Conclusa la summer school su “Consciousness and Cognition”
Si è conclusa la seconda edizione della summer school dell’Università di Pisa su “Consciousness and Cognition” (https://www.unipi.it/index.php/humanities/item/16643-consciousness-cognition) diretta dal professor Bruno Neri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, organizzata in collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa (ILTK) e con l’Associazione Frontiers of Mind. La scuola ha usufruito di un significativo contributo da parte dell’Unione Buddista Italiana sotto forma di borse di studio destinate agli studenti provenienti da paesi a basso reddito pro capite.
Nonostante il riacutizzarsi dei problemi sanitari dovuti al Covid, 30 studenti (19 in presenza e 11 a distanza), provenienti da 18 nazioni e quattro continenti, hanno partecipato alla scuola che si è svolta dal 28 agosto al 5 settembre. L’evento ha goduto della impareggiabile cornice dell’ILTK, che ha messo a disposizione una tensostruttura appositamente attrezzata all’interno del parco di sua proprietà. In tal modo gli studenti hanno potuto usufruire anche di un programma integrativo con sessioni di meditazione e yoga guidate, offerto dall’Istituto.
Parola chiave la multidisciplinarità che ha richiesto il coinvolgimento di ben 16 docenti, interni ed esterni all’Ateneo, con esperienze specifiche che spaziano dalla filosofia alla meccanica quantistica, dalla psicologia/psicanalisi alle neuroscienze, all’intelligenza artificiale, alla biosemiotica, alle tecniche diagnostiche, agli stati non ordinari di coscienza indotti con l’uso di sostanze psicoattive, l’ipnosi, le pratiche contemplative.
Uno degli obiettivi a cui il progetto è improntato è quello di proporre anche visioni alternative a quella riduzionista imperante nel campo delle neuroscienze, in modo da fornire agli studenti, su un problema che è, di fatto, ancora completamente aperto, gli strumenti per porsi le giuste domande, piuttosto che una serie di risposte preconfezionate.
Eventi per il Festival dello Sviluppo Sostenibile: al via le proposte
Tra il 28 settembre e il 14 ottobre si svolgerà l'edizione 2021 del Festival dello sviluppo sostenibile organizzato da ASVIS per sensibilizzare e mobilitare la società sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale e diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
Entro il 24 settembre tutto il personale UniPi può registrare a questo link (anche in modo provvisorio riservandosi di perfezionare successivamente la descrizione dell'evento) gli eventi nel rispetto delle linee guida previste e ottenere cosi visibilità nel calendario del Festival gestito da ASVIS.
I promotori degli eventi sono inoltre pregati di far pervenire gli estremi degli eventi (titolo, data, sede dell'evento e dipartimento o centro di afferenza), all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. in modo che possa essere predisposto il calendario degli eventi organizzati nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile dal nostro Ateneo e sia data visibilità agli eventi nel nostro sito web istituzionale.
La professoressa Benedetta Mennucci tra le “Inspiring Fifty” italiane
C’è anche una professoressa dell’Università di Pisa tra le “Inspiring Fifty” italiane 2021, le 50 donne più influenti nel campo STEM in Italia: si tratta di Benedetta Mennucci, professoressa ordinaria di Chimica Fisica al Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, a capo del gruppo di ricerca MoLECoLab.
La professoressa Mennucci negli ultimi dieci anni è stata presidente della Scuola di dottorato in Chimica e Scienza dei Materiali dell’Università di Pisa e presidente della Divisione di Chimica Teorica e Computazionale della Società Chimica Italiana. Il suo principale interesse di ricerca è lo sviluppo di nuovi modelli teorici, la loro implementazione in codici di calcolo altamente performanti e la loro applicazione a processi chimici e biologici. Per due volte è stata insignita dell'European Research Council (ERC) Grant per progetti di ricerca che sviluppano nuove tecniche computazionali per studiare i processi di raccolta della luce in sistemi naturali e artificiali (ERC-2011-StG EnLight) e la funzione biologica delle proteine fotorecettrici (ERC-2017-AdG LIFETimeS).
La selezione delle “Inspiring Fifty” avviene nell’ambito di una iniziativa europea lanciata in Olanda nel 2015 dalle imprenditrici digitali Janneke Niessen e Joelle Frjters per contribuire alla diversità di genere nel mondo della tecnologia. Il loro motto è “If she can see it, she can be it”, rivolto principalmente alle bambine e le ragazze che non hanno ancora chiara la percezione che le carriere STEM sono alla loro portata.
Nella lista italiana ci sono anche altre donne laureate all’Università di Pisa: Anna Grassellino, laureata in Ingegneria elettronica, oggi direttrice del “National Quantum Information Science Superconducting Quantum Materials and Systems Center” al FermiLab di Chicago, Barbara Mazzolai, laureata in Biologia, oggi Associate Director per la robotica dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Lisa Barsotti, laureata in Fisica e oggi ricercatrice al MIT di Boston, e Luigia Carlucci Aiello, laureata in Matematica all’Università di Pisa e allieva della Scuola Normale Superiore, a lungo professoressa ordinaria di Informatica alla Sapienza di Roma.
Borsa di studio per nuovi farmacisti, c’è l’accordo tra Farm@rete e Università di Pisa
Una borsa di studio per il Dipartimento di Farmacia destinata ad una studentessa o uno studente del Comprensorio del Cuoio che si diploma in uno dei tre istituti superiori cittadini e che sceglie di proseguire il proprio percorso di studi all’Università di Pisa. Questo il contenuto della convenzione sottoscritta questa mattina da Farm@rete, il network tra le cinque società che gestiscono le farmacie comunali di San Miniato, Fucecchio, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val D’Arno e Santa Croce sull’Arno e l’Università di Pisa con il quale si prevede, a partire dall’anno accademico 2021/2022, la copertura delle tasse d’iscrizione per uno studente o una studentessa immatricolato/a al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia all’Università di Pisa e residente in uno dei Comuni del Comprensorio.
A sottoscrivere questo accordo sono stati Luigi Giglioli, coordinatore di Farm@rete, e il prorettore vicario dell’Università di Pisa, Carlo Petronio, alla presenza di Marco Macchia docente del Dipartimento di Farmacia, dell’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, del sindaco di San Miniato Simone Giglioli, del sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, dell’assessore del Comune di Santa Croce sull’Arno Daniele Bocciardi, del sindaco di Montopoli in Val d’Arno Giovanni Capecchi e del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, oltre ai rappresentanti delle farmacie comunali (Massimo Parentini amministratore Unico Santa Croce Pubblici Servizi Srl, Carla Pucciarelli di Farmavaldera e Coordinatrice tecnica farmacie Cispel Toscana, Eleonora Bitozzirappresentante della Fucecchio Servizi e Niccolò Bagnoli di Cispel) e dei tre istituti superiori del Comprensorio (I.T. "Cattaneo", Liceo "Marconi" e Istituto "Checchi").
La convenzione, della durata di cinque anni, stabilisce che la borsa di studio resti attiva per tutti i cinque anni cel ciclo unico di laurea, se lo studente o la studentessa consegue, entro il 30 settembre di ogni anno, 30 CFU per il primo, 60 CFU per il secondo, 90 CFU per il terzo, 120 CFU per il quarto e 150 CFU per il quinto anno. Il sostegno agli studenti sarà comunque valido anche dopo la scadenza dell’accordo e sarà garantito fino alla fine del loro percorso di studi.
“Con la sottoscrizione di questa importante convenzione con l’Università di Pisa, oggi si realizza un altro importante tassello del percorso di crescita del progetto Farm@rete – dichiara il coordinatore di Farm@rete, Luigi Giglioli -. Le farmacie pubbliche da sempre reinvestono risorse sui propri territori, da quest’oggi lo faranno anche alla luce di un percorso circolare che ha voluto unire istituzioni scolastiche del territorio (scuole superiori presenti sui vari territori comunali in cui insiste Farm@rete e loro studenti) istruzione universitaria, (grazie al prezioso contributo dell’Università di Pisa e nello specifico del dipartimento di Farmacia che ha abbracciato con entusiasmo il progetto proposto grazie alla sensibilità ed alla competenza del prof. Macchia) e mondo del lavoro (farmacie) creando un percorso che permetterà ai giovani dei propri territori di crescere e formarsi, diventando i farmacisti del futuro i quali potranno essere, se lo vorranno, nuovi importanti attori di un percorso di crescita professionale nella realtà farmaceutiche di Farm@rete – e conclude -. Insomma un percorso di crescita che vede i Comuni del comprensorio del cuoio, tramite Farm@rete, attori di uno sviluppo culturale e professionale in grado di sviluppare istruzione, formazione, crescita professionale e opportunità lavorative; un motivo in più per capire l’importanza delle farmacie pubbliche e la valenza socio economica che le stesse rivestono per i singoli Comuni”.
"Con l’istituzione di questa borsa di studio, dedicata agli studenti immatricolati al nostro corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia - ha dichiarato il prorettore vicario dell'Università di Pisa, Carlo Petronio - Farm@Rete ci offre un sostegno importante al nostro impegno in difesa del diritto all’accesso agli studi universitari. Diritto fondamentale per il futuro delle nuove generazioni e del nostro Paese e da sempre al centro delle politiche dell’Università di Pisa che anche in questi lunghi mesi di pandemia non ha mancato di varare misure a sostegno degli studenti in difficoltà".
“Quando il dottor Giglioli mi ha parlato di questa bellissima iniziativa ho subito accettato con entusiasmo la sua proposta di esserne il coordinatore nonché il referente per l'Università di Pisa dal momento che rappresenta uno di quei casi concreti in cui le istituzioni ed il mondo del lavoro si incontrano e fanno squadra per valorizzare i nostri giovani e le loro professionalità future – dichiara il professor Marco Macchia -. Il valore di questa importante iniziativa risiede proprio nelle sue finalità dal momento che Farm@rete andrà a finanziare l'intero percorso di studi di studenti meritevoli del corso di laurea Magistrale a ciclo unico in Farmacia, e quindi darà particolare valore proprio al percorso formativo che è fondante per la futura attività nella professione di farmacista. Tutto questo anche alla luce del fatto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede la riforma delle lauree abilitanti al fine di semplificare e velocizzare l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro - e conclude -. Gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Farmacia che fruiranno negli anni di questa opportunità, potranno poi interagire e confrontarsi in concreto con la realtà delle Farmacie Comunali della Farm@rete ed iniziare fin da subito ad avere un collegamento diretto con il mondo della professione di farmacista”.
“Come Regione Toscana da anni nel panorama nazionale siamo un’eccellenza sul fronte del diritto allo studio e questo ci riempie di orgoglio - ha affermato nel suo intervento l’assessora regionale all’Istruzione e Università Alessandra Nardini -. Abbiamo sempre cercato di sostenere chi veniva da famiglie con minori possibilità economiche per consentirgli proseguire il proprio percorso di studi. Il diritto allo studio non solo è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, ma è per noi una priorità, perchè come Toscana vogliamo continuare a scommettere sulle giovani generazioni. Allo stesso tempo crediamo sia urgente e necessario stabilire una più stretta connessione con il mondo del lavoro, con le esigenze delle realtà territorio. Per questo sono ancora più convinta che questo progetto che lega merito e territorio sia virtuoso e voglio per questo ringraziare le amministrazioni comunali, la rete di farmacie coinvolte, l'Università di Pisa con la Facoltà di Farmacia – e conclude -. La firma di oggi è un investimento, questo territorio sceglie in maniera sinergica e condivisa di scommettere sulle proprie ragazze e sui propri ragazzi. È una scelta per cui esprimo il mio apprezzamento e il mio ringraziamento”.
“Tra gli obiettivi del progetto Farm@rete c’era quello di stabilire un rapporto sinergico tra le farmacie comunali dei territori per consentire non solo una maggiore efficienza sul piano economico delle singole strutture ma, sopratutto, la definizione condivisa di servizi e progetti che vanno a vantaggio di tutti i cittadini, in questo caso della fascia più giovane – dichiarano i sindaci -. Con questa borsa di studio vogliamo investire nella formazione e dare un’opportunità ai farmacisci del domani, e lo vogliamo fare in un momento, come quello pandemico che ancora non si è concluso, in cui ci siamo resi sempre più conto dell’importanza di questo servizio nel supporto al comparto sanitario. Fare rete è un’opportunità che abbiamo colto già da qualche anno e che adesso sta dando i propri frutti – e concludono -. Ringraziamo l’Università di Pisa per aver accolto con entusiamo questa proposta, il coordinatore di Farm@rete per l’impegno profuso in questo progetto e tutto il personale impiegato nelle nostre farmacie comunali per il grande lavoro che stanno svolgendo nella lotta al Covid”.
(Fonte: Ufficio stampa Farm@rete).
Le tossine ambientali possono rappresentare un fattore di rischio per Parkinson e diabete
Un nuovo studio pubblicato su “Pharmaceuticals”, rivista open access di chimica farmaceutica e scienze del farmaco, ha evidenziato come alcune tossine ambientali che possono causare la malattia di Parkinson sono un fattore di rischio anche per il diabete, dimostrando così una vulnerabilità condivisa tra neuroni dopaminergici e beta-cellule pancreatiche.
La ricerca, che è durata tre anni, è stata realizzata dagli studiosi del Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa, in collaborazione con quelli del Dipartimento di Scienze cliniche biotecnologiche e applicate dell’Università de L’Aquila. In particolare, gli autori della pubblicazione sono Marco Carli, Francesca Vaglini, Eleonora Risaliti, Gianluca Citi, Matilde Masini, Shivakumar Kolachalam, Giovanni Umberto Corsini, Michela Novelli, Vincenzo De Tata e Marco Scarselli per l’Ateneo pisano, Roberto Maggio per quello de L’Aquila.
“Il nostro studio – ha commentato il professor Marco Scarselli (foto in alto), associato di Farmacologia - ha evidenziato che alcune tossine ambientali, come il pesticida rotenone, possono essere un fattore di rischio non solo per la malattia di Parkinson ma anche per il diabete. D’altra parte, purtroppo, le malattie del sistema nervoso centrale spesso si presentano con comorbidità che coinvolgono anche organi e sistemi periferici”.
“Questa ricerca – ha continuato il dottor Marco Carli (foto in basso), specializzando in Farmacologia e tossicologia clinica - ha sottolineato come i neuroni dopaminergici e le beta-cellule pancreatiche condividano una significativa vulnerabilità verso alcune tossine, dovuto allo stress ossidativo a cui sono sottoposte durante la loro attività e/o a sostanze esogene. D’altronde, le beta-cellule pancreatiche esprimono recettori, enzimi e trasportatori del sistema dopaminergico che potrebbe spiegare una certa similitudine con i neuroni dopaminergici. I nostri esperimenti hanno anche dimostrato che Metformina e Vitamina E proteggono dalla tossicità indotta da Rotenone, indicando un uso potenziale di queste due sostanze”.
La pubblicazione dal titolo “β-Cells Different Vulnerability to the Parkinsonian Neurotoxins Rotenone, 1-Methyl-4-phenylpyridinium (MPP+) and 6-Hydroxydopamine (6-OHDA)” è consultabile all’indirizzo della rivista “Pharmaceuticals“: https://www.mdpi.com/1424-8247/14/8/767
Calcio e formazione professionale: premiati Marco Gesi e il progetto "Sport and Anatomy"
Un riconoscimento per aver saputo unire il calcio a un percorso formativo che genera competenze e professionalità, contribuendo a valorizzare lo sport come settore strategico per lo sviluppo di nuove opportunità attraverso l'istituzione di specifici studi universitari e di un laboratorio dove studio e ricerca diventano strumenti di crescita e innovazione. Sono queste le motivazioni con cui il professor Marco Gesi, prorettore con delega allo Sport dell'Università di Pisa, è stato insignito del “Premio Nazionale Città di Piancastagnaio – La Castagna”, promosso dal Comune della cittadina senese in collaborazione con Consulting service sport italia nell'obiettivo di valorizzare il binomio di sport e cultura a cui l'Ateneo pisano si mostra sempre più sensibile anche con il progetto "Sport and Anatomy".
"Sport and Anatomy" si esplicita principalmente attraverso tre settori: formazione, con i master universitari in ambito sportivo e riabilitativo, tra cui quello sulla preparazione atletica nel calcio che, in convenzione con la Figc, consente agli allievi di ottenere il patentino per preparatore atletico per i settori giovanili; ricerca in ambito sportivo e riabilitativo; assistenza con il centro di riabilitazione di via di Gargalone dotato di macchinari e tecnologie all'avanguardia. Sono oltre 1.300 gli studenti che hanno fatto parte del progetto, conseguendo il master, e più di 500 i centri convenzionati in Italia e all'estero.
"Il Premio - ha commentato il professor Gesi - riconosce il grande lavoro svolto dall'Università di Pisa e l'impegno che l'Ateneo ha assunto nei confronti dello sport e della riabilitazione cercando di promuovere l'importanza della scientificità dei metodi per ottenere i migliori risultati".
Nell'occasione, Piancastagnaio è diventata la città dello “sport e letteratura”. Oltre al professor Gesi, infatti, sono stati premiati diversi personaggi dello sport anche nazionale, a partire dall'allenatore Alessio Dionisi, vincitore del campionato di B con l’Empoli e ora nuova guida del Sassuolo, dal presidente della Lega calcio di Serie B, Mauro Balata, dai direttori sportivi dell’Atalanta, Gabriele Zamagna, e della Spal, Giorgio Zamuner.
Un progetto di Università di Pisa e Cnr pisano vince il Facebook Research Award
Tra i 6 vincitori del Facebook Research Award, che l’azienda ha annunciato nei giorni scorsi, c’è anche un progetto italiano, presentato da Enzo Mingozzi, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa (DII) e Claudio Cicconetti dell'Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa (Iit-Cnr).
Il premio finanzia ogni anno progetti di ricerca nell'ambito ICT provenienti da tutto il mondo, per promuovere l’innovazione nei servizi internet e web e consolidare la collaborazione tra Facebook e il mondo accademico.
La ricerca di Mingozzi e Cicconetti è dedicata ai protocolli di Internet e al loro utilizzo per lo sviluppo di servizi web sempre più efficienti, basati sul cloud. In particolare, l'obiettivo del progetto è lo studio del nuovo protocollo QUIC per combinare due linee di sviluppo sempre più dominanti nell'ambito dei servizi cloud: il serverless computing, che permette lo sviluppo di applicazioni più agili, e l'edge computing, cioè il dispiegamento di risorse di calcolo ai "bordi" della rete, più vicino agli utenti dei servizi rispetto alle risorse collocate nei grandi data center, che consente risposte più veloci.
“Per la prima volta – spiega Enzo Mingozzi – viene proposto l’utilizzo del protocollo Internet QUIC per combinare la tendenza all’ottimizzazione dell’allocazione delle risorse da parte dei provider con quella alla frammentazione e localizzazione dei datacenter, che garantisce maggior velocità, riduzione del traffico e maggiore sicurezza. Le ricadute sono molteplici, in particolare nel campo dell’Internet of Things, uno dei settori chiave della nuova rivoluzione industriale in atto, ma anche della realtà virtuale e aumentata in tutte le sue possibili applicazioni.”
“Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento” commenta Claudio Cicconetti. “La nostra attività di ricerca congiunta su questo progetto è frutto di una lunga tradizione di collaborazione scientifica tra l’IIT-CNR e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, una collaborazione che rafforza il ruolo di Pisa nel campo della ricerca sul networking e sullo sviluppo di Internet, in particolare in relazione a Industria 4.0.”
Due progetti "made in Pisa" finanziati dalla Fondazione Telethon
Ci sono anche due progetti di ricerca “made in Pisa”, rispettivamente dell'AOUP-Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e dell'Università di Pisa fra i sette studi scientifici finanziati da Fondazione Telethon e associazione pazienti nell’ambito del Bando “Seed Grant” per aiutare la ricerca sulle malattie genetiche rare. Quest’anno il contributo stanziato ammonta a 350.000 euro e i progetti selezionati riguardano la sindrome di Sanfilippo, la pseudo-ostruzione intestinale cronica (POIC), la fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP), la Discinesia Ciliare Primaria - Sindrome di Kartagener e l’encefalopatia epilettica da deficit di CDKL5, questi ultimi due condotti a Pisa, il primo dal dottor Massimo Pifferi, pediatra dell'AOUP e full member dell’ERN Lung PCD Core, e il secondo dalla dottoressa Paola Tognini, ricercatrice di Fisiologia al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa.
Il primo progetto, che verrà realizzato insieme al professor Mauro Pistello, al dottor Michele Lai e alla dottoressa Chiara Gabellini dell’Università di Pisa, si propone di sviluppare un modello di gene editing per la Discinesia Ciliare Primaria - Sindrome di Kartagener. Questa malattia genetica rara è caratterizzata principalmente da un alterato movimento delle ciglia dell’epitelio respiratorio con conseguente compromissione della rimozione delle secrezioni mucose, responsabile di infezioni croniche delle vie aeree con decadimento progressivo della funzione respiratoria. “Per questa malattia – ha dichiarato il dottor Pifferi (nella foto a lato) - non esiste ad oggi una cura specifica, ma solo trattamenti di supporto che tentano di alleviare le manifestazioni cliniche. Grazie alla nuova tecnica di ingegneria genetica CRISPR/Cas9 si potrà agire con una forbice molecolare per correggere il gene mutato”.
Il progetto sperimentale prevede da un lato la correzione del difetto in cellule epiteliali ciliate di pazienti seguiti in AOUP poste in coltura, dall’altro la creazione di un modello zebrafish con mutazioni omologhe a quelle umane che sarà utilizzato per verificare il successo del gene editing con materiale genetico umano non alterato. Questo modello zebrafish potrà essere, inoltre, impiegato in ulteriori studi volti allo sviluppo di nuove terapie, quali la valutazione dell’efficacia di farmaci, o alla comprensione dei meccanismi attraverso cui le mutazioni determinano la patologia.
Il secondo progetto pisano proverà a caratterizzare il ruolo del microbiota intestinale nell’encefalopatia epilettica da deficit di CDKL5, per chiarire nuovi aspetti fisiopatologici e identificare possibili nuovi approcci terapeutici. L’encefalopatia CDKL5 è una grave malattia dello sviluppo che si manifesta con epilessia già nei primi mesi di vita, ritardo cognitivo e autismo, oltre a ridotte capacità visive, motorie e problemi a livello gastrointestinale.
Il progetto curato dalla dottoressa Paola Tognini si propone di studiare l’asse intestino-cervello nei pazienti affetti da sindrome CDKL5, una rara malattia genetica del neurosviluppo caratterizzata da sintomi molto gravi tra cui epilessia e disabilità motorie e intellettive, a oggi senza una cura. La dottoressa esplorerà se il microbiota intestinale possa giocare un ruolo nella sintomatologia che si osserva in questi pazienti: un aspetto fino a ora non considerato, ma che potrebbe avere un forte impatto sulla vita degli stessi e sulla quotidianità delle loro famiglie.
“Studi condotti sia nel modello animale che nell’uomo - ha spiegato la dottoressa Tognini (nella foto a lato) - hanno dimostrato come il microbiota intestinale possa influenzare vari aspetti legati al funzionamento del nostro cervello, tra cui riposte allo stress, appetito, sonno e come possa essere alterato in vari disturbi neuroposichiatrici. Per questo abbiamo deciso di indagare se i microbi intestinali e le sostanze da loro prodotte potessero differire nei bambini affetti da CDKL5 rispetto a bambini sani. Speriamo che il nostro studio possa aiutarci a individuare nuovi biomarcatori per monitorare la progressione della malattia o il suo miglioramento in modo non invasivo, e specifici interventi dietetici per cercare di alleviare i sintomi così severi di questi pazienti”.
Per ulteriori informazioni e dettagli sui ricercatori, le malattie e i progetti di ricerca finanziati, visita il sito: www.telethon.it.
Rivelati i meccanismi che nel 2013 hanno generato la sequenza sismica di Castor, in Spagna
È importante sottolineare che operazioni di stoccaggio di gas naturale avvengono su scala globale, generalmente senza produrre sismicità. La sequenza sismica di Castor costituisce pertanto uno dei pochi casi di sismicità indotta associata a questo tipo di attività industriale.
L'Università di Pisa e il Comune di Cascina consolidano e sviluppano le collaborazioni reciproche
L'Università di Pisa e il Comune di Cascina hanno sottoscritto un protocollo di intesa per avviare e consolidare le relazioni reciproche, con particolare riferimento alla promozione della cultura e alla valorizzazione del territorio cascinese e delle sue eccellenze, oltre che allo svolgimento di attività formative in loco e di promozione delle tematiche di Terza Missione. Il Protocollo d'intesa è stato presentato mercoledì 15 settembre, nell'Aula Magna Storica della Sapienza di Pisa, dal rettore Paolo Maria Mancarella, dal sindaco di Cascina, Michelangelo Betti, dal prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, e dall'assessore del Comune di Cascina con delega ai Rapporti con l'università, Claudio Loconsole.
Il Protocollo, che avrà durata triennale, cita vari ambiti di intervento quali l’istruzione universitaria e il diritto allo studio, la formazione e l’orientamento professionale, la ricerca scientifica e tecnologica, i finanziamenti europei, nazionali e regionali, le attività imprenditoriali, il turismo culturale e scientifico, l'ambiente, l’urbanistica, l’archeologia, la storia, e, in generale, gli aspetti culturali che caratterizzano il territorio cascinese, da attuare anche attraverso iniziative convegnistiche, di studio e di promozione del patrimonio artistico e culturale.
Il Comune di Cascina si impegna, inoltre, a favorire le attività di didattica, ricerca e formazione svolte dall’Ateneo, sia con l’attivazione di tirocini nelle proprie strutture e/o in quelle di enti controllati o partecipati, sia con la messa a disposizione di spazi e personale per lo svolgimento di giornate di orientamento allo studio universitario.
I referenti dell'accordo, che avranno un ruolo propositivo e di interazione operativa, sono il professor Marco Gesi per l’Università di Pisa e il dottor Alessandro Corucci per il Comune di Cascina.
"Quello che sigliamo oggi con il Comune di Cascina è un accordo importante per l’Università di Pisa – ha commentato il rettore Paolo Mancarella - Passa da intese come queste, d’altronde, la nascita, anche a livello locale, di un’economia competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Elementi fondamentali per creare lavoro e coesione sociale che stanno alla base di una crescita sostenibile. Noi, oggi, ci stiamo predisponendo a questo cambiamento di passo".
"Da tempo il Comune di Cascina, in piena collaborazione con la Provincia di Pisa, ha scelto di puntare su un modello di sviluppo che comprenda le imprese impegnate nei settori produttivi legati a innovazione e ricerca - ha aggiunto il sindaco Michelangelo Betti - Il protocollo d’intesa con l’Università rafforza questa prospettiva e conferma una linea di azione condivisa già concretizzatasi al Polo tecnologico di Navacchio. Un’opportunità per la crescita di un settore strategico per l’economia".
"Il protocollo rappresenta un'occasione importante e fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio - ha concluso l’assessore Claudio Loconsole - La collaborazione, che ha ad oggetto tutte e tre le missioni dell'Università, didattica, ricerca e trasferimento tecnologico, rivestirà un ruolo di primo piano nel rilancio di Cascina sotto il profilo culturale, scientifico, formativo e tecnologico”.