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Il 12 novembre, nell'aula B9 di Palazzo Boileau (Via Santa Maria, 85 -Pisa), dalle 14.30 alle 16 avrà luogo la seconda giornata del Laboratorio di filosofie dell'immagine e dell'immaginazione.

Intervengono:

Luigi Filieri, Immaginazione produttiva e intuizione in Sellars e Kant
Danilo Manca, Sellars, Husserl e l'immaginazione

L'evento è organizzato dal progetto Zetesis con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività autogestite degli studenti.

Infohttps://www.facebook.com/zetesis.cfs.unipi.it/

torpo picasso

Mercoledì, 31 Ottobre 2018 11:58

I ragazzi che scalarono il futuro

copertina libro“I ragazzi che scalarono il futuro” di Maurizio Gazzarri (Edizioni ETS, 2018), è un romanzo storico dove la storia, certo recente ma non meno epica, è quella dell’informatica. I protagonisti sono due ventenni, Giorgio e Angela, e le loro vite si incrociano con quelle dei protagonisti della sfida che portò alla realizzazione della prima calcolatrice elettronica italiana proprio a Pisa.
Il libro ha fatto il suo debutto nell’ambito dell’Internet Festival dove è stato presentato dalla professoressa Nicoletta De Francesco. Per chi si fosse perso l’appuntamento, c’è una nuova presentazione il 6 novembre nella Gipsoteca di Arte Antica.

Di seguito una recensione del volume firmata da Nicoletta De Francesco, prorettrice vicaria e ordinaria al del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione.

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Il libro “I ragazzi che scalarono il futuro” di Maurizio Gazzarri racconta la storia di una sfida: quella della costruzione del primo calcolatore italiano a Pisa tra la metà degli anni ‘50 e il 1961. La storia è nota, anche se c’era bisogno di una ricostruzione così precisa e puntuale degli avvenimenti legati a quella sfida, che questo libro fa con grande senso storico. La narrazione parte dall’idea iniziale di Fermi di utilizzare i fondi, originariamente destinati, dagli enti locali e dall’università, alla costruzione del ciclotrone per la realizzazione di una calcolatrice elettronica, per arrivare alla effettiva realizzazione della Macchina Ridotta prima e di quella che fu chiamata CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana) poi; tutto questo passando per la fondamentale collaborazione dell’Università con la Olivetti, in particolare con il centro in via del Capannone a Barbaricina, dove fu costruito il prototipo “zero” delle macchine ELEA. Il 13 novembre 1961 la CEP fu presentata al Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, durante l’inaugurazione, da parte del rettore Alessandro Faedo, dell’anno accademico dell’Università di Pisa 1961/1962. Sei anni possono sembrare pochi come numero, ma in questo caso hanno gettato le basi per il futuro sviluppo dell’informatica in Italia, che ha cambiato radicalmente il nostro modo di scrivere, di comunicare, di lavorare, di stare nel mondo.

I personaggi di questa storia furono un gruppo di pionieri visionari, scienziati, professori universitari, rettori dell’Università, imprenditori, politici, che seppero intuire quale era il futuro e spesso dovettero lottare contro ostacoli e incomprensioni. Questa vicenda si è sviluppata attraverso ripensamenti, entusiasmi e sconfitte, e anche tragedie come la morte prematura in un incidente automobilistico dell’ingegnere della Olivetti Mario Tchou, una delle principali forze motrici del progetto, proprio pochi giorni prima dell’inaugurazione della CEP. Ma alla fine la sfida è stata vinta in pieno.

Il libro, che narra questa avventura pisana, è molto diverso da altre ricostruzioni dell’argomento pubblicate nel passato. Tanto per cominciare, non è un saggio, ma lo si può definire un romanzo storico, perché gli avvenimenti della costruzione della CEP e del primo computer Olivetti a Pisa sono intrecciati con gli eventi della storia della città e dell’Italia di quel periodo.

Ma un romanzo, anche storico, c’è bisogno di una trama che racconti storie di uomini e donne, delle loro vite, dei loro pensieri, delle loro relazioni. E infatti questo libro racconta la storia di Giorgio e di Angela, lui giovane ingegnere coinvolto nella costruzione della CEP, lei, sua fidanzata, operaia della fabbrica Marzotto e protagonista delle prime lotte delle donne per l’emancipazione. C’è anche una rivale di Angela, Ella, una scienziata americana che Giorgio conosce nel suo viaggio negli USA e che con il suo fascino intellettuale mina le sicurezze di Giorgio sulle sue scelte di cuore. Le due donne, appartenenti a classi sociali e mondi molto diversi, sono entrambe figure intelligenti, forti e determinate. In particolare, è molto ben descritta la crescita personale di Angela, che, da ragazza semplice e ingenua, con il passare degli anni e il contatto con gli avvenimenti della fabbrica e le lotte per i diritti delle donne, acquisisce una sempre maggior consapevolezza della sua posizione nel mondo.

E così, riassumendo, sono tre i piani di lettura del libro: quello della costruzione della CEP e del primo computer Olivetti, quello della storia di Pisa e della società civile in quegli anni e quello della vicenda personale di Giorgio. Il primo è condotto dall’autore con precisione da storico, ricostruendo gli avvenimenti a partire da documenti e fonti, ma anche da esperto informatico, descrivendo con competenza i problemi tecnici che si presentarono e le relative soluzioni. I personaggi storici sono descritti con un ampio approfondimento delle loro personalità; per questo l’autore ha attinto ad una vasta documentazione, nonché a informazioni derivate da colloqui con alcune persone, che furono protagoniste degli avvenimenti narrati o vicine ai protagonisti. Il secondo piano è descritto sempre con la precisione dello storico ma anche con la passione del politico, di colui che si è impegnato in prima persona nella vita della città di Pisa. Il terzo piano del racconto è più leggero e tratteggia con eleganza e maestria la storia di Giorgio, del suo rapporto con gli altri personaggi, della sua crescita professionale e personale.

A tutto fa da sfondo un quarto piano, la città di Pisa con i suoi monumenti, il suo fiume, le sue strade, le sue luci in momenti diversi del giorno.

Nicoletta De Francesco

 

Sarà firmata e illustrata lunedì 5 novembre, alle ore 11 in Rettorato, la convenzione tra il Centro di Medicina Riabilitativa "Sport and Anatomy" dell'Università di Pisa e la società sportiva Pisa Sporting Club, che individua il Centro come struttura riabilitativa di riferimento per i tesserati del Pisa SC.
Alla presentazione interverranno il prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, con delega alle attività sportive, Marco Gesi, che è anche direttore del Centro "Sport and Anatomy", e il presidente del Pisa SC, Giuseppe Corrado. Con loro saranno presenti il responsabile medico del Pisa SC, Giuseppe Lioci, e una rappresentanza di calciatori.

Mercoledì, 31 Ottobre 2018 10:46

Sulla musica dei Campi

Nell'ambito del ciclo "Italia, anno 5779" per San Rossore 1938, lunedì 5 novembre, alle 21, al Cinema Arsenale (vicolo scaramucci Pisa), si svolge un incontro con Alessandro Cecchi docente di Musicologia e Storia della Musica dell’Università di Pisa dal titolo "Sulla musica dei Campi". Alle 21.30 verrà proiettato il film "Maestro. Alla ricerca della musica dei Campi" di Alexander Valenti e Francesco Lotoro. Film e incontro sono ad ingresso gratuito.

Start Cup Toscana 2018, Relief vince la sfida tra idee scaturite dal mondo della ricerca regionale. Il team della Scuola Superiore Sant’Anna si è aggiudicato la competizione, che si è svolta martedì 30 ottobre all’Auditorium di Sant’Apollonia, a Firenze, con un sistema innovativo per il recupero della continenza urinaria. Al secondo posto del campionato regionale degli innovatori il gruppo BeWize dell’Università di Pisa che ha messo a punto un dispositivo per il monitoraggio del rischio cardio-metabolico.

 BeWize- Maria Antonietta Pascali, Maria Aurora Morales, Giuseppe Coppini, Sara Colantonio, Riccardo Favilla, Danila Germanese, Daniele Tronconi, Daniela Giorgi.jpeg
Il team BeWize (Unipi), arrivato al secondo posto.

Sul podio anche HUBI Mosquito della Scuola Superiore Sant’Anna che ha presentato un apparecchio con parti meccatroniche e biologiche per eliminare le zanzare. I primi tre classificati si sono aggiudicati un contributo in denaro finalizzato a sviluppare il progetto per il lancio sul mercato e la partecipazione al “Premio Nazionale per l’Innovazione”, in programma a Verona il 29 e il 30 novembre. A questa manifestazione parteciperà anche il team di Barriera Antiterrorismo Mobile dell’Università di Firenze, giunto quarto.

Tra i progetti che hanno preso parte alla finale regionale del campionato degli innovatori anche Balance (Università di Firenze/settore Ict), ErmesLab (Università di Firenze/settore Scienze della Vita), NetralMec (Università di Pisa/Settore sostenibilità ambientale e produz ione industriale), VINE40CAST (Università di Pisa/settore Ict), Wanderoo (Università di Firenze/settore Ict), Well FARE (Università di Pisa – settore Ict).

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Il team Netralmec (Unipi).

La premiazione di Start Cup Toscana 2018 si è aperta con i saluti del prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze Andrea Arnone e della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni ed è proseguita con la presentazione dei dieci gruppi finalisti. Nel corso della mattinata ha portato un saluto il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei. È seguita una tavola rotonda dal titolo “Imprenditorialità giovanile e sviluppo soft-skills” a cui sono intervenuti il prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze Andrea Arnone, il delegato al trasferimento tecnologico dell’Università di Siena Lorenzo Zanni, il coordinatore del dottorato regionale Pegaso in Informatica dell’Università di Pisa Paolo Ferragina, il delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Andrea Piccaluga oltre a Federico Davini di A11-Venture e Nicola Vitiello di IUVO. L’appuntamento si è concluso con un intervento del prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa Marco Raugi. (Fonte Ufficio stampa Università di Firenze).

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Un momento della tavola rotonda “Imprenditorialità giovanile e sviluppo soft-skills”.

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L'intervento finale di Marco Raugi.

 

Le start up Unipi in finale:

BeWize
La presente iniziativa imprenditoriale individua come missione lo sviluppo di dispositivi tecnologici avanzati per il monitoraggio non invasivo dello stato di salute dell’individuo. Il dispositivo che si intende industrializzare e commercializzare si chiama Wize Mirror, supporta l’utente nel monitoraggio del rischio cardio-metabolico e lo incoraggia nel mantenimento di uno stile di vita sano come strumento fondamentale di prevenzione primaria.

NetralMec 
Il team Netralmec - che coinvolge un team di laureandi e laureati provenienti da diversi corsi di laurea, da ingegneria mecccanica a robotica, agraria, economia e informatica - ha progettato un robot per il controllo delle infestanti sui tappeti erbosi. Totalmente elettrico, il robot utilizza un metodo meccanico senza ricorrere a sostanze chimiche, con una conseguente riduzione dell'impatto ambientale e ovviamente nessuna limitazione da parte della normativa. Inoltre acquisisce dati e monitora lo stato di salute del tappeto erboso. I ragazzi del team sono di Nigel Fioretti (team leader), Alessio Forconi, Samuele Bendinelli, Matteo Tucci, Daini Sofia, Davide Malatesta, Salvatore Auletta.

VINE40CAST 
Il progetto VINE40CAST mira a realizzare una applicazione cloud-base, interfacciata con app per dispositivi mobile e webapp per sistemi desktop, che utilizzi OPEN DATA specifici riguardanti le caratteristiche dei vigneti, il terreno e le condizioni meteo, accoppiati ad un modello deterministico prognostico di simulazione di crescita. Lo scopo è quello di supportare gli agricoltori nel monitoraggio e nell'ottimizzazione dello sfruttamento delle vigne, riducendo i costi operativi, l'impatto sul territorio e sulla salute pubblica, identificando preventivamente i rischi associati a condizioni fisiologiche o climatiche gravanti sull’asset aziendale.

Well FARE
La missione è quella di creare un sistema comunitario organizzato, utilizzando le potenzialità del web, che sia complementare al sistema di welfare e che si concretizzi in un nuovo modello di mutualità sociale basato, in particolare, su: prevenzione, sensibilizzazione, assistenza e rimborsi economici degli eventi in questione. Creando una nuova mutualità sociale utilizzando le potenzialità del web, con l'ausilio delle nuove tecnologie, sarà possibile coprire rischi non assicurabili, istituendo dei fondi appositi creati con campagne tematiche, campagne di sensibilizzazioni, donazioni da parte di aziende e crowdfunding sociale.

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Il team Well FARE.

 

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Il team VINE40CAST.

Alla presenza di una folta delegazione cinese è stato firmato un accordo quadro tra l’Università di Pisa e l’Institute of Space Long March Vehicle di Pechino (BISLMV), parte del China Aerospace Science and Technology Corporation. L’accordo segue l’istituzione avvenuta lo scorso anno di un laboratorio congiunto, il Sino-Italian Information Engineering (SIIE), tra il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e lo stesso istituto cinese.

L’accordo è stato firmato dal rettore, Paolo Mancarella, e dal direttore dell’Istituto cinese, professor Gang Meng, alla presenza del prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali, Francesco Marcelloni, oltre che dei direttori dei tre dipartimenti afferenti alla scuola di ingegneria e del preside della scuola, Alberto Landi. L’accordo prevede l’ampliamento della collaborazione alle tematiche più innovative dell’ingegneria svolte presso l’Ateneo pisano e riguarderà la meccanica, la robotica, il settore aerospaziale oltre ai temi già avviati e in corso, ossia elettromagnetismo applicato e telecomunicazioni.

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Il docente responsabile del coordinamento delle attività per la parte italiana è il professor Agostino Monorchio, che si è fatto promotore della collaborazione: “L’accordo è il risultato di una collaborazione con il BISLMV, avviata già da diversi anni, in occasione di diverse visite a Pechino durante le quali sia io che i miei collaboratori abbiamo tenuto dei seminari avanzati sui temi di elettromagnetismo applicato, in particolare su materiali artificiali con importanti proprietà elettromagnetiche e superfici “intelligenti” per antenne innovative. L’accordo di oggi segue la formalizzazione avvenuta lo scorso anno del laboratorio congiunto Sino-Italian Information Engineering (SIIE), già pienamente operativo le cui attività si stanno concentrando proprio sullo sviluppo di superfici intelligenti (metasurfaces) per applicazioni spaziali”.

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“L’intesa siglata permetterà di estendere a tutti i nostri ricercatori la possibilità di aprire ulteriori filoni di ricerca applicata con l’Istituto cinese – continua Monorchio – i cui interessi scientifici sono evidentemente trasversali e ricadono nei settori più ampi della sola Information and Communication Technology quali la meccanica, la robotica, i sistemi di propulsione, e non solo. L’accordo quadro permetterà, oltre alla possibilità di svolgere attività di ricerca congiunta finanziate dallo stesso Istituto, anche di partecipare a bandi competitivi sia cinesi che europei, nei quali è sempre più importante dimostrare una solida partnership tra enti proponenti. Il mio auspicio è che altri miei colleghi possano approfittare di questa nuova opportunità”.

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La delegazione cinese è impegnata in questi giorni proprio ad approfondire e individuare eventuali temi di ricerca e attività comuni, effettuando una serie di visite ai laboratori dei dipartimenti di ingegneria e partecipando a seminari organizzati e presentati dai direttori dei dipartimenti coinvolti, Giuseppe Anastasi, Leonardo Tognotti e Umberto Desideri, e dai ricercatori e docenti i cui argomenti di ricerca sono più vicini alle tematiche spaziali.

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Il Beijing Institute of Long March Vehicle (BISLMV) è stato fondato nel 1971, ed è parte del China Aereospace Science and Technology Corporation (CASC). Costituito da più di 600 membri, l’Istituto si occupa di sviluppo di veicoli spaziali, impiego di rilevatori spaziali, meccatronica e tecnologie dell’Informazione. Al suo interno sono attivi corsi di dottorato e linee di ricerca post dottorato. IL BISLMV è anche sede dei laboratori nazionali di Scienza e tecnologia e di Matematica numerica.

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