Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

Pisa - La professoressa Elisabetta Palagi, etologa del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, è entrata a far parte del nuovo comitato scientifico del Bioparco di Roma, il giardino zoologico più antico d'Italia situato all'interno di Villa Borghese che ospita attualmente circa 1200 animali. La nomina è stata conferita direttamente dal sindaco della capitale Roberto Gualtieri e la professoressa resterà in carica per i prossimi tre anni.

Elisabetta Palagi è stata scelta per le sue ricerche sul comportamento animale sia in cattività sia in natura. Il confronto fra le due differenti condizioni permette infatti di capire molto della biologia di una specie, delle sue capacità cognitive e soprattutto quali sono (se ci sono) gli aspetti del comportamento che in cattività richiedono più attenzione. Tutto ovviamente per migliorare il benessere degli animali.

Il nuovo comitato scientifico comprende il presidente Enrico Alleva, etologo, accademico dei Lincei, vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità, Elsa Addessi dell'istituto scienze e tecnologia della cognizione del Cnr di Roma, Federica Pirrone, medico veterinario, etologa e professoressa all'Università degli Studi di Milano e Carlo Rondinini professore di zoologia all'Università "Sapienza" di Roma.

“E’ un onore far parte di questo gruppo che vede coinvolte persone di altissimo livello culturale – dice Palagi - per me sarà quindi un'occasione non solo di contribuire a qualcosa di davvero importante, ma anche di imparare tantissimo dalle esperienze degli altri colleghi”.

 

Si terrà giovedì 20 ottobre, alle ore 18.00 nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza, la cerimonia di conferimento del "Campano d’Oro" 2022 a Maria Chiara Carrozza, attuale presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il premio viene conferito dall'Associazione Laureati Ateneo Pisano (ALAP) come tributo in onore di ex allievi dell’Università di Pisa che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni.

La cerimonia sarà aperta dai saluti del rettore dell’Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella, e del sindaco Michele Conti. Seguirà la “Laudatio” di Paolo Dario, professore emerito di Robotica biomedica della Scuola Superiore Sant’Anna.

Paolo Ghezzi, presidente dell’ALAP, darà lettura delle “Motivazioni” del conferimento e procederà alla consegna del “Campano d’Oro” alla professoressa Maria Chiara Carrozza.

Dopo l’intervento della premiata, la cerimonia si chiuderà alle 19,30 con un omaggio musicale del Coro dell’Università di Pisa.

L'associazione Sinistra per... l'integrazione e le culture presenta la pubblicazione "FANTAGUIDA - guida all'università, le sue strutture e la città" per l'anno 2022/23, una rivista realizzata con i contributi per le attività studentesche dell'Ateneo di Pisa. All'uscita dal periodo pandemico, la fantaguida torna anche in edizione cartacea, sotto forma di Fantagenda, un'agenda tascabile che riporta tutti i contenuti presenti nella guida che sarà distribuita a partire dal 24 ottobre.
Copia digitale della fantaguida è disponibile a questo link: https://www.sinistraper.org/fantaguida-2022/

L'attività è stata realizzata tramite il fondo 2438 "Fantaguida 2022/2023", approvato nella seduta del Consiglio degli Studenti del 30 maggio 2022.

L'associazione Sinistra per... l'integrazione e le culture presenta la pubblicazione "FANTAGUIDA - guida all'università, le sue strutture e la città" per l'anno 2022/23.

All'uscita dal periodo pandemico, la fantaguida torna anche in due formati cartacei:

  • la Fantagenda, un'agenda tascabile che riporta tutti i contenuti presenti nella guida, che sarà distribuita a partire dal 24 ottobre;
  • la Fantaguida vera e propria, che sarà distribuita a partire da lunedì 28 novembre

Copia digitale della fantaguida è disponibile al link: https://www.sinistraper.org/fantaguida-2022/.

Le attività sono state realizzate tramite i fondi 2437 e 2438 "Fantaguida 2022/2023", approvati nella seduta del Consiglio degli Studenti del 30 maggio 2022.

Pisa - Martedì 18 ottobre, alle 17.00, presso l'aula magna di Palazzo Boilleau (Via Santa Maria 85, Pisa), si svolge l’incontro "Piano degli spostamenti casa-università: esperienze a confronto".

Dallo 2021 la redazione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) è divenuto un obbligo per le istituzioni universitarie, condizionando anche la possibilità di accedere ai finanziamenti. All’Università di Pisa la redazione del PSCL, iniziata in primavera, è arrivata alla fase di analisi dei dati raccolti e la tavola rotonda servirà proprio per fare il punto sul lavoro in corso avviando anche un confronto con quanto stanno facendo altri atenei.

L’evento fa parte del cartellone del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS, e ha il patrocinio della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile.

 

Per info: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/6723-piano-degli-spostamenti-casa-universita-esperienze-a-confronto

Capire come le imprese, soprattutto le grandi imprese incluse le multinazionali, siano in grado di incidere e influenzare i processi democratici. E’ questo l’obiettivo di REBALANCE, un nuovo progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa e finanziato con 2,6 milioni di euro, 600.000 dei quali destinati solo all’Ateneo pisano.

“L’attenzione dell’UE verso questi temi rispecchia una preoccupazione sul destino delle democrazie, comprese quelle europee, minate da fenomeni quali la scarsa partecipazione al voto o il populismo emergente di partiti e governi”, spiega Elisa Giuliani, professoressa del Dipartimento di Economia e Management dell’Ateneo pisano e responsabile di REBALANCE.

Una parte del progetto sarà infatti orientata a capire come nelle democrazie più avanzate, le imprese possano influenzare le decisioni di politica economica, energetica e industriale, ma anche minacciare i diritti delle comunità sociali che gravitano intorno ad esse. E ci sono esempi in tale senso anche molto vicino a noi.

“In Italia abbiamo casi eclatanti come quello dell’Ilva di Taranto le cui emissioni tossiche sono state dimostrate da numerosi studi, così come è stato provato il nesso causale tra emissioni e il danno alla salute della popolazione locale - continua Elisa Giuliani - Questo è solo uno dei numerosi casi dove il perdurare di situazioni di violazione dei diritti da parte di una impresa, non solo va a danneggiare il godimento di diritti importanti come quello alla vita o alla salute, ma va anche a minare il tessuto sociale e a ridurre la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei valori fondanti dei sistemi democratici”.

“Per questo - sottolinea Giuliani - è fondamentale capire come, quando e perché le imprese possano rappresentare un pericolo per le democrazie e per questo creeremo un osservatorio permanente su questi temi che tra le sue funzioni avrà anche quella di diventare un incubatore di imprese sociali portatrici di democrazia”.

Una parte del progetto studierà infatti anche l’emergere di nuove forme di impresa che siano invece in grado di rafforzare i principi democratici, contribuendo positivamente alla società, all’ambiente e al pieno godimento dei diritti. Ne sono un esempio le imprese sociali. In questo caso l'idea non è più quella del mercato che seleziona le imprese più efficienti e con più performance economiche, ma quella di imprese che hanno modelli di business trasformativi che generano valore sociale ed ambientale oltre che economico, spostando l’attenzione dal profitto degli azionisti al benessere di tutti.

Il progetto REBALANCE (Rebalancing disruptivE Business of multinAtional corporation and gLobal value chAins within democratic and iNClusive citizenship processes) partito ufficialmente ad ottobre 2022 durerà tre anni. Il consorzio internazionale coordinato dall’Università di Pisa comprende sette partner: l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Stoccolma, la Hertie School di Berlino, l’Università Wageningen in Olanda, l’Università di Bath nel Regno Unito, la Yaroslav Mudryi National Law University di Kharkiv (Ucraina) e la ONG Source International. Il team dell’Ateneo pisano attualmente comprende la professoressa Elisa Giuliani e le dottoresse Federica Nieri del REMARC, Dipartimento di Economia e Management e Verdiana Morreale, dottoranda del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico. Nell’ambito del progetto verranno a breve bandite quattro nuove posizioni per giovani ricercatori e ricercatrici.

Cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile al centro della conferenza internazionale “Sustainable development and climate change: 30 years after the HC degree in agricultural sciences to Lester Russel Brown”, che si tiene il 19 e il 20 ottobre nell’aula magna del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (via del Borghetto 80) dell’Università di Pisa. L'evento, introdotto e coordinato da Piergiorgio Odifreddi, è gratuito e aperto al pubblico sia in presenza che in streaming. L’evento si apre alle 9.15 del 19 ottobre con i saluti istituzionali e l’intervento del professor Marcello Mele, direttore del Dipartimento.

Ospite d’onore del convegno è il professor Lester R. Brown, che torna a Pisa a trent’anni dalla laurea honoris causa, assegnatagli dall’Università di Pisa il 14 febbraio 1991. Considerato uno dei pionieri della sostenibilità, il professor Brown è il fondatore del Worldwatch Institute ed è stato il fondatore e il presidente dell’Earth Policy Institute, organizzazione ambientale indipendente e senza scopo di lucro con sede a Washington, negli Stati Uniti. L'intervento del professor Brown è previsto alle ore 15 di mercoledì 19 ottobre.

La conferenza espone i più recenti risultati scientifici sulla scarsità dei terreni e delle risorse idriche, la necessità di nuove tecnologie produttive e la tutela della risorsa suolo per il ruolo svolto nelle produzioni. Obiettivo dell’evento è aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento verso queste tematiche, già indicate come prioritarie da Lester Brown nella lectio magistralis del 1991. Per il programma completo e maggiori informazioni consultare la pagina dell’evento.

“Sustainable development and climate change: 30 years after the HC degree in agricultural sciences to Lester Russel Brown” è organizzato dal Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa con il contributo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con il patrocinio dell’Accademia dei Georgofili e del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali del Ministero della Giustizia.

L’Hackathon dell’Università di Pisa, giunto alla terza edizione, è una competizione tra squadre di studenti finalizzata alla proposta di soluzioni innovative in risposta ai bisogni del territorio. Le proposte premiate, presentate sottoforma di idee di business, avranno accesso a due percorsi di sviluppo per start-up o spin off. Il percorso, diretto dal Contamination Lab Pisa, offre attività di formazione e di supporto in collaborazione con enti pubblici e privati, alla presenza di esperti di business e incubazione d’impresa. L’altro percorso, di taglio internazionale, si svolge nel contesto del progetto Start for Future, del quale l’UNIPI è partner. Nato sotto l’egida dell’EIT (European Institute of Technology) l’iniziativa si avvale della collaborazione con università europee e partner privati specializzati nell’educazione all’imprenditorialità e alla business innovation. I team avranno l’occasione di formarsi, essere seguiti da esperti nei settori specifici relativi alla propria idea, incontrare altri studenti internazionali che partecipano allo stesso percorso, valutando poi se accedere a percorsi di incubazione e accelerazione d’impresa.

H3.jpeg

I primi step dell’Hackathon si sono svolti online il 3 e il 5 ottobre. Durante il primo appuntamento, oltre al momento di introduzione generale a cura dello staff del CLab della responsabile Paola Cacciatori e del professor Alessio Cavicchi, responsabile scientifico dell’Hackathon, si è dato spazio agli stakeholders che hanno lanciato le sfide: Giovanni Filippi, segretario dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS; Franca Bernardi, presidente della Comunità del cibo e dell'Agrobiodiversità della Garfagnana; Stefano Berti, presidente del Distretto Rurale e Biologico della Val di Cecina; Luca Colombo, segretario generale della Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB); Silvia Di Passio - Community Manager; Francesca Cupelli, della cooperativa agricola Terre dell’Etruria; Pier Paolo Lorieri, presidente delle Strade del Vino e dei Sapori della Toscana; Emanuele Pettenella, SEAcoop STP, a nome della Cooperativa L'Ecosistema di Castell'Azzara; Antonio e Giulia Arrighi dell’Impresa Agricola Arrighi, Viticoltori dell’Isola d’Elba.

L’edizione 2022 è stata caratterizzata anche dalla collaborazione con la Fondazione Campus Lucca, che ha preso parte alle fasi organizzative e ha partecipato all’Hackathon con alcuni team di studenti.

Il 5 ottobre, i team hanno seguito la formazione metodologica online: un percorso sul Design Thinking guidato dall’esperta Sonia Massari (Università di Pisa e “The Fork” Organization). I team hanno poi espresso la propria preferenza, scegliendo di affrontare, in particolare, le sfide relative al turismo rurale, alla logistica e al food & beverage delivery e al tema dei regimi alimentari più salutari e sostenibili.

L’evento del 12 ottobre si è tenuto in presenza presso la sede del CLab e in streaming su Microsoft Teams.  L’apertura dei lavori è stata a cura del prof. Leonardo Bertini, delegato UNIPI per la promozione delle iniziative di Spin Off, Start Up e Brevetti e responsabile del CLab Pisa, che ne ha presentato le attività, fornendo spunti di riflessione sull’importanza della corretta composizione dei team, dell’assetto finanziario e dell’utilità percepita dell’idea promossa, ai fini del successo di un progetto d’impresa. A seguire, il prof. Alessio Cavicchi ha illustrato le modalità di svolgimento della giornata. La parola è poi passata alle sue collaboratrici per le indicazioni strategiche e per la spiegazione relativa all’uso degli strumenti di lavoro da adottare per la presentazione dell’idea: Sabrina Tomasi, assegnista di ricerca dell’Università di Pisa e Chiara Mignani, assegnista di ricerca dell’Università di Macerata hanno seguito i vari momenti della giornata e supportato i team nelle diverse fasi di empatia, definizione e ideazione della proposta.

Sofia Pansoni, dell’Università di Macerata, Ira Sulejmeni ed Emanuele Torrisi di Teamballo, team vincitore della passata edizione dell’Hackathon e startuppers, Daniele Vergamini (UNIPI), Cristina Santini (Uni S. Raffaele, Roma) hanno presenziato all’evento, svolgendo il loro ruolo di mentori. Durante la giornata hanno seguito i lavori e supportato gli studenti online: Francesca Galli (UNIPI), Silvia Rolandi (UNIPI), Maria Vasile (UNIPI), Giovanna Bertella (Università di Tromsø, Norvegia), Elisa Pellegrini (UNIPI). Silvia di Passio, referente di una delle sfide sul turismo rurale, ha seguito il proprio team di riferimento online. I referenti delle sfide presenti sono stati: Giovanni Filippi, Luca Colombo, Franca Bernardi e Lucia Giovannetti, Francesca Cupelli e Pier Paolo Lorieri.

Le idee degli 8 team in gara, per un totale di 22 partecipanti, sono state valutate da una giuria di livello: Alessandra Gemmiti, funzionaria della Regione Toscana nel settore della Gestione delle misure del PSR per la consulenza, la formazione, l'innovazione, per i giovani agricoltori e per la diversificazione delle attività agricole e Jérôme Hamacher dello Strascheg Center for Entrepreneurship di Monaco.

Alle ore 18.00 sono stati decretati i team vincitori. Diversi pari merito hanno caratterizzato questa edizione. La sfida sulla logistica lanciata dalla Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana è stata vinta da entrambe le squadre sfidanti: Smart Viridis (Nicola Rizzo, Jostina Gendy, Salvatore D'Amico) e ISVE TEAM (Gabriele Figoli, Camilla Viglierchio, Giuseppe Rodolico); la sfida delle Strade del Vino e dei Sapori della Toscana e di Terre dell’Etruria, sui nuovi bisogni professionali e forme organizzative per la creazione di destinazioni turistiche rurali è stata aggiudicata alla pari dalle due squadre della Fondazione Campus Lucca (Campus A e Campus C), composte da: Antonio Vanacore, Pasquale Cirella, Giuseppina Caccioppoli, Simone Orsenigo. Hanno vinto la sfida sulla valorizzazione del lupino bianco come alimento proteico e salutare, a cura della FIRAB, gli Aquilegia Tech (Elena Andreotti, Davide Russo, Michele Persico). La sfida sui nuovi modelli di sviluppo per il turismo rurale promossa dalla Community Manager Silvia Di Passio è stata vinta dai Greener Together (Filippo Neri e Hosnelly Rostele Goumbi Govin). Infine, la sfida sul turismo e sui nuovi strumenti di relazione tra nomadi digitali e comunità rurali lanciata dall’Associazione Italiana Nomadi digitali è stata vinta dai Salmon&Carpfunkel (Simone Boccaccio, Leonardo Gazzarrini, Jacopo Tosi) risultati anche vincitori assoluti dell’Hackathon.

Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori e dagli studenti. Questi ultimi hanno gestito con intraprendenza e spirito di squadra il poco tempo a loro disposizione, per formulare idee innovative e al contempo applicabili alle realtà oggetto della sfida.

Tutte le informazioni sull’evento sono disponibili sulla pagina ufficiale del Contamination Lab.

elisa_giuliani.jpgCapire come le imprese, soprattutto le grandi imprese incluse le multinazionali, siano in grado di incidere e influenzare i processi democratici. E’ questo l’obiettivo di REBALANCE, un nuovo progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa e finanziato con 2,6 milioni di euro, 600.000 dei quali destinati solo all’Ateneo pisano.

“L’attenzione dell’UE verso questi temi rispecchia una preoccupazione sul destino delle democrazie, comprese quelle europee, minate da fenomeni quali la scarsa partecipazione al voto o il populismo emergente di partiti e governi”, spiega Elisa Giuliani (foto), professoressa del Dipartimento di Economia e Management dell’Ateneo pisano e responsabile di REBALANCE.

Una parte del progetto sarà infatti orientata a capire come nelle democrazie più avanzate, le imprese possano influenzare le decisioni di politica economica, energetica e industriale, ma anche minacciare i diritti delle comunità sociali che gravitano intorno ad esse. E ci sono esempi in tale senso anche molto vicino a noi.

“In Italia abbiamo casi eclatanti come quello dell’Ilva di Taranto le cui emissioni tossiche sono state dimostrate da numerosi studi, così come è stato provato il nesso causale tra emissioni e il danno alla salute della popolazione locale - continua Elisa Giuliani - Questo è solo uno dei numerosi casi dove il perdurare di situazioni di violazione dei diritti da parte di una impresa, non solo va a danneggiare il godimento di diritti importanti come quello alla vita o alla salute, ma va anche a minare il tessuto sociale e a ridurre la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei valori fondanti dei sistemi democratici”.

“Per questo - sottolinea Giuliani - è fondamentale capire come, quando e perché le imprese possano rappresentare un pericolo per le democrazie e per questo creeremo un osservatorio permanente su questi temi che tra le sue funzioni avrà anche quella di diventare un incubatore di imprese sociali portatrici di democrazia”.

Una parte del progetto studierà infatti anche l’emergere di nuove forme di impresa che siano invece in grado di rafforzare i principi democratici, contribuendo positivamente alla società, all’ambiente e al pieno godimento dei diritti. Ne sono un esempio le imprese sociali. In questo caso l'idea non è più quella del mercato che seleziona le imprese più efficienti e con più performance economiche, ma quella di imprese che hanno modelli di business trasformativi che generano valore sociale ed ambientale oltre che economico, spostando l’attenzione dal profitto degli azionisti al benessere di tutti.

Il progetto REBALANCE (Rebalancing disruptivE Business of multinAtional corporation and gLobal value chAins within democratic and iNClusive citizenship processes) partito ufficialmente ad ottobre 2022 durerà tre anni. Il consorzio internazionale coordinato dall’Università di Pisa comprende sette partner: l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Stoccolma, la Hertie School di Berlino, l’Università Wageningen in Olanda, l’Università di Bath nel Regno Unito, la Yaroslav Mudryi National Law University di Kharkiv (Ucraina) e la ONG Source International. Il team dell’Ateneo pisano attualmente comprende la professoressa Elisa Giuliani e le dottoresse Federica Nieri del REMARC, Dipartimento di Economia e Management e Verdiana Morreale, dottoranda del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico. Nell’ambito del progetto verranno a breve bandite quattro nuove posizioni per giovani ricercatori e ricercatrici.

La CRUI sostiene la mozione di Scholars at Risk - Italy sull'Iran: leggi i dettagli : https://www.crui.it/home-ri/crui-endorses-sar-italy%E2%80%99s-statement-on-iran.html 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa