Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Studenti attori che imparano l’Economia calcando le scene o scrivendo drammaturgie. E’ on line un nuovo sito che racconta il progetto del teatro didattico del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa https://teatrodidattico.sp.unipi.it/ realizzato da Media Events del CIDIC e dal Polo 4 - Sistema Informatico Dipartimentale.

 

2019_pisa_7_breakfast_club-2048x1365.jpg

Studenti durante una lettura teatrale


“Il progetto di teatro didattico è due volte didattico: è strumento di apprendimento per gli studenti coinvolti attivamente e di divulgazione per il pubblico – spiega il professor Mario Morroni - Infatti l’esperienza teatrale consente, da una parte, agli studenti di approfondire i temi economici trattati e imparare a comunicare efficacemente, dall’altra, al pubblico di assimilare importanti concetti economici che riguardano la vita di tutti noi cittadini”.

Il sito racconta il progetto del teatro didattico attivo dal 2008 con interventi dei professori Mario Morroni e Riccardo Soliani che lo hanno animato. Un focus particolare è poi riservato alle reazioni degli studenti, molto positive, anche nel periodo difficile della pandemia. Infine per chi fosse curioso ci sono i video delle performace e pronti per la lettura i due copioni delle messe in scena “Nulla è come appare” e “Le conseguenze economiche della Pace: 1919-2019”.

 

IFC_CNR_UniPi_AIRC.png

La fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ha approvato, a seguito della valutazione nell’ambito della “Call for proposal - Individual Grant” 2021, il progetto dal titolo “Il lato oscuro dei BRAF inibitori: bloccare la pigmentazione per potenziare l'efficacia della terapia mirata nel melanoma” presentato da Laura Poliseno, primo ricercatore di IFC CNR e principal investigator dell’Unità di oncogenomica del Core research laboratory dell'Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (ISPRO).

Fisiologicamente, la pigmentazione ha una funzione protettiva: fa sì che il DNA delle cellule della pelle non sia danneggiato dai raggi ultravioletti del sole. Tuttavia, nell'ambito patologico del melanoma, la pigmentazione viene utilizzata dalle cellule tumorali come meccanismo di adattamento che di fatto limita l'efficacia dei farmaci detti BRAF inibitori (BRAFi). In questo contesto, il progetto approvato si prefigge di stabilire qual è il meccanismo molecolare tramite cui la pigmentazione "si oppone" all'effetto dei BRAFi, nonché di identificare inibitori della pigmentazione (PIGMi) che, combinati con i BRAFi, siano in grado di piegare la resistenza delle cellule di melanoma.

Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un metodo per veicolare i BRAFi e PIGMi all'interno delle cellule tumorali in modo selettivo, cioè riducendo al minimo gli effetti collaterali. Questo metodo si basa sull'utilizzo della attenuated Listeria monocytogenes (Lmat), un batterio non patogeno, già ampiamente usato per la sua capacità di "scovare" le cellule tumorali disseminate all'interno dell'organismo e di renderle "visibili" al nostro sistema immunitario, permettendone l'eliminazione. Inoltre Lmat verrà utilizzato anche come veicolo per fare arrivare i farmaci di interesse all'interno delle cellule tumorali. In questo modo, tali cellule saranno colpite sia "dall'esterno" (attacco da parte del sistema immunitario) che "dall'interno" (citotossicità indotta da parte dei BRAFi e PIGMi). Questa parte verrà sviluppata in collaborazione con il gruppo di ricerca della professoressa Sabrina Taliani del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa: in particolare, sarà sintetizzato un linker multifunzionale (MFL) costituito da un BRAFi o da un PIGMi, un gruppo azidico, necessario per la coniugazione a Lmat tramite reazione di click chemistry, un fluoroforo per il tracciamento del composto, e un cleavable linker in grado di mediare il rilascio dei farmaci dalla parete cellulare batterica per scissione enzimatica mediata dalle Catepsine.
Il gruppo di ricerca della professoressa Sabrina Taliani si occupa da anni di ricerca di base per lo sviluppo di nuove molecole farmacologicamente attive per la terapia di malattie tumorali e neurodegenarative, nonché della progettazione e sviluppo di agenti diagnostici sia fluorescenti che radiomarcati, questi ultimi sia in collaborazione con lo stesso IFC CNR che con il laboratorio di ricerca del dottor Victor Pike dell’NIH/NIMH, Bethesda (USA).

Stimolare e promuovere l’educazione alla consapevolezza ambientale grazie al talento artistico dei giovani: è questo l’obiettivo del concorso scolastico di comunicazione e creatività sul tema dei cambiamenti climatici. Possono partecipare al concorso tutti gli allievi delle classi quinte delle scuole secondarie superiori di qualsiasi istituto scolastico, sottoponendo il proprio elaborato entro il 30 aprile all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Organizzatore dell’iniziativa è il Centro interdipartimentale dell’Università di Pisa per lo studio degli effetti dei cambiamenti climatici (CIRSEC). Il regolamento con tutte le informazioni sul concorso è scaricabile dal sito del Centro.

L’edizione 2021-2022 è articolata in due sezioni, narrativa e illustrazioni. La giuria selezionerà tre opere per ciascuna delle due categorie in gara. I sei studenti saranno premiati con l’iscrizione gratuita per l’anno accademico 2022-2023 a un qualsiasi corso di laurea dell’Università di Pisa.

Le opere vincitrici saranno pubblicate sul sito del CIRSEC. Sono previsti anche premi speciali per le Scuole che promuoveranno la più ampia partecipazione al concorso e presenteranno il maggior numero di elaborati.

L’Università di Pisa è prima in Toscana e sesta in Italia secondo ARTU (Aggregate Ranking of Top Universities), una nuova classifica globale dei quattrocento atenei migliori al mondo, stilata dopo aver considerato i dati di oltre duemila università. ARTU, redatta dall’University of New South Wales di Sydney, unisce in un unico indice i tre ranking mondiali più influenti: Quacquarelli Symonds (QS), Times Higher Education (THE) e l'Academic Ranking of World Universities (ARWU). La classifica si riferisce al 2021 e Pisa si colloca al 280esimo posto assoluto a livello internaizonale e nella rosa dei primi dieci atenei selezionati per il nostro Paese con La Sapienza di Roma, Bologna, Padova, il Politecnico di Milano e la Statale di Milano che la precedono e il San Raffaele, Milano-Bicocca, Federico II di Napoli e Torino che arrivano dopo.

“Un’altra nota positiva – sottolinea il professor Paolo Milazzo dell’Università di Pisa – è che per stilare questa nuova classifica sono stati ricalcolati in modo più dettagliato i risultati di ARWU, che tra i tre ranking considerati è quello che si concentra maggiormente sull’eccellenza nella ricerca scientifica e nella didattica. Questo riconteggio posiziona il nostro ateneo al primo posto assoluto a livello nazionale in questo importante ranking”.

"Anche questa classifica conferma il buon posizionamento di Pisa sia a livello internazionale che nazionale – commenta il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella - Un risultato positivo che deve però spingerci a fare ancora di più nella direzione di un miglioramento continuo su tutti i fronti, ricerca, didattica e terza missione".

Un’installazione artistica, due cicli di conferenze e diverse attività educative per un’archeologia più inclusiva: presso la Gipsoteca di arte antica e antiquarium dell’Università di Pisa il 21 gennaio è stato inaugurato “Aree archeologiche e accessibilità: da limite a opportunità”, ciclo di iniziative dedicate al tema dell’accessibilità delle aree archeologiche.
Nel corso della giornata d’apertura sono intervenute le curatrici della manifestazione, Anna Anguissola e Chiara Tarantino, la presidentessa del Sistema museale di ateneo Chiara Bodei, la vicedirettrice del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere Letizia Gualandi e Paolo Pesciatini, assessore per le politiche integrate con le università del Comune di Pisa.

Durante l’evento è stato presentato il programma di attività che si svolgeranno sia online che in presenza, presso la sede della Gipsoteca (piazza S. Paolo all’Orto 20, Pisa), dal 21 gennaio al 20 aprile.
In una serie di cinque incontri a distanza con figure di spicco del panorama nazionale e internazionale si affronterà il tema dell’accessibilità dei parchi archeologici. Saranno invece in presenza le quattro conferenze dedicate al contesto dell’Acropoli di Atene. Tutti gli incontri potranno essere seguiti in presenza in Gipsoteca, prenotandosi via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o sul canale Youtube del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Maggiori dettagli sono disponibili sul programma allegato sul sito del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere.
Nel corso dell’evento è stata inaugurata l’installazione artistica “An Archaeology of disability”, presentata alla Biennale di Venezia nel corso del 2021, che sarà visitabile fino al prossimo 20 aprile.

L’opera, curata da David Gissen, Jennifer Stager, Mantha Zarmakoupi e supportata dal Center for Hellenic Studies della Harvard University, è composta da una proiezione, elementi litici di medie dimensioni e una postazione con sollecitazioni tattili ed è il frutto di una ricerca archeologica condotta da questi studiosi sulla maestosa rampa d’accesso che collegava l’agorà di Atene all’Acropoli, di cui restano oggi scarse tracce archeologiche e brevi descrizioni.
La domanda che gli autori dell’installazione si sono posti è quale sia il linguaggio più legittimo per descrivere qualcosa che non esiste e del cui aspetto conosciamo molto poco. La riflessione ha condotto alla lingua dei segni che, soprattutto nella sua versione più ‘recitativa’, non solo offre la possibilità di fornire informazioni legate a date, dimensioni, architettura, ma trasmette anche la dimensione emotiva del percorso.

Nell’ambito delle iniziative della manifestazione, la Gipsoteca proporrà visite guidate e laboratori didattici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, prenotabili all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Saranno inoltre organizzate attività specifiche dedicate a persone affette da Alzheimer o altra demenza, fruibili sia in presenza che online, mentre nel mese di marzo si terranno visite guidate in LIS - Lingua dei segni italiana. La partecipazione a queste iniziative è gratuita, con prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
“Aree archeologiche e accessibilità: da limite a opportunità” è organizzata dalla Gipsoteca di arte antica e antiquarium del Sistema museale di ateneo, con il patrocinio del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere e del Comune di Pisa, in cooperazione con USID – Ufficio servizi per l’integrazione di studenti con disabilità.

L’Università di Pisa è prima in Toscana e sesta in Italia secondo ARTU (Aggregate Ranking of Top Universities), una nuova classifica globale dei quattrocento atenei migliori al mondo, stilata dopo aver considerato i dati di oltre duemila università. ARTU, redatta dall’University of New South Wales di Sydney, unisce in un unico indice i tre ranking mondiali più influenti: Quacquarelli Symonds (QS), Times Higher Education (THE) e l'Academic Ranking of World Universities (ARWU). La classifica si riferisce al 2021 e Pisa si colloca al 280esimo posto assoluto a livello internaizonale e nella rosa dei primi dieci atenei selezionati per il nostro Paese con La Sapienza di Roma, Bologna, Padova, il Politecnico di Milano e la Statale di Milano che la precedono e il San Raffaele, Milano-Bicocca, Federico II di Napoli e Torino che arrivano dopo.

 

artu_completo.png

 

“Un’altra nota positiva – sottolinea il professor Paolo Milazzo dell’Università di Pisa – è che per stilare questa nuova classifica sono stati ricalcolati in modo più dettagliato i risultati di ARWU, che tra i tre ranking considerati è quello che si concentra maggiormente sull’eccellenza nella ricerca scientifica e nella didattica. Questo riconteggio posiziona il nostro ateneo al primo posto assoluto a livello nazionale in questo importante ranking”.

"Anche questa classifica conferma il buon posizionamento di Pisa sia a livello internazionale che nazionale – commenta il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella - Un risultato positivo che deve però spingerci a fare ancora di più nella direzione di un miglioramento continuo su tutti i fronti, ricerca, didattica e terza missione".

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa