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Comunicati stampa

In occasione dei Mondiali di calcio 2022, SuperNews, testata giornalistica di informazione sportiva, indice una borsa di studio rivolta a tutti gli studenti iscritti ad un corso di laurea umanistico. Sarà soltanto uno lo studente vincitore che verrà premiato con una borsa di studio di 500 euro.

 L'iscrizione è gratuita e potrà essere fatta sul sito istituzionale dell'iniziativa 

I partecipanti dovranno realizzare un documento in formato word, pdf o ppt in cui viene ideata una rubrica sportiva pensata per soddisfare le logiche del web con l'obiettivo di coinvolgere il pubblico italiano all'evento, nonostante l'assenza della Nazionale in Qatar. La rubrica potrà avere taglio satirico, narrativo, statistico o analitico. Il progetto presentato dovrà prevedere anche un logo, che diventerà il simbolo ufficiale dello spazio web che ospiterà la rubrica.

Per candidarsi occorre:
1. Essere uno studente iscritto a un'università italiana e, in particolare, a un corso di laurea triennale o specialistica di una delle seguenti Facoltà: Lettere, Scienze della Comunicazione, Scienze Politiche, Giurisprudenza ed Economia
2. Poter dimostrare l'impegno e l’interesse, nel proprio percorso accademico, per il mondo del giornalismo sportivo, attraverso:
- Un documento che attesti l’iscrizione all’Università e il piano di studi con gli esami sostenuti ed esiti
- Una lettera motivazionale di circa 500 parole che spieghi l’interesse e la passione per il mondo dello sport e in particolare per il racconto dei grandi eventi sportivi internazionali. La lettera motivazionale dovrà essere accompagnata dall'autorizzazione al trattamento dei dati personali.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata online entro il 31 Dicembre 2022.

Read more: https://www.unipi.it/index.php/english-news/item/24458-the-rector-and-a-delegation-from-the-university-of-oslo-welcomed-in-pisa

On Friday 9 September, a delegation from the University of Oslo was welcomed in the Rectorate of the University of Pisa. The delegation was led by the rector Svein Stolen and composed of Bjørn Stensaker, vice-rector for Didactics, Per Morten Sandset, vice-rector for Research and innovation, and Mette Katrine Oftebro, coordinator of the Erasmus + / Circle U project.

The guests were welcomed by the rector Paolo Mancarella, Francesco Marcelloni, vice rector for International Cooperation and Relations, Lisandro Benedetti Cecchi, vice rector for European Research, and Paola Cappellini, head of the International Cooperation Unit. 

gruppo delegazione oslo

The aim of the mission was to expand the research network that unites Pisa to Europe. The guests were able to meet some researchers from the University of Pisa who work actively within the Circle U. network on the issues of Democracy, Climate and Global Health: Alessandro Balestrino, Chair of the Circle U. Open School in Democracy, Angioletta Sperti, Chair of the Democracy Hub of Circle U., Paola Binda, professor of the Department of Translational Research and New Technologies in Medicine and Surgery, and Sabrina Sarrocco, Deputy Coordinator for Internationalization at the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences.

Mino Sportelli, borsista di ricerca del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali ha vinto il premio 2022 dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria per l’area tematica di meccanica agraria. Il premio consiste in un contributo alle spese per un soggiorno di ricerca all'estero ed è stato assegnato sulla base del curriculum, delle pubblicazioni e pubblicazioni e della proposta di ricerca presentata. 

Il dottor Sportelli, nato a Putignano (Bari) nel 1991, ha da pochi mesi conseguito il dottorato presso l’Università di Pisa con una tesi dal titolo “Innovative machines for weed control in conservation agriculture” ed è impegnato in diversi progetti sulla gestione sostenibile del verde urbano e dei tappeti erbosi presso il Dipartimento di Scienze Agrarie. Durante il dottorato ha testato l'effetto di macchine autonome e di strategie per il controllo delle specie infestanti e la gestione delle cosiddette cover crop, colture non produttive coltivate per migliorare la fertilità dei suoli e mitigare gli impatti ambientali agricoli. La ricerca ha inoltre portato alla raccolta e all’analisi di immagini per lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale che possano individuare e controllare le specie infestanti nell’ambito dell’agricoltura conservativa e dei tappeti erbosi.

Laureatosi in triennale all’Università di Bari in Scienze Agrarie e in magistrale all’Università di Pisa in Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio, Mino Sportelli ha svolto diverse esperienze formative all’estero, sia alla New Mexico State University che all’Università di Siviglia. I suoi piani per il futuro puntano a contribuire al benessere cittadino attraverso l’attività e la produzione scientifica nel campo della gestione sostenibile del verde urbano.

Ambienti di realtà virtuale per la riabilitazione motoria di persone colpite da malattie cardiache o degenerative o da infortuni mediante l'uso di dispositivi indossabili stampati in 3D e personalizzati sulle caratteristiche del paziente. È questo l'obiettivo del progetto europeo PRIME-VR2, coordinato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa (DICI), e che ha visto tra i partner diverse università, laboratori di riabilitazione e aziende provenienti da nove paesi europei.

Il 13 e 14 ottobre tutti i ricercatori europei che hanno lavorato sul progetto si riuniscono a Pisa, nel complesso delle Benedettine, per una conferenza durante la quale verranno presentati i risultati di PRIME-VR2.

“Siamo molto soddisfatti di questi anni di lavoro - commenta Sandro Barone, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e coordinatore del progetto - Nell’ambito del progetto abbiamo messo a punto un sistema per la riabilitazione realmente ritagliato sui bisogni e sulle caratteristiche della persona che segue il programma. L’arto superiore da riabilitare viene scansionato mediante un nuovo dispositivo per acquisire la geometria, i movimenti e le forze. Queste informazioni ci permettono di progettare un controller personalizzato da indossare. Tramite un visore il paziente entra nell’ambiente di realtà virtuale, e con il controller esercita il braccio o la mano in alcuni giochi o alcune attività, anch’essi pensati e tarati su di lui, come per esempio lanciare la palla in cui canestro. La forza richiesta per il lancio è diversa da paziente a paziente, in base ai risultati che vogliamo ottenere”.

“Uno dei problemi maggiori legati alla riabilitazione - aggiunge Armando Viviano Razionale, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e responsabile scientifico del progetto - è l’elevato grado di abbandono del percorso riabilitativo, che può essere dovuto a fattori come la ripetitività degli esercizi. Questo può portare a demotivazione e depressione. Gli ambienti virtuali progettati consentono invece, con l’assistenza di personale medico, di compiere i movimenti giusti per riabilitare l’arto in un ambiente coinvolgente, e arrivare più facilmente ad un risultato, con il conseguente miglioramento della qualità della vita dei pazienti.”.

La progettazione di controllori e ambienti virtuali ritagliati sulle specificità del paziente si colloca nell’ambito della medicina personalizzata e fortemente orientata non solo a cure specifiche, ma al miglioramento complessivo della qualità della vita delle persone: “Le nuove tecnologie - conclude Barone - e in particolare la customizzazione di sistemi indossabili possono rendere la progettazione di percorsi terapeutici personalizzati una conquista sempre più concreta”.

Ambienti di realtà virtuale per la riabilitazione motoria di persone colpite da malattie cardiache o degenerative o da infortuni mediante l'uso di dispositivi indossabili stampati in 3D e personalizzati sulle caratteristiche del paziente. È questo l'obiettivo del progetto europeo PRIME-VR2, coordinato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa (DICI), e che ha visto tra i partner diverse università, laboratori di riabilitazione e aziende provenienti da nove paesi europei.

Il 13 e 14 ottobre tutti i ricercatori europei che hanno lavorato sul progetto si riuniscono a Pisa, nel complesso delle Benedettine, per una conferenza durante la quale verranno presentati i risultati di PRIME-VR2.

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“Siamo molto soddisfatti di questi anni di lavoro - commenta Sandro Barone, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e coordinatore del progetto - Nell’ambito del progetto abbiamo messo a punto un sistema per la riabilitazione realmente ritagliato sui bisogni e sulle caratteristiche della persona che segue il programma. L’arto superiore da riabilitare viene scansionato mediante un nuovo dispositivo per acquisire la geometria, i movimenti e le forze. Queste informazioni ci permettono di progettare un controller personalizzato da indossare. Tramite un visore il paziente entra nell’ambiente di realtà virtuale, e con il controller esercita il braccio o la mano in alcuni giochi o alcune attività, anch’essi pensati e tarati su di lui, come per esempio lanciare la palla in cui canestro. La forza richiesta per il lancio è diversa da paziente a paziente, in base ai risultati che vogliamo ottenere”.

“Uno dei problemi maggiori legati alla riabilitazione - aggiunge Armando Viviano Razionale, docente di Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale e responsabile scientifico del progetto - è l’elevato grado di abbandono del percorso riabilitativo, che può essere dovuto a fattori come la ripetitività degli esercizi. Questo può portare a demotivazione e depressione. Gli ambienti virtuali progettati consentono invece, con l’assistenza di personale medico, di compiere i movimenti giusti per riabilitare l’arto in un ambiente coinvolgente, e arrivare più facilmente ad un risultato, con il conseguente miglioramento della qualità della vita dei pazienti.”.

La progettazione di controllori e ambienti virtuali ritagliati sulle specificità del paziente si colloca nell’ambito della medicina personalizzata e fortemente orientata non solo a cure specifiche, ma al miglioramento complessivo della qualità della vita delle persone: “Le nuove tecnologie - conclude Barone - e in particolare la customizzazione di sistemi indossabili possono rendere la progettazione di percorsi terapeutici personalizzati una conquista sempre più concreta”.

Il Segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea (GSC) promuove un programma di simulazione sull’attività del Consiglio dell’UE e del Consiglio europeo rivolto a studenti universitari di laurea magistrale di area economica, giuridica e sociale, teso all’acquisizione di una conoscenza pratica dell’operato delle due istituzioni e alla promozione delle opportunità di carriera all’interno del Consiglio.

La simulazione si svolgerà a Bruxelles nel primo weekend di febbraio 2023 e coinvolgerà sei studenti universitari per Paese. 

Scadenza 2 novembre 2022


Leggi i dettagli qui: https://www.tirocinicrui.it/avviso-selezione-euco-simulation-for-students/

 

Agostino Virdis 3 copyAgostino Virdis (foto), professore ordinario di Medicina interna del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa e attuale direttore della Scuola di specializzazione di Medicina interna nonché della Sezione dipartimentale di Medicina 2 dell’Aoup, è stato recentemente nominato presidente del Gruppo di studio europeo sul microcircolo afferente alla Società europea di ipertensione (ESH). Dello stesso gruppo  fanno parte anche il professore Stefano Taddei, il professore Stefano Masi e il dottore Alessandro Mengozzi.

I Gruppi di studio europei, istituiti dal Consiglio direttivo di ESH, nascono espressamente dalla volontà di radunare, sotto la direzione di una figura scientifica di riferimento, i maggiori ricercatori internazionali che, con i propri collaboratori e mettendo a disposizione il proprio laboratorio, condividono il medesimo campo di ricerca ed interesse scientifico.

Tra gli scopi principali, promuovere progetti scientifici internazionali favorendo lo scambio culturale e di tecniche di studio tra i gruppi di ricerca, promuovere la pubblicazione di lavori scientifici, position papers e documenti di consenso su principali tematiche scientifiche e favorire l’identificazione, la crescita culturale e il supporto per i giovani ricercatori.

Martedì, 11 Ottobre 2022 13:03

Franca Melfi prima donna vicepresidente Eacts

Nel corso del 36° Meeting annuale dell’Eacts-European association for cardiothoracic surgery che si è appena concluso a Milano, il più importante evento di chirurgia cardiotoracica con esperti provenienti da tutto il mondo, la professoressa Franca Melfi (foto), direttore del Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica dell’Aoup nonché della Sezione dipartimentale di Chirurgia toracica mininvasiva e robotica, è stata nominata vicepresidente della società scientifica europea.

Melfi_vicepres_EACTS.jpg


Si tratta della prima volta per una donna e la nomina prelude a quella alla presidenza che sarà ratificata a Vienna durante il meeting del prossimo anno. Il riconoscimento giunge a coronamento di una carriera spesa nella ricerca di sempre nuove sfide tecnologiche in chirurgia mininvasiva e per l’impegno profuso nell’attività clinica, di ricerca, di addestramento e di didattica effettuata da lei per anni in Europa sulla chirurgia robotica tanto che il Centro multidisciplinare dell’Aoup è ormai - con i sistemi robotici Da Vinci in dotazione - accreditato per la formazione di secondo livello, sede di master universitari, Epicenter riconosciuto per case observation e proctoring e sede del primo corso di Robotic Crisis resource management.

“Per me – ha dichiarato la professoressa Melfi - è un grande onore ricevere l'incarico di vicepresidente di questa società scientifica, che è stata la prima di cui ho fatto parte nel 1998. Mi impegnerò per promuovere al massimo l'adesione a EACTS anche da parte dei chirurghi toracici, per evidenziare l'importanza di supportare donne e uomini in ruoli di leadership e rendere EACTS la casa dell’innovazione e del progresso tecnologico”.

MAECI, MUR e Fondazione CRUI hanno prorogato alle 5 PM del 17 ottobre il termine ultimo per candidarsi a un tirocinio in una delle 169 sedi della diplomazia italiana che partecipano al bando.

Sono 290 le opportunità del terzo bando 2022 e in 145 sedi viene ripristinata la modalità in presenza, pur con le dovute precauzioni. Si legge infatti nel bando che “Qualora le condizioni sanitarie dovessero impedire lo svolgimento in presenza del tirocinio, sarà possibile avviare, proseguire e/o concludere l’attività esclusivamente in modalità a distanza, rispettando le tempistiche indicate nel bando e secondo gli accordi tra studente, sede ospitante e ateneo.”

Dal punto di vista geografico i posti presso le sedi ospitanti sono così dislocati: 120 in Europa, 45 in America del Nord, 25 in Africa, 41 in Asia, 26 in Centro e Sud America, 21 in Medio Oriente, 4 in Italia, 8 in Oceania. Gli studenti delle 63 università partecipanti collaboreranno con ambasciate (146 posti disponibili), consolati (54), rappresentanze diplomatiche (37), istituti di cultura (52) e delegazioni (1).

Il periodo di tirocinio andrà dal 16 gennaio al 14 aprile 2023 e potrà essere esteso per un altro mese. 

Il tirocinio dà diritto al riconoscimento di almeno 1 CFU per ogni mese di attività.

Il bando e la lista degli atenei partecipanti possono essere scaricati su: https://www.tirocinicrui.it/290-tirocini-bando-maeci-mur-crui/

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