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Venerdì, 21 Dicembre 2012 12:58

Taglio del nastro a Palazzo Matteucci

Inaugurazione Palazzo MatteucciDopo un accurato intervento di restauro durato due anni, torna agli antichi splendori Palazzo Matteucci, l'edificio in piazza Torricelli sede del nuovo dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica. Il palazzo è stato inaugurato venerdì 21 dicembre alla presenza del rettore Massimo Augello e del direttore del dipartimento Mauro Tulli, che hanno guidato gli ospiti a visitare i nuovi spazi restaurati, tra cui i locali della biblioteca di Lingue e letterature moderne 1 con i suoi 4.050 metri lineari di materiale bibliografico e 131 posti lettura, l'Aula Magna con le decorazioni pittoriche rimaste per anni oscurate da un controsoffitto ligneo e il cortile interno riqualificato a spazio verde con alberature e sedute utilizzabili come posti lettura all'aperto.

Palazzo Matteucci è uno degli edifici più rappresentativi per la storia della ricerca scientifica all'Università di Pisa: fu edificato tra il 1841 e il 1844 per volontà di Carlo Matteucci, maestro di Antonio Pacinotti, che ottenne dal Granduca Leopoldo i mezzi necessari per la costruzione di un "nuovo teatro di Fisica". L'immobile, che ha ospitato la sede del dipartimento di Fisica fino al trasferimento nell'area della ex Marzotto, ha subito negli anni numerosi interventi di ampliamento volti a far fronte all'esigenza di adattare la didattica e la ricerca alle nuove tecnologie.

Biblioteca Palazzo MatteucciI recenti lavori hanno interessato il nucleo storico dell'edificio, nel quale si è operato con interventi di restauro e adeguamento funzionale e impiantistico. Al piano terra di Palazzo Matteucci sono stati eseguiti interventi di ripristino degli spazi originari, destinati a ospitare le sale lettura e consultazione della biblioteca, mentre ai piani superiori sono stati ricavati gli studi del dipartimento, sale riunioni, l'Aula Magna e spazi per didattica a piccoli gruppi.

Il restauro di Palazzo Matteucci fa parte di un ampio piano di interventi nel settore dell'edilizia che l'Università di Pisa ha programmato già da alcuni anni e che ha già portato alla realizzazione e alla riqualificazione di diversi edifici. L'inaugurazione di oggi segue la consegna del polo didattico nell'ex stabilimento Guidotti e anticipa di poche settimane il taglio del nastro del grande polo didattico delle Piagge. Altri interventi significativi, di cui sono già stati aperti i cantieri, riguardano il nuovo dipartimento di Chimica e il polo didattico ad esso collegato nell'area di San Cataldo che sarà terminato entro la fine del 2013, il complesso degli ex Salesiani nella zona di via Santa Maria e il secondo lotto del polo ex Guidotti.

Palazzo MatteucciCome ha ricordato il rettore nel suo intervento, "gli investimenti nel campo dell'edilizia sono cresciuti in modo consistente negli ultimi anni, arrivando alla cifra di 24,5 milioni di euro nel 2012, con la previsione di salire nel 2013 a circa 35 milioni. Accanto alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni, abbiamo dato nuovo impulso alla manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare dell'Università, il cui valore non è solo quello di mercato, ma tocca anche la sfera storica, artistica e culturale".

 

 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaInformaFlash.it 

Venerdì, 21 Dicembre 2012 11:14

Libri in dono alla biblioteca di Matematica

libriPer il terzo anno consecutivo, le Edizioni Ets regalano libri alle biblioteche dell'Università di Pisa. Dopo le biblioteche di Storia, Filosofia, Lettere, quest'anno è la volta di Matematica.

"Abbiamo lanciato l'idea oramai due anni fa - fanno sapere dalla casa editrice - rinunciare al tradizionale buffet natalizio offerto ai nostri autori e lettori, per fare un gesto concreto sostenendo un settore culturale importante di questa città e a noi vicino, le biblioteche universitarie",

La biblioteca di Matematica le Edizioni Ets concorderemo l'elenco dei libri. Nella donazione saranno compresi titoli dal catalogo ETS e volumi di altri editori. italiani e stranieri,

"E' un gesto – concludono dalle Ets – per sostenere, anche se in piccola parte, le biblioteche sempre più in affanno per i tagli inferti, ispirandoci all'idea di una condivisione solidale e fiduciosi che un piccolo seme possa produrre buoni frutti per la cultura e per l'Università di questa città nel prossimo futuro"

maria_allegriniUn nuovo e prestigioso riconoscimento per un docente dell'Ateneo pisano. Maria Allegrini, professoressa di Fisica della Materia è stata eletta Fellow dell'American Physical Society (APS) per i suoi "contributi alle interazioni laser con atomi e piccole molecole: collisioni dette di energy-pooling, spettroscopia ad alta risoluzione, raffreddamento laser di molecole biatomiche e contributi alla fisica internazionale attraverso collaborazioni e servizi professionali".

Gli esperimenti sul raffreddamento laser di molecole biatomiche sono stati condotti da Maria Allegrini al Laboratoire Aimé Cotton dell'Université Paris Sud-11 di Orsay, France nell'ambito di un'azione di sostegno delle Relazioni Internazionali dell'Ateneo pisano.

L'APS Fellowship Program è nato per insignire quegli studiosi che si sono distinti nel campo della fisica attraverso ricerche e pubblicazioni originali o che abbiano contribuito in modo significativo e innovativo all'applicazione della fisica nel campo della scienza e della tecnologia. Ogni anno, meno dello 0.5% di tutti gli affiliati (americani e stranieri) all'APS viene nominato Fellow.

 

 

 

Ne hanno parlato:

Il Tirreno Pisa

La Nazione Pisa

Tirreno.it

OgniSette

PisaToday

Giovedì, 20 Dicembre 2012 08:59

Trecentomila euro per la mobilità Erasmus

erasmus Dall'Università di Pisa arriva un biglietto in più per l'Europa. Con l'obiettivo di favorire la mobilità internazionale nell'ambito del Programma Erasmus, l'Ateneo ha stanziato un finanziamento di 300 mila euro che andrà a integrare le borse erogate dall'Agenzia Nazionale LLP Italia e consentirà a tutti gli studenti selezionati quest'anno di beneficiare interamente della borsa prevista. Grazie alla sempre maggiore attività di promozione, alla riapertura dei termini per l'assegnazione dei posti ancora disponibili e al crescente interesse da parte degli studenti, per l'anno accademico in corso si è verificato un incremento di partecipazione al bando, sia per studio che per placement. Ad oggi sono circa 500 le partenze da Pisa per l'Europa.

Mercoledì, 19 Dicembre 2012 09:06

«Atenei a rischio chiusura»

Crui

La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)
Il Consiglio Universitario Nazionale (CUN)
Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU)

DENUNCIANO

il taglio di 400 milioni di euro al Fondo di Finanziamento Ordinario per l'anno 2013 che provocherà una situazione di crisi gravissima ed irreversibile per il Sistema Universitario italiano.

A causa di questo ulteriore taglio, successivo ad altri avvenuti nelle precedenti leggi finanziarie, le Università non saranno più in grado di garantire la formazione, la ricerca, i servizi agli studenti e più in generale lo sviluppo tecnologico e culturale del Paese.

I tre Organismi di rappresentanza istituzionale del Sistema Universitario lanciano con forza l'allarme sul collasso che colpirà inevitabilmente la maggior parte degli Atenei italiani se il Senato della Repubblica non provvederà a ripristinare questi 400 mln di euro necessari alla sopravvivenza delle Università già pesantemente sottofinanziate.

CRUI, CUN e CNSU denunciano quella che si sta oggi configurando come una violazione dei diritti irrinunciabili e costituzionalmente garantiti della formazione e della ricerca a solo detrimento del futuro e delle opportunità lavorative delle prossime generazioni.

Il presidente della CRUI: Marco Mancini
Il presidente del CUN: Andrea Lenzi
Il presidente del CNSU: Mattia Sogaro

Martedì, 18 Dicembre 2012 11:25

Radio m2o in diretta dal Polo Fibonacci

logo m2oDopo il successo ottenuto nelle tappe, tra le altre, di Pavia, Salerno, Novara e Perugia prosegue il tour che fino a gennaio porterà m2o Radio, ogni settimana, in un ateneo diverso.

Giovedì 20 dicembre si comincia alle 10.00 con la diretta di «Mario & the City», condotto da Mariolina Simone, che per due ore darà voce al mondo studentesco coinvolgendo i ragazzi nella trasmissione. Interverranno anche i conduttori e gli autori di Radioeco, web radio dell'Università di Pisa, che dallo scorso anno partecipa al progetto «m2U», il primo programma interamente dedicato alle università italiane in onda su m2o Radio ogni mattina alle 7.

La sera, poi, la festa si sposterà all'Akuaketa (via San Casciani 9): a partire dalle 23, Alberto Remondini porterà la musica dance di m2o Radio in uno dei locali più frequentati della città, per un party dedicato a tutti gli studenti.

Con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in accordo con la Soprintendenza Archeologica per la Toscana, la divisione di Paleopatologia dell'Università di Pisa sta conducendo a Lucca lo studio antropologico e paleopatologico completo delle sepolture ritrovate nella Cappella di S. Lucia, annessa al complesso di S. Francesco, utilizzata come cappella privata e funeraria dalla famiglia Guinigi. Il progetto di studio, che segue il modello ormai collaudato per le serie dei Granduchi dei Medici di Firenze, dei della Rovere di Urbino e dei sovrani aragonesi di Napoli, ha già permesso di ottenere informazioni nuove sull'aspetto fisico, sullo stile di vita e sulle malattie degli esponenti di questa importante famiglia lucchese.

sepolture GuinigiAl momento attuale delle ricerche, sono state studiate tre sepolture in connessione, archeologicamente riferibili alla fase della prima metà del '400, e i resti scheletrici di una tomba plurima a cassone in muratura, utilizzata dai Guinigi come sepoltura di famiglia dal XIV secolo alla prima metà del XVII secolo.

Nella tomba a cassone sono stati rinvenuti i resti scheletrici, non in connessione, di almeno 48 individui: 17 di sesso femminile, 11 di sesso maschile e 20 di sesso non determinabile. Sono presenti anche 5 bambini di età inferiore ai 13 anni e 4 adolescenti tra i 13 ei 19 anni, mentre 14 individui risultano deceduti tra i 20 e i 29 anni, 3 tra i 30 e i 39, 8 tra i 40 e i 49 ed un solo individuo ha superato i 50 anni. Si tratta di un profilo demografico con un'elevata mortalità giovanile, da ritenere comunque in armonia con un campione di popolazione pre-industriale.

L'analisi paleonutrizionale isotopica degli individui della tomba a cassone, effettuata dal Centro di Ricerche Isotopiche per i Beni Culturali e Ambientali della seconda università di Napoli, ha rivelato un'alimentazione particolarmente ricca di proteine di origine animale, molto simile a quella dei Medici di Firenze e degli Aragonesi di Napoli.

L'altissima incidenza di carie dentaria (64,3% dei denti), superiore a tutte le serie coeve di confronto, depone fortemente non solo per una dieta ricca di zuccheri cariogeni raffinati, ma anche per una predisposizione familiare alla malattia.

Particolarmente interessanti sono risultate le tre tombe femminili.

Tomba 1:

tomba ilaria del CarrettoSi tratta di una donna adulta di corporatura piuttosto gracile, di un'età antropologica compresa tra i 20 ed i 27 anni ed una statura di circa 158 cm, con alcune alterazioni scheletriche (probabile sublussazione della testa del femore destro, asimmetria vertebrale da possibile scoliosi, esiti di frattura della clavicola destra). Il profilo isotopico paleonutrizionale (15N e 13C) indica un tipo di alimentazione molto diversa da quella dei Guinigi del Cassone Nord, mentre l'isotopo 18O dei denti suggerisce un'origine non lucchese. Quindi, potrebbe trattarsi sia di Piagentina dei Varano (+1416), dei signori di Camerino, che di Ilaria del Carretto (1379-1405), proveniente dal castello di Zuccarello (Savona). Però, mentre Piagentina visse a Lucca per circa 9 anni e il suo profilo isotopico alimentare, in base al turnover osseo, doveva essersi uniformato a quello dei Guinigi, Ilaria morì a meno di 2 anni dal matrimonio, mantenendo il profilo isotopico originale, diverso da quello dei Guinigi, come nell'individuo in studio.

È quindi molto probabile che i resti della Tomba 1 siano da attribuire a Ilaria del Carretto, benché ulteriori accertamenti siano indispensabili per avere la sicurezza dell'attribuzione.

Infatti la certezza potrebbe essere ottenuta attraverso ulteriori approfondimenti isotopici e molecolari. Per quanto riguarda gli isotopi dell'ossigeno è necessario conoscere la concentrazione del 18O nelle acque di Zuccarello (dove è nata e vissuta Ilaria, prima del matrimonio con Paolo Guinigi) all'epoca di Ilaria. Ciò potrebbe essere effettuato analizzando campioni ossei umani o animali coevi provenienti da Zuccarello. Un'altra indagine potrebbe essere quella del DNA mitocondriale in qualche discendente di Ilaria della linea materna, alcuni dei quali già individuati ma di difficoltoso reperimento.

Tomba 2

ossario GuinigiSi tratta di una donna adulta di corporatura massiccia, ma con inserzioni muscolari poco sviluppate, di un'età antropologica compresa tra i 22 ed i 30 anni ed una statura di circa 167 cm, il cui bacino rivela pochi parti. Il profilo isotopico paleonutrizionale (15N e 13C) indica un tipo di alimentazione molto diversa da quella dei Guinigi del Cassone Nord, mentre l'isotopo 18O dei denti suggerisce un'origine non lucchese. Poiché a corredo della sepoltura è stata rinvenuta una bolla papale di Martino V, che regnò tra il 1417 ed il 1431, i resti scheletrici dovrebbero essere quelli di Jacopa Trinci, dei signori di Foligno, che sposò Paolo Guinigi nel 1420 e morì nel 1422, dopo la seconda gravidanza, dopo aver partorito una bambina.

Tomba 3:

Si tratta di un'adolescente di un'età antropologica compresa tra i 12 ed i 16 anni ed una statura di circa 160 cm. Il profilo isotopico paleonutrizionale (15N e 13C) indica un tipo di alimentazione uguale a quella dei Guinigi del Cassone Nord, mentre l'isotopo 18O dei denti ne suggerisce l'origine lucchese. I dati ottenuti indicano una possibile identificazione con la prima moglie di Paolo Guinigi, Maria Caterina degli Antelminelli (+1400) che, in base ai documenti, morì proprio attorno ai 12 anni di età, forse di peste, la cui eventuale diagnosi sarà possibile con tecniche paleo-immunologiche e molecolari. 

Restano ancora da sottoporre ad analisi antropologica e paleopatologica i resti scheletrici provenienti dal Cassone Sud e parte di quelli provenienti da un ossario.

Venok_webFresco di stampa un doppio volume in onore dei sessant'anni del Stefano Garzonio, professore di slavistica dell'Ateneo pisano. Lo studio, uscito per i tipi della Stanford Slavic Studies, grazie anche al contributo economico dell'ex Dipartimento di Linguistica, s'intitola "Venok. Studia slavica Stefano Garzonio sexagenario oblata. In Honor of Stefano Garzonio" ed è curato da Guido Carpi (Università di Pisa), Lazar Fleishman (Stanford University), Bianca Sulpasso (Università di Macerata).

Mercoledì 19 dicembre alle 16.00 in occasione della pubblicazione del "Venok", all'Università di Firenze (Facoltà di Lettere e Filosofia, Sala Comparetti, Piazza Brunelleschi 4) si terrà l'incontro sul tema "Sviluppi e tendenze nelle ricerche odierne sulla letteratura russa" coordinato da Marcello Garzaniti (Università di Firenze) e al quale intervengono Cesare G. De Michelis (Università di Tor Vergata, Roma), Guido Carpi (Università di Pisa), Bianca Sulpasso (Università di Macerata), Claudia Pieralli (Università di Firenze) e lo stesso professor Stefano Garzonio.

Il libro in onore dello slavista dell'Ateneo pisano contiene di 43 interventi in italiano, russo, inglese e francese, più una bibliografia completa delle pubblicazioni di Garzonio (381 titoli). Molti degli interventi sono firmati dai massimi rappresentanti della slavistica internazionale: dallo stesso Fleishman a Boris Uspenskij, da Viktor Zhivov a Nikolaj Bogomolov, con un cospicuo apporto da parte degli studiosi italiani (Vittorio Strada, Cesare De Michelis, etc.). Gli argomenti sono fra i più vari, anche se tutti rapportabili all'assai poliedrica attività dello stesso professor Garzonio: dalla versificazione russa alle questioni di poetica e stilistica, dalla storia dell'emigrazione russa in Italia all'influsso della storia italiana sul pensiero storiografico russo. Per quantità e qualità degli interventi, "Venok" è certo il Festschrift di più alto livello mai dedicato a uno slavista italiano, ed è destinato a diventare un punto di riferimento obbligato in ogni bibliografia.

Sabato, 15 Dicembre 2012 09:40

Nuovo look per l'Orto Botanico

orto1"Fiori nel legno e botanici in cornice" è il titolo dell'evento che si è svolto venerdì 14 dicembre per la presentazione del portone monumentale e dei ritratti seicenteschi restaurati ed esposti nell'Orto Botanico di Pisa, il più antico annesso a uno Studio universitario. L'iniziativa è stata organizzata a conclusione di un progetto del dipartimento di Biologia, realizzato con il contributo della Fondazione Pisa e la collaborazione della Soprintendenza BAPSAE di Pisa.

La partecipazione attiva delle istituzioni locali ha sottolineato l'importanza di iniziative di tale portata, mirate alla valorizzazione del patrimonio culturale, e la necessità di creare collaborazioni tra gli enti per contestualizzare i singoli progetti nell'ambito di un'offerta culturale cittadina condivisa.

orto2La Fondazione Pisa, rappresentata dal suo presidente Cosimo Bracci Torsi, ha espresso piena soddisfazione per i risultati raggiunti e rinnovato l'impegno dell'Istituzione per iniziative di questo tipo, così come ha fatto il prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, a nome dell'Ateneo. La professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi ha contestualizzato i singoli ritratti e il portone da un punto di vista storico e culturale, arricchendo le singole descrizioni con piacevoli aneddoti biografici.

Il progetto nel suo insieme si è inserito in un ampio piano di fund raising intrapreso dal dipartimento di Biologia grazie all'impegno del suo direttore, il professor Roberto Lorenzi, e la collaborazione del Prefetto dell'Orto, Gianni Bedini. Tra i progetti di particolare attinenza con l'Orto Botanico, si segnala l'intervento finanziato dalla Regione Toscana per il recupero delle attuali Serre dell'Orto Botanico che mira a rinnovare la loro struttura estetica e ad adeguarle alle attuali normative in materia di sicurezza. Il progetto ha altresì consentito la realizzazione di una banca di semi all'interno dell'Orto per la conservazione di piante spontanee in via di estinzione.

 

Ne hanno parlato anche:

RepubblicaFirenze

Nazione Pisa

Tirreno Pisa 13 dicembre

Tirreno Pisa 14 dicembre

PisaToday

InsideArt

Adnkronos

ANSA - "Al via il restauro e la valorizzazione della ‘quadreria’ seicentesca e del portone monumentale dell’Orto botanico dell’universita’ di Pisa. Il progetto, che si concludera’ entro il 2012, e’ realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa e alla collaborazione tra il Dipartimento di Biologia e la Soprintendenza di Pisa.
La quadreria seicentesca dell’Orto botanico, spiega una nota dell’ateneo, ‘e’ composta da 16 ritratti che raffigurano altrettanti botanici, tutti effigiati con abiti eleganti, in pose austere e con espressioni di profonda meditazione, come si conviene appunto a uomini di scienza e accademici’.
‘La collezione – prosegue l’Universita’ – e’ infatti coeva alla nascita della botanica come disciplina autonoma, culturalmente indipendente dalla medicina, e quindi non dedicata solamente allo studio delle proprieta’ medicamentose delle piante. In contrasto con i severi abiti scuri c’e’ tuttavia un elemento di novita’ rappresentato da piante fiorite dipinte a colori vivaci che qualcuno tiene in mano, altri tra le pagine di un libro, altri ancora sulla scrivania’. Non meno importante, dal punto di vista artistico, e’ l’antico portone monumentale che risale al 1591. ‘Di pregevolissima fattura, tutto di massello di noce – conclude l’ateneo – riporta in quattro specchi altrettante figure a rilievo di piante che erano coltivate e studiate nell’Orto botanico’."

europa_cinema_webL'Università di Pisa protagonista di Viareggio Europacinema 2012. Martedì 12 dicembre l'Ateneo pisano, da tre anni a fianco del Festival, ha assegnato il premio alla carriera all'artista Paolo Benvenuti. La professoressa Maria Antonella Galanti, prorettore per i rapporti con il territorio, ha consegnato il riconoscimento al regista pisano insieme ad una medaglia con il cherubino, simbolo dell'Università di Pisa. Accanto a lei, sul palco del cinema Eden a Viareggio, anche Pier Marco De Santi, professore dell'Ateneo e direttore del Festival.

"Il cinema di Paolo Benvenuti – ha detto Maria Antonella Galanti - getta uno sguardo complesso sui silenzi della storia che riguardano gli universi perdenti, compreso quello femminile. Il suo non è un cinema educativo in senso paternalistico, ma un invito alla lettura critica condivisa delle conflittualità sociali che generano i silenzi e le crudeltà della storia".

"Non è un caso essere qui a fianco del Festival - ha aggiunto la prorettrice – il nostro Ateneo è da sempre interessato all'aspetto formativo del cinema. Oggi abbiamo un corso di laurea in discipline dello spettacolo e della comunicazione e fra i progetti futuri c'è la firma di un protocollo d'intesa con la Fondazione Festival Puccini per realizzare iniziative sul cinema e la musica".

Alla la cerimonia di premiazione è seguita la proiezione di "Puccini e la Fanciulla" (2008), un film di Paolo Benvenuti che rivela al grande pubblico una delle pagine meno note della vita di Giacomo Puccini. Sulle tracce di documenti inediti trovati in una valigia dimenticata e grazie ad un lavoro ricerca storica durato alcuni anni, la pellicola narra con grande suggestione la creazione de "La Fanciulla del West", un periodo della vita del compositore segnato dal tragico suicidio di Doria Manfredi, una ragazza a servizio in casa Puccini.

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