Con “Dr.Drin” le tecnologie informatiche si mettono al servizio dei malati
È una delle idee di innovazione sociale risultate vincitrici al concorso "La tua idea per il Paese", la competizione promossa dall'Associazione ItaliaCamp in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e 60 università nazionali, che lo scorso fine settimana, nell'ambito degli "Stati Generali del Centro Nord", ha premiato a Verona i migliori progetti tra i 120 presentati. L'idea si chiama "Dr.Drin" ed è stata sviluppata dal team "BioCare Provider" formato da giovani provenienti dall'Università di Pisa e dalla Scuola Superiore Sant'Anna: "Il nostro progetto nasce dal desiderio di mettere le più moderne tecnologie informatiche al servizio dei malati", spiega Francesca Sernissi, laureata in Chimica e tecnologia farmaceutiche e dottore di ricerca all'Università di Pisa. "Oltre a migliorare le condizioni di salute e di vita dei pazienti - in particolare i malati cronici che hanno difficoltà ad assumere regolarmente i farmaci - "Dr.Drin" permette di ottenere al contempo una riduzione della spesa a carico del sistema Sanitario Nazionale".
L'idea di "Dr.Drin" è nata nell'ambito dell'edizione 2011 del PHD Plus, il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa per diffondere lo spirito imprenditoriale tra i dottorandi e stimolare le loro capacità imprenditoriali: "L'idea è stata sviluppata partendo dal concetto che ricordare a un paziente quando assumere i farmaci non è sufficiente", spiega Francesca Sernissi. "Il paziente deve essere innanzi tutto motivato, quindi seguito, e per rispondere a queste esigenze sono stati realizzati un insieme di servizi online e applicazioni, fruibili sia attraverso dispositivi mobili (smartphone e tablet), che da un comune pc".
Ciò che rende Dr.Drin unico è però la possibilità di creare un nuovo canale comunicativo tra medico e paziente in grado di coinvolgere anche i familiari e i caregiver, facilitando il monitoraggio dell'aderenza del paziente alle singole terapie prescrittegli. Nel prossimo futuro Dr.Drin sarà disponibile anche in versione di dispositivo medico, studiato per rispondere alle esigenze di persone tecnologicamente meno esperte.
Il team "BioCare Provider" si compone oggi di 8 validi professionisti dei settori farmaceutico e ICT. A partire dal 2011, il team ha partecipato a varie competizioni (Start Cup Toscana 2011, PhDplus 2011, Il Talento delle Idee 2012) con ottimi risultati e suscitando un interesse sempre crescente, culminato nel raggiungimento della fase finale di Intel Business Challenge Europe 2012, nell'ambito della quale il team si è classificato nei primi 9 posti tra più di 4000 proposte. Oltre a Francesca Sernissi, nel gruppo ci sono Sara Bendinelli, anche lei laureata in Chimica e tecnologia farmaceutiche e dottore di ricerca all'Università di Pisa, Mauro Marinoni, ingegnere informatico attualmente ricercatore a contratto presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Antonio Mancina, laureato in Ingegneria informatica all'Università di Pisa e dottore di ricerca presso la Scuola Sant'Anna, Raffaello Brondi, laureato in Informatica all'Università di Pisa, dottorando presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Filippo Bannò, ingegnere informatico attualmente dottorando presso la Scuola Sant'Anna, Daniele Sartiano, laureato in Informatica attualmente assegnista di ricerca presso il dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, e Christian Castelli, laureato in Comunicazione digitale all'Università di Milano.
Al concorso "La tua idea per il Paese", dedicato alle 13 regioni del centro nord, "Dr.Drin" è risultata vincitrice per il Trentino Alto Adige. Le 2 idee vincitrici di ogni regione coinvolta saranno inserite all'interno di un'idea programma che ItaliaCamp a gennaio sottoporrà al Governo Monti.
Al dipartimento di Economia e management si presenta un volume sul ruolo strategico del Business Plan
Sarà presentato venerdì 7 dicembre 2012, alle ore 14 nella sede del dipartimento di Economia e management, il volume "Conoscenza e creazione di valore. Il ruolo del Business Plan" di Giovanna Mariani. L'autrice, che è ricercatrice allo stesso dipartimento pisano, si focalizza sul ruolo strategico del Business Plan, di cui prende in esame sia gli aspetti operativi, sia gli ampi risvolti strategici che esso presenta in relazione al processo di creazione di valore lungo il ciclo di vita dell'impresa, così come delle organizzazioni non profit. La prima parte del libro è dedicata all'analisi degli aspetti connessi al processo di Business Planning, mentre la seconda, in allegato on line al testo, presenta case histories curati direttamente da professionisti che hanno svolto un ruolo attivo in tali progetti.
La presentazione sarà introdotta dai saluti del rettore Massimo Augello, che ha anche curato la prefazione al volume, e del direttore del dipartimento di Economia e management, Valeria De Bonis. Seguiranno le relazioni di Ada Carlesi, docente di Finanza aziendale e prorettore per le politiche di Bilancio dell'Ateneo, e di Michele Pallottini, chief financial officer SEA degli Aeroporti di Milano. Con l'autrice interverranno poi Ottavio Conigliaro, direttore generale di Nuovi Investimenti Sim, Andrea Cremoncini responsabile Marketing e Sviluppo Prodotti presso Ingegneria dei Sistemi Elettronici s.r.l., Alessandra Nenci, financial advisor, Francesco Oppedisano, amministratore delegato NetResults S.r.l., e Mauro Prignoli, responsabile Finanza del Gruppo Piaggio.
Ricercatori del Centro Piaggio finalisti del concorso “Bioingegneria e staminali: idee per la vita”
Serena Giusti e Tommaso Sbrana, ricercatori al Centro "E. Piaggio" dell'Università di Pisa, sono stati selezionati tra i quattro finalisti del premio "Bioingegneria e staminali: idee per la vita", promosso dalla Fondazione Altran Italia. Il progetto dei ricercatori pisani, "SQPR: SQueeze Pressure Bioreactor", studia un dispositivo per colture cellulari per influenzare e guidare la differenziazione di cellule staminali adulte con lo scopo di sostituire e rigenerare i tessuti.
"La sostituzione di tessuti danneggiati - afferma Serena Giusti - è oggi una delle pratiche più diffuse in chirurgia, specialmente in ambito ortopedico, cardiaco e urologia. Questa procedura è però fortemente limitata dall'esigua disponibilità di donatori e dal problema del rigetto. L'uso di cellule staminali correttamente differenziate per la sostituzione e rigenerazione di tessuti danneggiati può risolvere questi punti critici".
Il Centro "E. Piaggio" è da anni all'avanguardia nel campo degli studi bioingegneristici sulla produzione di tessuti artificiali che, oltre per la sostituzione dei tessuti del corpo umano, possono essere utilizzati per studiare malattie, conoscere le modalità di funzionamento del corpo umano, sviluppare e testare nuovi farmaci.
«BaBar» ha colto il tempo in castagna
Per la prima volta un esperimento ha misurato direttamente l'eccezione alla simmetria del tempo. L'esperimento «BaBar», a Stanford in USA, ha mostrato che, come si pensava, il tempo nel mondo delle particelle può essere più lento in una direzione o nell'altra e che quindi esiste una freccia del tempo preferenziale almeno per alcuni fenomeni. L'esperimento, risultato di una collaborazione internazionale costituita da circa 400 scienziati e ingegneri di 74 università e laboratori americani ed europei, vede un importantissimo contributo da parte di numerosi docenti del dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa: il professor Marcello Giorgi è stato spokesperson dell'esperimento Babar per tre anni, mentre il "gruppo Babar" di Pisa, composto Carlo Angelini, Giovanni Batignani, Stefano Bettarini, Massimo Carpinelli, Giulia Casarosa, Alberto Cervelli, Francesco Forti, Alberto Lusiani, Benjamin Oberhof, Eugenio Paoloni, Alejandro Perez, Giuliana Rizzo, John Walsh, ha realizzato il rivelatore di vertice dell'esperimento.
La legge violata (i fisici la conoscono come invarianza temporale T) prevede che nel mondo subatomico il tempo sia invariabile: così, se noi girassimo un film su due particelle che interagiscono e producono altre particelle più leggere, bene, dovremmo poter rimontare il film al contrario e vedere che nello stesso tempo e allo stesso modo le particelle più leggere diventano quelle originali. Nessuno sarebbe in grado di dire qual è il verso giusto per far scorrere i fotogrammi della pellicola e osservare il film. Questa è l'invarianza temporale. Che in alcune condizioni potesse essere violata era già noto e misurato indirettamente, ma questa è la prima osservazione diretta di questa violazione.
Anche noi a Pisa – spiega il professor Marcello Giorgi dell'Ateneo pisano – abbiamo contribuito allo sviluppo delle tecniche di analisi dei dati per questo particolare e difficile misura. Questo sviluppo è stato anche argomento di tesi di laurea e di dottorato".
"Abbiamo visto la violazione dell'invarianza temporale attraverso lo scambio di particolari stati iniziali e finali di mesoni B neutri – spiega Roberto Calabrese, Università e INFN di Ferrara e coordinatore della collaborazione italiana BaBar - Abbiamo osservato che il mesone B0 (neutro) si trasforma nel mesone B1 (anch'esso neutro) più velocemente di quanto un B1 si trasformi in B0. È stato emozionante verificare che l'invarianza temporale è violata, mentre la simmetria globale CPT, come previsto teoricamente, resta valida".
Il ruolo dell'Italia è stato determinante per il raggiungimento di questo importante risultato. Tramite l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha fornito un contributo pari al 20% di persone e di risorse finanziarie per la realizzazione dell'esperimento BaBar. In particolare hanno il marchio della ricerca e dell'industria italiana, il grande magnete che incurva la traiettoria della particelle, prodotte nel cuore del rivelatore di BaBar e altre componenti fondamentali dello stesso rivelatore: il rivelatore di vertice, realizzato dal gruppo pisano, e il rivelatore di muoni.
Un incontro con Google per affrontare il tema del lavoro
Un incontro con Google per affrontare il tema del lavoro nella multinazionale statunitense, dall'internship al processo di assunzione, e quello delle sfide tecnologiche nella creazione e gestione del servizio globale di Gmail. Saranno questi gli argomenti trattati dal dottor Nicola Cascarano, di Google Europe, nell'ambito dell'intervento che terrà venerdì 30 novembre 2012, alle ore 16, nella Sala Gerace del dipartimento di Informatica.
L'incontro è aperto a tutti, ma rivolto principalmente agli studenti delle lauree magistrali in Informatica e networking, in Informatica e in Informatica per l'economia e per l'azienda e a quelli del corso di dottorato in Informatica. L'obiettivo è quello di individuare le condizioni che consentano di instaurare una fattiva collaborazione con Google.
"Quest'anno - spiega il professor Gian Luigi Ferrari, vicedirettore del dipartimento di Informatica con la delega al coordinamento delle attività didattiche - il dipartimento di Informatica ha organizzato una serie di iniziative in collaborazione con alcune delle più importanti aziende che operano nel settore dell'Information and communications technology. Gli incontri sono pensati per mettere a contatto i nostri laureandi, laureati e dottorandi che si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro, con queste realtà, in modo da facilitare la conoscenza delle figure professionali più richieste, dei percorsi di selezione e delle possibilità di crescita e di carriera".
Traduzione e autotraduzione
"Traduzione e autotraduzione. Un percorso attraverso i generi letterari" è il titolo del convegno organizzato dalla Scuola Normale e dall'Università di Pisa in collaborazione con l'Instituto Camões portoghese. La due giorni di studio, incentrata sulla letteratura italo-iberica, si svolgerà il 29 novembre alla Scuola Normale (Aula U. Dini, Palazzo del Castelletto) e il 30 novembre all'Università di Pisa (Aula Magna del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica a Palazzo Matteucci). Giovedì 29 novembre, l'apertura dei lavori è affidata Michele Ciliberto, Preside della classe di lettere della Scuola Normale, e a Mauro Tulli, Direttore del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Ateneo pisano. Durante la prima giornata docenti italiani e stranieri, esperti di traduzione e di traduttologia, autori e poeti si confronteranno su il tradurre, il tradursi e la traduzione poetica. Il programma di venerdì 30 novembre spazia dalla prosa letteraria, al teatro, alla saggistica, al binomio tradurre&imparare sino alla saggistica economica e politica e al suo impatto sulla circolazione del sapere. Il convegno sarà anche l'occasione per fare il punto su due progetti: i primi risultati del programma europeo "Economic e-Translations into and from European Languages" coordinato dall'Università di Pisa che ha l'obiettivo di costruire un database con i classici del pensiero economico tradotti nelle varie lingue europee; e il laboratorio didattico organizzato dalla cattedra "Antero de Quental" dell'Ateneo pisano per la messa in scena e il doppiaggio del classico portoghese Auto da Barca do Inferno di Gil Vicente.
Giovanni dalle Bande Nere: l’Università di Pisa studia i resti del capitano di ventura del ’500
Come è morto Giovanni Dalle Bande Nere? È vero che a ucciderlo fu una cancrena diffusasi dopo l'amputazione della gamba destra? A capirlo dovranno essere i ricercatori della divisione di Paleopatologia dell'Università di Pisa che, diretti dal professor Gino Fornaciari, hanno riesumato il corpo del capitano di ventura del '500, sepolto insieme alla moglie Maria Salviati, padre e madre di Cosimo I de' Medici, primo Granduca di Toscana.
La tomba è stata aperta la scorsa settimana nella cripta del Museo delle Cappelle Medicee a Firenze nell'ambito di una ricerca finanziata dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, sotto la direzione della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze. Scopo dell'esumazione è una revisione conservativa delle sepolture, danneggiate dall'alluvione del 1966, ma anche un'analisi antropologica e paleopatologica per comprendere meglio il tipo di intervento chirurgico che il leggendario condottiero subì prima di morire e per chiarire le cause del decesso.
Giovanni de' Medici fu ferito durante uno scontro armato a Governolo, vicino a Mantova, il 25 novembre 1526. Egli rimase vittima di un colpo di falconetto (un cannoncino dell'epoca) e, per la cronaca di Francesco Guicciardini il tiro gli "percosse e roppe una gamba alquanto sopra al ginocchio", per cui subì l'amputazione della gamba destra. Secondo le cronache dell'epoca la decisione del maestro Abramo, il chirurgo che lo operò, "di lasciare del percosso tanto che il rimanente si putrefece" parrebbe equivalere a una condanna a morte; infatti il decesso si verificò puntualmente nella notte tra il 29 e il 30 novembre 1526.
Le sepolture di Giovanni e Maria vennero ispezionate nel 1945 da Gaetano Pieraccini e, come le altre indagate durante i lavori del «Progetto Medici» fra il 2004 e il 2006, furono danneggiate dall'inondazione dell'Arno del 1966 e necessitavano di una revisione conservativa.
Dopo l'allestimento del cantiere nell'area centrale della cripta, i lavori sono iniziati con il sollevamento della pesante lastra di macigno che copriva il vano funebre. Al suo interno sono state trovate le casse contenenti i resti scheletrici del condottiero e di sua moglie. Il risanamento delle sepolture, la dettagliata fase di studio dei resti della coppia e la nuova deposizione in idonee casse, sono le tre fasi di questa operazione che si concluderà nel giro di dieci giorni.
In particolare Fornaciari e il suo staff, attraverso l'utilizzo di moderne tecnologie biomediche in grado di fornire nuovi dati paleopatologici, condurranno uno studio approfondito allo scopo di comprendere meglio il tipo di intervento chirurgico che subì il condottiero mediceo prima di morire e di ricostruire lo stile di vita di questo importante capitano di ventura del Rinascimento italiano.
Oggetto: Scimmie bonobo, uno sbadiglio lungo 7 milioni di anni
Nell'uomo lo sbadiglio è contagioso e si trasmette più frequentemente e velocemente quando coinvolge persone con uno stretto legame empatico. Questo risultato, dimostrato dagli studiosi Ivan Norscia ed Elisabetta Palagi dell'Università di Pisa, ha confermato che il fenomeno è legato a una forma base di empatia, nota come contagio emotivo. Come spesso accade in ambito scientifico, il punto di arrivo di una ricerca diventa il punto di partenza di quella successiva. È così che nasce il lavoro sul contagio di sbadiglio nel bonobo condotto da Elisa Demuru (Università di Parma) ed Elisabetta Palagi (Università di Pisa), alla ricerca delle radici biologiche di questo comportamento.
Lo studio, pubblicato sulla rivista PlosONE, dimostra per la prima volta che anche nel bonobo (Pan paniscus), il nostro "cugino" più prossimo insieme allo scimpanzé, lo sbadiglio è contagioso e indaga quali siano i fattori che stanno alla base di questo fenomeno. "Il contagio di sbadiglio sembra essere un fenomeno evolutivamente recente, che segue meccanismi diversi da quelli che regolano lo sbadiglio spontaneo - spiega Elisa Demuru - Infatti, nel bonobo gli sbadigli spontanei sono più frequenti in contesto rilassato, mentre il contagio di sbadiglio è indipendente dal contesto in cui avviene. È un meccanismo rapido, inconscio e pervasivo. Nel bonobo, come nell'uomo, avviene entro il primo minuto".
Il tasso di contagio non è però uguale tra tutti gli individui. Il dato più interessante è quello ottenuto tramite un'analisi a modelli misti che ha messo in evidenza che il contagio di sbadiglio avviene più frequentemente tra parenti e amici. "I dati nel bonobo rispecchiano quelli umani ed essendo stati raccolti e analizzati con le stesse tecniche, sono completamente equiparabili - sottolinea Elisabetta Palagi - Anche nel bonobo, come nell'uomo, è infatti la buona qualità della relazione che lega due individui a dare forma al contagio di sbadiglio, dimostrando che per entrambe le specie questo fenomeno è guidato da meccanismi empatici, già presenti nell'antenato comune delle due specie. Uno 'zio' di 7 milioni di anni fa".
Per leggere l'intero articolo: http://www.plosone.org/article/info:doi/10.1371/journal.pone.0049613
Al Pisa Book Festival incontro con lo scultore Jiménez Deredia
In occasione della X edizione del Pisa Book Festival, che si terrà dal 23 al 25 novembre al Palazzo dei Congressi di Pisa, la Pisa University Press, casa editrice dell'Università di Pisa, presenta il volume "La Ruta de la Paz. Quando il sogno di un artista diventa realtà", di Sonia Gomiero. L'incontro avrà come protagonista lo scultore costaricano Jorge Jiménez Deredia e il suo progetto di ecostoria, un metodo di ricerca che si applica da qualche decennio presso l'Università di Pisa. L'appuntamento è venerdì 23 novembre alle 16.30 nella Sala Pacinotti e nell'occasione interverranno anche Ada Carlesi, presidente della Pisa University Press, e Denise Ulivieri, docente di Storia dell'Architettura dell'Università di Pisa.
L'ecostoria, ossia la storia dell'abitare, consente di studiare la civiltà di tutti: anche delle civiltà definite "senza storia" ma in realtà dimenticate dalla storia ufficiale. La scultura di Deredia riprende – non solo nelle forme – la cultura dei nativi del suo Paese, i Boruca, e la attualizza in una proposta contemporanea di pacificazione globale. Su questi temi si è verificato l'incontro. La Ruta de la Paz è un progetto ecostorico, architettonico, scultoreo. Si tratta di nove spazi che saranno costruiti in altrettanti Paesi americani, dal Canada, passando per Stati Uniti, Messico, Yucatán, Costa Rica, Colombia, Perù, Cile, fino all'Argentina.
Alla Gipsoteca due giornate di studio sulla letteratura inglese
Il 22 e 23 novembre, alla Gipsoteca di Arte Antica in piazza S. Paolo all'Orto a Pisa, si terrà il IV Convegno dell'Associazione Nazionale Docenti di Anglistica (A.N.D.A) dal titolo "Managing Diversities in English Literature: Global and Local Imaginaries in Dialogue". Introdurranno i lavori Luigi Sampietro, docente dell'Università di Milano, con un intervento dal titolo "Burocrati e Poeti: considerazioni impolitiche sulle differenze della retorica", e Biancamaria Rizzardi, direttore del master in Traduzione di testi postcoloniali in lingua inglese dell'Università di Pisa.
Al termine della prima giornata presso il "The Wall Pub", in via Cardinale Maffi 26, avrà inoltre luogo la performance di poesia e musica Gathering Forces for Peace a cura di Marco Fazzini (Università di Venezia) con la partecipazione di Mike Rossi e Stefania Mulè, accompagnati da Bruno Censori (chitarra synth) e Gionni Di Clemente (chitarra e bouzuki).