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Un team di studenti del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa si è aggiudicato il primo premio dell’Innovation Knowledge Exchange 2022 (INX22), una student case study competition tra team provenienti da tutto il mondo, che si è svolta nel campus della Felician University, a Rutherford nel New Jersey (USA). Le squadre dovevano sfidarsi sviluppando e proponendo soluzioni concrete all’obiettivo numero 3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite “Ensure healthy lives and promote well-being for all ages”.

L’evento è stato organizzato dal Lenke Family Center for Innovation della Felician University e dalla Royal Academy of Science International Trust con lo scopo di condividere soluzioni innovative, globali e sostenibili ad alcune delle principali sfide del mondo. Accademici, imprenditori e professionisti hanno partecipato attivamente illustrando idee, progetti e azioni concrete per aprire nuovi percorsi di sviluppo sostenibile per aziende e organizzazioni pubbliche e private.

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Il team dell’Università di Pisa, composto da Anita Sammarini e Vincenzo Di Lillo, studenti del corso di laurea magistrale in Economics, da Alberto Giovannetti e Maria Chiara Pederzani, studenti del corso di laurea triennale MBE, e supervisionato da Salvatore Tallarico, PhD candidate in Business Administration and Management, si è aggiudicato il primo premio di diecimila dollari con il progetto “Global Healthcare Data System”, in cui hanno proposto soluzioni per superare le criticità che caratterizzano la raccolta e la condivisione dei dati sanitari e che sono concausa dei bias, delle iniquità e delle discriminazioni sociali sia tra i Paesi in via di sviluppo sia tra quelli maggiormente industrializzati.

La proposta del team dell’Ateneo pisano era strutturata in due pillar principali. Il primo era finalizzato all’armonizzazione dei dati sanitari a livello mondiale attraverso l’individuazione di un set minimo di indicatori e specifiche guide per il loro calcolo. Il secondo, diviso a sua volta in due step, riguardava un piano di Institutional Innovation attraverso l’istituzione dell’UN Office for Health Statistics e un piano di Technological Innovation attraverso l’utilizzo di tecnologie dell’Industria 4.0 come blockchain, AI e Machine Learning tools.

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L’iniziativa, che ha visto coinvolti gli studenti dei corsi in lingua inglese del Dipartimento di Economia e Management, rientra nelle attività internazionali del dipartimento, che ha finanziato le borse di studio per consentire agli studenti del team e al tutor di partecipare all’evento. Il Dipartimento di Economia e Management ha istituito da alcuni anni un proprio servizio IRO (International Relations Office) dedicato specificatamente alle attività internazionali e ha puntato molto sull’internazionalizzazione della sua offerta formativa, che include il corso di laurea in Management for Business and Economics e il corso di laurea magistrale in Economics, entrambi interamente tenuti in lingua inglese. Ciò ha consentito di aumentare il numero di studenti internazionali, a cui si aggiungano numerosi studenti in entrata, che ogni anno decidono di trascorrere un periodo di mobilità per studio presso il dipartimento nell’ambito del progetto Erasmus e sulla base di altri accordi di mobilità con università internazionali, favorendo così un clima internazionale e di interazione culturale per tutti gli studenti del dipartimento.

A partire dal prossimo anno accademico, gli studenti dell’Università di Pisa residenti fuori regione e senza domicilio sanitario in Toscana avranno garantita, se vorranno, l’assistenza sanitaria primaria, grazie a un progetto che coinvolge l’Azienda USL Toscana Nord Ovest e i medici di medicina generale della zona pisana. L’accordo, che sarà attivato in via sperimentale con previsione di rinnovo, è stato presentato giovedì 14 luglio, nell’Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza, dal rettore Paolo Maria Mancarella, dal direttore sanitario dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, Giacomo Corsini, e dal prorettore per gli Studenti e il DSU, Rossano Massai. Sono intervenuti  l’assessora regionale all'Università e alla Ricerca, Alessandra Nardini, e l’assessora del Comune di Pisa con delega per il Diritto allo studio universitario, Sandra Munno. Erano inoltre presenti rappresentanti dell’Ordine dei Medici della Provincia di Pisa, della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale di Pisa, di Confcommercio e dell’Unione industriale di Pisa, di altri enti pubblici e privati interessati a collaborare al progetto.

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 Da sinistra: Corsini, Giuseppe Figlini (presidente provinciale dell'Ordine dei Medici), Mancarella, Munno e Massai.

“Questa convenzione è pensata per gli oltre 15.000 studenti del nostro Ateneo che arrivano a Pisa da fuori regione, molti dei quali non fanno richiesta di ‘domicilio sanitario, col risultato di essere privi, sul nostro territorio, di un medico che li possa assistere - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - Da oggi, potranno contare su un servizio di assistenza sanitaria primaria appositamente dedicato a loro. Un'iniziativa che nasce dal profondo senso di responsabilità che abbiamo nei confronti delle nostre studentesse e dei nostri studenti, ma anche dall'esigenza di evitare il ricorso, da parte loro, alla Guardia Medica e al Pronto Soccorso, a maggior ragione in un momento ancora delicato come quello attuale”.

Il progetto annovera già la disponibilità di una ventina di medici di medicina generale convenzionati nella zona pisana che hanno risposto positivamente al bando dell’USL Toscana Nord Ovest. Questi e gli altri eventuali che si aggiungeranno effettueranno le visite agli studenti, sia ambulatoriali che domiciliari, e rendiconteranno periodicamente all’USL le prestazioni effettuate per il calcolo dei compensi.
Da parte sua, l’Ateneo pisano divulgherà l’elenco dei medici disponibili tra gli iscritti residenti fuori regione e raccoglierà le loro adesioni, chiedendo una quota per il servizio di 15 euro. La gestione del servizio sarà completamente informatizzata grazie a un applicativo messo a punto dal Sistema Informatico di Ateneo. La somma raccolta servirà come primo fondo per il pagamento delle prestazioni mediche, mentre altri soggetti, sia pubblici che privati, potranno contribuire a incrementare lo stesso fondo. Per le visite gli studenti non dovranno pagare alcuna somma, limitandosi a convalidare l’effettiva effettuazione della prestazione.

“Dal censimento realizzato in vista dell’attivazione di questo servizio – ha concluso il professor Rossano Massai – è emerso un gradimento assai ampio e quasi generalizzato, con il 95% degli iscritti fuori sede interessato ad aderire, anche con il pagamento di una quota modesta, e con il 64% di chi oggi usufruisce della domiciliazione sanitaria interessato ad abbandonarla per passare alla nuova forma di assistenza. Sono studenti residenti in tutte le regioni italiane, con netta prevalenza per quelle del Sud, dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria alla Sardegna e alla Campania”.

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“Un'iniziativa molto importante per garantire diritto alla salute e diritto allo studio”, ha commentato l’Assessora Alessandra Nardini, che ha rivolto “un ringraziamento sincero all'Università di Pisa, a partire dal Rettore Mancarella e dal Prorettore Massai, alla Direttrice dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest, Casani, a tutte e tutti i medici che hanno manifestato la propria disponibilità, alle organizzazioni di rappresentanza ed enti locali del territorio che hanno deciso di sostenere questo progetto”.

“Siamo orgogliosi – ha proseguito - di una terra che, anche grazie alla sinergia tra istituzioni universitarie, istituzioni pubbliche e Azienda regionale per il Diritto allo Studio universitario, accoglie tante studentesse e tanti studenti non solo toscani ma anche provenienti da altre regioni del nostro Paese. Questo avviene sia per la qualità e l'eccellenza delle Università toscane, sia per la qualità dei servizi relativi al diritto allo studio che vengono garantiti nel nostro territorio. Oggi si aggiunge un altro tassello importante in questo senso: mai come in questi mesi abbiamo avuto conferma di quanto sia importante tenere insieme e garantire diritto alla salute, all'assistenza sanitaria, e diritto allo studio, scolastico e universitario, come in questo caso”.

L’edificio F della Scuola di Ingegneria è stato intitolato ad Emilio Vitale, figura di spicco all'interno dell'Università di Pisa e non solo, spentosi per le conseguenze di un grave incidente il 1° gennaio 2021. Classe 1954 e ingegnere meccanico, è stato direttore del Dipartimento di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione dal novembre 2000 all'ottobre 2002 e dal novembre 2002 al dicembre 2009 è stato, per due mandati, preside della Facoltà di Ingegneria. Nel corso della sua carriera ha ricoperto anche la carica di prorettore per la Ricerca applicata dell’Università di Pisa.

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Un momento della cerimonia

I contributi di Vitale sono rilevantissimi a livello accademico e di ricerca, nel campo prima di un programma sperimentale finalizzato alla previsione del rischio di frattura in reattori nucleari di tipo pressurizzato, e poi con la ricerca in campo automobilistico e della mobilità sostenibile, collaborando con le maggiori aziende del settore. L’università di Pisa lo ha insignito nel 2010 dell’Ordine del Cherubino.

Alla cerimonia hanno portato i loro saluti il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, il presidente della Scuola di Ingegneria Alberto Landi, la direttrice del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale Maria Vittoria Salvetti, Enrico Manfredi, già docente presso l’Università di Pisa, il professor Leonardo Bertini del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale e il presidente dell’associazione Movet Giuseppe Pozzana.

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 La scopertura della targa con il rettore Paolo Mancarella e Maria Teresa Vitale, moglie del professore

"Con Emilio Vitale l'Università di Pisa ha perso una delle sue menti più brillanti - ha dichiarato il Rettore, Paolo Mancarella - Intitolargli oggi questo Polo è, per la nostra comunità, un grande segno di riconoscimento e di rispetto per il contributo che egli ha dato alla nostra Università, alla nostra società e alla crescita dei nostri giovani. È anche grazie a persone come lui, d'altronde, se oggi l’Ateneo pisano è tra i più importanti al mondo; un posto dove è bello studiare, imparare, crescere. Spero, in questo modo, che il suo nome possa continuare ad essere di ispirazione per tutte le ragazze e i ragazzi che qui verranno a studiare".

"Emilio Vitale è stato uno scienziato e un ingegnere di altissima levatura - aggiunge Leonardo Bertini, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine presso il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale - dotato della non comune capacità di anticipare gli eventi e gli sviluppi del mondo scientifico e industriale. Oltre a questo, era una persona di spiccata umanità e di saldi principi morali, con cui mi onoro di avere a lungo collaborato e che ricordo oggi con grande affetto e altrettanto grande rammarico per la scomparsa troppo precoce di una figura difficilmente sostituibile".

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Da sinistra: il professor Francesco Frendo, la professoressa Maria Vittoria Salvetti, il professor Enrico Manfredi, Stefano Vitale, figlio del professore, il rettore Paolo Mancarella, Maria Teresa Vitale, moglie del professore, il professor Alberto Landi

Durante la cerimonia di commemorazione è stato conferito il premio di laurea “Emilio Vitale” per la migliore tesi magistrale in Ingegneria meccanica o Ingegneria dei veicoli, patrocinata dal Centro d'iniziativa per i Motori, VEicoli e Tecnologie (MOVET). Lo studente premiato, Guido Malloggi, ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Meccanica con la votazione di 110 su 110 e lode al termine di una carriera universitaria particolarmente brillante, discutendo una tesi dal titolo “Caratterizzazione meccanica di laminati in fibra di carbonio per impiego strutturale”.

“L'associazione MOVET – aggiunge il presidente Giuseppe Pozzana – ha un ormai consolidato e profondo rapporto di collaborazione con i dipartimenti di Ingegneria impegnati sulle tematiche automotive, e la gran parte dei suoi soci ha avuto modo di conoscere il professor Emilio Vitale e apprezzarne le capacità e le doti. Ci è quindi sembrato doveroso contribuire a valorizzarne la memoria promuovendo una iniziativa volta a incoraggiare i giovani a impegnarsi a fondo nello studio e nella ricerca sui temi che lo appassionavano e ai quali ha così proficuamente contribuito sia personalmente, sia nelle sue attività istituzionali”.

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I familiari del professor Vitale consegnano il premio di laurea a Guido Malloggi

 

A pochi giorni dalla prima gara sul circuito di Varano de’ Melegari, sono state presentate al pubblico le due nuove vetture realizzate dall’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa per la stagione corse che sta per iniziare. La presentazione dei progetti si è tenuta nel cortile del Palazzo della Sapienza alla presenza del rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, da sempre sostenitore della realtà del Team, e i docenti Alberto Landi e Francesco Frendo, punti di riferimento della Scuola di Ingegneria.

Le novità della stagione sono state illustrate dal Team Leader Marco Dalla Zanna, che per la seconda volta nella storia della squadra corse, ha realizzato due vetture: la prima è Kerub-EVO, una driverless, evoluzione di KerubLess della scorsa stagione; la seconda è Kinzica, una combustion che porta il nome della giovane donna che intorno all’anno 1000 salvò Pisa da un’invasione nemica.

“Abbiamo lavorate alle due nuove vetture cercando raccogliere i frutti dell’esperienza degli scorsi anni – ha spiegato Marco Dalla Zanna – La nostra seconda driverless è stata migliorata sul piano della solidità e dell'affidabilità del sistema autonomo: i nostri progettisti hanno cercato di completare lo sviluppo del software di guida autonoma, mantenendo i principali sensori e attuatori usati lo scorso anno ma cercando di ottimizzarne l’uso, migliorando l’affidabilità di tutto l’hardware. La nuova combustion presenta anche quest’anno un telaio ibrido con monoscocca in composito all’anteriore e traliccio al posteriore. È stata inoltre ridotta la massa del veicolo tramite il rifacimento delle parti principali in carbonio e, in generale, di tutti i progetti portati a termine in questa stagione, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni della macchina, che già si erano dimostrate buone, anche grazie all’adozione di questo nuovo tipo di telaio”.

In quanto progetto promosso dall’Università di Pisa dal 2007, l’E-Team rappresenta un’opportunità unica per ogni studente: cimentarsi nella progettazione e realizzazione di un’autovettura da corsa, vederla gareggiare nelle prestigiose competizioni nazionali e internazionali di Formula Student, confrontarsi con tanti studenti e aziende provenienti da tutto il mondo. È fondamentale, affinché la Squadra funzioni, garantire l’interdisciplinarietà dei membri, così da rendere possibile l’unione di più competenze e una maggiore efficienza nel lavoro, oltre che rendere ancora più forte l’identità del Team.

I membri sono organizzati in settori: il settore tecnico, con i reparti Powertrain, che si occupa di analisi e miglioramento del motore, studio dei sistemi di raffreddamento, lubrificazione, alimentazione e scarico; Aerocompositi, impegnato sui sistemi e materiali per l’alleggerimento e l’aerodinamica del veicolo; Autotelaio, che studia la struttura della vettura, il bilanciamento delle masse e il miglioramento del comfort del pilota; Elettronica, che gestisce sistemi elettrici e cablaggi, comparto sensoristico e trasmissivo; Driverless, impegnato nella progettazione e implementazione del sistema per la guida autonoma; Elettrica, che lavora per la realizzazione di una vettura elettrica in futuro.

Poi c’è il settore gestionale, con i reparti Public Relations, impegnato nella gestione e creazione di contenuti per i social, gestione delle sponsorizzazioni e creazione dei piani editoriali; Cost Report, per l’analisi di costi e spese effettuati nella realizzazione della vettura e la produzione della documentazione necessaria; Business Plan, impegnato nella creazione di un’idea imprenditoriale di un prototipo di macchina, nella creazione di piani strategici e di marketing; infine, la Logistica, concentrata sulla gestione di acquisti, ordini, modulistica e organizzazione degli spostamenti.

È fondamentale, affinché una Squadra funzioni, garantire l’interdisciplinarietà dei membri, così da rendere possibile l’unione di più competenze e una maggiore efficienza nel lavoro, oltre che rendere ancora più forte l’identità del Team.

Mercoledì 13 luglio, l’E-Team, che quest’anno comprende circa 110 studenti, prenderà ufficialmente parte alla prima gara in Italia, al circuito di Varano de’ Melegari. Le prossime sono poi previste in Ungheria (7-13 agosto) e in Spagna (29 agosto - 4 settembre).

Mercoledì 13 luglio, alle ore 11, nell’Aula Magna Pacinotti della Scuola di Ingegneria (Largo Lucio Lazzarino, Pisa), si terrà la cerimonia di intitolazione del Polo F a Emilio Vitale e il conferimento del premio di laurea in sua memoria.

Emilio Vitale, figura di spicco all'interno dell'Università di Pisa e non solo, il professore si è spento per le conseguenze di un grave incidente il 1° gennaio 2021. Classe 1954 e ingegnere meccanico, è stato direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione dal novembre 2000 all'ottobre 2002 e dal novembre 2002 al dicembre 2009 è stato, per due mandati, preside della Facoltà di Ingegneria. Nel corso della sua carriera ha ricoperto anche la carica di prorettore per la Ricerca Applicata dell’Università di Pisa.

Saranno presenti alla cerimonia il rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella, il presidente della Scuola di Ingegneria Alberto Landi, la direttrice del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale Maria Vittoria Salvetti, Enrico Manfredi, già docente presso l’Università di Pisa, il professor Leonardo Bertini del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale e il presidente dell’associazione Movet Giuseppe Pozzana.

L’Università di Pisa è quarta in Italia e prima in Toscana fra i mega atenei statali, cioè quelli con più di 40mila studenti, secondo la classifica Censis 2022/23 appena pubblicata. Rispetto all’anno scorso l’Ateneo pisano migliora e scala di una posizione superando Firenze che arretra al quinto posto. In particolare, Pisa si distingue per i servizi, dove è prima a livello nazionale e per occupabilità dei laureati dove è seconda ex aequo con Padova.

La Classifica Censis delle Università italiane, giunta alla ventiduesima edizione, è uno strumento creato per orientare gli studenti in procinto di intraprendere la loro carriera universitaria. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità.


In generale, sul podio dei mega atenei si conferma anche quest’anno l’Università di Bologna, seguita da Padova e da La Sapienza di Roma, e quindi l’Ateneo pisano. A seguire, dal quinto al decimo posto, troviamo dunque Firenze, la Statale di Milano, Palermo ex aequo con Torino, e in chiusura Bari e la Federico II di Napoli.

“Siamo molto soddisfatti di questi risultati che sono il frutto del lavoro di questi anni, in particolare per il primato nei servizi, un aspetto a cui teniamo molto, e anche nell’occupabilità, dove siamo dietro solo a Milano che parte molto avvantaggiata per il tessuto economico che ha – commenta il Rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella - Anche nell'ambito dell'internazionalizzazione siamo migliorati, malgrado due anni di pandemia”

“Per quanto riguarda le strutture, su cui abbiamo un punteggio un po’ meno alto – continua il Rettore - abbiamo messo in campo il piano edilizio e cominceremo presto gli appalti nei poli didattici come ingegneria, veterinaria e biologia. Lascio quindi al mio successore un ateneo in buona salute, e questi risultati sono sicuramente anche il frutto degli investimenti nella ricerca, uno dei tanti motivi per cui siamo attrattivi"”.

All’Università di Pisa parte una nuova laurea magistrale in “Sistemi agricoli sostenibili”. Il corso di studio attivato presso il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali formerà figure professionali altamente specializzate e attente alle tecniche sostenibili di produzione agro-alimentare. Tutto ciò al fine di aumentare l’efficienza d’uso delle risorse naturali, ridurre la dipendenza da fertilizzanti chimici e agrofarmaci, incrementare la biodiversità e la resilienza dei sistemi agrari, ottimizzare l’uso dei servizi ecosistemici e promuovere l’economia circolare.

“Sarà possibile - spiega il Presidente del corso di laurea professor Paolo Vernieri - per gli studenti scegliere tra cinque diversi piani di studio che abbracciano la molteplicità dei temi legati all’agro-alimentare, dalla qualità delle produzioni agrarie alla precision farming, dall’agro-ecologia ai sistemi agro-industriali innovativi. Inoltre il piano di studio in Bioeconomics sarà erogato in lingua inglese, al fine di attrarre studenti che vogliano inserirsi in un contesto lavorativo internazionale”.

“I nostri laureati magistrali - conclude il professor Marcello Mele, direttore del dipartimento - saranno rappresentati da figure professionali di alto livello culturale, scientifico e applicativo, in grado di inserirsi con una visione sistemica nel mondo del lavoro e divenire protagonisti attivi della transizione ecologica del settore primario”.

Dal 4 all'8 luglio i delegati di 14 gruppi di lavoro attivi nelle sette università tecniche e politecniche dell'Iraq federale e della Regione del Kurdistan si sono incontrati con i docenti di alcuni dipartimenti, oltre che con i rappresentanti degli organismi deputati alla qualità dell’Università di Pisa. La settimana, fitta di incontri, tavoli di lavoro e riunioni ha costituito un momento fondamentale del progetto TVET2 ("Job creation through technical and vocational education system strengthening and labour market linkages"), guidato dall'UNESCO di Baghdad e finanziato dalla Commissione Europea.

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In ognuna delle sette università sono stati creati due comitati, uno per sviluppare un nuovo programma di laurea triennale e l'altro per implementare un "piano di qualità", promuovendo la cultura della qualità all’interno dell’intera istituzione. L'obiettivo generale è quello di fornire un esempio pilota, che costituisca una guida per tutte le università irachene e curde su come progettare programmi di studio allineati con gli obiettivi chiave dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, come l'uso corretto del sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti (ECTS) e l’impiego degli strumenti della metodologia Tuning per curricula basati sulle competenze e sui risultati, incentrati sullo studente. La volontà è quella di creare un cambiamento di paradigma nell'organizzazione dei programmi di istruzione superiore, al fine di migliorare le competenze dei laureati, rendendoli più adatti a entrare nel mercato del lavoro e più capaci professionalmente. Nella prossima fase, le università partner lavoreranno anche sulle loro strategie di internazionalizzazione, utilizzando come guida i materiali prodotti da UNIPI e dai suoi partner nel progetto Erasmus+ DHIP di Capacity Building.

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Il progetto TVET2 è iniziato più di un anno fa. La parte relativa all'istruzione superiore è guidata dalla professoressa Ann Katherine Isaacs, in qualità di esperta internazionale. Le università partecipanti sono l'Università tecnica Al Furat Alawsat di Najaf, il Politecnico di Duhok, il Politecnico di Erbil, la Middle Technical University di Baghdad, la Northern Technical University di Mosul, il Politecnico di Suleimania e il Politecnico meridionale (Bassora). Quattro di queste università hanno scelto di creare nuovi corsi di laurea in ICT, una in edilizia e costruzioni, una in turismo e una nel settore agroalimentare.

Il primo giorno i delegati, accompagnati da Timothy Mizen, Senior Project Officer dell'UNESCO, e dal Project Officer Adham Abdulwahhab, sono stati accolti in Sala Cherubini dal Rettore Prof. Paolo Maria Mancarella, dai Prorettori Prof. Francesco Marcelloni e Prof. Marco Abate, e dai rappresentanti dei nostri uffici per la Promozione e i Programmi Internazionali e della comunicazione.

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Nel resto della settimana si sono svolti proficui incontri con i docenti dei Dipartimenti di Ingegneria Civile, Informatica, Ingegneria dell'Informazione e Veterinaria. Giovedì 7 luglio la delegazione si è spostata presso la Fondazione Campus alle porte di Lucca per condividere approfondimenti sui programmi di Management del Turismo. I "Quality Board" delle università irachene e curde hanno incontrato i presidenti e i colleghi del "Presidio di Qualità" e del "Nucleo di Valutazione" dell'UNIPI. Lo scambio di opinioni e idee è stato franco e amichevole e ha creato uno spazio di dialogo reale, oltre ad aver aiutato gli ospiti a perfezionare i loro nuovi programmi di laurea e piani di qualità.

A margine degli incontri è proseguito lo scambio di informazioni, sono stati stabiliti contatti e programmate le ulteriori attività condivise. Nelle prossime settimane le istituzioni irachene e curde perfezioneranno i loro programmi di laurea: l'attuazione è prevista per settembre o ottobre.

L’Orto e Museo Botanico rimarrà chiuso al pubblico per motivi di sicurezza sabato 23 e domenica 24 luglio 2022, a causa di un nuovo e urgente trattamento necessario per preservare i numerosi e pregevoli esemplari di palme coltivate nell’Orto Botanico dall’attacco del punteruolo rosso

 Due to security reasons, the Botanic Garden and Museum will be closed on saturday 23th and sunday 24th of July 2022. During these days, a chemical treatment against the red awl will be applied to palms.

L’Orto e Museo Botanico rimarrà chiuso al pubblico per motivi di sicurezza sabato 23 e domenica 24 luglio 2022, a causa di un nuovo e urgente trattamento necessario per preservare i numerosi e pregevoli esemplari di palme coltivate nell’Orto Botanico dall’attacco del punteruolo rosso

 Due to security reasons, the Botanic Garden and Museum will be closed on saturday 23th and sunday 24th of July 2022. During these days, a chemical treatment against the red awl will be applied to palms.

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