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L’unità si occuperà del coordinamento delle attività amministrative, economiche e gestionali della Direzione Servizi per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico: 

 

https://bandi.unipi.it/public/Bandi/Detail/2ceaa4ef-ecf3-43a4-87e4-02e985880d36 

the-gender-equality-plan.pngL’Università di Pisa con decreto rettorale del 14 settembre scorso ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc per la redazione del Gender Equality Plan (GEP), documento che serve a definire e programmare nel prossimo triennio la strategia a favore dell’eguaglianza di genere e le pari opportunità in Ateneo. Fanno parte del gruppo di lavoro la delegata del Rettore professoressa Elettra Stradella, il Direttore Generale dottor Rosario Di Bartolo, la professoressa Elena Dundovich, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, la Presidente del Gruppo di Lavoro per la Redazione del Bilancio di Genere professoressa Nadia Pisanti e le dottoresse Alessandra Nucci, Francesca Pecori e Francesca Zampagni.

La realizzazione del GEP  è tra gli scopi del Piano di Azioni Positive (PAP) che le Università devono redigere in accordo con le Direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea nel quadro delle misure volte al raggiungimento della parità di genere. Per spingere gli Atenei a stilare ed applicare il GEP, la Commissione Europea richiede questo documento come requisito essenziale per la partecipazione a tutti i bandi Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione.

“Anche in questo caso – commenta il delegato del Rettore, il professor Arturo Marzano - l’Università di Pisa si dimostra al passo con i ritmi dettati dalle indicazioni europee come già dimostrato per la redazione del bilancio di genere elaborato da un gruppo di lavoro di elevata e comprovata competenza ed esperienza “.

Martedì, 28 Settembre 2021 08:59

"Per Marco Santagata"

Pisa - Sabato 2 ottobre alle 10, nel cortile del Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara 15), avrà luogo "Per Marco Santagata", una giornata in memoria dell’illustre italianista, a lungo docente all'Università di Pisa.

Dopo i saluti del Rettore dell’Ateneo pisano Paolo Mancarella, interverranno fra gli altri, Pupi Avati che parlerà di "Marco e il film su Dante", Massimo D'Alema con i suoi "Ricordi pisani", Paolo Fontanelli su "Marco e Pisa" e Salvatore Settis su "Marco tra cultura e politica".

L’evento si svolge in modalità mista: a numero chiuso e su invito (scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e in diretta streaming a al link: http://call.unipi.it/Santagata

Il programma completo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)%20e%20in%20diretta%20streaming%20a%20al%20link:%20http://call.unipi.it/Santagata%20%20%20Il%20programma%20completo:%20https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/5905-per-marco-santagata">https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/5905-per-marco-santagata

Pisa - Venerdì 1 ottobre alle 16,30, al Polo Congressuale Le Benedettine dell’Università di Pisa (Piazza S. Paolo a Ripa d'Arno, 16), si svolge l'incontro "Rinnovare la mobilità urbana. Strumenti e comunicazione per una città sostenibile e sicura". Il workshop valido come formazione per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti si svolge nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2021. Partecipano all’evento: Marco Raugi dell’Università di Pisa, Silvia Bencivelli, giornalista e scrittrice, l’urbanista Matteo Dondé, il sociologo Vincenzo Mele e Marco Scarponi della Fondazione Michele Scarponi.

E’ possibile partecipare in presenza previa iscrizione o in modalità on line

Nel corso dell’incontro si parlerà di come si trasforma una città normale in una città sostenibile, vivibile, sicura e felice, a come cioè attuare l’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Molti esempi in Europa, hanno già dimostrato che la velocità nelle strade è la prima causa di insicurezza e ostacolo all’accessibilità degli spazi. E che ridurla non è un tabù. Anche la comunicazione rappresenta uno snodo nevralgico per vincere le sfide della transizione ecologica, La comunicazione istituzionale deve essere chiara e coerente rispetto agli obiettivi generali, ma deve anche saper dialogare con i cittadini coinvolgendoli nella riorganizzazione dello spazio urbano. Contemporaneamente deve mettere in discussione i luoghi comuni che ci tengono ancorati a un modello non più sostenibile, non solo per il degrado dell’ambiente urbano, ma anche per l’assurdo numero di vittime della strada.

L’obiettivo del workshop è quindi di mettere a confronto professionisti della comunicazione e dell’urbanistica con l’accademia, le istituzioni e la cittadinanza sui temi della mobilità sostenibile e sicura, con l’obiettivo di arrivare a proporre una prima traccia di “linee guida per la comunicazione” sul modello di quanto è stato già fatto in altre realtà europee.

L’evento è organizzato da Marco Avvenuti, Carlo Carminati e Giovanna Pizzanelli.

Nasce all'Università di Pisa il primo percorso formativo italiano che in modo strutturale e completo propone insegnamenti specifici sui Georischi, da quello vulcanico a quello sismico, da quello costiero a quelli idro-geomorfologico e geo-ambientale. L'iniziativa fa parte del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche del Dipartimento di Scienze della Terra, di cui è presidente il professor Giovanni Sarti.

Il percorso formativo in Georischi è altamente trasversale, prevedendo collaborazioni sinergiche con i corsi di laurea in Scienze Ambientali e in Data Science and Business Informatics e con il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace, oltre che con le sezioni pisane dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Vari e importanti sono i legami con istituzioni regionali e nazionali e con enti di ricerca, nel cui ambito lo studente potrà svolgere attività curriculari, tirocini e tesi di laurea, che vanno dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Protezione Civile di Pisa e di Lucca, fino all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Il percorso in Georischi formerà figure professionali del geologo con vaste conoscenze e competenze, offrendo quindi ottime prospettive occupazionali. I laureati saranno in grado di lavorare come liberi professionisti in diversi settori, di proporsi come operatori di Protezione Civile sia in ambito locale che nazionale, di agire nell'ambito di enti pubblici e agenzie che si occupano della salvaguardia del territorio, sia per consulenze e monitoraggio ambientale e idrico (Arpat, gestori idrici, Regioni e Comuni), sia per attività di regolazione e prevenzione (Autorità portuali e di bacino).

“Il percorso formativo - ha ricordato il professor Giovanni Sarti - potrà quindi contare su collaborazioni altamente qualificate, in grado di fornire un’ampia prospettiva sui Georischi, con gli approfondimenti scientifici e tecnico–operativi di livello più elevato, fondamentali per questi nuovi geologi. Contiamo di formare specialisti che si metteranno a disposizione della società, ad esempio, per prevenire e affrontare i rischi conseguenti ai cambiamenti climatici, con il supporto delle tecnologie più avanzate."

georischi homeNasce all'Università di Pisa il primo percorso formativo italiano che in modo strutturale e completo propone insegnamenti specifici sui Georischi, da quello vulcanico a quello sismico, da quello costiero a quelli idro-geomorfologico e geo-ambientale. L'iniziativa fa parte del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche del Dipartimento di Scienze della Terra, di cui è presidente il professor Giovanni Sarti.

Il percorso formativo in Georischi è altamente trasversale, prevedendo collaborazioni sinergiche con i corsi di laurea in Scienze Ambientali e in Data Science and Business Informatics e con il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace, oltre che con le sezioni pisane dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Vari e importanti sono i legami con istituzioni regionali e nazionali e con enti di ricerca, nel cui ambito lo studente potrà svolgere attività curriculari, tirocini e tesi di laurea, che vanno dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Protezione Civile  di Pisa e di Lucca, fino all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Sarti GiovanniIl percorso in Georischi formerà figure professionali del geologo con vaste conoscenze e competenze, offrendo quindi ottime prospettive occupazionali. I laureati saranno in grado di lavorare come liberi professionisti in diversi settori, di proporsi come operatori di Protezione Civile sia in ambito locale che nazionale, di agire nell'ambito di enti pubblici e agenzie che si occupano della salvaguardia del territorio, sia per consulenze e monitoraggio ambientale e idrico (Arpat, gestori idrici, Regioni e Comuni), sia per attività di regolazione e prevenzione (Autorità portuali e di bacino).

“Il percorso formativo - ha ricordato il professor Giovanni Sarti (nella foto a sinistra) - potrà quindi contare su collaborazioni altamente qualificate, in grado di fornire un’ampia prospettiva sui Georischi, con gli approfondimenti scientifici e tecnico–operativi di livello più elevato, fondamentali per questi nuovi geologi. Contiamo di formare specialisti che si metteranno a disposizione della società, ad esempio, per prevenire e affrontare i rischi conseguenti ai cambiamenti climatici, con il supporto delle tecnologie più avanzate."

Per maggiori informazioni e contatti si può consultare il sito:
https://www.dst.unipi.it/scienze-e-tecnologie-geologiche.html

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