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Dalla ricerca arrivano nuovi nanomateriali ricavati da fonti sostenibili per fermare l’invecchiamento della carta e restaurare libri ed opere d’arte. Lo studio pubblicato su Applied Materials and Interfaces, rivista della American Chemical Society, è stato condotto da un team di cui fanno parte Alessandra Operamolla e Valter Castelvetro, docenti del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa.
“Dalle biomasse abbiamo ricavato dei nanocristalli di cellulosa che si possono applicare sotto forma di sospensione acquosa sulla carta antica per consolidarla e contrastare gli inevitabili effetti degli agenti chimico-fisici e biologici che ne causano la degradazione, come l’esposizione ad inquinanti e all’ossigeno atmosferico”, spiega Alessandra Operamolla.

Si tratta di nanocristalli trasparenti, meccanicamente resistenti, stabili nel tempo, e capaci di rivestire le fibre di carta proteggendole dall’invecchiamento. La tecnica innovativa facilita la conservazione di libri ed opere d’arte su carta e apre la strada ad un nuovo concetto di restauro “reversibile”. Quando il rivestimento protettivo ha assolto la sua funzione, può infatti essere rimosso con un idrogel, senza danneggiare la carta, e consentendo al restauratore di programmare un nuovo trattamento protettivo, se necessario.

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Da sinistra Alessandra Operamolla e Valter Castelvetro


“E’ una scoperta, che trasforma il concetto di restauro in un trattamento innovativo, dinamico, sostenibile e reversibile e che permette di guardare al futuro in termini di rispetto per l’ambiente – sottolinea Valter Castelvetro - la nanocellulosa, essendo costituita dello stesso materiale di cui è composta la carta, rispetta l’identità delle opere da restaurare. Grazie alle conoscenze avanzate disponibili sulle strutture molecolari dei materiali naturali e dei materiali che costituiscono le opere d’arte, sarà sempre più possibile programmare gli interventi per salvaguardare al massimo il nostro patrimonio culturale”.


Oltre ai ricercatori dell’Università di Pisa lo studio è stato condotto da Laura Micheli, Claudia Mazzuca, Leonardo Severini e Mattia Titubante del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Roma Tor Vergata, da Andrea Martinelli del Dipartimento di Chimica dell’Università di Roma La Sapienza e da Laura Capodieci e Francesca Di Benedetto dell’Agenzia Nazionale per le Nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile - ENEA - SSPT-PROMAS-MATAS – Centro Ricerche di Brindisi.

 

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Dall’androide bambino capace di gestire le emozioni alla smaterializzazione e moltiplicazione dell’identità in Rete, dal computer quantico più potente di sempre al nuovo concetto di memoria innescato dalla trasformazione digitale, fino alle app per meditare in 3D e al social bon ton: il futuro è #PHYGITAL, dalla crasi dei termini fisico e digitale in inglese. È questa la parola chiave dell’edizione numero 11 di Internet Festival, manifestazione che indaga il web con decine di esperti internazionali, panel, laboratori, contest ed eventi culturali. L’appuntamento dal vivo, nel rispetto delle normative anticontagio (con distanziamento e prenotazione consigliata per ogni evento) è a Pisa dal 7 al 10 ottobre.

In particolare per l'Università di Pisa segnaliamo tre appunamenti al Centro Congressi "Le Benedettine". Venerdì 8  ottobre dalle 10 Digital Lawla sessione giuridica dell'Internet Festival, che affronta le sfide giuridiche più urgenti della dimensione digitale sullo scenario nazionale e sovranazionale e dalle 15,30 Gender Gap in ICT, tavola rotonda sulle questioni di genere nel settore dell’informatica. Domenica 10 ottobre alle 11 un incontro su Etica e tecnologia, dedicato al tema del rapporto tra emozioni, sentimenti e intelligenza artificiale.

 

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Al centro dell’undicesima edizione del festival la quarta dimensione, dove l’universo fisico e tangibile si fonde con un mondo digitale i cui confini, potenzialmente infiniti, sono ancora da esplorare. Una trasformazione accelerata dalla pandemia e già pienamente in atto nella nostra società, con conseguenze trasversali. Dieci le aree tematiche che saranno scandagliate attraverso decine di incontri con gli esperti, ma anche installazioni interattive, incursioni di arte urbana, degustazioni multisensoriali, performance, concerti e presentazioni di libri. Dodici le sedi del festival, a partire dal fulcro del Centro Congressi Le Benedettine, dove si svolgeranno molti degli incontri in programma, oltre alle iniziative dei T-Tour dedicati gli studenti delle scuole. A questo link è disponibile il programma completo degli eventi.

LEGAL TECH. Ad aprire il festival, venerdì 7 ottobre alle ore 10.30 è la sezione dedicata al diritto nella dimensione digitale e alle ripercussioni di una vita quotidiana sempre più connessa. Conseguenze che saranno esplorate, tra gli altri, con Andrea Saracino, ricercatore IIT-CNR per la cybersecurity e coordinatore del progetto europeo SIFIS-Home, che si propone di migliorare la sicurezza e la resilienza di sistemi interconnessi delle future case intelligenti. La sessione “Digital Law” intende osservare e riflettere sul diritto presente e futuro e costruisce un viaggio tra le sfide giuridiche più rilevanti della dimensione digitale, ponendo attenzione alla regolazione sovranazionale e nazionale: ne parleranno tra gli altri Pasquale Stanzione, presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali, e il sociologo Derrick De Kerckhove. 

PARITALK. Dal maschilismo dei dati, studiato da Emanuela Griglié e dall’attivista femminista intersezionale e LGBT Isabella Borrelli, individuata da StartupItalia come una delle 1000 donne che stanno cambiando il Paese, al femminismo onlife con l’artista Fumettibrutti, dal tema del consenso, esplorato da Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista, saggista e dottore di ricerca in Estetica, all’inclusività degli spazi urbani, ripensati da Francesca Perani, che si autodefinisce “architetta e istigastrice”, alla possibilità che attraverso la musica si faccia attivismo. Tra gli ospiti della sezione dedicata all’identità e alla parità di genere nelle sue evoluzioni dentro e fuori dal web anche la giurista e attivista Cathy La Torre e il finalista al Premio Strega Jonathan Bazzi, autore di “Febbre” (Fandango, 2020), in diversi appuntamenti da venerdì 8 a domenica 10/10.  

CIBERN/ETICA. Domenica 10 ottobre Mariarosaria Taddeo (da remoto), ricercatrice senior presso l'Oxford Internet Institute e vicedirettore del Digital Ethics Lab discute di “moral machine” e della possibilità di dotare le macchine di un’etica con Dino Pedreschi, pioniere dello studio dei Big Data. Di essere umani aumentati nell’era delle tecnologie parleranno anche Francesca Rossiglobal leader sull’etica dell’Intelligenza Artificiale dell’IBM, e Federico Cabitza, esperto di interazione uomo-macchina. Con loro l’astro nascente della filosofia italiana Ilaria Gaspari ed Enzo Pasquale Scilingo, a capo del team del Centro di Ricerca E. Piaggio dell'Università di Pisa che ha sviluppato l’androide bambino dalle fattezze umane, capace di reagire alle emozioni.

DEMOCRAZIA IN RETE. Venerdì 8 ottobre torna l’appuntamento con il Cybersecurity Day a cura del Cnr, inserito nel filone tematico di Stati [Anti]Fragili, che indaga su come lo Stato possa raccogliere le sfide del cambiamento e governarlo, senza cedere o farsi scavalcare da entità sovranazionali di natura privata con Massimo Russo e Simone Pieranni, tra gli altri. All’interno della sezione anche un focus sui Bitcoin con, tra gli altri, Giacomo Zucco, investitore a tempo pieno e consulente aziendale. Sull’Evoluzione PA – sezione che si svolgerà presso la Scuola Superiore Sant’Anna - interverranno invece l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, in merito alla strategia di digitalizzazione intrapresa dalla Regione Toscana, e altri rappresentanti delle Istituzioni toscane a proposito delle politiche sul 5G. Sempre all’interno di Evoluzione PA sono previsti gli interventi dell’assessore regionale al Turismo e al Commercio Leonardo Marras (07/10 ore 15), dell’assessore regionale all’Istruzione Alessandra Nardini (sabato 9/10 ore 10)

In programma anche la stesura di un manifesto “pubblico” con Rosy Russo, ideatrice di Parole O_Stili e il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. A parlare di interazione tra fisico e digitale nella fruizione degli spazi culturali nell’ambito dell’area tematica Open Culture sarà, tra gli altri Mattia Agnetti, segretario della Fondazione Musei Civici di Venezia e promotore di modelli innovativi di promozione culturale, tema che sarà approfondito nel pomeriggio di domenica 10 ottobre. 

RESTARE SVAGHI. Spazio anche alla musica, sempre a cavallo tra la dimensione fisica e quella digitale, con un ricco programma parallelo di spettacoli da seguire dal vivo e in streaming. Un viaggio nel futuro che prosegue attraverso performance, proiezioni cinematografiche e installazioni interattive aperte all’intervento del pubblico, come il progetto Pisa Open Stage: per quattro giorni piazza XX Settembre ospiterà un totem tecnologico con mixer e impianto audio, a disposizione di artisti più e meno professionisti che potranno prenotarlo attraverso una app, la stessa che i cittadini potranno usare per consultare il palinsesto degli eventi aggiornato in tempo reale.  Sabato 9 sul palco del Lumière un assaggio di futuro nel concerto di Gianluca Petrella “Cosmic Renaissance” con i visuals affidati all’urban artist bergamasco V3RBO e l’uso di Octopus, un prototipo di studio di produzione TV basato su tecnologia Blackmagic, portatile e pronto all’uso.

GUSTO DIGITALE. Tecnologia e digitale allargano le percezioni sensoriali, misurabili in maniera scientifica, quando assaggiamo un piatto o degustiamo un calice di vino: l’esperimento collettivo sarà effettuato live in due appuntamenti dedicati al gusto, venerdì 8 ottobre con la degustazione multisensoriale di Cantina Jazz e sabato 9 con Food Ensemble, il primo concerto da mangiare(Royal Hotel Victoria). 

ARTE E INSTALLAZIONI. Anche l’arte esplora il concetto di #PHYGITAL, con l’opera di live painting dell’artista newyorkese Gaia, inserito da Forbes tra i 30 Under 30 che stanno cambiando il mondo, che per 4 giorni dipingerà una superficie di 30 mq alle Manifatture digitali, animata in serata dalla light performance Kaleidoscope. Per tutta la durata di IF sarà possibile calarsi in un mondo sommerso, grazie all’installazione a cura di Legambiente che esplora un futuro profondamente trasformato dal cambiamento climatico, mappare la propria esperienza culturale ed entrare a far parte di un grande progetto europeo di ricerca, attraverso una particolare installazione interattiva a cura di Domestic Data Streamers in collaborazione con il celebre studio di architettura spagnolo TAKK (entrambe alle Logge dei Banchi), fare un viaggio nella storia dell’informatica dagli albori ai nostri giorni visitando la mostra Hello World, a cura del Museo degli Strumenti per il Calcolo, nel caveau delle Benedettine. Sabato e domenica, invece, si potranno sperimentare esperienze in 3D con speciali visori, applicazioni innovative come MedinItaly, app per la meditazione che sfrutta il potenziale di decompressione e benessere dei paesaggi italiani, fare i conti con la realtà della guerra attraverso il game Escape War! di Emergency.  

BOOK(E)BOOK. È #empowerment la parola chiave della sezione dedicata ai libri IF2021. Protagonisti saggi e romanzi in cui si parla di democrazia, scuola, educazione civica, pensiero laterale e creatività, business per un mondo migliore. Libri dove fisico e virtuale sono in continua ibridazione e il phygital è un dato di fatto. Importante la collaborazione con l'area T-Tour, che quest’anno si rafforza, con l’inserimento della presentazione di due titoli dedicati al rapporto tra adolescenti e Rete: “Hypno” di Alessandro Pasquinucci e “Dragon game” di Luca Azzolini. Nella giornata di apertura del festival, riflettori puntati su Vera Gheno che arriva a Pisa per presentare il suo nuovo lavoro “Non solo parole” (Einaudi). Attesi poi: Luca Bottura, Massimo Russo con “Statosauri”, Antonio Pavolini, Andrea Crisanti. 

T-TOUR. Ancora più ricco quest’anno il programma dei T-Tour, iniziative dedicate ai ragazzi delle scuole dai 6 ai 19 anni, nativi digitali da guidare alla scoperta di potenzialità, rischi e nuove opportunità della Rete. Tra questi un workshop sul social bon ton e un percorso interattivo dedicato alla Netiquette, per imparare a comportarsi bene in Rete, a cura di Istituto Modartech di Pontedera. 

ONLINE. Grandi nomi anche negli appuntamenti online, che precederanno e seguiranno il festival. Tra questi: Anna Grassellino (da remoto), ex studentessa dell’Università di Pisa incaricata dal Department of Energy degli USA di progettare il computer quantico più potente di sempre, già premiata nel 2017 da Barack Obama con il Presidential Early Career Award for Scientists and Engineers (30 settembre), Viktor Mayer-Schönberger, professore di Internet Governance and Regulation alla Oxford University, già consulente per la cybersecurity per aziende e organizzazioni internazionali quali Microsoft e il World Economic Forum, nonché autore di “Delete”, saggio che apre una riflessione su come l’era digitale stia cambiando il nostro concetto di memoria (5 novembre).

Internet Festival è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. La progettazione e l’organizzazione sono a cura di Fondazione Sistema Toscana. Il direttore del Festival è Claudio Giua. Project leader Adriana De Cesare (Fondazione Sistema Toscana). Anna Vaccarelli (IIT-CNR e di Registro .it) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e scientifico.

(Fonte Ufficio stampa Internet Festival)

 

 

Mercoledì 29 settembre presso il Polo Tecnologico di Navacchio i laboratori CrossLab del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa (DII) hanno aperto le porte alle imprese del territorio e non solo, in un evento volto a presentare le ultime tecnologie per la nuova rivoluzione industriale e le diverse forme di collaborazione possibili tra accademia, industria e istituzioni.

“I CrossLab sono laboratori trasversali e integrati, in cui trasferiamo, dopo anni di ricerca di base all’interno del Dipartimento, le tecnologie per industria 4.0 mature e pronte per essere utilizzate dalle imprese – spiega Giuseppe Anastasi, docente di Ingegneria Informatica al DII e coordinatore esecutivo del progetto CrossLab - Tutte le aree chiave sono coperte, dalla Robotica fino al Cloud Computing, passando per Additive Manufacturing, Cybersecurity, Realtà Aumentata e Internet of Things. I laboratori danno corpo e concretezza alla nuova rivoluzione industriale: sono infatti da subito utilizzabili dalle imprese, ad esempio per studiare linee di prodotto innovative, ma anche per mettere in piedi collaborazioni più a lungo termine, come progetti congiunti di durata pluriennale. Alcune di queste forme di collaborazione le abbiamo già sperimentate con realtà industriali, che nel convegno del prossimo mercoledì parleranno della loro esperienza, mostrando le grandi potenzialità di impatto sul territorio del sistema che abbiamo costruito.”

L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione in collaborazione con CNA Pisa e Unione Industriale Pisana.

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Da sinistra, Carlo Frighetto (Direttore Unione Industriale Pisana), Andrea Caiti (Direttore Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Università di Pisa), Andrea Di Benedetto (Presidente Polo Tecnologico Navacchio),
Giuseppe Anastasi (Coordinatore Esecutivo CrossLab), Albino Caporale (Direttore Attività Produttive Regione Toscana), Francesco Oppedisano (Presidente CNA Pisa)

“Ricerca universitaria e innovazione vengono solitamente percepite dai piccoli imprenditori e artigiani come qualcosa di molto distante e che difficilmente si può tradurre in concrete opportunità per le aziende – afferma Francesco Oppedisano, Presidente CNA Pisa - Per cercare di ridurre questa lontananza, per avvicinare due mondi apparentemente distanti ma che necessitano di contaminazione e collaborazione per dare il via a percorsi virtuosi e produttivi è nato Crosslab, un progetto costituito da laboratori interdisciplinari che il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa mette a disposizione per far scoprire che cosa la ricerca può fare per le imprese. Ecco perché è importante per artigiani e piccoli imprenditori sfruttare e cogliere queste opportunità e potenzialità che, molto spesso, si traducono in progetti e obiettivi comuni”

“I CrossLab sono una delle molte e meritorie iniziative che, nel nostro territorio così importante e vivo sotto il profilo della ricerca e della innovazione, contribuiscono a consolidare la già fruttuosa collaborazione tra industria, università e istituzioni - commenta Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione Industriale Pisana -. C’è un tema che sta molto a cuore alla nostra associazione e che rappresenta uno dei punti sui quali più investiamo, in termini di sensibilizzazione e coinvolgimento, ed è quello del trasferimento tecnologico. Attraverso convenzioni e protocolli, in questi anni, abbiamo sempre di più rafforzato le collaborazioni con gli enti di ricerca del nostro territorio per favorire il dialogo e lo scambio tra le nostre imprese e i ricercatori, convinti della importanza e della necessità, oggi sempre più avvertita e urgente, che lo sviluppo e il benessere siano strettamente collegati alla capacità delle nostre industrie di rendere operativi e concreti gli stimoli e le innovazioni che l’alto profilo della ricerca di base, nel nostro territorio, è in grado di offrire”.

Partner dell’evento è anche il Polo Tecnologico di Navacchio, dove hanno sede i CrossLab, un luogo che raccoglie piccole imprese e startup del territorio altamente innovative, e rende possibile avviare fin da subito uno scambio proficuo tra ricerca e trasferimento tecnologico.

“La contemporaneità ci pone di fronte a nuove ed enormi sfide, a delle trasformazioni (ecologica e digitale) che, seppur evidenti da tempo agli addetti ai lavori, sono diventate parole d'ordine per tutti in seguito alla pandemia e al recovery plan – afferma Andrea Di Bendetto, Presidente del Polo Tecnologico Navacchio - La presenza a Pisa, e in particolare al Polo Tecnologico, dei CrossLab, che rappresentano i luoghi in cui si avvicina l'eccellenza del mondo accademico al mondo delle imprese, è una grande opportunità. Oggi, assieme alle associazioni che più rappresentano la manifattura e la produzione, Confindustria e CNA, vogliamo intensificare il dialogo attraverso incontri fisici, perché è solo attraverso la relazione diretta tra le persone e la presenza fisica nei laboratori e nelle aziende che si creano connessioni proficue e durature”.

Il progetto CrossLab è supportato dalla Regione Toscana, presente alla giornata attraverso Albino Caporale, Direttore Attività Produttive:

“Il Progetto CrossLab costituisce un interessante sperimentazione per i processi di trasferimento tecnologico perché ha come mission aprire i luoghi della ricerca all’impresa, una fertilizzazione che dovrebbe produrre risultati importanti tali da trasformare un progetto in una struttura permanente. I temi trattati da CrossLab sono strategici per lo sviluppo del sistema produttivo regionale, possono rappresentare anche un fattore di attrazione di nuovi investimenti e una leva per la crescita qualitativa delle imprese e per il potenziamento della loro capacità competitiva”

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