altro, fino a raggiungere distanze cosmologiche".

Le Nubi di Magellano, visibili a occhio nudo come due macchie di luce diffusa nel cielo notturno dell'emisfero australe, sono due galassie nane irregolari satelliti della Via Lattea, la galassia in cui viviamo. Il lavoro di ricerca riguarda la maggiore delle due, la Grande Nube di Magellano, una galassia che riveste un ruolo molto importante in astronomia perché costituisce il primo gradino della scala delle distanze extragalattiche, quello più solido e su cui poggiano tutti gli altri a distanze via via più grandi, fino a raggiungere scale cosmologiche.

"La scala delle distanze extragalattiche è ancorata alla distanza della Grande Nube di Magellano, per questo è così importante misurarla con la maggior accuratezza possibile – aggiunge Prada Moroni - Basti pensare che a tutt'oggi la principale sorgente di incertezza sistematica nella determinazione della costante di Hubble, che fornisce il tasso di espansione dell'Universo, è dovuta proprio all'incertezza con cui conosciamo la distanza della Grande Nube di Magellano."

Pier Giorgio Prada MoroniUna delle motivazioni principali per la costruzione del Telescopio Spaziale Hubble fu proprio il miglioramento della precisione delle misure di distanza. Infatti ancora negli anni '80 la costante di Hubble era molto incerta, con valori che variavano di circa un fattore due tra le varie stime. Nei primi anni del nuovo millennio questa incertezza è scesa a un più accettabile 10% grazie proprio al Telescopio Spaziale. Conoscere con precisione il valore della costante di Hubble permette di porre vincoli stringenti ai modelli cosmologici, alla natura dell'ancora misteriosa energia oscura e alla geometria globale dello spazio. Per questo motivo negli ultimi anni si sono moltiplicati gli sforzi per raffinare ulteriormente le misure di distanza. Grazie alle osservazioni descritte nell'articolo su Nature condotte dal team internazionale con vari grandi telescopi in Cile – tra cui quelli dell'ESO (European Organisation for Astronomical Research in the Southern Hemisphere) e il Magellan Clay da 6.5 metri di diametro – l'incertezza sul valore della costante di Hubble è ora scesa al livello del 3%.

Ne hanno parlato:
AnsaScienza.it 
Ansa.it
Tirreno Pisa 
Corriere.it
TirrenoPisa.it 
PisaInformaFlash.it 
il Tempo
 

Pianta di steviaDalla stevia un dolcificante naturale a zero calorie sino a trecento volte più dolce dello zucchero. I ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa, in collaborazione con il Laboratorio UTAGRI-INN del Centro di Ricerche ENEA della Casaccia, stanno studiando la messa a punto di un metodo di estrazione, purificazione e formulazione degli steviol glicosidi a partire da foglie di Stevia rebaudiana Bertoni.

"L''obiettivo – ha spiegato Luciana Angelini, ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee dell'Ateneo pisano – è di ottenere un estratto per il settore alimentare, ma anche per quello farmaceutico, utilizzando tecnologie innovative in modo che possa essere impiegato anche per i prodotti biologici".

Gli estratti attualmente commercializzati sono infatti perlopiù di origine asiatica e non sempre rispondono a criteri di qualità in termini di efficacia e sicurezza. In un articolo in uscita sulla rivista internazionale "Journal of the Science of Food and Agriculture" è stato inoltre messo in evidenza come gli estratti di stevia prodotti secondo le procedure messe a punto dai ricercatori dell'Ateneo pisano siano caratterizzati non solo da un elevato contenuto di composti dolcificanti, ma anche da un elevato potere antiossidante.

Il gruppo di ricerca dell'Università di Pisa è stato il primo ad introdurre in Italia lo studio della stevia negli anni '90. La pianta è infatti originaria della regione di Amambay, nel nord-est del Paraguay, e per secoli è stata utilizzata dalle tribù locali dei Guarani come dolcificante e negli infusi medicinali.

"Gli estratti di stevia – ha detto la professoressa Angelini - rappresentano un'eccellente possibilità per migliorare la dieta di soggetti affetti da varie patologie quali obesità, diabete mellito, malattie cardio-vascolari e carie dentale, e sono un'alternativa naturale ai dolcificanti artificiali come l'aspartame o la saccarina, i cui effetti sulla salute hanno recentemente sollevato molte preoccupazioni".

"Dal 2011, da quando cioè l'uso alimentare degli estratti di stevia è stato ufficialmente approvato in Europa – ha concluso Luciana Angelini – si è aperta la concreta possibilità di realizzare anche in Italia una filiera produttiva, dalla pianta all'estratto, possibilità sulla quale stiamo lavorando in collaborazione con soggetti diversi del mondo agricolo e industriale".

Ne hanno parlato:

LaStampa.it
LaNazione.it
IlTirreno.it
Il Tirreno - Pisa
l'Unità - Toscana
AdnKronos.it
Repubblica.it
IlSecoloXIX.it
GreenReport.it
OgniSette.it
PisaInformaFlash.it

Michele MarroniÈ il professor Michele Marroni il nuovo direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, succeduto a Mauro Rosi da poco nominato direttore dell'Ufficio rischio sismico e vulcanico della Protezione Civile. Michele Marroni, docente di Geologia strutturale, è nato a Pisa nel 1958 e si è laureato in Scienze Geologiche all'Università di Pisa nel 1983. Nell'Ateneo pisano ha ricoperto il ruolo di ricercatore universitario dal 1992 al 1998, di professore associato dal 1998 al 2000 e di professore ordinario dal 2000 ad oggi. Dal 2006 al 2013 è stato vicedirettore del dipartimento di Scienze della Terra.

L'attività di ricerca di Michele Marroni ha come nucleo centrale lo studio dell'evoluzione geodinamica dei bacini oceanici fossili in diverse catene montuose, dalla loro formazione fino alla loro scomparsa. In questo ambito ha svolto ricerche di geologia strutturale e tettonica, spesso come coordinatore di gruppi di ricerca, in Italia (Appennino Settentrionale e Alpi Occidentali) e all'estero. 
Ha partecipato a numerosi progetti di cartografia geologica, sia internazionali che nazionali e ha coordinato progetti di cartografia geologica della Regione Toscana e della Regione Umbria. 


È autore di oltre 100 pubblicazioni e di oltre 30 carte geologiche. Ha curato l'edizione di sei volumi speciali su riviste internazionali. Ha coordinato, tra gli altri, due progetti PRIN a livello nazionale, quattro progetti PRIN a livello locale, un progetto del Ministero degli Affari esteri, un progetto CNR Agenzia 2000 e un progetto del fondo sociale Europeo 2007/2013. Il professor Michele Marroni è stato inoltre titolare di diverse convenzioni di ricerca sia con enti pubblici sia con compagnie private, finalizzate alla realizzazione di carte geologiche e a studi di geologia regionale nel campo dell'esplorazione petrolifera.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
Pisa Today 

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