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In occasione del V° anniversario dalla fondazione, venerdì 8 giugno alle ore 19.30, il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi presenta "Il Salotto di Sofia", visita guidata teatrale e incontri con personaggi dal passato a cura di Valentina Diara e Marianna Saliba. L'evento è stato realizzato con la consulenza scientifica di Alessandro Panajia, in collaborazione con l'Associazione culturale le Storie di City Grand Tour e la Fondazione Cerratelli che ha messo a disposizione i costumi.

Un viaggio nella realtà romantica di primo Ottocento, quando Pisa era meta privilegiata del Grand Tour e passeggiando sui Lungarni pisani si potevano incontrare colti aristocratici, nobili dame, illustri medici e scienziati, artisti, poeti e letterati di tutta Europa. "La bella Vaccà" e suo marito Andrea ospitarono molti di questi illustri viaggiatori nella loro splendida dimora sul Lungarno Galilei. Saranno proprio i personaggi che animavano l'eclettico salotto culturale di Andrea e Sofia Vaccà Berlinghieri ad accompagnare i visitatori, in una sorta di itinerario nel tempo, fra le sale dello storico Palazzo Lanfranchi.

Al termine dell'itinerario sarà servito un aperitivo a buffet nel giardino del Museo. Partecipazione su prenotazione all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., costo 10 euro a persona. Interpreti della performance: Alessandro Bargagna, Chiara Celli, Valentina Diara, Marianna Saliba.

Doppio appuntamento per il Progetto MAPPA (Metodologie applicate alla predittività del potenziale archeologico) dell'Università di Pisa, finanziato dalla Regione Toscana. Il 7 giugno al Centro espositivo SMS, nel corso della giornata di studio "Sotto la Superficie, 2012" organizzata dal Virtual Heritage Network Italia in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, i ricercatori dell'ateneo pisano presentano il primo volume "MAPPA I" e il MAPPAGIS, un innovativo strumento di cartografia digitale per pubblicare come web-gis i dati archeologici, geologici e geomorfologici relativi a Pisa.

I risultati del progetto MAPPA a un anno dall'inizio saranno protagonisti anche del convegno internazionale "Opening the Past. Archaeological open data" che si svolge il 9 giugno al Polo "Ex-Guidotti" dell'Università di Pisa. In questa sede verrà presentata la prima versione dell'open digital archaeological archive italiano (MOD), un database digitale per rendere liberamente accessibili via web i dati pubblici delle indagini archeologiche italiane.

Massima attenzione e disponibilità da parte di tutte le istituzioni coinvolte, insieme alla consapevolezza che il Palazzo della Sapienza, la Biblioteca Universitaria e la facoltà di Giurisprudenza rappresentano un patrimonio fondamentale per l'Università e la città di Pisa. Nello stesso tempo, è emersa la constatazione che non esistono sedi che, per caratteristiche e disponibilità, possano ospitare nell'immediato e in modo definitivo la Biblioteca Universitaria e quindi la necessità di individuare una soluzione provvisoria, attraverso un apposito Gruppo di lavoro. Sono questi i principali esiti della Conferenza dei Servizi convocata dal rettore Massimo Augello per lunedì 4 giugno 2012, alla quale hanno partecipato, oltre all'Università, rappresentanti della Biblioteca Universitaria, della Soprintendenza per i Beni architettonici, della Direzione generale Beni culturali e paesaggistici per la Toscana, della Direzione generale per le biblioteche, del Comune e della Provincia di Pisa, della Regione Toscana, della Prefettura, dell'Agenzia del Demanio e dello Stato Maggiore della Difesa.

Nell'intervento introduttivo, il rettore, ribadendo l'importanza del Palazzo e della sue Biblioteche nella storia dell'Università e della città di Pisa e quindi la necessità di coinvolgere gli enti territoriali nella soluzione del problema, ha precisato le ragioni che hanno portato alla chiusura del Palazzo della Sapienza, legate soprattutto alla criticità della presenza degli oltre 700.000 volumi delle biblioteche in un edificio storico, oltre che all'evento sismico delle ultime settimane. Ha quindi illustrato i provvedimenti già adottati dall'Università e dalla facoltà di Giurisprudenza per ridurre al minimo i disagi a carico degli studenti, dei docenti, del personale tecnico-amministrativo e di tutti coloro che quotidianamente frequentano la sede della Sapienza. A nome delle due istituzioni direttamente coinvolte, il rettore e la dottoressa Maddalena Ragni, della Direzione generale Beni culturali e paesaggistici per la Toscana, hanno quindi sottolineato l'importanza di sviluppare un'azione comune a tutti gli enti potenzialmente interessati, sia del territorio che a livello nazionale, insistendo in particolare sull'urgenza di individuare uno spazio adeguato e disponibile in tempi rapidi, di circa 4/5.000 metri quadri, in grado di ospitare definitivamente la Biblioteca o, in subordine, di un luogo per accogliere provvisoriamente i libri da essa custoditi.

Tra le diverse strutture prese in considerazione nella prima ipotesi, nessuna è parsa praticabile per caratteristiche e immediata disponibilità e dunque alla fine è prevalso l'orientamento di cercare una soluzione provvisoria dove spostare i libri della Biblioteca Universitaria, in modo da permettere lo sgombero dei locali attualmente occupati e un esame completo e puntuale degli interventi da realizzare all'interno del Palazzo della Sapienza. Sulla base di una seria programmazione e della conseguente prevedibile ingente spesa, potranno essere inoltre attivati dei percorsi per ottenere finanziamenti ad hoc da parte del governo o dei vari ministeri interessati.

La Conferenza si è conclusa con la decisione di nominare un Gruppo di lavoro tecnico, coordinato dal rettore e dalla dottoressa Ragni e composto da un rappresentante per ognuna delle istituzioni concretamente interessate al problema, con il compito di condividere e coordinare le soluzioni future. Infine, si è ipotizzato di individuare una sede operativa della Biblioteca Universitaria, in analogia a quanto fatto per la Biblioteca Giuridica dell'Ateneo, e svolgere i servizi ritenuti essenziali, rendendo così immediata testimonianza della continuità della stessa Biblioteca Universitaria, oltre che di gestire tutte le problematiche comuni legate allo sgombero dei locali da essa occupati nel Palazzo della Sapienza.

Per il secondo anno consecutivo, l'Università di Pisa vede scegliere tra i propri studenti, alcuni membri della delegazione italiana che prenderà parte ai G8 & G20 Youth Summits, in programma a Washington dal 3 al 9 giugno. Si tratta del più importante evento diplomatico giovanile, parallelo al vertice dei "Grandi": non assimilabili ai Models, basati sul principio della simulazione, gli Youth Summits hanno avuto il riconoscimento di ufficialità dai veri leader mondiali e sono, quindi, evento parallelo dei G8 & G20 politici, comunemente conosciuti.

Borsa in spalla e position paper in mano, a partire dall'ateneo pisano saranno Dario Mazzella, in qualità di Capo di Stato, e Claudia Vanni, press agent del gruppo, inviata speciale dagli States. Nello specifico, Dario ha 27 anni e vive a La Spezia: è laureato in Scienze politiche e internazionali con 110/110 all'Università di Pisa e ha una laurea specialistica in Politiche e Relazioni Internazionali, oltre che un master in Governance politica; è attualmente iscritto al primo anno del corso di dottorato in Geopolitica, sempre presso la facoltà di Scienze politiche dell'ateneo pisano. Claudia invece ha 22 anni e vive a Vecchiano, in provincia di Pisa; è in procinto di laurea in Scienze politiche internazionali ed è giornalista pubblicista iscritta all'Ordine della Toscana; ha iniziato a esercitare la professione all'età di 17 anni, facendo esperienze nel campo del giornalismo televisivo, presso un'emittente locale, 50Canale; ha poi sperimentato il giornalismo radiofonico e l'ufficio stampa.

La squadra, scelta da Young Ambassadors Society (YAS), dopo un'accurata analisi delle centinaia di domande e di curricula pervenuti, è composta da altri sette ragazzi, tra i 20 e i 27 anni con diversi background formativi e professionali. Nella città della White House i delegati italiani si confronteranno con quelli provenienti da tutto il mondo: negozieranno, dibatteranno e daranno vita a idee nuove e tangibili che saranno raccolte in un Comunicato Finale, il quale verrà poi trasmesso ai governi nazionali e al tavolo del G20 ufficiale, in programma pochi giorni dopo, a Los Cabos, in Messico.

In vista dell'appuntamento americano i delegati hanno già avuto modo di esercitare la loro arte diplomatica nel pre-summit europeo che si è svolto a Berlino, dall'11 al 13 maggio. I rappresentanti italiani inoltre, per arricchire il proprio bagaglio cognitivo, si sono confrontati con le istituzioni italiane, incontrando l'ufficio G8&G20 rispettivamente al Ministero degli Affari Esteri e al Ministero dell'Economia e della Finanza, oltre che la Rappresentanza Permanente dell'Italia presso le Nazioni Unite e lo Sherpa italiano.

Venerdì, 08 Giugno 2012 09:40

Comunicato della facoltà di Giurisprudenza

Nonostante i gravi inconvenienti determinati dalla chiusura della Sapienza, l'attività della Facoltà proseguirà regolarmente. In particolare, gli esami di profitto e di laurea continueranno a svolgersi senza alcuna variazione, se non, ovviamente, per quanto riguarda le sedi previste. Anche i ricevimenti degli studenti riprenderanno regolarmente fin dalla prossima settimana: per quanto riguarda i docenti afferenti al Dipartimento di Diritto privato, a Palazzo Matteucci, in piazza Torricelli, 2 (adiacente a Piazza Dante); per quanto riguarda quelli afferenti ai Dipartimenti di Scienze economiche e di Istituzioni, impresa e mercato, nelle sedi di questi Dipartimenti presso la Facoltà di Economia, in via Ridolfi, 10.

Da lunedì entrerà in attività un front office al piano terra del Polo Carmignani, dove riprenderanno anche i ricevimenti della Segreteria didattica (martedì dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30; giovedì dalle 10 alle 12) e quelli dell'Ufficio per i rapporti internazionali (lunedì dalle 10 alle 12; mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30). Sarà inoltre aperto al più presto un punto studio in via Volta dove gli studenti potranno disporre dei testi di più frequente consultazione e di quelli loro occorrenti per la preparazione delle tesi di laurea (previamente individuati d'intesa con i docenti), che erano collocati nei Dipartimenti della Sapienza. Gli esami di laurea si svolgeranno, secondo il calendario previsto, nell'Aula Magna della Facoltà di Scienze; quelli di profitto, si svolgeranno, sempre secondo il calendario previsto, nelle sedi indicate nel sito della Facoltà.

La Facoltà tiene a ringraziare pubblicamente il governo e l'amministrazione dell'Ateneo per la straordinaria dimostrazione di efficienza data in questa difficile occasione, e i colleghi delle Facoltà di Scienze e Economia, e dei Dipartimenti di Biologia, Istituzioni, impresa e mercato e Scienze economiche per la loro solidale collaborazione. Il nuovo calendario con gli spostamenti è consultabile sul sito della facoltà, all'indirizzo www.jus.unipi.it

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha respinto, con Ordinanza del 30 maggio 2012, la richiesta avanzata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di sospendere in via cautelare alcune disposizioni del nuovo Statuto dell'Ateneo. La decisione è stata motivata dal fatto che "non appare sussistere il pericolo di un danno grave e irreparabile derivante dall'esecuzione dei provvedimenti impugnati".

Nel prendere atto con soddisfazione del provvedimento, il rettore Massimo Augello e il prorettore per gli Affari giuridici, Francesco Dal Canto, hanno commentato che, in attesa del giudizio di merito, che potrebbe arrivare nel giro di qualche mese, l'ordinanza legittima l'Università, sgombrando il campo dall'incertezza derivante da una possibile sospensione dell'efficacia delle norme, a proseguire per la strada già avviata con riguardo al programma di attuazione dello Statuto.

Come si ricorderà, l'Università di Pisa, recependo la legge n. 240 del 30 dicembre 2010, aveva provveduto a elaborare e approvare il nuovo Statuto, che era entrato in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2012. Il MIUR aveva avanzato alcuni rilievi critici al testo, opponendosi in particolare alla scelta di designare con il metodo elettivo alcuni rappresentanti del Consiglio di Amministrazione e di attivare le commissione paritetiche docenti-studenti nei corsi di studio. Di fronte alla volontà dell'Ateneo di tenere ferma la sua posizione sui punti contestati, il Ministero aveva presentato ricorso al TAR Toscana, chiedendo la sospensione delle norme contestate in via cautelare.

Ora, in attesa del giudizio di merito, la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale rafforza la decisione di mantenere fede al programma di attuazione dello Statuto che proprio nelle prossime settimane vedrà l'elezione dei direttori dei nuovi dipartimenti.

Mercoledì 6 giugno l'Università di Pisa organizza nell'Aula Magna della facoltà di Agraria (in via del Borghetto 80) una giornata di studio per illustrare le iniziative messe in atto dall'Ateneo nel campo dell'educazione ambientale. Dalle ore 9.00 alle 13.00 si alterneranno gli interventi di studiosi e ricercatori dell'Ateneo volti a illustrare i progetti attivati nelle varie facoltà e nei dipartimenti: dal biomonitoraggio dell'ozono con germinelli di tabacco, ai corretti stili di vita nella promozione della salute, al "Bancolat" del Centro "Enrico Avanzi", alla prima edizione della scuola di formazione "chimicambiente", al giardino delle api del dipartimento di Scienze fisiologiche, alle esperienze didattico-divulgative nell'ambito ecologico-alimentare del dipartimento di Biologia delle piante agrarie e molto altro.

La giornata di studio si aprirà con gli interventi di Franco Favilli, direttore del CAFRE, il Centro di Ateneo di formazione e ricerca educativa, Maria Antonella Galanti e Roberto Barale, rispettivamente prorettore ai Rapporti col territorio e prorettore alla Ricerca, e Giacomo Lorenzini, docente del dipartimento di Coltivazione e difesa delle specie legnose "Giovanni Scaramuzzi", che terrà un intervento sui principi e le pratiche dell'educazione ambientale intesa come leva strategica per le politiche dello sviluppo sostenibile ed educazione alla cittadinanza consapevole: "Educare all'ambiente e per l'ambiente è un investimento per consentire la sopravvivenza e il graduale benessere diffuso delle popolazioni che vivono sulla terra", spiega il professor Lorenzini. "La scuola, le istituzioni - e tra queste in primo luogo l'Università - e la società civile possono e devono assumere un ruolo attivo per un cambiamento culturale che sappia trovare le connessioni tra le azioni educative e il progetto di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente".

Non servono più costosi macchinari e complicati processi di lavorazione ma, grazie a una ricerca condotta all'Università di Pisa, per fabbricare microstrutture e microsistemi in silicio basta un contenitore di plastica, una soluzione di acqua e acido fluoridico e un contatto elettrico per far passare la corrente. L'innovativa tecnologia di microlavorazione è stata sviluppata nei laboratori del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dal gruppo di ricerca guidato da Giuseppe Barillaro e il lavoro è stato recentemente premiato con la copertina della rivista "Advanced Functional Materials" che ha pubblicato anche un articolo con i risultati della ricerca (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adfm.201102124/pdf).

Il silicio è il materiale principale con cui sono realizzati i circuiti elettronici, tanto che la famosa Silicon Valley in California, nota per le sue aziende di elettronica, prende il suo nome da questo elemento. Il silicio è inoltre fondamentale in molti settori dell'industria, da quella biomedicale, dove vengono utilizzati ad esempio microsistemi in silicio per l'amplificazione del DNA, a quella delle automobili, dove sono utilizzati sensori in silicio per il monitoraggio della pressione dei pneumatici o la gestione dell'apertura dell'airbag.

"Il principale vantaggio della tecnologia di microlavorazione elettrochimica da noi sviluppata è quello di offrire la possibilità di realizzare in ogni laboratorio microstrutture e microsistemi complessi in silicio utilizzando una cella elettrochimica, molto più semplice e notevolmente meno costosa delle apparecchiature ad oggi utilizzate per microstrutturare il silicio con elevata flessibilità, sia a livello commerciale che in ambito di ricerca", spiega Barillaro. "La flessibilità e le potenzialità di microfabbricazione della tecnologia ECM (Electro-Chemical Micromachining) sono tuttavia comparabili, e per alcuni aspetti superiori, a quelle delle tecnologie attualmente disponibili a livello commerciale e in ambito di ricerca".

Il processo di lavorazione sviluppato nei laboratori di Ingegneria consiste nel mettere una piastrina di silicio - sulla quale è stata definita la geometria della struttura o del sistema da realizzare mediante un processo litografico - in contatto con una soluzione acquosa contenente una piccola percentuale di acido fluoridrico, applicare un'opportuna tensione tra la piastrina di silicio, che funge da anodo della cella elettrochimica, e un filo di platino, che funge da catodo della cella elettrochimica, immerso nella soluzione acquosa e controllare in tempo reale la corrente che scorre attraverso la cella in modo da rimuovere in maniera controllata il silicio coerentemente con la geometria definita sulla sua superficie. È possibile fabbricare in questo modo sia strutture in silicio quali tubi, punte, spirali, piani, fori con dimensioni micrometriche, sia microsistemi complessi quali sistemi micro-(opto)-electromeccanici o sistemi optofluidici.

Giuseppe Barillaro, insieme ai suoi collaboratori Margherita Bassu, Salvatore Surdo, Lucanos M. Strambini, ha recentemente presentato i risultati della ricerca sulla tecnologia ECM al congresso internazionale di Malaga "Porous Semiconductors - Science and Technology Conference" e la presentazione ha vinto il premio di "Best Talk of the Conference".

"È stato il giorno più triste da quando sono rettore, perché la chiusura del Palazzo della Sapienza, con la Biblioteca Universitaria e la facoltà di Giurisprudenza, è una gravissima perdita per tutta la comunità pisana, accademica e non". Con queste parole, il rettore dell'Università di Pisa, Massimo Augello, ha aperto la conferenza stampa destinata a fare un primo bilancio delle iniziative messe in atto e di quelle programmate in relazione alla chiusura dell'edificio storico, centro e cuore dell'Ateneo pisano.

"La situazione del Palazzo - ha detto il rettore – ci preoccupava da diverso tempo, perché allarmanti erano i pareri forniti dai nostri esperti. Per questo, avevo già avuto modo di esprimere al ministro per i Beni e le attività culturali, Lorenzo Ornaghi, il nostro 'grido di dolore' per le condizioni in cui versava questo patrimonio dell'Università e della città di Pisa. Su questa situazione è intervenuto in maniera decisiva lo sciame sismico che sta ancora interessando il centro e il nord del Paese, rendendo inevitabile l'iter che ha portato alla chiusura dell'edificio".

Proprio nell'ottica di un patrimonio che appartiene all'intera comunità pisana e non solo, il professor Augello ha convocato una Conferenza dei servizi per il prossimo lunedì 4 giugno, aperta alle istituzioni locali e regionali, oltre che ai rappresentanti dei ministeri potenzialmente interessati. "L'idea – ha continuato – è di trovare insieme delle soluzioni prima temporanee e poi definitive, facendosi carico ognuno di una parte del problema".

Il rettore, insieme al prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci, e al professor Walter Salvatore, l'esperto di Tecnica delle costruzioni che nell'ultimo anno e mezzo era stato incaricato di svolgere un'indagine estesa sulle condizioni strutturali della Sapienza, ha quindi fatto il punto sulle prime iniziative adottate e sui progetti a medio termine. "Immediatamente dopo l'Ordinanza di chiusura del sindaco – ha ricordato – abbiamo messo su una task force che sta operando a tempo pieno e con grande professionalità". La prima questione era naturalmente legata alla gestione delle emergenze e quindi al problema degli esami, dei ricevimenti, dei convegni già programmati in Sapienza. Su questo aspetto, l'Ateneo e la facoltà di Giurisprudenza hanno aperto un front office, veicolando le informazioni anche attraverso i rispettivi siti istituzionali. Gli esami previsti in questi giorni sono stati trasferiti in altre strutture universitarie. In questa prima fase, che durerà fino a settembre, i docenti di Giurisprudenza saranno ospitati nelle facoltà di Economia, Scienze politiche e al dipartimento di Diritto pubblico di Piazza dei Cavalieri. Il personale tecnico-amministrativo in parte sarà impegnato a recuperare documenti e altro materiale custodito in Sapienza, in parte continuerà a svolgere il quotidiano lavoro amministrativo. Del patrimonio librario di 3.500 volumi delle biblioteche della facoltà di Giurisprudenza è stato individuato un nucleo di 500 libri funzionali alla didattica (quelli più utilizzati per esami, tesi e dottorati) che sarà messo a disposizione in uno spazio di consultazione, prestito e studio in via di individuazione. Il resto sarà trasferito all'archivio storico dell'Ateneo di Montacchiello e, dopo la catalogazione, sarà reso disponibile tramite servizio di staffetta.

A settembre, con la piena ripresa delle attività didattiche, per ospitare le lezioni saranno utilizzati i poli di Ateneo, in attesa dell'inaugurazione a dicembre del nuovo polo di Economia agraria di via Matteucci, che garantirà ulteriori 2.500 posti a disposizione degli studenti. Buone notizie anche per le opere d'arte – in maggioranza tele e incisioni – conservate all'interno del Palazzo, che, dopo la catalogazione eseguita dalla professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, saranno trasferite a Palazzo Lanfranchi.

Più in prospettiva, l'obiettivo prioritario è quello di rendere il prima possibile il Palazzo libero dalle cause di criticità individuate durante il sopralluogo dei Vigili del Fuoco e cioè liberare i locali della Biblioteca Universitaria, i cui 600.000 volumi sono collocati su 2.000 metri quadrati e su circa 15 chilometri lineari di scaffalatura. A quel punto si potranno definire meglio le linee di intervento per la messa in sicurezza e il recupero dell'edificio, al fine di restituire nel più breve tempo questo patrimonio all'Università e alla città. I tempi sono difficili da stimare in questa fase, ma quasi sicuramente non saranno inferiori ai due anni.

Logo EDUROAML'Università di Pisa è entrata a far parte, con la sua rete wireless, della Federazione "EDUROAM" (EDUcation ROAMing), che ha l'obiettivo di offrire a tutti gli utenti delle organizzazioni partecipanti un accesso wireless facile e sicuro alla rete Internet.

In pratica, è adesso possibile agli studenti e ai docenti dell'Ateneo che visitano un altro istituto aderente alla federazione di collegarsi alla rete wireless locale attraverso l'uso delle proprie credenziali e senza la necessità di alcuna formalità da svolgere presso l'istituto ospitante. Viceversa, gli utenti italiani e stranieri in visita a Pisa e appartenenti a un ente federato potranno collegarsi alla rete wireless dell'Università di Pisa con le credenziali della propria istituzione di appartenenza.


Questo servizio da un lato agevola la libera mobilità di studenti, docenti e ricercatori, dall'altro segna un passo importante nel processo di progressiva apertura della rete di Ateneo a livello nazionale e soprattutto internazionale. Un accesso protetto e sicuro - basato su username e password rigidamente controllati dalla istituzione di appartenenza - è coniugato con la libertà di accesso alla rete wireless di tutte le istituzioni federate, che in Italia sono più di 80, in Europa diverse centinaia appartenenti a 37 diversi Paesi e nel mondo alcune migliaia che si estendono, solo per fare qualche esempio, a Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone e Australia.

Per usufruire del servizio "EDUROAM", che nell'Ateneo di Pisa è gestito dall'Unità rete dati, basta collegarsi alla rete wireless utilizzando il Service Set IDentifier (SSID) "eduroam", inserire le credenziali della propria istituzione di appartenenza e partire con la navigazione.

Un grazie va ai membri dell'Unità rete dati dei Servizi SerRA, ovvero Stefano Ciuti, Paolo De Rosa e Antonio Mugnani.

Ulteriori informazioni tecniche sono disponibili sulla pagina web: http://wifi.unipi.it/eduroam/

Gli utenti dell'Università di Pisa che intendono utilizzare il servizio "EDUROAM" devono preventivamente attivare il servizio sulla pagina: https://authportal.unipi.it/

Per rendersi conto della portata nazionale e internazionale della federazione "EDUROAM" si possono visitare le pagine di seguito indicate.

Sito ufficiale "EDUROAM" Worldwide: www.eduroam.org/

Mappa copertura "EDUROAM" in Europa: www.servizi.garr.it/index.php/it/eduroam/mappa-europea

Mappa copertura "EDUROAM" in Italia: www.servizi.garr.it/index.php/it/eduroam/mappa-aderenti

Elenco Istituti Italiani aderenti a "EDUROAM": www.servizi.garr.it/index.php/it/eduroam/elenco-istituti-aderenti1

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