Ecco il primo dottore di ricerca in Biologia dell’Ateneo
Il dottorato in Biologia dell’Università di Pisa ha “prodotto” il suo primo dottore di ricerca. Il 12 febbraio scorso, Giovanni Astuti (foto) ha discusso, in inglese, una tesi in Botanica sistematica dal titolo “Biosystematics of European species of carnivorous genus Utricularia (Lamiales, Angiosperms)”, preparata sotto la supervisione del professor Lorenzo Peruzzi. Le ricerche sono state realizzate nei laboratori del dipartimento di Biologia e hanno richiesto anche diversi mesi di permanenza all’estero, tra Brasile e Russia, per attività di laboratorio e di ricerca sul campo.
La commissione esaminatrice, presieduta dal professor Salvatore Cozzolino (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), ha espresso il suo apprezzamento circa l’approccio multidisciplinare, il rigore metodologico e la capacità di comunicazione scientifica del candidato. Il dottorato in Biologia, tenuto interamente in lingua inglese, è attivo dal 2012 e bandisce una media di 6-7 borse all’anno su specifici progetti di ricerca in vari campi della biologia. Coordinato dal professor Massimo Pasqualetti, ha lo scopo di preparare specialisti di livello internazionale, al fine di favorire l’alta qualificazione nell’ambito della ricerca biologica.
Ecco il primo dottore di ricerca in Biologia dell’Università di Pisa
Il dottorato in Biologia dell’Università di Pisa ha “prodotto” il suo primo dottore di ricerca. Il 12 febbraio scorso, Giovanni Astuti ha discusso, in inglese, una tesi in Botanica sistematica dal titolo “Biosystematics of European species of carnivorous genus Utricularia (Lamiales, Angiosperms)”, preparata sotto la supervisione del professor Lorenzo Peruzzi. Le ricerche sono state realizzate nei laboratori del dipartimento di Biologia e hanno richiesto anche diversi mesi di permanenza all’estero, tra Brasile e Russia, per attività di laboratorio e di ricerca sul campo. La commissione esaminatrice, presieduta dal professor Salvatore Cozzolino (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), ha espresso il suo apprezzamento circa l’approccio multidisciplinare, il rigore metodologico e la capacità di comunicazione scientifica del candidato.
Il dottorato in Biologia, tenuto interamente in lingua inglese, è attivo dal 2012 e bandisce una media di 6-7 borse all’anno su specifici progetti di ricerca in vari campi della biologia. Coordinato dal professor Massimo Pasqualetti, ha lo scopo di preparare specialisti di livello internazionale, al fine di favorire l’alta qualificazione nell’ambito della ricerca biologica.
INVITO STAMPA: Al via la nuova edizione del PhD+, il programma UniPI che insegna a valorizzare i risultati della ricerca
Martedì 23 febbraio, alle ore 15.00, nell’Aula Gerace del dipartimento di Fisica, in Largo Bruno Pontecorvo 3, si terrà la conferenza stampa di presentazione del PhD+, il programma dell’Università di Pisa che insegna a valorizzare i risultati della ricerca, frequentato da studenti e ricercatori di tutte le discipline. La presentazione precederà l’inaugurazione del corso, a cui quest’anno si sono iscritti 200 allievi.
Interverranno Massimo Mario Augello, rettore Università di Pisa, Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione dell’Università di Pisa, l’onorevole Renata Bueno, componente della Commissione permanente Affari esteri della Camera dei deputati, Massimo Russo, condirettore de La Stampa, Claudio Giua, del Gruppo Editoriale L'Espresso.
Al Polo Fibonacci al via la rassegna 'Il cinema va all’università'
Gli ostacoli familiari e sociali, la difficoltà di andare oltre gli schemi, le convenzioni e le proprie paure sono i temi dei film protagonisti dell’iniziativa “Il cinema va all’Università”, il secondo ciclo di proiezioni gratuite per studenti che ha l’obiettivo di stimolare e fornire spunti di riflessione sul tema della realizzazione di sé attraverso il riconoscimento e l’affermazione delle proprie potenzialità e delle proprie vocazioni. La rassegna, organizzata dal Servizio di Ascolto e Consulenza dell’Università di Pisa, avrà inizio mercoledì 24 febbraio con la proiezione di “Billy Elliot”, film di Stephen Daldry del 2000, che racconta la storia di un ragazzino di 11 anni, il cui sogno è diventare un ballerino classico. L’appuntamento è alle ore 14.30 nell’Aula Magna del Polo Fibonacci, in via Buonarroti 4.
La particolarità dell’iniziativa è che ogni proiezione sarà introdotta da uno studente del corso di laurea in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media e da tirocinanti psicologi del Servizio di Ascolto che illustreranno le tematiche al centro dei film e parteciperanno al dibattito alla fine della serata. “Da oltre 10 anni il Servizio di Ascolto d’Ateneo offre sostegno gli studenti in difficoltà nell’affrontare la vita universitaria e dopo l’esperienza dello scorso anno abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa che mira a coinvolgere i ragazzi in riflessioni più ampie – ha commentato Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti, in occasione della presentazione della rassegna – Per questo secondo ciclo abbiamo scelto un altro tema che li riguarda da vicino e il nostro auspicio è poter dar loro spunti e stimoli per affrontare passaggi talvolta particolarmente impegnativi nella vita di uno studente”.
“Ognuno di noi per realizzare se stesso spesso deve affrontare e superare vari ostacoli interni ed esterni – aggiunge Federica Gorrasi, psicologa del Servizio d’Ascolto d’Ateneo - L’iniziativa affronta questo tema attraverso proiezioni di film che mostrano, sotto diverse prospettive, la fatica di riuscire ad affermare, senza condizionamenti, le proprie inclinazioni e aspirazioni e al contempo la soddisfazione di raggiungere i traguardi a lungo sognati”. Visti gli argomenti trattati, quest’anno alla rassegna di film sono stati invitati anche gli studenti delle scuole superiori di Pisa, che potranno contribuire e arricchire il dibattito che seguirà ciascuna proiezione.
Alla presentazione della rassegna erano presenti anche Maria Tognini, coordinatrice di settore della Direzione Didattica e servizi agli studenti, gli altri psicologi del Servizio di Ascolto e Consulenza di Ateneo Stefano Meini, Olivia Bernini – i tirocinanti del corso di laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute coinvolti nell’iniziativa, lo studente del corso di laurea in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media Antonio Maria Zenzaro.
Il ciclo proseguirà il 22 marzo con il film “L’attimo fuggente” di Peter Weir e il 3 maggio con “Will Hunting. Genio ribelle” di Gus Van Sant. Tutte le proiezioni si terranno nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, dalle 14.30 alle 18.30.
Il presidente Enrico Rossi in visita al Palazzo della Sapienza e all'Orto Botanico di Pisa
Nel corso della sua giornata pisana, il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha visitato il Palazzo della Sapienza, centro storico e simbolo dell'Università di Pisa, dove dallo scorso novembre sono iniziate le opere di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale dell'edificio, e subito dopo l'Orto Botanico, il più antico al mondo legato a un'istituzione universitaria, anch'esso interessato da importanti lavori di ristrutturazione. Accompagnato dal sindaco Marco Filippeschi, dal consigliere regionale Antonio Mazzeo e dal soprintendente Andrea Muzzi, il presidente Rossi ha fatto un sopralluogo ai cantieri, costatando di persona lo stato di avanzamento degli interventi. A fare gli onori di casa, il rettore Massimo Augello, che ha illustrato al presidente Rossi e agli altri ospiti le attività in corso alla Sapienza e all'Orto Botanico, allargando l'orizzonte all'intero programma seguito dall'Ateneo in campo edilizio negli ultimi anni. Ricordando le iniziative più recenti, il rettore ha citato l'inaugurazione del Polo didattico delle Piagge e del nuovo dipartimento di Chimica e Chimica industriale, dando l'appuntamento a tra un paio di mesi, quando saranno completati i lavori nella sede degli ex Salesiani, in un ampio spazio adiacente a Via Santa Maria, che daranno una risposta definitiva alle necessità di spazi del settore umanistico.
Alla fine della visita al Palazzo della Sapienza e all'Orto Botanico, il presidente Enrico Rossi ha fatto i complimenti al rettore e ai suoi collaboratori: "davvero grazie a tutti voi - ha detto il presidente - per questi progetti di recupero e valorizzazione di due strutture che hanno un alto valore simbolico e culturale. Siamo davanti al primo nucleo dell'Università di Pisa e al più antico giardino dei semplici d'Europa. La Regione ha fatto economicamente la sua parte e sono felice di costatare di persona che tutto procede speditamente e bene per recuperare e valorizzare due spazi davvero suggestivi con soluzioni anche innovative. Mi pare la migliore risposta alle polemiche che qualcuno aveva voluto sollevare".
"Il percorso compiuto per avviare il restauro del Palazzo della Sapienza - ha dichiarato il rettore Massimo Augello - dimostra che anche le grandi opere possono essere realizzate in tempi brevi, se vi è una piena collaborazione tra le Istituzioni e la condivisione di un progetto realistico e definito. In questo caso, come per l'Orto Botanico, è stato fondamentale il contributo della Regione Toscana, che è intervenuta con il proprio sostegno insieme alla Fondazione Pisa e ai ministeri interessati: devo quindi rivolgere un sentito ringraziamento al presidente Enrico Rossi. Contiamo entro pochi mesi di poter riaprire lo storico edificio, sanando quella che tutti i membri della comunità accademica e la città di Pisa hanno avvertito come una ferita profonda".
“È una risposta concreta, un impegno che non era facile mantenere - ha sottolineato da parte sua il sindaco Marco Filippeschi - La riapertura della Sapienza, cuore storico e simbolo dell’Ateneo, è stata una priorità della città. La chiusura obbligata dal rischio sismico e alla necessità di importanti e costosi lavori di consolidamento è stata una ferita grave. Oggi possiamo dire che anche questo obiettivo sarà raggiunto con l’impegno di tutti e anche con l’apporto diretto della Regione, secondo un protocollo d’intesa condiviso con il Comune per impiegare una parte dei proventi delle vendita della quota detenuta dalla Regione nella Sat”. Il sindaco ha quindi detto che “con la Sapienza aperta, riprenderanno importanti attività universitarie e riaprirà la biblioteca, gestita dal Ministero dei beni culturali, e torneranno a respirare tante attività che hanno sofferto in questi anni: dunque c’è la riconquista di un bene storico di valore assoluto, ci sono servizi che qualificano l’Ateneo e c’è un beneficio economico. Sottolineo anche l’importanza dell’investimento sull’Orto Botanico, per la creazione del polo museale universitario. Un altro passo in avanti per arricchire l’offerta educativa per gli studenti e per offrire un’attrattiva preziosa per i turisti”.
Il presidente Rossi in visita alla Sapienza e all'Orto Botanico
Nel corso della sua giornata pisana, il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha visitato il Palazzo della Sapienza, centro storico e simbolo dell'Università di Pisa, dove dallo scorso novembre sono iniziate le opere di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale dell'edificio, e subito dopo l'Orto Botanico, il più antico al mondo legato a un'istituzione universitaria, anch'esso interessato da importanti lavori di ristrutturazione. Accompagnato dal sindaco Marco Filippeschi, dal consigliere regionale Antonio Mazzeo e dal soprintendente Andrea Muzzi, il presidente Rossi ha fatto un sopralluogo ai cantieri, costatando di persona lo stato di avanzamento degli interventi. A fare gli onori di casa, il rettore Massimo Augello, che ha illustrato al presidente Rossi e agli altri ospiti le attività in corso alla Sapienza e all'Orto Botanico, allargando l'orizzonte all'intero programma seguito dall'Ateneo in campo edilizio negli ultimi anni. Ricordando le iniziative più recenti, il rettore ha citato l'inaugurazione del Polo didattico delle Piagge e del nuovo dipartimento di Chimica e Chimica industriale, dando l'appuntamento a tra un paio di mesi, quando saranno completati i lavori nella sede degli ex Salesiani, in un ampio spazio adiacente a Via Santa Maria, che daranno una risposta definitiva alle necessità di spazi del settore umanistico.
Alla fine della visita al Palazzo della Sapienza e all'Orto Botanico, il presidente Enrico Rossi ha fatto i complimenti al rettore e ai suoi collaboratori: "davvero grazie a tutti voi - ha detto il presidente - per questi progetti di recupero e valorizzazione di due strutture che hanno un alto valore simbolico e culturale. Siamo davanti al primo nucleo dell'Università di Pisa e al più antico giardino dei semplici d'Europa. La Regione ha fatto economicamente la sua parte e sono felice di costatare di persona che tutto procede speditamente e bene per recuperare e valorizzare due spazi davvero suggestivi con soluzioni anche innovative. Mi pare la migliore risposta alle polemiche che qualcuno aveva voluto sollevare".
"Il percorso compiuto per avviare il restauro del Palazzo della Sapienza - ha dichiarato il rettore Massimo Augello - dimostra che anche le grandi opere possono essere realizzate in tempi brevi, se vi è una piena collaborazione tra le Istituzioni e la condivisione di un progetto realistico e definito. In questo caso, come per l'Orto Botanico, è stato fondamentale il contributo della Regione Toscana, che è intervenuta con il proprio sostegno insieme alla Fondazione Pisa e ai ministeri interessati: devo quindi rivolgere un sentito ringraziamento al presidente Enrico Rossi. Contiamo entro pochi mesi di poter riaprire lo storico edificio, sanando quella che tutti i membri della comunità accademica e la città di Pisa hanno avvertito come una ferita profonda".
“È una risposta concreta, un impegno che non era facile mantenere - ha sottolineato da parte sua il sindaco Marco Filippeschi - La riapertura della Sapienza, cuore storico e simbolo dell’Ateneo, è stata una priorità della città. La chiusura obbligata dal rischio sismico e alla necessità di importanti e costosi lavori di consolidamento è stata una ferita grave. Oggi possiamo dire che anche questo obiettivo sarà raggiunto con l’impegno di tutti e anche con l’apporto diretto della Regione, secondo un protocollo d’intesa condiviso con il Comune per impiegare una parte dei proventi delle vendita della quota detenuta dalla Regione nella Sat”. Il sindaco ha quindi detto che “con la Sapienza aperta, riprenderanno importanti attività universitarie e riaprirà la biblioteca, gestita dal Ministero dei beni culturali, e torneranno a respirare tante attività che hanno sofferto in questi anni: dunque c’è la riconquista di un bene storico di valore assoluto, ci sono servizi che qualificano l’Ateneo e c’è un beneficio economico. Sottolineo anche l’importanza dell’investimento sull’Orto Botanico, per la creazione del polo museale universitario. Un altro passo in avanti per arricchire l’offerta educativa per gli studenti e per offrire un’attrattiva preziosa per i turisti”.
Al Polo Fibonacci al via la rassegna «Il cinema va all’università»
Gli ostacoli familiari e sociali, la difficoltà di andare oltre gli schemi, le convenzioni e le proprie paure sono i temi dei film protagonisti dell’iniziativa “Il cinema va all’Università”, il secondo ciclo di proiezioni gratuite per studenti che ha l’obiettivo di stimolare e fornire spunti di riflessione sul tema della realizzazione di sé attraverso il riconoscimento e l’affermazione delle proprie potenzialità e delle proprie vocazioni. La rassegna, organizzata dal Servizio di Ascolto e Consulenza dell’Università di Pisa, avrà inizio mercoledì 24 febbraio con la proiezione di “Billy Elliot”, film di Stephen Daldry del 2000, che racconta la storia di un ragazzino di 11 anni, il cui sogno è diventare un ballerino classico. L’appuntamento è alle ore 14.30 nell’Aula Magna del Polo Fibonacci, in via Buonarroti 4.
La particolarità dell’iniziativa è che ogni proiezione sarà introdotta da uno studente del corso di laurea in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media e da tirocinanti psicologi del Servizio di Ascolto che illustreranno le tematiche al centro dei film e parteciperanno al dibattito alla fine della serata. “Da oltre 10 anni il Servizio di Ascolto d’Ateneo offre sostegno gli studenti in difficoltà nell’affrontare la vita universitaria e dopo l’esperienza dello scorso anno abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa che mira a coinvolgere i ragazzi in riflessioni più ampie – ha commentato Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti, in occasione della presentazione della rassegna – Per questo secondo ciclo abbiamo scelto un altro tema che li riguarda da vicino e il nostro auspicio è poter dar loro spunti e stimoli per affrontare passaggi talvolta particolarmente impegnativi nella vita di uno studente”.
“Ognuno di noi per realizzare se stesso spesso deve affrontare e superare vari ostacoli interni ed esterni – aggiunge Federica Gorrasi, psicologa del Servizio d’Ascolto d’Ateneo - L’iniziativa affronta questo tema attraverso proiezioni di film che mostrano, sotto diverse prospettive, la fatica di riuscire ad affermare, senza condizionamenti, le proprie inclinazioni e aspirazioni e al contempo la soddisfazione di raggiungere i traguardi a lungo sognati”. Visti gli argomenti trattati, quest’anno sono stati invitati anche gli studenti delle scuole superiori di Pisa, che potranno contribuire e arricchire il dibattito che seguirà ciascuna proiezione.
Alla presentazione della rassegna erano presenti anche Maria Tognini, coordinatrice di settore della Direzione Didattica e servizi agli studenti, gli altri psicologi del Servizio di Ascolto e Consulenza di Ateneo Stefano Meini, Olivia Bernini – i tirocinanti del corso di laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute coinvolti nell’iniziativa, lo studente del corso di laurea in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media Antonio Maria Zenzaro.
Il ciclo proseguirà il 22 marzo con il film “L’attimo fuggente” di Peter Weir e il 3 maggio con “Will Hunting. Genio ribelle” di Gus Van Sant. Tutte le proiezioni si terranno nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, dalle 14.30 alle 18.30.
Nella foto: da sinistra Stefano Meini, Olivia Bernini, Rosalba Tognetti, Maria Tognini, Federica Gorrasi, Antonio Maria Zenzaro
Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
Repubblica Firenze
Controcampus.it
PisaInformaFlash.it
Damiano Marchi al salone tourismA di Firenze per parlare del’Homo naledi
Damiano Marchi, l’antropologo dell’Università di Pisa che ha partecipato alla scoperta dell’Homo naledi, sarà ospite del 12° Salone internazionale dell’archeologia, toursimA, che si terrà a Firenze al Palazzo dei Congressi dal 19 al 21 febbraio. L’intervento di Marchi, dal titolo «Ultime dal Sudafrica: la scoperta di Homo naledi. Progenitore o cugino?», è previsto sabato 20 febbraio alle 14.15, nell’Auditorium del Palacongressi.
La scoperta del sistema di grotte del Rising Star in Sudafrica alla fine del 2013, ha portato alla luce i resti fossili di una nuova specie di ominine, Homo naledi, la cui descrizione è stata pubblicata a settembre 2015. La scoperta ha dell’eccezionale per vari motivi. La quantità di materiale ritrovato è enorme (più di 1.500 fossili) e ha permesso di ricostruire l’aspetto di questo antico ominine in dettaglio. Quello che ne viene fuori è una specie che associava alla capacità moderna di camminare su due gambe per lunghe distanze, la caratteristica primitiva di arrampicarsi sugli alberi. Questo costringerà i paleoantropologi a rivedere le loro ipotesi riguardo agli eventi che hanno portato allo sviluppo dell’anatomia dell’uomo moderno. Il professor Damiano Marchi del Dipartimento di Biologia dell’Ateneo Pisano è l’unico italiano coinvolto nello studio di questa nuova specie e si è occupato dello studio dell’arto inferiore.
tourismA è un momento di esposizione, divulgazione e confronto di tutte le iniziative legate alla comunicazione del mondo antico e alla valorizzazione delle sue testimonianze.
INVITO CONFERENZA STAMPA: Presentazione iniziativa 'Il cinema va all’Università'
Lunedì 22 febbraio, alle ore 12, nella sala Cherubini del Rettorato, in Lungarno Pacinotti 43, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Il cinema va all’Università”, il secondo ciclo di proiezioni di film gratuite per gli studenti sul tema della realizzazione di sé organizzato dal Servizio di Ascolto e Consulenza dell’Ateneo, con la collaborazione del corso di laurea in Discipline dello spettacolo e della comunicazione.
Alla conferenza stampa interverranno Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti dell’Università di Pisa, e i rappresentanti del Centro di Ascolto e Consulenza di Ateneo.
Inoltre saranno presenti i tirocinanti psicologi e gli studenti di Discipline dello spettacolo e della comunicazione che, in occasione di ogni appuntamento, introdurranno le proiezioni dei film.
Alla ricerca degli oceani scomparsi nel Belucistan iraniano
Si è conclusa la missione scientifica nel Belucistan iraniano dei professori Michele Marroni e Luca Pandolfi, docenti del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. I due geologi, assieme al professor Emilio Saccani dell’Università di Ferrara, hanno condotto dal 31 gennaio al 14 febbraio ricerche sulla catena del Makran nella parte centrale del Belucistan, la regione al confine tra il Pakistan e l’Iran.
«L’obiettivo era cercare i resti dei grandi oceani che dal Giurassico al Cretaceo Superiore, tra 160 e 80 milioni di anni fa, erano localizzati ai margini meridionali della placca euroasiatica – spiega il professor Marroni – Questi oceani sono stati successivamente chiusi tramite la subduzione di litosfera oceanica, scomparendo definitivamente e dando luogo alla nascita della catena del Makran. Resti della litosfera oceanica si sono però preservati come rocce metamorfiche e deformate all’interno della catena e proprio questi resti hanno costituito l’obiettivo dei ricercatori pisani. Dallo studio di queste rocce, tramite le analisi di terreno e di laboratorio, sarà possibile ricostruire la storia di questi oceani e quindi conoscere la paleogeografia di questa area, che è tra le meno studiate al mondo».
Il Belucistan è una vasta zona desertica dove si alternano montagne alte fino a 2000 metri a deserti di sabbia. La missione si è svolta dunque in zone difficili sia dal punto di vista dell’accessibilità, che da quello della logistica ed è stata possibile solo grazie all’utilizzo di guide locali e di fuoristrada. Nonostante le difficoltà, è stato possibile raccogliere importanti dati di terreno e numerosi campioni di rocce in aree geologicamente significative.
La missione, che è stata effettuata assieme ai colleghi iraniani Morteza Delavari e Ashgar Dolati, nasce dal recente accordo siglato dal dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa con la Faculty of Geology della Kharazmi University di Teheran e si inquadra nel programma “Darius”, un vasto programma di ricerca finanziato da un pool di compagnie petrolifere che coinvolge numerosi ricercatori sia europei e che mediorientali. La missione in Belucistan segna l’inizio di una importante collaborazione scientifica tra i due atenei che si inquadra nella progressiva apertura dell’Iran ai rapporti con i paesi della comunità europea, sulla scia della recente visita di Hassan Rouhani, Presidente della Repubblica Iraniana. É prevista la prosecuzione delle ricerche mediante una ulteriore campagna di terreno in Belucistan programmata verso la fine del 2016.
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Dida foto:
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Luca Pandolfi (a sinistra) e Michele Marroni al lavoro nel settore a SE della città di Kahunj nel bordo meridionale della depressione desertica di Hamun-e Jaz Murian (provincia di Kerman)
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I depositi eocenici deformati del settore esterno della catena del Makran sovrastano delle palme da dattero, prodotto tipico della provinicia di Kerman
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Una visione, da Sud verso Nord, della parte interna della catena montuosa del Makran fotografata dal settore più rilevato della catena (circa 2000m) 150 km a Sud della città di Kahunj.
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I due ricercatori pisani nei pressi della antica città di Fanuj (provincia del Sistan-Belucistan)
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Una spettacolare vista sulle lave basaltiche a cuscino che caratterizzavano il fondale dell'antico oceano Mesozoico fotografata 50 km ad est della città di Muskatan (provincia del Sistan-Belucistan)