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facoltà di Veterinaria Per la facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Pisa arriva un importante riconoscimento dall'Europa: la facoltà pisana è stata ufficialmente approvata dall'European Association of Establishments for Veterinary Education (EAEVE), l'associazione che ha il compito di valutare e promuovere la qualità della formazione in campo veterinario a livello europeo.

Questo riconoscimento è giunto al termine di un lungo percorso finalizzato a verificare come gli standard per i requisiti di formazione della direttiva della CE 2005/36 siano rispettati, come dimostrato da un'accurata rivisita effettuata da un team di valutazione dell'EAEVE, durante la quale si è potuto accertare come alcune carenze nell'area della clinica bovina e suina siano state colmate. Questo è stato possibile anche grazie all'introduzione di un'efficace attività pratica svolta dagli studenti in aziende esterne alla facoltà, messa in atto con la preziosa collaborazione di liberi professionisti operanti nella regione.

Studenti veterinaria Queste attività vengono a integrare l'intensa formazione pratica svolta nella facoltà e in particolare nell'ambito dell'Ospedale Didattico Veterinario, importante struttura che consente una qualificata attività formativa per quanto attiene la clinica degli animali da compagnia, del cavallo e recentemente anche degli animali esotici. Negli ultimi anni, per migliorare ulteriormente la qualità della formazione pratica, si è inoltre proceduto a una progressiva riduzione del numero degli studenti iscrivibili al primo anno.

"Il risultato è importante non soltanto come certificazione della qualità della formazione, ma anche per gli sbocchi professionali che apre ai nostri laureati", dichiara Alessandro Poli, preside di Medicina Veterinaria. "Allo stesso tempo va considerato da tutto il corpo docente non un punto di arrivo, ma un punto di partenza per migliorare ulteriormente la qualità dell'insegnamento e per cercare di rendere la preparazione dei nostri studenti sempre più adeguata alle difficili sfide professionali che verranno a incontrare nel mondo del lavoro".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it 

Il 22 marzo 2012 sono stati estratti i premi del concorso "Rispondi al questionario del Bilancio Sociale e vinci" terminato il giorno 10 marzo 2012. Gli studenti vincitori saranno contattati via email e informati sulle modalità e sui termini per il ritiro dei premi.

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Il gruppo di lavoro del progetto MappaPisa ai raggi x. A un anno dall'inizio del progetto Mappa (Metodologie applicate alla predittività del potenziale archeologico) dell'Università di Pisa, che gode di un finanziamento della Regione Toscana, è nato MAPPAGIS. "Si tratta – ha spiegato la responsabile del progetto Maria Letizia Gualandi del dipartimento di Scienze Archeologiche – di un innovativo strumento di cartografia digitale per pubblicare come web-gis i dati archeologici, geologici e geomorfologici relativi a Pisa". Dal 7 giugno, in occasione della giornata di studio "Sotto la Superficie, 2012" organizzata dal Virtual Heritage Network Italia in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, MAPPAGIS è on line e liberamente consultabile, insieme al volume che ne illustra la struttura e le premesse teoriche. "Di fatto questo strumento – ha aggiunto Letizia Gualandi – potrà servire come supporto alle politiche di pianificazione urbanistica per salvaguardare da un lato le esigenze di crescita e sviluppo di una città e dall'altro il suo patrimonio storico e archeologico".

A partire dalle informazioni disponibili su MAPPAGIS e grazie un algoritmo a cui stanno lavorando i matematici del team di ricerca di MAPPA sarà infatti possibile stabilire il "potenziale archeologico" di una certa area agevolando così la pianificazione di eventuali interventi urbanistici. In questo senso lo studio su Pisa rappresenta un case study, un modello operativo da applicare anche ad altri centri simili, sia in Toscana che in altre aree italiane ed europee. "MAPPAGIS – spiega Francesca Anichini che collabora al progetto – contiene al momento ritrovamenti archeologici su Pisa dal 1500 ad oggi integrati dalla lettura delle tracce aeree. Nei prossimi mesi aggiungeremo la una 'lettura verticale' degli edifici del centro storico per capirne le diverse fasi e trasformazioni".

"Durante il convegno internazionale "Opening the Past. Archaeological open data" che si è svolto il 9 giugno all'Università di Pisa – ha detto un altro collaboratore del progetto MAPPA, Gabriele Gattiglia – abbiamo presentato la prima versione dell'open digital archaeological archive italiano (MOD), un database digitale per rendere liberamente accessibili via web i dati pubblici delle indagini archeologiche italiane". "Si tratta – ha concluso Fabio Fabiani, anch'egli collaboratore del progetto – di uno strumento fondamentale per rendere accessibili nei tempi sempre più rapidi richiesti dalla ricerca e dalla tutela del patrimonio archeologico informazioni che adesso si trovano rinchiuse in archivi non sempre di facile consultazione. Protetti da un codice DOI (Digital Object Identifier) che ne tutela la paternità intellettuale, quei dati rappresenteranno anche il giusto riconoscimento per chi, ad esempio, ha eseguito gli scavi, attraverso un sistema di citazioni che possano valere come pubblicazioni".

Sarà il Coro dell'Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni, a tenere a battesimo la Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, il grande tempio gotico che riapre al pubblico dopo due anni di lavori realizzati grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa. Il concerto, che si terrà mercoledì 13 giugno alle ore 21.15, sarà il tredicesimo che l'Ateneo offre agli studenti, al personale universitario e a tutta la cittadinanza in occasione del Giugno Pisano.

Il programma sarà interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart, di cui saranno presentati i sublimi e di raro ascolto "Vesperae Solemnes de Confessore" - che comprendono i salmi Dixit, Confitebor, Beatus vir, Laudate pueri, Laudate Dominum e il cantico Magnificat - le dolci Litaniae Lauretanae e, in conclusione, il vigoroso Te Deum. Insieme al Coro si esibirà la Tuscan Chamber Orchestra e i solisti Federica Nardi (soprano), Sara Bacchelli (contralto), Alfio Vacanti (tenore) e Alessandro Ceccarini (basso), sotto la direzione di Stefano Barandoni.

Alla realizzazione del concerto, che è a ingresso libero e gratuito, hanno collaborato la Parrocchia e il Seminario Arcivescovile Santa Caterina, l'Associazione Culturale Italo Tedesca e il Goethe-Institut.

Il Coro dell'Università di Pisa, costituito nell'anno accademico 1999-200 e formato da studenti di tutte le facoltà, con una componente del personale docente e tecnico-amministrativo, insieme all'Orchestra fa parte del Centro universitario per la diffusione della cultura e della pratica musicale. Coordinato dalla professoressa Carolyn Gianturco, il Centro mira a favorire la conoscenza e la pratica della musica tra gli studenti sia in ambito corale che orchestrale, come ampliamento dell'offerta formativa e organizza una stagione concertistica che, in vari momenti dell'anno accademico, offre interessanti appuntamenti di musica corale, sinfonica e cameristica. Ha al suo attivo un ricco repertorio che spazia dal periodo barocco a quello moderno ed è ormai una realtà culturale consolidata nel territorio, più volte chiamato a esibirsi da vari enti e associazioni.

Dal 12 al 15 giugno, il dipartimento di Filosofia dell'Università di Pisa organizza il "Pisa Summer Workshop on Proof Theory", un seminario sulla teoria della dimostrazione realizzato in collaborazione con il dipartimento di Filosofia dell'Università di Helsinki. L'iniziativa sarà ospitata al dipartimento di Filosofia, in via Pasquale Paoli 15.

La teoria della dimostrazione, il cui fine è lo studio della struttura delle dimostrazioni matematiche, ha attraversato varie fasi: è stata riduttiva, generale, strutturale. In particolare, grazie alle formalizzazioni che usano il calcolo dei sequenti, la teoria della dimostrazione ha permesso di ottenere profondi e significativi risultati concernenti la logica e l'aritmetica. Attraverso connessioni con l'informatica teorica, la teoria della dimostrazione ha contribuito alla nascita di nuove aree di ricerca al di fuori della matematica tradizionale, come ad esempio la verifica della correttezza in programmazione informatica.

Le formalizzazioni in deduzione naturale hanno condotto alla Corrispondenza di Curry-Howard e a connessioni con la programmazione funzionale, mentre il calcolo dei sequenti è spesso usato nei sistemi di ricerca automatica delle dimostrazioni, ad esempio nella programmazione logica. Radicata nella teoria generale della dimostrazione, recentemente è poi stata sviluppata una semantica dimostrazionistica (proof-theoretic semantics) come alternativa alla semantica standard denotazionale basata sulla nozione di verità.

Martedì 12 giugno alle 16.30, nell'Aula Magna della facoltà di Lingue e letterature straniere in via Santa Maria 85, il dipartimento di Anglistica e il Master in Traduzione di Testi Postcoloniali, con la collaborazione della Biblioteca LM2, organizzano un incontro con Arundhathi Subramaniam, considerata fra le migliori poetesse indiane contemporanee. L'incontro, dal titolo "Shakuntala: poesia indiana tra antico e moderno", sarà introdotto dalla direttrice del Master Biancamaria Rizzardi. Seguiranno gli interventi di Andrea Sirotti, studioso e traduttore di poesia indiana, e Saverio Sani, studioso di lingua sanscrita. La proiezione delle preziose tavole di Parama Libralesso accompagnerà la lettura poetica organizzata dall'attrice e traduttrice Loredana Foresta di brani antico-indiani dal poema epico Mahabharata e dal dramma Shakuntala di Kālidāsa, e di poesie in lingua originale dell'autrice. Le traduzioni dall'inglese sono a cura degli allievi del Master.

Arundhathi Subramaniam è nata nel 1967 a Mumbai da famiglia originaria del Tamil Nadu. Ha studiato lingua e letteratura inglese al St.Xavier College e all'Università di Mumbai. Oltre che poetessa è anche danzatrice, giornalista freelance e critico di danza e spettacolo. Ha diretto il progetto di interazione fra le arti denominato "Chauraha" presso il Centro Nazionale per le Arti Performative di Mumbai. Le sue poesie sono apparse su prestigiose riviste internazionali quali The PEN All India Journal, Poeisis, The Brown Critique, Kavya Bharati e The Independent.

Arundhathi Subramaniam è stata una delle esponenti di spicco del Poetry Circle di Mumbai, che annovera i poeti cresciuti sotto l'egida di figure carismatiche quali Nissim Ezekiel e Adil Jussawalla. Tra i suoi volumi si ricordano "On Cleaning Bookshelves" (2001) e "Where I Live", (2005) pubblicati in India da Allied Publishers, e l'antologia "Where I Live: New and Selected Poems", pubblicata da Bloodaxe in Inghilterra (2009). Sue poesie appaiono nell'antologia "Reasons for Belonging", curata da Ranjit Hoskoté per Penguin India (2002). Insieme a Jerry Pinto ha curato l'antologia tematica "Confronting Love", (Penguin India 2012). In Italia alcuni suoi testi poetici sono inclusi nell'antologia di poesia femminile indiana "L'India dell'anima", a cura di Andrea Sirotti (Le Lettere 2000 e 2006).

Mercoledì 13 giugno alle ore 17.00, nell'Aula Magna della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali in via Buonarroti 1, l'etologo di Superquark Danilo Mainardi presenterà il suo volume "Le corna del Cesare", un giallo etologico in cui l'autore svela le meraviglie del mondo animale. Dopo i saluti del rettore Massimo Augello e l'introduzione di Roberto Barbuti, vicedirettore del Museo di Storia naturale e del territorio, parlerà del libro con l'autore Remo Ceserani, già professore di Letterature comparate all'Università di Bologna.

Danilo Mainardi, etologo, ecologo e divulgatore scientifico, è professore emerito di Ecologia comportamentale all'Università Ca' Foscari di Venezia ed è stato direttore della Scuola internazionale di Etologia di Erice. È presidente onorario della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), membro di accademie e società tra cui l'Accademia Nazionale delle Scienze (dei Quaranta) e l'International Ethological Society di cui è stato presidente. Collabora con il Corriere della Sera ed è ospite abituale di Piero Angela a Superquark.

L'Università di Pisa è entrata a far parte, con la sua rete wireless, della Federazione "EDUROAM" (EDUcation ROAMing), che ha l'obiettivo di offrire a tutti gli utenti delle organizzazioni partecipanti un accesso wireless facile e sicuro alla rete Internet. In pratica, è adesso possibile agli studenti e ai docenti dell'Ateneo che visitano un altro istituto aderente alla federazione di collegarsi alla rete wireless locale attraverso l'uso delle proprie credenziali e senza la necessità di alcuna formalità da svolgere presso l'istituto ospitante. Viceversa, gli utenti italiani e stranieri in visita a Pisa e appartenenti a un ente federato potranno collegarsi alla rete wireless dell'Università di Pisa con le credenziali della propria istituzione di appartenenza.

Questo servizio da un lato agevola la libera mobilità di studenti, docenti e ricercatori, dall'altro segna un passo importante nel processo di progressiva apertura della rete di Ateneo a livello nazionale e soprattutto internazionale. Un accesso protetto e sicuro - basato su username e password rigidamente controllati dalla istituzione di appartenenza - è coniugato con la libertà di accesso alla rete wireless di tutte le istituzioni federate, che in Italia sono più di 80, in Europa diverse centinaia appartenenti a 37 diversi Paesi e nel mondo alcune migliaia che si estendono, solo per fare qualche esempio, a Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone e Australia.

Per usufruire del servizio "EDUROAM", che nell'Ateneo di Pisa è curato dall'Unità rete dati, basta collegarsi alla rete wireless utilizzando il Service Set IDentifier (SSID) "eduroam", inserire le credenziali della propria istituzione di appartenenza e partire con la navigazione.

Ulteriori informazioni tecniche sono disponibili sulla pagina web: http://wifi.unipi.it/eduroam/

Venerdì 8 giugno, alle ore 16.30, nell'Aula Pacinotti della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, il professor Yoshihiko Nakamura dell'Università di Tokyo terrà un seminario dal titolo "Anatomical and Behavioral Modeling of Human as Robotic Technologies". L'iniziativa fa parte del ciclo "I seminari del Centro "E. Piaggio", che il Centro organizza periodicamente invitando ricercatori e scienziati di fama internazionale.

Il professor Nakamura è professore all'Università di Tokyo, presidente dell'International Federation for the Promotion of Mechanism and Machine Science (IFToMM) e membro delle Associazioni giapponesi di Ingegneria Meccanica e Robotica, e dell'Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE).

La ricerca in robotica studia con sempre maggiore attenzione il comportamento e l'anatomia dell'uomo, per poterne riprodurre degli aspetti essenziali non solo dal punto di vista cognitivo, ma anche a livello fisiologico e strutturale. Questo ha applicazioni in diversi campi come la biomedica, la medicina predittiva, la riabilitazione, la scienza dello sport.

Un altro successo per i battelli ecocompatibili della CJ Aerospace, la start up dell'Università di Pisa che il 31 maggio ha partecipato a Roma al primo "Greening Camp" italiano promosso dal Ministero dell'Ambiente. Selezionati insieme a 120 giovani laureati e laureandi per presentare progetti sullo sviluppo dell'economia verde italiana, a fine mattinata i ragazzi della CJ Aerospace sono stati invitati a un incontro personale con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, al quale hanno illustrato personalmente la tipologia e l'entità delle soluzioni proposte nel campo della mobilità fluviale sostenibile.

I battelli progettati dalla CJ Aerospace sono caratterizzati da scafo a elevata efficienza idrodinamica concepito per ridurre al minimo la generazione di onde, propulsione elettrica a zero impatto ambientale, doppio motore azimutale montato in linea, che pilotato da un opportuno software di controllo conferisce all'imbarcazione una manovrabilità aumentata.

Queste caratteristiche, su cui è stata fatta domanda di brevetto, permettono di raggiungere performance di punta nell'ambito del risparmio energetico, del contenimento dei costi di manutenzione, dell'abbattimento dell'inquinamento acustico e ondoso e della capacità di manovra. Le imbarcazioni che CJ Aerospace intende realizzare rientrano nella tipologia delle imbarcazioni da lavoro di medie e piccole dimensioni, dedicate al trasporto merci o passeggeri.

Il "Greening Camp", organizzato con la collaborazione della Luiss Guido Carli e di ItaliaCamp, ha rappresentato un'occasione per far emergere idee, progetti e risorse umane che possano determinare l'affermazione di un primato italiano nell'ambito di un settore economico che può contribuire in modo decisivo alla crescita del nostro Paese e dell'Europa.

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