Gli studenti riflettono sulla Carta Costituzionale
Il Comune di Seravezza ha dato alle stampe un'agile pubblicazione dal titolo “Gli studenti riflettono sulla Carta Costituzionale” che raccoglie le esperienze portate avanti in questi anni con la Fondazione Leonetto Amadei e l'Università di Pisa per promuovere fra i giovani la conoscenza della legge fondamentale dello Stato italiano. La presentazione del volume è avvenuta in piazza della Costituzione Italiana, presso le Scuderie Granducali di Seravezza. Sono intervenuti il sindaco Riccardo Tarabella, il Presidente del Consiglio comunale Riccardo Biagi, le signore Lucia e Marta Amadei in rappresentanza della Fondazione intitolata al padre Leonetto, il professor Saulle Panizza, responsabile scientifico del Laboratorio di Cultura Costituzionale dell'ateneo pisano, Alessandra Foffa dell'Ufficio eventi istituzionali del Comune di Seravezza e Matteo Castagnini, autore della bella illustrazione riprodotta sulla copertina del volume.
Il libro fornisce un resoconto del percorso che l'amministrazione comunale ha tracciato soprattutto a beneficio degli studenti con lo scopo di favorire un arricchimento del loro bagaglio di cultura costituzionale. Un percorso avviato nel novembre di quattro anni fa nel ventennale della scomparsa di Leonetto Amadei – con una giornata di studio in omaggio all'insigne giurista, deputato e padre costituente nativo di Seravezza –, proseguito nel maggio 2018 con la pubblicazione degli atti di quel convegno e concluso nel giugno 2019 con il concorso d'idee focalizzato su una delle parti più significative della Carta Costituzionale, quella dedicata al principio di uguaglianza e alle sue declinazioni. Il progetto prevedeva un appuntamento conclusivo nel 2020, slittato a quest'anno a causa della pandemia, poi definitivamente cancellato per il perdurare dell'emergenza sanitaria. Il volume resta come testimonianza di una bella esperienza e di intensi anni di collaborazione nel nome di Leonetto Amadei, che in vita fu instancabile nel diffondere i valori costituzionali fra i più giovani. Valori che oggi più che mai si riscoprono centrali nella riflessione politica e sociale e certamente attuali anche nelle esperienze quotidiane di ciascuno di noi.
In un passaggio della testimonianza che il professor Panizza ha affidato alle pagine del libro lo studioso sottolinea un aspetto importante del progetto realizzato a Seravezza. “L’intero percorso svolto nelle scuole” scrive “è risultato perfettamente coerente con quello che anche il Parlamento avrebbe poi consacrato, approvando la legge 20 agosto 2019, n. 92, contenente l’introduzione – o, se si preferisce, la reintroduzione – dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica. Partendo dall’idea che essa, con al centro la conoscenza della Costituzione, contribuisca alla formazione di cittadini responsabili e attivi e alla promozione della partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri, la legge ha stabilito che sia istituito, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, per sviluppare la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civili e ambientali della società. L’esperienza svolta a Seravezza ha anche anticipato un’altra delle linee portanti della scelta del legislatore, quella contenuta nell’art. 8 (Scuola e territorio). In esso si prevede, infatti, che l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è integrato con esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti anche di durata pluriennale con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza. Si aggiunge, poi, che i Comuni possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, alla conoscenza storica del territorio e alla fruizione stabile di spazi verdi e spazi culturali”.
L'esperienza di Seravezza, quindi, anticipatrice della nuova legge che reintroduce l’insegnamento trasversale dell’educazione civica nelle scuole italiane. Un'evidenza accolta con grande soddisfazione dall'Amministrazione comunale che ringrazia l'Università di Pisa e la Fondazione Leonetto Amadei per la proficua collaborazione di questi anni. Una collaborazione figlia peraltro del lavoro già svolto assieme negli anni Novanta con le cerimonie di inaugurazione del Dottorato di ricerca sulla Giustizia Costituzionale dedicato a Leonetto Amadei e coordinato dal professor Alessandro Pizzorusso.
“A noi sembra che in questi anni sia aumentato l’apprezzamento del valore che la nostra Carta costituzionale rappresenta in quanto baluardo dei diritti fondamentali della persona”, hanno scritto le sorelle Lucia e Marta Amadei. “Ricordiamo con tutto il nostro affetto e rimpianto la nostra carissima sorella Anna, che ci ha lasciati, alla quale stava molto a cuore l’attività della Fondazione. Il volume è dedicato alla sua memoria. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato”.
Il volume riporta in appendice i 12 articoli che esprimono i principi fondamentali della Costituzione Italiana. Sarà presto distribuito agli studenti dell'Istituto comprensivo di Seravezza e delle scuole versiliesi che hanno partecipato alle varie fasi del percorso di riflessione sulla Carta costituzionale: Istituto superiore Chini-Michelangelo, Istituto tecnico liceale Don Lazzeri-Stagi e sede distaccata di Seravezza dell'Istituto alberghiero Marconi.
(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Seravezza)
Il professor Francesco Pegoraro nominato Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei
Il professor Francesco Pegoraro, a lungo ordinario di Fisica del Plasma all’Università di Pisa, è stato eletto Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei. Nato nel 1947, Pegoraro ha conseguito la laurea in Fisica presso l’Università di Pisa e il diploma della Scuola Normale Superiore di Pisa nel novembre 1970 sotto la guida di Luigi Arialdo Radicati. Ha svolto la sua attività scientifica dapprima presso il Massachusetts Institute of Technology, USA (1974-1976), poi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa (1977-1990), in seguito come professore ordinario di Fisica Teorica presso l’Università di Torino (1990-1996) e infine, come professore ordinario di Fisica del Plasma, presso l’Università di Pisa (1996-2017).
Dal 1987 al 1989 è stato Group Leader della Theory Division al “Joint European Torus” (Culham, Regno Unito). Nel 2006 è stato nominato professore onorario al Moscow Institute of Physics and Technology, (Mosca, Russia). Nel 2008 è stato nominato Socio Corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 2015 è stato insignito dell’ordine del Cherubino dell’Università di Pisa. La sua attività di ricerca riguarda la Fisica Teorica del Plasma con particolare riguardo allo studio dei processi collettivi nei plasmi di fusione e in quelli spaziali e astrofisici e l’interazione di impulsi elettromagnetici ultraintensi con plasmi relativistici.
Nell’ambito del Dipartimento di Fisica di Pisa dell’Università di Pisa, Francesco Pegoraro ha svolto un ruolo cruciale per la formazione di una vera e propria scuola di Fisica dei Plasmi ancora oggi punto di riferimento per le università e per la ricerca italiana. Oltre al suo importantissimo contributo, Pegoraro è riuscito a far transitare da Pisa ricercatori di tutto il mondo di altissimo livello, stimolando così una ricerca di ampio respiro, dalla fusione alla fisica dello spazio all’interazione laser-plasmi. In questo senso il suo contributo non si limita alla sua attività scientifica di eccellenza, ma ha permesso di seminare interesse e passione in una vasta comunità di ricercatori e studenti.
Il professor Francesco Pegoraro nominato Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei
Il professor Francesco Pegoraro, a lungo ordinario di Fisica del Plasma all’Università di Pisa, è stato eletto Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei. Nato nel 1947, Pegoraro ha conseguito la laurea in Fisica presso l’Università di Pisa e il diploma della Scuola Normale Superiore di Pisa nel novembre 1970 sotto la guida di Luigi Arialdo Radicati. Ha svolto la sua attività scientifica dapprima presso il Massachusetts Institute of Technology, USA (1974-1976), poi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa (1977-1990), in seguito come professore ordinario di Fisica Teorica presso l’Università di Torino (1990-1996) e infine, come professore ordinario di Fisica del Plasma, presso l’Università di Pisa (1996-2017).
Dal 1987 al 1989 è stato Group Leader della Theory Division al “Joint European Torus” (Culham, Regno Unito). Nel 2006 è stato nominato professore onorario al Moscow Institute of Physics and Technology, (Mosca, Russia). Nel 2008 è stato nominato Socio Corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 2015 è stato insignito dell’ordine del Cherubino dell’Università di Pisa. La sua attività di ricerca riguarda la Fisica Teorica del Plasma con particolare riguardo allo studio dei processi collettivi nei plasmi di fusione e in quelli spaziali e astrofisici e l’interazione di impulsi elettromagnetici ultraintensi con plasmi relativistici.
Nell’ambito del Dipartimento di Fisica di Pisa dell’Università di Pisa, Francesco Pegoraro ha svolto un ruolo cruciale per la formazione di una vera e propria scuola di Fisica dei Plasmi ancora oggi punto di riferimento per le università e per la ricerca italiana. Oltre al suo importantissimo contributo, Pegoraro è riuscito a far transitare da Pisa ricercatori di tutto il mondo di altissimo livello, stimolando così una ricerca di ampio respiro, dalla fusione alla fisica dello spazio all’interazione laser-plasmi. In questo senso il suo contributo non si limita alla sua attività scientifica di eccellenza, ma ha permesso di seminare interesse e passione in una vasta comunità di ricercatori e studenti.
Gli studenti e le studentesse di Ingegneria gestionale al Festival Nazionale dell’Economia Civile
*****
Ripartiamo!
Tre giorni di confronti, presentazioni, storie, dati, idee e risultati su un modo diverso di fare economia, con al centro la persona, la qualità del lavoro, i territori, la fiducia, l’impatto sociale, la responsabilità. Tre giorni con imprenditori, docenti, ministri, giornalisti, artisti, premi Nobel, cittadini e studenti, nella cornice del Salone di Cinquecento, a palazzo Vecchio. È il Festival Nazionale dell’Economia Civile, giunto alla terza edizione.
“Volevamo esserci anche noi, lì in quel contesto, finalmente dal vivo – dice la professoressa Antonella Martini – In questi due anni a distanza abbiamo cercato di sfruttare l’opportunità della DAD, creando uno spazio di dialogo, al di là del tempo della lezione, per affrontare temi di attualità, a carattere economico-gestionale. La risposta da parte degli studenti, in termini di interesse e di partecipazione, è stata notevole. Ne è nato un laboratorio settimanale ed una community con oltre 280 studenti di ingegneria gestionale, sia del triennio che della magistrale. Dopo due anni di interazione a distanza, abbiamo avuto modo di incontrarci in presenza, confrontarci ed ascoltare tante storie interessanti. La nostra presenza al Festival non è passata inosservata, né agli organizzatori, né agli imprenditori presenti in sala: ciascuno di noi indossava la maglietta con il logo dell’Ateneo, nel colore nero della Scuola di Ingegneria”.
Dalle parole degli studenti traspare tutta la carica, giovane e piena di speranza, per ripartire.
“Per la ricerca di un giusto senso della vita e del lavoro, basato su equità, mutualità e centralità. Per la identificazione di una felicità che non sia solo profitto. Per un futuro più verde, più equo e più sostenibile per tutti. Per una economia che aiuti a creare le condizioni per le quali la vita sia generativa e ricca di buone e nuove opportunità nel proprio territorio. Un Festival pieno di racconti toccanti, con un focus particolare all'educazione dei giovani e alle generazioni future, che dovranno riportare sempre più in superficie il buon lontano e vecchio concetto di Economia Civile”, racconta Giulia Macelloni, studentessa del terzo anno.
“Un punto di incontro tra generazioni, giovani studenti che si confrontano con imprenditori, economisti e professori per parlare di un modo diverso di fare economia, l’economia civile”commenta Camilla Moschetti, studentessa del terzo anno.
"Un festival straordinario che pone al centro le persone, il lavoro e le relazioni e che in questa fase di transizione ecologica e digitale, ci consente di andare oltre l’individualismo, educandoci alla cittadinanza, all’inclusione e alla cooperazione. Un’esperienza unica che ci rigenera, ci fa riscoprire il territorio e la sua tradizione e soprattutto ci guida a recuperare il Senso della nostra comunità”, aggiunge Irene Bellucci studentessa del terzo anno.
“Ciò che maggiormente ho portato con me da quest’esperienza è stato sentire fortemente quanto le imprese abbiano bisogno di noi giovani, di innovazione, e la loro proposta verso di noi di attivarci per essere gli autori di questo cambiamento verso l’economia del futuro”, dichiara Silvia Tedeschi, studentessa del terzo anno.
“Affascinante, formativo e d'ispirazione. Il Festival è stato all'altezza del suo motto: la ricerca di un Senso non solo nel modo di vivere l'Economia, ma anche l'Università perché il valore profondo di un'esperienza si comprende nella sua condivisione con gli altri”, è il commento di Carlotta Orselli, studentessa del terzo anno.
“Non conoscevo neppure la parola Economia Civile, ma dopo essere stato al Festival ho capito che inevitabilmente sentiremo parlarne sempre di più in futuro. Sono curioso e interessato alle molteplici idee sottese dal termine Economia Civile e come studente e futuro lavoratore, vorrei sperimentare in prima persona le dinamiche, se vogliamo rivoluzionarie, di un conteso lavorativo e sociale proposto da questo nuovo paradigma di fare economia", conclude Marco Consoloni, studente del secondo anno.
Si ringraziano: la dott.ssa Federica Gorrasi (Unità Orientamento), il personale dello Store UniPisa e il personale della portineria centrale della Scuola di Ingegneria.
Parte all’Università di Pisa il master di secondo livello in Medicina termale e idrologia medica
Parte con l’anno accademico 2020/2021 il nuovo master di secondo livello dell’Università di Pisa in Medicina termale e idrologia medica, diretto dal professor Marco Romanelli, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia universitaria al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale. Il master mira a formare delle figure professionali che sappiano gestire in modo appropriato e altamente specializzato i vari ambiti trattati, a partire dalla prevenzione fino alla scelta del tipo di intervento, considerando tutti gli aspetti clinico interventistici, in una visione interdisciplinare con favorevole rapporto costo/beneficio e costo/opportunità, e seguendo le indicazioni scientifiche dell'evidence based medicine.
In particolare, il master preparerà i partecipanti a individuare, applicare e valutare gli interventi di prevenzione e cura delle patologie nel settore della medicina termale e dell'idrologia medica, utilizzando tutte le tecniche innovative disponibili in una visione globale del paziente e, pertanto, a intervenire in relazione alle condizioni di rischio del paziente. Gli allievi impareranno inoltre a collaborare con gli altri operatori addetti all'assistenza per applicare e valutare gli interventi nelle varie discipline necessarie per una maggiore efficacia dell'intervento assistenziale. Essi stessi, con l’istruzione ricevuta, potranno infine agire come ideatori e responsabili di corsi di formazione.
“Quella pisana – ha dichiarato il professor Romanelli – è una delle pochissime proposte formative esistenti in Italia su questi temi e la sua creazione è stata stimolata anche dalla Regione Toscana per dare eseguito alla legge nazionale che ha promosso e agevolato la realizzazione di master sulla medicina termale. Del resto, considerando il numero e la qualità dei centri termali, oltre che il giro di affari delle aziende interessate e di addetti del settore, è facilmente comprensibile l’importanza del master per il territorio pisano, toscano e non solo”.
Il master in Medicina termale e idrologia medica sarà erogato in modalità sia frontale che a distanza. Saranno ammessi un massimo di 25 discenti in modalità frontale e 25 in modalità e-learning, oltre a un massimo di 10 uditori. La scadenza per presentare la domanda è fissata al 20 dicembre e la quota di iscrizione è di 1.500 euro in modalità frontale e 1.000 euro in modalità e-learning. Le lezioni inizieranno a gennaio 2021
Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria dell’U.O. Dermatologia, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 050/992436, o in alternativa la direzione di Area medica, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 050/2211839.
Il presidente ENEL Michele Crisostomo inaugura l'anno accademico del percorso "Energia" all’Università di Pisa
Mercoledì 29 settembre alle 11,30, nell'Aula Magna “Ulisse Dini” della Scuola di Ingegneria (Largo Lucio Lazzarino, il Presidente ENEL, Michele Crisostomo inaugura il nuovo anno accademico del percorso “Energia” dell’Università di Pisa con una lezione intitolata "La transizione energetica e il modello di sostenibilità dell'Enel''.
Partecipano all’evento il Rettore dell'Ateneo pisano Paolo Mancarella e i professori Alberto Landi, Marco Raugi e Rocco Rizzo.
L’inaugurazione si svolgerà in presenza fino ad esaurimento dei posti e previa verifica del Green Pass. Si potrà anche seguire la diretta in streaming al link http://call.unipi.it/DESTECENEL. Per info o prenotazione posti scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 28 settembre.
Michele Crisostomo, nato in provincia di Lecce nel 1972, si è laureato a pieni voti in giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1994, ottenendo quindi l’abilitazione alla professione di avvocato nel 1997. Nel 1995 è entrato a far parte dello studio legale Clifford Chance, diventandone partner nel 2003. Nel 2009 ha fondato lo studio legale RCCD, con sedi a Milano, Roma e Londra e di cui è tuttora partner. Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel dal maggio 2020, attualmente fa parte della Community of Chairpersons del World Economic Forum, del Comitato italiano per la corporate governance, della Task Force “Integrity & Compliance” del B20 Italy 2021 e del Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori (COMI) istituito presso la Consob.
Al via il master di secondo livello in Medicina termale e idrologia medica
Parte con l’anno accademico 2020/2021 il nuovo master di secondo livello dell’Università di Pisa in Medicina termale e idrologia medica, diretto dal professor Marco Romanelli, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia universitaria al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale. Il master mira a formare delle figure professionali che sappiano gestire in modo appropriato e altamente specializzato i vari ambiti trattati, a partire dalla prevenzione fino alla scelta del tipo di intervento, considerando tutti gli aspetti clinico interventistici, in una visione interdisciplinare con favorevole rapporto costo/beneficio e costo/opportunità, e seguendo le indicazioni scientifiche dell'evidence based medicine.
In particolare, il master preparerà i partecipanti a individuare, applicare e valutare gli interventi di prevenzione e cura delle patologie nel settore della medicina termale e dell'idrologia medica, utilizzando tutte le tecniche innovative disponibili in una visione globale del paziente e, pertanto, a intervenire in relazione alle condizioni di rischio del paziente. Gli allievi impareranno inoltre a collaborare con gli altri operatori addetti all'assistenza per applicare e valutare gli interventi nelle varie discipline necessarie per una maggiore efficacia dell'intervento assistenziale. Essi stessi, con l’istruzione ricevuta, potranno infine agire come ideatori e responsabili di corsi di formazione.
“Quella pisana – ha dichiarato il professor Romanelli (nella foto a lato) – è una delle pochissime proposte formative esistenti in Italia su questi temi e la sua creazione è stata stimolata anche dalla Regione Toscana per dare eseguito alla legge nazionale che ha promosso e agevolato la realizzazione di master sulla medicina termale. Del resto, considerando il numero e la qualità dei centri termali, oltre che il giro di affari delle aziende interessate e di addetti del settore, è facilmente comprensibile l’importanza del master per il territorio pisano, toscano e non solo”.
Il master in Medicina termale e idrologia medica sarà erogato in modalità sia frontale che a distanza. Saranno ammessi un massimo di 25 discenti in modalità frontale e 25 in modalità e-learning, oltre a un massimo di 10 uditori. La scadenza per presentare la domanda è fissata al 20 dicembre e la quota di iscrizione è di 1.500 euro in modalità frontale e 1.000 euro in modalità e-learning. Le lezioni inizieranno a gennaio 2021
Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria dell’U.O. Dermatologia, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 050/992436, o in alternativa la direzione di Area medica, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 050/2211839.