Costituito l’Osservatorio sulla Giustizia Civile presso il Tribunale di Pisa
È stato firmato l’atto costitutivo dell’Osservatorio sulla Giustizia Civile presso il Tribunale di Pisa. Si tratta di un organismo che a Pisa ancora mancava e che ha, nell’ambito di una più stretta collaborazione tra Magistratura, Avvocatura, Università e Uffici amministrativi del Tribunale, lo scopo di istituire un tavolo permanente di confronto tra le suddette Istituzioni con la finalità di raccogliere i dati inerenti alla legislazione e alla giurisprudenza, affrontare e risolvere problematiche già esistenti ed emergenti a seguito delle recenti riforme normative, elaborare comuni “prassi virtuose” utili ad una migliore organizzazione e quindi ad una fruizione più efficace del servizio Giustizia anche da parte dei cittadini.
Hanno partecipato alla costituzione dell’Osservatorio, in rappresentanza del Tribunale di Pisa la presidente vicaria Beatrice Dani e la presidente della sezione civile, Eleonora Polidori, per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa il presidente Paolo Oliva, Marco Vasarri quale coordinatore della Commissione per l’Osservatorio Civile del COA Pisa, la vicepresidente Elisa Giraudo e la consigliera Sandra Berretti quali ulteriori membri della Commissione. Per il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, la professoressa Francesca Cristiani delegata dal direttore Francesco Dal Canto, per l’Istituto DIRPOLIS della Scuola Superiore Sant’Anna il professor Giovanni Comandè, delegato dalla direttrice Gaetana Morgante.
Costituito l’Osservatorio sulla Giustizia Civile presso il Tribunale di Pisa
È stato firmato l’atto costitutivo dell’Osservatorio sulla Giustizia Civile presso il Tribunale di Pisa. Si tratta di un organismo che a Pisa ancora mancava e che ha, nell’ambito di una più stretta collaborazione tra Magistratura, Avvocatura, Università e Uffici amministrativi del Tribunale, lo scopo di istituire un tavolo permanente di confronto tra le suddette Istituzioni con la finalità di raccogliere i dati inerenti alla legislazione e alla giurisprudenza, affrontare e risolvere problematiche già esistenti ed emergenti a seguito delle recenti riforme normative, elaborare comuni “prassi virtuose” utili ad una migliore organizzazione e quindi ad una fruizione più efficace del servizio Giustizia anche da parte dei cittadini.
Hanno partecipato alla costituzione dell’Osservatorio, in rappresentanza del Tribunale di Pisa la presidente vicaria Beatrice Dani e la presidente della sezione civile, Eleonora Polidori, per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa il presidente Paolo Oliva, Marco Vasarri quale coordinatore della Commissione per l’Osservatorio Civile del COA Pisa, la vicepresidente Elisa Giraudo e la consigliera Sandra Berretti quali ulteriori membri della Commissione. Per il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, la professoressa Francesca Cristiani delegata dal direttore Francesco Dal Canto, per l’Istituto DIRPOLIS della Scuola Superiore Sant’Anna il professor Giovanni Comandè, delegato dalla direttrice Gaetana Morgante.
Dal Mesolitico una storia di adattamento alla crisi climatica
Nell’estate più rovente della storia, l’area semi-desertica di Los Monegros, in Spagna, ci restituisce una straordinaria storia di adattamento e sopravvivenza ai cambiamenti climatici avvenuti attorno al 6200 a.C. A ritrovarne le tracce, un’equipe di archeologi dell’Università di Pisa impegnati nel progetto “MesoHistories”, diretto da Niccolò Mazzucco, professore dell’Ateneo pisano, e Javier Rey Lanaspa, archeologo del Governo di Aragona.
“Lo scenario che si sta componendo è di grandissimo interesse non solo archeologico – spiega il professor Niccolò Mazzucco – In quasi un mese di scavi nel sito chiamato ‘PBM‘, situato a Sariñena (Huesca, Spagna), abbiamo riportato alla luce i resti di almeno una capanna, con buche di palo, quattro focolari in fossa, resti di combustione, alcune punte di proiettile di forma triangolare e trapezoidale, caratteristiche del periodo mesolitico, e un’area di lavorazione della selce”.
“Si tratta del sito più antico finora scoperto nel territorio di Los Monegros; un accampamento all’aperto del Mesolitico, che ci riporta all’epoca degli ultimi cacciatori-raccoglitori-pescatori nomadi vissuti qui in un momento di grave crisi climatica, uno dei periodi più freddi e aridi dell’attuale era geologica, l’Olocene - prosegue Mazzucco - I resti ritrovati ci aiuteranno a comprendere come questi esseri umani abbiano cercato di adattarsi alla nuova condizione ambientale determinata da quello che viene indicato evento 8.2 ka, ossia il brusco raffreddamento di 1–3 °C che circa 8.200 anni fa interessò gran parte dell'emisfero settentrionale e durò circa 160 anni”.
Le indagini sui reperti sono ancora in corso, ma già i primi risultati delle analisi polliniche ci parlano di un ambiente estremamente diverso da quello attuale. I dati, infatti, indicano che in quel periodo preistorico il luogo dello scavo sarebbe stato caratterizzato principalmente da un paesaggio semi-aperto, dominato da specie come il cipresso e il ginepro. Oltre a ciò, in questo angolo dell’attuale deserto di Los Monegros sembra fosse presente una palude.
È sulle sue rive che il gruppo di cacciatori-raccoglitori nomadi, probabilmente di piccole dimensioni, aveva costruito il suo accampamento, per poter cacciare mammiferi ed uccelli, come testimoniano alcuni resti di ossa trovati durante lo scavo e che ci raccontano di un significativo cambio di dieta.
“La caccia agli uccelli non era una cosa molto frequente ed è spesso difficile da documentare a livello archeologico. Nel caso di PBM, la relativa abbondanza di ossa di uccelli e piccoli mammiferi potrebbe suggerire un cambiamento nell’alimentazione di questi cacciatori-raccoglitori-pescatori che si erano adattati alle nuove, più rigide, condizioni climatiche – conclude Niccolò Mazzucco – L’allargamento del numero e del tipo di prede cacciate rispetto ad una dieta altrimenti principalmente basata sulla caccia ai grandi ungulati, quali cervo, cinghiale o capre selvatiche, è spesso riflesso di un adattamento a nuove condizioni ambientali, ad un cambiamento della mobilità e delle strategie economiche di questi gruppi. Sebbene sia ancora presto per trarre conclusioni, e solo le analisi di laboratorio potranno chiarire l’effettiva composizione delle specie cacciate, PBM è un sito che potrà offrire nuovi spunti per interpretare quest’ultima fase di vita dei cacciatori-raccoglitori-pescatori europei, all’alba della rivoluzione Neolitica, che pochi secoli dopo il 6200 a.C. porterà nuovi stravolgimenti con l’arrivo di specie domestiche e l’inizio dell’agricoltura”.
La campagna di scavo iniziata a luglio, la terza nel sito “PBM”, fa parte del progetto “MesoHistories”, diretto da Niccolò Mazzucco, professore presso l’Università di Pisa (Italia), e Javier Rey Lanaspa, archeologo del Governo di Aragona. Nel gruppo scientifico sono coinvolti Aitor Ruiz-Redondo, professore presso l’Università di Saragozza e ricercatore presso l’Università di Saragozza, insieme a Ignacio Clemente Conte, ricercatore titolare presso la IMF-CSIC, ed Ermengol Gassiot dell’Università Autonoma di Barcellona. Questa terza campagna vede la partecipazione di studenti delle Università di Pisa e Saragozza ed ha avuto una durata di circa tre settimane, durante le quali si sono concluse le operazioni di scavo, definendo con maggiore precisione l’estensione dell’occupazione e le attività svolte, nonché la raccolta di nuovi campioni per analisi cronologiche e ambientali.
Per seguire gli aggiornamenti sullo scavo PBM e sul progetto, è attivo il profilo instagram @mesohistories.
The IXPE space telescope amazes astronomers with new discoveries on blazars
An international team of astrophysicists, using data from the X-ray Polarimetry Explorer (IXPE) Space Telescope, has published new findings on the blazar called Markarian 421, an active galactic nucleus and a powerful gamma-ray source located in the constellation Ursa Major, approximately 400 million light years from Earth. The study, which states the IXPE team's findings on Markarian 421, was published in the latest issue of “Nature Astronomy”, with Professor Luca Baldini of the University of Pisa among the authors.
The structure of a black hole jet as deduced from recent observations of the blazar Markarian 421 with the Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE). Credits: NASA/Pablo Garcia.
"Despite decades of study, scientists still do not fully understand the physical processes that determine the dynamics and the emission of the relativistic jets ejected by blazars," says Luca Baldini. "Furthermore, the IXPE’s revolutionary ability to “measure the polarisation of X-rays", i.e., the direction of oscillation of their electric field, gives astronomers unprecedented insight into these objects, their geometry and the origin of their emissions.
The satellite IXPE, with three space telescopes, has been in orbit since 2021. It is the result of a collaboration between NASA and the Italian Space Agency with partners and scientific collaborators in 12 countries, including the University of Pisa in synergy with the Pisa Section of the National Institute of Nuclear Physics. There are three detector units on board, which have been designed, integrated and qualified in Pisa by a working group led by Professor Luca Baldini, who involved students from the Department of Physics and the School of Engineering of the University of Pisa.
A Pisa due Senior Students dall’Università Monastica Tibetana di Sera Jey
Si è conclusa negli scorsi giorni la visita all’Università di Pisa di due Senior Students dell’Università Monastica Tibetana di Sera Jey (Karnataka, India) iniziata il 12 luglio, nell’ambito di una Convenzione attiva dal 2018 e in fase di rinnovo per ulteriori tre anni tra le due Istituzioni. I due studenti, Jampa Thakchoe e Jampa Soepa, frequentano l’undicesimo anno del programma di studi superiori, della durata complessiva di 19 anni, per il conferimento del titolo di Geshe, una sorta di super dottorato in Filosofia Buddista.
Durante il loro soggiorno a Pisa hanno tenuto un seminario dedicato agli studenti del corso di studi in Psicologia clinica dal titolo “Consciousness and Meditation in the tradition of Tibetan Buddhism”.
La visita è stata organizzata dallo Science Center di Sera Jey in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria dell’Informazione e di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, nel contesto di una ricerca in collaborazione, relativa agli effetti delle pratiche contemplative sull’attività cerebrale in meditatori esperti. La ricerca si svolge nell’ambito del progetto PNRR THE (Tuscany Health Ecosistem) - Spoke 3 (Advanced Technologies, Methods and Materials for Human Health and Wellbeing).
Thakchoe e Soepa torneranno probabilmente il prossimo anno per frequentare la quinta edizione della Summer School dell’Università di Pisa “Consciousness and Cognition” in collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa.
Nella foto a lato: Jampa Thakchoe e Jampa Soepa davanti a Ingegneria con alcuni ricercatori di robotica.
Università di Pisa: in arrivo il contributo affitti per gli studenti fuori sede
Le studentesse e gli studenti fuori sede dell’Università di Pisa hanno tempo fino alle ore 13 di lunedì 7 agosto per partecipare al bando per l’accesso ai contributi per le spese di locazione abitativa sostenute, per almeno un trimestre, tra il 1° gennaio 2023 e il 30 giugno 2023.
Per poter partecipare alla selezione, è necessario appartenere ad un nucleo familiare con un ISEE universitario (o corrente o parificato) in corso di validità non superiore a 20.000 euro. Inoltre, le studentesse e gli studenti che faranno richiesta dei contributi, devono risultare iscritti, per l’anno accademico 2022/2023, ad un corso di laurea o laurea magistrale (compresi i corsi singoli di transizione), a una scuola di specializzazione o a un corso di dottorato dell’Università di Pisa. I canditati, infine, non devono aver usufruito di “altri contributi pubblici per l’alloggio” nel 2023.
"Quello del caro-affitti e delle sue ripercussioni sulla vita degli studenti universitari fuori sede non è un problema nuovo, ma l'inflazione e le difficoltà economiche che affliggono molte famiglie italiane lo hanno reso ancor più grave ed era necessario intervenire - commenta la professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio - Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha per questo stanziato 4 milioni di euro per sostenere gli studenti fuori sede e questo ci ha permesso di emanare il nostro bando. Ancora non ci è possibile dire quale sarà l'importo pro capite di questo contributo, perché sarà determinato direttamente dal Ministero in base al numero degli studenti aventi diritto. Questa attenzione è comunque un segnale importante. È la stessa Costituzione italiana, d'altronde, che dà incarico alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Anche per questo entro la fine dell'anno saranno emanati almeno altri due bandi per contributo affitti".
Front-office Servizi Orientamento e Sostegno agli studenti con bisogni specifici
Il servizio di front-office per i Servizi di Orientamento e Sostegno agli studenti con bisogni specifici viene svolto:
- tramite mail:
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (servizi di Orientamento)
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (USID - Ufficio Servizi per l’Inclusione di Studenti con Disabilità)
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (servizi per studenti con DSA - Disturbi Specifici di Apprendimento)
- su Teams su appuntamento
- in presenza su appuntamento
Gli appuntamenti per lo sportello su Teams o in presenza vanno richiesti tramite posta elettronica agli indirizzi sopra indicati in base al servizio richiesto, specificando i dati anagrafici, il contatto telefonico e la scelta fra lo sportello in presenza o a distanza.
Lo sportello in presenza si svolge presso Area Bruno Pontecorvo - Edificio G - largo Bruno Pontecorvo 3 - 56127 Pisa.
Per maggiori informazioni sui contatti:
Usid https://www.unipi.it/index.php/usid/item/7107-contatti
DSA https://www.unipi.it/index.php/servizi-e-orientamento/item/1174
Orientamento https://orientamento.unipi.it/contatti/
Periodi di chiusura
Si consiglia di consultare gli Avvisi della sezione Studenti per eventuali ulteriori chiusure degli uffici nel corso dell'anno.
Informazioni a cura di:
Direzione Didattica, studenti e internazionalizzazione
Università di Pisa: in arrivo il contributo affitti per gli studenti fuori sede
Le studentesse e gli studenti fuori sede dell’Università di Pisa hanno tempo fino alle ore 13 di lunedì 7 agosto per partecipare al bando per l’accesso ai contributi per le spese di locazione abitativa sostenute, per almeno un trimestre, tra il 1° gennaio 2023 e il 30 giugno 2023.
Per poter partecipare alla selezione, è necessario appartenere ad un nucleo familiare con un ISEE universitario (o corrente o parificato) in corso di validità non superiore a 20.000 euro. Inoltre, le studentesse e gli studenti che faranno richiesta dei contributi, devono risultare iscritti, per l’anno accademico 2022/2023, ad un corso di laurea o laurea magistrale (compresi i corsi singoli di transizione), a una scuola di specializzazione o a un corso di dottorato dell’Università di Pisa. I canditati, infine, non devono aver usufruito di “altri contributi pubblici per l’alloggio” nel 2023.
La professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio
"Quello del caro-affitti e delle sue ripercussioni sulla vita degli studenti universitari fuori sede non è un problema nuovo, ma l'inflazione e le difficoltà economiche che affliggono molte famiglie italiane lo hanno reso ancor più grave ed era necessario intervenire - commenta la professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio - Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha per questo stanziato 4 milioni di euro per sostenere gli studenti fuori sede e questo ci ha permesso di emanare il nostro bando. Ancora non ci è possibile dire quale sarà l'importo pro capite di questo contributo, perché sarà determinato direttamente dal Ministero in base al numero degli studenti aventi diritto. Questa attenzione è comunque un segnale importante. È la stessa Costituzione italiana, d'altronde, che dà incarico alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Anche per questo entro la fine dell'anno saranno emanati almeno altri due bandi per contributo affitti".
Il telescopio spaziale IXPE stupisce gli astronomi con nuove scoperte sui blazar
Un team internazionale di astrofisici, utilizzando i dati del telescopio spaziale X-ray Polarimetry Explorer (IXPE), ha pubblicato nuove scoperte sul blazar denominato Markarian 421, un nucleo galattico attivo e una potente sorgente di raggi gamma che si trova nella costellazione dell'Orsa Maggiore, all'incirca a una distanza di 400 milioni di anni luce dalla Terra. Lo studio, che dettaglia le scoperte del team IXPE su Markarian 421, è uscito sull’ultimo numero di Nature Astronomy, fra gli autori anche il professore Luca Baldini dell’Università di Pisa.
“Nonostante decenni di studio, gli scienziati non hanno ancora compreso appieno i processi fisici che determinano la dinamica e l'emissione dei getti relativistici espulsi dai blazar – dice Luca Baldini - Ma la rivoluzionaria capacità di IXPE di "misurare la polarizzazione dei raggi X, ovvero la direzione di oscillazione del loro campo elettrico, offre agli astronomi una visione senza precedenti di questi oggetti, della loro geometria e dell'origine delle loro emissioni.
Frutto di una collaborazione tra la NASA e l'Agenzia Spaziale Italiana con partner e collaboratori scientifici in 12 paesi fra cui anche l’Università di Pisa in sinergia con la Sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il satellite IXPE su cui si trovano tre telescopi spaziali è in orbita dal 2021. A bordo ci sono tre detector unit progettate, integrate e qualificate a Pisa da un gruppo di lavoro guidato dal professore Luca Baldini, che ha coinvolto studenti del Dipartimento di Fisica e della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa.
Credits: NASA/Pablo Garcia
La struttura di un getto di buco nero come dedotta dalle recenti osservazioni del blazar Markarian 421 con l'Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE).
Orto e Museo Botanico: uno spettacolo in continuo divenire, stagione dopo stagione
Visitare l’Orto e Museo Botanico di Pisa significa incontrare piante di provenienti da tutto il mondo, uno spettacolo in continuo divenire che muta ad ogni stagione: le piante che si possono osservare al loro meglio non sono sempre le stesse durante tutto l’anno. Si tratta di un patrimonio da rispettare e tutelare, anche con particolari avvertenze e informazioni utili per la visita nei mesi più caldi, a cominciare dal nuovo orario estivo. Dal 13 luglio al 5 settembre l’Orto e Museo Botanico di Pisa sarà aperto tutti i giorni dalle 8,30 alle 20 con l’ultimo ingresso consentito alle 19, fermo restando possibili chiusure parziali o totali per fenomeni meteorologici intensi (forti precipitazioni, forti raffiche di vento).
Durante la visita è bene inoltre tenere presente che se molte piante appaiono secche o mancanti è per motivi naturali legati al loro ciclo vitale. Rispettarli fa parte della specifica missione dell’Orto botanico, così come un uso consapevole delle risorse idriche.
“Per il clima mediterraneo, esasperato ogni anno dai cambiamenti climatici in corso, ci troviamo di fronte ogni estate a una grave carenza di acqua, sia in termini di qualità che di qualità – fanno sapere dall’Orto – La nostra missione è utilizzare questa fondamentale risorsa nel modo più parsimonioso, anche per ragioni di etica sociale. Pertanto, nonostante l’impegno del nostro staff orticolturale, durante i mesi estivi le nostre piante in coltivazione sono sottoposte a maggiore stress”.
Coscienti di queste avvertenze, se nelle giornate estive si vuole sfuggire alla folla di Piazza dei Miracoli, una visita all’Orto Botanico rappresenta un respiro nel verde. A pochi passi dalla Torre pendente, passando da via Santa Maria e via Luca Ghini, si trova così un luogo in mezzo alla città pieno di bellezza calma e sospesa dove passeggiare lontano dai rumori fra il fruscio delle foglie degli alberi secolari.