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Comunicati stampa

Martedì 25 ottobre, nell’Auditorium di Palazzo Blu, si è tenuta la VI edizione del PREMIO CAMBIAMENTI organizzato dal CNA di Pisa, la tappa provinciale del contest che valorizza le migliori start-up e imprese innovative.

Tra i partecipanti anche due spin-off dell’Università di Pisa: Beam Me Up, azienda di Technology Provider che utilizza sistemi di data analytics per erogare corsi di perfezionamento e alta formazione, che sale sul podio e si aggiudica il secondo posto e Weabios che crea e sviluppa sensori innovativi indossabili per il monitoraggio di parametri fisici e comportamentali utili per la diagnostica di valori sportivi, medicali e per la moda.

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I co-founder di Beam Me Up secondi classificati.

Tra i premi in palio fino a 20.000 euro, e molti altri premi messi a disposizione dagli sponsor, oltre a un insieme di servizi, consulenze e corsi di formazione. Le prossime tappe saranno il 24 novembre nel contest regionale e il 15 dicembre nella finale nazionale.

Maggiori informazioni disponibili a questo link.

 

Mercoledì, 26 Ottobre 2022 11:27

Dj Jex & Pils in concerto

Luned' 31 ottobre alle ore 18.30 avrà luogo in Piazza Dante il concerto di Dj Jex & Pils.

L'ingresso è gratuito. Si tratta di un'attività autogestita organizzata dall'associazione News e svolta con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

locandina

 

 

L'Università di Pisa ottiene un buon risultato nella nuova classifica mondiale degli atenei più impegnati sul tema delle sostenibilità: il QS World University Rankgings on Sustainability 2023. L'ateneo pisano si colloca nella fascia di posizioni 221-240 a livello mondiale, ed è ottava a livello nazionale (su oltre 30 università italiane entrate in classifica).

 

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QS è tra le più prestigiose agenzie internazionali di ranking universitari. Questa nuova classifica si basa su numerosi indicatori che misurano sia la ricerca svolta su tematiche legate alla sostenibilità, sia l'attenzione che l'ateneo presta nello svolgere le proprie attività istituzionali in modo sostenibile. L'Università di Pisa ha ottenuto ottimi punteggi in particolare sugli indicatori di Sustainable Education (didattica su temi legati alla sostenibilità) e di Knowledge Exchange (collaborazioni internazionali), nei quali si posiziona rispettivamente al 143mo e 170mo posto a livello mondiale, e quinto posto nazionale per entrambi.

“Il buon andamento in questo ranking – commenta il professore Marco Raugi presidente della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università di Pisa - è il risultato dell'impegno profuso dall'ateneo sui vari aspetti legati alla sostenibilità, ad esempio grazie alle politiche e alle iniziative messe in atto dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (CoSA). La partecipazione ai ranking sulla sostenibilità richiede annualmente un lavoro molto importante di raccolta dati e monitoraggio svolto dai Servizi Statistici di Ateneo. Tale lavoro è un'ulteriore dimostrazione dell'impegno verso queste tematiche così importanti”.

Prima di intraprendere la procedura di riconoscimento del titolo di Dottorato conseguito all’estero è importante sapere che è possibile chiedere:

  1. il riconoscimento diretto ai fini del conseguimento del titolo italiano (equipollenza), mediante una procedura di valutazione del Dottorato estero per l’ottenimento di un corrispondente titolo finale italiano di terzo ciclo, con valore legale su tutto il territorio nazionale;

  2. il riconoscimento solo “ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici destinati al reclutamento di personale” (equivalenza), ai sensi dell’art. 38, comma 3, D.Lgs. n. 165/2001). L’equivalenza di un titolo di studio estero permette di partecipare a un concorso senza che venga rilasciato un titolo italiano e senza seguire la procedura per ottenere il riconoscimento accademico. La procedura di equivalenza è di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica – Ufficio P.P.A. – Servizio Reclutamento (www.mur.gov.it/it/aree-tematiche/universita/equipollenze-equivalenza-ed-equiparazioni-tra-titoli-di-studio/titoli-1).

Per il riconoscimento diretto (equipollenza) del Dottorato estero come titolo italiano di Dottorato di ricerca rilasciato dall’Università di Pisa, il titolo estero deve sempre rispettare tutte le seguenti caratteristiche:

  1. essere titolo ufficiale di terzo ciclo di Dottorato del sistema estero di riferimento, rilasciato da una Istituzione ufficiale del sistema estero, ovvero riferirsi a qualifiche rispettivamente poste al 3° ciclo del Processo di Bologna (QF-EHEA), al livello 8 EQF, o al livello del quadro ISCED 2011 o livello ISCED 6A pre 2011;

  2. conferire nel sistema estero di riferimento i medesimi diritti accademici del titolo italiano di dottorato di ricerca;

  3. presentare i medesimi elementi di natura e disciplinari del titolo italiano corrispondente in termini di durata (durata minima triennale), natura di ricerca e modalità di ottenimento;

  4. deve esistere un titolo di Dottorato di ricerca nel medesimo settore con cui si possa comparare il titolo estero, sia per tipologia che per ambito disciplinare. È pertanto possibile valutare un Dottorato estero esclusivamente se l’Istituzione italiana ha la facoltà di rilascio di tali titolazioni e se tale percorso estero sia riferito ad un settore scientifico-disciplinare afferente ad un Dottorato offerto dall’Istituzione italiana responsabile della procedura di riconoscimento.

Si fa presente che, al fine del riconoscimento del Dottorato estero, deve essere verificato il precedente titolo estero o italiano col quale è stato consentito l’accesso al Dottorato stesso. Tale titolo deve essere comparabile ad una qualifica di Laurea Magistrale in Italia, ovvero, essere un titolo ufficiale di secondo ciclo di natura accademica anche ottenuto all’estero.

Possono presentare domanda di riconoscimento del titolo estero di Dottorato di ricerca i cittadini italiani, i cittadini comunitari e i cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia, titolari del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria.

La domanda di riconoscimento può essere presentata dal 18 settembre 2023 al 15 maggio 2024.

Prima di rivolgersi all’Università per presentare domanda ufficiale di riconoscimento diretto, secondo le modalità di seguito indicate, gli interessati devono individuare il Dottorato dell’Università di Pisa con cui può essere comparato il titolo estero, per tipologia e per ambito disciplinare, consultando le pagine web

dottorato.unipi.it/index.php/it/ e dottorato.unipi.it/index.php/en/ 

dove sono descritti i corsi di dottorato attivi per l’a.a. in corso, con l’indicazione del Coordinatore di riferimento. Gli interessati devono quindi contattare direttamente, tramite e-mail, il Coordinatore di riferimento per chiedere una prevalutazione didattica informale.

In caso di esito positivo della prevalutazione, che dovrà essere allegata alla domanda ufficiale, (una semplice e-mail sarà sufficiente), il candidato/a dovrà rivolgersi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  inviando la documentazione per la verifica amministrativa e solo successivamente anche all'esito positivo amministrativo, il candidato/a potrà pagare la tassa e seguire la procedura per l'invio ufficiale.

potrà essere presentata domanda al Magnifico Rettore per il riconoscimento diretto del Dottorato estero, allegando la seguente documentazione:

  1. Solo per i Titoli di dottorato estero conseguiti nei Paesi Extra-UE (non rientranti nei 55 Paesi della convenzione di Lisbona: www.enic-naric.net) in alternativa alla dichiarazione di valore è possibile richiedere: Originale o copia autenticata del titolo di Dottorato estero, conseguito presso una Istituzione della formazione superiore ufficiale estera, con attestato di comparabilità e attestato di verifica rilasciati dal centro ENIC-NARIC italiano-CIMEA (www.cimea.it/pagina-attestati-di-comparabilita-e-verifica-dei-titoli). Per i titoli di dottorato conseguiti nei 55 Paesi della convenzione di Lisbona (www.enic-naric.net) si richiede  (1.a) Originale o copia autenticata del titolo di dottorato estero corrispondente al terzo ciclo secondo il quadro dei titoli del Processo di Bologna e di livello 8 secondo il Quadro Europeo delle Qualificazioni (European Qualifications Framework - EQF) conseguito presso una istituzione della formazione superiore ufficiale estera, munito di legalizzazione (come l'Apostille dell'Aja ove prevista) e della Dichiarazione di valore in loco rilasciata, non prima del 2020 dalla competente rappresentanza diplomatica-consolare italiana nel Paese di rilascio del titolo, contenente le seguenti informazioni minime: anni di scolarità pregressa, durata del percorso di dottorato, corrispondenza del livello di formazione secondo il Quadro Europeo EQF. 
  2. Attestazione/certificazione in originale rilasciata dalla competente Istituzione estera con timbro e firma in originale, attestante gli elementi, la modalità, la durata e le attività del dottorato, svolte al fine del conseguimento del titolo di studio finale.
     (2.a) In alternativa, il Diploma Supplement in originale, in lingua inglese su carta intesta dell'Istituzione estera, con firma e timbro in originale, nel caso in cui il sistema estero preveda il rilascio di tale documento;
  3. Tesi di dottorato in formato digitale con indicazione dell’indirizzo web del repository dell’Istituzione o della biblioteca nella quale la tesi è conservata e consultabile. In alternativa l’abstract della tesi in originale, su carta intestata dell'Istituzione che ha rilasciato il titolo o avvalorato con timbro e firma in originale dell'Istituzione stessa;
  4. Copia del titolo italiano di secondo ciclo col quale si ha avuto accesso al corso di dottorato estero, oppure, copia autenticata del titolo estero di secondo ciclo con legalizzazione o timbro "apostille", munita di dichiarazione di valore a cura della Rappresentanza Diplomatica Consolare Italiana competente per territorio, in alternativa alla dichiarazione di valore come sopra è possibile richiedere l'attestato di comparabilità e l’attestato di verifica rilasciati dal centro ENIC-NARIC italiano-CIMEA (www.cimea.it/pagina-attestati-di-comparabilita-e-verifica-dei-titoli);
  5. Traduzione ufficiale in italiano dei documenti richiesti, qualora non siano redatti in lingua inglese;
  6. Copia di un documento di identità in corso di validità;
  7. Per i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti: copia del permesso o della carta di soggiorno dal quale si evinca chiaramente il motivo del rilascio dello stesso;
  8. Ricevuta del versamento dell’importo di € 500,00 che deve essere effettuato:
    - tramite bollettino postale sul c/c n. 150565, intestato a: UNIVERSITA' DI PISA - ACCREDITI VARI - SERVIZIO TESORERIA - Lungarno Pacinotti, 43, 56100 Pisa - Causale obbligatoria: RIC DOT 
    oppure
    - con bonifico sull’IBAN IT37K0856270910000000115646 BIC/SWIFT ICRAITRRPSA Istituto cassiere: Banca di Pisa e Fornacette - conto intestato a: Università di Pisa, Lungarno Pacinotti, 43-56126 Pisa – Causale obbligatoria: dati anagrafici e codice RIC DOT.

N.B. Il pagamento della tassa di riconoscimento deve essere effettuato SOLO dopo aver acquisito l’esito positivo della prevalutazione didattica e, quindi, prima dell'invio di tutta la documentazione necessaria per l'avvio della procedura.

Si fa presente che, indipendentemente dall’esito del riconoscimento, la tassa versata non potrà essere rimborsata.

La domanda di riconoscimento con la documentazione completa può essere:

- spedita per posta con la dicitura “Richiesta riconoscimento diretto Dottorato estero” all'Ufficio Relazioni Internazionali-Unità Mobilità Internazionale, Lungarno Pacinotti, 44 - 56100 Pisa;

oppure

- consegnata a mano alla Sezione Protocollo di Ateneo in Lungarno Pacinotti44-Uffici amministrativi-piano terra-atrio giardino interno, solo su appuntamento, prenotandosi ai seguenti numeri telefonici: 050 2212 161/ 526/ 035. Il Protocollo è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00. Il martedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,00.

La documentazione deve essere inviata anche in formato PDF all’indirizzo PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., sempre con la dicitura “Richiesta riconoscimento diretto Dottorato estero”.

L’Unità Mobilità Internazionale valuterà la completezza e correttezza formale della documentazione presentata per il successivo invio al Coordinatore del Corso di Dottorato di ricerca corrispondente al titolo estero per il quale viene chiesto il riconoscimento ufficiale. Su richiesta del Coordinatore, il Collegio dei docenti del Corso di Dottorato provvederà alla valutazione sostanziale del titolo estero.

Si informa che, ai fini della valutazione formale e sostanziale, l’Unità Mobilità Internazionale e il Collegio dei docenti potrebbero chiedere ai candidati chiarimenti e/o integrazioni della documentazione.

N.B. Si fa presente che la procedura di riconoscimento non può essere avviata se la documentazione sopra indicata non sarà completa come richiesto.

La valutazione sostanziale di un Dottorato estero ai fini dell’ottenimento del titolo italiano di Dottorato di Ricerca può produrre i seguenti risultati:

  • il riconoscimento diretto del titolo estero che avviene mediante il rilascio di un Decreto Rettorale attestante l’equipollenza al corrispondente titolo italiano di Dottorato di Ricerca;

  • il diniego al riconoscimento del titolo estero di Dottorato nel caso di “differenza sostanziale” rispetto al corrispondente titolo italiano.

Per informazioni  di carattere amministrativo, scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per informazioni specifiche sulla correttezza e completezza della documentazione da allegare all'istanza, si raccomanda di inviare in visione a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  tutta la documentazione in un'unica e-mail in formato PDF. Invii parziali non saranno acquisiti ne valutati.

 

 

Mercoledì, 26 Ottobre 2022 09:31

Sustainable development and climate change

Si è svolta il 19 e 20 ottobre nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali, l’International conference su “Sustainable development and climate change: 30 years after the HC degree in agricultural sciences to Lester Russell Brown”. Il 14 febbraio 1991 l’Università di Pisa conferì la Laurea Honoris Causa in Scienze Agrarie al Dottor Lester Russell Brown, agronomo americano, per la sua rivoluzionaria (potremmo dire ‘visionaria’) attività di ricerca sui problemi derivanti dall’interazione tra i processi ambientali e quelli socio-economici. A 30 anni di distanza (+ 1 a causa della pandemia), prestigiosi studiosi non solo europei ma anche di oltre oceano si sono di nuovo radunati a Pisa per fare il punto sui risultati scientifici ottenuti in ambito internazionale sullo sviluppo sostenibile. L’evento è stato fruibile anche da remoto sul canale youtube dell’ateneo. L’iniziativa ha usufruito del contributo finanziario del MIPAAF.

 

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Il convegno al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali

Il primo giorno (19 ottobre 2022) ha visto un ciclo di relazioni sui vari aspetti della sostenibilità tenute da prestigiosi relatori internazionali e moderato dal prof. Piergiorgio Odifreddi. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Direttore del Dipartimento, prof. Marcello Mele, che ha anche presentato il nuovo corso di laurea magistrale in “Sistemi agricoli sostenibili”, sono intervenuti Amedeo Alpi, vicepresidente dell’Accademia dei Georgofili (e amico personale di Lester Brown), Jessica Duncan del Rural Sociology Group, Wageningen University (Paesi Bassi), Anne Mottet responsabile dello sviluppo zootecnico presso la FAO, John Couture, ecofisiologo della Purdue University in Indiana, Giuseppe Pulina, docente di Zootecnica dell’Università di Sassari e Michele Morgante, ordinario di Genetica all’Università di Udine. Giacomo Lorenzini dell’Università di Pisa, all’epoca giovane ricercatore, ha ricordato e commentato alcuni momenti salienti delle celebrazioni del 1991.

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Il moderatore del convegno, Piergiorgio Odifreddi

Il secondo giorno (20 ottobre 2022) i giovani ricercatori del Dipartimento hanno presentato i risultati delle loro ricerche su diversi aspetti della sostenibilità. I contributi saranno inseriti in uno special issue di una rivista specializzata. Per l’occasione è stata allestita una mostra di una collezione temporanea unica, costituita da 42 opere di Lester Brown presenti su tutto il territorio nazionale individuate, rintracciate e radunate presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali.

La collezione delle 42 opere di Lester Brown

Per citare una celebre frase di Lester Brown, “Non abbiamo più tempo per essere pessimisti”; è il momento di agire adesso per consentire a chi ci seguirà di vivere in un mondo accettabile e sicuro. Il convegno è stata quindi una preziosa occasione per comprendere come è opportuno indirizzare ricerca scientifica e comportamenti quotidiani verso la sostenibilità.

Silvia Pampana
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa

È stata presentata al pubblico la cattedra Unesco dell’Università di Pisa in “Sustainable Energy Communities” (https://unescochair.unipi.it/), prima a Pisa e tra le poche in Toscana, che contribuirà alla missione dell’Agenzia delle Nazioni Unite di diffusione di programmi di sviluppo sostenibile attraverso la promozione dell'uso e della produzione di energia pulita. Caratterizzata per il profilo internazionale e per la multidisciplinarietà, vede la collaborazione dei dipartimenti dell’area di Ingegneria, di Informatica, di Giurisprudenza, di Chimica e Chimica industriale, di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, di Scienze politiche e di Economia e Management. Partner dell’iniziativa sono Eni e Électricité de France (EDF), CNR e CNR francese,  oltre a più di trenta università di tutto il mondo e alle diverse istituzioni pisane e toscane.

La cattedra è stata presentata mercoledì 26 ottobre, nel Palazzo della Sapienza, dal rettore e rettore eletto, Paolo Maria Mancarella e Riccardo Zucchi, e dal professor Marco Raugi, titolare della cattedra Unesco, che hanno sottolineato l’impegno prioritario dell’Ateneo pisano sulle questioni energetiche che riguardano lo sviluppo sostenibile della società. Il dibattito, moderato dalla giornalista Carmen Lasorella, è stato arricchito dai contributi del presidente del World Energy Council Italia, Marco Margheri, Presidente di Eni, Lucia Calvosa, della direttrice di Électricité de France, Sandrine Charousset, della vicedirettrice generale dell’Unesco Parigi, Stefania Giannini, e del ministro dell'Istruzione del governo Draghi, Patrizio Bianchi. Sono intervenuti inoltre il vicepresidente della Commissione Nazionale per l’Unesco, Salvatore Settis, e il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.

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Un momento della presentazione della Cattedra Unesco.

"La Cattedra Unesco sulle ‘Comunità energetiche sostenibili’ è il coronamento di un disegno che l'Università di Pisa ha iniziato a tracciare molti anni fa e attraverso il quale il nostro Ateneo vuole contribuire a ricomporre le fratture sociali e ambientali determinate da un modello di sviluppo ormai insostenibile - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - Un impegno che nasce dalla consapevolezza che il legame tra istruzione e cambiamento sociale è strettissimo e che la formazione universitaria svolge un ruolo fondamentale, attraverso le sue attività di ricerca, formazione e terza missione, nel favorire una sempre più profonda diffusione, in Italia, di una solida cultura della sostenibilità".

“L’integrazione con gli altri – le Comunità, le istituzioni, il mondo Universitario, le persone –  è una leva fondamentale per rendere un’azienda un importante promotore degli obiettivi di sviluppo e sostenibilità, nonché portatore di un’effettiva crescita economica a beneficio del contesto sociale in cui essa opera”, ha dichiarato la Presidente di Eni Lucia Calvosa. “In Eni crediamo fortemente in questa integrazione e ci adoperiamo costantemente per attuarla”.

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 Il professor Marco Raugi, titolare della Cattedra, e la Presidente di Eni, Lucia Calvosa.

Il progetto elaborato dall’Ateneo pisano si propone di sviluppare uno strumento che è diventato particolarmente attuale anche in termini di autosufficienza e sicurezza energetica, oltre che di contribuire al programma dell'Unesco mirato a risolvere le esigenze prioritarie dell’Africa, attraverso il coinvolgimento di partner africani nella progettazione di strutture energetiche sostenibili specificamente basate sulle caratteristiche dei loro paesi. L’obiettivo finale è quello di definire principi e strumenti tecnici di progettazione per la simulazione e la definizione di comunità energetiche completamente autonome attraverso metodi innovativi per l'integrazione di sistemi elettrici e termici, alimentati solo da fonti rinnovabili prodotte localmente. In questo senso è necessario prefigurare un caso di studio del tutto innovativo, ribaltando l'attuale paradigma in cui le risorse energetiche si adattano alle richieste e ai bisogni degli utenti ed esaminando invece una nuova prospettiva in cui sono i fabbisogni energetici degli utenti ad adeguarsi alle risorse energetiche disponibili, sia in termini di consumi complessivi che di distribuzione oraria.

Martedì, 25 Ottobre 2022 11:49

Selezione per un tecnologo di secondo livello

leggi i dettagli: https://bandi.unipi.it/public/Bandi/Detail/c0871893-4f21-49c0-9430-f2a99edf7a61

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