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L'Università di Pisa considera grave e preoccupante l'occupazione di Palazzo Mastiani da parte di un gruppo di studenti del collettivo Tijuana Project.

In primo luogo esso rappresenta un atto di rottura nei confronti della politica fin qui seguita dal vertice dell'Ateneo finalizzata al dialogo e all'apertura verso le istanze provenienti da tutte le componenti studentesche.

In secondo luogo, al di là di ogni altra doverosa considerazione riguardante profili di liceità, si ritiene estremamente preoccupante la presenza di persone all'interno del Palazzo Mastiani, edificio attualmente inagibile in quanto pericoloso per l'incolumità pubblica. Proprio a causa di tale pericolosità l'Ateneo nei mesi scorsi ha avviato e parzialmente realizzato nel Palazzo una prima serie di interventi di ristrutturazione, dei quali a gennaio è stato completato il primo lotto, con un investimento di circa 500 mila euro. Gli interventi non hanno ancora interessato gli ambienti interni dell'edificio, che dunque rimane inagibile e assolutamente inidoneo a essere utilizzato per qualsiasi attività e tantomeno per la realizzazione delle iniziative pubbliche delle quali è stata data notizia in un volantino del collettivo Tijuana Project.

Proprio in considerazione di tutto questo, alcuni rappresentanti dell'Ateneo si sono subito attivati per incontrare gli studenti del Collettivo ed esprimere loro la più viva preoccupazione per la situazione venutasi a determinare, di cui è stata data informazione alle autorità competenti.

Ricordando l'analogo episodio verificatosi un anno fa, che condusse alla decisione di effettuare uno sgombero forzato dell'edificio, e per non rendere inevitabile un analogo percorso in presenza delle medesime condizioni di allora, il rettore Massimo Mario Augello tiene a ribadire la scelta dell'Ateneo di dialogo e di apertura, fermo restando il doveroso rispetto delle normative vigenti. Per questo, il rettore ha convocato una seduta straordinaria del Senato Accademico, al fine di esaminare e discutere la questione.

Continuano gli appuntamenti con il ciclo delle "Letture" della facoltà di Giurisprudenza dedicato al tema "I beni comuni: problemi di esclusione, regole di gestione".

Il prossimo incontro è previsto per venerdì 1 aprile 2011, alle ore 15, con un seminario sul volume di Ugo Mattei e Laura Nader dal titolo "Il saccheggio. Regime di legalità e trasformazioni globali", Bruno Mondadori, 2010.

La discussione, a cui prenderanno parte gli autori, sarà coordinata dalla professoressa Enza Pellecchia e vedrà gli interventi delle professoresse Marisa Meli, dell'Università di Catania, e Costanza Margiotta, dell'Università di Padova.

Scarica la locandina del ciclo di letture

Si è tenuta venerdì 4 febbraio, al Royal Victoria Hotel di Pisa, la conferenza stampa inaugurale della settimana di "Sinergie culturali-culinarie italo-giapponesi per la salute alimentare", che si svolgerà tra Pisa, Montecatini e Firenze. Alla conferenza stampa erano presenti il professor Tatsuo Miyamura, eminente virologo e microbiologo, direttore dell'NIH di Tokio, il maestro di cucina Shozo Kojima, vincitore di numerosi premi quali l'"International Epicurean Academy Award" e il "The Fifth Order of Merit", sua figlia anch'essa cuoca famosa, l'assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Silvia Panichi, il professor Ferruccio Bonino, il dirigente dell'Istituto Alberghiero di Montecatini “Adelmo Pagni”, Ugo Belloni del team "Zeffirino International", e Nicola Piegaja, presidente Federalberghi della Provincia di Pisa.

L'evento nasce dalla collaborazione tra il master della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Pisa in "Benessere, alimentazione, sonno e medicina termale", diretto da Ferruccio Bonino, professore ordinario di Gastroenterologia, e l'Istituto Alberghiero di Montecatini.

Il master, giunto alla sua quarta edizione, intende favorire nuove e qualificate figure professionali nel settore del benessere e della prevenzione delle malattie, promuovendo la formazione e la cultura della cura personalizzata della salute improntata a rigorosi criteri scientifico-sanitari. L’identificazione di percorsi personalizzati di cura della salute può nascere solo da un’accurata analisi scientifica dello stile di vita del singolo. "Conosci te stesso" è l’incipit di un percorso personalizzato della salute che, se adeguato, induce la persona scegliere consapevolmente e piacevolmente la condotta di vita giusta.

L'iniziativa tra Italia e Giappone rientra tra le attività previste dall’Istituto per la ricerca e cura della salute, marchio registrato "DNA della Salute", con il quale Ferruccio Bonino intende perseguire la mission della promozione della ricerca scientifica e della formazione sul campo per la personalizzazione della cura della salute.  L'idea nasce dalla trentennale esperienza conseguita dal gruppo di ricerca di Bonino nel settore delle malattie del fegato. Dalla fine degli anni '70 una serie di scoperte - di alcune delle quali Bonino e la più stretta collaboratrice Maurizia Brunetto sono stati protagonisti - hanno permesso di identificare nei tre virus epatitici maggiori (virus dell’epatite B, C e D) trasmessi per via del sangue, la causa principale dell’epatite cronica, cirrosi e tumore del fegato che rappresentano assieme la quarta causa di morte nella popolazione generale. I metodi e canoni, dimostrati efficaci nella prevenzione e cura dell’epatopatia cronica, sono trasferiti alla cura della salute della persona nel progetto “DNA della Salute".

Alcuni concetti sulla pratica di cura della salute della persona nella sua complessità sono analizzati nel libro “Complessità in Medicina”, pubblicato nel dicembre 2010 da Edizioni Plus - Pisa University Press.

Continuano gli appuntamenti con il ciclo di lezioni dedicate al tema della conversione nella Bibbia, dal titolo “Cambiar vita: storie di santi e di peccatori dalla Bibbia ad oggi”.

Il prossimo incontro, fissato per martedì 8 febbraio 2011, alle ore 17.15 nell'Aula Multimediale di Palazzo Ricci, avrà come protagonista Piero Floriani, docente di Letteratura italiana all’Università di Pisa, che terrà una lezione su “Manzoni: la conversione da libertino a cattolico liberale”.

Il programma completo del ciclo di lezioni è disponibile alla pagina: http://www.unipi.it/ateneo/comunica/eventi/bibbiamultidisciplinare.htm_cvt.htm

L'Università di Pisa parteciperà, a fianco delle istituzioni cittadine, provinciali e regionali, alla manifestazione di martedì 8 febbraio a difesa dell'esperienza culturale rappresentata dal cinema Arsenale.  Il rettore Massimo Mario Augello, insieme al prorettore per i Rapporti con il territorio, Maria Antonella Galanti, dichiara il suo pieno sostegno all'iniziativa. “Garantire la sopravvivenza del Cinema Arsenale – ha detto il rettore dell’Ateneo pisano - significa difendere una parte fondamentale della cultura della città di Pisa. L’Arsenale da tanti anni garantisce la possibilità per gli studenti di accedere alla visione di film di qualità a un costo contenuto, scegliendo spesso prodotti difficili da vedere in una sala cinematografica tradizionale e privilegiando nella scelta l’aspetto culturale, anche a discapito di quello commerciale legato alla grande distribuzione”.

“Il cinema non può essere sostituito dal salotto di casa e dal televisore – ha aggiunto la professoressa Maria Antonella Galanti - Il salotto non è la stessa cosa di un cinema che permette di condividere percorsi formativi e di riflessione, ma anche sentimenti ed emozioni. L'Arsenale, inoltre, non è solo un luogo di proiezione di film, ma di incontri, dibattiti e riflessioni; insomma, fa parte della storia culturale di Pisa e ne colora l'identità. Il volto di una città, del resto, è dato anche dai luoghi di condivisione delle emozioni culturali”.

Come si afferma nel comunicato stampa dell'Arsenale, l'evento dell'8 febbraio è concepito come una "festa con proiezioni, incontri, letture, musica, testimonianze, cibo, in compagnia di tutti i soci, amici, o cittadini che vorranno testimoniare la loro solidarietà al Cineclub pisano”.
A partire dalle 18.30 si alterneranno interventi di politici, docenti universitari, intellettuali, personalità del cinema e musicisti che porteranno un loro personale contributo.

Ecco il dettaglio del programma:

  • dalle 18.30 alle 19.20 - proiezioni: Betty Boop  - Questioni di ritmo, La mia amica scimmia; The merry circus di Jiri Trnka; Cops di Buster Keaton con musica dal vivo: Mauro Orselli, percussioni
  • dalle 19.20 alle 20. 30 - Lettura a cura di Silvia Panichi; Incontro: Marco Filippeschi (Sindaco di Pisa), Silvia Pagnin (Assessore alla cultura della Provincia di Pisa), Maria Antonella Galanti (Prorettore al territorio Università di Pisa), Ugo Di Tullio (Consigliere delegato Fondazione Sistema Toscana, Mediateca), Cristina Scaletti (Assessore alla cultura  della Regione Toscana).
  • dalle ore 20.30 - Lettura a cura di Umberto Carpi; a seguire Videosuoni a cura di Riccardo Vaglini. Nel foyer - buffet solidale: specialità preparate da Trattoria della Faggiola e La sosta dei Cavalieri; prodotti tipici dal Comune di Montescudaio, vino dell'azienda Gli Archi di Fauglia.
  • dalle ore 21.30 - Inteventi di Salvatore Settis e Maurizio Iacono;
    a seguire - Lettura a cura di Valeria Della Mea; Videomessaggio  di Paolo Virzì;
    Mario Sesti (direttore sezione extra del Festival del Film di Roma) presenta il corto: Piccoli naufragi di Virginia Eleuteri Serpieri; Lettura a cura di Paolo Pierazzini;
    Testimonianze e dichiarazioni: Daniele Segre, Sergio Staino, Claudio Carabba, Enzo Porcelli.
  • dalle ore 23.30 - Lettura a cura di Claudio Neri;
    A seguire proiezioni: Cops di Buster Keaton con musica dal vivo: Eugenio Sanna, chitarra e oggetti; anteprima del documentario L'elefante occupa spazio di Francesco Barnabei; cortometraggi fino a notte fonda.

Mercoledì 9 febbraio 2011 si è svolta la prevista seduta congiunta del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, convocata per prendere atto delle rose di candidature proposte dalle diverse aree culturali e per individuare, di conseguenza, gli 11 componenti che andranno a completare la Commissione Statuto (il dodicesimo membro, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, è stato eletto nella giornata di ieri). Come è noto, la Legge numero 240 del 30 dicembre 2010 (Legge Gelmini) prevede che la Commissione per le modifiche di Statuto sia composta da 15 membri, tra cui il rettore con funzioni di presidente, due rappresentanti degli studenti, sei membri designati dal Senato Accademico e sei dal Consiglio di Amministrazione.

Durante la riunione il rettore ha riassunto il percorso che ha portato, in modo largamente condiviso, alla proposta da parte dei settori culturali di rose di candidature, sottolineando di aver promosso nelle settimane precedenti un giro di consultazioni sia all'interno degli Organi dell'Ateneo che con varie categorie di docenti, tecnici-amministrativi, studenti e precari della ricerca. Ha inoltre preannunciato l'iter successivo alla designazione dei membri della Commissione Statuto, che partirebbe dalla convocazione del Corpo Accademico finalizzato a recepire suggerimenti di merito e di metodo sui lavori della Commissione.

Nel corso della seduta sono emersi i nomi di undici docenti, selezionati all'interno delle rose proposte dalle aree culturali, e su questi nomi vi è stata piena condivisione da parte dei senatori e dei consiglieri. I nomi indicati sono rappresentativi delle diverse fasce della docenza (sei ordinari, due associati e tre ricercatori) e tengono conto della presenza di genere (sette uomini e quattro donne) e di docenti che siano direttori di dipartimento. I rappresentanti degli studenti saranno designati dalla componente studentesca.

Mentre la seduta era in fase di scioglimento, sono entrati nella sala un gruppo di studenti e di precari, i quali hanno espresso, all'interno di una posizione di totale contrarietà alla legge Gelmini, critiche al percorso seguito per la definizione della Commissione Statuto.

Successivamente si è riunito il Consiglio di Amministrazione, che ha proceduto a designare i sei membri della Commissione di sua competenza, recependo in pieno le indicazioni emerse nella seduta congiunta.

La riunione successiva del Senato Accademico è stata invece interrotta e nessuno dei punti all'ordine del giorno, tra i quali anche quello relativo alla designazione dei sei membri di competenza del Senato, è stato discusso, a causa della presenza del gruppo di studenti e precari che aveva già manifestato il proprio dissenso nella riunione congiunta del Senato e del Consiglio.

Si sono laureati con il massimo dei voti e la lode i primi tre studenti del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell’Università di Pisa, che giovedì 10 dicembre hanno discusso la loro tesi nell’Aula magna storica del Palazzo della Sapienza. Di fronte a una commissione presieduta dalla professoressa Francesca Giardina, neo-presidente del corso di laurea, gli studenti Ina Dhimgjini, Elisabetta Ferraro e Andrea Giannotti hanno conseguito il titolo accademico laureandosi con una sessione in anticipo.

“Per la nostra facoltà è stata una giornata speciale ed è motivo di profonda soddisfazione averla festeggiata insieme a tre studenti particolarmente brillanti, i primi a Pisa a conseguire la laurea quinquennale in Giurisprudenza”, ha dichiarato la professoressa Giardina. “Per celebrare questa occasione abbiamo pensato di ripristinare la vecchia tradizione delle toghe, che la commissione ha indossato nuovamente dopo quaranta anni di interruzione”.

I tre neolaureati magistrali in Giurisprudenza hanno discusso lavori particolarmente apprezzati dalla commissione: Ina Dhimgjini, 24 anni di Livorno, si è laureata con una tesi in Diritto processuale civile, con relatore il professor Francesco Paolo Luiso; Elisabetta Ferraro, 23 anni di Gioia Tauro (Reggio Calabria), ha discusso una tesi in Diritto bancario, con relatore la professoressa Elisabetta Bani; Andrea Giannotti, 23 anni di Querceta (Lucca), ha conseguito il titolo con un lavoro sui Fondamenti del diritto europeo, con relatore il professor Carlo Venturini.

Il percorso formativo della laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza è inteso a far acquisire le competenze necessarie per l’accesso non solo alle professioni legali tradizionali (avvocato, magistrato, notaio), ma anche alle funzioni di elevata responsabilità nei settori socio-economici e dell’informatica giuridica, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti privati, nei sindacati, nelle organizzazioni comunitarie e internazionali.

Martedì 15 febbraio, alle ore 17.15 nell’Aula Magna del Seminario (Piazza Santa Caterina, 4), la professoressa Elena Salibra, docente di Letteratura italiana, terrà un seminario dal titolo “Percorsi di conversione nella poesia di Camillo Rebora”. L’intervento sarà incentrato sulla prima raccolta del poeta milanese “Frammenti lirici”, nei quali si ritrovano i prodromi di un travaglio interiore che lo porterà ad intraprendere un percorso spirituale e infine a scegliere una vita ascetica. L’appuntamento chiuderà il ciclo di lezioni “Cambiar vita. Storie di santi e di peccatori dalla Bibbia ad oggi”, dedicato a storie di conversione come cambiamento radicale di vita.

Negli scorsi giorni si sono svolte prima la seduta congiunta del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa, convocata per prendere atto delle rose di candidature proposte dalle diverse aree culturali e per individuare 11 membri della Commissione Statuto, e poi quelle separate del Consiglio e del Senato, che hanno ratificato le designazioni. Il dodicesimo membro, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, è stato eletto dallo stesso personale tecnico-amministrativo.

Come è noto, la Legge numero 240 del 30 dicembre 2010 (Legge Gelmini) prevede che la Commissione per le modifiche di Statuto sia composta da 15 membri, tra cui il rettore con funzioni di presidente, sei membri designati dal Senato Accademico e sei dal Consiglio di Amministrazione, e due rappresentanti degli studenti, i cui nomi saranno designati nei prossimi giorni dalla componente studentesca.

L’elenco dei membri che vanno a comporre la Commissione per le modifiche di Statuto è dunque il seguente:

  • Massimo Mario Augello, rettore, in qualità di presidente
  • Alessandra Braca, professore associato
  • Claudio Casarosa, professore ordinario
  • Roberta Cella, professore associato
  • Michele Da Caprile, rappresentante del personale tecnico-amministrativo
  • Carlo Da Pozzo, professore ordinario
  • Mauro Ferrari, professore ordinario
  • Pietro Milazzo, ricercatore
  • Roberta Moruzzo, ricercatore
  • Luigi Muzzetto, professore ordinario
  • Lucia Natali, ricercatore
  • Roberto Romboli, professore ordinario
  • Franco Turini, professore ordinario

A questi nomi andranno aggiunti quelli dei due rappresentanti degli studenti da designare.

Promuovere comuni esperienze di ricerca e formazione, organizzare eventi, seminari, tirocini formativi e di orientamento sulle tematiche della tutela e della promozione della pace: sono questi i punti principali della convenzione appena siglata tra il CISP, il Centro interdisciplinare di Scienze per la pace dell’Università di Pisa, e la cooperativa sociale “Il Cerchio” che, con una collaborazione sinergica, potranno sviluppare insieme progetti che uniscano ricerca accademica e competenze professionali che operano sul campo.

“La promozione della cultura della legalità e della tutela dei diritti umani, con una divulgazione più ampia dei valori fondamentali dell’accoglienza, del rispetto delle differenze, della condivisione e della partecipazione civile, costituiscono una priorità in questo particolare momento storico”, ha dichiarato Pierluigi Consorti, direttore del CISP.

“Con il diffondersi di condizioni di vulnerabilità ed emarginazione sociale in particolari fasce di popolazione, come i senza dimora, i tossicodipendenti, immigrati rom, vittime di tratta, l’approccio a questo universo di situazioni si presenta complesso e richiede lo sviluppo di metodologie d’intervento sul territorio di carattere sociale e sanitario che possano essere supportate dalla ricerca accademica”, ha precisato il professor Consorti. “Solo così è possibile contrastare e infrangere i tabù ideologici e lo stigma collegati a queste persone, secondo una logica e una politica di accoglienza, di tutela della vita, di mediazione e promozione della cittadinanza”.

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