L'informatico Paolo Mancarella è il nuovo rettore dell'Università di Pisa
Il professor Paolo Mancarella, ordinario di Informatica, è il nuovo rettore dell'Università di Pisa. È stato eletto al secondo turno di votazioni con 945 preferenze contro le 571 ottenute dall'altro candidato ancora in corsa, l'ingegnere Giuseppe Iannaccone.
Il professor Mancarella entrerà in carica il prossimo 1° novembre, per il periodo 2016-2022.
“Sono molto contento dell’ampio consenso ottenuto sin dal primo turno: è segno che il nostro Ateneo è più unito di quanto alcuni non pensassero. Ci aspetta tanto lavoro per il bene dell’Ateneo, ma lo faremo tutti insieme”. Queste le prime parole del nuovo rettore, pronunciate subito dopo la proclamazione dei risultati.
Paolo Mancarella, nato a Gallarate (Varese) l'8 novembre del 1959, ha conseguito la laurea in Scienze dell'informazione all'Università di Pisa nel 1982 e il dottorato di ricerca in Informatica congiunto tra Genova, Pisa e Udine nel 1988. Dopo un periodo all'Imperial College of Science di Londra, è rientrato nell'Ateneo pisano prima come ricercatore, poi come professore associato e infine, a partire dal 2004, come professore ordinario, lavorando sempre nel dipartimento di Informatica.
Nel corso della carriera, il professor Mancarella ha ricoperto diversi e importanti incarichi istituzionali, sia nell'ambito dell'Università di Pisa che a livello nazionale. È stato vice preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dal 2006 al 2010 e prorettore alla Didattica dal 2010 al 2016. Dal 1999 al 2016 è stato delegato del rettore alle funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziative concernenti l’integrazione degli studenti portatori di handicap, ricoprendo anche il ruolo di responsabile dell'Unità per il supporto e l'integrazione degli studenti disabili (USID). Tra il 2009 e il 2015 è stato Presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati disabilità (CNUDD).
L’attività didattica del professor Mancarella è stata principalmente rivolta all’ambito di insegnamenti fondamentali dei corsi di laurea in Scienze dell’informazione e in Informatica. È stato responsabile dell’Unità operativa del dipartimento di Informatica per due progetti regionali orientati allo sviluppo di poli didattici multimediali e all’impiego di metodologie innovative di teleformazione in percorsi formativi per personale occupato.
Sul piano della ricerca, il professor Mancarella è partito dall'analisi dei linguaggi di programmazione dichiarativi per la rappresentazione della conoscenza, ampliando poi i suoi interessi verso i temi di più ampio respiro della logica computazionale, con lo studio di modelli e linguaggi innovativi per sistemi intelligenti basati sulla logica, in grado di dotare i sistemi artificiali di capacità di ragionamento non solo deduttivo ma anche ipotetico e predittivo. In anni più recenti, l’attività di ricerca del professor Mancarella si è indirizzata ai cosiddetti sistemi argomentativi basati sulla logica (logic-based argumentation systems), attraverso studi di carattere teorico e fondazionale, ma con l’attenzione sempre rivolta anche agli aspetti computazionali e applicativi. Queste tematiche sono state centrali in due progetti europei: SOCS (SOcieties of ComputeeS, V Programma Quadro, 2002-2004) e ARGUGRID (ARGUmentation as a foundation for the semantic GRID, VI Programma Quadro, 2006-2009).
Altri temi di ricerca sviluppati da Paolo Mancarella riguardano l’analisi statica di linguaggi concorrenti, il ragionamento temporale, l’integrazione di paradigmi di programmazione logici e funzionali, lo sviluppo di sistemi di predizione per persone con disabilità.
Il professor Paolo Mancarella è sposato e ha due figli.
Per una storia sociale dell’antico Egitto
Porre le basi di una nuova storia sociale dall’Antico Egitto dove non siano al centro i faraoni e le regine ma la gente comune. È questa la sfida della conferenza internazionale Voices, images, and artefacts of ancient craftsmen/women: encountering the material producers of Middle Bronze Age Egypt (2000- 1500 BC)” che si svolge a Parigi il 23 e 24 giugno con il patrocinio dell’Università di Pisa e il contributo della sezione di Scienze Storiche e Filologiche dell’École Pratique des Hautes Études.
Il convegno rappresenta il momento conclusivo di S.H.A.P.E. – Seeing and Hearing the Ancient Producers of Egypt progetto di ricerca internazionale “Marie Curie” di Gianluca Miniaci, ricercatore senior dell’Ateneo pisano (nella foto in basso), che dopo aver conseguito il dottorato a Pisa, ha maturato il suo percorso accademico presso l’University College di Londra, il British Museum, l’École Pratique des Hautes Études di Parigi e il museo del Louvre.
“Per la prima volta, studiosi da tutta Europa si concentreranno sui modi di rappresentazione degli artigiani e sulla percezione che essi avevano del loro stessi – racconta Gianluca Miniaci - portando al centro del dibattito la società egiziana attraverso un approccio multidisciplinare: oltre a egittologi, infatti, saranno presenti anche archeometri, storici del mondo greco e del vicino oriente antico, e antropologi”.
Scopo principale della conferenza è, innanzitutto, definire il profilo degli artigiani antico-egiziani a partire dal lessico e l’iconografia usati, assieme agli artefatti prodotti da essi stessi, così da poter stilare un vero e proprio identikit dell’artigiano egiziano del Medio Regno in termini di competenze, scelte tecniche e stilistiche, posizione sociale, età e persino genere. In secondo luogo, l’intento sarà quello di tracciare le possibili forme di circolazione di idee tra gli artigiani e definire le relazioni sociali e tecnologiche nate nei centri di produzione.
Il Premio SMAU Innovazione 2016 a Letomec, spin off dell’Unipi
Grazie a un dispositivo che permette di eseguire test di qualità sull’acciaio prima della smaltatura, il gruppo di ricerca formato dalla Electrolux e dall’azienda spin off dell’Università di Pisa Letomec si è aggiudicata il premio SMAU per l’Innovazione 2016. Si chiama HELIOS II ed è uno strumento molto utile per le industrie produttrici di elettrodomestici che si devono occupare della prevenzione dei fenomeni di “fish-scaling”, consistenti nella formazione di piccole “bolle” di idrogeno sotto la smaltatura esterna delle parti in acciaio costituenti lo “chassis”, con conseguente distacco di “scaglie” che produce un inaccettabile effetto antiestetico ed espone l’elettrodomestico alla corrosione. Letomec è stata fondata dai professori Marco Beghini, Leonardo Bertini e Renzo Valentini, tutti docenti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa.
«Il nostro dispositivo – spiega Renzo Valentini, ideatore di HELIOS II – si è rivelato in grado di fornire preventivamente informazioni affidabili circa la effettiva suscettibilità di una specifica fornitura di acciaio al “fish-scaling”. Il fenomeno è particolarmente insidioso in quanto l’idrogeno, che viene inevitabilmente introdotto nel materiale dai processi tecnologici di produzione, impiega tempo per diffondere nel metallo e formare le bolle, per cui il “fish-scaling” è suscettibile di presentarsi a distanza di giorni o addirittura mesi dalla costruzione dell’elettrodomestico».
L’affidabilità di HELIOS II è stata verificata attraverso una collaborazione, cui ha partecipato anche il dipartimento di Ingegneria civile e industriale, con una delle più importanti aziende produttrici di elettrodomestici, la Electrolux, nel corso della quale è stata riscontrata la eccellente capacità del dispositivo di individuare preventivamente ed in tempi brevissimi le forniture di acciaio potenzialmente suscettibili di dare problemi, che in questo modo possono essere scartate prima della effettiva introduzione nel ciclo produttivo.
L’attività di ricerca condotta in collaborazione tra Electrolux e Letomec ha ricevuto il premio SMAU 2016 per l’innovazione come esempio di proficua sinergia tra grandi aziende produttrici e piccole imprese ad alto contenuto scientifico e tecnologico, operanti nella ricerca applicata. “Lo strumento messo a punto e alcune sue varianti già in avanzata fase di sviluppo – conclude Renzo Valentini – appaiono suscettibili di rilevanti applicazioni anche in numerosi altri settori industriali, quali l’industria “automotive”, quella aerospaziale, quella petrolifera e quella energetica, in cui si è osservato un crescente interesse all’impiego dell’idrogeno come vettore”.
Nella foto in basso, da sinistra: L. Bertini, S. Corsinovi, G. Gorini, R. Valentini e M. Beghini.
Servizio “People”: una home page personale per i docenti e i tecnici dell’Unipi
Da alcune settimane è attivo all’Università di Pisa un nuovo servizio centralizzato che permette a tutti i docenti ed i tecnici di attivare e gestire, in modo semplice e intuitivo, una propria home page personale. Lo spazio web può essere utilizzato per caricare informazioni, documenti, immagini e altro materiale inerente alla propria attività istituzionale, didattica e di ricerca. Il servizio, disponibile alla URL http://people.unipi.it/, offre due distinte possibilità per meglio adeguarsi alle esigenze degli utenti, ovvero una home page basata su CMS WordPress ed una home page in html aggiornabile mediante sftp.
«Questo è un servizio che è stato realizzato su esplicita richiesta di moltissimi docenti del nostro ateneo, che avevano bisogno di un sistema semplice e al passo con i tempi per diffondere in internet la propria attività di ricerca – commenta Riccardo Cambini, presidente del SID – Il servizio è realizzato sulla infrastruttura informatica centralizzata di Ateneo, quindi gli utenti non dovranno preoccuparsi delle problematiche tecniche e sistemistiche ma solamente dei contenuti da inserire nel proprio sito web».
Un doveroso ringraziamento va ai tecnici SID che hanno realizzato e curano il servizio: Marco Barontini, Bernardo Carmina, Alessandro Castellano, Simone Cuppoletti, Massimo Mirabile, Alessio Panizzi.
Per informazioni e supporto:
- pagina web: http://people.unipi.it/
- email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- tecnici del vostro polo SID di riferimento
Al Centro “E. Avanzi” cinque giornate per l’agricoltura sociale e sostenibile
Dal 6 al 10 giugno il CiRAA - Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico-Avanzi" - ha ospitato educatori e formatori provenienti da vari Paesi europei (Repubblica Ceca, Finlandia, Ungheria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Regno Unito), coinvolti in percorsi di formazione formali e non formali e attivi nel settore agricolo e ambientale. Nel corso delle cinque giornate è stato realizzato un seminario sul tema dell’Agricoltura Sociale (AS) che ha visto la partecipazione di docenti e ricercatori del nostro ateneo e di altri soggetti, sia pubblici che privati, che da anni sono coinvolti a vario titolo nelle pratiche di AS.
Sono state inoltre realizzate visite conoscitive ad alcune aziende agricole e associazioni presenti sul territorio toscano che nel tempo hanno sviluppato progetti di AS. Tra le realtà visitate, particolare attenzione è stata data al progetto Orti E.T.I.C.I. (acronimo di Orticoltura, Economia, Tecnica e Inclusione soCiale Innovativa), progetto nato dalla collaborazione tra soggetti del mondo del privato, del pubblico e del terzo settore con l’obiettivo di promuovere integrazione sociale attraverso la produzione di cibo e l’inserimento lavorativo di persone con bassa capacità contrattuale.
I partner del progetto sono la Cooperativa Sociale Ponteverde Onlus, la Cooperativa sociale Arnera, l’azienda agricola BioColombini, il Centro di Ricerca Agro-Ambientale E. Avanzi (CiRAA), il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, l’Ateneo Pisano, costituiti in associazione temporanea di impresa (ATI).
Questa attività di formazione si inserisce nell’ambito del progetto Erasmus+ dal titolo Life From Soil, che vede da settembre 2015 il coinvolgimento del CiRAA e il coordinamento locale da parte della dott.ssa Roberta Moruzzo. Obiettivo generale del progetto è quello di arrivare alla condivisione di conoscenze e di buone pratiche in ambito di agricoltura sociale e sostenibile, concentrandosi sui bisogni di formazione e istruzione di specifici gruppi target (formatori, insegnanti, professionisti e rappresentanti delle autorità locali coinvolti in percorsi di formazione formali e non formali e gruppi di persone vulnerabili - disoccupati, studenti, minoranze etniche svantaggiate, migranti).
Le attività del progetto saranno primariamente focalizzate sulla predisposizione, preparazione, testaggio e sulla diffusione degli strumenti di apprendimento (linee guida su best practice, corsi di formazione a moduli e dimostrazioni pratiche – pilot specifici e test - per la valutazione degli strumenti di apprendimento).
Per condividere e sviluppare conoscenze, stabilire gemellaggi e collaborazioni durevoli, il progetto svilupperà attività di apprendimento e insegnamento transnazionali, attraverso percorsi di mobilità coinvolgendo oltre 40 formatori ed educatori.
Corso di formazione sull’internazionalizzazione
La Direzione Ricerca ed Internazionalizzazione – Settore Internazionalizzazione, in collaborazione con CIMEA - Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche, ha organizzato un corso di formazione sull’internazionalizzazione, nell'ambito dell’accordo quadro UNIPI-CIMEA .
Il corso, rivolto a tutti i soggetti di Ateneo coinvolti nella realizzazione ed implementazione dei processi di internazionalizzazione, aveva l'obiettivo di:
- fornire conoscenze sui sistemi di istruzione superiore a livello italiano e internazionale
- favorire una riflessione e una discussione sugli strumenti di verifica dei titoli e delle istituzioni di istruzione superiore
- analizzare la normativa e le caratteristiche principali dei corsi e titoli congiunti, oltre alle modalità di progettazione e di gestione degli stessi.
Materiale didattico delle giornate formative
Le slide sono di Luca Lantero, Direttore del CIMEA ed esperto di valutazione delle qualifiche estere e di comparazione dei sistemi d'istruzione superiore.
Il sistema italiano di istruzione superiore nel panorama internazionale
Caratteristiche dei sistemi esteri di istruzione superiore
Inquadramento internazionale dei percorsi di studio congiunti
L'accordo di consorzio (consortium agreement)
Contatti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus 100.000 euro per 40 studenti
Sono 40 gli studenti dell’Università di Pisa che si sono aggiudicati il contributo di 100.000 euro messo a disposizione dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus per ragazzi che si trovano in situazioni di disagio fisico, psichico, sociale, familiare o economico.
Alla cerimonia di consegna, che si è svolta lunedì 20 giugno al Polo Fibonacci, erano presenti i membri della commissione giudicatrice che hanno valutato le 69 domande pervenute: Rosalba Tognetti, prorettore per gli studenti dell’Università di Pisa, Michele Sala, vicepresidente della Fondazione, e Luigi Rivetti, responsabile del settore Studenti dell’Ateneo. In relazione alla tipologia e al livello di disagio rappresentato, l’importo assegnato va da 1.500 a 3.000 euro. Già nel 2011 la Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus aveva erogato 33 borse di studio per studenti disagiati dell’Università di Pisa.
«L’iniziativa della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus è un’azione concreta di sostegno al diritto allo studio – ha commentato il prorettore Rosalba Tognetti – Le borse sono state assegnate a giovani che, nonostante le difficoltà, si stanno impegnando nel conseguire un titolo di studio importante come la laurea. Questi ragazzi hanno infatti dimostrato di essere studenti meritevoli e di aver conseguito un numero minimo di crediti formativi per ogni anno di iscrizione».
«La Fondazione, nel suo piccolo, mira a rendere concreto ed esigibile il diritto allo studio alle ragazze e ai ragazzi che si trovano in particolari situazioni di disagio, contribuendo così a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, come da previsione costituzionale – ha aggiunto Michele Sala – Aprire le porte agli studi universitari significa altresì dare importanza al vivere in una società civile e colta».
SwinGrowers in concerto
Il 1 Luglio alle 22, presso Arnovivo (Golena di Lungarno Buozzi), si terrà il concerto degli SwinGrowers.
L'evento, a ingresso gratuito, è organizzato dall'Associazione BEAT con i fondi dell'Ateneo per le attività studentesche.
SwinGrowers
Gli SwinGrowers si definiscono un gruppo Electro Swing/Vintage Remix. Il gruppo, nato a Palermo nel 2010, vede tra i suoi membri Roberto Costa, Loredana Grimaudo, Alessio Costagliola, Ciro Pusateri e Giulio Castronovo.
Info e contatti
Simone Spatuzza - Associazione BEAT
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pan del Diavolo in concerto
Il 24 Giugno alle 22, presso ArnoVivo (Golena di Lungarno Buozzi), si terrà il concerto dei Pan del Diavolo.
L'evento, a ingresso gratuito, è organizzato dall'Associazione BEAT con i fondi di ateneo per le attività studentesche.
Pan del Diavolo
I Pan del Diavolo, duo Folk/Rock n'Roll nato a Palermo nel 2006 formato da Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo, stanno attualmente presentando in Italia il loro terzo album, FolkRockaBoom, attraverso un tour di otto date. L'album, uscito il 3 giugno 2014, è stato realizzato in collaborazione con Antonio Gramentieri.
Info e contatti
Simone Spatuzza - Associazione BEAT
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le felicitazioni del rettore Augello al professor Mancarella
Subito dopo la proclamazione dei risultati del secondo turno elettorale, che hanno visto l'elezione del professor Paolo Mancarella a rettore dell'Università di Pisa per il periodo 2016-2022, con 945 preferenze contro le 571 del professor Giuseppe Iannaccone, il rettore Massimo Augello commentando l'esito del voto ha dichiarato: "desidero esprimere le mie più sentite felicitazioni al professor Paolo Mancarella, che si è sempre impegnato in maniera appassionata e concreta, contribuendo a costruire un Ateneo più forte, autorevole e di prestigio, con una visione attenta e sensibile alle esigenze di tutte le componenti della nostra comunità. Questo successo - sicuramente straordinario per la percentuale di consensi ottenuti, che supera la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto - accredita una lettura più unitaria e certamente non divisiva della realtà dell’Ateneo.
Desidero ringraziare il Corpo elettorale per il contributo di idee fornito al dibattito sui programmi e per l’alto tasso di partecipazione alle urne. Desidero ringraziare, inoltre, gli altri candidati che hanno preso parte alla competizione elettorale; sono sicuro che ognuno di loro potrà, con equilibrio e senso istituzionale, dare il proprio contributo all'ulteriore sviluppo dell'Ateneo, proseguendo lungo un percorso di crescita già intrapreso da diversi anni".