Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

Si è conclusa la valutazione dei progetti presentati in risposta alla terza call del MIT-UNIPI Project, l'iniziativa che dal 2012 promuove collaborazioni tra gruppi di ricerca dell'Università di Pisa e del MIT BuildingMassachusetts Institute of Technology (MIT). Tra le 13 proposte presentate, sono stati selezionati e finanziati 6 progetti che provengono dalle aree di Ingegneria, Chimica e Linguistica, per un finanziamento totale di 83.600 euro, con un contributo di 30.000 euro messo a disposizione dalla Cassa di Risparmio di San Miniato.

«Un risultato che dimostra la capacità di questa iniziativa di andare a coinvolgere docenti e ricercatori delle aree disciplinari più diverse – commenta il professor Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo pisano. Infatti, per quanto all'inizio fosse naturale immaginare collaborazioni prevalenti con i tre dipartimenti di Ingegneria, l'andamento delle proposte in questi tre anni ha dimostrato il coinvolgimento totale di 14 dei nostri 20 dipartimenti, con progetti arrivati anche da Chimica e Chimica industriale, Biologia, Economia e Management, Fisica, Informatica, Matematica, Medicina clinica e sperimentale, Scienze della Terra, Scienze politiche, ma anche dall'area umanistica, cioè dai dipartimenti di Civiltà e forme del sapere e di Filologia, Letteratura e Linguistica».

Tra i 6 progetti finanziati dell'ultima call c'è infatti anche quello di Domenica Romagno, ricercatrice del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che ha presentato la proposta "The Neurobiological Basis of the Linking Mechanism of Concepts with Grammar: The Case of Noun/Verb Distinction". Gli altri vincitori sono Giuseppe Barillaro, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con il progetto "Bio-inspired Microneedles with Self-Anchoring and Self-Actuation Capabilities for Transdermal Biosensing Applications"; Paolo Bruschi, sempre del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con "MEMS Sensors for Wind Measurement for UAVs in the Urban Canyon"; Fabio Di Francesco, del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, con "Functional Nanomaterials for the Detection of Volatile Amines" (FUNDUS); Simone Genovesi, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con "Coil Design and Optimization for MRI of Medical Implants"; Antonella Martini, del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, con "Stigmergic Footprint of Radical Innovations for Smart Specialisation in North-American and European Regions: The Case of the Key Enabling Technologies".

logo MIT

Le attività dei progetti, coordinate da un Principal Investigator (PI) della nostra Università e da uno del MIT, si svolgeranno da gennaio 2015 a settembre 2016. Il contributo dell'Ateneo finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del gruppo di ricerca pisano che si recherà a Boston. Analogamente il MIT finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del suo gruppo di ricerca che si recherà a Pisa. Dall'avvio della collaborazione con Boston sono stati sottomessi 43 progetti, e ne sono stati finanziati 15 per un totale di circa 220.000 euro. I progetti presentati da Antonella Martini e da Giuseppe Barillaro saranno finanziati con il budget che la Cassa di Risparmio di San Miniato ha stanziato per sostenere l'iniziativa.

Inoltre nella prima e in quest'ultima terza call l'Università di Pisa ha ritenuto particolarmente meritevoli anche altri 9 progetti e li ha sostenuti con un contributo complessivo pari a 45.000 euro. Quest'anno sono stati selezionati i progetti di Elvezia Cepolina, del dipartimento di Ingegneria Civile, "Pedestrian Simulation Contrasted with Reality" e di Enzo Pasquale Scilingo, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e del Centro di Ricerca "E. Piaggio", "Real-time Monitoring of Cardiovascular Functions Using Textile-Based Wearable Systems and Probabilistic Point-Process Modeling".

Ne hanno parlato: 
InToscana.it
Tirreno Pisa 
Controcampus.it
PisaInformaFlash.it 
LaPrimaPagina.it 
Controcampus.it

Un amore difficile quello di Elsa Morante per il cinema. Ad indagare questo rapporto passato per lo più in ombra è stato Marco Bardini, professore di Letteratura italiana contemporanea dell'Università di Pisa, nel suo ultimo libro Elsa Morante e il cinema (2014, Edizioni ETS), un volume ricco di inediti e frutto di un intenso lavoro documentario.

"A differenza di molti altri scrittori italiani del Novecento Elsa Morante sembra non aver lasciato traccia visibile nel mondo del cinema - spiega Marco Bardini - Eppure la scrittrice è stata amica sincera e consigliera di tanti attori, sceneggiatori e registi come Anna Magnani, Laura Betti e Carlo Cecchi; Tonino Guerra e Basilio Franchina; Mario Soldati, Bernardo Bertolucci e Liliana Cavani; ed è stata, in modo discreto e talvolta anonimo, soggettista, sceneggiatrice, aiuto-regista, attrice, consulente musicale per colonne sonore, paroliera e contestato critico cinematografico".

In particolare, Marco Bardini ha studiato il rapporto complesso di Elsa Morante con il cinema attraverso il lungo sodalizio con Pasolini, passando per la collaborazione con Alberto Lattuada, l'innamoramento per Luchino Visconti e l'amicizia con Franco Zeffirelli.

"Della decennale contiguità con il Pasolini regista, sono noti ai più, perché accreditati, il cameo della detenuta Alina che la scrittrice interpreta per Accattone (1961), e la collaborazione per l'allestimento della colonna sonora di Medea (1970) – racconta Bardini - Ma è ancora poco risaputo quanto le idee di Elsa Morante fossero rilevanti per il regista, com'è testimoniato dall'attrice Laura Betti e da molti altri. In via amichevole e non ufficiale, tra il 1961 e il 1970 la scrittrice partecipò alla realizzazione di quasi tutti i film di Pier Paolo Pasolini e nel 1964 fu addirittura sul set del film Il Vangelo secondo Matteo come aiuto-regista non accreditato".

"Qualche anno prima, all'inizio degli anni Cinquanta, - continua il professore dell'Ateneo pisano - Elsa Morante aveva vissuto un amore burrascoso con Luchino Visconti e in quell'occasione era divenuta amica di Franco Zeffirelli. Proprio per il suo auspicato debutto da regista cinematografico la Morante elaborò il soggetto per una commedia cinematografica ambientata nel mondo della lirica. La protagonista sarebbe dovuta essere Lucia Bosé. Ma il progetto non vide mai la luce, forse a causa della definitiva rottura con Visconti."

In ogni caso, l'amicizia con Zeffirelli e l'aspirazione a collaborare con lui continuarono e dopo vari altri programmi mai realizzati, Elsa Morante ebbe l'occasione di dare il suo contributo al film Romeo e Giulietta (1968): sue sono le parole della celebre canzone d'amore composta da Nino Rota. Ma anche questa collaborazione passa sotto pseudonimo: Elsa Morante sceglie di non apparire nei titoli, e attribuisce i versi a Peppino Caruso, che in realtà era il nome del suo gatto siamese di allora.

"In realtà, gran parte dei progetti di Elsa Morante scrittrice per il cinema – racconta Marco Bardini - non andarono mai a buon fine. Negli anni Trenta, già prima della guerra, elaborò, per poi abbandonarlo incompleto, un soggetto intitolato Il diavolo, la storia di una malvagia femme fatale, probabilmente scritto per l'amico Carlo Ludovico Bragaglia, uno dei più noti registi dei "telefoni bianchi". Nel dopoguerra, attraverso il marito Moravia, Elsa Morante entrò in contatto con Alberto Lattuada con cui progettò di realizzare un ambizioso film dal titolo Miss Italia, per il quale scrisse un lungo trattamento-sceneggiatura, ma i produttori della Lux, che stavano cercando il film giusto per lanciare a livello internazionale l'astro nascente di Gina Lollobrigida, respinsero il soggetto, ritenendolo troppo "impegnato" e per nulla commerciale.

"Il film Miss Italia, di Duilio Coletti, che comparve sugli schermi all'inizio del 1950 – conclude Bardini - è solo un banale fotoromanzo che non conserva nulla dell'originario progetto Lattuada-Morante. Al di là del fallimento, comunque, tra i due dovette passare qualche incomprensione: Elsa Morante non farà mai più parola con nessuno di questo lavoro a quattro mani; mentre Lattuada trovò modo di 'vendicarsi' di lei, alludendo cripticamente alla sua durezza nel suo film successivo Luci del varietà (1950), co-diretto con Federico Fellini".

Martedì, 13 Gennaio 2015 13:22

Fasce orarie di reperibilità

Le fasce orarie di reperibilità alla visita fiscale sono dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi)

Se il dipendente deve allontanarsi dall'indirizzo comunicato durante le fasce di reperibilità, per effettuare visite mediche, prestazioni o accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, è obbligatoriamente tenuto a darne preventiva comunicazione alla Direzione del Personale, esclusivamente tramite email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

In caso di assenza al domicilio comunicato al datore di lavoro, si incorre nella perdita del diritto a qualsiasi trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia e nella misura del 50% per i rimanenti giorni per tutta la durata della malattia, esclusi i periodi di ricovero ospedaliero o già accertati da precedente visita di controllo.

Se il dipendente deve cambiare indirizzo di reperibilita, durante lo stato di malattia, è tenuto a dare comunicazione all'inps collegandosi al link 

Martedì, 13 Gennaio 2015 13:13

Assenze per malattia

L'assenza per malattia o la sua prosecuzione deve essere comunicata alla struttura di appartenenza tempestivamente e comunque all'inizio del turno di lavoro del giorno in cui si verifica, salvo comprovato impedimento.

Il dipendente dovrà avvisare la struttura in cui presta servizio con modalità che sono decise dalle singole strutture (telefono, e-mail, sms, ecc. ... ). La mancata comunicazione equivale ad una assenza ingiustificata dal lavoro.

Sarà quindi cura delle singole strutture comunicare alla Direzione del Personale, esclusivamente tramite email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., le varie assenze per malattia, al fine di poter provvedere agli adempimenti relativi alle visite fiscali.

Il dipendente ammalato deve rivolgersi al proprio medico curante per gli adempimenti opportuni.

Martedì, 13 Gennaio 2015 13:09

Rilevazione delle presenze

La presenza in servizio deve sempre essere registrata attraverso la timbratura in entrata e in uscita con il badge, strumento strettamente personale. Qualsiasi uscita (e l'eventuale successivo ingresso) dal lavoro per esigenze personali, compresa la pausa pranzo, deve sempre essere registrata attraverso la timbratura. Le registrazioni devono avvenire necessariamente ed esclusivamente timbrando presso gli orologi posti dove il personale presta servizio. Sono tollerate un massimo di 3 mancate timbrature mensili che dovranno essere inserite dal dipendente tramite il sistema Zucchetti.

Le uscite durante l'orario di lavoro per esigenze personali sono da considerare a tutti gli effetti permessi brevi, e come tali dovranno essere di volta in volta autorizzati mediante il sistema Zucchetti, con l'eccezione della pausa pranzo laddove prevista dall'orario di lavoro.

La "pausa caffè", che si intende autorizzata nella misura complessiva di 20 minuti, deve essere regolarmente timbrata digitando il numero "9" sulla tastiera numerica dell'orologio prima di timbrare l'uscita e la successiva entrata. Si precisa che la "pausa caffè" è considerata permesso breve da recuperare.

Anche l'uscita per motivi di servizio, debitamente autorizzata dal responsabile, deve essere regolarmente timbrata digitando il numero "7" sulla tastiera numerica dell'orologio, prima di timbrare l'uscita e la successiva entrata.

Adempimenti relativi al sistema di rilevazione presenze

Le richieste di ferie, giornate intere a recupero, permessi orari, permessi ai sensi della legge 104/92, devono essere di norma presentati tramite il sistema Zucchetti prima della fruizione, salvo i casi eccezionali, che non consentano la presentazione di tale richiesta in anticipo.

Il dipendente, salvo casi di oggettiva impossibilità, deve richiedere il giustificativo nei 3 giorni successivi alla rilevazione dell'anomalia (vale a dire la Visualizzazione del "pallino rosso"). Ciascun autorizzatore dovrà provvedere all'accoglimento o al diniego delle richieste entro e non otre 15 giorni dalla data del loro invio, salvo nei casi di oggettiva impossibilità .
Il sistema consente l'invio di richieste di giustificazione, e le relative autorizzazioni e/o i relativi rifiuti, fino alla fine del mese successivo a cui si riferisce l'anomalia (ad esempio, una anomalia che si riferisce ad una giornata di settembre può ancora essere "lavorata" fino al 31 ottobre) .
Oltre questo periodo, per il dipendente e per l'autorizzatore non sarà più possibile gestire alcuna anomalìa.
Nel caso in cui il dipendente non abbia richiesto giustificativi, oltre al fatto che tale violazione può portare all'applicazione di sanzioni disciplinari, così come previsto dagli artt. 44 e seguenti del CCNL 2006/2009, verrà ,quindi predisposto d'ufficio:

  • l'annullamento della maggior presenza effettuata senza autorizzazione;
  • la considerazione di qualsiasi minor presenza come permesso orario;
  • l'imputazione della giornata priva di timbrature come giornata intera a recupero o, ove il dipendente non disponga di un numero di ore di maggior presenza sufficienti, come giorno di ferie;
  • l'annullamento di una timbratura in caso di giornate con timbrature dispari. Qualora sia presente una sola timbratura il giorno sarà considerato come giornata intera a recupero o, ove il dipendente non disponga di un numero di ore di maggior presenza sufficienti, come giorno di ferie.

Qualora le anomalie non emendabili siano dovute al mancato intervento dell'autorizzatore, verrà predisposta d'ufficio l'approvazione dei giustificativi correttamente richiesti da parte del dipendente.

Martedì, 13 Gennaio 2015 13:03

Orario di servizio e orario di lavoro

L'orario di servizio è di norma compreso dalle 7:30 alle 19:00, mentre l'orario di lavoro di ogni singolo dipendente è di 36 ore settimanali, di norma articolato su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, con due rientri pomeridiani.

Tipologie di orari di lavoro consentiti

  • E 8:00 U 14:00 (con 2 pomeriggi E 15:00 U 18:00), con pausa pranzo obbligatoria, di almeno 30 minuti, collocata nella fascia 12:30 •16:30. Con la flessibilità di 45 minuti in entrata e in uscita questo orario di lavoro permette di entrare dalle 7:30 alle 8:45 e di uscire dalle 13:15 alle 14:45 e nei rientri pomeridiani di uscire dalle 17:00 alle 18:45;
  • E 8:30 U 14:30 (con 2 pomeriggi E 15:30- U 18:30), con pausa pranzo obbligatoria, di almeno 30 minuti, collocata nella fascia 12:30 - 16:30. Con la flessibilità di 45 minuti in entrata e in uscita questo orario di lavoro permette di entrare dalle 7:45 alle 9:15 e di uscire dalle 13:45 alle 15:15 e nei rientri pomeridiani di uscire dalle 17:30 alle 19:0;
  • E 9:00 U 15:00 (con 2 pomeriggi E 16:00 - U 19:00), con pausa pranzo obbligatoria, di almeno 30 minuti,  collocata nella fascia 12:30 • 16:30. Con la flessibilità di 45 minuti in entrata e in uscita questo orario di lavoro permette di entrare dalle 8:15 alle 9:45 e di uscire dalle 14:15 alle 15:45 e nei rientri pomeridiani di uscire dalle 18:00 alle 19:00.

Le timbrature con entrata antecedente alle 7:30 e uscita successiva alle 19:00 saranno automaticamente riportate dal sistema ai due estremi, con annullamento del periodo ricadente al di fuori dell'orario di servizio.

Orari consentiti per particolari esigenze personali e familiari

7 ore e 12 minuti continuativi con pausa obbligatoria non inferiore ai 10 minuti (per un totale di 7 ore e 22 minuti), articolati su 5 giorni lavorativi;
1 giorno di 9 ore + 4 giorni di 6 ore e 45 minuti continuative;
3 giorni di 8 ore + 2 giorni di 6 ore continuative;
6 giorni di 6 ore continuative.

Orario di lavoro Categoria EP

L'orario di lavoro del personale di categoria EP è disciplinato dall'art. 72 del vigente CCNL del comparto Università.
L'orario del personale di Categoria EP non ha cadenza giornaliera o settimanale, ma. viene calcolato nell'arco di un trimestre. L'assenza di un orario stabilito e la conseguente flessibìlità si sostanziano in una media giornaliera di 7 ore e 12 minuti in caso di orario articolato su 5 giorni settimanali, di 6 ore in caso di orario articolati su 6 giorni settimanali.
Il contratto stabilisceche l’eventuale superamento del monte ore trimestrale sarà recuperato nel trimestre successivo (comma 4). Se così non accade, le ore in esubero relative al trimestre precedente non recuperate vengono azzerate.

 

Vedi L'art. 14 del Contratto Collettivo Integrativo del 17.12.2009: consulta il contratto

Un amore difficile quello di Elsa Morante per il cinema. Ad indagare questo rapporto passato per lo più in ombra è stato Marco Bardini, professore di Letteratura italiana contemporanea dell'Università di Pisa, nel suo ultimo libro Elsa Morante e il cinema (2014, Edizioni ETS), un volume ricco di inediti e frutto di un intenso lavoro Morante Alina Accattone 1documentario.

"A differenza di molti altri scrittori italiani del Novecento Elsa Morante sembra non aver lasciato traccia visibile nel mondo del cinema - spiega Marco Bardini - Eppure la scrittrice è stata amica sincera e consigliera di tanti attori, sceneggiatori e registi come Anna Magnani, Laura Betti e Carlo Cecchi; Tonino Guerra e Basilio Franchina; Mario Soldati, Bernardo Bertolucci e Liliana Cavani; ed è stata, in modo discreto e talvolta anonimo, soggettista, sceneggiatrice, aiuto-regista, attrice, consulente musicale per colonne sonore, paroliera e contestato critico cinematografico".

In particolare, Marco Bardini ha studiato il rapporto complesso di Elsa Morante con il cinema attraverso il lungo sodalizio con Pasolini, passando per la collaborazione con Alberto Lattuada, l'innamoramento per Luchino Visconti e l'amicizia con Franco Zeffirelli.

"Della decennale contiguità con il Pasolini regista, sono noti ai più, perché accreditati, il cameo della detenuta Alina che la scrittrice interpreta per Accattone (1961), e la collaborazione per l'allestimento della colonna sonora di Medea (1970) – racconta Bardini - Ma è ancora poco risaputo quanto le idee di Elsa Morante fossero rilevanti per il regista, com'è testimoniato dall'attrice Laura Betti e da molti altri. In via amichevole e non ufficiale, tra il 1961 e il 1970 la scrittrice partecipò alla realizzazione di quasi tutti i film di Pier Paolo Pasolini e nel 1964 fu addirittura sul set del film Il Vangelo secondo Matteo come aiuto-regista non accreditato".

"Qualche anno prima, all'inizio degli anni Cinquanta, - continua il professore dell'Ateneo pisano - Elsa Morante aveva vissuto un amore burrascoso con Luchino Visconti e in quell'occasione era divenuta amica di Franco Zeffirelli. Proprio per il suo auspicato debutto da regista cinematografico la Morante elaborò il soggetto per una commedia cinematografica ambientata nel mondo della lirica. La protagonista sarebbe dovuta essere Lucia Bosé. Ma il progetto non vide mai la luce, forse a causa della definitiva rottura con Visconti."

In ogni caso, l'amicizia con Zeffirelli e l'aspirazione a collaborare con lui continuarono e dopo vari altri programmi mai realizzati, Elsa Morante ebbe l'occasione di dare il suo contributo al film Romeo e Giulietta (1968): sue sono le parole della celebre canzone d'amore composta da Nino Rota. Ma anche questa collaborazione passa sotto pseudonimo: Elsa Morante sceglie di non apparire nei titoli, e attribuisce i versi a Peppino Caruso, che in realtà era il nome del suo gatto siamese di allora.

morante Alina Accattone 2"In realtà, gran parte dei progetti di Elsa Morante scrittrice per il cinema – racconta Marco Bardini - non andarono mai a buon fine. Negli anni Trenta, già prima della guerra, elaborò, per poi abbandonarlo incompleto, un soggetto intitolato Il diavolo, la storia di una malvagia femme fatale, probabilmente scritto per l'amico Carlo Ludovico Bragaglia, uno dei più noti registi dei "telefoni bianchi". Nel dopoguerra, attraverso il marito Moravia, Elsa Morante entrò in contatto con Alberto Lattuada con cui progettò di realizzare un ambizioso film dal titolo Miss Italia, per il quale scrisse un lungo trattamento-sceneggiatura, ma i produttori della Lux, che stavano cercando il film giusto per lanciare a livello internazionale l'astro nascente di Gina Lollobrigida, respinsero il soggetto, ritenendolo troppo "impegnato" e per nulla commerciale.

"Il film Miss Italia, di Duilio Coletti, che comparve sugli schermi all'inizio del 1950 – conclude Bardini - è solo un banale fotoromanzo che non conserva nulla dell'originario progetto Lattuada-Morante. Al di là del fallimento, comunque, tra i due dovette passare qualche incomprensione: Elsa Morante non farà mai più parola con nessuno di questo lavoro a quattro mani; mentre Lattuada trovò modo di 'vendicarsi' di lei, alludendo cripticamente alla sua durezza nel suo film successivo Luci del varietà (1950), co-diretto con Federico Fellini".

Ne hanno parlato:
Libero
Cinefilos.it
CameraLook.it
PisaInformaFlash.it
Gonews.it
StampToscana.it
ControCampus.it

giuseppe iannacconeGiuseppe Iannaccone del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa è stato nominato Fellow dell'Institute of Electronic and Electrical Engineers (IEEE) a partire dal primo gennaio di quest'anno. Il professore ha ricevuto il riconoscimento per i suoi contributi allo sviluppo di modelli dei processi di conduzione e rumore in dispositivi nanoelettronici.
"La comprensione del funzionamento dei dispositivi a semiconduttore in scala nanometrica - ha spiegato Iannaccone - rende possibile il continuo progresso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) che ha portato potentissimi strumenti di comunicazione e di calcolo in ogni tasca".
Il titolo di Fellow, conferito dal consiglio direttivo, è il grado più elevato che un socio può raggiungere all'interno dell'IEEE ed è riconosciuto dalla comunità scientifica come un onore prestigioso e un importante traguardo della carriera. La IEEE è l'associazione professionale più grande del mondo dedicata al progresso della tecnologia che conta 40.0000 soci in 160 paesi, comprendendo un ampio spettro di settori che vanno dai sistemi aerospaziali, i calcolatori, le telecomunicazioni, ai sistemi biomedicali, i sistemi elettrici e l'elettronica di consumo.
Giuseppe Iannaccone si è laureato in Ingegneria Elettronica presso l'Università di Pisa nel 1992 e ha ricevuto un Ph.D dalla stessa università nel 1996 dove adesso è professore ordinario di Elettronica. I risultati della sua attività scientifica sono stati pubblicati in più di 160 articoli in riviste internazionali con peer review e in più di 120 articoli in atti di conferenze internazionali. Ha coordinato inoltre alcuni progetti di ricerca Europei e nazionali con ampi partenariati, e progetti di trasferimento di tecnologie avanzate.

Ne hanno parlato:
Il Tirreno Pisa
Nazione.it
PisaToday.it
ControCampus.it
GoNews.it
LaGazzettadiViareggio.it
StampToscana.it
LaGazzettadiLucca.it
PisaInformaFlash.it

Lunedì, 12 Gennaio 2015 10:34

Giuseppe Iannaccone named 2015 IEEE Fellow

giuseppe iannacconePiscataway, New Jersey, USA, January 2015 - Giuseppe Iannaccone, Prof. Dr., from PISA, Italy has been named an IEEE Fellow. He is being recognized for contributions to modeling transport and noise processes in nanoelectronic devices. Understanding semiconductor device operation at the nanometer scale enables the continuous progress of the electronics sector that brings powerful computation and communication tools in every pocket.
The IEEE Grade of Fellow is conferred by the IEEE Board of Directors upon a person with an outstanding record of accomplishments in any of the IEEE fields of interest. The total number selected in any one year cannot exceed one-tenth of one- percent of the total voting membership. IEEE Fellow is the highest grade of membership and is recognized by the technical community as a prestigious honor and an important career achievement.
Dr Iannaccone's research has revealed new insights in the operation of nanoscale electron devices, both in terms of their fundamental transport and noise properties, and in terms of their impact on the evolution of the Semiconductor Industry. Results of his activity have been published in more than 160 papers in international peer-reviewed journals and more than 120 paper in proceedings of international conferences. He has coordinated a few European and National research projects with multiple partners, and a few advanced technology transfer projects
Dr. Iannaccone graduated in Electrical Engineering from the University of Pisa in 1992 and received a Ph.D from the same university in 1996. He is now Professor of Electronics at the "Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione" of the University of Pisa and is also affiliated with the "Polo Universitario Sistemi Logistici" of the same University. "I really have to thank the love and patience of my family, and the encouragement and collaboration of my colleagues and students over the years," Iannaccone says.
The IEEE is the world's leading professional association for advancing technology for humanity. Through its 400,000 members in 160 countries, the IEEE is a leading authority on a wide variety of areas ranging from aerospace systems, computers and telecommunications to biomedical engineering, electric power and consumer electronics.
Dedicated to the advancement of technology, the IEEE publishes 30 percent of the world's literature in the electrical and electronics engineering and computer science fields, and has developed more than 900 active industry standards. The association also sponsors or co-sponsors nearly 400 international technical conferences each year. If you would like to learn more about IEEE or the IEEE Fellow Program, please visit www.ieee.org.

(IEEE press release)

Giuseppe Iannaccone del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa è stato nominato Fellow dell'Institute of Electronic and Electrical Engineers (IEEE) a partire dal primo gennaio di quest'anno. Il professore ha ricevuto il riconoscimento per i suoi contributi allo sviluppo di modelli dei processi di conduzione e rumore in dispositivi nanoelettronici.

"La comprensione del funzionamento dei dispositivi a semiconduttore in scala nanometrica - ha spiegato Iannaccone - rende possibile il continuo progresso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) che ha portato potentissimi strumenti di comunicazione e di calcolo in ogni tasca".

Il titolo di Fellow, conferito dal consiglio direttivo, è il grado più elevato che un socio può raggiungere all'interno dell'IEEE ed è riconosciuto dalla comunità scientifica come un onore prestigioso e un importante traguardo della carriera. La IEEE è l'associazione professionale più grande del mondo dedicata al progresso della tecnologia che conta 40.0000 soci in 160 paesi, comprendendo un ampio spettro di settori che vanno dai sistemi aerospaziali, i calcolatori, le telecomunicazioni, ai sistemi biomedicali, i sistemi elettrici e l'elettronica di consumo.

Giuseppe Iannaccone si è laureato in Ingegneria Elettronica presso l'Università di Pisa nel 1992 e ha ricevuto un Ph.D dalla stessa università nel 1996 dove adesso è professore ordinario di Elettronica. I risultati della sua attività scientifica sono stati pubblicati in più di 160 articoli in riviste internazionali con peer review e in più di 120 articoli in atti di conferenze internazionali. Ha coordinato inoltre alcuni progetti di ricerca Europei e nazionali con ampi partenariati, e progetti di trasferimento di tecnologie avanzate.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa