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From December 10 to 14, 2024, five students from the University of Pisa participated in the “Model United Nations” in Brussels, organised by Circle U., the University Alliance that brings together the University of Pisa and eight other European universities on the same campus. The MUN is a simulation of the work of the United Nations in which participants take on the role of delegates from different countries in one of the many UN offices (UNESCO, WHO, Security Council, or European Council), representing their positions and debating specific issues to achieve global solutions.

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The University of Pisa was represented by Diletta Barachini, Federico Carzedda, Marta Dell’Amico, Maddalena Matilde Lorenzini and Zoe Stroobant, who spent five days discussing this year’s topic, i.e. Artificial Intelligence, together with colleagues from other universities.

After several weeks of preparation, during which participants studied the positions of their assigned country and trained in debating techniques, they travelled to the Belgian capital to meet students from other Alliance universities, led by diplomatic experts.

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This year, the initiative, which has been welcomed with great enthusiasm since its first edition, has once again proved to be a stimulating and interdisciplinary experience that can enrich the educational offer of the university. This is demonstrated by the two students interviewed who, coming from different study paths, decided to participate in MUN driven by curiosity and interest in international relations.

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“Going abroad and meeting new people that, for obvious reasons, have different backgrounds is always an extremely engaging experience, and I was able to expand my knowledge of AI, the countries’ positions on the subject and also the viewpoints of the other students involved,” says Zoe Stroobant, a third-year student of Political Science and International Relations.

“I recommend this experience to everyone because it helps a lot in improving the ability and confidence in speaking in a foreign language in front of an audience, which will certainly be appreciated in a future context,” adds Marta Dell’Amico, a second-year student of Law.

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This experience has multiple strengths: from public speaking to negotiation, from dealing with new cultures to deepening knowledge of AI. The answer to the question of whether this experience should be repeated or not is clear and unanimous: a firm yes, which reflects the enthusiasm of those who had the opportunity to participate in the MUN.

Agata Merian Bernacca, Susanna De Luca, Anna Terroni
Circle U. Ambassadors - University of Pisa

 

L’Università di Pisa ha approvato una significativa modifica al proprio Statuto, confermando il proprio impegno per la concreta attuazione dei principi della pace, della sostenibilità e della responsabilità sociale. Questa decisione, che rende l’Ateneo il primo in Italia ad adottare ufficialmente tali principi nelle proprie fonti normative, definisce in modo ufficiale scelte già consolidate nella prassi e sottolinea la volontà di integrare valori etici fondamentali nelle attività accademiche e di ricerca.

“In questi tempi drammatici in cui la vita e la dignità umana hanno subito pesanti attacchi, è indispensabile che l’Università dia un segnale esplicito della sua scelta di campo a favore della pace e si dissoci da ogni attività volta allo sviluppo di armamenti – ha commentato il rettore Riccardo Zucchi - Abbiamo deciso di intervenire ai massimi livelli, andando a integrare nel principale atto normativo dell’Ateneo questi principi fondamentali”.

Le modifiche riguardano i primi quattro articoli, quelli relativi a “Natura e fini” dell’Ateneo, ai “Valori fondamentali”, alle “Attività istituzionali” e alle “Attività di ricerca”: l’Università di Pisa “Promuove una cultura di pace, il rispetto dei diritti umani e l’impegno per lo sviluppo sostenibile” (art. 1); “Riconosce la pace quale principio fondamentale e si impegna a promuoverne l’applicazione nell’ambito di tutte le proprie attività istituzionali” e “imposta le proprie attività su un criterio di responsabilità verso l’impatto che queste possono avere su società e ambiente, nel rispetto dei valori e dei principi sopra enunciati” (art. 2); “Condivide i principi della ricerca e innovazione responsabile” (art. 3). Infine, le modifiche all’articolo 4 sulle attività di ricerca: viene specificato che l’Ateneo valuta la qualità delle ricerche ispirandosi ai principi della ricerca e innovazione responsabile ed è inserito il comma 8: “Non sostiene e non partecipa ad alcuna attività finalizzata alla produzione, allo sviluppo e al perfezionamento di armi e sistemi d’arma da guerra”.

Questa decisione è il frutto di un percorso avviato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, che, in seduta congiunta, hanno deliberato di istituire una Commissione istruttoria, inclusiva della componente studentesca, per inserire nelle fonti normative dell’Ateneo la scelta politica adottata, ossia di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma. La Commissione, istituita con decreto rettorale, ha elaborato le modifiche proposte, approvate dagli Organi di governo dell’Ateneo.

Con queste modifiche, l’Università di Pisa si pone all’avanguardia nel panorama accademico italiano, ribadendo la propria missione educativa e culturale e promuovendo una ricerca e un’innovazione al servizio della società, rispettosa dei diritti umani e dell’ambiente.

La Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (CoSA) e l’Energy Manager dell’Università di Pisa sono molto attente all’efficienza energetica, tema molto importante per l’Ateneo sia sul piano ambientale che sul piano economico. Per questo motivo viene data indicazione di spegnere le luci nei vari edifici durante la notte e negli orari di chiusura. Tuttavia, per motivi di sicurezza, alcune luci devono essere lasciate accese, in particolar modo durante il passaggio del servizio di pulizie che viene effettuato anche in fasce orarie notturne. 

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Per quanto riguarda in particolare Palazzo Carità in Via Santa Maria, su cui l'Ateneo è stato sollecitato a mezzo stampa, il servizio di pulizia è attivo dalle 5:00 alle 8:00 e dalle 17:00 alle 20.30 dal lunedì al venerdì. E’ dunque indispensabile che in tali fasce orarie l’illuminazione sia attiva nei vari locali per garantire il corretto servizio di pulizia in condizioni di sicurezza. Si precisa inoltre che l’illuminazione nel Palazzo Carità è gestita con sensori di presenza nei tre vani scala interni, con un orologio con orari allineati a quelli del servizio pulizie per i corridoi e le altre aree interne comuni, e con interruttore manuale in tutti gli altri locali. Per quanto riguarda infine l’illuminazione esterna del giardino, essa si attiva con orologio astronomico sette giorni su sette e, dalle 23:30, solo nelle parti necessarie.

“Le sollecitazioni esterne sono importanti, perché ci invitano sempre a fare meglio – ha detto la professoressa Elisa Giuliani, prorettrice per la sostenibilità e l’Agenda 2030 dell’Università di Pisa - nei prossimi mesi la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile, previa valutazione tecnica dell’Energy Manager, prenderà in considerazione ulteriori riduzioni di orario dell’illuminazione delle strutture, sempre nel rispetto della sicurezza. Vorrei anche sottolineare che la Commissione è aperta a proposte e soluzioni costruttive e può essere raggiunta attraverso i canali indicati sul sito: https://sostenibile.unipi.it/; non sono necessarie le PEC e generalmente rispondiamo nel giro di pochi giorni. Dal prossimo mese faranno parte della Commissione ulteriori nuovi docenti che daranno maggiore forza ai nostri progetti attuali e futuri.” 

 

 

 

La nota dell’Ateneo a seguito di alcune segnalazioni a mezzo stampa

La Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (CoSA) e l’Energy Manager dell’Università di Pisa sono molto attente all’efficienza energetica, tema molto importante per l’Ateneo sia sul piano ambientale che sul piano economico. Per questo motivo viene data indicazione di spegnere le luci nei vari edifici durante la notte e negli orari di chiusura. Tuttavia, per motivi di sicurezza, alcune luci devono essere lasciate accese, in particolar modo durante il passaggio del servizio di pulizie che viene effettuato anche in fasce orarie notturne. 

Per quanto riguarda in particolare Palazzo Carità in Via Santa Maria, su cui l'Ateneo è stato sollecitato a mezzo stampa, il servizio di pulizia è attivo dalle 5:00 alle 8:00 e dalle 17:00 alle 20.30 dal lunedì al venerdì. E’ dunque indispensabile che in tali fasce orarie l’illuminazione sia attiva nei vari locali per garantire il corretto servizio di pulizia in condizioni di sicurezza. Si precisa inoltre che l’illuminazione nel Palazzo Carità è gestita con sensori di presenza nei tre vani scala interni, con un orologio con orari allineati a quelli del servizio pulizie per i corridoi e le altre aree interne comuni, e con interruttore manuale in tutti gli altri locali. Per quanto riguarda infine l’illuminazione esterna del giardino, essa si attiva con orologio astronomico sette giorni su sette e, dalle 23:30, solo nelle parti necessarie.

“Le sollecitazioni esterne sono importanti, perché ci invitano sempre a fare meglio – ha detto la professoressa Elisa Giuliani, prorettrice per la sostenibilità e l’Agenda 2030 dell’Università di Pisa - nei prossimi mesi la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile, previa valutazione tecnica dell’Energy Manager, prenderà in considerazione ulteriori riduzioni di orario dell’illuminazione delle strutture, sempre nel rispetto della sicurezza. Vorrei anche sottolineare che la Commissione è aperta a proposte e soluzioni costruttive e può essere raggiunta attraverso i canali indicati sul sito: https://sostenibile.unipi.it/; non sono necessarie le PEC e generalmente rispondiamo nel giro di pochi giorni. Dal prossimo mese faranno parte della Commissione ulteriori nuovi docenti che daranno maggiore forza ai nostri progetti attuali e futuri.” 

 

 

 

Lo scorso 1º novembre, la pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, causando la morte di 14 persone e il ferimento di altre tre. Le indagini hanno portato all'arresto di 13 persone, tra cui un ministro del governo, con l'accusa di negligenza e corruzione legate ai lavori di ristrutturazione della stazione. Questo tragico evento ha scatenato una serie di proteste studentesche in tutta la Serbia, compreso all’Università di Belgrado, uno dei nove atenei partner dell’Alleanza Europea Circle U., di cui fa parte anche l’Università di Pisa.

Studenti e studentesse hanno occupato numerose facoltà universitarie, chiedendo trasparenza nelle indagini, la pubblicazione di tutta la documentazione relativa ai lavori alla stazione di Novi Sad e la messa sotto accusa delle persone responsabili. Inoltre, hanno richiesto la rinuncia a perseguire gli studenti arrestati durante le manifestazioni e un aumento del 20% del bilancio a sostegno dell'Università e dell'istruzione superiore.

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Le proteste hanno ricevuto ampio sostegno da parte dei professori e di molti segmenti della società serba. Tuttavia, la comunità studentesca ha denunciato pressioni da parte dei servizi di sicurezza statali e la divulgazione pubblica dei loro dati personali, alimentando preoccupazioni riguardo alle violazioni dei diritti civili. In risposta alle crescenti tensioni, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha concesso la grazia a 13 persone arrestate durante le proteste, tra cui sei studenti, un docente universitario e diversi dirigenti scolastici. Nonostante ciò, le manifestazioni hanno portato alle dimissioni del primo ministro Miloš Vučević, segnando un punto di svolta nella politica serba.

Le proteste continuano, riflettendo un malcontento più ampio nei confronti del governo e una richiesta di maggiore responsabilità e trasparenza da parte delle autorità serbe.

Il 29 gennaio, i rettori e i presidenti delle università di Circle U. - tra cui il rettore dell'Università di Pisa Riccardo Zucchi - e gli studenti e le studentesse della Circle U. Student Union (CUSU)  hanno pubblicato un comunicato di sostegno agli studenti e alla comunità acccademica dell’Università di Belgrado che riportiamo qui di seguito.


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Circle U. stands with the students and academic community of the University of Belgrade


The Rectors and Presidents of Circle U. and the Circle U. Student Union have been following with great attention the developments at the University of Belgrade and in other universities and faculties across Serbia since December last year. Joining the University of Belgrade leadership, the Rectors and Presidents and CUSU want to express their concerns and show their strong support to the students and their demands.


As reiterated in the Magna Charta Universitatum 2020, the University shall be a site for free enquiry and debate, distinguished by its openness to dialogue and rejection of intolerance. Student engagement – and engagement of the university community members at large – is a key condition to the realisation of this principle. Any action aiming to undermine student engagement is unacceptable.

Student engagement has been at the core of Circle U. since its inception. Back in March 2021, student unions and democracies in our universities, took the initiative to establish the Circle U. Student Union (CUSU). Since then, CUSU has been defending the interests of students by actively participating in all governing bodies of Circle U. as well as in the alliance’s projects, activities and initiatives.

Academic freedom and institutional autonomy are vital to provide high quality, inclusive and societally relevant education and research. Any external influence – being political, cultural or economic – putting these principles at risk is unacceptable.

Circle U. is an alliance of nine leading, comprehensive and research-intensive universities in Europe and beyond. We have developed a vision for the future of higher education and research, for our universities, for our alliance. We are equally committed to achieve this vision based on shared values in the alliance. We value diversity and are promoting dialogue and encouraging a plurality of views and approaches throughout the alliance, while respecting institutional autonomy.

The Rectors and Presidents of Circle U. and CUSU want to express their support to students, professors, researchers, administrative staff members, and ultimately Rector Vladan Djokić and his team at the University of Belgrade, who are under significant pressure that clearly challenges institutional autonomy, academic freedom and, more broadly, democracy.

We will continue to closely follow the developments in Serbia. In dialogue with the University of Belgrade leadership, we will explore any action aiming to actively support the university community at large.

rettorato 2016 home orizL’Università di Pisa ha approvato una significativa modifica al proprio Statuto, confermando il proprio impegno per la concreta attuazione dei principi della pace, della sostenibilità e della responsabilità sociale. Questa decisione, che rende l’Ateneo il primo in Italia ad adottare ufficialmente tali principi nelle proprie fonti normative, definisce in modo ufficiale scelte già consolidate nella prassi e sottolinea la volontà di integrare valori etici fondamentali nelle attività accademiche e di ricerca.

“In questi tempi drammatici in cui la vita e la dignità umana hanno subito pesanti attacchi, è indispensabile che l’Università dia un segnale esplicito della sua scelta di campo a favore della pace e si dissoci da ogni attività volta allo sviluppo di armamenti – ha commentato il rettore Riccardo Zucchi - Abbiamo deciso di intervenire ai massimi livelli, andando a integrare nel principale atto normativo dell’Ateneo questi principi fondamentali”.

Le modifiche riguardano i primi quattro articoli, quelli relativi a “Natura e fini” dell’Ateneo, ai “Valori fondamentali”, alle “Attività istituzionali” e alle “Attività di ricerca”: l’Università di Pisa “Promuove una cultura di pace, il rispetto dei diritti umani e l’impegno per lo sviluppo sostenibile” (art. 1); “Riconosce la pace quale principio fondamentale e si impegna a promuoverne l’applicazione nell’ambito di tutte le proprie attività istituzionali” e “imposta le proprie attività su un criterio di responsabilità verso l’impatto che queste possono avere su società e ambiente, nel rispetto dei valori e dei principi sopra enunciati” (art. 2); “Condivide i principi della ricerca e innovazione responsabile” (art. 3). Infine, le modifiche all’articolo 4 sulle attività di ricerca: viene specificato che l’Ateneo valuta la qualità delle ricerche ispirandosi ai principi della ricerca e innovazione responsabile ed è inserito il comma 8: “Non sostiene e non partecipa ad alcuna attività finalizzata alla produzione, allo sviluppo e al perfezionamento di armi e sistemi d’arma da guerra”.

Questa decisione è il frutto di un percorso avviato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, che, in seduta congiunta, hanno deliberato di istituire una Commissione istruttoria, inclusiva della componente studentesca, per inserire nelle fonti normative dell’Ateneo la scelta politica adottata, ossia di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma. La Commissione, istituita con decreto rettorale, ha elaborato le modifiche proposte, approvate dagli Organi di governo dell’Ateneo.

Con queste modifiche, l’Università di Pisa si pone all’avanguardia nel panorama accademico italiano, ribadendo la propria missione educativa e culturale e promuovendo una ricerca e un’innovazione al servizio della società, rispettosa dei diritti umani e dell’ambiente.

Mercoledì, 29 Gennaio 2025 15:21

Chiara Sanmartin

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Chiara Sanmartin is Associate Professor in Food Science and Technology at the Department of Agricultural, Food and Agro-environmental Sciences (DiSAAA-a) of the University of Pisa and Vice President of the Master's Degree Programs in Food Biosafety and Quality and Plant and Microbial Biotechnology. Her research focuses on the optimization of food preservation and processing methods and their characterization, with particular attention to the evaluation of the sensory profile of agri-food products, contributing to the improvement of their quality and sustainability.

She is the co-author of numerous scientific publications (Scopus H-index of 24 based on 95 articles indexed in this database) and actively participates in research projects, promoting the development of innovative techniques in the food sector.

 

Lecture

Decoding Flavour: The science and art of Sensory Analysis in Wine

06 Feb, 11:30-12:30, @Centro Avanzi

Sensory analysis of “Vinsanto” (Holy Wine), a traditional Tuscan sweet wine made from dried grapes.

The activity will follow this schedule:

• A brief introduction to sensory analysis and “Vinsanto” (Holy Wine).
• Explanation of the Check-All-That-Apply (CATA) method and the sensory evaluation sheet to be used.
• “Vinsanto” tasting session (CATA test).
• Discussion of the results.

Mercoledì, 29 Gennaio 2025 15:18

Francesca Venturi

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Francesca Venturi is Associate Professor in Food Science and Technology at the Department of Agricultural, Food Environment at the University of Pisa. She is the director of the first-level university master's program in Sensory Sciences for Healthy and Conscious Eating (SSASC) and Vice President of the International Academy of Sensory Analysis (IASA, Brescia).

Currently, Prof. Venturi is the co-author of more than 150 published works in both national and international journals (SCOPUS H-index of 26 based on 108 articles indexed in this database) and has participated in numerous international conferences as an Invited Speaker and as a member of the Organizing Committee.

Lecture

Decoding Flavour: The science and art of Sensory Analysis in Wine

06 Feb, 11:30-12:30, @Centro Avanzi

Sensory analysis of “Vinsanto” (Holy Wine), a traditional Tuscan sweet wine made from dried grapes.

The activity will follow this schedule:

• A brief introduction to sensory analysis and “Vinsanto” (Holy Wine).
• Explanation of the Check-All-That-Apply (CATA) method and the sensory evaluation sheet to be used.
• “Vinsanto” tasting session (CATA test).
• Discussion of the results.

To minimise energy consumption during long journeys, marine animals do not swim on the surface, but at a depth that corresponds to about three times the diameter of their bodies. This common stratagem among birds, mammals and reptiles was discovered in a study coordinated by the Universities of Swansea in the UK and Deakin in Australia, and published in the journal PNAS - Proceedings of the National Academy of Sciences USA, in which Professors Paolo Luschi and Paolo Casale of the Department of Biology at the University of Pisa participated.

“Many semi-aquatic species, including humans, often swim at the air-water interface, generating surface waves that cause a waste of energy,” explains Luschi. “Marine animals that travel long distances during their lives have instead developed a strategy to avoid this waste by swimming just below the surface, like swimming athletes do right after departure when they stay underwater as long as possible before emerging for the first time.”

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Caretta caretta turtle with detection system. Credits: DEKAMER archive

 

The research analysed data obtained from depth gauges applied to sea turtles and penguins during phases of active movement, which were then supplemented with data from existing scientific literature on whales. The results showed that such different animals use the same strategy of swimming at a depth corresponding to three times their diameter, irrespective of their size, which can range from 50 centimetres to 20 metres.

“Obviously, there are cases where swimming depth is determined by other factors, such as the search for prey,” Luschi points out, “but the general data confirm the model, which has important conservation implications, helping to reduce collisions with vessels and accidental catches during fishing.”

In particular, the University of Pisa contributed to the research by providing data on the Caretta caretta turtles nesting in Turkey. “This type of data is extremely difficult to obtain,” adds Casale, “because it is too detailed to be transmitted by satellite and therefore requires special experimental procedures to recover the instruments used on free-roaming animals”.

The research group led by Professors Luschi and Casale has long used advanced animal telemetry techniques to study the behaviour of sea turtles during their extensive movements, which include migrations of up to hundreds of kilometres.



 

Da Circle U. arrivano tante opportunità di finanziamento per progetti presentati da studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo, ricercatori e ricercatrici afferenti alle università partner. L’Alleanza Universitaria che riunisce nove atenei europei in un unico campus continua a supportare la ricerca promossa in modo interdisciplinare e trasversale. Qui sotto tutte le call aperte a cui si può partecipare con scadenza febbraio-marzo 2025.

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Circle U. Postdoc Mobility Programme
Le borse di mobilità post-dottorato sono destinate a ricercatori e ricercatrici delle università di Circle U. che desiderano proseguire la propria carriera scientifica o accademica presso un’altra università di Circle U. L’obiettivo per i partecipanti è la preparazione di una proposta di ricerca congiunta.


Equity, Diversity & Inclusion
La call Equity, Diversity & Inclusion invita studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti delle istituzioni partner di Circle U. a sviluppare progetti innovativi che promuovano l'equità, la diversità e l'inclusione nei loro ambienti accademici.

  • Target audience: studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti
  • Scadenza domande: 28 febbraio 2025
  • Webpage: Equity, Diversity & Inclusion

 

Circle U. Sandpits 2025
I "Sandpits" rappresentano un’opportunità unica per i ricercatori e le ricercatrici delle università partner di Circle U. di sviluppare progetti di ricerca attraverso la collaborazione con colleghi di altre discipline. Nel 2025, i "Sandpits" si concentreranno sullo sviluppo di progetti inter- e transdisciplinari, con tema principale “Democracy”.

  • Target audience: ricercatori e ricercatrici con esperienza
  • Scadenza domande: 15 marzo 2025
  • WebpageCircle U. Sandpits 2025


Inter-Sectoral Mobility Program
Le Intersectoral Mobility Fellowships sono rivolte a ricercatori e ricercatrici a inizio carriera provenienti dalle università di Circle U. che desiderano entrare in contatto con un partner associato dell'Alleanza o con un'altra organizzazione esterna non accademica situata in uno dei paesi di Circle U., compreso il Regno Unito.

 

Circle U. COIL
La call Circle U. COIL sostiene il co-teaching virtuale europeo e la possibilità di offrire ai propri studenti e alle proprie studentesse l’opportunità di collaborare in aula con i colleghi e le colleghe delle università partner di Circle U.

  • Target audience: docenti delle università Circle U.
  • Scadenza domande: 28 febbraio 2025
  • Webpage: Circle U. COIL

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